[...] nella patria del loro cuore vi fossero miserie e squallore e dolori insuperati anche nei tempi peggiori dell'Inghilterra. E gl'Inglesi tutti, cosa [...]
[...] salvamento. Ed i pensatori, nei libri e nei giornali, speculano teorie, e narrano fatti, ed avvertono dei pericoli. I rappresentanti del popolo, che [...]
[...] dei nostri poveri troverebbe subito pace nella tomba, cessando di menare una vita peggiore della morte. »Nei ridotti di Londra spesso mi sedetti coi [...]
[...] vuol ricevere. – A Napoli quando entrai nei fondaci, trovai insieme colla miseria un avvilimento, un abbattimento straordinario. Si entrava con [...]
[...] spazio del cielo azzurro, mentre nei quartieri bassi, per cui eravamo passati, l'aria mancava e le case altissime, che sembrano toccarsi in cima [...]
[...] una popolazione accovacciata nei bassi, nelle sottoscale, nei bassolini, bisogna proprio visitare la Sezione di San Lorenzo. Manca in quasi tutti i [...]
[...] esplorato i fondaci, dopo esser calato nei bassi, dopo essersi arrampicato sulle grotte, crede esaurito il novero delle miserie dei poveri di Napoli [...]
[...] una parte, e le visite notturne nei bassi quartieri della città, altrove descritti, m'impressero nell'animo che Napoli offre agio allo studioso di [...]
[...] partorire nei Sifilicomii perchè infette, sono immediatamente spediti all'Orfanotrofio dell'Annunciata, col pericolo d'infettare le balie, le quali [...]
[...] disgraziate. E ci volevano le ripetute gite nei fondaci, nei bassi e nei sotterranei per non risguardare quella ragazza come un essere anormale; ma [...]
[...] differenze fisiologiche, differenze di gusto nel cibo, nel vestire, dividono le due genti. Pochi popolani vivono nei quartieri alti, ma quei pochi [...]
[...] scendiamo fra i popolani nei quartieri bassi, non si esagera affermando totalmente ignota la nozione del bene e del male. In amore il lazzarone è [...]
[...] ricchi, operai o signori!» Ma ove si scenda nei quartieri bassi, avvertonsi subito il colore linfatico, le glandule enfiate, cicatrici di piaghe [...]
[...] . – Per verità alcuni lazzaroni vivono nei quartieri alti, specialmente a Montecavallo e San Giuseppe, e diversi mercanti galantuomini tengono [...]
[...] botteghe e vivono nei quartieri inferiori, specialmente nelle località chiamate dei Mercanti, dei Lanzieri, degli Orefici, della Giudeca e dei [...]
[...] illuminando nei proprii diritti. Nei miglioramenti, onde i Municipii antecedenti bonificarono la città, non vi compresero che la Via del Duomo, la [...]
[...] punto di avere gettato le basi di un'immoralità, la quale minaccia rovina generale. »E quando nei secoli successivi la mendicità cresceva e le pene [...]
[...] quali nei Distretti rurali amministravano il fondo dei poveri, pagherebbero il salario ad una parte dei contadini che lavoravano i campi loro [...]
[...] esempio, il capitolo delle Opere pie, e troviamo che nei cinque compartimenti riuniti delle Provincie napoletane gli abitanti sommavano a 6,787,289 [...]
[...] , che formò nei tempi passati ciò che oggi si chiama il Patrimonio delle Opere pie, non si può contrastarci l'affermazione che quel patrimonio [...]
[...] appartiene ai diseredati, che costituisce la ricchezza dei poveri. La narrazione che diamo nei capitoli seguenti del modo, onde amministrasi questo [...]
[...] maestro mira più all'imitazione della natura che alla produzione di eleganti lavori. Anche nei lavori in lava vi ha del buono, e notai qualche cammeo [...]
[...] saluto dai loro subalterni, sono tenuti a restituirlo. Nei luoghi pubblici e nelle passeggiate, ed in altre simili circostanze di andirivieni, si [...]
[...] che alla porta mendicano; nè udremmo la risposta frequente nei giovani carcerati, richiesti donde vengano: «Dall'Albergo dei Poveri.» Ci pensi il [...]
[...] nuovo Municipio. Là ci sono 1,235,786 lire che appartengono di diritto ai poveri e non ai benestanti, mentre nei fondaci o nei bassi il vero povero [...]
[...] » 164,1140 Solamente nei bilanci definitivi del 1875, pagina 117, Allegato n. 29, Cap. n. 33, troviamo particolari sul denaro speso per i Sordo-muti nei [...]
[...] abolizione vi furono mai madri che vi recassero le proprie creature, ma levatrici o terze persone: e che nei rari casi, ove le madri vennero in persona [...]
[...] popolazione, bisogna ricordare che per alcuni mesi fu reso facoltativo il mettere gli esposti nella Ruota o presentarli nell'Ufficio, e che, nei [...]
[...] lavoro alternandosi producano un andirivieni continuo, rendendo vano ogni tentativo di ordine e di decoro. Una bambina allevata per esempio nei bassi [...]
[...] queste signorine così ben istruite? Anche nei bassi strati va sempre diminuendo la riverenza superstiziosa per «le figlie della Madonna,» e queste [...]
[...] più di due non devono le sacre funzioni nei giorni festivi, e ogni festa le alunne debbono uscire per passeggiare, e così il giovedì quando non [...]
[...] dall'Annunziata; e queste per lo più facevano guanti. Le stanze per isporcizia, luridezza e fetore vincevano i tugurii dei Cattolici irlandesi, nei quali [...]
[...] . Ma a che serve, ripetiamo, tutta la loro abnegazione e devozione, quando gl'infermi non hanno letti, nei quali ricoverarsi, nè biancheria, nè [...]
[...] delle Opere pie nella città ascende a 7 milioni e 154,859 lire, di cui 717,942 lire spendonsi in culto. Nei 68 Comuni della Provincia otto soli [...]
[...] riforme si vennero introducendo nei Banchi principali di Napoli: come poco tempo fa il povero non poteva impegnar la sua roba se non dandola ai sensali [...]
[...] perderlo. Ma qui come negli altri Istituti ricordati bisogna cangiare il sistema non rimediabile nei particolari. Le Banche di Napoli, come credo [...]
[...] le diminuzioni delle rendite. Nelle molte gite nei sotterranei di Napoli, se chiedevo il nome del proprietario della più lurida fra le luride [...]
[...] Napoli senza maravigliarsi, non già che molti si ammalino, ma che tutti non muoiano – che il colèra e il tifo non facciano tavola rasa nei fondachi [...]
[...] , nei bassi, nei sotterranei e specialmente nelle locande; e non si può spiegare il sopravvivere del maggior numero che al modo di quella vecchia, la [...]
[...] finora non ebbe altrettanta fortuna; ma egli ha adoperato lo stesso sistema. Nei suoi romanzi avete i fatti e la storia della camorra, del lavoro [...]
[...] Colonie, parecchi suonatori nei reggimenti; di tutti, eccettuatine due soli, si hanno notizie incoraggianti e soddisfacenti. Unica prova, in fatto [...]
[...] scolastiche. Tutti in coro risposero di no, ma tutti ammisero che, venendo all'atto, il no mutasi in sì. Infatti interrogai centinaia di madri nei più [...]
[...] pensatori, ma che voleva le femmine allevate nei riti più rigorosi del Cattolicismo. Nell'ottobre del 1862, scrive il direttore Pietro Rossi, alcune fra [...]
[...] più di 300 maestre, e l'istituto continua a vigilare la loro carriera. Molte insegnano nelle Scuole comunali di Napoli, altre nei Comuni della [...]
[...] Provincia, altre nei reali Educatorii, negli Asili d'Infanzia e negli Istituti privati. Altre sono andate a Salerno, ad Avellino, a Bari, a Lecce, a [...]
[...] nè altri abusi ebbero luogo durante i tre anni, nei quali il cav. Girolamo Nisio, che ha lasciato tanto desiderio di sè nei maestri e negli [...]
[...] figliuoli di mendicanti vestiti per essere ammessi negli Asili e nelle Scuole, 760 accattoni accasati nei pubblici Ospizii, 1/12 dei quali [...]
[...] ancora più audaci. Il grande Beccaria viveva contemporaneo dell'Howard; ambedue nei rispettivi paesi seppero persuadere i loro concittadini che la [...]
[...] esempio, che nei casi più flagranti di delitto, o il Giurì non la applica o trova circostanze attenuanti; e se il giudice condanna, il pubblico [...]
[...] non siano di Napoli, e non abbiano aderenze nella città e nei dintorni. Bisogna far tavola rasa del vecchio arnese del Borbone, perchè senza uomini [...]
[...] , hanno una razione di pane giornaliera da soldato, divisa in due parti, una minestra condita con olio o con lardo nei di feriali, una zuppa al [...]
[...] , colle cattive idee acquistate, e alla fine dei conti colla sensazione che al postutto non si sta tanto male in prigione, quanto nei tugurii, ove, per [...]
[...] delizia di molta nostra gioventù chiusa nei collegi, in Italia per lo più malsani e monotoni, e certamente dei soldati costretti in tempo di pace ad [...]
[...] numero di 1100, divisi in 70 camere, calcolandovi 11 metri cubi d'aria respirabile nei dormitorii per ciascun detenuto. Le punizioni permesse: il [...]
[...] banco di rigore, il puntale, cioè un aggravamento di catene, la cella isolata. Le ricompense in uso nei Bagni: il passaggio di classe, la nomina a [...]
[...] e galeotti, imputati e condannati, stanno tanto bene nelle Case di pena e nei Bagni di Napoli, da scommettere, che se oggi si vuotassero carceri e [...]
[...] d'Italia, e che le carceri non fanno punto passar la voglia nei delinquenti di tornare ad abitarvi. Una volta condannato alle Case di correzione o di pena [...]
[...] formuli le sue proposte, esso Direttore debba inviare la deliberazione del Consiglio alla Direzione generale, e questa, riscontrate le proposte nei [...]
[...] 50. Nè è da meravigliarsene. Ci stanno così bene da voler tornarvi e da istigare i compagni di miseria nei fondaci e nei bassi a tentare qualche [...]
[...] mali fisici, una volta fatta la diagnosi, ne cercano i rimedii nell'esperienza altrui e nei proprii studii su questa esperienza. Nè altrimenti devesi [...]
[...] applicare rigorosamente tutte le leggi emanate dal Governo centrale. James Stansfeld, il campione d'Italia nei giorni della sventura, il Ministro che [...]
[...] legislazione sul pauperismo nei varii paesi d'Europa. Propose egli stesso i quesiti, pregando i suoi dipendenti di aggiungere osservazioni e [...]
[...] quella della Scozia. Egli non si è contentato di aride liste di cifre. Viaggiò nei due paesi, visitando le scuole, interrogando, esaminando e [...]
[...] esame superato è quello della Sacra Scrittura e del libro delle preghiere comuni. È una commedia il leggere gli annunci nei giornali, intorno alla [...]
[...] ammessi alle feste campestri ed al concorso per i premii. Si dànno anche casi, nei quali si fa pagar doppio denaro ai genitori che non appartengono [...]
[...] ricevono 60 mila sterlini. Or bene, non puossi descrivere l'incapacità di cotesti maestri. Nei Rapporti degli esami troviamo, che tutti fannosi onore [...]
[...] autorità sugli ufficiali a tal'uopo delegati. Nei distretti rurali, i Guardiani dei poveri nominano i Comitati locali di educazione e li mettono a parte [...]
[...] . Questa facoltà d'imporre spetta nei Boroughs ai Consiglieri municipali; nelle Parrocchie ai Guardiani dei poveri. Gl'Ispettori governativi hanno [...]
[...] via tutti i rifiuti della città in luogo innocuo agli abitanti, utile all'agricoltura; d'impedire qualunque commercio malsano nei distretti popolati [...]
[...] governativi a penetrare nei loro Stabilimenti dal granaio ai sotterranei, a esigere che troppe persone non lavorino nella stessa stanza, che le ruote e [...]
[...] contadino; chè perseverare nei 17 soldi suona diminuzione di mercede, considerando che tutti i generi crebbero del doppio nel prezzo. » Per fermo, nessun [...]
[...] grande città inglese, ma anche nei distretti di campagna, artigiani e contadini si servono ai Magazzini cooperativi; e, visto che si spendeva molto [...]
[...] del tuo succhiate nei rispettivi covili, non tramino insidie, non si perfezionino nel delitto: così pervertendo «le forze delle menti associate [...]
[...] ancora più deleteria. Qui i braccianti guadagnano da 60 a 80 cent. al giorno, le donne da 40 a 50 cent. Nei giorni di pioggia, nessun guadagno; nei [...]
[...] servizio, massime le contadine, che nei giorni di magro anche quando devono sobbarcarsi alle fatiche del bucato o pulire il rame, si rifiutano ad [...]
[...] ogni cibo non prescritto dalla Chiesa; e nei giorni di digiuno, quasi letteralmente non mangiano; e non mangiano affatto nelle Quarant'ore, o tutt'al [...]
[...] dire: «Amici, il denaro destinato ai vostri bisogni l'abbiamo prestato altrove, e per nove anni non lo possiamo ritirare!» Parmi provato che nei [...]
[...] piccoli come nei grandi centri dell'Italia il povero, oltre che oppresso da tasse e da oneri ingiusti ed iniqui, è anche defraudato di ciò che è suo [...]
[...] certa somma; una Banca centrale per la Provincia con agenzie nei rispettivi Comuni; Banchi che piglino il posto dei Monti di pietà, rivolgendoli [...]
[...] oziosi, meno pochi, i quali sono adoperati in qualche mestiere, ed altri nella tipografia, ultimi resti di un'intelligenza educata nei tempi passati [...]
[...] ancora a due ospedali: l'Ospedale di Loreto e l'Ospedale della Vita. Provvedeva anche, rara istituzione, alle povere donne pentite che ricovera nei [...]
[...] nell'arredamento di legno chiaro e nella scialbatura celeste nei muri; un lusso! Attirava maggior clientela mettendo al banco una moglie un po' più attempata [...]
[...] modeste di bottega aperta nel cuore di un quartiere popolare. Con tutto ciò, poco dopo il Settanta, senza che nei moventi della sua risoluzione [...]
[...] dalla madre, aveva sortito tutte le disposizioni possibili alla vita dello scavezzacollo. Vestiva da elegante; nuotava nei debiti; era un donnaiolo [...]
[...] . N'eran nati litigi violenti, nei quali la signora Geltrude, la moglie di padron Gregorio, aveva dovuto sentirne dai figli d'ogni colore. Le avevano [...]
[...] se stessa, era un'opinione arrischiata. Padron Gregorio, nei suoi momenti di penose espansioni, rivelava pure i crucci che gli aveva dato e che [...]
[...] campate in aria ed un lieve soffio le disperde. No, non avevano ragione di lamentarsi. Nei primi tempi Irene aveva trascorso le sue giornate in [...]
[...] trattava bene negli abiti, nel vitto, nei divertimenti. Irene trasformava il marito, facendone un uomo possibile; ma non si accorgeva che, sotto un [...]
[...] nei suoi sentimenti di dignità, di pudore e di morale. Era una cosa da ammattirne: la sua famiglia voleva assaggiare tutti gli scandali! A lui, Pippo [...]
[...] poco a poco nelle conversazioni e nei ritrovi del mondo burocratico, rendendo così più sicura e più completa l'accettazione di lei, ed educandola [...]
[...] e sperduti, in mezzo ad una folla assopita nei facili contentamenti di uno stipendio mensile. Ritornavano a poco a poco nel loro ambiente, a [...]
[...] . Chi non lo sapeva un po' scapestrato? Ma l'essere un po' scapestrati, nei limiti giusti, nuoce forse? Certo, da per tutto, trovavano Mario [...]
[...] lo guardò fisso con inesprimibile compassione. — Pensi alle cambiali pagate da tuo padre? Poche migliaia di lire, trovate nei momenti critici, al [...]
[...] che si trovava da per tutto: nei corridoi del Ministero, alla tribuna parlamentare, sempre in mezzo a personaggi influenti, vestita come una [...]
[...] nell'anemia del credito, ch'è il suo sangue vitale. Avrebbe promosso tutte le industrie, rinvigorite tutte le iniziative serie ed oneste. Nei [...]
[...] , cognatina? — Me lo provi, — assentì lei, con un'ultima frase scherzosa. Poi la sua espressione mutò. La riconoscenza splendeva nei suoi occhi, in [...]
[...] . Sperò in una omissione, che la partecipazione del decreto avrebbe riparato. E frugò nei più segreti meandri del labirinto burocratico per appurare [...]
[...] a forza di mezze parole sfuggitegli dalle labbra nei momenti di abbandono e di oblio. Allora, trovata una via di uscita, il suo veleno schizzò fuori [...]
[...] Furlin restavano colpiti da quelle rivelazioni, in uno sgomento sordo di persone che si sentono minacciate nei propri interessi. Ma Barbati, alla [...]
[...] fede. Non avete tutte le libertà? Nella stampa, nei comizi, dovunque, sorvegliate il Governo, godete l'esercizio di ogni diritto fino alla licenza [...]
[...] istigato Flaviana, coll'istinto sensuale della borghese allegra, che cerca di parlar grasso e si eccita nei racconti pepati. Non ne poteva più. Si [...]
[...] ed a Furlin. Teta sopraggiunse, mettendosegli accanto. — Che significa? — domandò Pippo. Mario andò per le lunghe: s'erano riscaldati tanto, nei [...]
[...] tregua alla rivolta segreta contro il proprio destino, onde aveva il cuore avvelenato. Sentiva nei suoi nervi, nel suo sangue e nel suo cervello qualche [...]
[...] passava senza interessarli, nei bagliori delle cento fiammelle della strada, immerse nel fumo denso e diffuso delle friggitorìe. Non la curavano, sordi [...]
[...] volta per sempre. Il curiale era in buona fede; ma la moglie gli rise in faccia, invitandolo lui stesso ad impicciarsi nei propri affari. Ella [...]
[...] godeva più del suo isolamento; non si cullava più, soddisfatto, nei suoi odi contro la parentela. Ora invece ne subiva la necessità, sentendone il duro [...]
[...] : presentiva nei suoi lucidi intervalli lo scopo della giovine donna, di cui portavasi addosso il profumo nel suo vagabondeggiare di vecchio [...]
[...] ricorreva spesso nei loro abboccamenti. Essa lo affrontava con naturalezza, sia che fossero in quistione gli affari del suocero, sia che vi fossero i [...]
[...] marito fiutavano nell'aria imbrogli nei quali non volevano trovarsi mescolati, e viravano prudentemente di bordo. Fu l'idea dei Furlin, al vedere [...]
[...] ! sono stato da lei. E poi? — Che cosa ti ha detto? Intendo ieri sera, nei giorni scorsi, dacchè, insomma, non la vedo più. — Non te lo imagini? Sei [...]
[...] arrestare per intemperanza di linguaggio. Nei ritrovi più scapigliati dei suoi correligionari politici, egli mostravasi esasperato di non trovare [...]
[...] , sorridenti e scaltri. Aveva raccattato nelle sacristie un'untuosità pretina nei modi, un fraseggiar molle, che temperava le asprezze di certe consonanti [...]
[...] degli uomini! S'invecchia nella fatica e nei dispiaceri per incontrare la creatura che vi dà tutte le delizie del paradiso, quando il corpo è logoro e [...]
[...] d'esserci riuscita; ed ora doveva crudelmente disingannarsi. Pippo non l'ascoltava più; trascurava il negozio fiorente; s'impantanava nei vizi [...]
[...] quasi ogni giorno nei discorsi fra suocero e nuora, sempre colla grata provocazione di qualche scherzo. Pareva che Irene ignorasse la leggenda che [...]
[...] , dandoglisi colle angosciose rassegnazioni di una vittima. Nei trasporti corrisposti d'adesso, egli trovava altre acredini da farlo impazzire. Mai [...]
[...] diventava fastidioso: Irene e Mario se lo vedevano comparire impensatamente davanti, ad inframmettersi nei loro colloqui intimi con certe verbose [...]
[...] martedì grasso. Nei tre giorni trascorsi non aveva pensato seriamente ad altro. Talvolta si era sentita sgomenta delle difficoltà formidabili da [...]
[...] presentarsi a lui. Una ricaduta nei soliti incomodi che il vecchio soffriva, dette pretesto alla giovine donna di condurgli appunto in casa il figlio [...]
[...] riflesso d'ironia brillava nei suoi sguardi, e caratterizzava il suo sorriso bonario. Esaminava Mario con insistente attenzione, come per rendersi [...]
[...] ! Non sapeva più dire altro. Aveva egli pure dei moti d'automa nei quali non entrava la sua volontà. Ed un disinganno immenso accasciava il [...]
[...] , a Roma, i birbaccioni. Tirava innanzi eccitandosi, sorpreso che la nuora non interrompesse. Ella era ricaduta nei suoi cupi pensieri. Ad un tratto [...]
[...] . L'incidente avvenuto lasciava tracce profonde nei rapporti tra suocero e nuora. La confidenza assoluta e tranquilla dell'uno verso l'altra era scossa. Vi [...]
[...] più velenose. Ma se non vuoi... — È per farvi piacere? Allora accetto qualunque cosa. Che debbo dunque fare, io? Nei riflessi dorati del sole, ella [...]
[...] sua gioie ed ebbrezze di paradiso. Ma i risentimenti di lui s'invelenirono. Cadde nei furori di una cupa misantropia. Gli uomini! Un mucchio di [...]
[...] : era una vera viltà! Poi, coi fumi delle vivande, e col gorgoglio del sangue fattosi ardente nei corpi pasciuti, i due commensali avvertirono il caldo [...]
[...] . Lo sprazzo di sole che occupava nei pomeriggi un lembo della stanza, battè sulla tenda, filtrò attraverso il tessuto, con un barbaglio diffuso [...]
[...] , nei suoi vecchi giorni! L'osservazione lo condusse a rivolgere dei complimenti alla giovine donna. Vi si diffuse, sotto una inconscia ripugnanza di [...]
[...] dimenticava tutto, tutto: anche il suocero. Quando vinse la propria commozione e fu in grado di rialzarsi, una gioia strana scintillava nei suoi [...]
[...] famiglia Ferramonti seppe condursi convenientemente nei cinque giorni durante i quali si prolungò l'agonia di padron Gregorio. Avevano delle arie [...]
[...] freddi. La mattina del martedì cessarono totalmente nell'infermo i lucidi intervalli, che nei giorni antecedenti aveva potuto attraversare. Ormai [...]
[...] loro visi metteva pure nei loro temperamenti una docilità nuova, nei loro cuori un desiderio di restare pienamente d'accordo. Per tal modo non [...]
[...] corrente della speculazione di second'ordine. Lo rivedevano nei crocchi degli affaristi, alla Borsa, in grande famigliarità con gli usurai dell'alta [...]
[...] pietà al pari di lui! Ed invocò spasimando l'aiuto dei Furlin, dei due soli esseri nei quali potesse ancora confidare. Conclusero un ottimo affare [...]
[...] tranquillo, assopito dalla prostrazione e dalle droghe somministrategli. Ma, al suo risvegliarsi, e nei giorni appresso, quand'egli fu pure in grado di [...]
[...] singhiozzi e delle parole vaghe. Chiamava Irene; l'accusava di farlo morire; e delle frasi interrotte di amore si mescolavano nei suoi balbettamenti ad [...]
[...] di vapori ondeggiava sulla metropoli. Nei limiti estremi dell'orizzonte, dietro il Vaticano, l'azzurro del cielo cangiava da una intonazione di [...]
[...] questo punto. Che stomaco, quel Barbati! — Ti ringrazio, — disse Irene semplicemente, mentre nei suoi occhi balenava una gioia di vendetta soddisfatta [...]
[...] appoggi anche nei più alti strati sociali. Divenne una potenza, e molti discendenti dei crociati trattavano con lui da pari a pari, accettando [...]
[...] quelle mosse rapide che sviavano le induzioni, il signor Colombo fu creato conte. Nei crocchi intimi, nei colloqui confidenti, si rise un poco del [...]
[...] nell'aula legalmente severa, sotto la maschera delle convenienze. Ognuno ricordava i disinganni sofferti. Nei corpetti di raso, piccoli sussulti di [...]
[...] della scienza, le emozioni della natura vergine studiata nei paesi più belli del mondo, erano bastati a riempire tutta quanta la sua giovinezza [...]
[...] istitutrice, ed essendo solo al mondo, senza pregiudizi di casta, la fece sua moglie. Un anno dopo dovette perderla. - 21 - Nei primi tempi aveva [...]
[...] felicità futura. Più tardi nei giuocatoli raffinati, negli oggetti d'arte, nelle incisioni dei libri, nei mobili, nei gingilli, in ogni piccola cosa che [...]
[...] , nei respiri o trattenuti o esagerati o dolcemente convulsi, che facevano fremere qual spuma le trine aeree sui petti nudi. Scintillavano le gemme [...]
[...] , smovendo le sedie senza far rumore, parlando a bassa voce. C'era tutto intorno nella tappezzeria medioevale, nei mobili di quercia scolpiti e neri [...]
[...] , nelle pesanti cortine di damasco, nei ricami sbiaditi delle poltrone, negli specchi un po' ruggini fra lo cornici dorate, nelle vecchie lucerne di [...]
[...] , dov'è la loro tomba? Dov'è la tomba dell'amore? Certamente essa giace, insieme al manto di Ernani e alla scala di Romeo, nei vecchi attrezzi da [...]
[...] , mentre colla sinistra avvicinava alle labbra la sigaretta. Un raggio di luna piombava sulla freecia dorata ch'ella aveva nei capelli, e la [...]
[...] estatici nei quali la sorpresa dominava ancora il dolore. — Tornerò fra qualche ora. Così disse l'avvocato accomiatandosi; erano le tre del [...]
[...] balcone, non la difendeva certo. Nei crocchi delle signore la si pungeva delicatamente, con sottintesi che erano punte di spillo avvelenato [...]
[...] . Qualcuno disse di aver veduto lo sue camicie da notte, ricamate in nero, con un nastrino nero infilato nei trafori. Un altro, per non stare [...]
[...] straordinario conferitogli dal ministero, Mario Avella ebbe ventiquattro ore di vera celebrità. Nei salotti non si parlava che del giovane [...]
[...] . Don Leopoldo la accompagnava, ma come cavaliere, non più come mentore. Ella sedette al parapetto, guardando subito col binoccolo nei palchi [...]
[...] sparso di brillanti; due altri brillanti grossissimi le scintillavano nei capelli, posati sul fondo di due rose nere. Un mazzo di piume nere [...]
[...] cesellate, intarsiate, a trafori, inservibili; quattro matassine di seta lilla, dei confetti e delle sigarette. — Nei giorni piovosi, — pensò Lydia [...]
[...] , sul divano, una forcina di tartaruga, di quelle che - 208 - Eva portava nei capelli. La guardava ancora, mentre Eva si scusava del [...]
[...] incipriate e rosee restavano immobili, nei loro atteggiamenti aggraziati, come se la bacchetta di un mago le avesse stregate sotto quegli alberi di un [...]
[...] d'uomo rimaste, come un'eco, nei drappeggi e, talora, una impronta polverosa sul tappeto. Non altro. I romanzi di Daudet e di Flaubert — qualche [...]
[...] . Quanto amore intorno a lei, nei libri, negli oggetti d'arte, nei pensieri, nei sottintesi! Che lungo, insistente invito al godere! Tutte le sere [...]
[...] mostrava con orgoglio le lettere. A Vienna, narrava, era amata da tutti, corteggiata fino alla sazietà, ricercata nei migliori salotti. Parlava [...]
[...] , già caldo. Senza piano stabilito, Lydia prese una stradicciuola nei campi; avrebbe fatto venti passi o ne avrebbe fatti cento, questo le era [...]
[...] ... Mi piace Ralph; dovrebbe essere biondo nei baffi, coi capelli bruni e gli - 246 - occhi azzurri — nordico. Un viaggio sul Reno, quale [...]
[...] le due amiche, il grave silenzio di quell'ora; e col silenzio, con l'oscurità, ognuna si sprofondò nei propri pensieri, isolandosi, dimenticando [...]
[...] davano, ad ogni ora, una sorpresa nuova. Si sentiva buona, dolce, piena di compatimento. Incontrando nei campi i fanciulli dei contadini, si [...]
[...] tutto, leggendo tutto, avidamente, finchè durava la sera; e sono lunghe le sere dell'inverno russo! — Conosceste la donna nei libri? — Sì. O [...]
[...] lunghi capelli intrecciati di perle. La bella Schemselnihar, così ardentemente amata, io la vedevo passeggiare nei suoi giardini aperti al solo [...]
[...] canterete la serenata di Gounod: Quand tu dors... Si pose a gorgheggiare sottovoce, mollemente. — Più distacco nei toni, così: Quand tu dors, ton [...]
[...] sobborgo, lungo, spopolato, dove appena qualche fanciullo diguazzava nei rigagnoli della strada. _ Che cosa dirà mio zio! Keptsky la incoraggiava [...]
[...] nei dettagli, nella dolcezza di trovarsi tutta molle d'acqua sotto l'arco di una porta... - È un piacere da lavandaia — interruppe don Leopoldo, a [...]
[...] vibrare nei nervi di Lydia, ad assolutoria terminata, e un sudor freddo le bagnava le tempie. Si ?gurava Keptsky avvilito, fatto segno ai sarcasmi [...]
[...] . Allora ella si cacciò le unghie nei capelli con uno strido disperato e corse a rintanarsi in casa. — Che disgrazia! dicevano sulla via. E la barca [...]
[...] detto nulla delle sue intenzioni artistiche nei Promessi Sposi; nè prima nè poi. Ha fatto come il Signore, ha abbandonato il suo mondo alle [...]
[...] a compire da romanzieri. Nei diversi momenti, due loro diverse facoltà vengono poste in azione. Quando il critico parla in essi, l’artista [...]
[...] dire i Malavoglia del Verga? Eppure, scientemente o incoscientemente, nei Malavoglia la nostra tradizione artistica si attacca, forte, da un lato [...]
[...] al Manzoni, dall'altro allo Zola e ai suoi grandi predecessori. Ma se la forma del romanzo ha fatto nei Malavoglia un altro gran passo, non può [...]
[...] dirsi per tanto che parecchie delle forme germinali nascoste nei Promessi Sposi siano già state svolte ed esaurite; talchè a noi romanzieri non [...]
[...] , di quegli affetti della commedia greca del IV secolo, trovano ancora oggi negli affetti e nei tipi della società nostra, riscontro meraviglioso [...]
[...] quarant'anni fa, da lui dati ad imprestito al suo greco personaggio? La vera vitalità di un personaggio consiste appunto nei suoi sentimenti, nelle sue [...]
[...] per nulla. Nelle fibre, nei nervi, nel sangue non ci si è accumulato per nulla l’assiduo lavoro di tante centinaia di migliaia di secoli, sotto la [...]
[...] gli guidavano la mano nei tocchi rapidi e delicati; e tentavo di spiegarmi quell'emozione che finiva col coprire il peccato di un pudore [...]
[...] ritrovavo tutto il Nencioni in ogni linea, in ogni frase di quel volumetto assai meglio che non l'avessi prima riconosciuto nei medaglioni sparsi nei [...]
[...] . Nei primi secoli cristiani la religione era l’ideale e il reale ad una volta. Nei tempi moderni l’ideale e il reale s’incarnano nella scienza [...]
[...] lasciar intravedere quel lavorio, parte meditato, parte inconsciente, da cui viene elaborata l'opera d’arte moderna. Nel Nabab, nei Rois en exil [...]
[...] abbiamo lette le descrizioni nei giornali, quando il latino dalle larghe spalle e dalla parola possente andava attorno, per convertire le turbe [...]
[...] , che ha l'esagerazione nel midollo delle ossa, nel sangue, nei nervi e perciò dà la stessissima importanza a cose affatto disparate; e questa [...]
[...] essere 69 un romanziere moderno di razza, qual ha potuto mostrarsi nel Nabab e nei Rois in exil, per citar solamente i suoi più recenti [...]
[...] e tante volte che i suoi quadri mancano di proporzioni nei diversi episodi e abbondano di contrasti eccessivamente ricercati. Ed ecco che il [...]
[...] italiano, correggendo i mille errori d’interpretazione del testo nei quali era incorso il professore tedesco; ma confessò (I) Les fidéles ronines [...]
[...] . Nei Tales of old Japan del Mitford si legge che nel 1868 un rônin andò ad aprirsi il ventre fra quelle tombe perchè avevano rifiutato di [...]
[...] poesia, nei libri e nei teatri ogni sorta di stravaganze, ogni turpitudine di vizi e di colpe, ogni abbandono di morale e di gentilezza [...]
[...] canzoni, nei poemi tentati e prudentemente lasciati lì, c’è sempre il riflesso della sua gentile e mite persona, nella forma mite e gentile; ma [...]
[...] Romani, l'apparenza d'uno studente di provincia ed era trascurato nei vestiti. Il Romani, accurato, attillato, soleva canzonarlo per questo [...]
[...] , domiciliato a Milano, di portare barba e baffi nei suoi ducali stati. 24 Settembre 1882. GIUSEPPE MACHERIONE (I) Come è triste il rovistare dopo [...]
[...] nostre passeggiate lungo la 144 Spiaggia del mare o per le strade dei sobborghi di Catania, nei più caldi momenti di entusiasmo, egli [...]
[...] , trascinato dalla sua curiosità, andò avanti, sempre a piedi, dormendo nei villaggi e nelle fattorie dove lo sopraggiungeva la notte, sentendosi [...]
[...] , egli racconta nei suoi Ricordi di giovinezza, domandandogli perdono della mia scappata. Il brav’uomo rispose: « che questa era la volontà di [...]
[...] siegue passo per passo la narrazione evangelica, mostrando nei sentimenti dei personaggi la rozza ingenuità così propria dei misteri. Ecco la scena [...]
[...] situazioni della vita, dei quali si trova qua e là qualche accenno nei suoi lavori precedenti. L'umorismo, parlando del Verga, non può significare [...]
[...] avevamo perduto contro la Prussia, la colpa era delle spie 184 tedesche che si erano introdotte nella nostra casa, nei nostri negozi, nelle [...]
[...] , e inchiodarlo sulle poltrone, sulle panche, nei palchi, e non farlo fiatare. Ci riuscirò... ne son sicuro. Finchè Fedora, la mia russa, non [...]
[...] irréprochable. I fatti, gli aneddoti vi sono disposti con troppa simmetria, con troppa preoccupazione dell'effetto; specialmente nei primi capitoli che [...]
[...] gran poeta e un sensale di vini si equivalgono. Dicono che il Musset, nei primi mesi del suo amore, 200 scrivesse alla Sand delle lettere [...]
[...] . Di sera rientrava nella stamberga stracca morta, si abbandonava sulla seggiola con la faccia sul tavolo bagnata di lacrime, e si assopiva nei [...]
[...] casa loro. Lui aveva cura della popolazione della sua casa. Nei sei anni che lo aveva conosciuto non le aveva mai dato modo di domandargli un [...]
[...] polenta nei fazzoletti colorati che non avevano mangiate al lavoro. Il Cortilone era cosparso di capannelli di operai in maniche di camicia, di [...]
[...] nei pasticci. Caconi voialtri che dite sempre di voler fare la rivoluzione e non la fate mai! — Cacone! Dall'ultimo capannello a sinistra si [...]
[...] veduto dimagrire senza mai domandare una minestra a credito e correre delle giornate intiere in cerca di un lavoro che non trovava mai. Nei cenci [...]
[...] la pizzicatura della mandola che straziava il cuore delle ragazze. Quando arrivavano loro nei cortili dei quartieri popolari, era una festa. I [...]
[...] stato con le mani nei capelli e sul punto di rovesciarsi giù dalla ringhiera come uno sciocco che impazzisce d'amore. Felicenotte! Domani l'avrebbe [...]
[...] brunastra, con gli occhi che lampeggiavano e la boccuccia che si apriva ammantata di rosso acceso. Nei mesi d'assenza aveva imparato il coccottismo di [...]
[...] insudiciavano e si rideva. Tutti i giorni la Clemente beveva nei bicchierini degli uomini senza essere invitata. Le si rispondeva che era dello [...]
[...] ' di maggiorana o di sesamo per dare dell'aroma a certi piatti della loro tavola. Nei pomeriggi freschi i signori che pranzano bene vi si [...]
[...] i suoi favoriti biondi gli gettavano sulla faccia un'aria d'uomo contento. Non conosceva collere che nei casi straordinarii, quando gli si [...]
[...] sociale nelle mani dei partiti che lo combattono, era da insensati e da spergiuri. Perciò, Bentoni, nei giorni elettorali, diveniva l'uomo più [...]
[...] e la contessa salirono nei loro appartamenti inseguiti dagli ultimi augurii e dalla buona notte di tutti, che echeggiavano per lo scalone come [...]
[...] per non macchiare il biscione con uno scandalo aristocratico. I Vittone, nei due secoli della loro esistenza, non contavano un'adultera. La [...]
[...] sempre il conte che rimaneva assente. Il conte che prima rifiutava gli inviti, ora era sempre in casa altrui o nei restaurants, come un giovanotto [...]
[...] degli altri. Bentoni incominciava a lasciarsi impallidire la donna che gli aveva fatto su Massimo, nei momenti in cui gli ripeteva che non era che [...]
[...] della vecchiaia. Nei lavoreri degli orefici c'era poi una responsabilità troppo grande. Le ragazze uscivano dalla fosforescenza dei diamanti e [...]
[...] della sua stanza affumicata, sulla seggiola di lisca, affondato nei drammi che lo scaldavano dai piedi alla nuca e gli lasciavano nella testa [...]
[...] l'uno doveva amare l'altro. Senza un po' di solidarietà, gli interessi degli operai sarebbero intisichiti nei libricciuoli in cui li aveva letti. Ci [...]
[...] alla giustizia per farsi punire. — La mia scusa è nei miei anni. Non avevo alcun discernimento tra il bene e il male. Credetelo, Giuliano. Il mondo [...]
[...] la madre di tanti figli non sapeva più dove dare la testa. E nei momenti lugubri Agata pensava a una catastrofe che chiamasse gente intorno alla [...]
[...] avevano la preferenza nei pubblici impieghi; così lui e la moglie vivevano tranquilli che un giorno o l'altro sarebbe loro capitato in casa il plico [...]
[...] la malattia di petto di Silvia l'aveva tenuta su e giù dal letto per del tempo, senza mettere l'ago nei fazzoletti che di malavoglia e di tanto in [...]
[...] e senza trasporti nei figli. Non erano belli e non era diffusa sulla loro faccia la gagliardia militare del padre, ma erano buoni, docili [...]
[...] venditore a prezzi varii. Due volte la settimana lasciava sotto i portici la moglie e la figliuola e lui, con l'asino e il figliuolo, andava nei [...]
[...] un pivello, la paglia del virginia che fumava. Le sue fermate erano ai grandi cascinali dei fittabili e nei paesucoli ove veniva annunciato dalle [...]
[...] rientrata come un o minuscolo. Intorno al collo non si vedeva più che l'intelaiatura dello scheletro. Le spalle avevano dei solchi nei quali si [...]
[...] rinfrescarle nei momenti in cui l'oppressione allo stomaco gli toglieva il respiro, parevano randelli articolati con delle sporgenze al gomito e [...]
[...] . Era di una forza straordinaria. Con delle braccia lunghe e sproporzionate al corpo sapeva levare pesi enormi e contorcere, nei momenti bestiali [...]
[...] . Mi spiegò che i noduletti sono bestioline che si trovano nel loro sangue e nei loro polmoni a bizeffe. È una famiglia di tubercolotici [...]
[...] le mani nei capelli. Me ne dispiace, ecco tutto. Dà un bacio alla mia cresimata. Ti piace? Ha sui capelli una delle camelie che mi hai mandato. Come [...]
[...] marziale, col pettine lungo e chiaro piantato nei capelli folti al disopra della spartizione a destra, con la salvietta frangiata sul braccio [...]
[...] correre verso l'uscita, senza badare se sprofondava i piedini nei guazzi, e a gridare: — Sì, prostituta! prostituta! La pivelleria, che si era [...]
[...] necessario a periodi, e nereggiando gli spazi nei quali erano gli straccioni della fame cronica, ammucchiati nelle stanze dove si moriva di morte [...]
[...] teatro, che viviamo nei palazzi, che teniamo dei cavalli, che facciamo lavorare i paesani, i domestici, le sarte, i calzolai, le modiste, i [...]
[...] uscivano e andavano a spasso senza seccature. Nei suoi panni avrebbe già fatto il diavolo a quattro. Avrebbe voluto vedere la faccia tosta che [...]
[...] una martire votata alla morte. Si lasciava piantare le ditate assassine nei fianchi, affondare il pugno nelle mammelle, sbattere i denti in bocca [...]
[...] russava allo stesso posto, coi piedi nei guazzi e il corpo adagiato nel liquido. I tre suonatori ambulanti entrarono, braccio sotto braccio, con [...]
[...] sulle corde la biancheria contorta e gocciolante che le donne le portavano nei cavagnoni. O nei pomeriggi afosi quando, seduta sulla scranna, coi [...]
[...] lavatoio, anche nei momenti in cui essa, con le braccia che si levavano dall'acqua gocciolanti, giurava che non voleva muoversi. Non si trattava che di [...]
[...] buone. Si faceva male, sicuro che si faceva male, ma i signori a buon conto si facevano guarire a casa, nei loro letti. E guarivano perchè si [...]
[...] nei secchioni dalla mattina alla sera e le ginocchia sempre nel bagnato, non era possibile star sani neanche con una salute di ferro. Lui [...]
[...] che stavano più bene, aggiungeva la Gigia. Lei non avesse i capelli grigi, grazie a Dio. Ma aveva sempre sentito dire che nei tempi andati si [...]
[...] donnaccia che bisognava lasciare nei suoi vizii. Il posto adesso era stato preso dalla mamma di quell'Altieri materassaio che fingeva di avere un [...]
[...] di casa, nei momenti in cui non voleva andarsene via senza la pigione. Suo marito beveva, e questo non le faceva piacere, ma non toccava a lui [...]
[...] d'olio nei lumini per le scale, la scopata all'anno per il Casone e un po' di fiato a chi era caduto in qualche miseria. Siliprandi era troppo [...]
[...] come nei giorni in cui la bile lo faceva andare in furia. Parlava tra sè, col gesto esasperato, e tutta la sua figura di vecchio allampanato [...]
[...] modesta, che nascondeva tutto e ingannava tutti. Non era più il vizio sbrigliato nei colori chiassosi. Era il calcolo, era la riflessione, era il [...]
[...] suono di quest'ultimo verbo è sempre più sonoro. Nei giorni della fiaccona, quando si ha voglia di qualcosa di meno massiccio o di più appetitoso [...]
[...] una notte. Sana com'ella era sempre stata, non trovava altra causa che nei materassi. Coi tempi cambiati non si poteva più fidarsi di nessuno [...]
[...] svolge nei romanzi dagli ambienti artificiali. Glielo aveva detto Buondelmonti. Non si passa da una situazione drammatica all'altra, senza rifarsi [...]
[...] mastino l'intruso. Con la testa bassa, con gli occhi che spiavano, col rancore nei brontolii sordi che avrebbero voluto esplodere. Dopo il contratto [...]
[...] l'adulterio è dei criminali che nascondono la loro libidine nei pretesti. È la forma più vile dell'inganno. È il veleno versato nella tazza di chi [...]
[...] . Non c'era difficoltà. Lui stesso avrebbe potuto organizzarla con la sola adesione degli interessati. E la sua mente si perdeva nei particolari. In [...]
[...] testa, era capace di darmi degli schiaffi. Nei momenti di furore non era più una signora. Era una donna tormentata dallo spasimo. Mi veniva [...]
[...] una donna infelice, come una giovine naufragata in uno stomaco disfatto. Nei materassi c'era la polvere, c'era la materia liscosa della [...]
[...] gli sforzi riuscissero a mandarglielo su dalla gola. A udirlo tossire si diceva che aveva in fondo un serbatoio di marcia. E nei momenti desolati [...]
[...] commemorativi che non ti lasceranno nascere neppure il dubbio sulle grazie ottenute. Perchè ogni fedel minchione può leggere nei quadretti i nomi, i [...]
[...] . Perchè la grazia è per sua essenza un dono che Dio non deve ad alcuno. Chi ci va, deve credere nei miracoli per intercessione della Madonna, come [...]
[...] rimasti oziosi. Aveva letto nei giornali di un signore stato digiuno trentadue giorni senza una ragione al mondo. Si era alzato all'indomani [...]
[...] Antonio voleva caricarlo del cuscino sul quale aveva adagiato la testa nei momenti in cui veniva preso dal brutto male che lo metteva in lotta [...]
[...] calore nei piedi. I suoi piedi irrigidivano e gelavano anche d'estate. Era una malattia che lo cruciava e che voleva guarire con le calze benedette [...]
[...] figura dell'uomo, ma i Siliprandi non possono assurgere a concetti così alti nei momenti delle convulsioni fameliche. Per la gente senza redenzione [...]
[...] fosse rimasta vuota. C'è un'avversione istintuale nei poveri per i contatti tra i consanguinei. Ma spesso l'ambiente è più forte dell'istinto. Non è [...]
[...] frottole graziose, e di storielle piccanti, raccolte qua e là, nei salotti della zia o della sua amica, la Bianca, dove essa passava le ore del [...]
[...] . E Adelina, nei primi tre anni di matrimonio, s'era acconciata facilmente a questa vita. Tutto il giorno era libera: l'officina lontana, fuori [...]
[...] bruciapelo, aveva sconcertato un poco il buon vecchio. Infatti, perchè la riceveva a casa sua? Perchè, se aveva così poca fiducia nei sentimenti, nei [...]
[...] elegante e, talvolta, nei particolari, persino ricca la casa, e sè stessa. Quattromila lire era quanto Giacomo poteva darle per provvedere a tutto [...]
[...] a Londra della Banca Dumenville e C. di Parigi. Nei frequenti viaggi che il principale faceva alla capitale inglese, John gli aveva parlato di [...]
[...] sinistro, senza cordoncino. Questo primo esame non rese contento Giacomo. Non aveva mai pensato, nei giorni scorsi, non aveva mai tentato di [...]
[...] considerato fra quelli. Dio buono: mi sanno milionario, barone! Ecco la scena semplicissima, che avviene quasi sempre nei grandi alberghi delle grandi città [...]
[...] Dumenville ridendo — caso mai, caro Burton, vi capitasse altrettanto nei vostri viaggi e voleste approfittarne), di prezzo non si parla coi.... Césars; e [...]
[...] forse nei ricordi della felice avventura, non rilevò. — La signora Bianchi, via Speronari, n. 53, è la degna signora alla quale vi dirige César. Oh [...]
[...] soltanto che mi diate la vostra parola d'onore di partire come era nei vostri disegni, e di dimenticare per un paio di giorni tutto quanto è accaduto [...]
[...] mai da una nube, da un dubbio, da un avvenimento, da una parola che lo avessero scosso nella sua illimitata fiducia. Quattro anni, nei quali Adelina [...]
[...] abito nuovo? Non era una bambina, tutta sentimento, capace di commuoversi sino alle lagrime nei preparativi per una festicciuola qualunque, o al [...]
[...] rammentava la sua giovinezza serena: rappresentavano — esse — tutto ciò che di più onesto — o di meno disonesto — c'era stato nei suoi rapporti e [...]
[...] abuso. Una volta ogni tanto; nei momenti d'espansione! Perchè non si sposano, poi, non sono ancora riuscita a capirlo. Ti ò nominata la cameriera. È [...]
[...] salvato le apparenze: e potremo andare ancora a testa alta nei salotti della A., della B., della C.; potremo ricevere la D., la E., e la F.; e [...]
[...] più chiaramente. Anche questo, che non so spiegare, è così. Non ci si decide da sè, neanche nei momenti più desolati, qual'è quello nel quale mi [...]
[...] qualsiasi modo, non cadrò nei fossati. Ci si forma. Non so se come si vuole: non so se come si dovrebbe, nel senso rigido della parola dovere. Ma, certo [...]
[...] nulla per te, per lui, per i tuoi, per la gente, tu sai o dovesti sapere che è un avvenimento di grande importanza nei rapporti tra di noi due. Intanto [...]
[...] !). L'idea l'à colpita. E, povera donna, cerca in tutti i modi — nei migliori modi — di allogarmi, e di mandarmi a far benedire.... dal Sindaco. Quanto a [...]
[...] , non può firmare. Tu lo sai: zia Ermelinda à sempre avuta una così assidua cura delle apparenze, e, nell'aspetto, nei modi, negli atti, nelle parole [...]
[...] trovano nei figli una grande riluttanza ad ingentilirsi, ci tengono assai e mettono ogni cura a rendere la più completa e raffinata l'educazione [...]
[...] supporre stesse nei limiti delle rendite proprie e assolute e personali della zia. E lavorerò io, durante il mese che mi separa dalle nozze, a [...]
[...] in istrada, persino nei trams (abbiamo speso una sostanza in trams durante questi giorni!) essa chiacchierava forte, e sempre delle mie nozze, come [...]
[...] — perduto come s'era, oramai, nei laberinti della memoria — lo riannodava a quanto Adelina le aveva scritto di poi, e che, più recente e più [...]
[...] impressioni, nei giudizii, nei propositi, sinceramente espressi, scorgeva adesso, lei, fatta donna da un pezzo, e logorata da una vita così intensamente [...]
[...] à nessun interesse a non conservarsi enigma. E sai perchè quella sincerità le sarebbe fatale? Perchè ogni donna ama i libri nei quali vede [...]
[...] riprodotta sè stessa o la sua vita, se non nei casi che cápitano all'eroina, nei gusti, nelle sensazioni, nei difetti o nella virtù, negli odii e negli [...]
[...] ci siamo visti quasi ogni giorno, i suoi occhi nei miei: non mi à detto mai una parola che non fosse di cortese rispetto soltanto [...]
[...] lettere. Lettere, non ò più tempo di scriverne. Perdonami. Lunedì. Vedendomi entrare, ieri, si alzò, stupito, ma con una serena contentezza nei grandi [...]
[...] solo, ma, ciò che più importa ed è più difficile a spiegarsi, nei nostri sentimenti. Oh! sì, come è difficile a spiegarsi! Un uomo od una donna [...]
[...] ? E ci sarà chi lo chiama dignità di donna questo suo modo d'agire e di contenersi. Storie! Io, nei suoi panni, innamorata come sono, avrei perdonato [...]
[...] cavalieri del reggimento nei loro galoppi. Esse vi imparano, forse, la scienza delle evoluzioni, e si ammaestrano, nell'esempio, al salto degli [...]
[...] fossero presentate. Molte volte, nei momenti di più sconsolato abbandono, aveva sacrificato nelle spese più vane e più pazze o a sollievo di improvvise [...]
[...] non potesse durare per sempre, e pensava con raccapriccio al giorno in cui avrebbe dovuto riprendere il suo cammino sciagurato. Nei primi giorni, un [...]
[...] cause prime e vere di quel suo dissesto. E allora? La rovina, che essa aveva sempre con tanta cura evitata, non dimenticandosi mai, anche nei momenti [...]
[...] andato presto a tener compagnia a quello della Biondina. Le due amiche vivevano così della medesima vita. Erano i due ubbriachi, nei quali il vino è [...]
[...] di nome nè di figura nessuna di quelle signore; ma posso garantire l'esito di tutti gli impegni di questo genere nei quali ò avuto finora l'onore di [...]
[...] , imbambolati, colla febbre che gli martellava nei polsi e alle tempie, nell'ansia di quella terribile attesa. Verrebbe, Adelina? Sì, egli n'era, quasi [...]
[...] , intemerato, rispuntava l'animale. Oppure, forse, come tutti, nei momenti più terribili della vita, quando la sventura colpisce ed atterra, cercava un [...]
[...] desiderata con tutte le forze dell'anima. L'odiava quest'uomo, che non aveva veduto, allora che non le sarebbe importato nulla che egli vedesse, nei [...]
[...] praticavo, come tutte quelle che incontravo nei salotti delle amiche. Ma ero giovane, piena di sangue nelle vene.... eccitabile, impressionabile [...]
[...] estinguesse la bella razza degli 22 stambecchi, della quale in tutta Europa sopravvivono pochi individui, rifugiati sulle falde e nei seni di [...]
[...] montagna guai trovarsi a tiro. Morto il Re, nei primi mesi fu una cuccagna generale di cacciatori ed uno sterminio di stambecchi e camosci. Un giorno [...]
[...] qualche dirupo che serbava ancora lungo la parete la riga secca e nericcia che gli avevano lasciato le acque degli anni addietro. Qua e là, nei seni [...]
[...] nuvola che l'oscurasse, stagnava ad un tratto, per rilamentarsi, tornato il sole, come un fanciullo piagnucoloso. Nei larghi fortemente inclinati, in [...]
[...] avvertite e poi correvano a congiungersi alla gran fiumana grigia che oscurava il cielo sulla valle. Nei seni, delle nebbiuzze sottili filavano su [...]
[...] il canale era così scosceso da impensierire. Sul principio, Jacques, nei punti più 46 ardui si voltava e mi porgeva la mano, ma fresco di [...]
[...] ; la montagna è erta e delle case, quello che è primo piano sulla facciata verso la via, di dietro è piano terreno. Nei mesi della state il sole [...]
[...] momento e scompare. L'inverno dura sei mesi, nei quali la vicenda delle ore non produce che un alternarsi di diverse oscurità; la mezza luce che [...]
[...] o tre stanze a terreno, la vecchia padrona disseminò i pochi mobili nei più vasti ambienti della casa, cosicchè dalla sala da pranzo, per [...]
[...] scoppiate la sera innanzi: i guazzi stagnanti nel fondo 76 hanno una crosta di ghiaccio anche nei giorni della canicola. I minatori smarriti nella [...]
[...] limpidissimo spazza continuamente ogni lordura e la mena all'aperto in una larga fossa donde filtra concime nei prati che attorniano la casa [...]
[...] 22 anni. Alta, robusta, coi colori della salute sul viso, grave nei movimenti come tutte le montanare, aveva quell'aria di freschezza e saldezza [...]
[...] 113 qualche strappo di canzone in quei rari seni della valle dove cresce la vite e matura l'uva, o su in alto nei pascoli, ma quelle poche note [...]
[...] di preti; il vino frizzante del paese sciolse ben presto l'imbarazzo cagionato dalla mia presenza e il latino degli aforismi gaudenti mise nei [...]
[...] albero sottile di mandorlo o di pesca, tutto fiorito e di là dalla Dora, nei prati, sull'erba arsa dall'inverno, vinceva il verde tenerissimo dei [...]
[...] . Erano versi piani senza invocazioni, nè assalti alla sublimità; raccontavano, descrivevano, frugavano nei minuti episodi della vita quotidiana e [...]
[...] dopo Gian-Paolo aveva una certa aria lustra di cretino ripulito che lo faceva ricercato nel villaggio e nei dintorni come una curiosità da [...]
[...] stalle muggiscono 159 lamentosamente, i cani abbaiano con rabbia feroce e giù nei paesetti che dormivano nella gran valle oscura si accendono lumi [...]
[...] migliore industria estiva nei paesi alpini consiste nell'andare per Guida cogli alpinisti. Nelle Alpi nostre ne campano un cento cinquanta persone [...]
[...] comandare. Una volta giunti nei luoghi dove il pericolo può essere continuamente imminente, prendono occorrendo un accento tronco ed imperativo di [...]
[...] pasto, di darne a bere agli amici e parenti, e nei giorni solenni di mettere sulla testa grave e serena della madre di famiglia una specie [...]
[...] umiliarla; il più bel panno scarlatto che fiammeggi nei prati, sarà quello della sua veste, calzerà gli stivaletti inverniciati, avrà la collana d'oro e [...]
[...] io sull'altro. Quelli nella festa continua della mia vita erano i momenti nei quali avvertivo il piacere. Che spasso quando il babbo prendeva a [...]
[...] trepidanza continua, che a volte mi stringeva il cuore e che avvertendola mi faceva arrossire e vergognarmi del mio rossore. Nei due anni passati [...]
[...] era sulla strada maestra; 270 la notizia della sua venuta si spandeva da per tutto come il rimbombo di una cannonata. Nei luoghi fissati per lo [...]
[...] più giovani di me ed eccoli imbottiti di maglie e flanelle come se fossimo a caccia di foche nei mari polari, mentre io, guardi, e si sbottonava [...]
[...] . Dopo pranzo Vittorio Emanuele soleva passeggiare collo studente nei pressi del campo richiedendogli il nome dei più vistosi fiori, o discorrendo [...]
[...] giovani menano le vacche a pascolare nei castelli diroccati, scovano le nidiate fra le merlature, si baciano nei vani delle finestre, si calano per [...]
[...] buche oscure nei grandi androni stillanti, si attardano la sera fra le rovine discrete sui cuscini di musco senza ombra di paura o di sospetto. I [...]
[...] leggenda sarebbe genuina e saporita. Tuttavia, nei tanti anni dacchè mi aggiro per le montagne qualche embrione di tradizione o di leggenda mi [...]
[...] ribrezzo del serpe e lo uccise con una cannata. In quella tornò il guardiano e, veduto il serpe morto, si cacciò disperatamente le mani nei capelli [...]
[...] . Le serpi hanno una gran parte nei favolosi racconti valdostani. Un contadino e consigliere comunale d'Issogne mi assicurava e lo avrebbe [...]
[...] stimolava con parole, li allettava con regali e promesse, si metteva primo nei rischi, assicurava primo le travi dei ponti e vi si avventurava [...]
[...] che andava a mano a mano accendendosi. Aveva una voce bassa ma limpidissima e vibrante, e raccontava con molta evidenza, mettendo nei punti [...]
[...] iperbolica dovette avere nei sogni, quella barba dogale! I bimbi che lo conobbero, non troveranno mai più per il mondo un essere vivente che lo somigli [...]
[...] di lui, invocherà nei supremi pericoli la sua memoria, lo collocherà a mezza altezza sulla scala degli esseri sovrumani, fra i 296 santi ed il [...]
[...] giornata della partenza è festosa. Il popolo migrante serpeggia a frotte per le chine, si nasconde nei seni, riappare sulle spianate, prima la [...]
[...] venne la bella stagione, l'abate doinandò di lui nei paesi vicini, ma nessuno seppe dargliene notizia. L'ultima volta era partito dall'Ospizio [...]
[...] era neve, si fermarono nei pascoli in attesa. Dalla stalla dell'Ospizio due furono levate morte sformate e parecchie ferite, e l'indomani [...]
[...] fronteggia il villaggio della Thuille, dove appaiono ancora i resti dei suoi ridotti. Nei 1691, regnando Vittorio Amedeo II, un esercito francese [...]
[...] nutriti, mal vestiti e peggio guidati. Non li sosteneva nè la speranza di prossime vittorie, nè la fiducia nei capitani, nè l'esempio dei principi [...]
[...] campare. Nei villaggi della regione alpina non vi hanno mendicanti o ve li attira nella buona stagione la ressa dei forestieri; non vi si incontrano [...]
[...] spaventevoli uragani danno un senso meno profondo di paura e di abbandono. Fra la collera degli elementi, la morte è più vicina, ma meno visibile. Nei [...]
[...] ragunata nei due cortili, uno sciame di servi con le livree nere che andavano e venivano, il maestro di casa senza cappello che s'affannava a dar [...]
[...] intonavano il Tuba mirum rubato al Palestrina!... Come lui, erano venuti in chiesa quanti eran corsi nei primi momenti a palazzo por offrire i loro [...]
[...] rimproverargli il più piccolo trascorso, nessuno lo potè mai trascinare nei tanti partiti in cui si dividevano i monaci: appartato, quasi sempre chiuso in [...]
[...] in... capo» lo fece uscir fuori dalla grazia di Dio. E la lotta tremenda scoppiò alla morte del Priore Raimo, nei primi di quell'anno 1855. Che [...]
[...] baiocco, quasi togliendola all'ospizio delle trovatelle. Per questo, nei capitoli matrimoniali, ella aveva costituito alla figlia una rendita di [...]
[...] interamente distrutta quando c'era entrata donna Teresa; e ad ogni modo, siccome le rendite delle proprietà erano state riscosse anche nei [...]
[...] furia di mutar culture, di porre in atto le novità di cui udiva parlare o che leggeva nei trattati d'agricoltura o che speculava da sè, il frutto [...]
[...] , tanto era stracciato e unto e goffo nei panni vecchi di anni ed anni. Ma la principessa, deridendolo, lo lasciava fare, e segnava una dopo [...]
[...] questo era ciò che egli voleva. Così per esempio il principe, solo fra tutta la «mala razza» (come il Benedettino chiamava i suoi nei momenti [...]
[...] giovanotto la manìa dei viaggi, dei lunghi soggiorni nei paesi più belli e più ricchi, non potè esser seguìta da altre. Quindi, benchè trattati in [...]
[...] , con più prudenza, al giuoco di prima, arrivò tuttavia a Catania la voce che egli era nei comitati agitatori e in corrispondenza cogli emigrati, e [...]
[...] lei e per don Raimondo: gli altri dovevano contentarsi, nei giorni ordinarii, d'una minestra e d'un po' di carne o di pesce. Anche quando Giacomo [...]
[...] sempre; lo aveva amato ancora nei suoi cari e idolatrato nella figlia natale da lui. Ella non aveva altra idea della vita che quella espressa dalla [...]
[...] le aveva fatta, tanto tempo addietro. Buono con lei nei primi tempi del matrimonio, durante il viaggio di nozze e il soggiorno di Catania, appena [...]
[...] aveva perseverato nei tentativi di resistenza anche per un'altra ragione, più grave. Raimondo, del quale ella perdonava, anzi neppure vedeva i [...]
[...] scusare come nei primi tempi la condotta sempre più sfrenata del marito, poichè non ignorava più che egli la trascurava per altre donne, e poichè [...]
[...] spaventevolmente presto! Nei paesi civili non si va a tavola prima dell'ave! Il principe non gli rispose. Alzandosi da tavola mentre il fratello [...]
[...] all'altr'ieri, non sospettavo ancora nulla. È vero che nei primi giorni dopo la disgrazia, ebbi avviso di alcuni piccoli effetti sottoscritti da [...]
[...] non solamente da coloro che dovevano essere i suoi naturali confidenti, ma da quegli stessi nei quali aveva riposto fiducia... Il signor Marco [...]
[...] nell'opinione che il colera fosse un malefizio, un espediente di governo inteso a sfollare le popolazioni, a incutere un salutare timore nei superstiti [...]
[...] che, in qualità di Gentiluomo di Camera, era stato invitato nei palchi dell'Intendente. Ma egli aveva da concludere un affare, quella sera: la [...]
[...] ? Poteva così tranquillamente viverne lontano, nei terribili giorni che si preparavano? Matilde piangeva, scongiurandolo di non far questo; egli le [...]
[...] , il cavaliere gironzava nei campi di ginestre e di fichi d'India sotto Mompileri, con antichi libri in mano, orientandosi per mezzo dei campanili [...]
[...] dal Re Carlo di andare a caccia nei boschi svoi il qvale inuito, fv dal Gonzalo accettato, e mentre ognvno si procacciava e'l Re medesmo di [...]
[...] fondato, ma il 1136 certi santi Padri Benedettini s'eran ritirati, per meditare e far penitenza, nei boschi dell'Etna e lì, coll'aiuto del conte [...]
[...] gratuiti al Noviziato, e d'esercitare insomma una notevole influenza in città e nei feudi, ciascuno ingegnavasi di tirar l'acqua al suo mulino [...]
[...] , cantavano il Passio che la folla pigiata stava a sentire come al teatro. Dirimpetto al soglio dell'Abate, nei posti migliori, c'erano tutti gli [...]
[...] le maggiori ostilità erano contro Teresina. La bambina, vivace, curiosa, inquieta, commetteva spesso qualche monelleria, guastava qualche cosa nei [...]
[...] pace. Ella sapeva che, a contrariarlo, Raimondo s'incaponiva peggio nei suoi capricci; che, se v'era un mezzo di ridurlo, questo consisteva nel [...]
[...] cose lette nei libri d'agricoltura aveva voluto provare: appurato, per esempio, che in ogni albero i rami possono fare da radici e le radici da rami [...]
[...] Nicola, nei corridoi del primo piano e in quello dell'orologio: la paglia sparsa per terra, le rastrelliere, i fucili, le giberne, le baionette, le [...]
[...] , già nei cortili esterni, essi eseguivano esercizii; Bixio stava a invigilare con un frustino in mano, accarezzando tratto tratto le spalle dei più [...]
[...] Sicilia. Nei primi giorni aveva aiutato lo zio Lorenzo e il duca a ordinare la rivoluzione, arringando il popolo, parlando nei circoli con una [...]
[...] capite?... Lucrezia non entra nei panni, dalla contentezza; però gli zii don Blasco, donna Ferdinanda e don Eugenio le daranno da fare.... e il [...]
[...] dovesse pagarle gli interessi al cinque per cento; ma nei cinque anni trascorsi dalla morte della madre, non aveva egli mantenuto la sorella, di [...]
[...] tutti i giorni dalla zia donna Ferdinanda, quella che era servita di coperchio, nei primi tempi dell'amicizia con la Fersa. E donna Ferdinanda [...]
[...] , che pareva non capire nei panni per l'imminenza del matrimonio, le prodigava dimostrazioni d'affetto, non si lasciava guidare da nessuno fuorchè [...]
[...] forse con più sontuosità che dal principe: un rinfresco che non finiva mai, i gelati che squagliavano nei vassoi per mancanza di consumatori; e [...]
[...] vera paura. Il giorno della funzione, il Capitolo dove i monaci avevano già preso posto nei loro stalli, fu invaso dalla consueta folla dei [...]
[...] congratulazioni, dei baci delle signore. Non aveva covato con gli occhi quel ragazzo nei cinque anni del noviziato? Non aveva vantato il suo ingegno [...]
[...] : - La notte se n'escono per andare a trovar le amiche, e certe volte le conducono con loro, nello stesso convento, avvolte nei ferraioli: il [...]
[...] , di compensare il più piccolo lavoro, di far godere ai primi venuti il ben di Dio accatastato nei sotterranei del convento. Con un certo ordine [...]
[...] , nelle stalle, nei caffè dei cocchieri, nelle anticamere della parentela, diede tutte le spiegazioni desiderate. «Che il contino non potesse durarla a [...]
[...] sprone nei fianchi del giovane; impegnato a dimostrarle che era libero di fare ciò che voleva egli faceva ciò che non voleva.... E il martirio [...]
[...] per salvar la nazione dai nemici esterni ed interni. Più che nei primi tempi della deputazione, faceva colpo mentovando i suoi grandi amici [...]
[...] grande era serbato al principe. Costui non aveva fatto un danno soltanto morale al fratello, gli aveva anche fatto pagar salato il suo appoggio. Nei [...]
[...] Palmi e le bambine; poi aveva tirato fuori le solite cambiali 376 apparse dopo la morte della madre, addebitandogliene la metà; e nei conti [...]
[...] famiglie di Palermo e di Napoli, al giorno d'oggi, stilano di mettere le signorine in collegio, nei collegi a chic, dove imparano la lingua italiana e [...]
[...] venduto una gran quantità delle provviste accatastate nei magazzini: grandi botti di vino, grandi giare d'olio, gran sacchi di frumento e di legumi [...]
[...] Belvedere o nei dintorni, gli acquisti recenti di Tizio, gli equipaggi di Filano; e donna Ferdinanda, vedendolo parlare con sempre maggior [...]
[...] che sopprimeva i conventi, durante gli ultimi tempi della vita claustrale e nei primi passati a casa del nipote, aveva fatto cose, cose dell'altro [...]
[...] male, e li cacciava su, verso la montagna, nei paesi del Bosco, dove, con la consueta fiducia dell'immunità, l'affitto d'una casupola costava [...]
[...] senza scottarsi?... Almeno, sapessi farti dare la tua parte! E gli consigliava di mettersi nei loschi affari del deputato, di vendere la propria [...]
[...] più grande della paura; e certuni 440 bene informati assicuravano che una volta, nei primi tempi del nuovo governo, egli aveva pronunziato una [...]
[...] piantar spilloni in tutti i posti francesi e spille piccole nei prussiani: col bollettino della guerra alla mano, studiava le operazioni dei due [...]
[...] malcontento generale, gli avversarii del governo se ne giovavano per gridare e minacciare più forte. L'opposizione, che nei diversi partiti e nei [...]
[...] costei del voi, lessero in viso a donna Isabella le sofferenze espiatorie. Ella era mutata oltre che nelle fattezze anche nei modi: parlava [...]
[...] nobiltà autentica era tutta scritta nei libri antichi!... E il 476 cavaliere tentava almeno di dimostrare la bontà della speculazione: ma la [...]
[...] della convenienza della cosa... Guarda un po'... - E non capendo nei panni dalla gioia d'aver trovato finalmente uno che non rifiutava, gli [...]
[...] del tutto liberata dall'impaccio della collegiale, fino a qualche mese addietro costretta nella goffa uniforme. Nei primi giorni, quando ella [...]
[...] vanità di «Vicerè» quando andava a fare qualche visita in certi palazzi grandi quattro volte l'avito, nei quali invece di botteghe da affittare [...]
[...] affermare in qualche modo la propria ricchezza, buttava via i quattrini a carrozze di rimessa, o 493 nei caffè, nei teatri, nei negozii dove [...]
[...] duca aveva sempre il mestolo in mano. Veramente nei quattro anni passati dallo scioglimento della questione romana, il favor 525 popolare [...]
[...] pestifero influsso del figliuolo, non soffriva più d'udirlo nominare. Nei primi tempi, se Baldassarre o qualcuno dei lavapiatti o della servitù [...]
[...] capitale inglese.» Mentre c'era, aggiunse che il Municipio avrebbe dovuto pensare anche ad ordinare un corpo di pompieri. «Nei miei viaggi, non [...]
[...] specie di guerra civile. Dal pulpito, nei confessionali, nelle sacrestie i preti incitavano i fedeli alla riscossa: i liberali si ostinavano nel [...]
[...] duca «i quali, votando la festa, non intendono per nulla cancellare tutto un passato che la storia ha scritto a lettere d'oro nei suoi annali [...]
[...] cercata nei dispiaceri che il principe aveva avuto per via del testamento: siccome 542 il padrone trattava gli affari ad uno per volta, bisognava [...]
[...] Ximena, nei secoli andati. In quell'anno ricorreva il terzo centenario della sua esaltazione fra gli Eletti: voleva la discendente mostrarsi degenere [...]
[...] nei bagordi e nei giuochi tutte le sue ricchezze, perduta la salute, abbandonato dagli antichi compagni di gozzoviglie, respinto da tutti per [...]
[...] a sposare un mostro, come avevano costretto, nei tempi, la santa? Michele non era un mostro, era un buon giovane; e i parenti non la [...]
[...] lì non ci aveva badato, ma dopo qualche tempo gli si formò, nel punto maltrattato, una specie di bottone che crebbe fino a impacciarlo nei [...]
[...] il solfato di chinino. A Costantina, nei poderi della Balata e della Favarotta regnava la malaria; egli, veramente, nella stagione del pericolo se [...]
[...] Giovannino, nei loro discorsi, parlavano sempre di lui, s'accordavano interamente nel giudicarlo. Quel suo disprezzo di tutto e di tutti li addolorava [...]
[...] modesta, più riguardosa, più timida; il cognato consentiva nei suoi giudizi; però scagionava Consalvo, attribuiva quel che v'era di meno bello in [...]
[...] rispose sorridendo: - Mia cara, non sai la storia di quello che vedeva una festuca negli occhi altrui e non la trave nei proprii? Pensa un po' a ciò [...]
[...] stesse lontano, come nei primi anni del matrimonio, come prima della malattia.... Sì, andarsene via.... E ad un tratto ella comprese una coca [...]
[...] di Giovannino ella tremava.... Perchè s'accordavano nei giudizii, nei gusti, nelle opinioni? Perchè si amavano!... Perchè ella sola, nei tempi che [...]
[...] momento, entrambi lessero il pensiero della colpa nei loro sguardi. Evitavano di guardarsi, ma il pensiero persisteva, come se qualcuno, le [...]
[...] , tutti furono meravigliati della forza straordinaria che dimostrò nei primi momenti. Le due disgrazie che mettevano in lutto due famiglie [...]
[...] sicura come gli era sembrata il primo giorno, a Roma, durante la sua conversazione con l'onorevole Mazzarini e poi nei principii della [...]
[...] presentarlo nei circoli più intransigenti: allora egli si presentava da sè, chiedeva del «signor presidente,» annunziava che trovandosi di passaggio [...]
[...] spaventosi, pallidi bretoni con la faccia tagliata da cicatrici fecero la guardia al suo palazzo, alla sua persona; si disseminarono nei luoghi loschi [...]
[...] discorsi nei teatri, ma per quello di Consalvo v'era tanta aspettazione, piovevano tante richieste di posti, arrivavano tante rappresentanze dalla [...]
[...] il cui fragore cresceva, rimbombava nei corridoi, faceva tremare i vetri, destava tutte le sopite eco del monastero. Dalla palestra la folla s'era [...]
[...] con un cenno del capo, assordato, abbacinato, sgominato dallo spettacolo. Dietro di lui, nuovi torrenti si riversavano nelle terrazze, nei portici [...]
[...] Uniti d'Europa. «Però, come ottimamente disse Camillo Benso,» la pace andava cercata nelle fide alleanze e nei forti battaglioni (Benissimo [...]
[...] nell'arena e nei portici, specialmente nelle terrazze dove il sole arrostiva i cranii. «Ma questo non è un programma elettorale, è un discorso [...]
[...] che Augusto, nei giorni dei comizii, distribuiva mille sesterzii a testa alle tribù di cui faceva parte, perchè non prendessero nulla dai [...]
[...] piovuto da tre giorni, e nei seminati ci si affondava fino a mezza gamba. Tutt'a un tratto, nel silenzio, s'udì un rovinìo, la campanella [...]
[...] famiglia! Le carte della lite! — E don Ferdinando scappò via correndo, colle mani nei capelli, vociando anche lui. Dalle finestre, dal balcone, come [...]
[...] stupido... e don Diego... vi rammentate? Quando la cugina Sganci gli aveva procurato quell'impiego nei mulini?... Nossignore!... un Trao non poteva [...]
[...] ? Non sai che si tace nei negozi? — La baronessa, dal canto suo, mentre il 18 sensale le voltava le spalle, ammiccò anch'essa al canonico Lupi, come a [...]
[...] turchine, poi la figura di scimmia della serva, sudicia, spettinata, sempre colle mani nei capelli. — Don Ninì non era alla Vignazza, — disse lei [...]
[...] essersi lasciata andare troppo oltre. Nei suoi occhi, che fuggivano quelli lagrimosi del cugino, cominciò a balenare la inquietudine del contadino che [...]
[...] , frugò alquanto nei cassetti del cassettone. Infine, vedendo che don Diego non aggiungeva altro: — Ma spiegatevi, cugino. Sapete che ho tanto da fare [...]
[...] di don Diego Trao, il quale se ne andava rasente al muro, continuando a scrollare la testa, come fosse stato colto da un accidente, inciampando nei [...]
[...] sorrisetto alla gomitata che le piantò nei fianchi ii barone Zacco. La signora Capitana invece si rizzò sul busto — come se sbocciassero allora le sue [...]
[...] ! Si udiva nella sala la voce del barone Zacco, che disputava, alterato; e poi, nei momenti ch'esso taceva, il cicaleccio delle signore, come un [...]
[...] , lesti, ragazzi! sul ponte, andiamo! Guadagniamoci tutti la giornata... Mettetevi un po' nei panni del padrone che vi paga!... L'osso del collo ci [...]
[...] ne riparleremo poi sabato, al far dei conti!... Badava a ogni cosa, girando di qua e di là, rovistando nei mucchi di tegole e di mattoni [...]
[...] dinanzi con quella faccia. — Sarà il caldo... saranno tutti quegli uccelli... — balbettò l'altro un po' scombussolato. — Vorrei vedervi nei miei [...]
[...] panni, signor canonico! — esclamo infine. — Nei vostri panni... sicuro... mi ci metto! Voglio farvi vedere e toccar con mano chi vi vuol bene o no [...]
[...] quegli specchi nei quali si vedeva tutto, vestito di nuovo, ridotto a guardare come facevano gli altri se voleva soffiarsi il naso. — II raccolto è [...]
[...] , con un lieve tremito nei muscoli del mento, coi begli occhi turchini che sembravano smarriti, incespicando nel vestito nuovo, e balbettò: — Zio [...]
[...] di terra!... Don Gesualdo si strinse nelle spalle. 118 — Caro notaro, forse che voglio ficcare il naso nei vostri libracci, io? — Quand'è così [...]
[...] a dire: — Nossignore! Andrete a rotta di collo voialtri soltanto! — Seguitava a ripetere: — Forse che io voglio cacciare il naso nei vostri [...]
[...] arrestò tutta tremante, atterrita, colle mani nei capelli, guardandosi intorno trasognata. A un tratto fissò gli occhi asciutti ed arsi su don [...]
[...] calmare Fifì, circondandola, spingendola in fondo, verso l'uscio, per nasconderla. Nei palchi dirimpetto, giù in platea, vi fu un ondeggiare di [...]
[...] di quella passione sventurata, l'aveva amata a lungo, pazzamente, disperatamente: uno di quegli amori che si leggono nei romanzi; si era dato [...]
[...] ? Siete contenta? — Proprio, come le avesse lasciata la jettatura don Diego Trao, morendo! Nei piccoli paesi c'è della gente che farebbe delle miglia [...]
[...] . — Cosa? Ho detto una minchioneria? Nemici ne abbiamo tutti. Mastro- don Gesualdo, esempigrazia!... Quello non vorrei trovarmelo mischiato nei [...]
[...] ! Rosaria, tornando di sopra, vide la padrona in uno stato spaventevole, 166 frugando nei cassetti e negli armadi, colle mani che non trovavano nulla [...]
[...] Domeneddio l'aveva gastigato giusto nei figliuoli che voleva mettere al mondo secondo la sua Legge, dandogli una bambina invece dell'erede legittimo [...]
[...] che possedevano a casa e nei loro poderi. Quelle che non avevano nè casa nè poderi, tiravano in ballo il parentado nobile, il Capitano Giustiziere [...]
[...] piccine, in tutte le famiglie, succedeva lo stesso diavoleto che mastro-don Gesualdo aveva fatto nascere nei grandi e nel paese. Non si sapeva più [...]
[...] guardavano dentro gli usci e nei cortili. Le Margarone che spendevano allegramente per azzimarsi, quasi fossero ancora di primo pelo, fecero molte compere [...]
[...] addossati al casamento, branchi interi di puledri e di buoi che si raccoglievano nei cortili immensi. Tutta la notte poi era un calpestìo irrequieto, un [...]
[...] Provvidenza. Aveva dato ricovero a mezzo paese, nei fienili, nelle stalle, nelle capanne dei guardiani, nelle grotte lassù a Budarturo. Un giorno era [...]
[...] , lo stormire delle frondi, il sole caldo, le accendessero il sangue, penetrassero nelle sottili vene azzurrognole, le fiorissero nei colori del [...]
[...] condurre, come una morta, col cuore morto, senza vedere, inciampando nei sassi. Solo di tanto in tanto si cacciava la mano nei capelli, quasi [...]
[...] , tanti altri affari che ne andavano di mezzo, i suoi nemici che c'ingrassavano — nei caffè e nelle spezierie non si parlava d'altro — tutti addosso a [...]
[...] casa sottosopra; sua moglie colle mani nei capelli, le serve che correvano di qua e di là. Infine gli narrarono l'accaduto. Fu come un colpo [...]
[...] che faceva al caso: un gran signore di cui il notaro amministrava i possessi, alquanto dissestato è vero nei suoi affari, ingarbugliato fra liti e [...]
[...] rivedere la figliuola!... Già son fatto per portare il carico... Il medico andava e veniva; provava tutti i rimedi, tutte le sciocchezze che leggeva nei [...]
[...] solite porcherie che non giovavano a nulla, e se ne andò lasciando nei guai marito e moglie. La casa era diventata una spelonca. Tutti che vogavano [...]
[...] . — è una vera bricconata, vedete, don Camillo! Mi tirano di queste sassate giusto mentre sono nei guai sino al collo. Ho seminato bene e raccolgo [...]
[...] cingolo della tonaca per ficcarglielo sotto il guanciale. La zia Cirmena portava esempi di guarigioni miracolose: tutto sta ad avere fede nei santi e [...]
[...] don Gesualdo coi figliuoli, dei poveri trovatelli che andavano a zappare nei campi del genitore per guadagnarsi il pane, e gli baciavano le mani [...]
[...] ?... Scusatemi piuttosto se metto bocca nei vostri affari. Ma infine siamo parenti... — Questo dico io. Siamo parenti! Ed è meglio stare uniti fra di noi... di [...]
[...] colle mani nei capelli. — Madonna santa! che vi fanno fare!... — Zacco e mastro Nardo portarono giù intanto dei barili pieni, e aiutavano a metter [...]
[...] , lontano dai guai, nella sua campagna. S'attaccava alla vita mani e piedi, disperato. Ne aveva passate delle altre; s'era aiutato sempre da sè, nei [...]
[...] . Lo stesso duca, all'ora di pranzo, si vestiva come se andasse a nozze. Il povero don Gesualdo, nei primi giorni, s'era fatto animo per contentare [...]
[...] domestico che sbadigliava nella stanza accanto. Nei primi giorni, il cambiamento, l'aria nuova, forse anche qualche medicina indovinata, per sbaglio [...]
[...] mattina, raso e pettinato, seduto nel letto, colla faccia color di terra, ma fermo e risoluto. Ora voleva vederci chiaro nei fatti suoi [...]
[...] . — Parliamo dei nostri affari. Non ci perdiamo in chiacchiere, adesso... Essa non voleva, smaniava per la stanza, si cacciava le mani nei capelli, diceva [...]
[...] piccolo arrivato! Mi parve a un tratto d'esser diventato invisibile, e mi sentii là dentro come un grano di miglio turbinato nei vortici d'una enorme [...]
[...] che mi bucavano gli occhi, e della luna e delle stelle che brillavano cullandosi nel mare, e di Capri tuffata nei vapori del crepuscolo, e del [...]
[...] fabbricati, il sudiciume e la ristrettezza delle vie; il genere di vegetazione che si vede nei giardini della città e nei dintorni; l'abitudine che [...]
[...] appunti l'ora delle dolenti note, e mi toccherà chiudere gli occhi spensierati dell'artista, quando mi accadrà d'ingolfarmi nei reconditi falansteri [...]
[...] . Dei Bisantini e dei Normanni qualche rara ed informe traccia, fuor che nei dintorni; degli Svevi e degli Angioini qualche chiesa e le loro solide [...]
[...] avventizio nei luoghi di maggior movimento commerciale o al piccolo commercio ambulante per le vie della città, tormentando il prossimo in centomila [...]
[...] , almeno ora, il dire che lo ricusino, perchè hanno mangiato. Sono stato troppe volte e sul molo e nei quartieri poveri, dove abbondano gli sdraiati e gli [...]
[...] benedetto dalla Provvidenza, in questa terra privilegiata del canto e del sentimento musicale, tu sfoderi gli orecchi, tu giri nei quartieri del popolo [...]
[...] stato di miseria più che bestiale, nella quale la maggior parte languiscono; non dediti all'ubriachezza; non punto turbolenti, almeno nei periodi di [...]
[...] di Ferdinando I, cambiò consiglio e rimase. Imbattutosi poi nei trent'anni di regno di Ferdinando II, abbandonò qualunque idea di fuga, rialzò le [...]
[...] nel suo fango, e la camorra che fino allora aveva strisciato umile e scalza nei bassifondi sociali, alzò ardita la testa; ferocemente oppose la [...]
[...] funzioni in Napoli, nei dintorni, a bordo dei bastimenti; gli ho guardati, ho parlato con loro, gli ho perfino toccati, gli ho perfino veduti giocare [...]
[...] sbagliato. Nel tragitto da Vietri ad Amalfi, uno che sia un po' facile all'entusiasmo, corre rischio d'impazzare. E io ebbi dei momenti, nei quali [...]
[...] testa ficcandosi con rabbia le unghie nei capelli infeltriti. Qualche donna giovine teneva al petto uno scheletrino umano che piangeva o succhiava [...]
[...] Mercogliano in vetta ad un picco di granito, ha pure una storia ed una leggenda assai degne di nota. Di lassù, dall'antico Mons Virgilianus, dove nei tempi [...]
[...] , in fin de' conti, non sono che fanciulli adulti, e nei fanciulli caparbii non è raro osservare sublimi reazioni, di fronte ad un atto improvviso di [...]
[...] non era affatto solitaria, perchè era caso raro che nei luoghi più pittoreschi non incontrassimo, intenti al lavoro sotto i loro ombrelli di tela [...]
[...] gli abitanti, per lunga consuetudine e per così frequenti contatti con gli stranieri, tanto nei modi, quanto nella lingua, hanno quasi perduto [...]
[...] gentili per la gajezza che lampeggia nei loro occhi lascivi. La loro statura è piuttosto piccola, ma sono tanto proporzionate, che in tutta l'isola si [...]
[...] manda i suoi sospiri di fuoco a riflettersi in una lucida striscia sul mare silenzioso; nei giorni sereni, allorchè gli ultimi ciuffi della sua chioma [...]
[...] miracolo; allora raddoppiano le strida e lacrime desolate si vedono scorrere in tal quantità su tutte le gote che ho dei momenti, nei quali corro [...]
[...] . Ripensando nei giorni seguenti alla scena selvaggia, della quale ero stato spettatore, non me ne maravigliai più tanto, dopo che dalla [...]
[...] vicini, bellissimi entrambi, nei loro costumi caratteristici, servo e padrona apparivano, ed erano, campioni magnifici d'una stessa razza: eppure [...]
[...] della casa dove Sabina serviva: « Furadu m'as su coro, pili brunda...» * * * Nei giorni seguenti Pietro fu mandato a lavorare nel chiuso ed a [...]
[...] ... 26 La luna sorrideva ai sogni di Pietro, come sorrideva ai sogni e buoni e rei di altri sognatori dispersi nei campi, simile a una regina che [...]
[...] molte cutrettole dalla coda fremente, e piluccavano l'uva prima di andarsene a dormire nei loro nidi di foglie. E Pietro dovette svegliarsi dal suo [...]
[...] ricadde nei suoi pensieri. No, egli non credeva alle malignità della gente, e sopratutto alle chiacchiere delle donne: eppure... Era assurdo che Maria [...]
[...] gettavano nei cestini di canna che le donne si caricavano sul capo e vuotavano nel pigiatoio sui piedi saltellanti dl Pietro. Come il giorno prima [...]
[...] anche a quella boriosa della padrona. Immerso nei suoi pensieri, di tanto in tanto egli pungeva forte il bue rosso dalla schiena coperta di chiazze [...]
[...] Dio e nei Santi, andava a messa, e si confessava e comunicava per la santa Pasqua, ma non era divoto, non pregava mai, non pensava mai alla morte e [...]
[...] liberi di vegetazione. Nei vaporosi crepuscoli si scorgeva ancora la sua macchietta sullo sfondo del paesaggio melanconico. Egli arava ore ed ore [...]
[...] attortigliati intorno alle orecchie passavano vendendo l'uva passa e la sapa; col loro costume barocco, scalze, con le scarpe in mano, rassomigliavano nei [...]
[...] bettoliere: stette lì a chiacchierare e a difendere i suoi padroni, dei quali il toscano parlava male. Nei giorni seguenti egli lavorò in un orto [...]
[...] che i Noina possedevano vicino al paese: all'imbrunire rientrava a casa e cenava coi padroni. Nei momenti ch'egli stava a casa, zia Luisa si serviva [...]
[...] , ma invece di recarsi da Salvatore Brindis s'avviò verso casa. Gli pareva d'essere ubbriaco; pensava a Maria come nei primi giorni della sua [...]
[...] alla donna agognata. Ma a questo istinto si univano anche i sentimenti provati da Pietro nei lunghi giorni della sua solitudine: desiderio e sogno [...]
[...] s'erano trovati soli, nella valle deserta, nei recessi dell'orto, dove nessuno sguardo umano poteva arrivare? Egli l'aveva sempre rispettata [...]
[...] ardente, nei brevi convegni che seguirono dopo il primo colloquio d'amore; ella gli si abbandonava quasi completamente, con passione spontanea e [...]
[...] 138 le loro parole, ma quasi tutti buttavano monete nei berretti deposti per terra. Maria gettava anch'essa una moneta ad ogni mendicante [...]
[...] spianata della chiesa e sui dirupi intorno. Ella non aveva mai veduto uno spettacolo più imponente, un quadro più luminoso e colorato, neppure nei giorni [...]
[...] s'incontravano. Ella pensava sempre a Pietro: nei momenti di distrazione e di sogno vedeva davanti a sè i dolci occhi chiari che l'avevano guardata [...]
[...] ricadeva nei suoi sogni ambiziosi. Vennero i giorni della vendemmia. Pietro ritornò in paese, e a mala pena ottenne da Maria un breve colloquio [...]
[...] qualche colpa, qualche errore che giustificasse il tradimento di Maria. Nulla. Egli non aveva fatto altro che amarla. E neppure nei momenti di rabbia [...]
[...] , avrebbe voluto avvelenare o gettare al vento la semente! I giorni passarono, lenti, eguali, tristissimi. Nei violacei crepuscoli dell'altipiano la figura [...]
[...] entrava nella dispensa e vuotava il grano, riponeva le torte, e nei recipienti da restituirsi ai donatori metteva un bel pezzo di carne bovina, un cuore [...]
[...] staccare gli occhi da loro: ah, ecco, la visione intraveduta e respinta nei momenti più acerbi della sua disperazione, era diventata realtà; quello [...]
[...] fortezza, dominava sul povero vicinato, nelle cui viuzze l'erba cresceva fresca ed alta, nei cui cortiletti, invasi dalla farinella, dal giusquiamo e [...]
[...] dello sposo, dunque? - Mi vuoi bene, Maria? - egli le domandava, nei momenti della sua più ardente adorazione. - Sei contenta, sei felice come sono [...]
[...] , animavano la solitudine divina del bosco, nei cui ceruli sfondi, dietro le roccie e i muricciuoli verdi di musco, il cielo pareva un mare lontano: un [...]
[...] entro il paiuolo di rame o nei recipienti di sughero. Attraverso la siepe i vitelli guardavano curiosi, coi grandi occhi attenti, e dall'estremità [...]
[...] sostenuta nei giorni prima, seguiva in lei un accasciamento quasi morboso. Le pareva d'essere ancora nella tanca, accoccolata entro la capanna dei [...]
[...] procedeva cauto come un bandito... Nei suoi sogni tormentosi Maria faceva ipotesi spaventevoli: Pietro aveva ucciso il servo, poi, col pugnale di questo [...]
[...] le promesse che egli le faceva, nei primi tempi del loro amore: - Io diventerò ricco, io cercherò la fortuna... farò di tutto... per te!... E lo [...]
[...] vita? Ecco, l'essere primordiale risorge in lei; non più per amare, come nei giorni passati, ma per lottare e difendersi. Ed a misura che l'ora [...]
[...] nell'inverno; dove le scale sono ricettacoli di sudicerie; nei cui pozzi, da cui si attinge l'acqua così penosamente, vanno a cadere tutti i rifiuti [...]
[...] la gente che abita in questi quattro quartieri popolari, senz'aria, senza luce, senza igiene, diguazzando nei ruscelli neri, scavalcando monti [...]
[...] di nappe e nappine i cavalli dei carri, che s'impiuma di pennacchietti multicolori nei giorni di festa, che porta i fazzoletti scarlatti al collo [...]
[...] quartieri, fecero 34 delle processioni, piangendo, gridando, in un tenebrore lugubre. Nel cholera 1873, più mite certo, ma sempre vivissimo nei [...]
[...] , con un paio di ceri innanzi, ce ne sono a ogni angolo di strada, nei quartieri popolari, in certe tali feste. Li fanno i bimbi, è vero: ma le [...]
[...] è malato, lo votano a san Francesco: quando risana, lo vestono da monacello, con una tonaca grossolana, col cordone, coi piedini nudi nei [...]
[...] sandali, con la chierichetta rasa. Chi non ne ha incontrati nei quartieri popolari? Del miracolo di san Gennaro, fate le alte meraviglie? Quelle [...]
[...] che simmo vive. Salvatore Misdea ammazza sette soldati: 57 biglietto. La legge ammazza Misdea: biglietto. Su le porte, nei bassi, alle cantonate [...]
[...] allucinazione. * ** Ora la statistica porta: che nei giorni di giovedì, venerdì e sabato avvengono maggiori furti domestici; che in questi tre giorni [...]
[...] , le servono i quattrini del capitale. Sulla soglia delle porte, nei bassi, alle porte delle officine, ogni sabato, ogni lunedì si ode la voce [...]
[...] stirata. Bisogna andare a vedere che cosa sono le porte degli ospedali, nei giorni di visita: e che folla femminile vi si accalca, pallida e [...]
[...] . Aveva attinte le sole consolazioni della sua mesta vita nei piaceri dello spirito; la sua mente era bella se poco leggiadro era il suo corpo, e [...]
[...] compiangere più assai che la selvaggia libera nelle proprie aspirazioni e nei propri diritti? Oh se sapeste come vi amo, fanciulle dai capelli bianchi [...]
[...] piatto di bronzo cesellato che vedeva tutte le mattine esposto nella bottega di un antiquario. Era senza pane quasi, immerso nei debiti, quando gli [...]
[...] tentato di fare un discorso. Davvero. Appena Editta uscì dal letto egli l'apostrofò nei seguenti termini, senza preamboli: — Il consiglio ch'io [...]
[...] di sfogliarla per leggervi l'epopea dei secoli. * Editta, nei suoi tempi felici di Bruxelles, aveva conosciuto due persone — padre e figlia [...]
[...] più intolleranti ancora nei piccoli paesi che nelle città. Bruno dovette unirsi a loro. Così accadeva 77 molte volte che Editta, non [...]
[...] soldati; quanti fiori, quanti raggi splendidi, quante promesse la speranza seminava davanti a loro! Quanto dispregio della morte e che sicurezza nei [...]
[...] che non osavano parlare — ma tacendo si guardavano, e per questa via innocente e perfida penetrava più che mai nei loro cuori l'estasi del [...]
[...] interrogandola per sorprenderne i segreti, l'uomo avvezzo a parlare nei silenzi dei monti coll'invisibile Creatore e negli umili tuguri della valle [...]
[...] non guastassero i tralci. Aveva una camicia bianca finissima, ma nei polsini era già gualcita e 136 provò un fuggitivo rossore guardando [...]
[...] lasciava nei loro desideri. No, mai concesso, neppure in quegli istanti di dolcissimo delirio; mai chiesto, quantunque la bocca amata sfiorasse [...]
[...] 164 intanto aveva voluto partire; suo fratello non le usciva di mente; pare proprio che qualche cosa di vero ci debba essere nei [...]
[...] nei dintorni. — È una cosa ben semplice; non si tratta 174 che di un'estrema pulizia. Noi siamo avvezzi a vedere nel pollaio un angolo buio [...]
[...] , dall'azzurro infinito sgorgherà vivo e sonante l'inno di Dio all'uomo, o Editta, credi che il tuo cuore non sarà elettrizzato e commosso? Nei [...]
[...] libri è l'uomo che parla alla natura; nei campi è la natura che parla a noi. Sentirai, cara fanciulla, che poesia più grandiosa e più vera [...]
[...] la freschezza del paesaggio rendeva quasi gioconda. Muti tutti e due, raccolti nei loro pensieri, giunsero alla casetta dove Checco vagolava [...]
[...] meglio di cui l’uomo è travagliato cresce e si dilata, tende anche ad elevarsi, e segue il suo moto ascendente nelle classi sociali. Nei Malavoglia [...]
[...] di peso alla famiglia, avevano a tirarli su per soldati; e bisognava pensare ancora che la Mena entrava nei diciassett’anni, e cominciava a far [...]
[...] Piedipapera e la cugina Anna le vennero incontro, colle mani sul ventre, senza dir nulla. Allora ella si cacciò le unghie nei capelli con uno strido [...]
[...] ficcate nei guanti di cotone, e i ragazzi guardavano a bocca aperta tutte quelle cose che costavano caro, ed erano lì pel babbo: il cataletto, i ceri, i [...]
[...] una mosca che ei non lo sapesse; tanto che sua figlia Mariangela gli diceva: – A voi cosa ve ne importa? perchè state a mischiarvi nei fatti di [...]
[...] del mosto basta crescere l’acqua nei barili. – Lo zio Santoro si è fatto ricco in tal modo, ed ora chiede l’elemosina per passatempo. – E voi ci [...]
[...] nei barili. – Aceto da fare l’insalata! rispose la Zuppidda, un vero veleno; così si è fatta ricca la Santuzza, e onde gabbare il mondo si è messa [...]
[...] nero della padella. – È la stessa cosa come quand’ero soldato, che suonava la diana nei traponti, borbottava ’Ntoni. Allora non valeva la pena di [...]
[...] rossi nei capelli, il corsetto ricamato, e le spalline d’oro come quelle del comandante. Un bel pezzo di ragazza così, che portava a spasso i bambini [...]
[...] ! gli gridava più forte di tutti compare Zuppiddu; ma gli altri sudavano e gridavano per spingerla sui regoli, quando la barca inciampava nei sassi [...]
[...] . Ecco, se non c’è lui io non so cosa dire. Vorrei vederci te nei miei panni! Finalmente arrivò don Silvestro, colla faccia più dura del muro, le [...]
[...] spalle per andare a frugare nei cassetti, o in cucina, buttando in aria ogni cosa per darsi da fare, onde non guardarlo in faccia. Mia figlia io [...]
[...] visto da soldato, col ricordo delle quali ingannava il tempo nei giorni di lavoro. Gli piaceva stendersi come una lucertola al sole, e non far [...]
[...] ci hai tutti gli altri sulle spalle, e fa come ho fatto io. Le donne si mettevano a gridare colle mani nei capelli, udendolo discorrere a quel modo [...]
[...] acciughe, che l’aveva letta nei libri. Come gli ridevano in faccia, si metteva a gridare: – Bestie che siete! e volete il progresso! e volete la [...]
[...] tornava a casa, non trovava altro che le donne, le quali mutavano la salamoia nei barilotti, e cianciavano in crocchio colle vicine, sedute sui sassi; e [...]
[...] dalle imposte, si mise le mani nei capelli. Maruzza era già coricata, con certi occhi, che visti così nel buio, a quell’ora, sembravano vuoti come se [...]
[...] , e il suo tabarro foderato di pelle, chè oramai lui era vecchio, e non gli serviva più. I ragazzi vedendo il fratello maggiore affaccendarsi nei [...]
[...] colla fortuna nei capelli, e degli altri che non hanno niente, e tirano la carretta coi denti per tutta la vita? Poi quella storia d’andare a giornata [...]
[...] c’era mai stato nei Malavoglia, e gli venivano le lagrime agli occhi. La notte, quando si alzava e chiamava Alessi per andare al mare, lasciava [...]
[...] stato nei Malavoglia! Se tu prendi la mala strada di Rocco Spatu, tuo fratello e le tue sorelle ti verranno dietro. «Una mela fradicia guasta tutte [...]
[...] orecchie di suo figlio nelle mani. Lo zio Crocifisso a quel discorso si cacciava le mani nei capelli anche lui, e diceva che la Mangiacarrubbe [...]
[...] quell’imbroglione di Piedipapera, nella bottega di Pizzuto, che si sa tutto, e nei guai poi ci resterà lui. Gli altri sono volpi vecchie, e sarebbe [...]
[...] , e la gente ha schifo di beverci nei bicchieri. Don Michele sì che ci stava bene sulla porta, coi galloni nel berretto. La gente che paga il vino [...]
[...] da riporre in serbo nel piatto, non lo dava più a lui, e gli metteva dell’acqua sporca nei fondi di bicchieri; sicchè ’Ntoni alla fine cominciò a [...]
[...] letto; ma siccome continuavano a picchiare, e minacciavano di svegliare tutto il paese e di far correre la guardia a mettere il naso nei fatti loro [...]
[...] Spatu dopo che ebbe bevuto. – Peggio per loro se vengono a mettere il naso nei fatti miei; ho qui il mio temperino che non fa tanto chiasso come le [...]
[...] . – Hanno ammazzato don Michele! – Ah! mamma mia! – gridò il vecchio cacciandosi le mani nei capelli; ed anche la Lia si era cacciate le mani nei capelli [...]
[...] , com’è vero Dio! perchè non voleva averci che fare colla giustizia. Accidenti a ’Ntoni e ai Malavoglia che li tiravano pei capelli nei loro imbrogli [...]
[...] fuori per cacciare nei guai un povero figliuolo, poichè questo era il suo mestiere. Ma infine come poteva dirlo il presidente? L’aveva visto lui [...]
[...] lasciarla, e di dare una coltellata a don Michele, e di starsene nei guai, non gli bastava l’animo di passare da una camera all’altra se non glielo [...]
[...] riconosce subito al gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe, e par la voce di un amico. Allora ’Ntoni si fermò in mezzo alla strada [...]
[...] che tentasse immergersi di nuovo nei pensieri che lo tenevano sì preoccupato un momento innanzi, due o tre volte alzò gli occhi a fissare la veste [...]
[...] tipo, eroina, come impastocchiano gli sfaccendati nei romanzi... A ventiquattro (è desolante quello che dico, ma non è men vero) si è [...]
[...] Venti giorni sono scorsi da quello in cui incontrammo i due amici al Rinazzo. Siamo nei lunghi giorni del giugno. Pietro studia assiduamente da [...]
[...] figlio e nei suoi lineamenti pallidi e sbattuti la risposta ai vaghi timori che l'agitavano. Pietro, che ogni mattina pel passato soleva informarsi [...]
[...] sulle labbra, e gli occhi che, senza esser brillanti, avevano un'onda di voluttà nei loro raggi. Ella si avanzò lentamente, mollemente, come [...]
[...] lo stanzone dei fiori prima di giungervi, e il giardino sulla terrazza, sembrava aver presieduto nei minimi dettagli alla situazione di tutti [...]
[...] mondo intiero nei suoi occhi, sebbene alquanto malinconici. Lo sguardo ch'egli mi volse mi fece pensare al giovanetto sconosciuto... e provai una [...]
[...] reconditi, come se gli immensi tesori d'amore che vi si racchiudono avessero dovuto annegarmi nei 105 loro diletti sovrumani, quella vita ch'è [...]
[...] rasata e candida si posa sulla fronte; e quando quegli occhi fanno passare nei miei baleni di quest'amore che al primo urto scintillano come il [...]
[...] faceva piangere d'angoscia. «Nei primi mesi che noi passammo assieme Pietro non avrebbe pensato a ciò. Quel fervente amore di lui cominciava [...]
[...] lui che mi stringeva ancora le mani, e mi fissava quasi avesse voluto leggere nei miei occhi. «Dio mio! quello che soffersi in quel punto, credo [...]
[...] ad appoggiarmi alla sua spalla, come nei bei giorni in cui sentivo un brivido percorrerlo allo sfiorargli il volto coi mie capelli, e lo guardai [...]
[...] pietà lo distacca da me, lo fa fuggire, come se temesse di trovare un rimorso nei miei occhi, che, Dio sa con qual coraggio gli nascondono [...]
[...] ... Anch'io ho sentito ciò altravolta; ma qui, in questi ultimi giorni, questi luoghi io li ho amati nei loro minimi particolari; forse perchè mi è [...]
[...] gettandogli le braccia al collo, singhiozzando e fissando nei suoi i miei occhi brillanti di 131 lagrime. Egli abbassò gli occhi, baciandomi le [...]
[...] guardarle in silenzio, come se avesse temuto di alzare gli occhi nei miei, e per tornare a baciarle... Le sentii umide delle sue lagrime. 133 [...]
[...] strada, ti vedevo al verone, ciò che formava il delirio dei miei sogni; che nei primi trasporti del possederti, quando mi pareva di divenir [...]
[...] voluttà. «– Addio!... gli mormorarono ancora i miei labbri palpitanti nei suoi. – E svenni fra le sue braccia. 11 Novembre. «Posdomani [...]
[...] primarie casate del paese, nè ad inchiodare nei suoi bilanci il nome di tutti quei mezzadri che lavoravano e pregavano Dio e la buon’annata per lui, e [...]
[...] il pane. La zia Santa gli correva dietro come una pazza, colle mani nei capelli, strillando sempre: – Ah! zio Masi! non lo sapete che mi è costata [...]
[...] pensava al paese, nei pascoli del Carramone, non lo vedeva altrimenti che sotto forma di quell’usciolo rattoppato, e di quella finestra senza vetri [...]
[...] quel bagno freddo gli avrebbe fatto tornare la febbre peggio di prima. – Ah! singhiozzava il giovanetto colle mani nei capelli, – per me non c’è più [...]
[...] trasportare il concime, a scorticare le bestie morte, a fare gli uffici vili; e 54 pigliava delle pedate e un tozzo di pane; dormiva nei fossati, sul [...]
[...] palpebre al sole per capacitarsene. La prima volta, al vedere tutta quella gente insaccata nei carrozzoni che passavano dalla stazione, parve che [...]
[...] nell’acqua scura; e si vedevano nei pascoli lontani della Canziria, sulla pendice brulla, le immense macchie biancastre delle mandre di Mazzarò; e si [...]
[...] nei capelli, balbettando: – Per carità! per carità! – Ma le donne non le davano retta nemmeno, piantandosi le unghie sulla faccia, dopo che la Rossa [...]
[...] ronzavano nell’afa di maggio, le pecore irruppero nei seminati del vicino – un povero maggese grande quanto un fazzoletto da naso, che l’arsura [...]
[...] , sbigottito, colle mani nei capelli. Il casolare era dall’altra parte del torrente, in fondo alla valle, fra due grossi pietroni che gli si [...]
[...] gonfiassero; e il diavolo del San Michele Arcangelo, nella immagine appiccicata a capo del lettuccio, digrignava i denti bianchi, colle mani nei [...]
[...] mutande e senza camicia! Era un pezzo di fratacchione con tanto di barba, e la collottola nera e larga come un bue di Modica, perciò nei vicoli e in [...]
[...] come se gli leggesse in faccia il parricidio. Allora egli fuggì via colle mani nei capelli. Ma il confessore che gli consigliava di offrire a Dio [...]
[...] come di sangue, e glie la aveva messa nei capelli. Addio, tramonti lontani del paese lontano! Anche lui, allorchè levava il capo stanco a fissare [...]
[...] , sedettero accanto, parlandosi sottovoce colla calma espansione del loro affetto. Il sole tramontava nell’occidente smorto; e anche là, nei viali [...]
[...] figliuolo piccolo di don Pantaleo, per andare a Nuoro a farsi dottore. — Dottore? oh ne correrà prima di bell’acqua nei fiumi! e poi, credete voi [...]
[...] fosse vero che la figlia fosse sposa col figlio di don Mattia? — Che? — Che egli non voleva, in casa sua, cavalieri senza fondo nei calzoni [...]
[...] inforcò, dopo aver girato attorno uno sguardo sospettoso, che brillò nei suoi occhietti maligni, più del marengo che teneva a segno lo sciallino. Poi [...]
[...] allegramente. Nei primi tempi della sua andata a Nuoro era stato per lunga pezza lo zimbello dei compagni di scuola, i quali molto più piccoli di lui [...]
[...] : quella cioè dell’approvazione, al primo esame, alla classe superiore. Questo veramente non entrava nei voti di Zua, perchè egli solo sapeva che per [...]
[...] mandorlo fronzuto, nei pomeriggi caldi dell’estate; tuttavia uno sforzo si poteva fare; e lo avrebbe fatto! Si trattava niente di meno di veder [...]
[...] , che il fu don Pantaleo quarant’anni innanzi aveva adoperato quando fece il viaggio di nozze con donna Clara, nei paesi vicini. Fatta [...]
[...] umore spuntò piano, piano in tutti, anche nei più stanchi. Le donne, dopo il pasto, s’erano ritirate tutte in disparte, e pispigliavano [...]
[...] , e parecchi bottiglioni di vino eccellente sparirono, portando una schietta allegria nei commensali. Fu allora che cominciarono a fervere le [...]
[...] immischiarmi nei fatti altrui. — Chi ha la rogna se la gratti. — Proprio. — Statevi con buona salute, comà. — Andate con Dio, e quanto vi ho detto [...]
[...] a Nuoro, e ne aveva dato la notizia a don Zua, che ne era rimasto schiacciato. Le lagrime, presto, si inaridirono nei suoi occhi, nè più un [...]
[...] tutto il Mandrolisai la ricordano ancora con spavento, e si fanno il segnale della croce quando ne parlano. Nei paesi crollarono le case a [...]
[...] centinaia, molti campanili caddero, atterrati dal fulmine; nei boschi, le piante secolari sradicate come giunchi, e i fiumi strariparono, travolgendo [...]
[...] nessuno la spiasse nei dintorni, chiuse la porta in silenzio, ed offerse a don Zua l’unico sgabello. — Buona donna, ho poco tempo da perdere [...]
[...] questi che potrebbero essere stimati antichi, leggi nei Primi Rudimenti cli Letteratura di F. C. Pellegrini i §§ 11 e 12 del Cap. III, Urbanità e xiii [...]
[...] , loro brigano, loro ordinano, loro consigliano, loro comandano, loro esegniscono; hanno sempre la testa nei licci, e si dànno l'aria di governare le [...]
[...] , cala! Anche meno, diceva il Cannelli! Una ventina di lupi nei nostri monti?! Bun! Spalancate le finestre! Non ce n'è tanti in tutta l'Italia [...]
[...] ». - «Ora una ventina l'ho detto per dire, ma tanto due o tre erano di sicuro». - «Ma che due o tre! Ma sei ammattito? tre lupi nei nostri posti?! Si [...]
[...] sempre sperare, anco quando pare che tutte le speranze siano svanite; perchè nei libri di Dio non ci ha mai letto nessuno; e chi pretende d'averci [...]
[...] lì ci era arrivato a furia di moccoli, sciupar polvere e buttar via piombo. E poi volete sentire nei primi tempi, cacciatore che era? Un giorno era [...]
[...] , mentre stavano per rinchiuderlo in una stanza, dette nei birilli, doventò una bestia: calci, spintoni, pugni, morsi, sgraffiotti! ma a forza lo [...]
[...] appiccicato dintorno come fanno da primo? Se' pur citrulla se tu te lo pensi! Sai come succede, quando due son doventati marito e moglie? Nei primi [...]
[...] male! LXII. li padre e il figliuolo pizzicagnoli C'era in un paese lassù nei monti, nel paese di ... ora non mi viene in mente il nome (ma [...]
[...] il panciotto!» LXXIV. Ogni muta una caduta C'era una volta un ortolano che teneva un miccetto per portare gli erbaggi nei paesi circonvicini [...]
[...] . Tutte queste cose io le ho dette 207 perchè c'incastravano bene, e perche le ho trovate su per i libri. Ma sono storie antiche che si leggono nei [...]
[...] una sillaba. Ora venne che questo pappagallo scappò, gli venne nei corbelli di scappare e scappò. (Si sa, anco le bestie han delle idee mattesche [...]
[...] avvezzano nei primi anni. LXXXIX. Un tientiammente Sai tu come si chiama l'Agosto? Si chiama il mese dell'arrostito, dell'appestato e dello [...]
[...] Ci rivolgiamo a Vostra Signoria. Poi quando il mosto avremo nei polmoni, Lavoreremo giù come leoni. Certi del suo buon cuor la ringraziamo, E cento [...]
[...] , quando capitava il bello, infilavano alla botte, e: «Beppe be'? vo' bere anch'io!» Ci avevano poi i muratori giusto a fare un'apertura nei muri di [...]
[...] , quando Amerigo, su i sedici anni, accennò di nuovo a trasformarsi in un altro essere positivo molto, e più sodo. Si mescolava volentieri nei [...]
[...] gesto di Stefano, sbalzò sulle quattro zampe, con quel gemito sì pietoso dei cani smarriti che temono la presenza dell'uomo. Stefano aveva nei [...]
[...] rococò: quel gusto che nell'individuo e nei popoli indica la prevalenza della volgarità, della menzogna e del cretinismo, l'annientamento d'ogni [...]
[...] messo il tricorno, la parrucca incipriata, i nei e lo spadino per parer più bello, più seducente a Zaira; come pure avrebbe ambito moltissimo di [...]
[...] villano! In Zaira poi egli era ben contento di ritrovare tutta la somma delle impressioni voluttuose e lubriche, che gli erano rimaste nei memori [...]
[...] discorde e assordante di berci, risa, di voci maschie e femminili. La Margolfa, come soleva nei momenti di collera estrema, s'era tolta di capo la [...]
[...] vuoti, ma nei più facce tristi e slavate d'infermi di tutte le età: dal fanciullo scrofoloso al vecchio decrepito: altri seduti sul letticciuolo [...]
[...] , e altri giacenti, e taluno con su i piedi il passaporto, cioè la stola nera. Un odore nauseabondo quale si sente nei vecchi spedali, un odore [...]
[...] dipendeva dall'amore che Stefano portava alla terra che coltivava: egli l'amava tanto quanto Amerigo invece, con le idee stupidissime accattate nei [...]
[...] a trovarlo. Così rimase perplesso e ondeggiante più giorni, nei quali ebbe a patire sempre le spietate vessazioni della Beppa, quando doverle [...]
[...] che si fossero, e che eragli rimasto ignoto prima d'avvicinarsi e di mescolarsi con la gente della città, ora nei disinganni della vecchiaia, dopo la [...]
[...] gioja le balenò nei limpidi occhi celesti e, tra le spine, tra i sassi, attraverso ai rovi, ferendosi i piedi scalzi e gridando allegramente [...]
[...] manifestò nei ragazzi alla vista del babbo, che in quel momento significava «mangiare,» un bicchiere schizzò, dopo avere empito di vino la tovaglia, a [...]
[...] cappello in mano e masticando un ramoscello di ginestra. "O che cosa fate quassù soli soli, monelli che non siete altro, rimpiattati nei ciuffi di [...]
[...] celebranti imbacuccati nei loro piviali ricamati d'oro che mandavano riflessi abbaglianti secondo che si movevano percossi da un raggio di sole [...]
[...] donne; in mezzo, quattro o sei eleganti alla moda dal fazzoletto bianco sotto i ginocchi, unti nei capelli e inchiodati nelle scarpe; e in fondo [...]
[...] la tempesta delle gentilezze mi si scatenò addosso più furibonda che mai dopo il buonumore suscitato nei miei aggressori dalla riuscita [...]
[...] attitudini soavi e mostrando qualche volta, nei momenti più seri, una gentile pietà per la mia posizione. E i nostri discorsi durante il pranzo [...]
[...] , volevo rinfrescarmi l'anima nei ricordi della nostra giovinezza, volevo, sopra tutto, liberarmi da quella tortura che da qui avanti cominciava [...]
[...] più di dodici, tredici anni... E tra otto giorni entra nei sedici! La mal erba vien su presto. DON MICIO. Bella ragazza, Gnà Paola! Bella [...]
[...] sapete che ammazzarsi con le proprie mani è peccato mortale? RIRICCHIA. Il Signore perdona, egli che vede nei cuori! DON MICIO (si passa la mano [...]
[...] smania di raggiungere i vetri del primo piano: per quel desiderio innato nei fanciulli d'esser nocivi a qualcuno, di distruggere qualcosa. In un [...]
[...] ferma, mettendole nei nervi un convulso insoffribile. E, con la visione netta delle corsie dai muri bianchi d'intonaco, lungo i quali si [...]
[...] Pietà, in cui passava di continuo, entrando e uscendo, una processione di gente la più diversa. In quell'androne e nei suoi pressi stanziavan, come [...]
[...] l'incolto sentimento ch'esse racchiudevano le piaceva più di molte romanze artisticamente studiate che udiva nei teatri e nei concerti. Doveva aver [...]
[...] scriverò la mia vita.... MARIA. Leggerò allora questo capitolo, e procurerò di abbrividere. Su, su; entriamo finalmente nei tempi moderni [...]