[...] Salvadoretti, il Martina e presso vari pubblici insegnanti che se ne sono serviti nelle loro scuole come saggio di toscano vivo e parlato; ai quali [...]
[...] la bellissima distinzione del Salvini. Sarò pessimo raccontatore, ma le voci e le frasi, tutte fino ad una, sono vive e vere popolari; e te ne fo [...]
[...] certanza e te ne sto pagatore a qualunque prezzo tu vuoi. V. Forse a qualcuno, lucchese come sono lucchese io, parrà duro il credermi, quando [...]
[...] dizioni, è un caso; oppure è naturale che non se viii. ne ricordi: non avendoci fatto attenzione, chè niente è più fuggevole d'una parola che ti [...]
[...] ad abitare in Firenze, dove sono allevato e stato circa quarant'anni continui, e nel cercare di questi vocaboli ne ho imparati da otto anni in qua [...]
[...] molti, e da donne e fanciulli usati, a molti sono stati nuovi, in modo che non è gran fatto che anco a voi ce ne sia alcuno nuovo; ma per essere [...]
[...] ch'io non lo debba apprezzare e farne tesoro? Io vi dico, messer Benedetto ix. mio, che ne ho imparati tanti ch'io non sapevo, che ve ne [...]
[...] , avendo cominciato a descrivere, per suo diletto, certe mosche le quali venivano a una sua pianticella di fravole, ed avendo seguitato mano mano che ne [...]
[...] sopraggiungevano di altre qualità e forme, si propose di notarle e descriverle quante ne fossero arrivate; ma come più ne veniva considerando e [...]
[...] maschile ne' tempi composti del verbo col soggetto femminile, come in questi esempi del Macchiavelli: «Non s'è mai trovato repubblica; Non è prestato [...]
[...] , senza che paia, diventa drammatica; e specialmente poi l'uso del pronome relativo popolare formato ne' casi obliqui coll'aiuto del dimostrativo o del [...]
[...] , vedi ciò che dice il Cesari di tali fatti nel Dialogo delle Grazie, ciò che ne dice il Ranalli al § 50 e segg., Cap. II, Vol. II degli Ammaestramenti [...]
[...] , il Fornaciari passim nelle note degli Esempi, e specialmente 257, 477, 453, 937, 136 Vol. I. E prima di loro vedi quello che ne ha detto il [...]
[...] specialmente pel racconto alla buona e pel dialogo casalingo; ed anche qui vanno usate con naturalezza e spontaneità. Se ne badino nello stile serio, nobile [...]
[...] ha molti fautori in Italia, ma non manca di avversari, anzi, diciamo pure di nemici e ne ha sempre avuti; onde le troppo note contese in altri tempi [...]
[...] in grande: leggi romanzi, commedie, drammi, novelle, racconti, bozzetti, ne troverai da farne alla palla ed empirtene fino agli occhi. Il vero [...]
[...] XLV.......... Come Cristo t'adoro! 116 XLVI........ Ce ne vuol volere! 117 XLVll ...... Un giovanastro 119 XLVIII..... Perchè Biccio andò in [...]
[...] , chi urlava, chi pregava, chi bestemmiava. Menicone, con un gran tòcco di pane in mano, se ne stava giù a 2 sedere attaccato a un albero colle [...]
[...] nella bettola per dare un po' di biada alla bestia; ma si sa: miseria e poesia eran sorelle; non ne aveva uno che dicesse due. Allora che [...]
[...] santo votarsi, ne principiò una dove diceva che i discorsi en discorsi 4 e i soldi enno soldi; che le chiacchiere non fan farina; che l'oste non [...]
[...] li trovò che gongolavano nell'oro, ricchi magni, 5 pieni di salute e d'ogni ben di Dio. Ci si fermò qualche settimana, e poi se ne ritornò al suo [...]
[...] ! che è mai? il vero mai. Non ci siete neanche per ferro vecchio; pare che se ne siano scordati affatto ». - «Ma bravi! Ma bravi bravi» - E la cosa [...]
[...] restò lì, e non se ne parla più. Eccoti passa una man di tempo, e Domineddio dice a S. Pietro: «O Pietro, o che non ci vai a far ceppo coi tuoi [...]
[...] per le case e per le chiese. Dopo un giorno o due se ne rivenne per la stessa strada che aveva fatto. Ci doveva restare a morir di fame? Ritorna in [...]
[...] da tutte le parti». - «Si eh!? O vedi che se ne sono ricordati!» IV. Ma che pretensioni!... Venticinque o trent'anni fa giù per il nostro [...]
[...] una stagione d' incanto. Che cielo! Che sole!» «Proprio ne godo, bravo pastore; e domani dove vai?» «E domani vado al piano; mi par di vedere certi [...]
[...] di così neanche a mezzo gennaro! Le ha fatte tutte e sette; si sono scatenati per aria tutti i diavoli dell'inferno. Oggi solamente ne ho avuto [...]
[...] per tutto l'anno. Povere le mi' pecore! Povere le mi' pecore!» E per quello si dice che Marzo ha trentun giorni, perchè ne prese in prestito uno da [...]
[...] mangiato; ma tanto di morire non ne voleva sapere: si sa, la morte la fuggono anco i bisci. « Il medico, diceva quell'ometto che me ne ragionava, fa [...]
[...] lume che ha finito l'olio. Poero Bobi ! pillole e cartucce ne ha preso una spezieria, e oramai non gli resta altro che la ricetta del Redi». «Che [...]
[...] giù farina! dai castagne, vino, olio, soldi, di tutto! Così lui se ne tornava a casa co' sacchi, co' barilozzi pieni e colle tasche allegre; ma S [...]
[...] ! e poi, sempre leggendo, adagio adagio se ne tornava a casa colle tasche piene! Pensava la notte chi poteva infrecciare di giorno. Una volta [...]
[...] la boccetta vuota; l'empie, la ripesa, e l'importo era venti centesimi - «Sarebbe ventuno, ma tiriamo via, e vada per il buon peso!» Paga e se ne [...]
[...] va. Dopo due giorni rieccotelo per il rumme. La padrona voleva pesare la boccetta, ma lui fa: - « È quella dell'altro giorno, se ne rammenta?» che [...]
[...] . Mette sul banco venti centesimi e la boccetta perchè gliel'empia. Il padrone dà un'occhiata e dice: - «Eppure mi pare che ne abbia a tenere più di [...]
[...] ' ne abbiamo tutti. E però si dice che se si portasse in piazza ognuno la sua per far baratto, torneremmo a casa tutti colla nostra, perchè chi non [...]
[...] annatacce cattive, e il soldo si lasciava vedere in faccia. Delle città che ci erano poi non ve ne prego dire! Ce n'era più di mille tutte grandi [...]
[...] propriamente sua era solo, rimasto senza padre e senza madre fin da piccino; e poi figliuoli non ne aveva, e a un caso di lui, lo stato cascava in mani [...]
[...] forastiere. Figliuoli non ne aveva e non ne poteva avere, perchè state a sentire. Questo re aveva moglie, e che moglie! un occhio di sole: alta [...]
[...] i ben venuti e i bene accolti, e saranno ricompensati dal re anche più del loro merito. Vi lascio pensare se se ne mosse! Ne venne e ne rivenne [...]
[...] poi, dottori, ciarlatani, speziali, semplicisti, meopatici, maghi, incantatori di tutte le razze e di tutte le genie. Chi ne diceva una e chi ne [...]
[...] >>. Questo era un rimedio facile a dire, ma nelle spezierie non ce lo tengono. Pure il re, che ne aveva provate tante, e tante anche di veramente [...]
[...] trovarne uno. Quelli della corte si misero anche loro alla ricerca, ma non ne trovavano; frustarono tutte le vie, andarono per tutte le case, ma furon [...]
[...] ha quel male benedetto che ogni tanto gli piglia senza che se ne accorga, e se anche è in cima a un precipizio, casca giù tutto in un fascio, così [...]
[...] tutti i canti, non ne potevan trovare uno che fosse felice: questo 29 era malato o lui o uno della sua famiglia; quello aveva un fratello in [...]
[...] marito che è il più buon uomo del mondo, e bell'uomo anche, ma sebbene l'occhio ne voglia la parte sua, quello non è niente. Le bellezze non si [...]
[...] la casa e per la famiglia. Quattro ne ho fatti dei bimbi, Maestà, e quattro ne ho, tutti belli, vispi e sani come pesci. Che frulletti! paion [...]
[...] vengon su bonini, per quello che fa la piazza, e bisogna che ne ringrazi Iddio giorno e notte colle mani sotto le ginocchia, perchè non me lo sarei mai [...]
[...] tutte le persone del mondo, quante ce ne sono di tribolate! Ma, ohimè! per questa volta non vi posso contentare». - «E perchè non potete?» - « Perchè [...]
[...] il mi' bimbino piccolo era quasi gnudo; ne avevo una sola; me ne sono servita per lui, e ora delle camice non ne ho più verune, nè su, ne addosso [...]
[...] viaggio per tornare a casa, chè tanto oramai non isperava trovarne più. Da principio non se ne poteva dar pace; poi a poco per volta cominciò a [...]
[...] addosso; la fortuna l'ha con me ; non me ne va una per il suo verso; a chi sorte a chi sporte; se mi metto a fare i cappelli io, nascono gli uomini [...]
[...] l'oste ne cuoce: Chi d'abeto e chi di noce - Ognun porta la sua croce: Chi la porta volentieri - L'ha di fico più leggieri. X. Hanno rispartito il [...]
[...] !» - «Ve ne do quattro, me le date?» - «Te le do anco per nulla, perdondedio e non sagrato! basta che tu te le lasci brucià fra le gambe!» XII. Ho [...]
[...] venga perdendo voga; e rappresenta la cocciutaggine che non conosce ragione, e il me ne infischio di chi ha sposato una massima e opera e va avanti [...]
[...] della stessa età. A Drea parlando non so di che gli venne detto: «Eh bel mi' Signor Rettore, s'invecchia a tutt'andare». 39 - «E a che ve ne [...]
[...] accorgete? A me mi pare d'esser sempre quello di vent'anni fa!» - «Anca a me, alle gambe, mi pare; ma s'invecchia! E lo sa a che me ne accorgo? me ne [...]
[...] salute; ma del resto eran poveri, poveri veri, scenti, bruchi che facevan tremare a vederli. Una, sera, là di mezzo gennaro, se ne stavano nel canto [...]
[...] del fuoco, uno di qua e uno di là. Il giorno la moglie era ita per legna, e ne aveva fatto un bel fascetta. Se ne stavano dunque lì a quel calduccio [...]
[...] mattina che Dio manda in terra, a anelare su per questi colletti per un tozzo di pane; e è grasso che cola quando se ne appiccia tanto che basti [...]
[...] disgraziati non se ne dà, e non se ne può dare di compagni. Aiutateci, per l'amore di Dio, che siamo proprio sprofondati nella miseria». Allora quella [...]
[...] se ne fa? Che se ne fa? Oramai siam vecchi; son messe dette e vespri cantati! E poi come si farebbe per venderle?» 43 - «Allora s' ha a chiedere [...]
[...] mano, ma poi in fondo non è mica necessaria; ce ne son tanti dei monchi, e vanno avanti anche loro. Chiediamo tante ricchezze e poi tante, e tanti [...]
[...] esser parente anche un cuculo che so io. Una bellissima serata di maggio questo cucco se ne stava sopra un muraccio vecchio, e cantava. Ogni poco [...]
[...] di mortella, l'altare era una selva di ceri, e un giardino di fiori; e il santo se ne stava lassù in cima, in mezzo a quei lumi, sotto un [...]
[...] lo spiego. Bennardone era un ragazzo senza numeri, capiva poco, e non teneva a mente nulla; e tanto su' padre ne voleva fare un prete, o un dottore [...]
[...] piatto di fagiuoli. Dice suo padre: «Spiegati un po' in latino». E lui disse: «Fagiolus», e intanto se ne tirò giù nel suo piattello una buona [...]
[...] cucchiaiata. - «E poi?» «Rifagiolus», e se ne riaddocciò un'altra più bella. - «Ho inteso, disse il padre, Bennardone andasti e Bennardon tornasti [...]
[...] quel giardino. I suoi se ne tenevano di una fanciulla così come d'un fiore all'occhiello, e sua madre non la vedeva mezza dal bene che gli voleva [...]
[...] altrettanti no che in bella maniera tornavano per 53 indietro. E questo sta ben per appunto, e non se ne dice altro, perchè così devon fare le fanciulle [...]
[...] , un capo sventato, un arnese d'omo strambo che spesso si divertiva a fare delle burle a questo e a quello; e delle volte ne faceva di quelle che [...]
[...] fine impromettergli l'anima. Allora a poco a poco se ne vanno, e quello che si chiede, qualunque cosa sia, succede come si è chiesto ». E quelle [...]
[...] fine ve li ho portati. Se poi non basteranno le buone, ricorreremo alle cattive». Discorse sempre lei, non volle ascoltar ragioni, e se ne andò, parte [...]
[...] guarisce da sè; m'ha detto anche il nome, ma io non me ne ricordo; insomma i capelli devono ritornare anco meglio di prima, ma ci vuole un po' di [...]
[...] diavolo allora ha risposto così: « Per virtù della tua malia « La Controparte se ne va via; « Per virtù delle tue parole « Beppina tornerà più [...]
[...] gambe, come tanti cani frustati, se ne sono iti. Però io ho seguitato la lettura fino a dopo mezzogiorno, e ora son venuto a darvi la notizia che [...]
[...] poi il bottegaio era ito via, andava di là e ce ne staccava un bel pezzo, e poi guardava se il resto era assai per le misure che aveva preso. Se [...]
[...] cominciò a rivedere le pezzate della stoffa, si sentiva consumar dentro dalla bramosia di farci il solito strappo. Però se ne asteneva; anzi per [...]
[...] bel rotolo di certa roba fina che insino allora non se n'era vista di compagna; dette gli ordini di quello che voleva; lasciò il rotolo, e se ne andò [...]
[...] forbici e stava per tagliare. Il ragazzo se ne accorge e gli dice: « Padron, bandiera! » 65 « Di questa non ce n'era!» risponde il padrone, e [...]
[...] zìcchete! ne stacca un bellissimo pezzo e lo mette in cantera. «Tanto all'inferno ci ho a ir per altro!» avrà detto fra sè. Dice pur bene il [...]
[...] fosse acqua fr esca. 66 Da principio quando gli cominciarono a tremicchiare i polsi, se ne lamentava col dottore, e lui l'avvisò: - «Smetti cli [...]
[...] ), allora sono quattrini storti, non ne fa fallita una. Una volta era nato il primo maschio a un suo fratello, e naturalmente fu invitato anco lui [...]
[...] di quello che fa strizzar l'occhio! Ti puoi figurare se l'angelo era fatto o no! Se ne venne via a notte chiusa e per istrada, per mettere il colmo [...]
[...] la sbornia. Ne avrebbe voluto anco dell'altro, ma avendolo visto con quel po' po' d'accollo già, tanto fecero che dopo il primo, lo spinsero fuori [...]
[...] boccone, méttiti rivelto, era lo stesso: due occhi spalancati: così. - Un pezzo stette lì, poi non ne potè più: « Ho bello e visto, qui bisogna [...]
[...] per una gran tavolata di fìgliucli che si raccapezzava, e parte per l'annatacce pessime; e se ne lamentava con un prete invidiando lo stato suo [...]
[...] , e frigni tanto! Vuoi vedere? Tu, là fra le undici e mezzo giorno, te ne vai a casa con un appetito signorile che roderesti anco i chiodi; trovi [...]
[...] pezzettino, e così se ne faceva tanti pezzettini; e poi quando passavamo davanti alle case dov'erano delle pudde, delle galline, li lasciavamo [...]
[...] ! Tante cose ci sono differenti dalle nostre in Sardegna, ma quella che più me ne ricordo è la messa della Mezza Notte. Pagherei volentieri dieci [...]
[...] un po' di pasta con dimolto zucchero, ne fanno una bella schiacciatina, e quando quel povero cristiano fu per licenziarsi gliela dettero: «Prenda [...]
[...] avevano regalato la schiacciata. Disse al romito che era stracco morto, e che non ne poteva più dalla fame. «È da stamani che corro su per queste pizze [...]
[...] che ne avete bisogno». - «Guardi, padre, proprio è una man di Dio; non faccio complimenti da vero, perchè proprio mi sento mancare in verità». La [...]
[...] ' suoi tempi è stato il più grosso birbante di tutto questo vicinato. A quello che dice la gente, e che si sa di positivo, ce ne ha tante sulla coscienza [...]
[...] casa, ha rubato lui anco l'osso del collo; manesco per il coltello che di niente infilzava un uomo; di donne non se ne ragiona; una bocca poi una [...]
[...] sera Luicchio cenava lì in convento, e poi tornava sempre in coppaio a pigliare certi suoi arnesi che ce li lasciava apposta, e se ne veniva via [...]
[...] Panattoni; a farla a un frate ehehéi ! ce ne vuole! Ho paura che lassù in convento ridan sempre. Lui dette in bestia, ma c'era poco da imbestiare con [...]
[...] non fa un accidente; se ne sta a sedere bello e riposato in barba di gatto; mangia e ingrassa e canzona il prossimo; 83 io sempre pesto e macolo [...]
[...] di qua; gli racconti la faccenda; lui ci alloggia; toppe non ci se ne può attaccare, ed ecco fatto, il porco è tutto tuo!» Dice quell'altro [...]
[...] 85 altri. Ladro da sfondi o da chiavi false veramente non era; forse se ne sarebbe fatto scrupolo, ma se gli capitava a tiro roba manesca, come [...]
[...] a dire secchiette, giubbe, tela, galline, era fatto l'angelo! Di limoni, erbaggi, cocomeri, canapa ammannellata non se ne parla neanche: visti e [...]
[...] chiaman Fégato, con due altri che non li conoscete. Si cacciò un pezzo un pezzo, chi di qua e chi di là, ma era mattinataccia; se ne trovò pochi, e [...]
[...] che cosa potesse essere... ma un 88 pianto affogato che faceva male dentro! - Ma chi sarà? Eppure qui ci deve esser qualcheduno. - Quante me ne [...]
[...] vespro il rettore di un paese, come usa, insegnava la dottrina ai ragazzetti. Ce n'era uno grande e grosso e tarullo, che non ne infila va una, che è [...]
[...] confuso, e borbottò a mezza bocca: «O Dio! non sapevo neanche che fosse malato!» Ne hanno di curiose i ragazzi. Il rettore vecchio del mio paese [...]
[...] . Allora il rettore gli domandò: «E delle bugie quante ce ne avete?» E il ragazzo tutto turbato e confuso: «Quattro e una ucernetta!» XXXIII [...]
[...] per loro è sempre vigilia; o se ne portano a casa, li chiappano co' pallini d'argento!» - «Già, dice un altro, li compran da questo o da quel [...]
[...] cacciatore e poi se ne spaccanano, sgargiano e fanno i bravi, come se gli avessero chiappati loro. Cacciatori, pescatori e cavallari per bugiardi [...]
[...] ... ! ne sfaloppan tante delle bugie, chi li credesse!» Allora cominciò un altro: - « .Mi torna a mente una bella burletta che inventarono certi fèuti [...]
[...] scavata cotesta polvere? Morti stecchiti senza una goccia di sangue!» - E l'omo intanto se ne teneva, si ringogiava ... - «Lasciaci un po' vedere [...]
[...] ito alla lepre: ne aveva levate due, ma sìe! gli potevan fare anche la manferina sulla mira: tirava a sesta e coglieva a nona! Benchè passassero [...]
[...] l'aria! Tornare a casa a vuoto, mai! Era vergogna, e non sapeva a che santo votarsi. Per buona fortuna sentì dire che certi ragazzi là di lì ne [...]
[...] tante volte che era meglio buttar giù la selva e farci un oliveto, per essere terra buona ed esposta bene al sole, non ne volle mai saper nulla; era [...]
[...] ). 98 Poverini! Eccoli laggiù stesi per terra! Eran venuti su con me! Avevo sempre il gonnellino, me ne ricordo come se fosse ora, quando il mi' nonno [...]
[...] miglioramenti lui non ne goderà? Non par vero, e pure ce n'è di quella sterpaccia lì che tira a finire e dice: «ultimo barbone ultimo boccone», «reggi [...]
[...] , smoccolatori, maneschi, e d'altra roba poi non ne va trattato neanche. Ci avevano poi per curato un prete buono, nel fondo bonissimo, che aveva fatto sempre [...]
[...] , là fra 'l settembre e l'ottobre, dai monti della Garfagnana se ne scendeva passo passo col su' branco delle pecore giù alla pianura, e andava a [...]
[...] campamento fino allora, e le mette in tanti scudi sonanti e ballanti. Poi compra tavole e bancacci di noce quanti ce ne capivano; s'accorda col [...]
[...] almeno sarò un galantuomo!» Intanto, senza che nemmeno se ne fosse accorto, eccoti che il cielo si rannuvola, il vento comincia a tirar forte, fa [...]
[...] rifatto un brancarello discreto, due anni dopo nell'autunno tornò al solito luogo sulla marina. Un giorno, mentre se ne stava alle merigge e le [...]
[...] pecore se ne ruminavano tranquillamente, il cielo era limpido e sereno e non si scorgeva un nuvolino per quanto l'occhio poteva arrivare. Il mare [...]
[...] deve patir la fame un giorno, o una notte e poi sapere che domani o doman l'altro ce ne sarà per tutti, non sarebbe nulla; ma pensare: stasera è nera [...]
[...] , domanda sera è più nera, e non sapere per quanto tempo ce n'è sempre da patire, quelli en purgatorì! Quando ci andavo io sola, me ne tiravo su una [...]
[...] fare delle burle e degli scherzi e sì, ma poi era proprio di cuore, un cuore! di que' cuori 'un se ne dà! Mi vien da ridere, e sarebbe da piangere [...]
[...] Maggiano, poveraccio, cbè propio versava come un canestro e ne diceva di quelle che non istavano nè in ciel nè in terra. Ci era già stato delle altre [...]
[...] pochi mesi. L'ultima volta che ci andò, era ne' primi tempi che si ragionava di quella malattia dell'uva che strina le pampine e si cura collo zolfo [...]
[...] , se ne accorse, si puntò e non ci voleva andare assolutamente nè per Santi nè per Madonne. Ma lo presero in quattro e bisognò cedere. Arrivati lassù [...]
[...] aveva fatto il mammalucco tanti anni per doventar papa, ma rivendeva cento volte in galera quanti 117 ne aveva dintorno. Nella sostanza era buono, ma [...]
[...] !» XLVI. Ce ne vuol volere! Un povero ragazzo d'un paesetto vicino al Borgo era anelato, o piuttosto l'avevano messo in un convento, credo [...]
[...] fiaschi, disse: «Ce ne vuol volere!» E ora questa parola s'usa per proverbio, e si ripete con quella cantilenina, con quell'andaturina di voce che [...]
[...] settimane, al più un mese, e poi che è che non è, addio, morina! te la piantava e ne aveva già un'altra o due per le mani. Diceva lui: «Ma uno che [...]
[...] , dispiace a tutti e tutti ne ragionano, e i credi tori poi non se lo scordan più»• Una volta gli venne quell'idea d'andare in America; non mica per [...]
[...] prese per i mezzi, ma un po' non sapeva gli stradelli, un po' non ne poteva più dalla sbornia, nel saltare una fossa cascò; non gli riuscì più [...]
[...] monsiù, come t'hanno vestito bene! Ma me lo dici, monsiù, che te ne fai di questi be' calzoni qui? Vedi io che calzoni mi ritrovo? Son di Buco! ... Me [...]
[...] contro ci sei tu! » e si strinse nelle spalle: come dire : «Chi l'ha a mangiar, la lavi, e chi l'ha a cavalcar la 125 ferri! Io me ne lavo le [...]
[...] giorno dopo anco la chiesa; ed ecco fatto che dovette ritornarsene indietro senza niente. Se ne veniva giù giù, gamba gamba, e sempre mulinava col suo [...]
[...] tarlato di quella barca, gli cascò in mente: «E se pigliassi un pezzetto di questo legno qui?» E come se non fossero fatti suoi, ne taglia una [...]
[...] diceva: «O Infingardia, ne vuoi del brodo? - «Sì». - «Vatti piglia il piattello». - «Non più, non più». - E per la pigrizia d'alzarsi rimaneva più [...]
[...] nel grembiale, e se ne stava lì rimbozzolita a covare il freddo. Allora su' madre, che tutti i giorni doveva mettere la pentola al fuoco, gli [...]
[...] accoccolata per terra, colla rocca al lato e il fuso vuoto, o appoggiata a un muricciolo, sornaca, a che era un desio; oppure se ne stava come una melensa a [...]
[...] sicuramente il vostro meglio, e se non sono contenti, è positivo che ci hanno le loro ragioni ». «Ma mi vuol tanto bene, poverino, me ne vuol tanto che [...]
[...] quante ce ne passava. «Povera a me meschina! mi picchia, mi bastona, mi tratta peggio d'un cane». Il prete cercava di consolarla e 136 di confortarla [...]
[...] che coscienza! Si mette lì e dà la stura al bottaccio: ce ne aveva di quelle che quattro pelano un bu: roba! ... roba!. .. Il prete gonfiava [...]
[...] ... gioventù ... , poca testa: .. son fumino ... piglio foco nell'acqua ... l'occasione ...» Alla fine ne disse una così grossa, che il prete fece [...]
[...] quell'altra dal Gesuina, gli ci mise questa. L'omo se ne andava giù giù bevendo con certi occhi lustrenti, e diceva ogni po' poino: «O bone Jesu, quando [...]
[...] )». Allora quel povero figliuolo sgomento: «Ce ne son nove!» Non l'avesse mai detto! ... Il prete dà in bestia, perde il lume dagli occhi e a suon di [...]
[...] per cento. «C'è di coscienza, diceva, ne va di coscienza, e non si può onestamente. È una ladreria a pigliare più del quattro o, tutt'al più, al [...]
[...] avviata che non se ne dà; era un viavai continuo di gente senza mai remorare. Vendeva di tutti i generi, sapete, com' usa in campagna, ma il più [...]
[...] suo padre però non era di mandarlo agli studì; con un negozio così avviato (le ragazze, si sa, se ne vanno, lui invecchiava) era meglio tirarlo su [...]
[...] tutti i riguardi, ci fu chi glielo disse. Se ne stava lì sulla sua seggiola, come al solito, stupido e melenso; in sulle prime pareva che non [...]
[...] di ca po alla casa e alla bottega. Del figliuolo non ne fece più verbo come se non fosse mai stato, e ieri di là lo vidi io, con questi due occhi [...]
[...] ? Montarono sul tetto della chiesa 158 senza che nessuno se ne accorgesse; scoperchiarono embrici e tegoli in un punto e fecero un buco nel soffitto; e [...]
[...] paradiso. Quei marugèi tiraron su bellamente il morto e tela! E il romitino, aspetta aspetta, d'andare in paradiso non se ne faceva nulla; nè oggi [...]
[...] quando il buon fraticello 159 se ne stava pregando, rispendolano il solito canestrino e cantano: O romitino santo, Ha detto il buon Gesù, Che tu [...]
[...] , venitemi dietro! Quante stelle ci è in cielo? tante ne vide quell'altro, e così rintronato e mezzo fuori di sè balenò un pezzo e fu lì lì per [...]
[...] stato; e quello che ne aveva 162 toccate, così a cieconi cominciò a raspare per terra se trovava il cappello. Gli dicono: «Che fai?» - «Cerco il [...]
[...] di qui all'osteria! ci avreste da allungare il collo! Rimanete qui. La schiocca, la polenta, è quasi a tiro; cacio e ricotta e buon cuore non ne [...]
[...] quella popo' di sguscia che si rimpastava, non ve ne prego dire che boccate faceva! E gli altri non istavano a mondar nespole! Il tombolo era bello [...]
[...] conto, sparì in un àmme. Ce n'eran rimaste due fette, due di numero. Quelli di casa per prudenza non ne vollero più, e l'amico se ne asteneva per [...]
[...] gli era successo nel tempo che non si eran più visti, e ne aveva contate di bellocce, ma tutte vere. Allora ci rigirò il discorso e ne contò una [...]
[...] miccio e si mette a guardare che idee avevano. Erano due che facevano all'amore segreto, e credevano positivo che nessuno se ne fosse accorto. Siccome [...]
[...] non me ne dice nulla; forse non l'abbia avuto? Bisognerebbe domandarglielo, perchè mi dispiacerebbe troppo». E io a scrivere delle uova e della [...]
[...] dei ragazzi non ce n'è e non ce ne può essere altri nel mondo. LXXII. Certe elemosine E neanche questa è una novella nè una barzelletta, ma [...]
[...] . (Uno gli lascia un soldo.) Queste sono le vere carità fiorite! Vi dico subito la devota orazione a S. Ansano benedetto, e che il Signore ve ne [...]
[...] , allora te ne sono anco meno grati, perchè credono che gli si provenga d'obbligo e non tu possa dire di no. Pròvati a far la limosina a un accattone [...]
[...] di mestiere in un posto dove, senza che tu te ne sii accorto, si trovi là di lì un altro: eccotelo subbito a orecchi ritti, non miga a chiederti la [...]
[...] mi ci son ritrovato per lo sconto 175 de' mi' peccati una volta, e ve ne posso fare scuola. Vi ricordate i cento franchi della Principessa? Con [...]
[...] cent'anni non ce ne poteva mettere la metà. Di quelle tragedie! Àpriti cielo e terra! Tutti strillavano, tutti strepitavano; nessuno era contento, per [...]
[...] tale ha il marito che è un mascalzone e un sùdicio e quanti ne nasce tanti ne muore» -- «La tal'altra ha la casa di suo e dà anche una stanza a [...]
[...] pigione» - «Tizio è stato sempre un giocatoraccio e in vita sua ne ha fatte più di Cacco, e ora gli dànno la limosina, e chi ha fatto sempre il [...]
[...] meriti!» o almeno un « Grazie!»; disse invece: «O Dio! me ne vien così poghi?! Per così poghi ! ...» come dire che così pochi non meritava neanche il [...]
[...] conto di pigliarli. Un'altra che gliene toccava sei, disse: «Almeno se eran dieci, mi ci compravo un saccone; così mi ce ne manca sempre quattro [...]
[...] portare a casa! anco scomodavvi, poveracci! a venir fin quassù! Dio ve ne renda il merito, il Signore e la Madonna! Pregherò sempre per voialtri [...]
[...] per me del gran male non ce ne so vedere nè in quanto alla casata nè in quanto alla ragazza, che è una buona figliola; ma è un ciottolo, e ora [...]
[...] sputo, poverina; non si sa fare animo e non vuole che gliene facciano. «Siete buon confortatori voi perchè non vi sente il capo; ma se fossete ne [...]
[...] buoni, meno male! Oh! ma patti e condizioni! Lassù in cima una cantina co' vini di tutte le razze e due a servire chi ne volesse; quaggiù in fondo un [...]
[...] passo, bello riposato, me ne verrei in fondo. «Ehi, ricciola, 184 portami un poncino, amabile! tanto da arrivare in sino alla festosina, più là no [...]
[...] che annata d'uva! l'avevan fatta anco le guerce? Tutti non facevan altro che dire della gran raccolta di vino. Un giorno che ne parlavano lì in [...]
[...] ' mi' panni. Non se ne san servire de' quattrini questi signoroni!» LXXVII. Il resto ve lo dirò dal manfano Dio 'l sa quante volte avrete [...]
[...] diavolo! ammazzare no! Ti pare? ammazzare un uomo! ...» - «State a sentire, io a bastonarlo non mi ci metto, non me ne raffi.do; mi tocca avvicinarmi [...]
[...] 188 freddato, ma io non ne volli saper nulla. E lui nel lasciarmi mi disse : - «Dove sto lo sapete; ora vado nel caffè tale; se mai vi pentite, non [...]
[...] ; galantuomo quanto ce n'entra con tutti in casa e fuori sino a un centesimo, quello sì, ma ne aveva di certe da dire: a Maggiano ce n'è di più savì. Una [...]
[...] . Spese per tribunale non ne faccio, ma me l'avete a rendere, chè non sono in istato da perdere venti lire». - «O Iacopino, avete ragione e non ve li [...]
[...] , tavola, che so io? sarebbe più facile pareggiarci ». - «Bravo! Bell'idea! Bravo! Mi contento. Sta bene. Ne ragionerò colla moglie e ci riparleremo [...]
[...] per in casa, ora come ora, non mi ce ne male; ma io il mio lo rivoglio e non sono in istato da buttar via quattrini; sapete che mi dovete 191 [...]
[...] rivoglio; d'altra roba di legname non me ne fa bisogno, e io non sono in istato da buttar via quattrini. Dunque fatemi la cassa, che o presto o [...]
[...] sai quello che ti biasci ! Da cattivo pagatore vin cercone ! Non ve ne abbiate a male ve', Domenico. Come facevo, citrulla, a ricattarmi, 192 [...]
[...] così ho riavuto il mio? se no: addio Nerin Neron fra le due grotte! (Non ve ne abbiate in per male, ve' Domenico). A suo tempo vedrai che sarà una [...]
[...] punti dava delle occhiate alla lampada e sgrolla,a la testa come se ne fosse poco persuaso; alla fine la prende in mano borbottando a voce [...]
[...] nulla, certi e sicuri che fosse addetto alla sagrestia. Lui poi si ficcò tra la folla e mettendosela pulitamente sotto, sgattaiolò fuori e ne fece [...]
[...] !» Cinquecento monete! Cinquecento scudi lustrenti che acciecavano! Gli pareva che non avessero a finir mai. Ma una parte se ne dovette andar subito nel [...]
[...] digli che te le riporti tutte». Vanno con queste penne, le sparge al vento e gli dice: -- «Ritrovale tutte; se ce ne manca una, siamo sciolti!» E [...]
[...] ride l'ultimo!» «Bellissima novella da vero! dirà il lettore; meritava proprio il conto di metterla alle stampe! E che morale ne ricavi?» E c'è [...]
[...] qualche cosa? Tanto mancano le noie nella vita! Tanto delle prediche se ne sente poche da un anno all'altro! Ma poi quando fosse quel momentaccio [...]
[...] quella strada non c'era altro che un ometto che se ne veniva tranquillo pe' fatti suoi. Arrivato al carro passò dalla parte della porta, chè da [...]
[...] non se ne sapevano votar la bocca dalla gran maraviglia. Quella sera faceva dunqne la predica della Passione, e ci si era messo con tutto il cuore e [...]
[...] noia con quelle aringhe salate rabbia, e con quei cavoli così sciapiti. La sera non ne poteva più. Dice al servitore: - «Per domani tirerai il [...]
[...] un signore, un gran riccone, che aveva una passione straordinaria per i pappagalli. Ne teneva sempre otto o dieci, e anche più, tutti ammaestrati [...]
[...] e istruiti a parlare. Ce ne aveva di quelli che dicevan tutto come noi. Là i pappagalli ci sono come qui le passere, a branchi, non si vede altro [...]
[...] che pappagalli. Fra gli altri poi ce ne aveva uno che discorreva come un bimbo. Che bimbo? come un uomo; cantava qualunque canzoncina, fischiava [...]
[...] certe volte.) Se ne vola dunque via, e va in una macchia con tutti gli altri pappagalli; e tutte le sere alla solit'ora, così a sotto di sole [...]
[...] ci metteva in fondo la su' Salveregina, proprio in su quel tono come la dicevano in quella casa. 210 Dintorno a lui ci se ne radunava sempre una [...]
[...] gente sempre; tutti ne parlavano, non si discorreva d'altro; sempre la fiera da quella parte. E ci credevano, ci credevano che dice-vano anche come [...]
[...] ne furon visti. Poi si rinvenne il pampino com'era ita la faccenda; ma tanto ci furon di quelli che non si volevan persuadere». LXXXVII. Una [...]
[...] ' figlioletti tutti piccini e col marito in America che se ne ricorda ogni cento anni. Ci credete? mi faceva, più pena a veder quegli altri che lei [...]
[...] anco quello. Mi facevan più compassione quegli altri di lei! Lei almeno fra un po' po' usciva da patire, poverina! e se ne andava in paradiso. Che [...]
[...] cardinale che aveva dato l'ordine, gli rispose: - «È nato il Messia» - «Ne' corbelli ce l'avevo!» disse il papa. La prima educazione, s' ha voglia di [...]
[...] . La sera questi giovanottelli vanno a qualche noce, ne sciancano un bel ramo, e là dalla mezza notte lo mettono alle porte delle loro patite [...]
[...] . Questo è un grande onore, e le ragazze se ne tengono, la mattina, quando vedono il ramo, e ce lo levan tardi, perchè si risappia e si ridica: «La tale [...]
[...] se vuoi saper chi è, Domandalo a tutti fuori che a me. E poi ce ne sono anche degli altri che se li copiano da uno a un altro, e li mutano, e li [...]
[...] Fieragosti le auguriamo. Ma, ora, perchè ho fatto questa filastroccola che non finisce mai sul mese d'Agosto? Non me ne ricordo mica più [...]
[...] . Insomma era un di que' brutti ludri che dove son loro non e' è da passare più un'ora in pace e tran quillità. Gli avevan fatto capire che non ce ne [...]
[...] . - «Chi è venuto? (e ce ne schiacciò uno dei più belli che avesse in bottega) Chi è venuto? Quel pattumaro, quel peruginaro, quel maialone (e ce ne [...]
[...] alla soppiatta dagli altri di casa; ma il suo fratello più piccolo se ne accorse, e anco lui, quando gli riusciva 226 sgusciarci credendo di [...]
[...] farla pulita, andava giù, empiva la lucìa, e diceva: «Beppe be'? vo' bere anch'io», e succhiava. Le donne di casa se ne addettero, e anche loro [...]
[...] prete Cei era in floribus una cinquantina d'anni fa. Non l'ho conosciuto neanch'io, ma me ne han parlato i vecchi di quei tempi, vo' dire i vecchi [...]
[...] romito; gliela feceva pippo di cocco, e lui se la dovette ingollare, perchè delle volte anco quelli che si credon furbi, ne trovano uno più furbo [...]
[...] , apre l'arcone che era pieno di farina, e il romito mette giù il sacco e para, e lei a belle palettate ci tirava dentro la farina. Quando ce ne fu così [...]
[...] ?» «Ce ne manca sempre»• E la vecchietta seguita a versar giù tanto che fece il colmo al sacco. «Ci sarà, ora?» «Ora poi c'è da vero». «Me [...]
[...] paura allo spavento! Ma vi credete che si ridesse pogo, quando si riseppe la cosa! Se ne disse nel contorno per una settimana. Era contadino e l'aveva [...]
[...] , delle donne ne toccherebbe sette per uno .... e una gobba per contentino! XCVI. Una buona moglie e il suo contrario «Lodala pure che se lo [...]
[...] , botto botto, metteva nn uomo a giacere, e ne aveva già segnati parecchi. Ma si sa, è scritto che alla fin del salmo ne buscano sempre i più bravi [...]
[...] dannato: «e badate, è Gesù in persona quello che ce lo comanda; e non solamente ce lo comanda a parole, ma ce ne ha dato anco l'esempio, chè in sulla [...]
[...] . Ognuno guardava e se ne faceva le meraviglie, e non istava miga zitto: - «Povera bestia ! Discrezion se ce n'è ! Proprio ne voglion la pelle di quel [...]
[...] ? Li finì anco il Bonvisi; finì le fave anco l'olocco, e ne aveva quattordici 249 magazzini, e ne mangia va una il giorno. Alla fine si contano [...]
[...] essere un po' ravviato e pettinato: - «Eccolo il damerino in tutta crusca! Eccolo il figurino di Parigi! Uhu ! ! quanta ne fa! Come si stima ! Povero [...]
[...] dove vien quello lì? dal bosco? Non mi fa mica specie d'altro: mi fa specie di quelli di casa che lo lasciano uscir così. Ma donne non ce ne ha in [...]
[...] maligne come i matrimoni, quando se ne comincia a parlare sul serio: - «Chi!? Ghita piglia il tale? Già fai per ridere! Povera ragazza, ma non ha [...]
[...] Ghita! Quella lì se ne va al macello addirittura. Gli mancavano corde in casa per appiccarla, che la danno nelle mani a quello lì? Quello lì è un boia [...]
[...] non è tutto, ma anche l'occhio ne vuol la parte sua. Io non mi ci saprei adattare a dovermi vedere sempre accanto quel còso brutto e fatto male [...]
[...] sa sfogliare! lo sa tutto a mente! Per tirare le orecchie al diavolo non se ne trova di più capaci. Ci fa di giorno notte è di notte 252 giorno [...]
[...] . Quelle son lingue! Taglia e cuce e spazza sette forni in nna volta sola. Non ci è pericolo che traligni, è su' madre nata e sputata e nqn ne perde un [...]
[...] spupillato tutti questi giovanottelli quanti ce n'è nel vicinato. Credo che abbia fatto all'amore anco col mi' gatto! E quanta ne fa, e che muffa che ba [...]
[...] le bellezze; ma se di peggio ce n'era, e di peggio ne sciovrava. Han fatto dir sempre la gente dei fatti loro; quel bel mobile di su' padre, quei [...]
[...] mugellese ha cent'anni e mostra un mese! Sarebbe stata di leva con Cecchino della Mea che ha già finito il soldato, figuratevi! Ne ha più di una [...]
[...] detto: quanti l'hanno lasciata? Su' madre la tirava propio dietro, la sbatteva in sul viso ai giovanotti, e loro quando ne erano stufi; 256 te la [...]
[...] ! Ora c'è rimasto il più furbo; ne ha girate tante e poi ha fatto come il moscon d'oro! Chi si contenta gode! Ma pure se ci avessi che fare quant'è [...]
[...] una vecchietta bizzarra che di nulla gli saltava la mosca al naso. Aveva qualche soldarello e se ne teneva, e nel suo piccolo si governava come una [...]
[...] se il Signore l'avesse disposto ne' suoi consigli, morireste volentieri?» - «Ha a morire il Sargentin, che non ha quattrini!» Il Sargentino [...]
[...] conclusione era che dovesse rassegnarsi ed essere contenta, che sarebbe andata in paradiso. - «Ma io sto ben qui e non me ne importa di muovermi di [...]
[...] mese e l'anno, per goder subito quel piacere che ci apparisce lontano. E poi ne ricavava anche un altro discorso, e era questo: che la vita [...]
[...] mezz'ora là, un giorno qui, e un altro mezzo giorno più giù, e se ne fa tutta una somma, si verrà giusto a formare una trentina di giorni, e neanche [...]
[...] inzuppate di fiele; i pesci le beccano e subito rimangono storditi e non sanno più dove vanno e spesso ne muoiono: Melenso, intronato, stordito [...]
[...] discorrere, nel levarsi il sole. Nentrare. Entrare come Nescire per uscire. Nizzire. Macolare. Ammaccare. Far livido. Non Ve ne prego dire; o a dire. Non [...]
[...] , se le sente nel sangue, e ne è consunto. A misura che la sfera dell’azione umana si allarga, il congegno delle passioni va complicandosi; i [...]
[...] delle tasse li avrebbero presi a calci nel sedere, chè soldati non ce ne sarebbero stati più, e invece tutti sarebbero andati alla guerra, se [...]
[...] , avrebbero saputo trovare a suo nipote un difetto da riformarlo. Per disgrazia il ragazzo era fatto con coscienza, come se ne fabbricano ancora [...]
[...] diceva nulla; ma si sentiva un gruppo nella gola anch’esso, ed evitava di guardare in faccia la nuora, quasi ce l’avesse con lei. Così se ne [...]
[...] in capo alla via, come li vide comparire a quel modo, mogi mogi e colle scarpe in mano, non ebbe animo di aprir bocca, e se ne tornò a casa con loro [...]
[...] figliuolo: – Va a dirle qualche cosa, a quella poveretta; non ne può più. Il giorno dopo tornarono tutti alla stazione di Aci Castello per veder passare [...]
[...] comare Tudda, tornava a dire: – Sicuro! le donne vestite di seta aspettavano apposta ’Ntoni di padron ’Ntoni per rubarselo; che non ne avevano [...]
[...] Zuppidda, e si credeva di averci un tesoro sul canterano, mentre suor Mariangela la Santuzza ce ne aveva un altro, tal quale chi voleva vederlo, che [...]
[...] vecchia delle barche del villaggio, ma aveva il nome di buon augurio. Maruzza se ne sentiva sempre il cuore nero, ma non apriva bocca, perchè non era [...]
[...] zio Crocifisso, il quale aveva venduto la gatta nel sacco, e i lupini erano avariati. Campana di legno diceva che lui non ne sapeva nulla, come è [...]
[...] , e la stella della sera era già bella e lucente, che pareva una lanterna appesa all’antenna della Provvidenza. Maruzza colla bambina in collo se ne [...]
[...] . II Per tutto il paese non si parlava d’altro che del negozio dei lupini, e come la Longa se ne tornava a casa colla Lia in collo, le comari si [...]
[...] fresco. – Lo zio Crocifisso strillava come se gli strappassero le penne mastre, ma non bisogna badarci, perchè delle penne ne ha molte, il [...]
[...] discorso si fece generale, perchè alla Maruzza gliene avevano fatto tanto del danno, quelle bestie scomunicate! La cugina Anna ne aveva la casa [...]
[...] s’era ficcati i ladri in casa. Al giorno d’oggi i mariuoli ne inventano di ogni specie per fare i loro tiri; e a Trezza si vedevano delle facce che [...]
[...] un uscio all’altro. Persino la finestra di compare Alfio Mosca, quello del carro dell’asino, era aperta, e ne usciva un gran fumo di ginestre. La [...]
[...] ne aveva mai avuta, e la lasciava agli asini e a quelli che non volevano fare la rivoluzione un’altra volta. – Già, voi non ne avete mai avuta [...]
[...] Silvestro il segretario, il quale si beccava anche quel po’ di stipendio di maestro elementare: – A me non me ne importa – ripeteva – Ma ai miei tempi non [...]
[...] figlio della Locca stava ad ascoltare a bocca aperta, e si grattava il capo. – Bravo! disse poi. Così pesci non se ne troverebbero più nemmeno a [...]
[...] Cipolla indispettito, io me ne lavo le mani, e non me ne importa un fico, giacchè ci ho le mie chiuse e le mie vigne che mi danno il pane. E [...]
[...] ragazzaccio allora se ne andò strillando e dandosi dei pugni nella testa, che tutti lo pigliavano per minchione perchè era figlio della Locca. E padron [...]
[...] cercarle lontano. – Guardate quante stelle che ammiccano lassù! rispose Mena dopo un pezzetto. Ei dicono che sono le anime del Purgatorio che se ne [...]
[...] pugno sul fianco, coi capelli arricciati e lustri come la seta; e lo speziale se ne stava sull’uscio della bottega, sotto quel cappellaccio che [...]
[...] buone ci sono per questo. – Sì, come se ne sta pregando la Mangiacarrubbe, col naso dentro la mantellina, e Dio sa che peccatacci fa fare ai [...]
[...] la roba e l’ingegno». Lo zio Crocifisso se ne stava ginocchioni a piè dell’altare dell’Addolorata, con tanto di rosario in mano, e intuonava le [...]
[...] ne volevano, e se qualcheduno andava a chiedergli dodici tarì glieli prestava subito, col pegno, perchè «chi fa credenza senza pegno, perde [...]
[...] al prossimo, e senza essere uomo di mare aveva barche, e attrezzi, e ogni cosa, per quelli che non ne avevano, e li prestava, contentandosi di [...]
[...] ne stavano appollaiati sulle scranne, e ripartivano senza aver aperto bocca, da veri baccalà che erano; ma chi sapeva dir quattro parole, cercava di [...]
[...] Callà «Baco da seta» detto anche Giufà, col segretario don Silvestro, e se ne stava col naso in aria, talchè la gente diceva che stava a fiutare il [...]
[...] , «coi capelli lunghi e il cervello corto», chè allora un povero marito se ne va sott’acqua come compare Bastianazzo, buon’anima. – Beato lui [...]
[...] , e peccare contro il prossimo, come tanti ce ne sono. Maruzza allora, seduta ai piedi del letto, pallida e disfatta come un cencio messo al bucato [...]
[...] , e’ s’ha ad essere così. «Chi non sa l’arte chiuda bottega, e chi non sa nuotare che si anneghi». La Zuppidda ne aveva le tasche piene di quel [...]
[...] , gabbando il prossimo, e vendendo l’acqua sporca a peso d’oro, e se ne infischiavano delle tasse coloro! – Metteranno pure la tassa sul sale! aggiunse [...]
[...] compare Mangiacarrubbe. L’ha detto lo speziale che è stampato nel giornale. Allora di acciughe salate non se ne faranno più, e le barche potremo [...]
[...] coltello! Ognuno raccontava i suoi guai, anche per conforto dei Malavoglia, che non erano poi i soli ad averne. «Il mondo è pieno di guai, chi ne [...]
[...] ha pochi e chi ne ha assai», e quelli che stavano fuori nel cortile guardavano il cielo, perchè un’altra pioggerella ci sarebbe voluta come il [...]
[...] che tutti se ne furono andati, i Malavoglia rimasero soli nel cortile. – Ora, disse padron ’Ntoni, siamo rovinati, ed è meglio per Bastianazzo che [...]
[...] non ne sa nulla. A quelle parole, prima Maruzza, e poi tutti gli altri tornarono a piangere di nuovo, e i ragazzi, vedendo piangere i grandi, si [...]
[...] Mena a piangere cheta cheta in cucina. – Poveretta! mormorava il nonno, anche a te è crollata la casa sul capo, e compare Fortunato se ne è andato [...]
[...] ce l’ha con tutti loro per quell’affare dei lupini, e non vuol darle più nulla. Ora vo a portarle qualche cosa, e allora se ne andrà. La [...]
[...] all’improvviso lo piantò con un bel saluto, e se ne entrò nell’orto. Alfio, tutto infuriato, corse a lagnarsi colla Vespa che gli dava a bere di tali bugie [...]
[...] , per farlo litigare colla gente. – A me l’ha detto lo zio Crocifisso; rispose la Vespa. Io non ne dico bugie! – Bugie! bugie! borbottò lo zio [...]
[...] casa c’è il censo di cinque tarì all’anno. – Si vedrà! si vedrà! un giorno o l’altro si vedrà se ne dite o non ne dite delle bugie, – seguitava la [...]
[...] , perdendo la pazienza, se dessero retta a voi, a maritarsi non ci penserebbe più nessuno! – A me non me ne importa che si maritino. Io voglio la roba [...]
[...] mia. Ma del resto non me ne importa. – Se non ve ne importa a voi, c’è a chi gliene importa! sentite? Che non tutti pensano come voi, a rimandare [...]
[...] vostre lusinghe, ne avrei trovato cento di mariti, e Vanni Pizzuto, e Alfio Mosca, e il cugino Cola, che mi stava cucito alla gonnella, prima di [...]
[...] stuzzicandolo coll’omero. – Ma di me a voi non ve ne importa! Lo zio si offese di quel sospetto ingiurioso. – Questo lo dici per farmi far peccato [...]
[...] una mosca che ei non lo sapesse; tanto che sua figlia Mariangela gli diceva: – A voi cosa ve ne importa? perchè state a mischiarvi nei fatti di [...]
[...] piovesse, e seminava la strada di foglioline secche accartocciate. – Ecco che se ne viene l’inverno, e tutto ciò non si potrà fare prima dell’estate [...]
[...] , perchè prima dobbiamo pagare il debito dei lupini. – Io ci ho piacere, rispose Mosca, chè così non ve ne andate dal vicinato. – Ora poi che torna [...]
[...] Mena, vien gente! e scappò dentro. Alfio frustò l’asino, e se ne voleva andare anche lui. – Oh, compare Alfio, che fretta avete? gli disse la Zuppidda [...]
[...] sulla sponda, e qui sotto c’erano i lupini. Ma di lupini non ne rimaneva uno solo, chè il mare aveva tutto lavato e ripulito. Per questo Maruzza [...]
[...] non si era mossa di casa, e non voleva più vedere la Provvidenza finchè ci aveva gli occhi aperti. – La pancia è buona, e se ne può ancora fare [...]
[...] al tuo vicino, chè qualche cosa te ne viene». I ragazzi s’erano istallati nella Provvidenza insieme agli altri monelli che volevano arrampicarvisi [...]
[...] padron ’Ntoni, la sarà una provvidenza per la cugina Anna, diceva comare Venera. ’Ntoni se ne andò tutto borioso, dondolandosi sui fianchi, con [...]
[...] di uomini per la paranza. Di uomini io non ne ho mai bisogno; ma «carcere, malattie, e necessità, si conosce l’amistà»; con padron ’Ntoni poi, che [...]
[...] cristiano»; aggiunse lo zio Cola. – Delle innamorate ne ho quante ne voglio, rispose ’Ntoni; a Napoli mi correvano dietro come i cagnolini. – A [...]
[...] Napoli? – Le belle ragazze di qui non sono degne di portargli le scarpe, a quelle di Napoli. Io ne avevo una colla veste di seta, e nastri [...]
[...] parola? – Allora me ne vado; rispose ’Ntoni. – E tu vattene, che coi suoi denari padron Fortunato ne troverà un altro. – «Al servo pazienza, al padrone [...]
[...] mare fresco non se ne piglia pesci. Prima compare Mangiacarrubbe gli sferrò una pedata, perchè lo zio Cola che aveva fatto la legge aveva parlato pel [...]
[...] ? – Non ne ho, rispose ’Ntoni, senza pensare più alla quistione di poco prima, ma te ne darò mezzo del mio. Gli uomini della paranza, seduti sul [...]
[...] . – Essi non hanno nulla da fare, diceva ’Ntoni, e si divertono a saltare. – Buono questo sigaro! rispose Barabba, ne fumavi a Napoli, di questi [...]
[...] ? – Sì, ne fumavo tanti. – Però i sugheri cominciano ad affondare, osservò compare Mangiacarrubbe. – Lo vedi dove si è persa la Provvidenza con tuo [...]
[...] rabberciare la Provvidenza, e ce ne volevano delle nasse da acconciare, dei sassi della ferrovia, dell’esca a dieci soldi, e della tela da imbiancare [...]
[...] me non me ne importa; rispose lo zio Crocifisso colle spalle al muro, sotto la tettoia del cortile, mentre stavano accatastando i suoi sarmenti. Io [...]
[...] il peggio che ci potesse essere, faceva quel mestiere leggiero di stendere la mano a chi passava, e biascicare avemarie; o se ne andava da [...]
[...] voi lo zio Crocifisso? Lasciateli stare quei poveri Malavoglia, che ne hanno tanti dei guai! – Tu va a filare! rispondeva compare Tino. Le donne [...]
[...] hanno i capelli lunghi ed il giudizio corto. – E se ne andò zoppicando a bere l’erbabianca da compare Pizzuto. – Vogliono dargli il cattivo Natale a [...]
[...] se ne tornarono a casa colla carta bollata in mano. Pure qualche cosa bisognava fare, perchè quella carta bollata lì, posata sul canterano [...]
[...] chiacchiere ne possedeva da mettersi in tasca tutti gli avvocati vecchi che pretendevano cinque onze per aprir la bocca, mentre lui si contentava di [...]
[...] risposte ingarbugliate che doveva strappare colle tenaglie a padron ’Ntoni, mentre gli altri se ne stavano appollaiati sulle loro scranne senza [...]
[...] loro, di spifferare la loro brava difesa che si sentivano gonfiare in testa; e se ne andarono intontiti, sopraffatti da tutte quelle ragioni che [...]
[...] Piedipapera s’infilò il giubbone di furia, e se ne andò via bestemmiando, che facessero pure come volevano, lo zio Crocifisso e sua moglie, giacchè [...]
[...] leva, un numero basso da povero diavolo, e se ne andò a fare il soldato senza tanti piagnistei, che oramai ci avevano fatto il callo. Stavolta [...]
[...] Mangiacarrubbe, che si mette alla finestra quando passate. – La Mangiacarrubbe gliela lascio a Rocco Spatu, chè ci ho altro pel capo. – Chissà quante ce ne [...]
[...] l’anima mia! – O a voi che ve ne importa? – Me ne importa, sì! ma ad esse non gliene importa di me, perchè ci hanno i zerbinotti che passeggiano [...]
[...] nero anch’essa, pensando a compare Alfio, il quale se ne andava alla Bicocca, e avrebbe venduto il suo asino, povera bestia! chè i giovani hanno [...]
[...] ricco e non ha nulla da fare, e se ne sta in piazza tutto il giorno; rispose Mena. – Sì, e suo figlio Brasi ne ha della grazia di Dio. Ora che [...]
[...] ’Ntoni; ma voi altri dovreste mangiarvelo qualche uovo, quando avete voglia. – No, non ne abbiamo voglia, – rispose Maruzza, e Mena soggiunse: – Se [...]
[...] . – E ne hanno inventata un’altra! aggiunse mastro Turi il calafato, di mettere anche il dazio sulla pece. Quelli a cui non gliene importava della [...]
[...] , a quel Giufà del sindaco; ma io me ne infischio del sindaco e del segretario. Ora cercano di farci chiudere bottega perchè non mi lascio [...]
[...] mangiare il fatto mio da questo e da quello! Che razza di cristiani, eh? Perchè non l’aumentano sul vino il loro dazio? o sulla carne, che nessuno ne [...]
[...] della rivoluzione, per affamare la povera gente! E se ne andavano piuttosto all’osteria della Santuzza, dove facevano per dieci. Ora che si [...]
[...] radere, e portava il rasoio in tasca, e vomitava improperi da lontano, e sputava addosso a coloro che se ne andavano pei fatti loro, coi remi in [...]
[...] folla, non sapeva più da che parte voltarsi. – A voi che cosa ve ne importa? gli gridava Betta. Fate anche voi come fanno gli altri; e se non [...]
[...] polvere come quando passano le pecore. – A voi che ve ne importa? gli diceva sua figlia, appena don Silvestro se ne andava. Questi non sono affari [...]
[...] quelli che si stringevano nelle spalle e se ne andavano coi remi in collo; e al nipote, il quale avrebbe voluto correre in piazza anche lui, a [...]
[...] noi è quello del debito. Anche compare Mosca era di quelli che badavano ai fatti propri, e se ne andava tranquillamente, insieme al suo carro, in [...]
[...] mezzo alla gente che gridava coi pugni in aria. – A voi non ve ne importa se mettono la tassa del pelo? gli domandava Mena, come lo vedeva [...]
[...] arrivare coll’asino tutto ansante e colle orecchie basse. – Sì che me ne importa, ma bisogna camminare per pagarla, la tassa; se no si pigliano il [...]
[...] prendono? Fateli pagare a chi ne ha, allo zio Crocifisso, a mo’ d’esempio, o a padron Cipolla, o a Peppi Naso. – Brava! se sono loro i consiglieri [...]
[...] . – Infine che volete? le disse come furono soli, a voi che ve ne importa se mettono il dazio sulla pece? forse che lo pagate voi o vostro marito [...]
[...] valgono niente, e si potrebbe metterci vostro marito. – Io non ne so nulla, rispose la Zuppidda, calmatasi tutt’a un tratto. – Io non me ne [...]
[...] erano rimaste, come videro mastro Cirino chiudere la porta e mettersi la chiave in tasca, se ne andarono anch’esse pei fatti loro di qua e di là [...]
[...] ; sicchè si azzuffarono perbene, e Piedipapera, il quale ne sapeva più del diavolo, si lasciò cadere a terra tutto in un fascio con ’Ntoni [...]
[...] stava zitto e gli dava un pezzo di salvietta per asciugarsi; dimodochè ’Ntoni quella sera se ne andò a casa tutto contento. Ma i poveri [...]
[...] , giacchè Pasqua era lì vicina, e dei denari del debito, a gran stento, ne avevano raccolto appena una metà. – Vedi quel che vuol dire bazzicare dove ci [...]
[...] aveva detto: «Prima deve maritarsi la Mena». Ancora non ne parlava, ma ci pensava sempre, e adesso che tenevano nel canterano qualcosuccia per [...]
[...] non si vedeva anima viva; così gli diede la buona notte dall’uscio. – Che ve ne andate alla Bicocca al primo del mese? gli disse finalmente [...]
[...] affaccendava nel cortile a staccare l’asino, e ad appendere gli arnesi al piuolo, e portava la lanterna di qua e di là. – Se ve ne andate alla Bicocca [...]
[...] chi sa quando ci vedremo più! disse infine Mena che le mancava la voce. – O perchè? Ve ne andate anche voi? La poveretta stette un pezzetto senza [...]
[...] bambini, e il rumore delle scodelle, dove stavano cenando, sicchè nessuno poteva udire. – Ora dei denari che ci vogliono per Piedipapera ne [...]
[...] abboccando le ortiche pel muricciolo. Compare Alfio diede la buona notte anche lui, e se ne tornò a mettere l’asino nella stalla. – Quella sfacciata di [...]
[...] padron ’Ntoni, mentre il vecchio e tutti fanno il diavolo, e non ne vogliono sapere. Chiudi la finestra. Oggi sono stato mezz’ora a godermi la [...]
[...] Barbara coi suoi piedi ne aveva almanaccata una, che il frate il quale dà i numeri del lotto, non l’avrebbe trovata. – Voglio levarmi davanti, aveva [...]
[...] altro da grattarsi, se Piedipapera si piglia la casa del nespolo. Vanni Pizzuto tornò a prendere pel naso don Michele. – Eh? che ne dite, don [...]
[...] alla Zuppidda, col berretto gallonato, come se ci avesse la corona in capo; che la gente se ne impipa di lui e del suo berretto. E se lo incontrava [...]
[...] . – Giacchè vi dice di prenderlo, prendetelo, aggiungeva Vanni Pizzuto. Se compare Tino paga lui vuol dire che ne ha da spendere. Denari ne ha, il [...]
[...] il paese. Potete star tranquillo, don Michele! E se ne partì zoppicando e bestemmiando come se non ci vedesse più dagli occhi, mentre andava [...]
[...] l’anima al turco, non avrebbero potuto pagare nemmeno la metà, di lì a Pasqua; e per prendersi la casa del nespolo ce ne voleva della carta [...]
[...] non me ne importa nulla; son più i peccati che mi ha fatto fare, quella scomunicata, che altro. – Io voglio la roba mia, che l’ho fatta col sangue [...]
[...] , come se nessuno ne sapesse niente, mentre nella cucina c’era preparato il vino e i ceci abbrustoliti, e i ragazzi e le donne avevano i vestiti [...]
[...] l’uso, ma non alzava gli occhi dal grembiule, e Brasi si lamentava con suo padre, quando se ne andarono, che ella non gli avesse offerto il piatto [...]
[...] con i ceci. – Che ne volevi ancora! gli diè sulla voce padron Fortunato, quando furono lontani; se non si sentiva rosicare altri che te, come ci [...]
[...] ». Quel sabato, verso sera, la Nunziata venne a prendere un pugno di fave per i suoi bambini e disse: – Compare Alfio se ne va domani. Sta levando [...]
[...] qualche cosa, ma il cuore non le resse. – Anche voi ve ne andate dal vicinato, ora che vi maritano, aggiunse Alfio. Il mondo è fatto come uno [...]
[...] stallatico, che chi viene e chi se ne va, e a poco a poco tutti cambiano di posto, e ogni cosa non sembra più quella. – Così dicendo si fregava le [...]
[...] , anche a comare Maruzza, e ripeteva, come si suol fare quando uno se ne va lontano, e non si sa bene se ci si rivede più: – Perdonatemi se ho [...]
[...] me ne vado. La poveretta piangeva cheta cheta, colla mano sugli occhi, e se ne andò insieme alla Nunziata a pianger sotto il nespolo, al chiaro di [...]
[...] fate fare quello che non posso, maledetto sia il giorno e il minuto in cui mi misi in quest’imbroglio! e se ne andò stracciando il berretto vecchio [...]
[...] . Però era contento che padron Cipolla non ne sapesse nulla, e il matrimonio della nipote non andasse in fumo. La sera dell’Ascensione, mentre i [...]
[...] compare Tino, colle spalle all’olmo della piazza. Ho mangiato troppa bile e non voglio dannarmi l’anima. Andateci voi che non ve ne importa niente [...]
[...] . Adesso non ve ne importa più perchè Alfio Mosca se ne è andato. Ma vedrete che appena si marita Mena, egli torna qui e si piglia vostra nipote [...]
[...] sentita una cannonata dal cicaleccio e dalla festa. Piedipapera sembrava che facesse il solletico, alle donne, tante ne diceva, mentre l’avvocato [...]
[...] me ne posso andare! rispondeva Brasi il quale voleva dire le sue barzellette anche lui, e gli seccava che lo lasciavano in un cantuccio come un [...]
[...] Zuppiddu, così si persuaderà ad andarci da comare Maruzza, chè i musi lunghi non mi piacciono, fra vicini ed amici. Ma intanto la Longa non ne [...]
[...] ! tagliava corto la Barbara; tanto che suo padre, ch’era suo padre! diceva a ’Ntoni, guardandosi attorno, mentre se ne andavano per la straduccia [...]
[...] dirgli di andare adagio; soggiungeva Piedipapera; con un rotolo di pesce se ne comprano dieci di avvocati. Stavolta egli l’aveva rotta sul serio [...]
[...] minchione se ne sta a casa», che non doveva lasciarvi mettere la mano alla nuora, e poichè aveva fatto il pasticcio se lo mangiasse. «Guai a chi casca [...]
[...] per chiamare aiuto!». – Sentite a me, gli suggerì don Silvestro, piuttosto dategli la casa, se no se ne va in spese perfino la Provvidenza e i [...]
[...] ; quelle cinquecento lire me le son levate dalla bocca, e San Giuseppe prima fece la sua barba. Fossi ricco come lo zio Crocifisso non ve ne parlerei [...]
[...] si muoveva. Maruzza guardava la porta del cortile dalla quale erano usciti Luca e Bastianazzo, e la stradicciuola per la quale il figlio suo se ne [...]
[...] ! aggiungeva mastro Zuppiddu. Dice che dei Malavoglia adesso non ne vogliono nemmeno i cani. Però quello scimunito di Brasi pestava i piedi e [...]
[...] re nè regno. Cosa te ne importa? – La sola che si vedesse di tanto in tanto era la Nunziata, col piccino in collo, e tutti gli altri dietro; ma [...]
[...] ci mise una pietra su quel che era stato, e se ne tornò a remare come un galeotto, che già quella era una vera galera, dal lunedì al sabato, ed [...]
[...] vi voglia, per questo egli ne aveva le tasche piene di quella vita; preferiva piuttosto di non far niente davvero, e starsene in letto a fare il [...]
[...] aperto bocca – Un quintale, o un quintale e venticinque – che non si sarebbe sbagliato di un rotolo; e poi se ne parlava tutta la sera, mentre le [...]
[...] non ne poteva più. E si mise a strillare e a chiamare la mamma ad alta voce, in mezzo al rumore del vento e del mare; nè alcuno osò sgridarlo più [...]
[...] , venne a dire don Franco; gli abbiamo fatta la fasciatura; ma se non viene la febbre, se ne va. Piedipapera volle andare a vedere anche lui, perchè [...]
[...] rubarglielo. Don Ciccio veniva la mattina; medicava il ferito, gli tastava il polso, voleva veder la lingua, e poi se ne andava scrollando il capo. Una [...]
[...] una santa donna, e dei guai ne ha visti anche lei; e ti terrai sotto le ali tua sorella, come fa la chioccia coi suoi pulcini. Finchè vi aiuterete [...]
[...] rispondeva: – Adesso che vi ho detto quello che volevo dirvi, non me ne importa. Io sono vecchio. Quando non c’è più olio il lume si spegne. Ora [...]
[...] sulla Provvidenza. Don Ciccio se ne andava borbottando: – Così mi ringraziano! Se campano, la Madonna ha fatto la grazia! Se muoiono, son io che [...]
[...] se ne parlava dappertutto, sicchè la domenica, quando si metteva l’uniforme nuovo, le ragazze gli lasciavano gli occhi addosso per veder se ci [...]
[...] stringendosi nelle spalle. A me non me ne importa un corno. Quelli che stavano a sentire, Piedipapera e Rocco Spatu, si scompisciavano dalle risa [...]
[...] . – Ve lo faccio per niente – aggiunse don Silvestro, messo di buon umore; e se ne andò cogli altri a chiacchierare con lo zio Santoro, davanti [...]
[...] , e stava ad ascoltare con tanto d’occhi. Era divenuta curiosa anche lei, e stava tutta orecchi quando ne parlavano, e al fratellino della Nunziata [...]
[...] che lei non ne voleva roba degli altri, aprisse bene le orecchie la Santuzza! che se vedeva passare don Michele per la sua strada voleva [...]
[...] ci andava di mezzo la sua Barbara, – e ne disse tanti e tanti degli improperi, che la Longa e la cugina Anna dovettero chiudere la porta perchè [...]
[...] ! sempre la stessa storia, ve lo dico io! Egli non aveva paura della sciabola e dell’aspersorio; e se ne infischiava di don Michele, tanto che gli [...]
[...] cambia la vecchia per la nuova, peggio trova», e «chi piglia bellezze piglia corna». Godetevi la Zuppidda in santa pace, perchè a me non me ne importa [...]
[...] , donna Rosolina, «chi ha bocca mangia, e chi non mangia se ne muore». – E non si dice pure quel che si dice di voi, che siete un truffatore! seguitò [...]
[...] le avete rubate le vostre venticinque onze, e non andrò a dirglielo a vostro fratello don Giammaria. A me non me ne importa di sapere se gliele [...]
[...] dove vi erano venuti quei denari. Ora la Banca è fallita. Che colpa ce ne ho io? – Imbroglione! gli sputava in faccia donna Rosolina colla schiuma [...]
[...] , tanto che donna Rosolina gli voltò le spalle per non crepare dalla rabbia, e se ne tornò a Trezza sudata come una spugna, nell’ora calda, collo [...]
[...] si strinse nelle spalle, borbottando fra di sè: – A me non me ne importa nulla di quel che dicono. Ed aveva ragione di non curarsi di quel che [...]
[...] discorso domandava: – Come sta ora il nonno? ’Ntoni non osava aprir bocca davanti la Signora, e se ne andava brontolando, col bicchiere nelle mani. Il [...]
[...] cugina Anna che torna dal lavatoio. Poi se ne stava a vedere l’ombra delle case che si allungava; e quando non c’era più il sole sulla porta lo [...]
[...] il fatto nostro anche noi, e ce ne infischiamo di don Michele e di don Silvestro! I rigattieri correvano dietro a padron ’Ntoni coi denari in [...]
[...] mano. Piedipapera lo tirava per la manica dicendogli: – Questo è il tempo d’approfittare. Ma padron ’Ntoni teneva duro a rispondere: – Ne parleremo [...]
[...] l’un l’altro? rispondeva padron ’Ntoni. – Oramai pochi ce ne mancano. E allora si mettevano in un cantuccio a confabulare colla Longa, e guardavano [...]
[...] Giammaria. – A Favignana, o nelle altre galere, ne trovate quanti ne volete, senza mandare dal fornaciaio. Andate a dirlo a compare Tino Piedipapera, o [...]
[...] sfogarsi a modo suo. Don Silvestro rideva come una gallina; e appena si sciolse la conversazione se ne andò anche lui, colle mani dietro la schiena e la [...]
[...] meglio ventura». Le file dei barilotti si allineavano sempre lungo il muro, e padron ’Ntoni, come ne metteva uno al suo posto, coi sassi di sopra [...]
[...] ’Ntoni, e se ne andò a letto di cattivo umore. Ma d’allora in poi non pensava ad altro che a quella vita senza pensieri e senza fatica che facevano [...]
[...] donna non chiudeva occhio in tutta la notte, e inzuppava di lagrime il guanciale. Infine il nonno se ne accorse, e chiamò il nipote fuori [...]
[...] femminuccia, nascosta fra quelle quattro mura; e tu non sai quante lagrime ha pianto, e quante ne piange ora che vuoi andartene; che la mattina tua [...]
[...] il giorno dopo tornò da capo. La mattina si lasciava caricare svogliatamente degli arnesi, e se ne andava al mare brontolando: – Tale e quale [...]
[...] rispondeva che non aveva niente. E infine glielo disse cosa aveva, che il nonno e tutti gli altri ne volevano la pelle di lui, e non ne poteva più. Voleva [...]
[...] proferir parola. – Senti, disse alfine, tu te ne andrai, se vuoi andartene, ma non mi troverai più; chè ora mi sento vecchia e stanca, e mi pare che [...]
[...] di tuo padre e di tuo fratello. Se vado al lavatoio, la sera torno a casa stanca che non ne posso più; e prima non era così. No, figlio mio, non [...]
[...] son più quella! Allora, quando fu di tuo padre e di tuo fratello, ero più giovane e forte. – Il cuore si stanca anche lui, vedi; e se ne va a pezzo [...]
[...] visti. – Così non ti vedrò più! gli diceva. – Ora la casa va vuotandosi a poco a poco; e quando se ne andrà anche quel povero vecchio di tuo nonno [...]
[...] volesse scapparle subito; e l’andava tastando sulle spalle e per la faccia colle mani tremanti. Allora ’Ntoni non ne potè più, e si mise a baciarla e [...]
[...] come l’asino di compare Mosca, che quando non ne può più di tirar la carretta lo butteranno a crepare in un fosso. Siete contenta ora? Ma non [...]
[...] tirarsi fuori dal pantano! Ecco come siamo destinati! – E tu credi che dei guai non ne abbiano tutti? «Ogni buco ha il suo chiodo, chi l’ha vecchio [...]
[...] dove vuoi. Ma allora non te ne andrai più, te lo dico io! chè lo comprenderai quello che ci avevamo tutti qua dentro il petto, quando ti vedevamo [...]
[...] . – Che non ne mangia più acciughe la gente? – diceva loro Piedipapera. Ma a padron ’ntoni, e a chi ne aveva da vendere, per conchiudere il negozio [...]
[...] delle gocce di una certa sudiceria che sembrava olio. Insomma ci cascò anche lei; prese il colèra e tornò a casa che non ne poteva più, gialla [...]
[...] l’altro; e si stringevano il petto per non scoppiare a piangere davanti alla moribonda, la quale nondimeno se ne accorgeva bene, sebbene non ci [...]
[...] potesse sentirla. ’Ntoni si picchiava il petto singhiozzando: – O mamma! che ve ne siete andata prima di me! e volevo lasciarvi! – Alessi non se la [...]
[...] all’uscio chiuso della Zuppidda. Peccato che lo vedessero soltanto i Malavoglia, i quali adesso non avevano più nulla da perdere, e perciò se ne [...]
[...] tanto stento ne restarono appena la metà, tornò a dire che così non poteva durare, a quella vita di fare e disfare; che era meglio di tentare un colpo [...]
[...] allo stipite dell’uscio, si fece coraggio per dirgli: – A me non me ne importa dell’aiuto, purchè tu non ci lasci soli. Ora che non c’è più la [...]
[...] lontano lontano, a tante cose passate, che il cuore ne era tutto gonfio. – Dalla casa del nespolo non posso passarci più – diceva quando stava a [...]
[...] avuti accanto i suoi di casa per dirgli come doveva fare, o per disperarsi insieme; e gli diede anche un po’ di denaro, caso mai ne avesse bisogno [...]
[...] se ne è andato mio padre, – disse infine la Nunziata la quale era andata a dirgli addio anche lei, e stava sull’uscio. Nessuno allora parlò più. Le [...]
[...] , e fece un saluto colla mano. Mena allora chiuse l’uscio, e andò a sedersi in un angolo insieme alla Lia, la quale piangeva a voce alta. – Ora ne [...]
[...] manca un altro della casa! disse lei. E se fossimo nella casa del nespolo parrebbe vuota come una chiesa. Come se ne andavano ad uno ad uno tutti [...]
[...] dire: – Così se ne è andato mio padre. XII Padron ’Ntoni, ora che non gli era rimasto altri che Alessi pel governo della barca, doveva prendere [...]
[...] compare Nunzio e del figlio della Locca; se no quei soldi della casa se ne sarebbero andati tutti a poco a poco. La Provvidenza era vecchia e aveva [...]
[...] , come se fosse nuova. Padron ’Ntoni se ne intendeva quando l’aveva fatta fare. Questo è un affare d’oro, come quello dei lupini; sentite a me! Ma [...]
[...] colèra; e tirava per andarsene, e voleva lasciargli il giubbone nelle mani. – Non me ne importa! ripeteva. Non me ne importa niente. Voi non sapete [...]
[...] giornata, con suo nipote Alessi; sapete che ne sa più di ogni altro del mestiere, e si contenterebbe di poco, chè son proprio senza pane. Fareste [...]
[...] , che c’entra il sole; così, quando non potrà più venire sul mare, povero vecchio, se ne starà accanto all’uscio nel cortile, e nell’estate ci [...]
[...] mangiare il pane e costano poco. Quando non abbiamo denari per la minestra ne mangiamo sempre coi miei piccini. – Per questo se ne vendono tante [...]
[...] avete viste tutte le facce care che avete avuto al mondo. Ma ora tanti se ne sono andati, ad uno ad uno, che non tornano più, e la camera è buia e [...]
[...] colla porta chiusa, come se quelli che se ne sono andati avessero portato la chiave in tasca per sempre. – ’Ntoni non doveva andarsene! soggiunse il [...]
[...] Mosca. Un ladro di mestiere che si mangiava l’anima, per la madonna! e ne aveva fino al naso, che preferiva fare come Rocco Spatu, il quale almeno non [...]
[...] Spatu. – A me non me ne importa; perchè chi si fida di quelle canaglie di femmine, è un porco. Per me la mia innamorata è la Santuzza, che mi fa [...]
[...] credenza quando voglio; e ne vuol due della Mangiacarrubbe nella sua bilancia! con quel petto, eh? compare Tino? – «Ostessa bella conto caro!» disse [...]
[...] mortaio. Il solo che ne capisse qualche cosa era ’Ntoni, che aveva visto il mondo, e aveva aperto un po’ gli occhi come i gattini; da soldato gli [...]
[...] negli affari che non ti riguardano? – Le donne bisogna lasciarle dire, e far le cose di nascosto; diceva don Franco appena la Signora se ne saliva [...]
[...] mia! E volevano far casa nuova di tutti nella baracca, ma poi si sono intesi un’altra volta, don Silvestro e gli altri: e non ne hanno parlato più [...]
[...] ... Tale e quale come quegli altri ladri del Parlamento, che chiacchierano e chiacchierano fra di loro; ma ne sapete niente di quel che dicono [...]
[...] dieci soldi; e così lasciarono le reti e le chiacchiere, e se ne tornarono all’osteria sputacchiando per la strada. XIII Padron ’Ntoni, come [...]
[...] il nipote gli arrivava a casa ubbriaco, la sera, faceva di tutto per mandarlo a letto senza che gli altri se ne avvedessero, perchè questo non [...]
[...] dormire l’altro; tanto, non sarebbe stato buono a nulla. ’Ntoni da prima se ne vergognava, e andava ad aspettarli sulla riva appena tornavano, colla [...]
[...] le altre», e quei soldi che abbiamo messo insieme con tanto stento se ne anderanno in fumo. «Per un pescatore si perde la barca», e allora che [...]
[...] sottovoce d’entrare dalla cucina che in casa c’era il nonno. – A me non me ne importa! rispondeva. Il giorno dopo si levava stravolto e di cattivo [...]
[...] per fare la rivoluzione? Don Franco allora si stringeva nelle spalle, e se ne andava indispettito a pestare l’acqua sporca nel mortaio; giacchè con [...]
[...] sorella, perchè passava don Michele, e Lia le rispondeva: – Hai paura che mi mangi? Già, nessuno ne vuole di noi altri, ora che non abbiamo più niente [...]
[...] zio Santoro, quando poteva chiapparla un momento a quattr’occhi. Di don Michele ne hai sempre bisogno. Massaro Filippo m’ha detto dieci volte che è [...]
[...] , cogli occhi fissi, rispondeva: – Forse che vi costo qualche cosa? Dei denari della casa non ne spendo, e il mio pane me lo guadagno da me. – Meglio [...]
[...] , piantava lì tutti della paranza, a piagnucolare, e se ne andava a trovar Rocco o compare Vanni, coi quali si stava allegri e se ne trovava sempre [...]
[...] questo, avrebbe mandato al diavolo la chiusa e la moglie; chè già lui di moglie non ne aveva bisogno, e l’avevano preso per il collo, facendogli [...]
[...] sembrate un arco di violino, e sino a vecchio avete fatto sempre la stessa vita! Ora che ne avete? Voi altri non conoscete il mondo, e siete come i [...]
[...] che non vi vorrebbero neanche all’ospedale? per quelli che non fanno nulla, e che hanno denari a palate lavorate! – Ma tu non ne hai denari, nè io [...]
[...] ne ho! Non ne abbiamo avuti mai, e ci siamo guadagnato il pane come vuol Dio; è per questo che bisogna darsi le mani attorno, a guadagnarli, se no [...]
[...] dote di Mena? e la dote di Lia?... Ah! sangue di Giuda ladro! che malasorte è la nostra! Il vecchio se ne andò desolato, scuotendo il capo, col [...]
[...] , e non ne avevano più paura: anzi la Lia s’era lasciata andare a dire anche lei le barzellette, e ci rideva sopra; nè la Mena osava sgridarla, o [...]
[...] . Poi si levava di là frettoloso, e se ne andava all’osteria, a smaltire l’uggia, e se incontrava quelli del berretto gallonato, faceva il giro lungo [...]
[...] don Franco approvava col capo e con tutta la barba, sogghignando, che quando si faceva la repubblica non se ne vedevano più di quelle porcherie [...]
[...] , per fargli vedere che me ne infischio, io! – Bravo! esclamava lo speziale, così va fatto! Bisogna che il popolo mostri i denti. Ma lontano di qua [...]
[...] Vespa e colla Mangiacarrubbe, ora che sono ricche. – E le diceva pure: – Gli avventori se ne vanno perchè egli ti sta sempre alla gonnella, e non ti [...]
[...] noi non ne vogliono neppure i cani! – Oh! se tua madre fosse qui, non diresti così! mormorava Mena. – Se mia madre fosse qui, non sarei orfana, e non [...]
[...] chiesa, se ne andava ad Aci Castello per la messa, di buon mattino, onde sfuggire la tentazione di far peccati. ’Ntoni vedeva passare la [...]
[...] pure: – Almeno la Mangiacarrubbe non ne compra più collane e fazzoletti di seta, ora che ha acchiappato il marito. La vedete come viene a messa con [...]
[...] una vesticciuola di cotonina! – A me non me ne importa della Mangiacarrubbe, ma avrebbero dovuto bruciarla viva anche lei, con tutte le altre donne [...]
[...] a fare nella strada del Nero! – Dunque cosa pretendete per la casa, tornò a dire padron ’Ntoni. – Ne parleremo, ne parleremo quando saremo dal [...]
[...] raccattare la sciabola che aveva persa, e se ne uscì borbottando fra i denti, senz’altro, per amor dei galloni. – Ma ’Ntoni Malavoglia, il quale [...]
[...] notte. – A me non me ne importa se vi lascia dormire; ma non voglio che mi prendano la multa per amor vostro, se mi trovano l’uscio aperto a quest’ora [...]
[...] cercarvi i guai fuori di qui. Io non ne voglio chiacchiere colla polizia pei vostri begli occhi. ’Ntoni, vistosi cacciare in quel modo sulla strada [...]
[...] un momento di silenzio, e compare Vanni, per finirla, andò a riempire tre bicchieri di erbabianca. – Me ne impipo delle guardie! esclamò Rocco [...]
[...] nessuno al mondo. Gli altri se ne andarono mogi mogi, sotto la pioggia, rasente i muri. – E anche costui! masticava fra i denti Cinghialenta, – che sta [...]
[...] , ora che ’Ntoni è carcerato. E tornava a ripetere sempre la stessa cosa, intanto che i danari se ne andavano come l’acqua, e tutti i suoi passavano [...]
[...] strada, e se ne andò davvero, e nessuno la vide più. XV La gente diceva che la Lia era andata a stare con don Michele; già i Malavoglia non [...]
[...] anche lui senza dire una parola accanto al desco dove non c’era nulla, e nessuno sedeva più a mangiare la sera. – Ora me ne vado, – ripeteva lui [...]
[...] . – S’egli tornasse ora, – rispose Nunziata con quella voce dolce, e così calma, colle braccia sulle ginocchia, – ei non se ne andrebbe più, perchè adesso [...]
[...] nessuno! Io ci sono ancora perchè gli sfortunati hanno i giorni lunghi. Ma quando avrò chiuso gli occhi Alessi piglierà la Nunziata e se ne [...]
[...] nespolo c’era pure la stalla pel vitello, e la tettoia pel mangime, e ogni cosa; se ne andava ricordando a poco a poco, cercando qua e là cogli [...]
[...] appena il medico se ne fu andato, mentre stava a parlare ancora sull’uscio con Mena che piangeva, e Alessi il quale diceva di no e batteva i piedi, fece [...]
[...] gli pare e piace. Il padrone è mio marito. – Tu lasciali dire, – rispondeva suo marito. – Poi lo sanno che se vengono a toccarmi il naso ne faccio [...]
[...] don Ciccio il medico, quando lasciava l’asinello alla spezieria per andare a tastare il polso a padron ’Ntoni, e ricette non ne scriveva, perchè [...]
[...] lui me la farà la carità di portarmi all’ospedale sul suo carro. Così padron ’Ntoni se ne andò all’ospedale sul carro di Alfio Mosca, il quale ci [...]
[...] disse un’avemaria pel poveretto. Solo la cugina Anna e comare Grazia Piedipapera si asciugavano gli occhi col grembiule, come il carro se ne andava [...]
[...] lentamente sobbalzando sui sassi. Ma compare Tino rimbeccò alla moglie: – O perchè mi fai il piagnisteo? Che son forse morto io? A te che te ne [...]
[...] gli pareva vero a lui stesso che l’avesse vista coi suoi occhi, tanto che la voce gli mancava nella gola, mentre ne parlava per ingannare la noia [...]
[...] chiusa, e quando son tornato non ho trovato più niente di quel che avevo lasciato, e comare Mena non mi è parsa più quella. Uno che se ne va dal paese [...]
[...] all’ultimo momento. Padron ’Ntoni potè vederla sino all’ultimo momento, e mentre la Nunziata se ne andava via con Alfio Mosca, adagio adagio pel [...]
[...] Nunziata risalirono sul carro, arrotolarono la materassa e la coperta, e se ne tornarono senza dir nulla, per la lunga strada polverosa. Alessi si [...]
[...] che chiocciavano, e la voce della Longa che aveva sempre da fare. Adesso tutto era cambiato, e quando uno se ne va dal paese, è meglio che non ci [...]
[...] don Franco, mormoravano: – Questa l’ha vinta comare Venera contro don Silvestro; è un gran colpo per don Silvestro, ed è meglio che se ne vada dal [...]
[...] fatta capire a mio marito! Chi è buon cane mangia al trogolo; forestieri non ne vogliamo per la casa. Una volta in paese si stava meglio, quando non [...]
[...] avevo in cuore quando ve ne siete andato alla Bicocca col carro dell’asino, e mi pare ancora di vedere quel lume nella stalla, e voi che mettevate [...]
[...] vedeva passare, e si voltava dall’altra parte, colle spalle grosse. – A me non mi avete creduto degno di quest’onore! le disse alfine quando non ne [...]
[...] . Voi pel primo ve ne pentireste. Lasciatemi stare, che non sono da maritare, e mettetevi il cuore in pace. – Avete ragione, comare Mena! rispose [...]
[...] il cuore dal petto, e Mena gli disse tutta smarrita – Te ne vai? – Sì! rispose ’Ntoni. – E dove vai? chiese Alessi. – Non lo so. Venni per vedervi [...]
[...] se ne andò colla sua sporta sotto il braccio; poi quando fu lontano, in mezzo alla piazza scura e deserta, che tutti gli usci erano chiusi, si [...]
[...] volesse ad ogni costo per marito. Giac non visto udiva il colloquio. — Che ne dite voi? — Dateglielo. — È un accidenti che può far la sorte di una [...]
[...] la carezza ammirativa che c'era in quelle parole : nelle tue mani, e per accrescerla, essa ne afferrò una di quelle mani poderose e la serrò [...]
[...] rifornita di fresco, in principio d'estate. Gli stallieri ne ridevano; Barba Gris, trionfante, 12 badava a vantarli per migliori che non [...]
[...] ti ripiglio però, me ne duole, ma il tuo posto è preso. — Pazienza, cercherò altrove, l'ho fatta e la pago. Con Gin, mai una parola, nè [...]
[...] caffè ai nuovi arrivati. L'occhio pratico gli disse subito che quei signori non facevano brigata e ne argomentò che la carrozza doveva essere di [...]
[...] rosso agonizzante, si avviò diritto alle poste dei cavalli forestieri; li sentì soffiare, ne misurò a occhio la statura, una palmata sulla [...]
[...] , andò gemendo a fermarsi dirimpetto la sala da pranzo. Ne scesero un carabiniere e il cuoco venuto da un albergo di San Remo a far la campagna [...]
[...] a imballare i sacchi delle lettere ne andava sempre una mezz'ora e Giac via subito. La postale cambiava i cavalli a mezza strada, mentre Giac [...]
[...] vecchio per vincere la concorrenza, gli era tornato in danno e scorno, inzeppandogli la diligenza di valligiani, locchè ne svogliava i [...]
[...] buttati a sacca pure di spuntarla. Pensò perfino di impiantare un servizio alla svizzera, ma non era impresa da pochi giorni. La salute ne [...]
[...] sfinito del padre la tratteneva; il cortile era pieno di gente e ne veniva sempre. A quell'ora tutte e due le carrozze erano in grande ritardo. La [...]
[...] molti Svizzeri avrebbero lautamente pagato un maschio ed una femmina vivi, per trapiantarne la razza e farla allignare nelle proprie montagne. Ne [...]
[...] odiavano cordialmente le guardie, perchè erano guardie e perchè rubavano loro il mestiere e ne nascevano spesso delle scene violenti e nelle [...]
[...] quindicina almeno, erano tutti ritti sulla cresta delle roccie annusando l'aria inquieti dello scampo. Quattro colpi ne precipitarono tre giù pel [...]
[...] sdrucciolevole, ma egli salta come un camoscio; e lo faceva qui e là e più in basso e ne seguiva la corsa, minuto per minuto, rivedendo i luoghi [...]
[...] importa? ne rimangono delle ore di sole! Provava una tenerezza immensa per gli amici e conoscenti della valle, una vivacità infantile d'affetto per [...]
[...] conosceva. Che idea di fare così il galluccio su tutte le stie! Bel profitto glie ne restava. Ogni nuovo torto che si scopriva gli dava una [...]
[...] ne compiacesse; era l'idea che stava lì ferma a martellarlo, picchiando sempre colle stesse parole, e le più testarde erano le cattive. A volte [...]
[...] di amarezza acuto, ma non se ne rendeva ragione e non sapeva dargli nome nè corpo. Più che un sospetto, era una tentazione. Rifacendo il [...]
[...] lasciò più un istante; ma non era sua, era del compagno e sentiva che anche all'altro doveva esser venuta, che anche l'altro se ne sarebbe [...]
[...] era più che discreto; ma l'amico mi 44 pareva un gradasso. Gli offersi di vedere almeno la valigia, ma ne rise. Non mi piaceva. — Voi fate la [...]
[...] d'insolito: non sapevo dire che fosse, ma 45 la avvertivo dissimile dall'altre; più tardi me ne diedi conto: il suo passo non faceva rumore [...]
[...] Theodule, un colle di ghiacciaio, la cui altezza rimane impressa a memoria per i quattro 3 che ne formano la cifra. È alto 3333 metri. Di solito [...]
[...] vento. Se non era della valigia, credo che me ne sarei tornato senz'altro. Finalmente lo vidi seduto a terra, aspettarmi. Lo raggiunsi di malo [...]
[...] . Cominciavo a sentirmi vivamente inquieto. Egli se ne accorse e diventò subito gioviale e verboso; mi conosceva, aveva domandato di me all'oste [...]
[...] volevo dargli retta egli sì che me ne avrebbe raccontate delle storie, e fatti conoscere dei birbanti! Ah, loro vengono qui per il gusto di provare [...]
[...] vicenda. Entrò nel cavo carponi e ne uscì con un pacco di poche libbre di peso, involto in stracci laceri; lo sciolse e ne trasse sigari e tabacco [...]
[...] drappelli e frugano per le gole in traccia del morto, 52 ma prove salde non ne raccoglie nessuno. Sull'Alpe alta c'è sempre qualche voragine aperta [...]
[...] montagna, il sonno gelido, invincibile avanguardia della morte. Oh egli li conosceva quei valichi, passo a passo, ne aveva contate tutte le roccie e [...]
[...] Zermatt; se è salito è morto. Seguitammo le peste per oltre un'ora, ma giunti al piano superiore, ne smarrimmo ogni traccia; era nevicato di [...]
[...] settembre ne lo riporta via. Le nebbie vi sono frequenti e fitte, 59 i muri delle case che se ne imbevvero mostrano qua e là sgretolati delle pietre [...]
[...] spiacente ma insieme componevano una figura indimenticabile a cagione del ribrezzo che ne derivava. Io domandai più tardi a me stesso se la sua [...]
[...] appariva improvvisa come un fantasma. In fin di cena avendo io avanzato mezzo il vino della bottiglia, essa, venuta a sedermisi accanto, ne [...]
[...] lume perchè non ne reggevo la vista; la mia fantasia creava immagini di una realtà spaventosa. Tutte le paure infantili, tutti gli orribili [...]
[...] Miserere la donna gli versò mezzo bicchiere d'acquavite e glie lo porse: — A domani, ricordati, ce ne sarà dell'altra. Egli tracannò d'un getto [...]
[...] Creia, gli alpigiani vi salgono per un interminabile sentiero fra boschi e prati, e ne scendono, anzi ne precipitano i carri del minerale per [...]
[...] veramente, volente e cosciente: essi sanno dove la gran vittima inerte ha la fibra meno tenace, dove un sol colpo più squarcia e più ne morde le [...]
[...] , le ghiacciaie, le foreste, ne ridono tutte e si scaldano e fumano di vapori mentre là nell'antro impigrisce il crepuscolo mattinale e i colpi [...]
[...] come un quotidiano rifiorire di primavera, e un quotidiano rinnovarsi di giovinezza. Gli operai ne hanno stenebrata la mente e rinvigoriti i [...]
[...] compagni ne medita la propria. Martellano accaniti, sicuri di ogni colpo, i muscoli tesi, raccogliendo nel braccio tutta la forza vitale, le guancie e [...]
[...] . * ** L'opera più grave e veramente terribile è quella di calare il minerale fino al basso della 81 valle. Ne colmano certi cassoni quadrati che posano [...]
[...] sulle sbarre di una slitta. Un peso enorme, ma la strada si avvalla così scoscesa, che a mettere la slitta al sommo del pendio, la gola aperta ne [...]
[...] avvezzo alla montagna. Messo per quella china e spinto dalla slitta carica, un mulo ne avrebbe, al primo viaggio, rotte le gambe e fiaccato il filo [...]
[...] quattro ore di buon cammino: ne scendemmo in venti minuti. Ma non ci tornerei, nè consiglio ad altri la prova. Pericolo vero non c'è (la slitta [...]
[...] non avrebbero potuto ricompensarla, ne avevano rifiutato i servigi. Ne era seguito uno stato di ostilità muto e rabbioso, che si risolveva in [...]
[...] domestica gli empivano la testa con sfoghi di vanità offesa, e Guglielmo, che non ne sapeva altro, dava retta e faceva muso anche lui. Il padre [...]
[...] del piano l'avrebbe tolta per una signora. A Gressoney se ne incontrano molte: ragazze con cento mila lire di dote, istrutte come tante maestre [...]
[...] ; servigi che offerti avrebbero forse incontrata una timorosa ripulsa, ma che, una volta prestati, ne autorizzavano, anzi ne chiamavano degli altri. E [...]
[...] vacche non si poteva durare, e avendone comprate due, aveva pregato Teresa che ne assumesse la cura per spartirne il profitto. Il nuovo [...]
[...] vendere non ne aveva, che lo faceva per cortesia, perchè sapeva a che mirasse il compratore. E intascati i quattrini il giovane li impiegava in [...]
[...] stava nell'aia a guardare il padrone che se ne partiva soddisfatto. Era sul finire d'ottobre, una giornata serena e fredda, meno trista però che al [...]
[...] . Pensiamo se questa ne fu contenta! Cenarono insieme e Guglielmo espose tutti i suoi propositi, il suo piano di vita. A Gressoney-la-Trinitè mancava un [...]
[...] lampada per tutta l'officina! Di fuori la neve in faccia alla finestra ne 101 era illuminata per lunghissima tratta; pareva un fiume d'argento [...]
[...] , maneggiava le assi come fuscelli, le fissava al granchio con una spinta da catapulta, e poi piallando ne faceva uscire dei trucioli eguali [...]
[...] dosso la giacca e ne li avvolse, li rivestì di neve e li espose al sole. Il sole scioglieva la neve, ma i piedi non sentivano nulla anche [...]
[...] , sventolato dall'aria, diversi punti della parete, ne ricava armonie diverse, note dolci e trascinate, gemiti di lamento 111 e singhiozzi e trilli [...]
[...] all'infinito, e un suono insegue l'altro o lo avvicenda o ne respinge le ondate e si confonde con esso, e ne scaturisce una sonorità larga e piena che [...]
[...] innonda l'aria, così continua che a volte non l'avvertite; se non che al menomo soffio di vento che ne alteri l'armonia, ne avete subitamente [...]
[...] al lavoro e ne ritorna solo. Manca il ritorno dai campi a frotte, pieno di chiacchiere e di risate, dove i piccoli aiuti vicendevoli fanno [...]
[...] raggiungerle, ne vada anche della vita, e industriarsi a scamparle. Le Alpi ne hanno parecchie di croci che segnano il luogo dove è morto un pastore [...]
[...] micidiale. Stavamo per scendere sul letto del ghiacciaio quando il rumore di pietre smottate e rovinanti per la morena di contro ce ne trattenne [...]
[...] selvaggi che non ne avverte la selvatichezza. Per chi ha il passo sicuro, una sporgenza di pochi centimetri vale quanto il più largo stradale e [...]
[...] saliranno da un villaggio lontano quindici o venti ore di cammino (quante ne occorrono per andare da Torino a Roma) e soccorrerà al morticino la [...]
[...] quattro tonsurati. A sentirli, il vicario saliva sulla torre della chiesa vicarile donde dominava le quattro soggette parrocchie; ma quella torre ne [...]
[...] torre non era crollata finora, ne potevano venire dei terremoti. Oh lo sapevano tutti! Il vicario, per non essere distolto dalla sua vigilanza [...]
[...] un'agonia a profitto dei sani. Una volta nominate le campane, fu affar finito e non se ne uscì più. Ogni parte di esse fu specificata, ogni [...]
[...] crescente disistima; ne provavo l'irritante delusione del cacciatore che vede la selvaggina passargli sull'uscio di casa quando egli si disponeva ad [...]
[...] ne recava forse nelle parole istesse che adoperava, certo nel modo di pronunziarle, una bontà matura e tranquilla, che mi rasserenava l'animo [...]
[...] . Per levarmi di dubbio, gli domandai perchè egli a sua volta non cercasse di informarsi alquanto dei fatti miei. — Che profitto me ne verrebbe? e [...]
[...] conoscere agli altri. — Ha cercato almeno di darsi ragione di questa mia curiosità? — Non ne avevo bisogno. Le sue domande 133 me le aspettavo tutte [...]
[...] quante dalla prima all'ultima e, me lo lasci dire, nella forma precisa in cui me le ha fatte. E non creda che me ne abbia avuto per male o che il [...]
[...] più. Ho seguito il procedere delle idee correnti, anzi ne ho rimontato il cammino. Le interrogazioni intorno alla mia vita, le quali vent'anni [...]
[...] precise, rigide, hanno alle volte il piglio imperativo del giudice inquirente. Ne ho dedotto che gli uomini universali del piano hanno mutato [...]
[...] mandato qui vice-curato e poi curato alla morte del mio predecessore. Allora lo pregai mi dicesse de' suoi versi. Corse tosto allo scrittoio, ne [...]
[...] aggiungo nulla di mio, che quei versi li ho veramente intesi, che il prete gobbo me li lasciò alcuni giorni per le mani e che ne fui [...]
[...] ne sparnazzavano 137 intorno mille piccoli fatti ignorati, giusti, di quelli che si sentono veri anche a non averli mai prima osservati. Una [...]
[...] intervenire nella gran scena come figure di seconda mano, ne ricava degli incidenti comici o dei ritornelli maliziosi. Il poemetto si rigira [...]
[...] lo avesse lodato per la sua modernità ne avrebbe avuto in risposta una crollatina di spalle; egli non aveva forse mai letto un libro scritto di [...]
[...] questo secolo. Ma egli non scriverà forse mai più un verso in vita sua, e non ne scrisse da parecchi anni. Stava correggendo gli ultimi quando [...]
[...] esclusivamente al suo servizio. Ne era padrone un tal Vincenzo Bionaz, il quale l'aveva comprata ed era venuto a dimorarvi colla moglie e due amori di [...]
[...] tutte belle da dipingere, lo adorava e ne era adorata, e vivevano tutti e due in pace, come si dice, con Dio e cogli uomini, lasciandosi andare [...]
[...] vennero, i suoni non facevano volgersi quella testolina e non ne rompevano il sonno, gli occhi fissavano gli oggetti senza guardarli, le labbra [...]
[...] segnare sulla faccia del bambino il luogo preciso dove la pelle se ne increspava, dove faceva la deliziosa bucherella che tira i baci. E i due morti [...]
[...] oscurità, ne avrebbe paura. Io torno fra i miei simili che pensano ed agiscono, che conoscono i proprii bisogni e li soddisfano, che sono armati [...]
[...] diavolo in corpo e la vista della disunione che ne era derivata fra i parenti lo infervorò all’impresa. La scena seguìta in chiesa lo persuase essere [...]
[...] cercare dove sia rotto il congegno del cervello, e svitarne tutte le ruote per vedere di rimontarlo. Ahimè, altro che rotto! ne mancano delle [...]
[...] porta ogni domenica le ciambelle alla casa dei Bionaz, ma non se ne fa mai il visibile distributore. Certe volte induce i parenti a ritardare [...]
[...] apparire soltanto col cibo. La prima volta che il fanciullo sorrise al giungere di Vincenzo, il prete ne ebbe una contentezza infinita: quando lo [...]
[...] ; tutto il paese è sugli usci; il fragore cresce, empie l’aria, batte ai monti di là dalla valle e ne ritorna rombo continuo, squarciato di [...]
[...] sfondata. Allora il grande volume raccolto precipita improvvisamente e ne seguono le più terribili rovine fra quante si conoscono in montagna. In [...]
[...] , e ne giungeva di continuo, ma tutti erano impotenti ad aiuti: fra essi e la casa muggiva l'onda furiosa ed oscura. Videro rischiararsi le [...]
[...] migliore industria estiva nei paesi alpini consiste nell'andare per Guida cogli alpinisti. Nelle Alpi nostre ne campano un cento cinquanta persone [...]
[...] incerto del mestiere, essi la guardano in faccia, l'affrontano senza bravate e senza paura, ne misurano i colpi, li parano e spesso ne trionfano. Ma [...]
[...] ? — Secondo le gambe. — C’è pericolo? — Bisogna vedere. — Ma il tempo promette? — Finora è bello. E non ne cavate altro. Smargiassate od anche [...]
[...] semplici promesse non ne fanno mai o se ci cogliete qualcuno, dite pure che non è dei buoni. Non cercano mai di adescare gli inesperti alle 167 gite [...]
[...] pensiero della paga li muove una smania di avventure, una specie di amore per l'arte, tanto che ne conosco di quelli che ci si misero, e d'inverno [...]
[...] sommità della terra. Parecchie guide valdostane di Valtournanche, seguirono il Wimper nelle sue escursioni sulla Cordilliera delle Ande, e ve ne [...]
[...] , fra i quali ne troverete di tardi, di corti, d'ispidi, di sospettosi, litigiosi, permalosi, avari, ingordi talora, ma di servili mai, o pochissimi [...]
[...] salire nè spiegarsi in quei luoghi disagevoli e la vita dura che essi menano costa loro così caro che non arrivano a persuadersi ve ne siano di [...]
[...] premio, non possono credere che quelli ne rifuggano per diporto e li sospettano di mire occulte. Il villano in cui v'imbattete per strada vi domanda [...]
[...] di un museo, nè sono in tale numero da disputarsi a furia di profferte il cliente, nè la paga che ne tirano è così sproporzionata al servizio [...]
[...] il forestiero ne li ringrazia, negano allegri disagio e fatica, se trova che gli dettero il suo e nulla più, sono disposti a convenirne [...]
[...] della mente e del corpo e sanno che una notte bianca non scema loro un'oncia di vigore mentre ne dimezzerebbe l'uomo disavvezzo, della pianura [...]
[...] comando io. I suoi compagni sono con me, io ne devo rispondere e ne rispondo; so quello che mi faccio: la mia pelle mi è cara e non fui mai [...]
[...] Gressoney, sperando di trovarceli. Ne furono raggiunti il giorno di poi. I due disgraziati, mezz'ora dopo abbandonato il grosso della brigata, si [...]
[...] , glie ne chiedevo per strada: — Il vostro nome, Lysbak, mi fa supporre che siate nativo di quel paese, perchè il torrente che vi corre si chiama [...]
[...] spiace il vino? — Non ne bevo. — Per farmi piacere, Lysbak, un sorso. Il vino cementa l'amicizia. — Non sono vostro amico, signore; vi servo [...]
[...] gusto, che non riescono a dar nome nè al suo odore, nè al suo sapore; all'udito, che in essa perde suoni vicinissimi e ne percepisce nettamente e [...]
[...] Scendevamo da venti minuti, quando si fermò d'un tratto: — Abbiamo sbagliato strada, siamo troppo a sinistra, indietro. Indietro!? Non ne potevo [...]
[...] il luogo, lasciatevi condurre. —Non m'ingannate, Lysbak, non me ne allontanate. Mi afferrò la mano e mi portò sull'uscio: — Io vi aspetto qui [...]
[...] volte milionario. L'ultima volta che egli fu in Svizzera a vendere le pecore, invece delle quattro giovenche che aveva in animo di comprarvi, ne [...]
[...] 194 le rendite erano un po' calate e a fare i conti ne sarebbe risultato roso qua e là anche il capitale; ma Daniele i conti non li faceva e [...]
[...] primi nevati e poi se ne tornò solo a casa. Verso la mezzanotte, Daniele con un suo pastore traversava il ghiacciaio dell'Aventina 195 quando gli [...]
[...] trave del tetto e lo tenne sospeso finchè non ne fu levata salva la donna: e i presenti al fatto giuravano che ad ogni altro il peso avrebbe [...]
[...] colla lodevole abitudine presa dacchè essa è della famiglia, di attendere Natale ai 200 lavori campestri, quattrini in paga di manovali non ne [...]
[...] l'anello per far festa al bambino. — No, credi a me: delle spese ne occorreranno di molte e gravi in questi giorni; teniamoci alle necessarie [...]
[...] danari è lei che li tiene, se gliene domanderai per sciuparli forse te li darà lo stesso ma ne avrà dispiacere. — E non sono qui io? — disse il cugino [...]
[...] la forza virile che era ne' suoi muscoli dovesse avventarsi su quel corpicino e soffocarlo. Si tagliò la barba per poterla baciare. La sua gran [...]
[...] entrate e delle uscite e queste non combinavano mai; ne entrava sempre più che non si spendesse. La Lena a sette anni era un fiore rosso di [...]
[...] vecchia diede ottanta lire. Natale, che già ne aveva tolte dugento in prestito dal cugino, giurò che bastavano, anzi che ce n'era d'avanzo e [...]
[...] tali battaglie interne lo avevano reso taciturno e la moglie non se ne dava pensiero e del suo non darsi pensiero egli si accorava. Ma i baci di [...]
[...] che basti per due. Gli abiti restano, se ne farà di meno quest'altr'anno. E Natale: 207 — Sessanta lire non è gran spesa. Di più non direi, ma [...]
[...] , cioè avendo l'aria di fare una economia di dieci lire, mentre in realtà ne spendeva quaranta più del convenuto. Perciò ribattè ridendo tutte le [...]
[...] : Grazie, padre, grazie padre, e ne rise. Sulla vetta il sole si oscurò senza vento e l'aria parve addolcita: segno di neve. E la neve sopraggiunse [...]
[...] ammucchiava pesante; le scarpe ad ogni passo ne levavano degli strati larghi come una grossa focaccia e gli toccava staccarsela pestando a forza [...]
[...] cugino, diceva una sera con sua moglie. Da qualche mese egli mi si fa brusco e vuol essere pagato. — C’è tempo, osservò questa. Al cugino ne darai [...]
[...] , chè anch'essa li ha lamentati più volte, scusandoli poverina, gli sperperi del padre. E via e via, ne passavano delle accuse, una aggravando [...]
[...] volta di quella scena dopo il ballo dal Lanther, una scenaccia che Lena ne fu malata dallo spavento; e Natale taceva. Poi venne il vizio del bere [...]
[...] , e quanto non ne disse di quello! E Natale taceva. Poi la grandigia di un monumento al padre, un monumento così sproporzionato ai loro mezzi di [...]
[...] villaggio, si ridestò in favore del poveretto la pietà paesana e tutti lo consigliarono che impugnasse di lesione il contratto. Egli non ne [...]
[...] volle sapere; si mise a giornata da questo e da quello a portar carichi di legna e a far commissioni. Il denaro che ne tirava lo metteva in casa e [...]
[...] giungeva all'orecchio come se un'altra persona l’andasse cantando ed egli ne accompagnava la cadenza col passo e col dimenare del capo. Giunto al [...]
[...] lui quanto in ogni altro nessuno avrebbe saputo tollerare. Le donne specialmente ne impazzivano: era bello, vivacissimo e pronto a volgere in [...]
[...] Lautou, proprietaria di miniere. Il giorno che giunse in Ollomont cadde un rovescio d'acqua impetuosissimo 232 e ne franò in più luoghi la strada [...]
[...] a tollerare ogni cosa, pure di non perdere l'impiego; ma il Vescovo, intesa la notizia, gli disse asciutto asciutto che non se ne maravigliava [...]
[...] mia parte di commedia per dare verosimiglianza alla cosa. E lasciato lo scherzo, il babbo ripigliava il racconto ma io non ne seguivo il filo [...]
[...] la sensazione morbida e snervante delle sue carezze e ne rabbrividivo. Vedevo di continuo quello sguardo morente ed appassionato che avevo più [...]
[...] volte sorpreso ne' suoi occhi, e cercavo di rifarmi la figura del conte, al quale certo quello sguardo era diretto, ma non c'era verso di venirne [...]
[...] mia cameretta ed aspirandovi il profumo di che i miei abiti s'erano impregnati nelle stanze ed al contatto della contessa, rivedevo ne' suoi [...]
[...] pizzo bianco, un soffio di pizzo, così sottile che non avrebbe velato uno specchio; con una sola mossa della mano se la gittò sulle spalle e ne [...]
[...] viso! Egli doveva esser bello e nobile come il sole! Non gli invidiavo la sua felicità e non ne ingelosivo, solo sentendomi fatto così interamente [...]
[...] estraneo alla contessa, ne provavo un'amarezza infinita, un pungente desiderio di giovarle purchessia dal mio luogo umile, ignorato da lei, pure di [...]
[...] sguardi d'amore, se dopo tante ore, glie ne durava negli occhi tanta dolcezza! Verso la fine del pranzo entrò il maggiordomo ed avvertì il conte di [...]
[...] occulte tenerezze e desiderii d'amore, ma essa ne sosteneva gli sguardi con verginale ignoranza. Dopo cena mi chiamò seco al solito nella sua camera [...]
[...] sul canapè, gli occhi chiusi, attentissima. Io tremavo m'avesse a ringraziare della mia bugia locchè m'avrebbe messo in imbarazzo; ma non ne [...]
[...] mentito. Ebbe il coraggio di aggiungere: — Un'altra volta, se anche te ne prego, non badare alle mie paure, ma non ti mettere a rischio di [...]
[...] concerti che non ci permise pure una visita alla mamma, sempre dietro a quel poco guadagno, che fu poco davvero e l'autunno ne inaridì la sorgente [...]
[...] principio di maggio me ne partii pedestre alla volta di Torino. Entrai in città con un temporale che mi accompagnava senza pioggia da due ore; lo [...]
[...] , s'inalberavano e rinculavano. E la gente a ridere, e la dama a crucciarsi quasi disposta al guado, se non che il mercante con grandi premure ne la [...]
[...] , e via carrozze e portantine quante non ne apparivano in un anno in valle d'Aosta, e gente affaccendata, e signori a diporto. La casa gialla era [...]
[...] , piccino, tu sei di buon augurio. Ignorava le mie disgrazie, ne pianse, mi rincorò, mi promise di farmi uno stato; il domani andava a Corte al castello [...]
[...] coscienza della realtà e la padronanza dei sensi. Rammento che accordando il violino, me ne sentii così fortemente echeggiate nel petto le note [...]
[...] intercalandovi qualche sapida parola del gergo valdostano; e i sigari fioccavano in tal quantità che non pareva ne potessero tanti capire le sue [...]
[...] contadinesca non scompariva dirimpetto al frizzo regale, ma scoppiettava sincera ed allegra fra un coro di risate, senza che ne scapitasse la [...]
[...] canzonature di poi, e se ne coglieva troppe o troppo bene, trapelava dalle sue parole una punta di gelosia che durava finchè con un colpo maestro [...]
[...] contemporanea e ne traeva notizie curiosissime e ritratti compendiati in pochi tocchi sagaci e pieni di colore. Finito il passeggio, buona notte [...]
[...] bisognava partire e rivalicare il colle del Lauzon. — Badi — gli disse il generale — che gli ospiti di Sua Maestà non se ne vanno se non quando [...]
[...] dalla tenda, gli disse: — Dunque lei ne ha abbastanza della mia compagnia? — Oh! ma... — Lo so, lo so, vada pure, è giusto. Suo padre l'aspetta [...]
[...] due versi dichiarativi. Il Re ne fu contentissimo e ci mandò ad invitare tutti a pranzo per il giovedì venturo, tempo permettendolo. Ma dopo due [...]
[...] Teja ed il Pittara, i quali giunsero a Valsavaranche più morti che vivi. Il Teja raccontò questa sua visita nel Pasquino ed il Pittara ne ricavò [...]
[...] che le valli alpine, e più quella d'Aosta, siano un semenzaio di leggende e di tradizioni popolari. Ve ne sono invece pochissime e scolorite. Il [...]
[...] Dame o nere o bianche o grigie o rosse, apparse la notte sull'alto delle torri, ma non ne tremano che i bimbi assonnati. Le ragazze ed i [...]
[...] voce, che ne rimasi colpito. Mi scusai alla meglio ed egli allora, sedutomi vicino, cominciò a ragionare degli animali, che bisogna rispettarli [...]
[...] ardimento, ne rimangono molti in val d'Aosta. Da Châtillon o meglio da Ussel ne appaiono due egualmente maravigliosi, i quali tengono i due [...]
[...] nel nuovo letto, gli operai che ne seguivano il corso videro una biscia nera e sottile precedere l'acqua come a mostrarle il cammino. Un [...]
[...] l'anima del brav'uomo, e Dio ne vendicava così l'uccisione. Di questa favola, non è difficile rintracciare l'origine. Così in valle d'Aosta, come in [...]
[...] angolo retto da una fronte prominente che ombreggiava il viso fino alla bocca. Il viso, anzi il capo intero era tutto peli: ne scaturivano da ogni [...]
[...] parte; pareva rimpinzito di crino perdere il soverchio per tutte le vie. Le narici e le orecchie ne avrebbero fornito da fare il pizzo ad uno [...]
[...] studente e i baffi lunghi entravano in bocca e ne riuscivano così diritti come se derivassero di gola. La barba saliva sulle gote fin sotto le [...]
[...] dell'acqua per due pietre lanciate vicine, e ne seguiva uno scompiglio da non dirsi. To non vidi mai una faccia più strana di quella, tanto che [...]
[...] evidente; i fatti che narrava gli risultavano forse da troppo sicura testimonianza, perchè potesse temere a lungo che altri ne dubitasse. Quando gli [...]
[...] più anni, ed io penso alla memoria che ne dev'esser durata nel suo piccolo villaggio. Là certo in sua vita, le mamme lo additarono ai bambini [...]
[...] , perchè ne ricorderanno l'immagine fantastica in luogo della reale. Certo i suoi prodigi lasciarono traccia, certo sono vantati anche oggidì, la [...]
[...] vicenda delle stagioni vi è aspra e violenta come la struttura dei luoghi. E colla vicenda delle stagioni, la vita animale che l'accompagna e ne [...]
[...] , credo che ve ne hanno altri di più penoso soggiorno. Là almeno, una certa regola monacale inganna il tempo e fa meno amaro l'esilio. Vi sono [...]
[...] , e Revue scientifique uno dei più vivi periodici di Francia e ne possiede tutta la collezione fin da quando la si chiamava: Revue des cours [...]
[...] corrispose più giustamente all'azione. Noi sfioriamo la mensa intellettuale di un libro: quelli tornano dieci volte allo stesso piatto e non ne lasciano [...]
[...] . Capitai all'improvviso, mentre scagliava contro l'innocente parete le sue invettive e ne risi; ma quando m'ebbe detto ridendo bonariamente che [...]
[...] cogliessero sul loro passaggio, che ne andava forse della vita. Dio sa come sarebbero entrate a precipizio là dentro! Oh, non entrarono a [...]
[...] intanto ne venivano, ne venivano serrate le une sulle altre, a cinque a sei di fronte, ammantellate di neve, grondanti acqua e sudore, pazienti [...]
[...] era piena e riboccava che la mandra non pareva scemata d'un capo. Non se ne vedeva la fine; lontano lontano lassù presso la Colonna di Giove, era [...]
[...] 313 innanzi l'Ospizio? Il prete diceva un dugento a dir poco e ne dovevano giungere almeno altrettante. Che farne? Dove metterle? Già [...]
[...] giunsero i negozianti, una quindicina d'omaccioni che si raccomandavano al Rettore come se ne aspettassero miracoli, parlando, strillando, piangendo [...]
[...] mugolii isolati di vacche smarrite. Io non so bene quante ne morirono o gelate o precipitando dai burroni, ma furono assai. Parecchie, guidate [...]
[...] . Qui ai piedi del Monte Bianco corre un vallone parallelo al suo asse: dalle vette di Miravidi l'occhio ne abbraccia tutta la distesa, misura [...]
[...] Oriente, è detta Pennina, da Penn che dal celtico significa: sommità e Dora, proviene da Dour (acqua) e moltissime altre ve ne hanno che io [...]
[...] passaggio di Ercole. Plinio secondo ne discorre come di voce in gran credito, e al popolo dei Salassi che abitava queste 321 regioni, vantano [...]
[...] Mediterraneo e l'Oceano. Vi andò seguendo la costiera Libica; ne sarà tornato per Spagna e Gallia, donde per l'Alpe Graja o per il Colle di Tenda [...]
[...] . Locchè con altrettanta esattezza non si può dire di altri luoghi, fuorchè del mare al largo donde non si scoprono terre, o ne appare solamente [...]
[...] Piccolo San Bernardo 328 ebbe normali abitatori, se non che ne venne a poco a poco scemando il numero, sicchè la casa eretta per convento, finì [...]
[...] finalmente ne sgombrano l'anno 1706, dopo la battaglia di Torino, riconduceudo seco i nuovi reggimenti del marchese De Vibraye scesi pur ora dal [...]
[...] , dissanguate, arse, queste terre, che diedero agli eserciti piemontesi i migliori soldati, non ne ebbero onori di lapidi e di monumenti; il detto: felici [...]
[...] Cenisio e del Gottardo, passa in un giorno più gente, che non ne pericolò in otto secoli sulle giogaie del Piccolo e del Grande San Bernardo. I [...]
[...] rivestita la parete, un piano che faccia da tavolino e rialzarlo senza che ne appaia la mostra, si lambiccano il cervello a perfezionare le [...]
[...] forza e sostanze da camparvi con agiatezza, o dovette soccombere o ne sloggiò. La miseria della quale vedremo tanti impensati esempi nel basso, non [...]
[...] poco, che solamente i ricchi ne posseggono, e non essendovi traffichi nè industrie, chi non ha rendite o possedimenti, non trova la via di [...]
[...] il pericolo diventa consuetudinario, l'uomo industrioso ne scampa o se ne giova; il solco squarciato dalla valanga serve l'estate a guidare in [...]
[...] le vittime dell'inverno passato e ne fa temere di nuove ogni anno. LA NEVE Chi non ha visto la montagna nell'inverno del 1885, non conosce [...]
[...] immedesimata col sole, tanto ne rifletteva interi ed intensi tutti i raggi. È impossibile ridire la dolcezza profonda di quelle linee e di quel colore [...]
[...] le impressioni di quello spettacolo perchè proponendomi di rappresentarlo con verità, temetti me ne sviasse l'eccitazione dei sensi e dell'animo [...]
[...] ; è quasi passato un anno e richiamandolo in mente lo rivedo tal quale e ne riprovo la stessa maraviglia, mista a non so quale sgomento come di [...]
[...] la strada che da una borgatella vicina mette a quel capo-luogo ne era stata interrotta per qualche centinaio di metri e vi si era sovrapposta una [...]
[...] scricchiolìo secco del vetro frantumato. La chiarezza uniforme sembrava allargare gli spazi, l'aspetto solito della montagna ne era così trasfigurato [...]
[...] una fiera. Vi stavo da tre ore e l'avvertivo continuamente e me ne derivava un innalzamento inusato dell'intelletto, una attività fantastica [...]
[...] fatiche senza stanchezza. Ma quella esaltazione era deliziosa oltre ogni dire, e ancora mi godo a rammentarla benchè me ne sfuggano gli elementi [...]
[...] di inoltrarmi circospetto per terra non me ne venisse qualcuno sotto i piedi. Erano in numero sterminato, bianchi bianchi come la neve, barbe [...]
[...] di una grande nevicata alpina, non può comprendere l'esaltazione che ne deriva ai sensi ed all'intelletto. Gli scrittori Russi, il Tourguèneff [...]
[...] , traverso i suoi cristalli, nulla traspare della bruna faccia terrestre, il suolo ch'essa ricopre ne ha modificata la struttura; le linee, i [...]
[...] vi assiderasse il freddo, se smarriste la strada, se, se, se, quanti ne può mettere la mente sviata, che fare? dove cercare aiuto? a che [...]
[...] una mano mi respingesse, pensai che se avessi passata una notte fra quella neve non ne sarei uscito mai più, provai un tale smarrimento, un tale [...]
[...] drappeggio; poi stese il tappeto; e mise le poltroncine ai due lati del divano. — Adesso esci un momento. — Perchè? — Te ne prego. Esci in corte [...]
[...] . — Chi? — Un'amica mia di collegio; non la conosci, tu. Già, non ne conosci nessuna, — aggiunse, ridendo sempre. Poi fattasi seria, a un tratto: — Sei [...]
[...] dazio; e poiché aveva sposato l'inglese (glie ne avevano parlato chiamandolo così, la prima volta) senza amore, per convenienza, perchè disperava, a [...]
[...] 24 anni, di trovare di meglio, non si crucciava di questa gran libertà che suo marito era obbligato a concederle: anzi, forse, ne gioiva e se ne [...]
[...] il forastiero. I giovanotti sapevano di francese quel pochetto che avevano imparato alla scuola. Un po' più ne sapeva il genero, che aveva viaggiato [...]
[...] settimana. Lo scopo di quelle festicciole era di trovar marito alle due figliuole ancor nubili, Clara e Virginia. Non ne faceva un mistero [...]
[...] le butto via, che non le dò al primo capitato; che anzi ne faccio venir molti, quanti ce ne stanno, per procedere ad una selezione, per scegliere [...]
[...] , c'è lavoro per tutti. Così, invece di due maschi, me ne avesse fatti sei mia moglie. Si risparmierebbe nello stipendio agli impiegati. E poi [...]
[...] decidendo come vorrete, mi conserverete sempre ed ugualmente la vostra amicizia. — Certamente. Ditemi franco quello che ne pensate. — Ecco [...]
[...] braccia. Ma una moglie! Voi non sapete, forse, quante pretese, quanti bisogni ànno le donne! E voi, senza farvi i conti addosso, Dio me ne guardi, non [...]
[...] guardar bene in fondo alla vita di tutti quelli che si conoscono, ne resterebbe forse uno su cento al quale si potrebbe stringere la mano senza [...]
[...] obbiezioni avevano fatte sull'inglese, aveva aggiunto: — E credete, signor Burton, che la vostra famiglia sarà contenta? — Ne sono certo — aveva risposto [...]
[...] fornita di cibi freschi, ed anzi ogni giorno, di una primizia, di una ghiottoneria. Tutto ciò con quattromila lire; e la pigione soltanto ne portava [...]
[...] baciava sua moglie che voleva essere svegliata — guai se se ne andasse senza salutarla! — e usciva. Ritornava pel pranzo. Erano passati quattro [...]
[...] casa Galli. Allora glie ne chiese il perchè: — È semplicissimo. Il Galli, tu lo sai, l'avevi capito certamente, ti aveva messi gli occhi addosso [...]
[...] sono più birbanti che brave persone, sai! Adesso che vado un poco nella gente, di qua e di là, pei salotti delle amiche, ne sento e ne vedo d'ogni [...]
[...] ! eh! mio caro, se ne vedono e se ne imparano tante! Ed anzi, credo che sia bene: servono a metterci in guardia e ad evitare il male, anche solo le [...]
[...] moglie sarebbe anche una ottima madre. Però, quattr'anni di matrimonio erano passati e Burton non aveva ancora un erede. Non se ne preoccupavano [...]
[...] , e non se ne addoloravano, nè lui, nè Adelina. Certamente, essi non potevano, a questo proposito, nutrir dei rimorsi. Era, anzi questa una delle [...]
[...] sprofondava poi ne' suoi studi coll'intimo convincimento che una uguale fierezza, una uguale soddisfazione erano rimaste nella sua sposa: e che, come [...]
[...] ; se è bel tempo, se non fa troppo caldo o troppo freddo, vengo a piedi.... Ti vedo, ti dò un bacio, e me ne vado contenta di averti veduto a [...]
[...] scusa al mal fare. Quando Adelina arrivava in istudio, diceva sempre: — Vengo dalla Bianca Caradelli; — oppure, quando se ne andava: — Vado da Bianca [...]
[...] accrescersi della loro intimità, questo semplificarsi delle abitudini di lei, gli avevano causato una intensa soddisfazione. E ne aveva dato merito a Bianca [...]
[...] . Adelina, vedendolo uscire, quel mattino, più di buon'ora, glie ne chiese il perché. Ma egli lo tacque. Voleva, con una improvvisata, rivelare a sua [...]
[...] che un nuovo compagno veniva adesso a tenergli compagnia, a prestargli ajuto se ne abbisognasse. Perchè dubitare ancora? Perchè frenare più oltre [...]
[...] la gioia? Perchè non dar la grande notizia, almeno a lei, a lei sola, che ne avrebbe tanto gioito, che l'aspettava da quattro anni, che aveva [...]
[...] che veniva a lavorare a giornata, e che essa aiutava e dirigeva. E sembrava, poi, abbigliata, da una sarta di Parigi. Che ne sapeva lui, di quei [...]
[...] !... Adesso, ripensandoci, vedendo prossima la fine di tutti quei sacrifici, ne provava rimorso. Povera e cara Adelina sua! — È permesso? La voce di [...]
[...] cerca di lei. Giacomo lesse: «Baron Oscar Dumenville, chevalier, de la Légion d'honneur». Lui! Erano passate molte ore, dunque, senza che egli se ne [...]
[...] . — Oh! non ne vale la pena! — rispose ridendo il banchiere. E aggiunse: — Fate pure.... non ò nessuna premura. Burton uscì. Aveva bisogno di un [...]
[...] , che gli dava la febbre. Adelina. La mia biondina. Null'altro. Adelina. Ma era lei, proprio? Sì, ne aveva riconosciuta la voce. Ed era fuggita [...]
[...] . Sentiva che ne avrebbe abbastanza per ascoltare, qualunque cosa udisse, senza tradirsi. Perchè bisognava udire. Bisognava. Era assolutamente [...]
[...] arrivo a Milano. — Se vi dico, non ne vale la pena. — No, scusate. Parliamoci franco. Non mi aspettavo nessuna donna qui. E una donna è venuta. Non [...]
[...] , ve ne prego. — Come volete. Fumate? — Grazie. — E Giacomo prese un grosso Avana da un portasigari di pelle fregiato della corona baronale che [...]
[...] , speciali, — César non insiste, s'inchina, e se ne va. Se invece fate degli acquisti e avviate la conversazione — naturalmente una conversazione da [...]
[...] purchè si tratti di qualcuna che ne valga la pena. César abbandonò la maniglia, posò di nuovo il vassoio degli sigari, e cavò di tasca il suo [...]
[...] . Anzi, possiamo chiamarla appunto la Biondina, tout court, perchè mi fu presentata così, sul ritratto, dalla signora Bianchi; e non me ne à parlato [...]
[...] . Voleva sapere dell'altro. E chiese: — Ma la Bianchi non ne conosce il nome? — Mi à giurato che no. Quando deve avvertirla che.... c'è un cliente [...]
[...] viuzze strette e semioscure.... non ne ricordo più nulla.... Il banchiere si alzò, e trasse l'orologio di tasca. — Perbacco! le quattro. Abbiamo fatto [...]
[...] . Lo aveva raccolto da terra e adagiato sul divano. Su una tavola, lì presso, aveva scorta una bottiglia d'acqua e glie ne aveva spruzzata qualche [...]
[...] aveva diritto di chiedergli soddisfazioni o riparazioni, o che, molto probabilmente, non glie ne avrebbe chieste. Un uomo poi — d'altra parte — pel [...]
[...] non sapeva bene, esattamente, quanti milioni possedesse, ma ne avrebbe immolato uno, certamente, per trovarsi a mille miglia lontano. Giacomo [...]
[...] .... 23 James s'era alzato di scatto, e l'aveva interrotto, porgendogli la mano e dicendogli con voce ferma: — Grazie!... Non ne avete nessun [...]
[...] ciglia, e sapendo di pronunciare delle parole superflue, ma come uno sfogo: — Vi prego di credere che non lo sapevo, e che non ne approfittavo. Il [...]
[...] offendetevene. Ne ò bisogno. Quand'è che sarete di ritorno? — Credo fra tre giorni: ma non contavo fermarmi di nuovo qui. Però, se vi occorre.... — Ve lo [...]
[...] che neppure la Bianchi sapesse chi era la sua cliente. Si dànno queste cose, a Parigi, a Londra, a Milano. Lo aveva detto Dumenville, e se ne [...]
[...] fuggita? Ebbene, manderebbe Carolina, la fantesca, a chiamarla, o ne anderebbe in cerca lui stesso. Saprebbe dove trovarla: dalla zia, o dalla Bianca [...]
[...] , se occorreva, d'essere venuta, alla fabbrica, oggi. Prove ne avevano? No, certamente. Avrebbero potuto procurarsene? No. Negare dunque. Ma [...]
[...] la parola d'onore che, uscito, se ne andrebbe nella sua carrozza; e non starebbe ad attenderla giù, non la spierebbe e non la seguirebbe.... Non [...]
[...] impiegato mio fratello John.... — Ah! — fece Adelina. — Te ne eri dimenticata.... — Sì, è vero, ò udito questo nome, varie volte, pronunciato da te [...]
[...] freddo! Se ne gloriava in cuor suo. Poi si concedeva un altro sfogo. Mentre Adelina chiacchierava, e gli chiedeva qualcosa ogni momento, e gli dava [...]
[...] dei suggerimenti, lui, senza ascoltarla, la ingiuriava, e bestemmiava mentalmente. — Carogna! Cortigiana! Vigliaccona! Vai, vai, ne ài per poco [...]
[...] . Ridi, ridi: ti rimane poco tempo da ridere. Ti preparo una farsa, lurida creatura, che di più belle non ne ài vedute mai in teatro. Ridi, scherza [...]
[...] del tuo itinerario, perchè sappia dove debbo dirigere le lettere.... Oh! a proposito: sono senza quattrini.... — Dirò al Galli che te ne mandi [...]
[...] d'amministrazione, e di presentare le mie scuse. — Diavolo! non se ne discorre nemmeno. Vada e non si crucci. E mi dia notizie, che auguro buone [...]
[...] regola; dalla vita alla morte.... — Ma, che morte! Io conto di campare cento anni ancora. Lei, non se ne parla neanche. — Ma — Ma vuol perdere la [...]
[...] !) — non ne restavano molti per Adelina! Perdio, si dava per un'inezia, sua moglie. Fece chiamare una vettura e diede l'indirizzo al fiaccheraio [...]
[...] , quando il bene è fatto a fin di bene, nessuno à diritto di metterci il naso. Poi, la signora Zaira aveva un'altra virtù. E non ne faceva mistero, perchè [...]
[...] potrete regolarvi: e ne avrete contentezza o dolore, speranza o disinganni. Se le carte risponderanno di sì, non avrete che ad aspettare con santa [...]
[...] del mio disturbo, sanno che i loro denari li spendono bene. Se ce ne veniva della gente, anche per il gioco delle carte! E che gente! Signore [...]
[...] corressero recandosi da lei. Senonchè, di quell'altro mestiere non ne sapeva nulla nessuno. Tutt'al più, forse, ne aveva indovinato qualcosa la portinaia [...]
[...] un maggior guadagno per lei e anche per la poveretta che si trovava ancora in principio di carriera: un vero benefizio. E quante ne aveva [...]
[...] , tuttavia, poteva andarci chiunque, chè cose brutte non se ne facevano mica. «In casa mia, — diceva, — venite, andate, trattate i vostri affari: sta [...]
[...] , trepidante. La gran prova, la prova decisiva stava per compiersi. La biondina era dunque, era proprio sua moglie? Ne dubitava? Sì, adesso sì. Un [...]
[...] , una di quelle, che si comperano a prezzo fisso, una di quelle che si posseggono il giorno stesso che se ne fa la conoscenza? Ma non era assurdo [...]
[...] , di abbandonarlo per sempre, come il più abbietto degli esseri? Oppure non ne sarebbe morta di dolore?... Perchè non tornava indietro? Perchè non [...]
[...] . Come sarebbe dolce il convincersene.... E perchè non ci aveva pensato prima? E perchè non se ne convinceva adesso? Che strano e crudele dubbio lo [...]
[...] prima? Ebbene? Perchè non se ne convinceva? Perchè non prendeva una risoluzione decisiva, buona, la giusta forse? Perchè non fuggiva? 38 Udì un [...]
[...] da una finestra che guardava sul pianerottolo, ed entrarono in salotto. Qui la ragazza gli accennò di aspettare, e se ne andò. Giacomo, spossato [...]
[...] una cassetta di cartone come ne usano negli uffici per conservarvi le carte. La posò sul tavolo sorridendo, e l'aprì. Ma Giacomo aveva furia. E [...]
[...] memoria. — Forse.... — riprese; e s'interruppe: — Ma già, come ricordarli tutti? Ne vengono tanti, e dacchè ò la Biondina la gran maggioranza non [...]
[...] . «Molti dunque!» pensò Giacomo. E, senza scomporsi, disse: — Vediamola, la famosa biondina. La Bianchi, intanto, aveva aperta la cassetta, e ne aveva [...]
[...] all'ideale che me ne sono fatto. — Ma no, ma no, — lo interruppe la vecchia, che rassicurata entrava in confidenza. — Io voglio che veda [...]
[...] così nuovo per lui. — Guardi questa bionda, signor marchese, — diceva la vecchia, — ne à fatte girare delle teste! Agiva alla Scala, l'inverno [...]
[...] scorso. Non era che un paggio, nel ballo. Ma che paggio! Un vecchio abbonato mi diceva: «Gambe come quelle, non ne ò vedute mai, in quarant'anni [...]
[...] , tal quale la vede, e giovane com'è, e tutta poesia come pare, ne insegna a me ed a lei. Chi ci va, ci ritorna. Giacomo ebbe un impeto di furore [...]
[...] vuol perderlo, perchè denari glie ne dà: ma si sa bene, i denari non bastano mai: io glie ne procuro degli altri. E di me si fida, perchè sa che la [...]
[...] gli altri, e servitor suo. Denari ce ne vogliono, d'accordo, per tirar avanti la barca. Ma non ci sono soltanto i milanesi a questo mondo». Non le [...]
[...] concludere nulla? — E fece l'atto d'alzarsi. — Là, là, non s'impazienti, — disse la Bianchi. — Non ne vuol proprio sapere? Vuol veder la Biondina [...]
[...] ! vediamo dunque. — Un momento! E la vecchia prese le cinque fotografie, volgendone il dorso verso Burton, perchè non le vedesse. Poi ne scelse una e [...]
[...] materiale di un fatto già conosciuto? Ma ne aveva dubitato! Che sciocco! Come mai ne aveva dubitato, fosse pure per un minuto? Tutte le circostanze che [...]
[...] porse un altro dei quattro ritratti che formavano l'incarto n. 3. Burton lo prese, macchinalmente: e come ne teneva già tre, aperti a ventaglio [...]
[...] intimità? Oppure.... cominciava, era cominciata da lì? La Caradelli? Una santa donna! Una creatura angelica! Quanto bene glie ne avevano detto tutti [...]
[...] . — L'amico suo che le parlò di me e della Biondina, le avrà detto forse.... Giacomo cavò il portamonete, ne tolse un biglietto da cinquecento lire e lo [...]
[...] rincantucciò di nuovo: alzò il velo fittissimo che le ricopriva la faccia: aprì la sacca, ne tolse un pacchetto di lettere. Erano quelle di Adelina [...]
[...] . Le uniche lettere che aveva conservate. Quante, da quanta gente, ne aveva ricevute! Di blasonate, di profumate, di intime, di inconcludenti, di [...]
[...] via? Perchè? Lo zio? Che zio? Chi ne aveva parlato mai dello zio?... Delle conoscenze, delle amiche a Parigi, si sapeva che ne avesse tua madre. Ma [...]
[...] . Dio, che gioia mi à data la tua lettera, Bianca mia! A proposito, e finchè me ne ricordo: non scrivermi più qui, all'indirizzo della zia. Per dir [...]
[...] , soltanto quando parli del bello e del brutto tempo. E come ciò mi interessa mediocremente, ne basterà una al mese di codeste lettere ufficiali. Che [...]
[...] collegio, ne abbiamo vedute delle finzioni e delle ipocrisie, attorno pel mondo, eh? Qui in casa mia, per esempio, non per malignare, Dio mie ne guardi [...]
[...] : «Oh! che combinazione! Lei qui? E lei? Oh! ah! uh!» La gente, naturalmente, non ne avrebbe creduto un fico di tutto ciò: ma le apparenze sarebbero [...]
[...] arrivati tutti e tre insieme in una sola vettura. È così, Bianca mia. Me ne convinco ogni giorno di più. Il mondo perdona sempre ad una donna di avere [...]
[...] tranquilla, non ne farò! Ma ò fede nell'avvenire. Questa vita non durerà sempre così. Però, lásciatelo dire: diventi terribilmente seria e [...]
[...] . Quante sozzure, quante bassezze ci circondano; e noi, tante volte, neppure ce ne accorgiamo! Anche oggi ò acquistato un granellino di più [...]
[...] che, richiamata la mia attenzione dalla concitazione del dialogo, io mi avvicinai alla porta, e stetti in ascolto. E non me ne pento. Era bene, anzi [...]
[...] sulle sue leggi. E quel giudizio non è sbagliato: ogni giorno che passa me ne convinco di più: e altrettanto, certamente, è accaduto a te. E mi [...]
[...] amicizia dell'Orlandi, ma colla speranza, colla convinzione anzi, che sarebbe riuscita a farsi sposare. Ne' suoi calcoli, quell'amicizia accordata [...]
[...] , dell'ingenuità! Me ne accorgo adesso. Come era ingenua quella mia furberia da fanciulla disinvolta e vissuta! Quante cose ò imparate, oggi, in [...]
[...] meno di scendere in istrada ed offrirmi al primo uomo che passa.... Ma me ne manca il coraggio, e mi pare di non averne il diritto. Non mi sento il [...]
[...] trovo. Non è un residuo d'onestà e di pudore. Te l'ò detto: a ventun anno, non ne ò già più. E non è colpa mia. Non è onestà, malgrado lo schifo per [...]
[...] giorno, scrivendoti, ti giuro che ero sincera. Non era uno sfogo a freddo, non era un'esaltazione di progetto. Del resto, ne sei convinta, poichè mi [...]
[...] modo tu l'ài affrettata: e te ne ringrazio. Ma ti giuro che fui sincera. Che era quell'indignazione? Che era quel disgusto? Un resto di candore, o [...]
[...] , che le era costata di più: perchè nel dare quella falsa notizia, forzatavi dalla necessità di rivelare poi la gravidanza e la maternità — ne aveva [...]
[...] non me ne dici nulla! Ed anzi, se ti risparmio una scena di gelosia, non posso risparmiarti i più serii rimproveri per il lasciarmi che fai così [...]
[...] , non ammetto, non posso ammettere che sia un pare, un dicesi soltanto. Se me ne parli, gli è che è cosa fatta e decisa. Sei troppo seria, tu, troppo [...]
[...] poco a poco. E solo oggi me ne avverti, con un cenno così affrettato. Via, Bianca, c'è del mistero. E poichè ò toccato questo tasto, colgo [...]
[...] rispettata e onorata se li à saputi nascondere od anche soltanto se non li à buttati in faccia alla gente. Mentre una donna che 60 ne abbia uno [...]
[...] così scipito, di così provinciale, di così.... onesto (là, la parola mi è cascata — era nella penna, non ce ne ò colpa io!) da farti rimescolar il [...]
[...] come mezzo. Mi spiego? Quando non si ama; quando non s'à la possibilità di amare; quando non ci si mette in mostra perchè non ne vale la pena [...]
[...] frais di nessun genere perchè, francamente, non ne torna il conto; dunque? Tu capirai che il non divertirsi in casa Galli non è una posa. Oh! quei [...]
[...] ballerini, Bianca mia! quando te ne avrò descritto uno, te li avrò descritti tutti. Il signor Anselmo Gerli. Giovinotto sui 28 anni, forse 30, forse [...]
[...] , escono dalle maniche del frak e ci si accorge allora che furono già portati al ballo precedente e ne conservano le traccie.... sull'orlo che questa [...]
[...] ne accorge e non se ne accorgono in casa Galli, dove lo dicono un partito eccellente per qualunque ragazza. Je n'en voudrais, pas, par exemple! I [...]
[...] : che coltura! Pare una contessina!» — Quando pare, perchè non la diventerebbe per davvero? — Così, le mettono in collegio, le figliole. Ne escono [...]
[...] (io e te ne sappiamo qualcosa) non sempre delle colombe, non sempre colla mente ingenua e lieta e coll'animo aperto e schietto. Ma parlano il [...]
[...] .... che so? di gentile e d'ingenuo dentro di me. Una ingenuità tutta mia speciale: ma questo lo sento, ne sono profondamente convinta: tra lo [...]
[...] con entusiasmo, non tanto per me quanto per liberare la zia! Ebbene, quel giorno me ne andrei, non so dove e non so a far che cosa. Me ne anderei [...]
[...] ? Perchè se ne è innamorato. Oh bella! sono cose che cápitano di rado, ma che cápitano ancora, qualche volta. E la signorina Adele Olivieri è [...]
[...] più neppure un minuto da dedicarti. (Ne sei gelosa un pochino? Dimmi di sì, mi farebbe tanto piacere!) Ma che vuoi? Pare che il matrimonio sia una [...]
[...] troppo bello per un marito!), è intelligente, è distinto. Che posso desiderare di più? Non lo amo, cioè non ne sono innamorata. Forse, gli è che [...]
[...] arti si mettono in opera dalle mamme o dalle figlie in novanta famiglie su cento! Ne ò sapute di quelle, sul conto di molte nostre amiche! Dunque [...]
[...] . Perciò gli voglio bene, e sento che glie ne vorrò sempre. Mi porta via di qua! Infine, che dirti, Bianca mia? Sono felice. Una felicità relativa, non [...]
[...] religione protestante. Ti confesso che non me ne importa niente. È tanto tempo che ò protestato anch'io, contro tutto e contro tutti! Babbo e mamma Burton [...]
[...] tenermi compagnia. Che uomo curioso! Ti ò detto che è innamorato di me. Ogni giorno che passa me ne convinco di più. Ma credi tu che me l'abbia [...]
[...] matrimonio e dei preparativi di esso; e poi se ne va, baciandomi in fronte. Ma una parola calda di passione, ma una frase d'amore, mai! E sì che la zia [...]
[...] detto — che mi ama sul serio. I suoi silenzi, più che le parole compassate, le strette di mano, più che i baci sulla fronte, me ne ànno fatta [...]
[...] — sai, quella tal cameriera. Essa à imparato anche un po' di cucina. Io e James ce ne accontentiamo. E per me fu un gran sollievo il non trovarmi con [...]
[...] ne ò una delle tue ogni quattro o cinque delle mie. Pazienza! So che ài più cure di me: la mamma, il marito, la bimba: e poi, la vita parigina [...]
[...] , le mode, la première al «Vaudeville», il grand prix d'Auteuil, magari un pizzico di Boulanger.... E che me ne importa? Cioè sì, me ne importa e [...]
[...] e, Dio ne liberi, di colpevole, un marito è bene ed è utile che non sappia. Io l'ò sempre seguito questo sistema: ti ò sempre detto tutto. E tu [...]
[...] apra le sue, che lui le mie. Ma ne leggesse anche, delle tue lettere, non ci troverebbe che da annoiarsene. Dunque? Bada: noi partiremo verso l'otto [...]
[...] meriterai. Chez moi, nulla di nuovo. Continuo ad essere contenta. La vita è un po' monotona, poco emozionata. Ma non me ne lagno. Te l'ò già detto: sono [...]
[...] cui sono ben sicura di non trovarcelo. Lavoro; mi occupo un poco della casa, acciocchè Bettina non ne diventi troppo la padrona; qualche visita [...]
[...] debito di coscienza per me il permettere che se ne vada a letto. Io lo seguo poco appresso. Se volessi, uscirebbe a passeggio con me, dopo pranzo [...]
[...] : ma mi fa pena il chiederglielo. Dunque, vado a letto prestissimo anch'io. Ne viene di conseguenza naturale che mi alzi presto; alle otto, alle nove [...]
[...] del mattino. E per arrivare all'ora del pranzo, ce ne vuole! Ti assicuro, è una fatica improba. Leggo molto: ò letto tutto il leggibile e, forse [...]
[...] gran cervello letterario del mondo. Amo un po' meno gli impressionisti, se ne togli i De Goncourt che adoro perchè sono degli aristocratici [...]
[...] che non ne capiscono nulla di nulla, specialmente quando parlano della donna e vogliono dipingere la donna: dicono delle cose sbagliatissime [...]
[...] , ma innamorato), se ne impensieriva e se ne crucciava. Da quindici giorni invece, le cose sono mutate. La sera vado di qua o di là: vedo un po' di [...]
[...] , ch'io ti parli con tanta calma di ciò che — lo giurerei — avevi preveduto dovesse accadere, ed è accaduto. Ma, infine, ne ò colpa? Vediamo. Una [...]
[...] serve a far la corte a una donna, senza, naturalmente, che questa donna ne abbia il minimo lucro o vantaggio materiale; uno insomma di codesti [...]
[...] .... punto innamorata, ma semplicemente curiosa, di.... fallare. Novantanove volte su cento, si accorge, a cose compiute, che non ne valeva la pena [...]
[...] alle nove, ogni sera. Per otto mesi di matrimonio io mi acconcio a una vita da monastero. Ma alla fin fine me ne stanco: sento il bisogno di vivere [...]
[...] ? Non ò paura. Amo, per la prima volta in vita mia; voglio amare, voglio provare l'amore. Ne ò il diritto. — Non voglio farvi del male. — Non me ne [...]
[...] farete. — Sì, ve ne farò, vostro malgrado, mio malgrado. Allora ò alzati gli occhi su di lui, pieni di lagrime, interrogando: 76 — Quell'altra [...]
[...] Totò mi à fruttato ottocento lire. Ne ò di troppo per la mia cura. Ò decisa zia Ermelinda a lasciare gli scrupoli, e a scegliere il soggiorno di [...]
[...] giurato di essere buona. E la sarò. Il luogo è magnifico. Ma che me ne importa? Saint-Moritz, 3 agosto .....Decisamente essa non mi può soffrire [...]
[...] , mi rimetterò in carreggiata. E, proprio, a mio marito non avevo cuore di cercar denaro. Prima di tutto so che non ne avrebbe da darmene, o, per [...]
[...] una relazione di tal natura sia nota a tutti, a tutta la città, fuorchè al marito? Eppure di questi casi se ne vedono tanti! Decisamente, c'è un [...]
[...] promessa! È partito chiedendomi perdono. — Te ne avevo avvertita, — mi disse, — ti avrei fatto del male, senza volerlo. Perdonami, Dély. Non ò la [...]
[...] calpestata la nostra onestà, per lo stesso uomo. Ma essa c'era prima di me. Io lo sapevo: egli me ne aveva avvertita. — «Dovrò farvi del male!» — E [...]
[...] il presentimento si è avverato. E sono io che devo inchinarmi, oggi, e rassegnarmi. Eugenio me ne à convinta. E ci lasciammo, per sempre [...]
[...] trionfa, lei! E se ne infischia di tutto e di tutti! L'à mai amato, forse? Ella saprà — probabilmente — dove Eugenio si trova. Credi che gli scriva [...]
[...] . Ciò piace molto a mio marito che comincia a rassicurarsi sulla mia salute. E tu, te ne prego, Bianca, non seccarmi colle tue lettere che, da un [...]
[...] che avrei supposto. Sono maritata da meno di due anni! Non me ne stupisco troppo, e non me ne spavento punto. Se volessi giustificarmi ai miei [...]
[...] occhi, direi che il destino à voluto così. Una magra scusa: ma ne ànno veramente di migliori le donne che fallano? Senonchè non cerco affatto di [...]
[...] giustificarmi. Riconosco che la gente cosidetta per bene à tutto il diritto di condannarmi. Ma non me ne importa niente. Ò spinto l'apatismo sino a [...]
[...] martorio.... e sarò io debitrice vostra». Il senso morale se ne va, chissà dove, così lontano, che, dopo la colpa, non rimane della colpa neppure il [...]
[...] lascio guardare, ridendomene. Poi si alza. — Ve ne andate? — Sì. Tornerò presto. — Bravo. Arrivederci. Una cosa leggermente ributtante, ma [...]
[...] allora: e che mutamento! Ne ò colpa? Per lo meno: ne ò tutta la colpa? Fossi stata la moglie di Eugenio! Ecco una frase che tutte le donne, forse [...]
[...] Clotilde della commedia. Poi, morta la madre, aveva salita la gran scala della perdizione, dopo aver messo al mondo una bambina senza sapere chi ne [...]
[...] vittime ovunque. Glie ne occorre un numero fisso per ogni stagione: quando non ne trova tra gli usi e i costumi, le cerca tra le donne. Così, Bianca aveva [...]
[...] riacquistarsi il rispetto della folla. L'idea di arricchire non le era mai passata per la testa: o, se le era passata, ne aveva provato orrore: quell'oro [...]
[...] . Ma non se ne impauriva. La rivelazione di Bianca l'aveva addolorata, ma non impressionata: e sinceramente le aveva detto: «Tu, cortigiana, vali [...]
[...] conosceva — sia pur suo malgrado — la depravazione, e ne aveva vissuto. Nella 88 istintiva mancanza di rispetto per Bianca si accrescerebbe la confidenza [...]
[...] cara per sè e in faccia al mondo: purchè suo marito, al quale l'avrebbe presentata, non ne dubitasse mai e la stimasse come una donna onesta e degna di [...]
[...] confessione senza provare che della compassione per lei. Questi sentimenti non muterebbero per l'avvenire: ne era sicura! Non si pentirebbe mai di [...]
[...] , aveva fatto realizzare a Parigi, da un amico, tutto quanto vi possedeva in abiti, in mobili, in gioielli. Ne aveva ricavata una diecina di mille lire [...]
[...] ne rideva, e l'incoraggiava dandole della sciocca. — Il mondo è tutto un inganno! Quelli che ài paura d' ingannare, t'ingannano alla loro volta [...]
[...] vita pubblica o privata. E tutti se ne ridono del prossimo, che ingannano o credono ingannare tanto bene. Tu, ridi di essi, alla tua volta. Bianca [...]
[...] . — Che c'è? Che è avvenuto? Pasticci di denaro, ancora? — Oh! di quelli ne ò sempre. Ma che me ne importa? C'è ben altro. Leggi. E le porse un giornale [...]
[...] scoprirebbe? 90 — E occorre denaro.... — Io non ne ò. Ma tu ne ài. Fammi un prestito. Te lo restituirò, te lo giuro. — Oh! — Spicciamoci. Vieni da James [...]
[...] ? — A Centomonti. — Che me ne importa? — Dovrai avvertirlo. — Neppur per sogno. Che diritti à? — Quelli che gli ài dati tu. — Io? Non glie ne ò dato [...]
[...] ora, e il cuore si era avvizzito per sempre. Non avrebbe amato più. Oh! come lo sentiva! Oh! come ne era sicura! Non era stato un giuramento vano [...]
[...] Bianca era venuta a prenderla, colle valigie nella carrozzella, per condurla alla stazione. Le era penetrata nell'anima: ne avrebbe per tutta la [...]
[...] che anche César ne fu colpito. — Ecco: non è che si rifiuti precisamente: à fatto rispondere alla Bianchi che oggi non può; non so se stia poco bene [...]
[...] egli conosceva le eccentricità di codesti uomini del nord, e non se ne stupì. Abbassò ancora la voce, dando un tono di mistero alle sue parole, e [...]
[...] doveri verso di me.... —Ah! sì? — chiese Burton, con vivo interesse. — E come? — Non ne so di più, signor marchese. Ma madame Bianchi è una donna [...]
[...] cuor suo che la mediazione non sarebbe perduta come aveva temuto; e se ne rallegrava. James aveva capito che la colpa di quanto accadeva era tutta [...]
[...] concluso con Dumenville, e che da esso glie ne veniva già, tanto per cominciare, un guadagno di mezzo milione?... Sua moglie, che si dava per [...]
[...] denaro, non ne aveva più di bisogno! Ma dopo il riconoscimento del proprio errore, aveva subito trovato il rimedio. La sua mente si acuiva nel frenetico [...]
[...] letto era così soffice e le molle tanto flessibili, che egli ne ebbe un sobbalzo; e si trovò ritto in piedi, quasi spaurito, indignandosi [...]
[...] ragione dell'insulto: no, non ne avrebbe il 98 diritto: gli riderebbero in faccia; ma per osservarli, uno ad uno, per contarli.... per far dei confronti [...]
[...] . Ce ne sarebbero di giovani e di vecchi, di belli e di brutti, di distinti e di volgari, d'ogni paese, d'ogni tipo. Oh! la strana congrèga! E [...]
[...] — colla sua presenza, — un pettegolezzo sul conto suo e di sua moglie. Se nessuno ne sapeva nulla!... Nessuno, sì. La Caradelli era una complice che [...]
[...] istante; poi ne aveva riso. Dopo il colloquio con suo marito, dopo l'annuncio festoso della grande fortuna conquistata, non ci aveva pensato, alla [...]
[...] parlato. L'ammazzasse, ne aveva il diritto. Glie lo aveva chiesto lei stessa che l'ammazzasse. Parlare, no! Non aveva nulla da dire. Non poteva [...]
[...] parli?! Per dirti che non è colpa mia se mi trovo qui, se una, mezzana mi vendeva al primo venuto? Che soddisfazione ne avrai tu? Che vantaggio ne [...]
[...] vita? Te ne sei sempre occupato così poco!... Non ài mai pensato, tu, non ti è mai passato per la testa di sapere, che facevo io, nelle lunghe [...]
[...] scappare dalla finestra di donna Bianca, e s'è cacciato dentro un'altra volta, al vedere accorrer gente!... — Brucia il palazzo, capite? Se ne va [...]
[...] , capite? Se ne va in fiamme tutto il quartiere! Era un correre a precipizio nel palazzo smantellato; donne che portavano acqua; ragazzi che si [...]
[...] sotto. — Se date aria al fuoco, in un momento se ne va tutto il palazzo! Don Diego allora si picchiò un colpo in fronte, balbettando: — Le carte di [...]
[...] pagandolo due tari meno a salma, accesa in volto, gesticolando con le braccia pelose, il ventre che le ballava: — Non ne avete coscienza, giudeo [...]
[...] Giacalone, sempre facendo ballare il vaglio. Ma il sensale riprese il suo moggio, e se ne andò senza rispondere. La baronessa gli corse dietro, sull'uscio [...]
[...] fermato a 17 discorrere col canonico Lupi, il quale, sbarazzatosi infine del Ciolla, se ne veniva su pel vicoletto. Allora, rassicurata, si rivolse [...]
[...] . Pirtuso il quale s'era accorto della strizzatina d'occhio di Giacalone, andò a dirgli sotto il naso il fatto suo: — Che non ne vuoi mangiare pane, tu [...]
[...] mastro-don Gesualdo ancora non ne sa nulla. — Ah! s'è messo anche a fare il negoziante di grano, mastro-don Gesualdo? Non lo fa più il muratore? — Fa [...]
[...] ricco, ve lo dico io! Sarebbe un marito eccellente per una ragazza a modo... come ce ne son tante che non hanno molta dote. Mastro Lio stavolta se [...]
[...] ne andava davvero. — Dunque, signora baronessa, posso venire a caricare il grano? — La baronessa, tornata di buon umore, rispose: — Sì, ma sapete [...]
[...] alla baronessa, e dopo che Pirtuso se ne fu andato, le disse: — Sapete cosa ho pensato? di concorrere pure all'asta vossignoria, insieme a [...]
[...] sorriso sciocco che non voleva dir nulla: — Eh, eh, baronessa! vostro figlio non è più un ragazzo; ha ventisei anni! — Ne avesse anche cento!... Fin [...]
[...] , alzando ogni momento gli occhi su di lei, e aprendo le labbra senza che ne uscisse alcun suono. Infine, cavò di nuovo il fazzoletto per [...]
[...] di sè, che ne diceva di tutti i colori. Poscia vedendo passare il cugino Trao, il quale se ne andava colla coda fra le gambe, la testa infossata [...]
[...] ... Infine cos'è stato?... Niente di male, ne son certa. Una ragazza col timor di Dio... La cosa rimarrà fra voi e me... l'accomoderemo fra di noi [...]
[...] . — Bacio le mani, signora baronessa. — Come? Così ve ne andate? Che c'è di nuovo? Non vi piace il farro? L'altro disse di no col capo anch'esso, al pari [...]
[...] di don Diego Trao, il quale se ne andava rasente al muro, continuando a scrollare la testa, come fosse stato colto da un accidente, inciampando nei [...]
[...] neppure don Ferdinando ne sa nulla... — Ma l'altro fratello... don Diego, cosa ne dice?... — Ah, don Diego?... sarà a rovistare fra le sue cartacce [...]
[...] medesimo risolino tagliente: — Per me... non me ne importa. Io sono uno spiantato. — Padrone?... padrone?... quando saran morti tutti quelli che son [...]
[...] belle spalle nude dalle maniche rigonfie. — Sciocco! Non ne fai una bene! Cos'è questo fracasso? Non è questa la maniera! Don Giuseppe se ne andò [...]
[...] giovani, noi che ne abbiamo viste tante delle feste! E continuava a biasciarle delle barzellette salate nell'orecchio che sembrava arrossire dalla [...]
[...] ne deve parlare in pubblico. Don Filippo affermò col capo, e donna Bellonia, vista l'approvazione del marito, s'arrischiò a dire: — è vero [...]
[...] , donna Marianna! Che bei fuochi, eh?... Circa duemila razzi! Ne ho accesi più di duecento con le mie mani sole. Guardate che mani, signor marchese [...]
[...] altre che se ne vedono!... un fantoccio da carnevale!... Eh? Cosa dite?... Sì, un sacrilegio! Il mastro che fece quel santo dev'essere a casa del [...]
[...] diavolo... Non parlo del santo ch'è in paradiso... Lo so, è un'altra cosa... Basta la fede... Son cristiano anch'io, che diavolo!... e me ne vanto [...]
[...] Lupi, — lasciatemi lavar le mani. — Se non li porto subito, — aggiunse il servitore, — se ne vanno tutti in broda. E un pezzo che li ha mandati [...]
[...] ?... Se ne vedono di nuove adesso!... — brontolò mastro Titta. II ragazzo dei Margarone ficcava le dita dappertutto. — Zio?... — Grazie, cara Bianca [...]
[...] nel piattello, fingendo di non badare ad altro: — Tu non ne vuoi? Essa non rispose. Dopo un po', quando il servitore non era piu lì, si udì di [...]
[...] . E domani poi devo tornare a scopare e rimettere le fodere... Don Giuseppe seguitando a brontolare se ne andò coi bicchieri vuoti. Dalla sala [...]
[...] ! — scappò detto al cugino ch'era sulle spine. — Che te ne importa? — rispose lei. — Che te ne importa?... Oramai!... — Sì! sì!... Credi che non ti [...]
[...] !... Nessuno ne sa nulla... Tuo fratello non sarà andato a raccontarlo... Ed io neppure... Sai che t'ho voluto bene più dell'anima mia!... Essa non [...]
[...] faccia: — Eh? eh? don Gesualdo?... 47 che ve ne pare? — L'altro accennava col capo, lisciandosi il mento duro di Barba colla grossa mano. — Una [...]
[...] impicci... Bisogna dormirci sopra. La notte porta consiglio, canonico mio. Bianca che se ne andava col cuore stretto, ascoltando la parlantina [...]
[...] se ne andava insieme a un'altra, senza voltarsi, senza dirle nulla, senza rispondere a lei che lo chiamava dal fondo del cuore, con un gemito, con [...]
[...] gesso?... E quella calce che se ne va in polvere, eh?... quella calce?... Che non ne avete coscienza di cristiani? Dio di paradiso!... Anche la pioggia [...]
[...] mentre son qua io... Santo piuttosto voleva fare una fiammata per asciugargli i panni addosso. — Non importa, — rispose lui. — Me ne sono [...]
[...] delle occhiatacce. — Malannaggia! — esclamò Santo. — Sempre quella storia!... — E se ne andò sull'uscio accigliato, colle mani sotto le ascelle [...]
[...] ... Che non ne avete occhi, corpo del diavolo!... L'intonaco che serepola e sbulletta!... Mi toccherà poi sentire l'architetto, malannaggia a [...]
[...] ne riparleremo poi sabato, al far dei conti!... Badava a ogni cosa, girando di qua e di là, rovistando nei mucchi di tegole e di mattoni [...]
[...] se ne andava, Santo gli corse dietro, lisciando il collo alla mula, tenendogli la staffa. Finalmente, come vide che montava a cavallo senza darsene [...]
[...] messo al passo Ia mula, camminandogli allato, curvo sulla sella, un po' sbalordito dal gran sole, rispose: — Che affare? Ne ho tanti!... Di quale [...]
[...] chiusa!... buona soltanto per dar spine!... Volete sempre fare di testa vostra, e non ne indovinate una, benedett'uomo! — rispose Gesualdo in [...]
[...] Gesualdo. Benedicite a vossignoria! Ne comandate? volete restar servito? — Poi come udì parlare della chiusa che Burgio avrebbe voluto appioppare a [...]
[...] di Giolio? Io non ho denari per farle cogliere... Vedete come sono ridotto?... cinque mesi di terzana, sissignore, Dio ne liberi vossignoria! Son [...]
[...] ! Quanto a me, è come se fossimo andati dal notaio! — E se ne tornò indietro, colle mani in tasca. — Sentite qua, mastro Lio, — disse Gesualdo [...]
[...] giorni prima... Va bene, restiamo intesi... Me ne torno a casa ora. Ho quelle quattro fave che m'aspettano. Burgio non si reggeva in piedi [...]
[...] posso... E se ne andò sotto il gran sole, tirandosi dietro la mula stanca. Pareva di soffocare in quella gola del Petrajo. Le rupi brulle [...]
[...] dormendo... Son venuto io a portarvela!... Intanto la giornata se ne va!... Quante canne ne avete fatto di massicciata oggi, vediamo?... Neppure tre [...]
[...] raccolto pure... Nanni l'Orbo? Laggiù a Passanitello, dietro le gonnelle di quella strega... Un giorno o l'altro se ne torna a casa colle gambe rotte [...]
[...] sonno. Si sentiva allargare il cuore. Gli venivano tanti ricordi piacevoli. Ne aveva portate delle pietre sulle spalle, prima di fabbricare quel [...]
[...] magazzino! E ne aveva passati dei giorni senza pane, prima di possedere tutta quella roba! Ragazzetto... gli sembrava di tornarci ancora, quando [...]
[...] , giacche lui guadagnava per tutti. Ne aveva guadagnati dei denari! Ne aveva fatta della roba! Ne aveva passate delle giornate 60 dure e delle notti [...]
[...] fatiche!... La coltura dei fondi, il commercio delle derrate, il rischio delle terre prese in affitto, le speculazioni del cognato Burgio che non ne [...]
[...] tu!... Ne abbiamo passati dei brutti giorni!... Sempre all'erta, come il tuo padrone! Sempre colle mani attorno... a far qualche cosa! Sempre [...]
[...] , capisci?... Per non averli tutti contro, all'occasione... Eh? che te ne pare? Ella tacque ancora un momento col viso nelle mani. Poi rispose, con un [...]
[...] tono di voce che andò a rimescolargli il sangue a lui pure: — Vossignoria siete il padrone... — Lo so, lo so... Ne discorro adesso per chiacchierare [...]
[...] siete suo cognato!... carico di figliuoli anche!... allora saltano fuori le difficoltà!... denari non ce ne sono!... i denari che si son persi nel [...]
[...] , zoppicando; ma il padrone, che aveva la testa come un mulino, non se ne avvide. Soltanto allorchè furono giunti alla chiusa del Carmine, volse il capo [...]
[...] bocca, rispondeva: — Lasciatemi crepare! A voi non ve ne importa!... Dite così perchè voi non ci avete il sangue vostro in mezzo a quell'acqua [...]
[...] ' la sua idea, fra le gengive sdentate. Infine la buttò fuori, rivolgendosi verso il figliuolo all'improvviso: — E sai cos'ho da dirti? Che non ne [...]
[...] miei!... guardate un po'!... — Gesualdo per finirla saltò di nuovo sulla mula, verde dalla bile, e se ne andò mentre l'acqua veniva ancora giù dal [...]
[...] il mestiere in cui ero nato... E poi, quando presi il primo lavoro a cottimo... gridava ch'era un precipizio! Ne ho avuto del coraggio, signor [...]
[...] boccone di pane, quando torno a casa stanco... Ma ora non ne posso più! Anche l'asino quando è stanco si corica in mezzo alla via e non va più avanti [...]
[...] che avete una certa faccia, caro mio!... — Io? — Sì. Non ve ne accorgete, ma l'avete! Se fate quella faccia, tutti vi metteranno i piedi sopra [...]
[...] l'hanno fatto giurato. Appena it canonico se ne fu andato su per la scala rotta e scalcinata, arrivò il cavaliere dal poderetto, montato su di un [...]
[...] lacero da campagna. — Non ne facciamo nulla, — disse il canonico ritornando poco dopo. — è una bestia! Crede di fare il cavaliere sul serio... Deve [...]
[...] benedetto?... è un affar grave... Non so di che si tratti... Non sono informato... Da un pezzo che non me ne occupo... Tanto da fare!... Non ho tempo [...]
[...] fin qui a piedi!... apposta per farmi il piagnisteo... Come non ne avessi abbastanza dei miei guai!... Ora dove vai a quest' ora? La fece entrare [...]
[...] : — Lascia stare, Speranza! Lasciami stare, che ne ho abbastanza, anche senza la tua predica! — Non volete sentire neppure la predica? Non volete che [...]
[...] , seguitando di questo passo, non ce ne sara più del pane nel cassone, no!... e non ci sara neppure più cassone, non ci sara!... La casa se ne andrò [...]
[...] : — Sapete cosa vi dico? che mi fate fare uno sproposito! Tante volte ve l'ho predicato!... ora lo fo sul serio, com'è vero Dio! L'asino quando non ne [...]
[...] può piu si corica, e buona notte a chi resta! E se ne andò nella stalla, mentre Speranza gli strillava dietro: — Scappate anche? per andare a trovare [...]
[...] comando... Tu di', che te ne pare? Diodata volse le spalle, andando verso il fondo della stalla per dare una manciata di biada fresca alla mula, e [...]
[...] , abbassando ancora la voce nel farle una confidenza decisiva: — Don Gesualdo sembra impazzito!... Dice che non può mandarla che ne fara una [...]
[...] confessione, perchè sa che me ne manca il tempo... — Indi aggiunse con un certo risolino, lisciandosi il mento duro di barba. — Poi i vostri fratelli [...]
[...] spuntano a casa vostra!... Basta, scusatemi, io ne parlo perchè ci bazzico sempre ad aiutarvi, insieme a mia moglie... E quando i vostri parenti [...]
[...] Burgio!... — Aspettano anche loro!... — piagnucolò la moglie, sempre su quel tono. — Aspettano che suonate mezzogiorno... — E se ne andò col ventre [...]
[...] l'affare della gabella, e ne discorreremo. Don Luca suggerì pure di far precedere due paroline scritte: — Ci abbiamo appunto mia moglie che par [...]
[...] ragazze! Capite, vossignoria? Ciolla ci ha la mano... Ne parlerei io stesso a Ciolla in segretezza, senza stare a rompervi il capo, vossignoria; e vi fa [...]
[...] . — Dicevo per piantare meglio il chiodo. Ma voi siete il padrone. Don Luca se ne tornò tutto contento, con un agnello e una forma di cacio. Per [...]
[...] , misurandolo ad occhio, palpandolo colle mani. E dopo che la sagrestana se ne fu andata, come un'anatra, reggendo il grembiule pieno sul ventre enorme [...]
[...] , si mise a brontolare: — Troppe!... Ne hai date troppe!... Stanno per terminare!... La zia non ne manda altre prima di Natale!... La sorella [...]
[...] ; una forma di cacio bucata dai topi; delle pere infracidite su di un'asse; un orciolino d'olio appeso dentro un recipiente che ne avrebbe contenuto [...]
[...] aggiungere Bianca, con una vampa improvvisa sulle guance. Sul volto del fratello era passata un'altra fiamma simile. — No! no!... non ne voglio [...]
[...] , premurosa, con un rimprovero amorevole sulla faccia buona: — Come? Siete in quello stato ed io non ne so nulla? Siamo in mezzo ai turchi? Siamo parenti [...]
[...] troveranno belli e morti all'improvviso che sarà una vergogna per tutto il parentado!... Neppure di quel negozio del matrimonio non me ne avete detto [...]
[...] angustie?... Scusatemi, ne parlo perchè siamo parenti... Fo quel che posso anch'io per aiutarvi... ma non è una bella cosa infine neanche per voialtri [...]
[...] ch'era nel muro, al di sopra della finestra, e ne tirò fuori mucchi di scartafacci e di pergamene — le carte della lite — quella che doveva essere [...]
[...] verso di lei, con un sorriso bonario e malinconico. — Parlo per voialtri... per te e per Ferdinando... Ne godrete voialtri almeno... Quanto a me [...]
[...] andato bene! — disse il marchese a voce più alta, perchè gli altri lo seguissero dove voleva arrivare. — Io ne parlo per sentita dire. Eh? eh [...]
[...] casa signorile! Siete stati fortunati di potervi cacciare nel nido dei La Gurna!... Eh! eh!... Se ne videro qui delle feste... in questo stesso [...]
[...] allora entrò svolgendo adagio adagio il tovagliuolo, e ne cavò una caraffina d'acqua d'odore, tappata con un batuffoletto di cenci. — L'acqua [...]
[...] non se ne accorse. II marchese, dal canto suo, era distratto, cercando di evitare Giacalone e Pelagatti che volevano servirlo a ogni costo [...]
[...] dimostrare la sua gratitudine, fingeva di guardare in aria, inarcando le ciglia dalla sorpresa. — Guarda, Grazia!... Quanta roba!... Ce ne sono stati spesi [...]
[...] figliuoli, donna Bianca!... Poi, voltandosi verso la moglie che se ne andava barcollando, con quell'altro fardello sulla pancia: — Salute e figli [...]
[...] Zacco, i Margarone, la moglie di Mendola anche... tutti i primi signori del paese!... Fa chiasso il vostro matrimonio, don Gesualdo!... E se ne [...]
[...] per lei!... — E infilò l'uscio della camera nuziale, continuando a sbraitare. — Va bene, va bene! Non andate in collera... Vuol dire che ce ne [...]
[...] i denari male spesi. — C'è tempo! c'è tempo! Ne deve passare prima dell'acqua sotto il ponte che non c'è più... Diteglielo pure, alla signora [...]
[...] scopar le strade!... E se ne andò borbottando. — Don Gesualdo, disse Nanni l'Orbo facendo capolino dalla cucina. — Son qui i ragazzi che vorrebbero [...]
[...] !... non è vero!... Come potete dirlo, compare Carmine?... non ne avete coscienza? Donna Sarina comparve di nuovo sull'uscio, colle braccia incrociate [...]
[...] , ch'è tardi. Essi salutarono un'altra volta, inchinandosi goffamente, balbettando confusamente in coro, urtandosi nell'uscire, e se ne andarono con [...]
[...] ! — No! no! — gridò Nanni dalla strada. — Ce ne andiamo a casa. Nessuno la tocca. — Senti? Nessuno ti tocca. Vattene... Che fai adesso? Essa, stando [...]
[...] , riprese: — Lascialo cantare. Non me ne importa adesso di Ciolla... di lui e di tutti gli altri!... Crepano d'invidia perchè i miei affari vanno a [...]
[...] gonfie vele, grazie a Dio! Non tr ne pentirai, no, di quello che hai fatto!... Sei buona!... non hai la superbia di tutti i tuoi... In cuore gli si [...]
[...] Canali strillare più forte degli altri per chetare don Ninì Rubiera. II barone Zacco, avvilito, se ne stava colle spalle al muro, e il cappello [...]
[...] . Non ho i fumi di mio figlio. — E perchè poi? A vantaggio di chi vi fate la guerra?... Chi ne gode di tanto denaro buttato via?... — conchiuse [...]
[...] chi rimane!... Ce ne andiamo... Non abbiamo più nulla da fare. II canonico, ch'era stato ad ascoltare a bocca aperta, si strinse al socio con [...]
[...] scartafacci in fretta e in furia. 119 — Ah! così si tratta?... è questa la maniera?... Va bene! va benone! Ne discorreremo poi, signor don [...]
[...] che s'era arrivati!... — Fresco come un bicchier d'acqua, quel mastro-don Gesualdo che se ne andava a casa, colle mani in tasca... In tasca aveva [...]
[...] . Eh? che ne dite? Bianca guardava timidamente ora lei ed ora il marito, rannicchiata in un cantuccio del canapè, colle braccia sul ventre e il [...]
[...] Mariannina, la quale continuava a sollecitarla: — Eh? che ne dici? Adesso sono anche affari tuoi. Bianca tornò a guardare il marito, e tacque [...]
[...] avessi saputo... Non parlo per la moglie che ho presa, no! Non me ne pento!... Buona, interessata, ubbidiente... Glielo dico qui, in faccia a lei [...]
[...] sbagliato, — disse la Sganci Punta al vivo. — No, non avete sbagliato vossignoria. E che Bianca non se ne intende, poveretta. è vero, Bianca, che non to [...]
[...] ne intendi, di'? Bianca disse di sì, chinando il capo, ubbidiente. — Sia per non detto. Non ne parliamo più. Ho fatto il mio dovere da buona zia [...]
[...] stessi, sempre con quel bel risultato! Poi, quando la zia Sganci se ne fu andata, prese a brontolare contro di Bianca, che non si era messo il [...]
[...] voi e a me, caro mio! Dicono che io tengo i sacco... Non posso uscir di casa... Don Gesualdo scrollava le spalle. — Ah, i villani? Ne riparleremo [...]
[...] dire rivoluzione? Quel che hanno fatto in Francia, capite? Ma voi non leggete la storia... — No, no, — disse don Gesualdo. — Non me ne importa [...]
[...] . — Me ne importa a me: Rivoluzione vuol dire rivoltare il cesto, e quelli ch'erano sotto salire a galla: gli affamati, i nullatenenti!... — Ebbene [...]
[...] vino dalla paura, guardando or questo e or quello, e non osava aprir bocca. — Non parlo per te, sai. Non me ne pento di quel che ho fatto. Non è [...]
[...] , come in punto di morte? Mi sono ammazzato a lavorare... Mi sono ammazzato a far la roba... Ora arrischio anche la pelle, a sentir voi!... E che ne [...]
[...] la faccia gialla di don Filippo. A mezzogiorno, 128 appena suono la messa grande, ciascuno se ne andò pei fatti suoi; e rimase solo a vociare Santo [...]
[...] stradicciuola sassosa, e il canonico scese apposta a rompicollo verso San Sebastiano, fermando il Ciolla come a caso. — Quel notaro... me ne ha fatta una [...]
[...] irta di ciambelle come un fuoco d'artificio, correvano ogni momento al balcone. Don Filippo, tronfio e pettoruto, se ne stava adesso seduto nel Caffè [...]
[...] pure come un fanciullo. Poi raccontava quello che aveva visto lui: — Oggi ventisette!... ne sono passati ventisette... L'arciprete Bugno era [...]
[...] se ne andò frettoloso, a capo chino, portandosi seco negli occhi i ricordi di quella finestra chiusa e senza lume. — Bella porcheria!... Me lo [...]
[...] , facendo segno di uno che se ne va. — Chi? — domando la Margarone che se ne accorse. — Chi? don Diego o don Ferdinando? — Sissignora, don Diego! Lo [...]
[...] cristiano, senza medico ne speziale?... Speranza cominciò dallo sgridare suo marito che aveva legata la mula alla casa del moribondo: — Porta disgrazia [...]
[...] farsi vedere in chiesa!... Cade sempre in piedi colui! Se ne ride degli sbirri!... Io fo lo speziale! Pesto cremor di tartaro, giacchè non posso [...]
[...] ! — sbraitava Ciolla, — guardate un po'!... un galantuomo che se ne sta in piazza pei fatti suoi!... - I Compagni d'Arme, senza dargli retta, lo [...]
[...] , tutti i colleghi di suo marito, il quale se ne stava a guardare da vero babbeo, colla canna d'India dietro la schiena, mentre i suoi colleghi [...]
[...] sagrestano ne usciva in quel momento, arruffata, gialla, senza ventre, e si mise a distribuire scappellotti a diritta e a manca: — Via! via di qual [...]
[...] stava da un po' attento. — Hanno aperto un finestrino sul mio tetto... laggiù!... quel ladro di Canali!... Fortuna che me ne sia accorto! Lo citerò [...]
[...] urlo che fece trasalire tutti quanti. L'uscio fu sbatacchiato 148 con impeto, e ne uscì all'improvviso il marchese, stravolto. Un momento dopo si [...]
[...] mie verghe non ne traligna l'ossequio. Si che sorgenti men fallaci e piu stabili le sole preci ne reputo. Il favor di un vostro sguardo a quel che [...]
[...] il parapetto, spiegazzava la lettera con mano febbrile. Indi la passò alla mamma che balbettava. — Ma sentiamo... Cosa dice?... — Me ne vo [...]
[...] una spallata. — Ne volete sentire una nuova? — seguitò Canali ostinandosi a cacciare il capo nel vano dell'uscio. — C'è un casa del diavolo, dalla [...]
[...] Capitana!... Fa sorvegliare la locanda dov'è alloggiata la prima donnal... Suo marito stesso, poveretto!... Pare che ne abbia scoperto delle [...]
[...] per leggere il biglietto, dietro le spalle di Fifì. — Ma che dice? Io non ci capisco niente!... — Ah, non capite?... Non me ne ha scritta mai una [...]
[...] certe visite... capite? L'hanno mandato. apposta da Siracusa per romperci le tasche!... — Poscia, appena Canali se ne fu andato: — Ora arriva anche [...]
[...] platea per vederlo di laggiù. — Allegramente, donna Fifì! — disse poi Mendola. — Non vi sono ne morti nè feriti!... Se non arriviamo a farvi [...]
[...] riccioluta e sorridente. — No, no, non vi scomodate. Son passata un momento a salutarvi. Un'indecenza questa produzione... Io me ne vo per non [...]
[...] proprio a casa sua!... Io non ne sapevo nulla, giacchè sono stato in campagna per badare ai miei interessi. — Ma che aspettano a battezzare cotesta [...]
[...] sorridente, tappandosi le orecchie con le marine inguantate. — No... me ne vo... davvero!... Erano tutti nel corridoio: donna Fifì masticando un [...]
[...] all'orecchio Canali. — Che storie andate pescando!... Successero alcuni istanti di silenzio imbarazzante. Zacco se ne andò canterellando. Canali [...]
[...] vostra! 157 E partì infuriato sbatacchiando l'uscio. Don Filippo che era rimasto a bocca aperta, appena il baronello se ne fu andato, si cacciò nel [...]
[...] falegname e quanti erano sul palcoscenico. Don Ninì furibondo andò subito il giorno dopo a cercare Ciolla, il quale se ne stava pei fatti suoi, dopo [...]
[...] . — Te l'avevo detto!... accidenti! — E se ne andò brontolando. Ella guardò intorno in aria di mistero, colle pupille stralunate in mezzo alle [...]
[...] pubblico colto e intelligente... bella gioventù anche... — Buona sera, — disse Mommino. 159 — Ve ne andate, di già?... — Sì... Non potrete [...]
[...] ne avvide e alzò le spalle, con un sorriso affascinante, sospirando quasi si fosse levato un peso dallo stomaco. II baronello gongolante incominciò [...]
[...] ho lì, in fondo al baule. No! nessuna donna gli aveva data una gioia simile, una vampata così calda al cuore e alla testa: ne la prima volta che [...]
[...] Limòli era arrivato a indicarle la signora Aglae che scutrettolava tutta in fronzoli. — La vedete? è quella lì. Che ve ne sembra, eh, di vostra nuora [...]
[...] col cappello in testa, ossequioso, ripetendo: Deo gratias! Deo gratias! lodando l'ordine che regnava da per tutto in quella casa. — Non ne [...]
[...] nascono piu delle padrone di casa come voi, signora baronessa! Ecco! ecco! siete sempre lì, a sciuparvi la vista sul lavoro. Ne hanno fatta della roba [...]
[...] quelle mani!... Non ne hanno scialacquata, no! La baronessa che aspettava coll'orecchio teso cominciò ad essere inquieta. Intanto Rosaria aveva [...]
[...] . — I cenci vanno all'aria, signora mia, e chi ha fatto il danno invece se la passa liscia. Benedetta voi che ve ne state in casa, a badare ai [...]
[...] come questa... una vera reggia! vasta quanto un convento! Sarebbe un peccato mortale, se riuscissero a smembrarvela i vostri nemici... che ne [...]
[...] . — Cosa? Ho detto una minchioneria? Nemici ne abbiamo tutti. Mastro- don Gesualdo, esempigrazia!... Quello non vorrei trovarmelo mischiato nei [...]
[...] piena di gente, e capiva che non gli avrebbe mai fatto chinare il capo se aveva detto di no, se ne andò colle spalle e il cuore grossi. Non era [...]
[...] femmine... Se si potesse andare a sceglierli al mercato... A don Gesualdo non gli mancherebbero i denari per comprare il maschio. — Non me ne [...]
[...] all'orecchio di Bianca, accesa, sbirciando di sottecchi don Gesualdo per vedere quel che ne dicesse. Don Gesualdo non diceva nulla. Bianca invece [...]
[...] ... sottomano?... L'hai visto venire qui, da lui?... Di', che ne sai? — Certo, certo, — rispose in quel punto don Gesualdo. — I figliuoli bisogna [...]
[...] : — Bestia!... Ne fai sempre delle tue!... Bestia!... 170 Gli amici lo calmarono: — Poveraccio... lasciatelo fare. E un modo d'esprimere la sua [...]
[...] sembrava sul punto di scoppiare a piangere. — Ci sarà gente di là, credo; ma io non ne so nulla. — Povera bambina! povera bambina! — II marchese [...]
[...] amici... Di bricconi ce ne son sempre... Gli hanno carpito qualche firma... La baronessa lo piantò lì senz'altro. — Sentite? Vedete? — andava [...]
[...] si avvinghiò al collo, discinta, senza badare al Pallante che accorreva dalla cucina ne ad Alessi il quale spalancava gli occhi e si fregava le [...]
[...] medico ogni momento: — Che ve ne sembra, dottore? Riacquisterà la parola? — Col tempo, col tempo, — rispose infine il medico seccato. — Diamine [...]
[...] passava per le sue mani, comprendeva finalmente i dispiaceri che aveva dato alla povera donna; se ne pentiva, cercava di farseli perdonare, colla [...]
[...] baco che s'era mangiati tutti i Trao, e figliuoli era certo che non ne faceva più. Un vero gastigo di Dio. Un affare sbagliato, sebbene il [...]
[...] quali andavano apposta a farle visita. Don Gesualdo ne sapeva forse piu degli altri, ma stringevasi nelle spalle e se la cavava con simili risposte [...]
[...] posso! Tu sai com'è fatta tua zia! che testa dura! Ne abbiamo avuti dei dispiaceri per quella testa dura! Ma infine non può campare eternamente [...]
[...] che agli affari ci penso io. Serpi nella manica sono i parenti... Hai visto? Cercano di te, solo quando ne hanno bisogno; ma del resto non gli [...]
[...] per la dote d'Isabella. Che te ne pare? Non è da ridere? Lo zio Rubiera che pensa a mettere insieme la dote della tua figliuola!... Egli aveva [...]
[...] il viso per riconoscerla: — Una Trao! Non c'è che dire. — Lo zio marchese ne lodò gli occhi, degli occhi blu che erano due stelle. «Degli occhi [...]
[...] delle altre parole che non si udivano bene. II ragazzaccio li accompagno cogli occhi sino all'uscio, quando se ne andarono. Intanto incalzavano le [...]
[...] desolata dal portone, le corse dietro piangendo: — Non ci vedremo più!...Tutti se ne vanno... Non avremo per chi sonare messa e mattutino! Anche [...]
[...] figliuola stavano per montare in lettiga, giunse la zia Cirmena, disperata. — Avete visto? Tutti se ne vanno! I parenti mi voltano le spalle!... E m'è [...]
[...] loro la porta in faccia... Ne avete fatta tanta della carità? E fate anche questa, che cosi vuol Dio. — Guarda cosa diavolo t'è venuto in mente [...]
[...] carità gli tornavano in veleno per l'ostinazione 200 dei parenti che non avevano voluto mettersi sotto le sue ali. Se ne sfogava spesso con [...]
[...] me ne lavo le mani... come Pilato... Ciascuno a casa sua... — Ecco la parola giusta, donna Sarina. Ciascuno a casa sua. Aspettate, che vi [...]
[...] Ferdinando sei! Tua figlia ha la testa sopra il cappello, te ne sei accorta? Abbiamo fatto un bel negozio a metterle in capo tanti grilli! Chissà [...]
[...] e obbediente, tutta per la casa... Non me ne pento. Dico solo acciò ti serva d'ammaestramento, adesso. Le ragazze per maritarsi non guardano a [...]
[...] nulla... Tu almeno non facevi una pazzia... Non te ne sei pentita neppur tu, e vero? Ma adesso è un altro par di maniche. Adesso si tratta di non [...]
[...] ne sei accorta anche tu! E non mi dicevi nulla!... Tutte così voialtre donne... a tenervi il sacco l'una coll'altra!... congiurate contro chi [...]
[...] stomaco pieno di dispiaceri... E sto benone io!... Ho la pelle dura. E se ne andò col dorso curvo, sotto il gran sole, ruminando tutti i suoi guai. Il [...]
[...] vicino, si sgolava a gridare: — Bestie! s'e una perniciosa!... se ha una febbre da cavallo! Non si muore di colèra con la febbre! — Non me ne [...]
[...] intorno al farmacista, Speranza la quale strillava e singhiozzava aiutando il marito ne' preparativi della partenza, Santo che non si muoveva [...]
[...] del gesso!... No, no, sto zitta, massaro Fortunato! Se ne parlera poi, chi campa. Chi campa tutto l'anno vede ogni festa. Vi saluto, don Gesualdo [...]
[...] della cavalcatura, colla schiena curva, e il vento che le gonfiava lo scialle dietro. Don Gesualdo montò a cavallo lui pure, e se ne andò [...]
[...] ? Mastro Nardo se ne andrà pel viale colle cavalcature, e non da questa parte, per far più presto. Don Gesualdo capì subito, e non se lo fece dire due [...]
[...] avete i vostri motivi... Anche subito, su due piedi... colèra o no!... La gente non ha da dire se me ne mandate via in mezzo al colèra!... Siete [...]
[...] il padrone. Ciascuno sa i fatti di casa sua. Soltanto, se permettete, vado prima a salutare mia nipote. Non so cosa potrebbero pensare se me ne [...]
[...] congedò tutti bruscamente: — Va bene, ne parleremo... C'è tempo. Non si piglia così la gente pel collo, santo e santissimo! Ho detto di sì; ora [...]
[...] fazzoletto il fiele che ci aveva in bocca. Poi aprì l'uscio di colpo e se ne andò. Girava da per tutto come un bue infuriato, sbattendo gli usci [...]
[...] . — Come una che non sa e non vuol sapere!... Ma io non sarò sciocco, no!... Io lo so quello che vuol dire!... E se ne andò infuriato. ù IV Cessata [...]
[...] , tanti altri affari che ne andavano di mezzo, i suoi nemici che c'ingrassavano — nei caffè e nelle spezierie non si parlava d'altro — tutti addosso a [...]
[...] quali non sapevano difendersi. Anche Santo stava zitto, come un ragazzo che ne ha fatta una grossa. Fortuna che c'era lei, a dire il fatto suo: — Che [...]
[...] . Speranza se ne andò da una parte ancora sbraitando, e don Gesualdo dall'altra, colla bocca amara, tormentato anche da quell'altra pulce che la sorella [...]
[...] andava e veniva, sulle serve, sui fogli di carta che mancavano, sulla figliuola la quale aveva l'aria di chi ne cova una grossa, pallida, allampanata [...]
[...] per la sua creatura. Gli diceva: — Me ne vo a stare da mio fratello! Io e la mia figliuola! Che vi pare? — Cogli occhi di brace. Non l'aveva mai [...]
[...] amore o per forza, avrebbe dovuto darle una bella dote; e colle sue numerose relazioni era certo di procurarle un bel partito. Ne scrisse ai suoi [...]
[...] amici; ne parlò alle persone che potevano aiutarlo in simili faccende, il canonico Lupi, il notaro Neri. Quest'ultimo gli scovò finalmente colui [...]
[...] ! Tuo padre non ne capisce nulla, poveretto. E stato sempre in mezzo ai suoi negozi, ai suoi villani... un po' rozzo anche, se vogliamo... Ma ha [...]
[...] ... Tuo padre ha preso la via storta... Ma se lui si ostina a non darti nulla, neanche quel giovane, poveretto, ne ha... E allora... se ti tocca [...]
[...] di tali! Carrozze, cavalli, palco a teatro tutte le sere, gioielli e vestiti quanti ne vuoi... Con quel bel visetto so io quante teste farai [...]
[...] perdonato. Ora non se ne parli più. Però Isabella ne parlava sempre collo zio marchese, colla zia Mendola, colla zia Macrì, con tutti i parenti; da [...]
[...] ... Verso la Pasqua giunse in paese il duca di Leyra, col pretesto di dar sesto ai suoi affari da quelle parti, che ne avevano tanto di bisogno. Era [...]
[...] il negozio faccia a faccia col genero, da galantuomini. — No, no, caro suocero. Non è la mia partita. Non me ne intendo. Quello che farete voi [...]
[...] marchese, uomo di mondo, che ne sapeva piu di tutti sulle chiacchiere raccolte a casaccio, prese a quattr'occhi don Gesualdo: — Insomma, volete [...]
[...] così che le mani vi sprofondavano e le sentivano grasse e calde al pari della came viva... tutto, tutto se ne andava in quella cancrena! Come [...]
[...] risparmi se ne andavano da quella vena aperta, le sue fatiche, il sonno della notte, tutto. E pure Isabella non era felice. L'aveva vista in tale [...]
[...] porta... — II decoro?... Io me ne lustro gli stivali del decoro! Io mangio pane e cipolle per mantenere il lustro della duchea! Diteglielo pure al [...]
[...] in dissapore col genero non ne aveva più parlato. Isabella prometteva sempre di venire, da un autunno all'altro, ma non si decideva mai, come [...]
[...] all'ospedale!... Ora che si sono messi in testa ch'io sia ricco, ciascuno se ne giova pei suoi fini... La prima volta però che s'arrischiò a fare [...]
[...] sulla scala gli disse subito: — Non mi piace, dottore! Stasera mia moglie non mi piace! 246 — Eh! ve ne accorgete soltanto adesso? A me è un pezzo [...]
[...] servono in queste occasioni!... — Ah, adesso me lo dite? Adesso capite la ragione? Me ne congratulo tanto! Saleni ricominciò la commedia: il [...]
[...] solite porcherie che non giovavano a nulla, e se ne andò lasciando nei guai marito e moglie. La casa era diventata una spelonca. Tutti che vogavano [...]
[...] adesso? Il cugino Rubiera dirà all'asta per gli altri due tronchi di strada!... Sissignore! quella bestia!... Eh? eh? che ne dite?... Lui che non [...]
[...] sa il fatto suo. Poi, quando si hanno dei mezzi!... quando non manca nulla! Ne conosco tanti altri invece... ben nati... di buona famiglia... cui [...]
[...] in un silenzio che le affilò come un coltello il viso smunto, sì che il barone stesso se ne avvide e mutò discorso. — Domeneddio alle volte ci [...]
[...] ?... Come lo sapete?... Chi ve l'ha detto?... — Nessuno. E un'idea mia. Ma vedrete che non m'inganno. Del resto non me ne importa nulla! Ho altro [...]
[...] pel capo adesso! Ma il barone non si dava pace: — Che? Non ve ne importa? Grazie tante! Sapete cosa dicono pure? Che vogliono levarci di mano le [...]
[...] a mano armata nella camera. La povera inferma, smarrita in quel parapiglia, si lasciò sfuggire con un filo di voce: — Per l'amor di Dio... Non ne [...]
[...] ... Finta di farvi una visita... Piuttosto ce ne andremo noi... è giusto... Chi prima arriva al mulino... Ma i Rubiera non spuntavano ancora. Don [...]
[...] gente che non sa cosa farsene della terra e non ne caverà neppure i denari del censo. Ci hanno tutti lo stesso diritto, non è vero? Allora, con un po [...]
[...] frenarsi. — Scusate, scusate, signori miei! — disse entrando. — Se disturbo... se avete da parlare in segreto... Me ne vo... — E si mise a sedere [...]
[...] occhi fuori dell'orbita. — Ah??? — E non disse altro. Don Gesualdo rideva anche lui. — Ah? voi ridete, ah? — Cosa volete che faccia? Non me ne [...]
[...] che denari non ne metto fuori più per simili pasticci. Le terre se le pigli chi vuole... Io ho le mie... Gli altri gli si rivoltarono contro tutti [...]
[...] , sollevandosi a stento sui gomiti tremanti, cogli omeri appuntati 256 che sembravano forare la camiciuola da notte. Poscia, appena le Zacco se ne [...]
[...] , che non voleva più rimaritarsi, che ne aveva visti abbastanza dei guai. E la poveretta stava ad ascoltarlo tutta contenta, cogli occhi lustri che [...]
[...] , se la volete, don Gesualdo!... Ma Diodata è madre di famiglia, lo sapete... Se le capita qualche disgrazia, Dio ne liberi voi e me... Se piglia [...]
[...] Zacco, colla voce piena di lagrime: — Io direi di mandare a chiamare i suoi parenti... eh? don Ferdinando... Che ne dite voi? Zacco fece una [...]
[...] faccia il canonico Lupi, vestito di corto, con un cappellaccio a cencio, e il baronello Rubiera che se ne stava in disparte. — Scusate, don [...]
[...] della Carboneria? — saltò su don Gesualdo infuriato. — Vi ringrazio tanto, canonico! Non ne fo più di rivoluzioni! Bel guadagno che ci abbiamo fatto a [...]
[...] cominciare! Adesso ci hanno preso gusto, e ogni po' ve ne piantano un'altra per togliervi i denari di tasca. Oramai ho capito cos'è: Levati di lì [...]
[...] ascoltar le vostre chiacchiere. — E volse loro le spalle. 266 — Ah, soggiunse il canonico andandogli dietro su per le scale. — Scusate, non ne [...]
[...] e il baronello. Don Ninì si fermò all'uscio col cappello in mano, senza dire una parola, e il canonico, che se ne intendeva, dopo un po' fece [...]
[...] cenno col capo a don Gesualdo, come a dirgli di sì, ch'era ora. — Io me ne vo, — disse don Ninì rimettendosi ii cappello. — Scusatemi tanto, io non ci [...]
[...] il barone Mèndola, col fiato ai denti, cominciando dallo scusarsi a voce alta: 267 — Mi dispiace... Non ne sapevo nulla... Non credevo... — Poi [...]
[...] non sia venuta... duchessa o no!... Mamme ne abbiamo una sola!... Se bisognava fare tante storie per arrivare a questo bel risultato... un porco [...]
[...] luminaria pin tardi. Le sole finestre che rimanessero chiuse erano quelle di don Gesualdo Motta. Lui il solo che se ne stesse rintanato come un lupo [...]
[...] . I signori del Comitato che tornavano stanchi di casa sua, dopo un'ora di tira e molla, ne contavano delle belle. Dicevano che non capiva più [...]
[...] voleva fare la pace con tutti quanti, e dei guai ne aveva anche troppi. Giacalone, a cui don Gesualdo aveva fatto pignorar la mula pel debito del [...]
[...] fra tutti quanti, delle quali ciascuno aspettava il suo pezzetto, di giorno in giorno, e ancora non se ne parlava, e chi ne parlava lo facevano [...]
[...] in aria: — Vedete? Se non mettono giudizio, certuni, va a finir male, stavolta! La gente non ne può più! Sono quarant'anni che levo pelo e cavo [...]
[...] cuccagna è finita. — Poscia in confidenza spifferava anche delle paternali all'amico. — Che diavolo ne fate di quella vecchia?... Non vi conviene di [...]
[...] pure di mettere a frutto il denaro contante, se ce ne aveva in serbo, caso mai le faccende s'imbrogliassero peggio. - Datelo a mutuo, col suo bravo [...]
[...] sentir parlare di denaro. Diceva che non ne aveva, che suo genero l'aveva rovinato, che preferiva riceverli a schioppettate, quelli che venivano a [...]
[...] -don Gesualdo. — Signore Iddio, me ne accuso e me ne pento! L'ho durata fin troppo con colui! Mi pareva una brutta cosa abbandonarlo nel bisogno [...]
[...] Motta, che stava li di casa e bottega, strillava come un ossesso, vedendo andare a male tutta quella roba. — Bestie! animali! Che non ne mangiate [...]
[...] !... se ne lagna anche Domeneddio!... andare a fare i conti con lui!... Dalla piazza di Santa Maria di Gesù, dalle prime case di San Sebastiano, i vicini [...]
[...] pace mescendo da bere a chi ne voleva, mentre il canonico di lassù precava: — Domani! Tornate domani, chi ha bisogno... Adesso non c'è nessuno in casa [...]
[...] piedi, mentre il marchese continuava a brontolare: — Guardate cosa ci capita! Ne ho viste tante! Ma questa qui non me l'aspettavo... Pure gli offrì [...]
[...] pensata! Cane e gatto chiusi insieme... — Don Gesualdo s'ostinava ad opporsi. — Allora, — esclamò il canonico, — io me ne lavo le mani come Pilato. Anzi [...]
[...] vado a chiamarvi Ciolla e tutti quanti, se volete!... Don Gesualdo era ridotto in uno stato che di lui ne facevano quel che volevano. A due ore di [...]
[...] che ogni ricordo gli faceva salire alla gola. D'una cosa sola non si dava pace, che avrebbe potuto crepare lì dove era, senza che sua figlia ne [...]
[...] abbandonato, come uno che non ha ne possiede!... Chi vi siete trovato accanto nel bisogno, ditelo? Vostra figlia vi manda soltanto belle parole... Suo [...]
[...] come al sopraggiungere di un'altra colica. Talchè Diodata se ne andò senza poterlo salutare, a capo chino, stringendosi nella mantellina. Speranza [...]
[...] avete bisogno... Comandate. Che ne fareste adesso di quella strega? Vi mangerebbe anima e corpo. Neanche il viatico potreste ricevere, con quello [...]
[...] infuriato, — allora fatevi curare dal maniscalco! Perchè mi avete fatto chiamare? — Prese il cappello, e se ne andò. Ma siccome il malato soffriva [...]
[...] Vincenzo Capra, il dottor Muscio di Caltagirone, chi volete... Denari non ve ne mancano... A quelle parole don Gesualdo montò in furia: — I denari [...]
[...] fa? Caspita! Quello che vi può fare... Almeno non si dirà che vi lasciate morire senza aiuto. Io parlo nel vostro interesse. Non me ne viene nulla [...]
[...] in tasca... Io fo lo speziale... Non è affar mio... Non me ne intendo. Vi ho curato per amicizia... — Come l'altro tentennava il capo, diffidente [...]
[...] infatti. Voleva curarsi, giacchè era un affar serio. Voleva guarire. Ripeteva le parole stesse dello speziale: denari ne aveva; s'era logorata la [...]
[...] , amico mio. Io fo il mio mestiere, e non m'impiccio a far scommesse da ciarlatano! Credete di trattare col Zanni, alla fiera? — Allora non ne facciamo [...]
[...] figliuola e il genero del pericolo che correva don Gesualdo. Lui non dava più retta. Diceva che di santi e di reliquie ne aveva un fascio, lì [...]
[...] , lontano dai guai, nella sua campagna. S'attaccava alla vita mani e piedi, disperato. Ne aveva passate delle altre; s'era aiutato sempre da sè, nei [...]
[...] mali passi. Coraggio ne aveva, e aveva il cuoio duro anche. Mangiava e beveva; si ostinava a star meglio; si alzava dal letto due o tre ore al [...]
[...] sua gente di campagna che temeva di seccarlo e se ne stava alla larga, lì nel cortile o sotto la tettoia, ogni cosa gli stringeva il cuore; ogni [...]
[...] poco a poco. Voleva che la sua roba se ne andasse con lui, disperata come lui. Mastro Nardo e il garzone dovettero portarlo di nuovo in paese, pie [...]
[...] tasca per regalargli qualche baiocco. — Scusate, mastro Nardo... non ne ho... sarà per un'altra volta, se torniamo a vederci, eh?... se torniamo a [...]
[...] , stretta stretta, e chiederle piano in un orecchio: — Cos'hai?... dimmelo!... Confidati a me che dei guai ne ho passati tanti, e non posso tradirti [...]
[...] ? — voleva dire. — Allora, se è sempre la stessa musica, me ne torno al mio paese... Almeno laggiù lo rispettavano pei suoi denari, e lo lasciavano [...]
[...] signori tornavano a ripetere la stessa pantomima, ne afferrò uno per la falda, prima d'andarsene. — Signor dottore, parlate con me! Sono io il malato [...]
[...] poteva farci? Ne aveva abbastanza dei suoi guai. Il peggio di tutti stava lui che aveva la morte sul collo. Quand'egli avrebbe chiuso gli occhi tutti [...]
[...] . Ne aveva data tanta dell'acqua per far macinare gli altri! Speranza, Diodata, tutti gli altri... un vero fiume. Anche lì, in quel palazzo di [...]
[...] pensi a tutto, se no c'è la rovina!... Poi spiegava di dove gli era venuto quel male: — Sono stati i dispiaceri!... i bocconi amari!... ne ho avuti [...]
[...] ... Mio genero lo sa... Tutto ciò che occorre... Non saranno denari persi... Se campo, ne guadagno ancora tanti dei denari... — Cogli occhi lucenti [...]
[...] che lo tradisse. Soltanto ne piantò una lunga lunga addosso a quel galantuomo che se ne andava rimminchionito. Infine, a poco a poco, finse di [...]
[...] che non te ne importa nulla... come a tuo marito... Vedendola poi rassegnata ad ascoltare, seduta a capo chino accanto al letto, cominciò a [...]
[...] tua madre, poveretta, ci si rinfrescava la bocca, negli ultimi giorni!... 300 migliaia l'anno, ne davano! Circa 300 onze! E la Salonia... dei [...]
[...] rammentava un passato non confessabile. E non era bastato loro che la povera donna ne morisse di vergogna: dopo aver spinto essi stessi il padre a [...]
[...] proprio per impazzirne. A inventarlo apposta, non ne sarebbe venuto fuori un affare più sgangherato. Per compier l'opera, Pippo sposava anche la [...]
[...] lite di tal genere, quantunque non ne fosse dubbio per lui l'esito. Cedette le armi; assegnò a Teta i tremila scudi che aveva assegnato a Pippo, e [...]
[...] determinato, e che i compratori acquistano quando ne hanno bisogno, senza che occorra allettarli con malizie speciali. Gli pareva sufficiente a cavarsene [...]
[...] terribile. Ebbene! ci provasse padron Gregorio a vedere il figlio suo ridotto agli estremi! ne sarebbero nate delle belle!... Tuttavia egli non [...]
[...] lasciare fra le mani la bottega, come si lascia un giocherello ad un bambino, perchè lo mandi in pezzi, se glie ne piglia il capriccio. Ne parlò ai [...]
[...] trovava in bottega sperso, proprio come un uomo bendato. Certamente, per una ventina di giorni, lo avrebbero aiutato: non se ne sarebbero pentiti [...]
[...] ... no, non se ne sarebbero pentiti!... Dio buono, essi non potevano! Pippo vide i Carelli stringersi nelle spalle, guardarsi fra loro, col sorriso [...]
[...] era proprio bene imaginato, ed il signor Pippo se ne sarebbe trovato contento. Rimasero così. Pippo accettò disilluso, costrettovi dalle [...]
[...] circostanze, che non gli offrivano un mezzo migliore. Glie ne capitavano davvero d'ogni colore! Adesso doveva prender lezione da una povera creatura, che [...]
[...] cui sono indicati. Pareva nata e vissuta sempre nella bottega, e si sarebbe detto che ne avesse fatto il suo piccolo mondo. Ma ciò era il meno [...]
[...] da rifondere: sarebbe stato un sogno pensare ad aver questi generi di prima mano. I fratelli Mazzei ne esercitavano il monopolio di grossisti, e di [...]
[...] bottega vasta e nera. Si sentiva dominato, accorgendosi di avere scoperto una donna-miracolo quando meno se lo aspettava. Ne intuiva le nascoste energie [...]
[...] giovine commerciante che il domani, lei e sua figlia, sarebbero rimaste in casa. Se ne andarono verso le due dopo mezzogiorno, l'ora di pranzo [...]
[...] , augurandogli cordialmente mille fortune. Pippo ne risentì come lo stordimento di una mazzata in testa. La notte non dormì, agitato da mille pensieri. Al [...]
[...] fallo commesso da Teta, sorella di suo marito, non appena le nozze lo ebbero sbiancato agli occhi del mondo. Pippo ne aveva provato un piacere perfido [...]
[...] dovunque festeggiatissimo. Se ne teneva un po'; parlava di commendatori, di duchi, di senatori, di deputati, di magistrati, colla noncuranza e la [...]
[...] sorpresa dall'ora tarda, promettendo di rivedersi il più frequentemente possibile. Ma Paolo non se ne contentò: perchè la domenica prossima i [...]
[...] , molto nell'ombra. Gonfiava a scoppiarne nel ricevere certe strette di mano che gli si accordavano, quando non se ne poteva fare proprio a meno. In [...]
[...] diavolo, tacitamente. L'averlo per marito, era il solo torto che si rimproverasse ad Irene. Ne valeva molti. Ma se Pippo era cieco per se stesso, non [...]
[...] lo era per la sorella. Ne rideva a perdifiato, il bestione. Era dunque possibile ridursi così? Una serva non sarebbe stata più sottomessa, non [...]
[...] tenerezze per tuo fratello... — Per Cristo! — esclamò Pippo con un salto sul letto; — ci mancava anche questa! — Come? — domandò Irene sorpresa; — che ce ne [...]
[...] , aveva guadagnato molto danaro colle sussistenze militari, nelle guerre di Lombardia. Poi ne aveva riperduti molti con infelici speculazioni, forse per [...]
[...] di aver torto. Ma adesso non v'era più un momento da perdere. Se ne sarebbe incaricato Paolo. — Paolo? — fece Pippo, fiutando un'altra novità. — Sì [...]
[...] cattivo soggetto. Risero, Pippo, Teta e Paolo. Ne avevano bisogno, per uscire da quel tono di tenerezze. La conversazione divenne generale; ma Furlin [...]
[...] matto! — sorrise lei. — No, dico davvero. Ho dei progetti. — Se ne riparlerà. — Appunto. Adesso non c'è tempo, e non è il luogo. Spero che sarai [...]
[...] superiori. Dio buono, ce ne sarebbero state, delle storie piccanti da raccontare, ed anche delle brutte storie! Avevano promosso alla prima classe, per [...]
[...] protezioni e d'intrighi. Lui se ne dichiarava stufo; era nella pelle di un impiegato per caso, e cercava tutte le strade per uscirne. Aspettava [...]
[...] dello sguardo. Lo aveva appena ringraziato; non faceva nulla perchè egli badasse a lei. Forse ne aveva paura. Al momento di salutarsi lo trattenne un [...]
[...] ? — Vuoi farmi proprio piacere? — disse Mario; — proprio? Ebbene, non ne parliamo più. Me lo prometti? — Mio Dio, se lo vuoi... — Siamo intesi. Ti [...]
[...] vogliono; dove, egli solo, non arriverebbe mai. Ma una ogni diecimila, ed io non sono di quelle; e neppure Flaviana, credo. Ne vuoi una? Cercala; ma [...]
[...] . Non vuoi metterle tu? Ebbene, permettimi almeno di farlo, io solo. Egli perdeva di nuovo la calma. Ne aveva fin sopra ai capelli di quei discorsi [...]
[...] , guardava sorridente Mario, con una espressione di sicuro dominio. Non dissimulava più le segrete energie della sua tempra eccezionale; anzi ne faceva [...]
[...] . — Te ne vai? — chiese la giovine donna porgendogli la mano, mentre si alzavano ambedue nello stesso tempo; — quando ritorni? — Mi assegni dei limiti [...]
[...] . Griderò se non te ne vai... Ma la tentazione ond'era presa da dieci minuti, le lampeggiava negli occhi, le ardeva sul viso. Non seppe fuggire [...]
[...] concessioni: non le domandava nulla di colpevole, nulla che una sorella non possa concedere al fratello: un bacio soltanto. — E poi te ne andrai [...]
[...] ? — diss'ella ad un tratto, pazza. — Me ne andrò. — Lo giuri? Giuralo! — Te lo giuro. Ti basta? Lei stessa gli porse le labbra frementi. Sospirarono [...]
[...] croce, che non si era mai dato il pensiero di sollecitare. Ma costretto a controgenio di vivere nella baraonda burocratica, non ne poteva più. Gli [...]
[...] guarnito a sei. I suoi pudori e le sue intolleranze d'uomo morale n'erano urtati fino all'esagerazione. Perdio! se ne vedevano proprio d'ogni colore [...]
[...] . Indovinavano ch'egli aggiungeva frange ai suoi racconti e lavorava di fantasia più del dovere. Ma non glie ne facevano carico, attribuendo le [...]
[...] presto o tardi, inevitabilmente. Oh, se ne sarebbero viste delle belle! Pippo ammiccava a sua volta. Chi poteva dubitarne? Che cosa c'era dunque di [...]
[...] della borghesia. Ne avevano voglia gli altri due, di perdersi nelle loro chiacchiere senza sugo, di nazionalità, di dignità, di libertà: lui [...]
[...] . Se ne sarebbero accorti allo stringer dei conti. L'Europa, che aveva difeso sempre il Papa, perchè ne aveva bisogno, stava adesso colle mani in [...]
[...] istigato Flaviana, coll'istinto sensuale della borghese allegra, che cerca di parlar grasso e si eccita nei racconti pepati. Non ne poteva più. Si [...]
[...] Papato era il Papato stesso. La breccia di Porta Pia avrebbe riportato la religione alla semplicità delle sue origini, e ne avrebbe quindi iniziato [...]
[...] riammogliarsi? Dove lo aveva saputo? quando? — Ne sono afflittissima, — bisbigliò lei, confermando le parole di Mario in genere; — non vedo un riparo [...]
[...] . Intravvedevano ad un tratto uno spiraglio di luce nelle tenebre. — M'occupo dei vostri affari. Scusatemi! — soggiunse Flaviana sorridendo. — Ma è che ne [...]
[...] avuto mai il coraggio di proporre alla tua famiglia... Ma mi dimentico che non se ne deve parlare... me lo hai proibito ripetutamente... No, no! Non [...]
[...] sarebbero giunti insieme, presto o tardi, e della gioia che ne avrebbero insieme goduto. Proprio, come se la giovine donna fosse stata sua moglie [...]
[...] vittima, ne' suoi occhi smorti l'angoscia che secca le lagrime. Perdio! alla fine, lui, non aveva voluto niente per forza, e non c'era da mettere in [...]
[...] pure entrasse in azione. Continuava ad ignorare completamente la strada ch'ella avrebbe battuto; ma non se ne preoccupava, e non lo chiedeva [...]
[...] desidera più vivamente! — lamentò la giovine donna, in un abbandono di malinconia. — È il nostro destino, non è vero? Non ne parliamo più. D'ora in poi [...]
[...] non mi accuserai di mistero, te lo assicuro. Ne vuoi una prova? Domani mattina, alle dieci, parlerò a tuo padre. — Come? — esclamò sbalordito [...]
[...] scorgere il livido pallore sparso sul viso di Mario. Ma non se ne spaventò. Si avvicinò al cognato con atto intraducibile di sorella affettuosa [...]
[...] . — Sii ragionevole. Capisco quel che vorresti dirmi: sono impastata di pregiudizi, non è vero? Sia pure! Ma che colpa ne ho io, se sono fatta così [...]
[...] tavoleggiante coi loro brontolamenti di uomini furibondi, coi loro sarcasmi feroci di clienti che ne hanno piene le tasche e che meditano una [...]
[...] spettacolo, non se ne scandalizzavano. Ne accettavano la continua riproduzione col loro stoicismo e colle loro facezie di filosofi pratici. Gregorio [...]
[...] uomini, non li stimava, e soprattutto ne diffidava: tre motivi per indurlo a negare l'onore ed il piacere della sua relazione a chi avesse potuto [...]
[...] ed interminabili. Ne ritardava la conclusione, cercando pretesti assurdi, mentre ingolfavasi in tutte le indagini possibili sulla solvibilità e [...]
[...] ricevuto qualche cattiva notizia? — Ma che notizie! — scoppiò padron Gregorio. — Io me ne infischio, io! Ma ho piene le tasche di chi s'occupa [...]
[...] dei miei affari particolari. Potrebbe darsi che gli armeggioni se ne avessero a pentire! Non rispose direttamente. Ritornava a divagare colle frasi [...]
[...] . Curiosa! un galantuomo non può vivere come gli pare! Ce ne sono dei cervelli balzani e dei rompiscatole, al mondo! Però, a poco a poco, attraverso [...]
[...] . Ne convennero tutti, quantunque non sapessero bene di che potesse trattarsi. Il curiale Frati prese la mano sui compagni, ammonendo Ferramonti di [...]
[...] sentirà! — mugolò Frati, schiacciato dalla rivelazione. — Ditele, del resto, che non me ne importa un accidente. Ma pretendo di non esser più seccato [...]
[...] risoluto sul serio un passo così grave? Chi era la donna scelta da lui? Se ne citavano almeno dieci. Insomma, spargevasi la voce che l'antico fornaio era [...]
[...] di ridursi in casa come un orso selvaggio nella sua tana. Non si fece più vedere al caffè. Si persuase che non ne avrebbe evitata una malattia di [...]
[...] godeva più del suo isolamento; non si cullava più, soddisfatto, nei suoi odi contro la parentela. Ora invece ne subiva la necessità, sentendone il duro [...]
[...] gli andò in casa per invitarlo a far cessare i pettegolezzi. Dipendevano da lui. Aveva certo desiderato Mimma, ne aveva parlato e si era poi [...]
[...] d'attorno, minacciandolo di pigliarlo a pedate e di fargli fare le scale a ruzzoloni. Ma l'antico fornaio non ne poteva più: sarebbe schiattato; ci [...]
[...] . Nell'abbracciarlo, essa gli aveva lasciato quell'odore sugli abiti, intorno al collo, nelle carni. Egli se ne sentiva come saturare il cervello [...]
[...] clandestino. Il vecchio Ferramonti se ne sentiva turbato ed ingolosito. Bisognava dire che Irene ne avesse, dei curiosi capricci! il condursi così, come [...]
[...] la padrona. Lo meditava, tenendo nascosto il disegno con una cura gelosa, perchè nulla ne trasparisse al di fuori. Anzi, avrebbe messo alla prova [...]
[...] parte, egli non era decrepito. Si ammogliavano uomini in condizioni assai peggiori delle sue, e non se ne pentivano. Egli avrebbe potuto imbattersi [...]
[...] Irene. — V'assicuro che ve ne troverete contento. Volete davvero che mi metta in campagna, fin da domani? — Perchè no? Tenta. Io resto da parte [...]
[...] conoscenza di cui poteva garantire, ne decise la scelta. Furono fatti dei passi; la vedova rispose come Irene riferì al suocero; il disegno si [...]
[...] che vorrebbe ribellarsi. — Oh, lo vedo, quali sono i tuoi sentimenti per me — balbettò con una voce strozzata; — non me ne dai forse una prova [...]
[...] anche adesso? — Io ti amo ed ho paura di te... — Quale motivo te ne ho dato? — Nessuno. È un istinto. Se tu sapessi di che sarei capace perdendoti! I [...]
[...] vestita per recarsi dal suocero. Fece l'indiano: — Ci sono delle novità? — Lo sai tu, se ce ne sono. Siedi. Dobbiamo parlar seriamente, e non ho [...]
[...] . — Flaviana non ne sospetta l'esistenza. Sospetta invece il disegno di far nascere in me la passione, come un mezzo. La giovine donna si alzò. La sua [...]
[...] comprometterci nella stima del mondo. E noi siamo quelli della famiglia che si allontanano di più dalla fortuna di tuo padre. — Ebbene? Che ce ne [...]
[...] ? Nell'intimità egli dimenticava volentieri le sue rigidezze di tribuno. Quando ne aveva il tempo, evocava gioconde imagini di sensualità, con una mordace [...]
[...] alle provocazioni di lui, continuando a preoccuparsi unicamente di mangiar molto e presto. Egli ne fu quasi indispettito; lanciò un altro epigramma [...]
[...] esente, e che si riparano coll'esercizio delle pratiche religiose e coll'edificante esemplarità della vita cristiana. Però Barbati ne sapeva di [...]
[...] religioso, un bicchiere di vino mesciutogli dal padrone di casa. Gli era passata l'ora senza che se ne avvedesse. S'era perduto ad ascoltare, al caffè, i [...]
[...] dubbio. Del resto Rinaldo non ne aveva bisogno. Erasi anzi aspettato una cifra più elevata. La marmaglia del ceto affarista, da vari giorni, parlava [...]
[...] così brillante operazione. Inveì contro l'antico socio, contro i Ferramonti in genere. Una razza stomachevole di farabutti. Oh, egli ne poteva [...]
[...] senza che gli altri due se ne fossero accorti. Non volle sentire le scuse del marito; non ce n'erano! La gente onesta non deve sporcarsi a [...]
[...] tutta la sagacia, tutta l'abilità, tutta la perfidia di cui si sentiva capace. Spogliò la figura della rivale di ogni maschera ipocrita; ne scoprì [...]
[...] fanali pubblici producesse l'effetto di bandirli da via Torre Argentina. I Furlin ci subodorarono l'occulta influenza della cognata; glie ne [...]
[...] guardingo; un contegno di cani bastonati che leccano la mano a chi li percuote. Ne sapevano di belle! La decadenza ed il disonore piombavano sulla casa [...]
[...] coniugale. Non si dava davvero pena alcuna di trattare con dei riguardi quel miserabile imbecille; e d'altra parte, non ne aveva bisogno. Egli [...]
[...] una stanza esclusivamente sua; un letto di ferro vuoto, pel caso che se ne dovesse servire; belle cortine a ricami, un tappeto, un comò di [...]
[...] contentarla! Del resto egli era commosso dell'abnegazione della nuora. Bisogna proprio dire, che qualche volta ne scendono ancora degli angeli sulla terra [...]
[...] ne voleva sentir parlare, lei, di simili sciocchezze! ... Per tal modo i vaneggiamenti di padron Gregorio restavano come parentesi brevi e [...]
[...] notte, nelle strade più turbolente di Roma. E non ne aveva mai avvertito il suocero, per motivi ch'egli poteva bene imaginare. Poi l'incidente le [...]
[...] nulla; ma non ne ebbe il coraggio. Parlò di un vestito che voleva regalarle per la prima festa alla quale sarebbe intervenuta. Ella accettò, con una [...]
[...] delle sue effusioni di riconoscente tenerezza. Mario non fu punto sorpreso della riuscita felice di quell'abile stratagemma: non ne aveva mai [...]
[...] rifiniva dal ridere al sentirla negarglielo a lui stesso, a faccia tosta, quando ne capitava l'occasione. Ma egli intuiva nella giovine donna [...]
[...] dominatrice d'Irene verso quello schiavo abbrutito incoraggiava anche Mario. Per tal modo i due amanti non si davano un pensiero dello sciagurato; non ne [...]
[...] stato anche solo per una notte, per un'ora, per un istante rubato alla vigilanza di un geloso. Essi, i due amanti, ne trassero come una specie di [...]
[...] ubriachezza. Le cose lecite, permesse dal vecchio Ferramonti che ne ascoltava da Irene i minuti ragguagli sbalordito, non bastarono loro più. Li [...]
[...] tempo, un grido. Irene indietreggiò con uno slancio; Mario balzò in piedi: Pippo, entrato senza che essi ne avessero neppur sospettato l'avvicinarsi [...]
[...] dirlo subito. Ma io vi secco, non è vero? Via, siate franchi; confessatelo. Ebbene! io sono un buon diavolaccio, io! me ne vado: divertitevi. Si [...]
[...] uscita. Due grosse lagrime scesero lente da' suoi occhi smarriti, rigandogli silenziosamente le gote. E sparì. Irene raccolse il mantello, se ne [...]
[...] al quale hai ridotta la tua bottega. Pippo rialzò vivamente la testa. Lo stupore lo fece restare a bocca aperta davanti alla moglie. — Te ne sei [...]
[...] reso dunque ben conto? — replicò lei, inesorabile. — Sicuro... non è certamente dei più floridi, adesso. Bisognerebbe ... — Non ne sai nulla! Te lo [...]
[...] dirò io. Ella dipinse quelle condizioni: una vergognosa rovina. Se non se ne fosse occupata lei, il fallimento sarebbe stato dichiarato da un paio di [...]
[...] pari di lui? Ma senza dubbio era stato l'accesso di una pazzia momentanea, che non si sarebbe rinnovata. Ella n'era persuasa; ma ne voleva la [...]
[...] da sè l'amante, di evitare ch'egli se ne risentisse e potesse nuocerle, per vendetta, presso il vecchio Ferramonti. Lasciava pel momento da [...]
[...] , perchè non gli commettesse qualche sproposito da figlia di fornaio. Avrebbe voluto ch'ella smettesse l'accento del dialetto romanesco; non glie ne [...]
[...] , Furlin la trovò stravolta e livida, con una fissazione da mettere i brividi, negli occhi inferociti. Ella, del resto, ne spiegò subito il motivo [...]
[...] . — Sai? ho incontrato la Barbati. Pare ch'ella si tenga informata un po' meglio di noi. Me ne ha dette delle belle. Il funzionario ci si arrabbiò sul [...]
[...] . — Sta bene! Te ne pentirai quando non ne sarai più in tempo. Il marito la guardò; n'ebbe pietà. Sorrise. — Mi credi davvero un imbecille? — Ma che [...]
[...] fosse completo, e che riuscisse. Sopratutto che riuscisse. Allora se ne sarebbero viste di belle! Prima, lo scatenamento delle piccole collere fra [...]
[...] , bastava una leggera vertigine perchè egli ne facesse un caso d'accidente mortale, e si trascinasse dietro le gambe per tre o quattro giorni, con un [...]
[...] col padre. A sentirla, la nuoruccia, il ravvedimento di Pippo era qualche cosa di prodigioso, uno spettacolo veramente edificante. Ed ella ne [...]
[...] ; ma cinque o sei giorni appresso, improvvisamente, fu lo stesso padron Gregorio a domandarne. Che ne era diventato di lui? Perchè non si faceva più [...]
[...] di vedersi sfuggire colle imprudenze la fortuna di padron Gregorio. Che glie ne importava a lui, ora, del danaro? Per frenarlo, essa doveva [...]
[...] piedi. Irene poteva dire quel che voleva; ma il vecchione imbambolato trovava che se ne stavano troppo bene soli, lontani dalle seccature e dai [...]
[...] seccatori. Ma di seccature, ne capitò una sesquipedale, improvvisamente. Una mattina, Irene trovò il suocero fuori di sè. Non ebbe il tempo di [...]
[...] ritorno alla vita; uno scoppio violento d'ira. Ella balzò sopra il foglio, se ne impadronì, sfolgorante di sinistra energia, ed ebbe una frase [...]
[...] infame doveva averla scritta il demonio in persona. Quale colpa ce ne aveva lui, povero vecchio? Poteva negare, Irene, di aver riconosciuto ella stessa [...]
[...] rialzò il capo. Interruppe: — No, no! non ci lasciamo sviare dalle supposizioni. Non è Paolo. Ne sono sicura. — Ma come puoi dirlo? — balbettò [...]
[...] Ferramonti disorientato. — È un'idea; lo so io. In ogni modo bisogna rifletterci bene, non è vero? Se ne riparlerà. Non volle spiegarsi meglio. Lei [...]
[...] effetto ella ne avrebbe chiesto il permesso al marito, ed ottenerlo, questa era la cosa impossibile. Irene temeva il cognato perchè lo sapeva [...]
[...] milione, non le aveva proprio fatto venire l'acquolina in bocca? Che ne avrebbe fatto, se si fosse trovata a disporre di quel po' di quattrini? Ella [...]
[...] suocero, anzi premendole che non ne sapesse nulla, ella aveva già trovato. Ci si era messo di mezzo il caso: un incontro fortuito con Flaviana [...]
[...] po' d'aria. Che ne diceva Irene, di una scarrozzata a San Pietro in Montorio? — Non c'è nulla che lo impedisca, — disse ella assentendo. Benissimo [...]
[...] posizione per sorvegliarsi reciprocamente da vicino. Egli si limitava a comparire in certe ore fisse di giorno e di notte per informarsi; poi se ne [...]
[...] ? No, no! la testa non regge! Si allontanò, seguito dalla moglie. Irene parve aver l'intenzione d'imitarli. Pippo la fermò esasperato: — Ne sai [...]
[...] modo, tu non hai verun motivo d'inquietarti, tu solo fra tutti. — Credi? Ebbene, se ci sono per aria dei giuochi di bussolotto, ne vedremo delle [...]
[...] Ferramonti in quel giro di tempo! Egli camminò a caso. I parenti che se lo videro comparire dinnanzi, ne restarono colpiti e n'ebbero pietà. Si trovò [...]
[...] seccatura. Perchè, infine, a non esserci direttamente interessati, queste cose sono delle vere seccature... — Bene, bene! Ne parleremo domani. Ma [...]
[...] . Non ne poteva più, davvero; le pareva d'impazzire. Si coricava... Il domani Pippo, appena alzato, trovò un'altra sorpresa: Irene era già uscita per [...]
[...] pazzie colle quali Pippo se ne usciva. Mario giunse colla puntualità di un orologio. Aveva riacquistato la sua presenza di spirito: una disinvoltura di [...]
[...] di lontana o dubbia riscossione. La sorte avrebbe deciso anche a questo riguardo dell'assegnazione delle tre parti uguali che se ne sarebbero fatte [...]
[...] Banca, — proseguì il cavaliere. — Ce ne sbrigheremo anche più sollecitamente, se potremo ritirare i titoli senza che l'ufficio di registro se ne [...]
[...] , guardandolo con occhi sospettosi ed accesi. Pippo fu il primo a rompere il silenzio. — Che cosa ti bestemmii? — domandò: — che ne sai tu, per [...]
[...] dire di queste sciocchezze? — Ne so meno di te, — fece Mario sardonicamente. — È un'idea mia. Del resto, se dobbiamo dire che nessuno ci litigherà i [...]
[...] , guardandolo fiso e soggiungendo: — Preferisci forse che me ne torni via così? — Bada! — ammonì Furlin, — si direbbe che tu ci porti la guerra. Non [...]
[...] e la follia del suo cervello non ne avevano ricavato neppure un refrigerio momentaneo. Rubando l'amica ad un principe romano che gli aveva [...]
[...] milioni del principe romano, aveva dovuto dichiararsi stufa, piantandolo. Egli non ne aveva risentito rincrescimento alcuno; al contrario, aveva [...]
[...] di quegli esseri, insomma, cui la favola attribuisce di mercanteggiare coi baci le anime. Egli, dei baci, ne aveva già dati tanti ad Irene, e ne [...]
[...] , mi sono fermato proprio apposta. In parola d'onore! facciamo una figura ridicola coi nostri corrucci da ragazzini! Io ne sono stufo, per conto mio [...]
[...] volontà, non continueremo gran tempo a vederci. — Cioè? — Medito un viaggio. — Come quello della scorsa estate? Ne ho sentito parlare, buonalana! — No [...]
[...] . — In ogni modo, al più presto possibile. Ne riparleremo. Rimasero insieme quasi mezz'ora, sulla porta della bottega. Alla fine Mario si rammentò di [...]
[...] quella donna, dei bagliori di sguardo pieni di malizia volpina e di ferocia ipocrita. Alcuni giorni appresso, lo stesso Pippo se ne uscì con una [...]
[...] proposta singolare: — Perchè non vieni qualche volta a trovarmi a casa? Hai forse paura che Irene ti mangi? — Non ne ha l'aria davvero! — disse [...]
[...] Mario. — Ma ti viene un'idea matta. Non ti pare che la mia ricomparsa in casa di tua moglie solleverebbe un vespaio di pettegolezzi? — Allora se ne [...]
[...] era nel ricominciare. Abbiamo ricominciato e l'abitudine si rifarà presto. Volevi forse alludere al tuo viaggio? — Forse. — Me ne ha parlato Pippo [...]
[...] . Intendi di partir presto? — Prestissimo. Me ne accadrebbero di belle, se non mi risolvessi! Ma non merita il conto parlarne. Ella fece un lieve [...]
[...] Pippo? Egli è ben padrone di fare a suo modo, in casa sua. — Oh! ti scuopro anche dei sentimenti molto lodevoli di moglie sommessa! Me ne [...]
[...] esistito. È il solo mezzo che tu abbia per contentare tuo fratello nelle sue fantasie, e te ne avverto pel caso che il contentarle ti premesse. Vedi bene [...]
[...] d'onore, e te la do. Ho in testa che tu debba considerare la cosa come una fortuna grande e non aspettata. Perchè non me ne ringrazi? — Lascia le [...]
[...] continuare! Non ne posso più, capisci? Pagherai salata la scena teatrale che hai avuto il capriccio di farmi. Sei un miserabile! Era livida [...]
[...] rimettessi ad un'altra sera la tua visita?... — Tu credi che avrò tempo di tornare un'altra sera? — domandò Mario col tono stesso. — Mio Dio, sì! ne sono [...]
[...] finire di gennaio, mentre il marito, logorati i polmoni dall'etisia senile che ne faceva un fantasma, riducevasi in condizioni disperate. L'antico [...]
[...] sottrazioni spaventevoli. La giovine donna non se ne commosse, inselvatichita dalla solitudine, ostinata a non rinunciare ai mezzi di vendetta [...]
[...] riceveva, impresse al suo essere come una scossa elettrica che ne ritemprava la fibra, spazzandone via le prostrazioni, restituendole la facoltà ed il [...]
[...] , come se non avesse riconosciuto il marito, senza che un solo tratto del suo viso si alterasse. Svoltò la cantonata, e sparì. Pippo non ne imitò [...]
[...] appena, nella commozione, ad articolare le parole. — Fra tre mesi. Ma rammenta bene quello che ho passato! Ne ho assai di dolori, di delusioni e di [...]
[...] caffè, e ti ristorerai anche tu, brontolone! — Già, il solito caffè, disse Agostino, la posatura bollita e ribollita, bella bevanda; ne faccia [...]
[...] forse ne hai bisogno; sei venuto adesso? — Sì, signore, è una mezz’ora che sono arrivato col cavallo. — Quale cavallo? — Quello che deve servire a [...]
[...] Don Zua, per andare a Nuoro. — Ah già, non mi ricordava più che Zua dovrà partire. E dove l’hai trovato? — Stia zitto per carità, che non ne [...]
[...] l’operazione, ed appressando la lucerna alla fiamma del ceppo ne accese il lucignolo, e la appese ad un ampio graticciato di bastoni, quadrato, che [...]
[...] con un piccolo recipiente cilindrico di sughero, pieno di caffè macinato. Ne prese due o tre cucchiaiate e le versò dentro l’acqua bollente, poi [...]
[...] figliuolo piccolo di don Pantaleo, per andare a Nuoro a farsi dottore. — Dottore? oh ne correrà prima di bell’acqua nei fiumi! e poi, credete voi [...]
[...] che quel moccioso di don Zua riesca a fare qualche cosa di buono? qualche giorno ce ne parleremo. Se don Pantaleo lo avesse mandato a coltivare [...]
[...] ha mandato il figlio a Cagliari! che te ne pare? se alzasse la testa la buon’anima del padre, che cosa ne direbbe? vedendo il nipote tenuto [...]
[...] ; che se aveva l’ambizione di maritare la figlia con un nobile, coi suoi danari, ne comprerebbe a fasci di questi cavalieri senza cavallo; intanto [...]
[...] una delle figlie di Pietro Palitta, non li accoglierebbero a braccia aperte, sebbene ora se ne burlino, perchè zappano le patate, ed arano la [...]
[...] vigna? — Oh, vorrei vedere anche questo, proruppe con rabbia don Pantaleo, vorrei vederla cotesta pentolaia, in casa mia. Che ne direbbe il paese [...]
[...] accorta che Zua ne aveva già ingoiato mezza dozzina quasi senza masticarli. VI. Dopo la messa delle nove, tutti i conoscenti, i vicini di casa, i [...]
[...] di essi, che ne avevano visto, domenica, per domenica, cadere gli ultimi fili, sotto l’inesorabile crine della spazzola, evitavano di sedersi [...]
[...] delle visite, quando egli non ne voleva; ma che non si lasciavano mai vedere il giorno fissato per pagargli gli interessi dei suoi capitali. Egli [...]
[...] , se credevano di burlarlo con quelle cerimonie; egli era stato anche troppo indulgente con quella canaglia; ora non ne poteva più, l’usciere [...]
[...] per i ricami d’oro e d'argento. Il sole, cadente dietro la lontana montagna di Gonari ne incendiava la vetta, dandole la esatta apparenza di un [...]
[...] di gioia che lo invadeva. Pure fra quei quindici o venti che in quel momento compiangevano la morte di don Pantaleo, non eravene uno che non ne [...]
[...] , questa sera, pel dolore ne beverò mezzo litro di più! — Bravo, Bambarru! gridarono due o tre in coro. Le donne, più curiose, andavano, venivano [...]
[...] , a zia Veneranda, pure è stata una morte troppo crudele, Dio ne liberi ogni cristiano, e si fece il segno della croce. — Povera famiglia [...]
[...] favore, ne prenda nota. Don Simone si mostrò anch’egli inorridito, e fece un nodo ad un lembo del moccichino a quadri rossi e turchini, e mise un [...]
[...] centinaia di lire. Fattosi vicino alla cassa, tolse dalla tasca del corpetto un astuccio d’ottone e ne tirò fuori un paio d’occhiali che [...]
[...] trasse fuori un grande portafoglio giallo, l’aperse e cercò in mezzo ad un fascio di carte; ne tolse una piegata e rimise il portafoglio in [...]
[...] farete voi, e vedremo come ve ne uscirete. — Speriamo che sia per te, disse sotto voce, il maestro di scuola, che aveva ricevuto una lettera di [...]
[...] studiato, nessuno mai aveva potuto saperlo, e neanche i suoi compaesani, che studiavano fuori, ne avevano potuto dire qualche cosa. Don Zua, creduto [...]
[...] Cagliari, quella terra promessa, ove, il figlio della padrona di casa, aveva visto tante cose, e ne aveva fatto tante altre; dove c’era il mare, coi [...]
[...] non ne capiva nulla; e moriva dalla voglia di vedere tutte quelle cose, le quali, descritte, lo avevano sbalordito e che sognava continuamente [...]
[...] niente, perchè si sapeva come andavano le proprietà affidate a mani estranee; non se ne sarebbe ricavato il tanto per pagare le imposte. La [...]
[...] lavorare la terra. Come avrebbe potuto soffrire in pace quell’umiliazione? che cosa ne avrebbero detto i cavalieri di Mamojada, che egli per [...]
[...] grosso buco, nel pò di monete che la mamma gli aveva lasciato di nascosto, senza che ne sapessero gli altri due fratelli. Un giorno la vecchia [...]
[...] in seno e ne trasse l’ultimo scudo. Consumato quello non rimaneva più niente. O vendere i suoi terreni, o piegarsi a coltivarli. Molte notti di [...]
[...] dottore, mi farò contadino; il lavoro non disonora, è vero Margherita? che ne pensi tu? — In quanto a questo, don Zua, lei grazie al cielo, non va [...]
[...] portone, perchè ne uscisse don Zua il quale era già montato a cavallo. I pochi oziosi, che si scaldavano in piazza, al sole primaverile, non furono [...]
[...] più giusto, che ne dice lei? — Ma io non parlavo punto del suo asino, parlavo di don Zua. — Oh.... to! quasi, quasi, indovinavo perchè tra [...]
[...] danari, caro don Eusebio, ed io non ne ho; anzi, ora che torna a proposito, la prego di sistemare quella piccola pendenza che esiste ancora; perchè [...]
[...] aveva preso coraggio; e tutti i giorni se ne andava in campagna, e colà cominciava ad addestrare le membra signorili alla durezza della vanga [...]
[...] sempre, acqua, acqua, finchè, la sua terra le sue piante ne fossero sazie, soddisfatto come se egli stesso fosse bruciato dall’arsura estiva, e si [...]
[...] occhio tenero e contento, e se ne partiva quasi con mestizia. XVI. Era uno dei primi giorni d’aprile; il sole tramontava in una gloria di [...]
[...] fanciulla adorata, di suggere l’amore dalle sue labbra provocanti ed appassionate. Don Zua nell’orto zappava. Il suo corpo, curvo sulle lattughe, ne [...]
[...] contadini non osavano chiederla in isposa, sebbene tutti, dal primo all’ultimo, ne fossero innamorati, per paura di un rifiuto; i cavalieri, da un [...]
[...] corpo. Meno male, passava di là il brigadiere, è accorso e mi ha salvata. Ah, ah, ah, è stata proprio curiosa; per un pelo non me ne volavo [...]
[...] ! dunque, vuol venire? Negli occhi di Zua brillò un lampo di gioia. — Se voglio venire! te ne do la mia parola d’onore fin da questo momento. Anzi [...]
[...] soddisfatta delle risposte del padrone, e quando questi, appena ebbe cenato, se ne scappò via per andare a letto, disse tra sè: — Oggi il padroncino non [...]
[...] sempre svogliata; me ne ricordo bene io, quando ero in fiore; ma, pazienza; oh mio Dio signore! Zua era andato presto a letto, perchè aveva [...]
[...] innamorato di una signorina; una contessina, che lo aveva fatto soffrire molto, perchè non ne aveva mai voluto sapere di lui; ma non aveva [...]
[...] sentito quel dolce e misterioso palpito, che ora lo faceva pensare costantemente a Boella! Che ne fosse innamorato? Nella vita l’innamorarsi è un [...]
[...] istante, basta vedersi! E se ne fosse davvero innamorato? che male c’era? Non era forse padrone della sua volontà? Di che avrebbe temuto? della [...]
[...] critica dei parenti e degli altri nobili di Mamoiada? Oh egli quella critica l’aveva sfidata, da molto tempo, non se ne curava più! si sentiva, di [...]
[...] molto superiore a loro, perchè era incapace di far male ad una mosca, e se ne viveva tranquillo, nel suo guscio. Che gli importava a lui, se [...]
[...] l’invito che le aveva fatto egli, di portarla in groppa al suo cavallo! E quelle parole che gli aveva detto quando se ne andava: Pensi a.... San [...]
[...] che un sogno. — Un brutto sogno sai, Margherì; guarda, ne ho ancora la pelle d’oca. — Oh lo credo, lo credo; ma mi dica un poco, chi era quella [...]
[...] sul povero don Zua, e ne godeva, soddisfatta. Vedeva il poveretto consumarsi, bruciato da quel fuoco lento, e tutti i giorni, con uno sguardo [...]
[...] orgasmo, sorrideva maliziosamente credendo ad una passioncella passeggiera. — Dunque che ne pensi tu, Margherì, di Boella Santoru, ti pare una buona [...]
[...] davvero leggere! scommetterei che ne rimarresti scandolezzata; quella che a te, nel nostro villaggio, sembra leggerezza, in città la si direbbe [...]
[...] proprio a sposar lei, sebbene sia bella e ricca. — E se ce ne fosse uno di cavaliere, che volesse sposarla, che ne diresti tu Margherì? — Meno [...]
[...] momento non capiva nella pelle per l’allegria, avendo saputo che don Zua s’era offerto di accompagnare, a San Mauro, la sua Boella. Ce ne volle [...]
[...] al mio cavallo. In quel momento la voce di don Zua tremava; ma non se ne poteva certo accorgere zio Marco Santoru che piangeva per allegrezza [...]
[...] dal campanile gli arrivò vibrato lo squillo dell'orologio che batteva le tre, ne fu ad un punto sorpreso e lieto. — Diggià, pensò don Zua [...]
[...] il frammento, ed egli ne parve soddisfatto. Anche Margherita, quando lo vide, al bagliore del focolare della cucina, ne parve assai [...]
[...] quest’ultima operazione don Zua tornò in cucina, prese il caffè per non fare dispiacere a Margherita, non perchè ne avesse voglia, e si fece portare la [...]
[...] don Zua, e ne arrossì pel piacere; poi vedendo che il povero giovine non poteva trovare una parola da rivolgerle, fu lei che cominciò il discorso [...]
[...] bella e santa; ma la fatica della strada è troppa. — Non ne parliamo più, caro zio Marco, fece Zua in tono scherzevole, o comincio a credere che [...]
[...] . — Andate là, zio Marco, che quel giorno non è lontano, perchè ho in mente di domandarvi un gran favore; per ora però non ne parliamo, ci sarà tempo [...]
[...] , vedrete, comà, quando c’entrerete anche voi in quel bagno, se sarete così pronta nell’andare alle feste. — Dio me ne liberi, io non voglio [...]
[...] spiegato abbastanza; basta, vedremo, San Mauro farà il miracolo; non è vero? E lei, don Zua che ne dice? Don Zua, che era già sceso giù nella [...]
[...] era rimasta in gola, e non ne era uscito che un sospiro. Boella se n’era accorta, e con fina civetteria disse: — Perchè sospira così forte, don [...]
[...] campanile lungo e nero di Gavoi. — Ancora un paio d’ore di strada, è vero? chiese don Zua. — Oh scommetto che lei, se lo si lasciasse fare, ne [...]
[...] malamente in acqua, che ne dite voi compare Santò? — Compà, voi siete un gran matto, ecco ciò che dico io. — E un gran maligno, aggiunse Boella [...]
[...] l’enorme zucca nella bisaccia, da qui ad un'ora ne avremo bevuto un bicchiere a Gavoi! Pietro Barraca non aveva calcolato male la distanza, perchè [...]
[...] prenderebbero più di quei sorbettacci, che costano un occhio e rovinano lo stomaco; mentre qua, gli Aritzesi, per la festa di S. Antioco, ne vendono [...]
[...] più da illudersi; ora che ci penso però parmi che sia effetto di una certa languidezza di stomaco, la quale comincia a farsi sentire; che ne [...]
[...] di là di un fiume, che si doveva guadare, nereggiava la gran massa di un bosco, pieno d’ombra e di erba fresca. I cavalli ne sentirono l’odore e [...]
[...] lo stile e gonfia le gote, si sciupa come (ne' paragoni un po' di mitologia non guasta) come Minerva a sonare il flauto. Anzi, a proposito di [...]
[...] violenza, che il delitto ne diventa spesso il termine funesto. E idillj soavi e drammi sanguinosi si svolgevano dinanzi alla mia immaginazione, e la [...]
[...] me ne ricordo, ma ne domanderò." "O a chi ne vòl domandare?" "Ho sentito cantare...." "Ah, sì, ha ragione! c'è quelle donne; eppoi a quest'ora [...]
[...] risposta. "Tabacco non ne ho," risposi. "Se vuoi un sigaro...." "E allora lo ringrazierò. Lo butti, lo butti." "Non vorrei che andasse nell'acqua [...]
[...] fatti tuoi, o tu chi sei?" "Oh! non se ne dia pena di saperlo." "E perchè?" "Perchè.... perchè.... Che ci ha un fiammifero?" 10 "Tieni. O che [...]
[...] invitato a seguitare, ma non me ne dava il core. Dopo qualche momento però, sempre tenendo gli occhi ficcati al suolo, proseguì: "Doveva finire a [...]
[...] ne venni." Fece una breve pausa; s'asciugò il sudore con una manica della cacciatora e continuò: "Ora son nov'anni che son qui! mi chiamano il [...]
[...] stregone quel brutto coso?... O che non ne sa nulla?" " No...." 21 "O di quel canaccio nero che aveva, se ne rammenta?" "Quel Restone vecchio [...]
[...] domandava: "Che è molto distante?" "Neanche quattro miglia. In una mezz'ora siamo lassù." " E l'avranno sempre loro, ne siete proprio sicuro [...]
[...] ! ne son già passati quindici da quella sera che fu tanto procellosa per l'animo del buon Pasquale, e tutto è cambiato anche in quella casa di [...]
[...] fissazione per una di quelle strane combinazioni che si crederebbero opera soprannaturale, se il caso non ce ne fornisse esempi continui. Fosse [...]
[...] teneva sempre in bocca pel dolor di denti, e senza neanche guardare i suoi compagni disse: "Io me ne vo!" I suoi compagni erano due: il Guardia della [...]
[...] , o che son mosse quelle da un signore par suo? E ora che ha preso la fatta con sè, com'essere, che ne vorrà fare?" E il sor Alceste guardò la [...]
[...] far digiuni. 75 "Gianni," disse finalmente il sor Alceste, che assorto ne' suoi pensieri non aveva visto la scena che era accaduta, "se ti vuoi [...]
[...] trattenere, fai pure il comodo tuo; io arrivo qui dal contadino a bere un bicchier d' acqua e me ne vado." Ma Gianni non poteva intendere, perchè [...]
[...] Dio vole, ce n'è per tutti se l'oste ne coce. Ci furon molti quella sera che non finiron neanche di cenare per andar fuori ad informarsi meglio; e [...]
[...] la bottega. "Me l'ha fatta vedere prima di portarla al procaccia; e per me il Cavaliere ha ragione!... Che ne dice lei, maestro? Eppure c'era [...]
[...] Giuseppina, povera creatura, fin dopo la mezza notte sonata. Ce ne passa tante, poverina, con quell'omaccio! Il Piovano, che per raccattar [...]
[...] prepotente del dottore, se Dio vole, se ne va." "A rotta di collo!" "Brava Biagiotta! a cotesta maniera!" "E più che altro, l'ho caro per quella [...]
[...] ' piatti di cucina, credo che non sappia sonare neanche le campane." "Non potevi dir meglio. E per me, se avanti che se ne vada, gli dessero un [...]
[...] presero a parole ne' prati dell'Arzillo, tirò, dice, una schioppettata al su' cane, e prese invece un contadino che era a far l'erba in una fossa [...]
[...] della fatta. "Ma abbiate pazienza," badava a dire Cencio, 88 "cotesto è segno che non avete girato, e che del mondo ne conoscete poco. E io avre [...]
[...] camminando a gran passi verso casa. Aveva la faccia lieta e tanto sicura, sognando la vincita delle cento lire, che Cencio ne prese buon 89 augurio per [...]
[...] un inchino al Cavaliere; strinse la mano a Gustavo e se ne andò. Appena fu per le scale, s'ingozzò il cappello fino agli occhi, si rizzò il [...]
[...] che te ne volevi fare?" "Te, piuttosto...." "Ha ragione lui!" "Nossignore, perchè quando gli ho calato l'asso terzo...." "Ma allora mi ci [...]
[...] rispondeva con un movimento della testa e degli occhi che voleva dire: Non ne so nulla nemmen'io; stiamo zitti, se no si fa troppo dispiacere a questo [...]
[...] cascato un tegolo sulla testa, sarei crepato, sì, ma avrei patito meno." "Eh, lo capisco!" 97 "Io mi metto ne' vostri piedi." "Anch' io [...]
[...] raccontare, son vecchio, e non son più bono a nulla. Ma quand'ero ne' mi' cenci.... Un gigante non son mai stato, si vede anc'ora; ma con queste [...]
[...] creatura, a Batone non gli ha fatto mai paura nessuno, mai! Prepotenze no; ma mosche sul naso, per grazia di Dio e del mi' fegato, mi ce ne son [...]
[...] m'hanno potuto far del male, se ne sono ingegnati." Si guardò le braccia, scosse la testa sorridendo malinconicamente, e con voce stanca [...]
[...] continuò: "Mojo povero, ma se non mi fosse toccato altro, di questo me ne vanto, che all'età di settant'anni sonati che mi trovo sul groppone, posso [...]
[...] seggiole intorno al focolare, fissando in silenzio con aria mista di curiosità e di trista compiacenza l'abbronzata faccia del vecchio, ne' cui [...]
[...] tanto vecchia che per ogni maglia ripresa gli se ne strappava due. — Lascia andare, Rosa — gli dissi; — se hai rassettato le buche più grosse me [...]
[...] n'avanza; basta che mi regga le lasche d'oncia: in quanto alla frittura minuta, se ne piglierà quando avrò qualche paolo da comprare una [...]
[...] barba e me le ficcava nelle gote e ne' capelli.... A un tratto m'avvedo che la corrente ci portava a sbacchiare nella sassaja delle grotte! Dio eterno [...]
[...] , quella sera che m'invitò a cena a mangiare le pappardelle sulla lepre. Il sei di decembre dell'anno passato, te ne ricorderai e se non te ne [...]
[...] non ne so davvero." "O come mai?" "O dove li vòl trovare, benedetto lei, se è tutto una spera di ghiaccio? Torni, torni indietro, chè piglierà un [...]
[...] , ne aveva otto appena compiti. Il babbo, un ometto sulla cinquantina, basso, già curvo, con le gambe a roncolo, stava avanti alla piccola [...]
[...] ?" "Questi due son miei, sissignore; e quella bimbetta che, se la guardate, ha ott'anni finiti e non gli se ne darebbe sei da' gran patimenti di su' madre [...]
[...] , lo rialzò per domandarmi: "Che ne sarà stato?" PRIMAVERA. Folta delle sue nuove foglie, una vecchia querce gode la vita slanciando al sole di [...]
[...] voluttuosa sull'onda delle verdi mèssi e tra i pampani e tra i fiori ondeggianti a un limpido sole, cullando ne' loro aperti calici l'amore di [...]
[...] che se ne avvide, gli si accostò e sotto voce gli dette la spiegazione di quella risata che fu seguíta subito da un'altra grossissima, alla 138 [...]
[...] fogliata me n'ha portate dianzi!" Ne dette una al merlo che venne a prendergliela in mano, e dopo una strizzatine d'occhi al Cappellano: "Ma che gli [...]
[...] dall'ugnolo che gli manca, se ne ricorda? qui alla zampa sinistra,... ma per carità...." "Non dubitate, Vestro; ma ricordatevi che do mattina presto [...]
[...] come per dirgli di no. Ma! chi ne capisce nulla? 145 * ** "Giurammio baccaccio! o quante volte le devo dire io le cose? T'ho detto che te e [...]
[...] troverebbe parecchi cambiamenti, come ne troverebbe anche nell'indole e nelle abitudini del cattolico merciajo. Sulla mensola di legno che sosteneva il [...]
[...] mi sono arrivati, erano stracchi che non ne potevan più, e m'hanno detto che s'eran partiti 158 a levata di sole. Insomma, per fare il discorso [...]
[...] che gli ha scritto 'I su' figliolo." "No, no! Dio ve ne guardi! Raccontate, raccontate, Verdiana." "O l'ova non le vole?" "Non importa. Datemi [...]
[...] agguagliare, dice così: Dice che hanno fatto bene a mandargli a dire della malattia della ragazza; che in quanto a restar butterata nel viso non se ne [...]
[...] Dio, e a quest'ora è per la strada che la portano al camposanto." "O mio Dio, mio Dio, pigliate anche me, non ne posso più, non ne posso più [...]
[...] mandare per forza 163 incontro a quel ragazzo per vedere di prepararlo, che se ne facesse una ragione...." "Sta tutto bene. Ma che gli devo dire [...]
[...] dello Scoti, quello che va a scuola dal Piovano, che come lui, dice, per quel che sia la rattenitiva d'imparare le cose, non ce ne pol'esser altri, ci [...]
[...] ora, di tutto quel baccalà che me ne faccio?" LO SPACCAPIETRE. Quando il sole piomba infocato sulle groppe stridenti delle cicale, e il ramarro [...]
[...] misura, perchè lui a queste piccolezze non ci bada: ha trattato sempre bene chi lavora, e se ne vanta. Io ne conosco uno di questi splendidi esemplari [...]
[...] 175 col racconto freddo e conciso, che tra un colpo e l'altro del suo martello te ne fa come di cose che debbano necessariamente accadere. La sua [...]
[...] . "Sono felici!" E ripetendomi in mente queste parole me ne tornai passo passo a casa conversando lietamente con l'amico Ciacco, che accortosi del [...]
[...] medico ci avrei pensato io, e me ne venni a casa. Tornai il giorno di poi e, con mia grata sorpresa, trovai Fiorella a sedere sulla porta di casa [...]
[...] calma mi sorprese alquanto; ma 194 non ne feci allora gran caso. Mi rallegrai con lei d'averla trovata così ragionevole, e cercai, sebbene con [...]
[...] repugnanza, di farle credere che il suo Pipetta sarebbe tornato presto, perchè di guerra non se ne parlava nemmeno. Le dissi che in fin dei conti [...]
[...] in fortezza vestito da recluta. Appena la ragazza ne ebbe sentore, non disse nulla, non si lamentò, non pianse; ma cominciò allora a dar da [...]
[...] povero Pipetta te ne rammenti? Guarda, le desideravi tanto! t'ho portato le buccole di corallo." 200 Non si mosse. Ponendole una mano sotto al [...]
[...] lui non avrebbe più messo difficoltà. Cecco lo voleva abbracciare, ma Pierone si tirò indietro e non ne volle sapere, dicendo che quelle eran [...]
[...] , lei deve aver bisogno di rinfrescarsi.... Gostinooo! Che ne dicono, che ne dicono a Firenze di questa sementa?... Bravo, bravo, bravo! Lei s'è [...]
[...] che gli dica? Da tre anni si vede che c'è entrata la malía. Si figuri che prima ne rimettevo anche quattrocento libbre di parte, e ora [...]
[...] giorno d'oggi, alle dieci n'avevo presi cinquantasei! e stamani.... dianzi me ne son venuto all'otto per la messa, s'era preso tre uccellucci e [...]
[...] un maladetto falco che m'ha rovinato, guardi, mezza questa mano. O a Firenze ne pigliano?" "Per dir la verità, non ne ho domandato." "O il [...]
[...] prior di San Gaggio ne piglia quest'anno, ne piglia? "Che sappia io.... non glielo saprei dire." "Ah! perchè venerdì passato mi mandò a dire che non [...]
[...] bona, però! Vedi, Cosimo, te l'avresti a fare compagno...." "Sie, sie; benedetto vizio di venire a troncare i discorsi in bocca! Se ne parlerà poi [...]
[...] .... poi se ne parlerà." E rivolgendosi di nuovo a me: "Perchè se la Francia...." Ed era per riattaccare su Tunisi quando si vide aprire la porta [...]
[...] :... la scena di Clorinda e Tancredi). Trova Consalvo, va bene? Consalvo more; eppoi, almeno fin dove sono arrivata io, di lei non se ne sa più nulla. E [...]
[...] lo stesso è dei caratteri. Ci sarebbe quello di quella Nerina, che sarebbe bello; ma, Dio mio, è così poco spiegato!... Ne conviene?" "Eh! sì [...]
[...] ; per dire la verità...." "Vedete, Cosimo, se avevo ragione quando se ne parlò l'altra sera colla signora Amalia!" 233 "Ma lo credo!" disse il sor [...]
[...] ...." "Guardi, ne ripiglio anch'io: per compagnia prese moglie un frate.... Glielo mesco?... Lo butti via, ma glielo mesco." "E allora, se vuole [...]
[...] così, me ne dia un altro sorso per gradire.... Basta.... basta così...." "Nossignore! o pieno o nulla." Ritornò Gostino con altre due bottiglie e [...]
[...] il su' pascolo anche lei perchè, chieda e domandi, lui sa ogni cosa. Ne parli anche colla mi' sorella.... qui ci dorme Gostino.... e sentirà che [...]
[...] medico di questo Comune. E tu?" "Son qui per diporto." 242 "Verrai a desinare da me." "Sono impegnato." "Da chi?" "Poi se ne parlerà. Ora parliamo di [...]
[...] vecchi compagni d'Università.... e quante avrei da dartene io!" E qui un assalto di domande: — E del tale che ne fu? — e il tal altro che fa [...]
[...] a capirsi, o non se ne occupano, o lo rammentano con disprezzo. "Quell'altro è il fratello del sor Cosimo, che tu conosci. Ti dirò qualche cosa [...]
[...] non ne avrebbe fatte fare. E l'assessore Stelloni, fedele al suo mandato, non ha mai messo piede in una scuola. Lui dice per non compromettersi [...]
[...] avevano alterato per nulla il solito desinare delle altre domeniche. "Dio mio!..." esclamai, fingendo di esser mortificato; ma in realtà perchè non ne [...]
[...] pensiero che ancora non s'era a nulla! Infatti cominciò subito la succulenta dinastia degli umidi. Sette ne comparvero! Due di pollo; uno di [...]
[...] con gli spinaci che ora sono una rarità; quest'altro perchè ci ha fatto la salsa la signora Olimpia.... Dio signore! non ne posso più. E crepavo [...]
[...] dell'ultima bottiglia. Mi trovai il piatto pieno a cupola di uccelli che mi piovevan da tutte le parti; e uno me ne tirò nel viso il bambino fra le risate [...]
[...] traverso la propria firma con quell'aria dell'uomo 264 soddisfatto che dice a chi lo sta a vedere: — ma che ne sistemo uno, io, degli affari in capo [...]
[...] ne sarebbe avuto per male, che si pigliasse un dito d'aleatico. Il Proposto delle Siepòle attaccò subito la briscola con tre contadini, e noi ci [...]
[...] una nottata, lei non voglia...." 272 "È impossibile!" E lo dissi con tanta forza che dopo me ne rincrebbe, perchè a questo mio rifiuto che gli [...]
[...] sospiro di tal compiacenza che mi parve di sentirne subito i benefizi anche nel fisico. E veramente 273 ne avevo bisogno perchè ero in uno stato da [...]
[...] un'altra barocciata di quel vino, ora ci sarebbe.» "Ma dunque, della pania e del frusone ve ne siete scordata!" disse impaziente don Paolo [...]
[...] al tre tarì della messa. Lui non ne aveva bisogno. Tanto che Monsignor Vescovo, nella visita pastorale, arrivando a casa sua, e trovandogli il [...]
[...] , e se ne rideva del rimprovero di Monsignore. Se il breviario era coperto di polvere, i suoi buoi erano lucenti, le pecore lanute, e i seminati [...]
[...] alti come un uomo, che i suoi mezzadri almeno se ne godevano la vista, e potevano fabbricarvi su dei bei castelli in aria, prima di fare i conti col [...]
[...] attirare i passeri e gli altri uccelli nocivi. Delle immagini sante poi ne aveva le tasche piene, giacchè ne pigliava quante ne voleva in sagrestia, di [...]
[...] l’asino, alla messe, per saldare il debito, e se ne 11 andava a mani vuote, bestemmiando delle parolacce da far tremare cielo e terra. Il [...]
[...] ? Oppure devo possedere le terre perchè voialtri ci seminiate e facciate i vostri interessi? Non ne avete coscienza, nè timore di Dio? Perchè ci [...]
[...] a tutti col dire: – La legge è così e così. – Ed era sempre come giovava a lui. Nel buon tempo passato se ne rideva dei nemici, degli invidiosi [...]
[...] lettiga, talchè compare Cosimo si raccomandava a Dio e alle anime del Purgatorio ad ognuna che ne acchiappava sotto la pancia delle sue bestie [...]
[...] disse una parola ad uno che gli era vicino, e bastò perchè non tagliassero la testa al padre della ragazza. Così ella se ne andò tutta contenta, che [...]
[...] belle parole: – Sorella mia, che posso farvi? Questo è l’ordine del sindaco. Maiali per le strade non ne vuole più. Se vi lascio la porcellina perdo [...]
[...] , perciò aveva portato l’avvocato, che parlava per lui. Ma com’ebbe finito, e massaro Venerando se ne andava lieto, dondolandosi dentro gli [...]
[...] e tondo a suo padre: – Voi andatevene dove volete, che io me ne sto qui dove sono. – E il signorino le aveva promesso che la campava lui. 37 [...]
[...] Curatolo Arcangelo di quel pane non ne mangiava, e voleva chiamare don Licciu Papa per condur via a forza la figliuola. – Almeno quando saremo via di [...]
[...] non l’aveva fatto apposta, di cercare d’ammazzare il signorino, con un randello di pero selvatico, ch’era del suo mestiere, e se ne serviva per [...]
[...] acchiappare la Madonna e San Giuseppe, tutti insieme, ne facevano tonnina, ed anche del bambino Gesù, Dio liberi! Comare Filippa, la quale ci aveva il [...]
[...] trafelato, coi gendarmi alle calcagna, e gli aveva detto: – Dammi un sorso d’acqua. Non ne posso più! 41 Poi l’avevano ammanettato come Gesù all’orto [...]
[...] cipolle, egli si era voltato a guardarla per l’ultima volta con quella faccia, finchè non la vide più, chè dal mare non torna nessuno, e non se ne [...]
[...] dirmelo. Se vuoi bene ad un altro, io me ne vado via, e buona notte ai suonatori. Ma sai, quelle cose in testa non voglio portarle! Ella protestava che [...]
[...] , tutte belle cose quando si ha la fede. – La povera madre ne aveva tanta della fede, che parlava a tu per tu coi Santi e la Madonna, e diceva alla [...]
[...] candela sotto il naso. Lo zio Menico, il capraio, che se ne intendeva, disse che doveva avere il fegato duro come un sasso e pesante un rotolo e [...]
[...] mezzo. Qualcuno aggiungeva pure: 52 – Adesso se ne impipa! chè s’è ingrassato e fatto ricco a spese del padrone, e i suoi figli non hanno bisogno [...]
[...] quinta, se la figlia di massaro Turi Oricchiazza non gli faceva rispondere: – Dio ne liberi! nemmeno se fosse d’oro, quel cristiano! Ei si mangia il [...]
[...] , provavano un momento di contentezza, anche se 57 nel lettuccio ci avevano qualcuno che se ne andava a poco a poco, o se la febbre li abbatteva [...]
[...] quest’altra moglie. 61 – Certuni non hanno fortuna colle mogli, come quelli che son disgraziati colle bestie. Tante ne pigliano, e tante ne perdono [...]
[...] forno la focaccia, la ripulì dalla cenere, e la porse calda calda alla bambina, che la prese nel grembiale, e se ne andava adagio adagio, soffiandovi [...]
[...] cerchio intorno, colle mani intrise di farina, compassionandolo in coro. – Non me ne parlate, comare Sidora! ripeteva lui, scuotendo il capo e colle [...]
[...] Licodiana. – Questo dico io. Ma non me ne parlate, chè ci ho tuttora la bocca amara come il fiele. 64 – Non son discorsi da farsi adesso. Appoggiò [...]
[...] preparava una minestra da leccarvene le dita. Ora mi toccherà comprare il pane a bottega, da quel ladro di mastro Puddo; e di minestre calde non ne [...]
[...] per un viaggio lungo, che la sentivo brontolare continuatamente tra veglia e sonno. E se ne andava 65 contenta all’altro mondo! col crocifisso sul [...]
[...] ! – L’asino andrebbe salassato dalla cinghiaia, se ha la doglia, disse compare Meno. – Veniteci voi, che ve ne intendete – aggiunse la vicina. – Farete [...]
[...] l’asino, colle mani sul ventre, e conchiuse: – Se è così, se ne potrà parlare. Ma sono tanto disgraziato! Comare Sidora gli diede sulla voce: 68 [...]
[...] – Pensate a coloro che sono più disgraziati di voi, pensate! – Non ce ne sono, ve lo dico io! Non la trovo un’altra moglie come quella! Non potrò [...]
[...] . Ella l’aveva acconciata colle sue mani nella bara, e le aveva messo sul viso un fazzoletto di tela fine. Di roba bianca, non faceva per dire, ne [...]
[...] , e da ultimo era anche arrivato a mettere il cappello di feltro, perchè costava meno del berretto di seta. Della roba ne possedeva fin dove [...]
[...] . Egli non beveva vino, non fumava, non usava tabacco, e sì che del tabacco ne producevano i suoi orti lungo il fiume, colle foglie larghe ed alte [...]
[...] , col nerbo in mano, non ne perdeva d’occhio uno solo, e badava a ripetere: – Curviamoci, ragazzi! – Egli era tutto l’anno colle mani in tasca a [...]
[...] voleva più di un giorno per contare il denaro, tutto di 12 tarì d’argento, chè lui non ne voleva di carta sudicia per la sua roba, e andava a [...]
[...] per carità nudo e crudo ne’ suoi campi, ed era stato il padrone di tutti quei prati, e di tutti quei boschi, e di tutte quelle vigne e tutti quegli [...]
[...] , borbottando: «Chi è minchione se ne stia a casa», – «la roba non è di chi l’ha, ma di chi la sa fare». Invece egli, dopo che ebbe fatta la sua roba, non [...]
[...] teneva mai 12 tarì, tanti ce ne volevano per far fruttare tutta quella roba, e il denaro entrava ed usciva come un fiume dalla sua casa. Del resto a [...]
[...] voleva arrivare ad avere della terra quanta ne ha il re, ed esser meglio del re, chè il re non può nè venderla, nè dire ch’è sua. Di una cosa [...]
[...] logorata la vita ad acquistare della roba, quando arrivate ad averla, che ne vorreste ancora, dovete lasciarla! E stava delle ore seduto sul corbello [...]
[...] lo lasciò a bestemmiare, e se ne andò con suo fratello, il quale lo tirava per la manica del giubbone, e gli diceva che se voleva buttare i denari [...]
[...] stasera non c’è da far la spesa; e poi sai che cinque lire il puledro se le mangia in un mese, se ci resta sulla pancia. – Se non te ne vai [...]
[...] . – Non me ne parlate! – cominciò a gridare compare Neli, scappando per il piano. – Non me ne parlate che non ne voglio sentir parlare! – Se non lo [...]
[...] far la spesa, e a Turiddu gli è tornata la febbre; ci vuole il solfato. – Santo diavolone! – strillava suo marito. – Se non te ne vai, ti faccio [...]
[...] , compare? Questo vale quaranta lire ad occhi chiusi. – Se non c’ero io – rispose l’amico – non ne facevate nulla. Qui ci ho ancora due lire e mezzo [...]
[...] padrone un’altra volta, come massaro Cirino se ne tornò colla falce in spalla dal seminato, che non ci fu bisogno di mieterlo quell’anno, malgrado ci [...]
[...] bestemmiando massaro Cirino di faccia a quelle spighe tutte ritte come pennacchi, che non ne voleva neppur l’asino; e sputava in aria verso quel [...]
[...] compare Luciano rispondeva: – Se lo lascio fare, quindici tarì al giorno non li guadagno. Col suo cuoio devo rifare il mio. Quando non ne potrà più [...]
[...] quale ne aveva una ventina di asini, tutti macilenti e moribondi, che gli portavano i suoi saccarelli di gesso, e campavano di quelle boccate di [...]
[...] , lei, suo marito e il suo Turiddu, senza danari per comprare il solfato, chè degli asini di san Giuseppe non se ne hanno da vendere tutti i giorni [...]
[...] padrone lo sapeva che l’inverno se ne mangiava la metà; sicchè soleva comperarne una buona provvista in primavera. La notte il branco restava allo [...]
[...] per vendere l’asino di san Giuseppe che non ne poteva più – potreste portare al villaggio dei fasci più grossi, ora che il vostro ragazzo è [...]
[...] dalla febbre, e balbettava: – Ora come faremo? Ora come faremo? 99 – Se volete venderlo con tutta la legna ve ne do cinque tarì – disse il [...]
[...] . – Mariti non ve ne mancheranno. Ella scrollava il capo per dir di no; e gli orecchini rossi che sembravano di corallo, gli accarezzavano le guance [...]
[...] anche lui, e senza dir nulla. Infine si mise a ciarlare che aveva terminata la settimana, e se ne andava a casa. – Non avete a dirmi nulla pel paese [...]
[...] festa a compare Santo, che gli giuocava quel tradimento. – No! non ne faccio di queste cose! – rispondeva Santo colle mani in croce. – Vostra figlia [...]
[...] , colle sue nebbie, marito e moglie, seduti un’altra volta sul ciglione a guardare il campo che ingialliva a vista d’occhio, come un malato che se ne [...]
[...] in questa galera non ce ne deve essere nè per gli occhi nè per le orecchie! La mamma che vedeva tutto, e ascoltava anch’essa, guardando la figliuola [...]
[...] malizioso peggio di un asino rosso, Pino il Tomo, e aspettava che le comari se ne andassero per dire alla gnà Lucia: – E’ ci vuol la pioggia pei [...]
[...] seminati! – oppure: – Le olive saranno scarse quest’anno. – A voi cosa ve ne importa? che campate sulle rane – gli diceva Lucia. – Sentite, sorella mia [...]
[...] marito. – Se sapevo quel che veniva dopo, non l’abbindolavo, no, vostro fratello; chè se prima avevo bisogno di un pane, adesso ce ne vogliono [...]
[...] cinque. – A voi che ve ne importa se quello delle rane ha un mestiere o no? Quando fosse mio marito, ci avrebbe a pensar lui a mantenermi. La mamma [...]
[...] ? Santo, che aveva un cuor d’oro, rispondeva: – Non me ne importa di spendere in medicine, finchè quella povera vecchierella resta qui, e so di trovarla [...]
[...] che gli costava tanti sudori, ed era la speranza dell’annata. Al vedere le pecore che scorazzavano. – Ah! che non ne mangiano pane, quei cristiani [...]
[...] perdeva terreno di giorno in giorno, e almeno alla mandra non le sarebbero mancate le ova, il latte e il brodo di carne di pecora, quando ne moriva [...]
[...] si suole, per dimostrare la gratitudine al padrone. Aveva pane e minestra quanta ne voleva, un bicchiere di vino al giorno, e il suo piatto di carne [...]
[...] giuochetti e fece una casa del diavolo. Tresche non ne voleva in casa sua; se no li scacciava fuori a pedate tutt’e due. Piuttosto quando trovava la [...]
[...] piacciono. Se no piglio la mia roba e me ne vado. – Di lui ti piacciono, di lui! E di me che sono il padrone, no? Cosa vuol dire questa storia? Non sai [...]
[...] che posso regalarti degli anelli e dei pendenti di oro, e farti la dote, se ne ho voglia? Davvero poteva fargliela, confermava Brasi, che il [...]
[...] padrone aveva danari quanti ne voleva, e sua moglie portava il manto di seta come una signora, 123 adesso che era magra e vecchia peggio di una mummia [...]
[...] , con quella sua faccia da mariuolo: – Cosa ve ne importa? Lasciateli cantare! Se si desse retta ai padroni, poveri noi! Le ova sentivano l’arsiccio [...]
[...] occhi che evitavano di guardarlo. E si godeva il solluchero: – O a voi cosa ve ne importa? – Nulla me ne importa. Lo dico per voi. – O voi non vi [...]
[...] povera me! che ho fatto? Il vino del padrone!... – Eh! lasciate correre; chè ne ha tanto il padrone. Date retta a me piuttosto. Che non mi volete bene [...]
[...] glielo diede, rossa di una cosa che non era vergogna soltanto. – Che non ne avete avuti mai? – domandava Brasi ridendo. – O bella! siete tutta [...]
[...] sembrava che Brasi le avesse suggellato sulla bocca la promessa di sposarla. Ma lui non ne parlava neppure, e se la ragazza gli toccava quel tasto [...]
[...] voluto. E son qui tutto per voi; ma senza parlar di quella cosa. – No! Non ne mangio di quel pane! lasciatemi stare, e non mi guardate più! Ora [...]
[...] inferocita. – Piuttosto pigliava la sua roba, e se ne andava via! – E che mangi? E dove lo trovi un marito senza dote? Guarda questi orecchini! Poi [...]
[...] : – Davvero, mastro Brasi? Mi volete ancora bene? – Sì, sì, ve ne vorrei! rispondeva Brasi colla mano sulla coscienza. Ma che colpa ci ho se non son ricco [...]
[...] ha fatto, col beccuccio di quella penna, e non ve ne districate più dai loro libracci, inchiodati nel debito. – Tu devi ancora due tumoli di grano [...]
[...] viene la malannata, mi piantate la mezzeria, e ve ne andate colla falce sotto l’ascella! E dicono pure: «Val più un pezzente di un potente»; chè [...]
[...] gente dalla strada rompeva a sassate tutti i vetri. Donna Saridda se ne tornò a casa tutta contenta, come se ci avesse in tasca il terno al lotto; e [...]
[...] mezzogiorno sgattaiolavano in furia chi di qua e chi di là, ed egli se ne andava a casa, come se ci avesse sempre pronto il desinare anche lui. – Che [...]
[...] volta prima di abbandonarla e se ne tornò indietro, tirandosi per la cavezza l’asinello. Al nome di Dio! Anche i galantuomini hanno i loro guai, e [...]
[...] finestre delle case deserte. Aggiornava; una domenica senza gente in piazza nè messa che suonasse. Il sagrestano s’era rintanato; di preti non se ne [...]
[...] turco. Questo era l’uomo. E subito ordinò che glie ne fucilassero cinque o sei, Pippo, il nano, Pizzanello, i primi che capitarono. Il taglialegna [...]
[...] arrestavano. A poco a poco rimpatriarono, prima le mogli, poi le mamme. Un bel pezzo di giovinetta si perdette nella città e non se ne seppe più [...]
[...] le tagliasse la faccia, all’uscire dal carcere, egli ripeteva: – Sta tranquilla che non ne esce più. – Ormai nessuno ci pensava; solamente qualche [...]
[...] se ne andarono a confabulare fra di loro, e gli imputati aspettavano pallidi, e cogli occhi fissi su quell’uscio chiuso. Come rientrarono, il [...]
[...] splendida serra in cui giungevano 171 soffocati gli allegri rumori della festa, molto tempo dopo, quando un altro ne aveva spiccata per lei una purpurea [...]
[...] , La novella d'inverno, atto II, 2. I. Stefano contadino, dopo aver parlato della sua razza (e ne parlava spesso), lasciava per un momento [...]
[...] andava in città, non ne ripartiva senza essersi prima piantato ritto sul prato delle Burella (dove si dice che anticamente fosse la forca) a [...]
[...] ' piedi, e Margaritone se ne tornava trionfante alla fattoria. Quattordici figliuoli ebbe, e anche con loro pare che la sua mano fosse più pronta ai [...]
[...] d'oggi di questi non ne rinasce, diceva Stefano un sessant'anni fa, ma allora a vent'anni non si sapeva quello che fosse donna, e non c'era il mal [...]
[...] Margaritone. Stefano, che come primogenito gli successe nel governo della famiglia, credendo di trovare ne' fratelli tanti agnellini come col babbo, volle [...]
[...] visitare il podere, ne calcolò così a un di presso le staiate di terra, il reddito delle piante, esaminò il bestiame, gli piacque la casa [...]
[...] essere poi proseguite verso la casetta di Stefano. Prima però d'arrivarci, ce ne volevano degli anni e dei morti! Essendo quello un cimitero [...]
[...] - dovunque; apparisce nelle ville severe, ne' castelli, ne' monasteri sparsi, nelle badie dei villaggi solitari, danno a questa campagna un incanto [...]
[...] sotterraneo a fare una fossa. Quella al ragazzo parve la cosa più terribile che mai potesse accadergli. Il mondo, da quanto ne aveva udito, era [...]
[...] falce. Tutto sommato dunque il luogo non era allegro, e Giovanna ne riceveva tali impressioni, - 21 - che poi la sera le s'affollavano intorno [...]
[...] sinistra, e ora l'alzava a guardare in fondo se mai apparissero i bianchi fantasmi dall'uscio chiuso. Così ella passava la sera ne' primi tempi [...]
[...] presa anche Giovanna, la quale del resto si credeva, a paragone di suo marito, una sciocca; e il marito non ne aveva migliore stima. Giovanna [...]
[...] messe e scaldarsi l'inverno al focone, ne' pessimi caffeucci, nelle confraternite oscure a cantar la lezione dell'uffizio de' morti, ne' luridi [...]
[...] biliardi a veder giocare, ne' campanili a attaccarsi con gli abati alle funi, ne' corpi di guardia, e altri luoghi simili; empiva di chiasso, con gli [...]
[...] ne uscivano i devoti tutti compunti, e le campane dall'alto del campanile assordavano l'aria scura, era una vera battaglia di grida, di pugni, di [...]
[...] glien'aveva trovato uno in saccoccia, e apertolo a caso, le apparve una tale immagine che ella ne restò come fulminata: quasi non credeva a [...]
[...] un pezzo gli ascoltatori. Ne' primi del loro matrimonio Giovanna una notte gli domandò sottovoce, se fosse vero che c'eran donne capaci di vender [...]
[...] non così laidi, se ne vende al bel sole della libertà a Roma e a Milano per tutti i chioschi dove, volendo, si possono acquistare anche de [...]
[...] - storielle e tutti i segreti delle famiglie signorili, come li apprendeva via via dai cuochi, dai cocchieri e dai cacciatori di carrozza che ne [...]
[...] assoluti ed esatti che, ne' primordi della sua carriera, non è sì abile un giornalista. S'era poi così bene inzuppato e colorito di quell'ambiente, che [...]
[...] ne spasimarono: fu il loro bacio segreto, fu il loro ideale romantico di più giorni. Insomma, e di dentro e di fuori, egli era divenuto affatto [...]
[...] Amerigo, udendo poi come quella severità d'occhiate e virtù parolaia andasse a finire, ne rideva in segreto a crepapelle con gli avventori [...]
[...] ch'era tra loro, quando la sera quegli avventori se ne stavano per le panche a gruppi accecati dal fumo, e già ne avevano in corpo più d'un [...]
[...] boccale; chi ne diceva una e chi un’altra, e una volta principiato non la smettevano più con le parole e con le invenzioni che potevano meglio [...]
[...] si parlavano più, e quando v'eran costretti si davano cupamente del lei. La Beppa, vedendo le cose avviate bene, ne gongolava e spiava, perchè [...]
[...] guardare con paurosa cautela, e mentre se ne scostava zoppicante, pareva fare delle riverenze a Stefano, piantato là in mezzo all'aia. E a un certo [...]
[...] acquistata per sempre, e il gusto matto che ne dovevano avere Gustavo e la Beppa. L'immagine odiosissima di que' due gli passava - 47 [...]
[...] instupidito, fuor dell'uscio in sull'alba. Invano suo padre ne' dì seguenti, sempre con quel pensiero d'avviare la famiglia a divenire civile, cercò [...]
[...] diradare o rompere un po' la tempesta. Stefano, verso gli ultimi di novembre, tendeva gli archetti ne' luoghi più aprichi della collina, assassinando [...]
[...] questo che pareva un dissolvimento dell'universo. Egli, chiuso nelle tenebre, scendeva attraverso i campi sino alle mura, ne saliva la ripidissima [...]
[...] , come ne' paesaggi perugineschi. In quel podere v'erano tutti i doni del buon Dio: v'era grano, vino, olio, fagiolami, saggina, zucche, cocomeri [...]
[...] . Non meno che bevitore era donnaiuolo: i suoi amici, per lusingarlo, dicevano che delle donne ne aveva una per uscio; ma ora, attempatotto anche [...]
[...] tacesse. " Lasciatelo dire! " sclamò Stefano già montato in bestia, " voi entrate sempre avanti ne' discorsi! " - 71 - " Malecio? o se lo vedo [...]
[...] - 76 - a sua madre. Ella l'aspettò invano tutta la notte, e corsero vari giorni prima che ne sapesse qualcosa più di quello che ne venne a riferire [...]
[...] lo zio indiavolato, vomitando un turbine d'improperie: quelle improperie che non aveva avuto il coraggio di dirgli in faccia. Stefano se ne stava [...]
[...] dato poca riflessione alle cose, ne convengo: ma la colpa non è tutta sua: no, no, non è tutta sua. " " O di chi è? " gridò Stefano, " se mai [...]
[...] abbagliava coi bianchi marmi, in mezzo alla campagna tacita e verde, pensò al figliuolo scomparso. Finalmente, dopo una settimana ne seppe tanto, che [...]
[...] : smessero di piangere, e ne sorrisero anche i bambini.... Filusella raggiunse suo padre al campo, e Carmelinda, messi a dormire Adamo ed Eva nella [...]
[...] tratto. Il tristo palazzo aveva tutte le finestre grandi murate a mezzo, e l'altra parte era nascosta, come ne' monasteri, da persiane quadre e [...]
[...] , disonorare suo padre e far morire sua madre? E intanto, sentite come ne parlavano di lui dietro le spalle! sentite come lo dicevano a tutti che [...]
[...] reciproca e segreta dolcezza che è preludio alle calde espansioni, ed ella, più saggia e maggiore a lui di quattro o cinque anni, ne prese ben presto [...]
[...] cento volte al giorno la scala postribolare, ma la porta restava chiusa a' suoi pianti, non ne cedevano i cardini alle sue tenere mani, nè la [...]
[...] solo fiore della sua giovane e rigogliosa bellezza, per la quale (ed era questo l'unico suo pensiero) ella era preferita alle sue compagne, e ne [...]
[...] molto ad accrescerne l'introito quotidiano. Zaira ne aveva appeso il ritratto in quella sua camera, testimone assiduo al suo letto; e dal ritratto [...]
[...] avere attinto abbastanza da sì bel capitale. Quella vecchiaccia nefanda se ne stava tutto il giorno sprofondata, con la sua pinguedine a sfascio [...]
[...] , qualunque ne sia l'indole, la condizione, il costume, sol che sia un po' avvenente, può sempre esercitare sul predisposto a subirlo. Il fáscino di [...]
[...] pareva dipinta la falsità, ne' tratti di pennello ch'ella vi dava; occhi pesti, sagacemente lascivi, ora immersi in un languido oblio, e ora [...]
[...] , non ne voleva parlare, non voleva neppure che fosse nominato alla sua presenza. " D'altronde, " egli diceva, " non avete visto i rondoni come [...]
[...] pagliaccio, ma lui non ne volle sapere perchè diceva di voler vivere indipendente. Gli era rimasto sì bel ricordo della vita indipendente e [...]
[...] a dir male d'un terzo: essi facevano a chi ne diceva di più a carico della Margolfa e di Zaira; e provando in ciò molta sodisfazione ambedue [...]
[...] indignazione pei guasti e le pazzie di coloro. Ne facevan di tutte: su i quattro usci della sala eran rimasti, mezzo cancellati su vecchie [...]
[...] donne, udendo cose che parevano impossibili ancora a loro, ne sorridevano compiacenti tra la nausea e i sospiri: e dopo il riso, torcendo [...]
[...] silfidi in sull'aurora, che già è vicina! già la lodoletta col suo libero canto ne fece pervenire a' miei orecchi l'annunzio! " e tornò [...]
[...] che stesse sulla terra! tutto, fuori che spia! " " È un prete! " " Io prete?... me ne vergognerei! " " Giù la maschera se hai sanguaccio nelle [...]
[...] non ne ricevo! Questo credetelo pel sommo Giove! Lesto alla ciotola.... quarantanove! " E cinquanta, Tognaccio! e cinquantuno! e cinquantadue [...]
[...] le sostanze impure e limacciose del fondo. Nessuna forza quindi di resistenza contro gl'istinti nell'età in cui il giovane più ne prova la [...]
[...] l'aria pura dei campi. Quei - 127 - convalescenti, dopo avergli sorriso e aver barattata con lui qualche parola, come se ne avessero temuto la [...]
[...] ravveduto, e questo era tutto merito suo; tutto merito delle sue esortazioni, e delle pratiche di pietà a cui avevalo abituato: onde se ne compiaceva [...]
[...] far pochi salti più, altrimenti se ne sarebbe occupato il bargello. E raccontatogli tutto, Stefano non ebbe che rispondere; si convinse sempre più [...]
[...] circondano tra le ombre degli ulivi, erano avvolti in un puro e luminoso riflesso che ne - 137 - ricreava la secolare tristezza.... Il sole animava [...]
[...] e virile, non avida dell'onda infida e trista che gli fugge dal labbro. Egli invece ne aveva l'animo sì esacerbato che provava in certi momenti [...]
[...] ne ingerisse; e mani grosse e piccine rapidissime andavano e venivano ai marroni rovesciati caldi bollenti sulla bianca tovaglia. A Stefano [...]
[...] gioventù che tante cose spera e tante ne ignora; e quanto a Stefano pareva che gli anni non bastassero a vincere o menomare la sua ferrea salute [...]
[...] in bottega. Il vinaio la mattina ne tagliava un piccolo tasserello, e poi faceva scorrere per la polpa del cocomero, o rumme o il rosolio di [...]
[...] che mantenevasi freschissima sotto l'arco, in un angolo del cortile, e la sera, con gli amici, era come mangiare un sorbetto. Ne facevano tutti una [...]
[...] vi tocca nulla. " " No: e non ne parlare, perchè direbbero che li ho rubati: non te lo dovevo dire già, e neppure lo dovevo dire a quel birbaccione [...]
[...] dire, così a mezz'aria, di far testamento: oh! che è sonata l'ora? gli dissi: me ne ricorderò di te nel testamento, non dubitare!... me ne ricorderò [...]
[...] ne' bagni di Rapolano, anche quella l'abbandonava. Allora tutto il pensiero di quest'uomo solo, e non amato da alcuno, raccoglievasi tremebondo [...]
[...] quali, per quello che ne sentiva dire in bottega, avevano risanato tanti - 156 - paralitici, tanti ciechi e storpi e gottosi, era la sola che gli [...]
[...] quell'acqua s'avesse noi...." " Tu ce ne faresti un vino medicinale! " " Ma l'hanno loro, l'hanno loro e ci vuol pazienza! " " Oh, che cosa sono poi tre [...]
[...] paoli! " sclamò un grosso e pomposo verniciatore; " a pagare tre paoli ogni persona ci può arrivare." " Io, a dirla a voi, ne pagherei anche dieci [...]
[...] uno ad uno se n'andarono tutti, cantando e fischiando per la strada. Il vinaio, facendo un gran rumore, finse di chiudere la taverna, ma ne lasciò [...]
[...] mi vendicherò! a chi lascerò il mio non lo so! no, non lo so! e ve ne dovrete pentire, infami infami! assassini! " La Beppa, quantunque non [...]
[...] , sapete? che me n'importa? ma perchè ho paura che la vostra salute, povero Nando, ne soffra: non ne parliamo più, e fate quel che vi pare [...]
[...] il vinaio. " Io mangiare le frutta del becchino? no veh! no davvero!, Dio me ne liberi! odoran di morto, odoran di camposanto lontano un miglio [...]
[...] petrolio) e respingendo Gustavo, volle a ogni costo scendere solo in cantina a trombare il vino, e misurare quanto ne lasciava nelle botti avviate [...]
[...] livido ceffo che pareva quello d'Oloferne trucidato, e pianse.... Sebbene veniva grossa quanta ne poteva - 167 - venire, la notizia si sparse [...]
[...] sporta che le s'era rovesciato dietro le spalle, e i due nastri gialli davanti, ne' rapidi moti, nel battere disperatissimo delle mani, le [...]
[...] , come sempre suole accadere, egli si pentiva di questo che era un ultimo effetto naturale, non della causa che l'aveva prodotto; e se ne pentiva, al [...]
[...] due braccia come Sansone quando abbracciò le colonne. " Silenzio! " gl'intimò il cancelliere. " Ne sono certa e sicura, sor cancelliere, " ripetè [...]
[...] danaro, che certo era una vera compiacenza, una dolce maraviglia l'udirli. Tutto il torto lo davano a Stefano, perchè la Beppa se ne stava lì [...]
[...] che dubitasse, dopo le chiacchiere che ne aveva sempre fatte la Beppa, e anche perchè i vecchi frequentatori della taverna giuravano d'aver veduto [...]
[...] severissimo. Quando Stefano dunque, uscito di prigione, come unico erede del fratello ne riaprì la cantina per vendere il vino che ancora rimaneva [...]
[...] vendè a un rigattiere di piazza i mobili del fratello, chè per la sua casa campestre erano troppo di lusso e - 184 - superflui, ne vendè pure la [...]
[...] tuba, la canna d'India, il rotolò con la nappa, e le giubbe: quindi se ne tornò con quei pochi al podere, e nell'antico palazzo dei conti Della [...]
[...] di sotto l'alto e duro guanciale, - 192 - ne sentì in un angolo ricucita e sovrapposta la tela. Capovolse la sedia, e toltosi il coltellaccio [...]
[...] !... scotetelo forte! " " Filusella! Filusella! il babbo vi vuole! " Ma ce ne vollero delle chiamate negli orecchi e degli strattoni prima che il beccamorti [...]
[...] testamenti si fanno, ma in carta bollata, e per mezzo di pubblico notaio; e questo nessun l'ha visto. " " Ne siete proprio sicuro? " domandò [...]
[...] di quanti, per sua bontà, ce n'accorda la Provvidenza, e noi ne facciamo un consumo immenso con tante educande che abbiamo, ma le vostre poi, o [...]
[...] lo sapeva prendere quella donna. E Carmelinda ne sorrideva giovialmente e se ne gloriava. Quelli poi che, per il piacere di sentirlo inveire [...]
[...] una volta ai mercati ne' paesi all'intorno, ma per la strada vecchia e diruta del Mont'Amiata calava giù alla Paglia, e per estensioni basse, dove [...]
[...] Stefano, nulla che lo provasse ladro dell'eredità del vinaio, che ormai dormiva da cinqu'anni il sonno eterno. La Beppa e Gustavo non se ne potevano [...]
[...] del vecchio. A quel nuovo insulto egli non si potè più tenere: volendosi aprire il passo, ne prese uno alla vita, e lo rovesciò come l'orso [...]
[...] rovescia a pancia all'aria il mastino, per adoprare le branche contro un altro mastino che l'azzanna da tergo. E così ne caddero altri, mentre tutti [...]
[...] alla perfidia e alla malizia di quel villano, non si rifiniva poi di strabiliare a tanta imbecillità quanta in quell'occasione ne aveva mostrata la [...]
[...] le deposizioni di alcuni, ai quali Stefano, ne' primordi della sua carriera piazzesca, aveva fatto sentire il valore delle sue mani, che egli era [...]
[...] verità, come sempre, dicevano, era venuta a galla, ma non prima che quel povero diavolo ne avesse molto sofferto nell'onore, nell'interesse e nella [...]
[...] lo sfidarono a produrre i testimoni. E Filusella rispose che ne avrebbe avuti cento dei testimoni! Invece non ne trovò neppur uno. Tra i [...]
[...] contadini, ciascuno facendo vita da sè nel suo - 223 - casolare e ne' limiti del suo campo, non c'è vincolo di casta, non c'è forza nè malizia [...]
[...] piangeva nascosto e disprezzato da tutti in un canto di quell'aula maestosa. Solo certe donne di cuor popolano e gentile ne furono commosse, e gli [...]
[...] più vivi nè con lui, nè coi nipoti, nè col vinaio, che neppur lui li voleva d'intorno. Nove ne rimanevano ancora in vita! e tutti poverissimi [...]
[...] animo!... Coraggio!... Ella che se ne stava a guardare per terra, battendo 13 un piede, levò la testa con aria di stupore, quasi non [...]
[...] principessa: - Io vorrei profittare di questo momento per indurre lo zio Blasco a far pace con la zia Ferdinanda e con Lodovico. Che ne dici, Margherita [...]
[...] padrone, se quella pazza non ne avrà fatta un'altra delle sue!...» Infatti non aveva potuto soffrire il primogenito, prediligendo il contino Raimondo [...]
[...] portone: il carrozzino della mattina entrò a rotta di collo e ne scesero il principe e il signor Marco che teneva una valigia in mano, mentre [...]
[...] riferiva: - Abbiamo improvvisato una cappella ardente.... tutti i fiori della villa.... ne hanno mandati da ogni parte.... - E Ferdinando? - domandò [...]
[...] Chiara. - Non è venuto?... Ah! - Egli si battè a un tratto la fronte. - Dovevo passar io ad avvertirlo!... Me ne sono scordato!... Baldassarre [...]
[...] i discorsi s'interrompevano, 27 i primi arrivati dovevano cedere il posto, se ne andavano sotto il palco dell'orchestra eretto addosso [...]
[...] famiglia, ne commentavano le stravaganze: - La cassa con tre chiavi!... Sarà tanto più difficile tornare a questo mondo!... E la tonaca e il rosario [...]
[...] : non c'era l'eguale per la stitichezza nel pagare; e Titta Caruso, il bollettinaio del teatro, ne sapeva qualcosa, costretto com'era ogni anno a [...]
[...] sonarla gratis per le anime del Purgatorio; almeno se ne guadagna altrettanta salute all'anima! E voltò le spalle, furioso, per andarsene, mentre [...]
[...] sproloquio?... Dalla parte delle donne la principessa se ne stava in un angolo, un po' alla larga, per evitar contatti. Donna Ferdinanda, seduta [...]
[...] Milazzo? - Non me ne parli. Per fortuna, egli ci stava il meno che poteva, sempre attirato a Firenze, dove aveva tante amicizie. Come egli [...]
[...] momento ne andassero dispersi gli effetti. «Non dimentichiamo,» 44 rammentava il cavaliere Pezzino, «che la felice memoria, non volle mai [...]
[...] , come familiari della defunta, erano richiesti della loro opinione, ma essi che ne sapevano meno di tutti, rispondevano evasivamente, per non far [...]
[...] conto a tanti.... - E poichè suo fratello il Priore se ne andava anche lui, insieme col Vescovo, li avvertì entrambi, essendo Monsignore un altro [...]
[...] Baldassarre annunziò, sull'uscio, credendo che il duca fosse lì: - Don Lorenzo Giulente e suo nipote cercano del signor duca.... - Non se ne può più [...]
[...] suggelli, riscontrate le firme, egli aprì la busta e ne tolse un quadernetto di due o tre fogli. Dopo un breve scambio di cerimonie col giudice [...]
[...] Roscitano, mio amministratore e procuratore generale, con l'aiuto della Divina Provvidenza alla quale ne rendo tutte le grazie del mio cuore, io oggi [...]
[...] parte che rappresenta la mia dote in essa investita, sì perchè il rimanente è frutto dei miei capitali parafernali e dell'opera mia, come ne fa [...]
[...] , voglio che ella ne goda a titolo di semplice depositaria, e che alla sua morte vengano divise in eguali porzioni tra il principe Giacomo e il conte [...]
[...] volta tanto, perchè le distribuisca ai poveri della città o perchè ne faccia celebrare altrettante messe a sacerdoti bisognosi della diocesi [...]
[...] .... - Che veramente e falsamente mi vai...? O credi che a me ne entri qualche cosa?... Io dico pel vostro interesse, bestia che sei! - Parlerò a mia [...]
[...] a don Mariano: «Non l'avrei mai creduto! Eredi tutti e due? E allora la primogenitura dove se ne va? Le case hanno proprio da finire?...» Ma la [...]
[...] uscì fuori dei gangheri: — E andate un poco a farvi più che benedire, tu, Federico, tutti quanti siete, compreso io, più bestia di tutti che me ne [...]
[...] saliva alla gola. Suo fratello don Eugenio, zitto zitto, si ficcava a pugni nelle tasche paste e biscotti, ne masticava a due palmenti, ci [...]
[...] pervenire a quel posto nel più breve tempo possibile; compreso qual era la via da tenere, non se ne discostò d'una linea: nessuno potè mai [...]
[...] era stato perciò tutt'una guerra violenta fra cognato e cognata, tra zio e nipote ed anche tra madre e figlia, giacchè la principessa ne aveva [...]
[...] guidava. Fra gli stessi maschi, tuttavia, ella non ne aveva considerati due egualmente. In vita, aveva quasi odiato il primogenito e idolatrato Raimondo [...]
[...] 75 tempi peggiori, bisognava che la principessa ne desse conto, potendo dare a bere solo ai gonzi che esse fossero servite alle spese del [...]
[...] legato del canonico; dimostrandogli in quattro e quattr'otto che non le dieci mila onze assegnate nel testamento, ma tre volte tanto glie ne venivano [...]
[...] una volta Chiara, presolo a parte, protestò: — Vostra Eccellenza mi dica quel che le piace, ma non tocchi Federico. Non tollero che se ne parli male [...]
[...] suggelli! Te ne accorgerai all'atto dell'inventario, anima candida! Il monaco smaniava dall'impazienza per quest'inventario; ma il principe invece [...]
[...] visto? Hai visto? E quand'io dicevo? Cinque onze! Tua madre non ne teneva mai 82 meno di mille! E la rendita, la rendita! Fino a cinque mila [...]
[...] possibilità di tenerle tutte per sè, un giorno gli cantò: 83 — E finalmente se perderai questo fondo, ne acquisterai in cambio un altro che varrà [...]
[...] arrossì come un pomodoro; poi, ricuperata la voce, dichiarò: — Eccellenza, sa come dice il proverbio? Ne sa più un pazzo in casa propria che un [...]
[...] . Quando la malattia della padrona aggravossi, e specialmente quando, per mutar d'aria, ella se ne andò al Belvedere, sola, giacchè Raimondo, il [...]
[...] signorina, parlò al giovanotto, portò da una parte all'altra dapprima saluti, poi ambasciate e finalmente biglietti. In famiglia se ne accorsero [...]
[...] aveva desiderato e quanto più le costava, donna Teresa glie ne aveva voluto tanto meno. Alla nascita di Lodovico era rimasta ancora indifferente e [...]
[...] Raimondo, più piccolo, ne toccò; ma quando la principessa si vide dinanzi in lacrime il suo protetto, Giacomo assaggiò le terribili mani di lei che [...]
[...] ad alterare la purezza fine dei lineamenti. Tratto tratto, fra le generazioni più vicine, in mezzo alle figure imbastardite, se ne vedeva [...]
[...] altissimo onore tutte le volte che sono entrato in questa bottega? E non sapete che di voi e di tutti i vostri me ne importa meno di [...]
[...] , ma ne dimostrava cinquanta; nè in età più fresca aveva mai posseduto le grazie del suo sesso. Destinata a restar nubile per non portar via [...]
[...] acquistando all'asta pubblica per cinquemila onze il fondo del Carubbo, bel pezzo di terra che ne valeva dieci; fortunata, cioè accorta anche in questo [...]
[...] ne perdeva un grano, e quando le cambiali scadevano, il notaio, il sensale o il patrocinatore venivano a portarle il suo avere in tanti bei [...]
[...] zitellona torse il grifo, dicendo: «Se ne può parlare.» Ma ella pretendeva di averla per le sue mille e cent'onze, capitale, interesse e spese [...]
[...] Uzeda erano, gloriosi della magnifica origine della loro schiatta; donna, Ferdinanda ne era ammalata. Quando ella parlava di «don Ramon de Uzeda y [...]
[...] al Noviziato di San Nicola per educazione fin quasi a diciott'anni, se ne andò a Napoli all'uscir dal monastero, e fu ascritto alla nobile [...]
[...] ne annunziassero ogni giorno il ritorno, non se n'ebbe più nè nuova nè vecchia, e il Governo provvisorio si venne ordinando. Il duca, visto che [...]
[...] non ne andava la pelle, tornò in città, porse orecchio alle lusinghe del partito trionfante che, per averlo dalla sua, gli prometteva tutto quel [...]
[...] denunziavano alle autorità pel suo liberalismo, e poi ne ridevano e quasi gli gettavano in faccia il tradimento del 1849, la firma del Libro nero [...]
[...] 112 duca ripartì, se ne tornò a Palermo, non solo perchè aveva preso gusto a starci, ma anche per confermare i suoi concittadini in quelle [...]
[...] della casa, non se ne fosse ancora sbarazzato. Veramente, fin da quando la principessa era caduta inferma, l'amministratore aveva mutato tattica [...]
[...] prenderlo. — Se ne vada di sopra, ci lasci lavorare. - Lèvati di torno! Voglio far io! Bisognava lasciarlo fare. Se lo contrariavano, diventava [...]
[...] figliuolo, non glie ne passava nessuna liscia; ma, da un'altra parte, non scherzava neppure con le persone di servizio se queste, messe con le [...]
[...] gli ospiti, era considerevole e il trattamento più lauto: mangiavano adesso quattro piatti; mentre ai tempi della madre se ne facevano tre per [...]
[...] specialmente suo padre, sempre burbero, glie ne dava, alle volte, di quelle che radevano il pelo. Per questo, egli non se la diceva molto con lui [...]
[...] domandò se il duca era rincasato, e udendo che no, diede ordine che dessero in tavola appena arrivato lo zio. Poi se ne andò a chiudersi nel [...]
[...] osso duro da rodere.... Napoleone ne seppe qualcosa.... Di nuovo assorta in pensieri più gravi e molesti, ella udiva brani di frasi, parole di cui [...]
[...] un'assoluta ignoranza degli affari, una stravaganza di concetti molto simile a quella del fratello Ferdinando: il barone ne rideva, egli se l'aveva [...]
[...] ricominciò a piangere allora.... Donna Teresa Uzeda, non potendo prendersela con Raimondo per la dimora da questi stabilita a Firenze, ne aveva [...]
[...] . E se Raimondo mostrava poca premura di partecipare agli affari, il fratello maggiore non ne aveva mostrata pochissima di renderne conto al [...]
[...] il signor Marco.... - Il signor Marco - riprese il principe senza dar tempo allo zio di compiere l'obbiezione - ne sapeva meno di me ed è più [...]
[...] perchè era mio dovere informarla, secondariamente perchè Vostra Eccellenza ne tenga parola a Raimondo. Se questi debiti hanno da pagarsi, e pur [...]
[...] le sue opere, ne aveva però dettato il contenuto; tant'è vero che le accademie di Palermo, Napoli e Roma lo avevano annoverato tra i loro socii [...]
[...] ? - domandò Raimondo. - Si vede che vostro marito se ne intende, contessa! - rispose ella, indirettamente, volgendosi a Matilde. Don Mariano parlava [...]
[...] d'accordo col fratello. Raimondo lo ascoltò distrattamente, e gli rispose quasi infastidito: «Va bene, va bene; poi se ne parlerà...» Anch'egli [...]
[...] che se ne intendevano, parlando di mutui, d'ipoteche, di crediti da poter accordare, di fallimenti da temere; e mentre 154 era stato capace [...]
[...] stava bene e che erano tutti al sicuro. Non pianse, ma si sentì vinta da una cupa tristezza che non riuscì a nascondere. Raimondo stesso se ne accorse [...]
[...] . - Ma i Fersa dove se ne sono andati? Era proprio Raimondo che faceva questa domanda? Non sapeva dunque dov'era colei? - Nella campagna di Leonforte [...]
[...] . Naturalmente, se il colera non finiva, non si poteva far nulla per la sistemazione dell'eredità; nondimeno, il principe ne parlava adesso direttamente al [...]
[...] occorrenti, giacchè se Lucrezia doveva averne dieci mila, a Chiara ne toccavano soltanto sei, dovendosi sottrarre le quattro da lei «avute» nel [...]
[...] , la scissura era dispiacevole: gli amici di casa, i frequentatori del convento ne parlavano con dolore. Non ne parlava affatto Frà Carmelo, il [...]
[...] spiegava al nipotino la storia. Quando Consalvo era stanco di molestare le persone e le bestie, se ne veniva infatti dalla zitellona e le diceva [...]
[...] ne faceva ogni volta la descrizione, perciò la mandasse a memoria : - Inquartato, al primo e al quarto partito, d'oro all'aquila nera, linguata e [...]
[...] il tutto d'oro con quattro pali rossi che è d'Aragona; lo scudo contornato da sei bandiere d'alleanza. Poi glie ne spiegava la formazione: la [...]
[...] zitellona gongolava, leggendo quella storia, e dopo averla letta la ripeteva al nipotino con linguaggio meno fiorito perchè egli ne intendesse meglio [...]
[...] con i suoi armigeri uscendo, signoreggiava tutto il paese;» Giacomo, vissuto al tempo del re Lodovico, «dominò Nicosia e ne fu alla perfine [...]
[...] suoi feudi, «mercè l'inobedienza che usò col suo Re; ne ottenne quindi il perdono, ma non per questo dimorò nella fedeltà, poicchè per sue cagioni [...]
[...] prese? - Tornavano al re, - spiegò don Eugenio; - ma poi la faccenda s'accomodò: Ventimiglia se ne andò fuori regno, e Cardona regalò al Vicerè il suo [...]
[...] due donne, ed anche il marito che se ne stava rannicchiato più morto che vivo in fondo alla carrozza, si mettevano sotto la sua protezione per [...]
[...] affari della divisione con Giacomo, ce ne torneremo a Firenze. Ma per ora, se vuoi, faremo una corsa a Milazzo. Partorirai a casa tua; ti piace [...]
[...] . - Benedetti, figliuoli, benedetti!... Questo è dunque il nostro monachino? Oh, che bel monachino ne vogliamo fare!... Consalvo, eh? - domandò rivolto al [...]
[...] mortificazioni, i penitenti non se ne andassero difilato all'altro mondo prima d'aver purgato i loro falli. Per questo, essi impetrarono ed ottennero [...]
[...] l'edificio dalle fondamenta; però il castigo, se mai, non fu inflitto ai soli Padri, ma a mezza Sicilia che se ne cascò come un castello di [...]
[...] feudi erano così vasti, che nessuno ne aveva fatto il giro! Quando parlava di queste cose, Frà Carmelo non ismetteva più, perchè egli aveva passato [...]
[...] messa, giù nella chiesa, spesso a porte chiuse, per non esser disturbati dai fedeli; poi se ne andavano in camera, a prendere qualcosa, in [...]
[...] Napoli don Tino, il giovane del caffè di Benvenuto. Di tutta quella roba se ne faceva poi tanta, che ne mandavano in regalo alle famiglie dei [...]
[...] , i quali se ne stavano comodamente seduti dinanzi alle tavole disposte lungo i muri, sopra una specie di largo marciapiedi; l'Abate, nel centro [...]
[...] naso fiorito, dava altri baci al fiasco che teneva giorno e notte sotto il letto, al posto del pitale. Gli altri monaci, subito dopo tavola, se ne [...]
[...] ne andava dalla baronessa Lisi, Padre Broggi dalla Caldara, altri da altre signore ed amiche. Tornavano all'ave, per entrare in chiesa, ma quelli [...]
[...] che venivano un poco più tardi, o a cui doleva il capo, se ne salivano direttamente in camera; e non già per dormire, chè la sera, fino a tre ore di [...]
[...] Cosenzano, e per un po' di tempo, con l'autorità della fresca nomina, aiutato dai buoni monaci, che non ne mancavano, quel buon vecchietto era riuscito [...]
[...] mai; chè ve ne basta l'animo, con quei pancioni! E quando sentiva esaltare la bontà del giovane re di Sardegna, alzava le braccia sul capo [...]
[...] quotidiane; ma spesso ne recitavano una sola all'intenzione di tutti quanti: il ristoro dei morti era lo stesso, e i vivi non stavano a perder tempo [...]
[...] ne andavano via, il Sepolcro restava un momento vuoto; a un tratto, mentre l'organo riprendeva più triste le sue lamentazioni, tutti riuscirono [...]
[...] ancora tra vita e morte dopo un parto difficilissimo, quando, addotta una chiamata del fratello, egli se ne partì. Rimase lontano pochi giorni [...]
[...] chiusi tutt'e due gli occhi quando ne soffriva lei stessa, non intendeva chiuderne neppure uno se era in giuoco suo figlio. L'amicizia degli Uzeda [...]
[...] ? Egli scriveva: «Il flagell' accuorav' i naturali... La lav' avanzavas' incontr'a quel borgo....» Per dar più scioltezza al discorso diceva: «Ne [...]
[...] morti. Nondimeno egli non si sarebbe deciso a smettere quelle sue speculazioni, se non ne avesse pensato altre di diverso genere. Fra i molti [...]
[...] scendeva al piano di sotto, nè il principe diceva nulla pel disordine che ne derivava. Così, nessuno dei legatarii s'occupava della divisione; e [...]
[...] ne erano perfino gelosi: il sotto-cocchiere, specialmente, a cui toccava tutta la fatica e Matteo il cameriere. Essi parlavano a denti stretti [...]
[...] non ne aveva dato a quelle dello zio monaco, se il principe, accortosi di quei secreti conciliaboli, di quei tentativi di congiura fatti nella sua [...]
[...] salica, portando ad esempio quel che era avvenuto nella generazione precedente. Donna Ferdinanda aveva forse avuto beni stabili? Adesso, sì, ne [...]
[...] soverchio od inutile è ad altri necessario; chi si contenta di uno stato e chi ne soffre. La buon'anima 217 aveva compreso che per la felicità [...]
[...] .... Mentre il confessore teneva questo discorso a Lucrezia, il principe ne teneva un altro un poco diverso a donna Ferdinanda. La zitellona, pure [...]
[...] cane, la trattava meno duramente. Un giorno che la donna portava una lettera di Giulente alla padroncina, egli le tolse la carta di mano, ne [...]
[...] tentativi di rimostranze, ai suoi timidi rimproveri. — Perchè non te ne sei rimasta con tuo padre, dunque? — Perchè io debbo stare con te, perchè il [...]
[...] quest'ora avrei fatto le valigie, e me ne sarei andato a Firenze, a Parigi, o a casa del.... — Andiamo via insieme! Perchè non torniamo a Firenze [...]
[...] comprendendo. — Non sapete quel che si dice?... Raimondo s'è messo in testa d'inquietare donna Isabella.... e se ne accorge ognuno, per dire [...]
[...] stabilmente, a casa propria, coi figli, come tutti gli altri cristiani.... — È quello che diciamo anche noi.... Credi forse che non ne siamo persuasi [...]
[...] !... Ah, no? non volete capire?... Me ne netto il fondamento, così.... - e fete il gesto. Il Fratello portinaio mise il capo dietro il muro della [...]
[...] ? 229 — Andate a denunziarci!... Ne sareste capace!... — Farei il mio dovere! — Fareste la spia! — A me?... Padre Massei, che se la godeva [...]
[...] ; cresceva rigogliosa, e presto ne avrebbero fatto sigari. Frattanto giocavano da mattina a sera, con pochi momenti di studio svogliato, con qualche [...]
[...] che faceva! come un bambino!... Ne avea voluto del bene alla moglie! E allo stesso conte! Questo era stato lo sbaglio! Sua madre, no: l'amicizia [...]
[...] Nicolosi, tra i Padri Benedettini, se ne fece un gran parlare: Padre Gerbini, fra gli altri, sostenne a spada tratta l'innocenza di donna Isabella [...]
[...] le sue Ghiande. Allora il duca, per non restar solo nel palazzo deserto, se ne venne al convento, dove il nipote Priore gli dette una camera [...]
[...] apparare un altarino mandarono il cameriere a comprar carta variamente colorata. Il cameriere, con la bianca e la rossa, ne portò dell'azzurra [...]
[...] e me ne vado; se no, avrete pazienza voi altri: resterò io.» M pare che diceva bene! Che bisogno c'era d'attaccarlo?... Le sorti della Sicilia [...]
[...] non si decidono qui!... Ma non vogliono ascoltarmi! Che posso farci? Io me ne lavo le mani!... — Non vogliono ascoltarlo? — tempestava don Blasco [...]
[...] di popolani avevano dato la caccia ad uno dei più tristi e odiati sorci di polizia, e uccisolo ne avevano portato in giro la testa. Tremava il [...]
[...] , convertivansi al nuovo partito udendo che un gran signore come il duca d'Oragua, uno dei Francalanza, ne faceva parte: le dimostrazioni patriottiche [...]
[...] accarezzava. Ma, nel giardino, Giovannino corse a cogliere la più bella rosa e glie l'offerse, chiamandolo: «Generale!...» Consalvo se ne stette in [...]
[...] trovarlo. — Non ci voglio più stare — gli disse il ragazzo; — tanti se ne sotto andati.... — Voglio?... — rispose il principe, con voce dura. — Chi t'ha [...]
[...] i bollettini per sapere che cosa avveniva di lui, ma ne capì meno di prima, incapace di farsi un'idea intorno alle mosse dell'esercito [...]
[...] era diventata una versiera, dopo la caduta del governo legittimo, e ne invocava il ritorno e andava fino a promettere una lampada a Santa Barbara [...]
[...] entrare al Noviziato. Lì, i nobili compagni, senza distinzione di partito, se ne prendevano giuoco, lo beffavano, glie ne facevano di tutti i [...]
[...] , per terra; al portone del palazzo il duca ne aveva fatto scrivere uno gigantesco, col gesso; e il domani, in città nelle campagne, frotte di [...]
[...] duca, mi dispiace, ha perduta la testa, dacchè s'è messo nella politica; hanno ragione i suoi fratelli!... Voi che cosa ne dite? Chiara continuava a [...]
[...] , le disse: — Basta, adesso.... lascia fare a me.... Che cosa ne dico, cugina? Non dico niente: sono cose che non mi riguardano. Mio cognato è [...]
[...] , e ne fece larga distribuzione, stringendo la mano a tutti, ma più forte ai due Giulente. Il domani, l'Italia Risorta portava un articolo di fondo [...]
[...] corregge sè stessa.... Non ve ne date pensiero.... Però, appena quei due andarono via, egli si mise il cappello in capo e salì difilato a San [...]
[...] faccia sapere. A lungo andare tutto si scopre.... Badi! Il Priore non ne fiatò con don Blasco, ma riferì ogni cosa all'Abate perchè questi ne [...]
[...] ? Dicano ciò che vogliono; farò come vorranno. — Ne ero sicuro! — esclamò il Domenicano con accento di gioioso trionfo. — Ero certo che una buona [...]
[...] metter mano alla carta bollata, bisogna uscirne in una sola volta. Ne parli Vostra Eccellenza agli altri e li metta d'accordo. Chiara e il marchese [...]
[...] Lodovico non rispose; fatta una breve visita alla sorella, andò via. Anche gli altri a poco a 278 poco se ne andarono, lasciando Chiara sola col [...]
[...] : — Volevo aggiungere due parole.... ma se ne vanno.... Possiamo rientrare.... Sorrideva, traendo liberamente il respiro, come liberato da un incubo [...]
[...] ciera, lui che era sempre di buon umore, lontano dalla moglie! Gli affari, se mai, li aveva col principe suo fratello, e invece se ne andava [...]
[...] dai futuri parenti, sapendo che, se avrebbe potuto fare un matrimonio migliore quanto a interesse, non ne avrebbe potuto fare uno migliore quanto [...]
[...] quella istituzione potevasi benissimo sostenere.... Per ingraziarsi tutti quegli Uzeda egli ne secondava e incoraggiava le opinioni; ma [...]
[...] contratto. — Cioè? — Eh !... Se ne contano più d'una dozzina.... anzi quattordici, precisamente. Prima erano dodici, poi il 288 Concilio [...]
[...] a sera; quelli che volevano parlargli da solo a solo non si movevano, parevano decisi di restare a dormire con lui. Quando ne ebbe abbastanza [...]
[...] uno che parte per affari, per isvago, per una ragione qualunque, non va via come te ne sei andato tu, non lascia la casa per l'albergo.... — Non è [...]
[...] tratta di pensare all'avvenire. Se non è vero che hai lasciato tua moglie, non dovresti avere difficoltà di riunirti con lei! — Non ne ho, — rispose [...]
[...] nessuno disse nulla. — Allora, — continuò, — potreste fare così: tu andrai a prenderla e poi ve ne verrete tutti insieme. Che ne dite, barone [...]
[...] dal giorno del fidanzamento di Lucrezia; come donna Ferdinanda, ne aveva scagliata la colpa sul principe, ed era rimasto talmente sordo ad ogni [...]
[...] male del proprio paese non l'ho mai capita.... — Scusa! — protestò il duca. — Qui nessuno ne dice male.... — Lo stesso paragone è impossibile [...]
[...] che poi se ne torneranno tutti qui. È stato lo zio duca quello che ha combinato tutto. Per me, facciano quel che vogliono. Ma vedrà che [...]
[...] , tirato pel bottone del soprabito il marchese, sfogava con lui, e il principe se ne stava quatto quatto, e la principessa più quatta di lui, quel [...]
[...] dinnanzi al deputato; per due persone che andavano via, quattro ne sopravvenivano; 300 e non essendoci più posto da sedere, tutti stavano in piedi [...]
[...] prosperità pubblica e privata sarebbe stata raggiunta. Egli la faceva quasi toccar con mano, e le persone venute per sapere che ne era delle loro [...]
[...] ! Eppure egli non l'aveva tradita, allora! Ma erano venuti i tradimenti, 302 ed ella li aveva perdonati poichè tutti gli uomini ne commettono [...]
[...] , le dicevano; poichè ella soltanto ne soffriva, silenziosamente, in fondo all'anima. Che cosa avrebbe potuto fare, del resto? Che aveva potuto fare [...]
[...] : poichè Matilde glie ne parlava male, voleva dire che era invece la prima delle donne. Quest'idea si conficcava tanto più saldamente nella sua [...]
[...] lasciarsi, si offriva in sacrifizio per assicurargli la pace della famiglia: «Non t'inquietare di me!... Me ne andrò, vivrò sola, come vorrà Dio.... Andrò [...]
[...] struggere, non potendo corrergli dietro, non potendo lasciare la sua poveretta agonizzante; d'aver mandato Stefana a Firenze, credendo che egli se ne [...]
[...] tremargli dinnanzi?... Credi ch'io non sappia quel che hai sofferto?...» E come ella scrollava le spalle, rabbrividendo, egli gridò: «Non te ne [...]
[...] , in busca d'uno sguardo, d'un saluto, d'una parola. Giusto in quel 312 se non ne avessero mangiato mai prima di quella sera. E i Vicerè che [...]
[...] finalmente gli sposi si misero in carrozza e se ne andarono al Belvedere. Il domani mattina andarono lassù a trovarli, uno dopo l'altro, i Giulente [...]
[...] : — Vostra Eccellenza non se ne inquieti. Il credito di Vostra Eccellenza era privilegiato. Li faremo stare a dovere, non dubiti! Il domani, donna [...]
[...] , e ci stettero così una settimana appena. Egli non se ne lagnava, contento della pace fatta con la zia, la quale, se li aveva cercati ogni giorno [...]
[...] ella si alzava ogni giorno un poco più tardi, restava un paio d'ore senza far nulla, senza neppure lavarsi; vestita finalmente, se ne andava [...]
[...] : - E li difendi, anche? Lasciali andare!... Tutti di una pasta!... Chi sa quante ne vedrai ancora, povera disgraziata!... Per me, ringrazio Dio [...]
[...] confidava di riuscire a metter pace fra marito e moglie; fino all'ultimo momento ce ne sarebbe stato il tempo. Poi, gli ostacoli enormi da superare [...]
[...] dolori e le trafitture erano continui, oramai; ma, col coraggio dei maniaci, non ne diceva niente a nessuno, ostinata a voler sgravarsi senza aiuto [...]
[...] male se durasse dodici, quanto l'asina che sei! Infatti, era cominciato l'undecimo mese, secondo il primo calcolo. E una sera che ella non ne [...]
[...] matrimonio, gridò: - Se qui non viene un dottore, mi prendo il cappello e me ne vado. Venne il dottor Lizio e si chiuse con la partoriente, mentre il [...]
[...] , del quale non rammentava una buona parola, gli aveva ispirato. Quando andava a casa in permesso, egli stava un momento con la mamma, poi se ne [...]
[...] veste del prete, se ne stava tutto il giorno a studiare sui libri che il suo protettore gli faceva mandare dalla biblioteca. Al refettorio, nè i Padri [...]
[...] risposta, il monaco divenne un ossesso: il sangue gli montò alla testa, gli occhi parvero sul punto di schizzare dalle orbite. - Ah, sì; ve ne manca [...]
[...] nostra, dove i danni sarebbero incalcolabili, dove ne andrebber di mezzo le donne, i vecchi, i bambini, i galant.... Vadano via a scannarsi dove gli [...]
[...] la cameriera. - Tutti i suoi parenti se ne sono andati, anche la povera gente si mette al sicuro, e lei sola ha da restare al pericolo? - Che [...]
[...] piemontesi rimasti all'infermeria se ne andavano a raggiunger la truppa. Al Fortino, i Garibaldini li vogliono fare prigionieri. Allora, Gesù e Maria, il [...]
[...] cenci, e stasera me ne vado...» Allora, se la moglie del cocchiere andava via, lei, la sorella del principe, era da meno della moglie del [...]
[...] andare in persona dal Generale ad esporgli la sua nuova opinione; lasciò che andassero gli altri. Costretto a condurre sua moglie al Belvedere, se ne [...]
[...] perchè i figli ne andavan di mezzo. Gli uomini, si sa, non possono star sempre cuciti alle gonne delle mogli, e il contino non aveva fatto più di [...]
[...] padrona!... O buona donna, se questo le dispiaceva, perchè non se ne andava al giardino dei Popoli che non è meno bello?... E poi, con le bambine [...]
[...] pelle in pelle. «Sì, ce ne andremo.... ma prima....» E allora Pasqualino accorse. Col sangue agli occhi, il pugno levato, il barone aveva già [...]
[...] , senza guardarlo: - Cerca, se vuoi. È inutile, non ne troverai. Raimondo andò via pallido, muto e fremente. S'era umiliato per nulla! Colui gli [...]
[...] villeggiatura, perchè non ve ne andate alla Pietra dell'Ovo, da Ferdinando? Ha tanto posto; vi darà due camere. Sarete come un parente e la cosa farà [...]
[...] faceva quel che voleva, le coltivava a modo suo, ne intascava le rendite mostrando al cavaliere le bucce. Se talvolta, preso da uno scrupolo, gli [...]
[...] farmaceutici, fascicoli spaiti di enciclopedie anonime, tutta cartaccia che non si poteva vendere altrimenti che a peso, glie ne propose un giorno [...]
[...] più del vostro. Sapete come andò via? Con l'insalata di lattughe! E glie ne fece preparare un piatto, come contorno d'una gran fetta d'arrosto [...]
[...] muoversi, se ne andava dalla sorella Lucrezia, faceva visita alle poche persone che conosceva, e non ristava dal parlar di lei. - Quanto bene vuole a [...]
[...] ; perciò volevano l'opera di Benedetto. Come la prima volta che glie ne avevano parlato, Benedetto titubava, arrestato dagli scrupoli, con la [...]
[...] legge e la società! Non dico bene? E Ferdinando, rivolto al cognato: - Ne dubiti forse?.... Ma come ragioni?... Dov'hai la testa? Benedetto [...]
[...] sì! il duca aveva altro pel capo! Se ne stava a Torino, badando ai suoi affari, non voleva tornare in Sicilia per paura che la sua lontananza [...]
[...] moltissimo, in coscienza, di vedere Raimondo messo per una via falsa... Dopo questa causa ne verrà una seconda, lo scandalo è immenso... Io ho i [...]
[...] troppo, non ne non ne poteva più. Le mortificazioni dell'amor proprio gli cocevano sopra tutto, gli facevano stringer 364 le pugna e mordersi [...]
[...] teneva il centro della strada, quasi ne fosse il padrone, ascoltato 368 devotamente da quanti gli stavano a fianco, aspettato da tutta una corte [...]
[...] cocchiere l'avea suffragata per suo conto, e il sagrestano pure. Così, il tribunale aveva fatto giustizia. E certa gente - Pasqualino non se ne dava [...]
[...] !» gli aveva consigliato il duca, spiegandogli l'eccellenza dell'impiego, offrendogli di farla venire da Torino. «Vostra Eccellenza ne ha dunque comprata [...]
[...] ?» gli domandò il marchese; ´«Ne ho comprata, ne ho venduta.... secondo i corsi.... capisci bene....» poi, quasi pentito d'avergli fatto [...]
[...] aspettando di vedere fin dove sarebbero arrivate le enormità che quel bestione eruttava: alla fine scoppiò: - Te ne netterai il fondamento, delle tue [...]
[...] rovinare!... L'impiego al sette per cento!... Se non ne vogliono neppure in elemosina?... - Girando poi uno sguardo tutt'intorno, con amara ironia [...]
[...] mandar via quella sgualdrina, ella si fece rossa, non sapendo lì per lì che rispondere; ma appena l'altra se ne andò, proruppe, rivolta a Federico [...]
[...] ne cominciava ora a mormorare, e tra la servitù delle due case correvano già certe occhiate d'intelligenza, si scambiavano certi commenti che [...]
[...] galanterie! Se avesse voluto andar dietro alla cugina, ne avrebbe avuto tanto tempo, senza aspettar la morte del marito, perchè proprio quel buon [...]
[...] la verità; e se quelle ciarle maligne avessero avuto fondamento, se ne sarebbe rimasta così tranquilla?... La principessa era più tranquilla che [...]
[...] , continuamente irritato dall'ostinazione del padre, pieno d'invidia per quei compagni che ad uno ad uno se ne tornavano in famiglia a godersi la [...]
[...] , 387 fece i bauli e se ne partì con la moglie per Palermo, lasciando a Pasqualino l'incarico di vendere la mobilia comperata un anno prima [...]
[...] col si loca, di quelli delle botteghe; ce ne dev'essere, nel magazzino.... E attaccalo al balcone della sala del signor Marco. Baldassarre [...]
[...] tutto ciò che si trovava sulla scrivania, sugli scaffali. - Temete che io li porti via? Non ne ho bisogno. Lo sanno tutti che razza d'imbroglione, di [...]
[...] mi dolga del posto perduto?... Ne troverò un altro, non dubitate!... E da per tutto sarò trattato meglio che tra 391 questi arlecchini finti [...]
[...] uomini. «I monaci avevano assai scialato senza far nulla! Mangiavano a ufo! E i muri dei conventi, se avessero potuto parlare, ne avrebbero detto di [...]
[...] quattrini che si sono divisi?» La notizia circolava da un pezzo, e certuni ne davano i particolari come se fossero stati presenti: le economie fatte [...]
[...] da qualcuna di esse cadeva un soldino nella polvere dello stradale. E i pedoni riconoscevano i signori fuggenti, se ne ripetevano il nome [...]
[...] fosse tranquilla. Al cavaliere don Eugenio, che se ne stava ancora a Palermo, nessuno pensava. Ricominciò al Belvedere la vita allegra della [...]
[...] quegli spassi che aveva sognati. Prima di tutto, con uno schioppo vero, se ne andava a caccia sui monti dell'Ilice o dell'Urna, a sterminar conigli [...]
[...] altro veicolo, a costo di ribaltare, di fracassarsi, d'ammazzare qualcuno. Quando non guidava, se ne stava nella scuderia a veder governare le [...]
[...] difficoltà di digestione. E felice di poter evitare la folla, le vicinanze infette, le strette di mano contagiose, se ne andava a letto, mentre nel [...]
[...] , il quale provava sempre un certo disagio e una certa vergogna a riconoscere pubblicamente quella paternità, mentre sua moglie quasi se ne [...]
[...] maltrattava quel povero diavolo di Benedetto in tutti i modi? Che cos'era donna Ferdinanda, la quale, senza che glie ne venisse nulla [...]
[...] Fratello: - Adesso c'è la legge, caro mio!... - Ma è giusta legge questa?... I beni della Chiesa?... Allora io me ne vengo in casa delle Vostre [...]
[...] confortarlo, con belle parole; il principe gli offrì da bere; ma egli rifiutò, riprese a narrare le stesse storie imbrogliandosi più di prima; poi se ne [...]
[...] all'annunzio dello scioglimento della Camera ne cominciò il panegirico. Fra i tanti meriti del «cospicuo Cittadino» quello d'aver contribuito [...]
[...] , riconoscente, fece cadere sul collegio una nuova strabocchevole pioggia di croci di San Maurizio o Lazzaro; 404 Benedetto ne ebbe una tra i primi, e la [...]
[...] religiose era il gran fatto dei tempi moderni; egli ne enumerava e dimostrava gli immensi vantaggi. Prima d'ogni cosa, i latifondi tolti alla manomorta [...]
[...] , annunziando: - Il colera! Il colera!... Un'altra volta!... Quello buono, adesso; in dose giusta finalmente trovata dagli untori; perchè, Dio ne [...]
[...] , tanta ne sciupava; tra per lavarsi ogni ora, in quelle stanze dai pavimenti e dai muri unti e dagli usci luridi, la cui sola vista le metteva i [...]
[...] seccarlo; e la domanda che aveva il suo senso letterale per tutti, ne acquistava un altro per la principessa che comprendeva le intenzioni e i gesti [...]
[...] ....» Passarono però molti giorni, senza che a questa lettera venisse risposta. Che cosa succedeva? La posta ne aveva fatta qualcuna della sue? O la [...]
[...] , neppur fece un'allusione al prossimo matrimonio, come se mai ne avesse udito parlare. Due giorni prima della cerimonia, anzi, andò via con Giovannino [...]
[...] Chiesa anche quelli? 421 - Eccellenza no, - rispose il principe. - La Chiesa ne era semplice amministratrice, secondo intenzione dei [...]
[...] fossero studiate e nascondessero un ironico dileggio. Ella non diede più quartiere a Benedetto; dopo averlo spinto ad accettar l'ufficio, glie ne [...]
[...] se ne andava dalle parenti, o dalle amiche, e cominciava a sfogarsi: - Non ci posso più reggere! Mi par d'impazzire! Che vita d'inferno! Se [...]
[...] principe o donna Ferdinanda le rammentavano che smania aveva avuto di sposarlo, se la prendeva con loro: - Perchè non mi apriste gli occhi? Che ne [...]
[...] sapevo! Toccava a voialtri avvertirmi! - Oh! Oh! Hai dunque dimenticato tutto quello che facesti? - Che ne sapevo! Colpa vostra che non [...]
[...] spesso cose più enormi, senza pudore, un poco perchè non ne comprendeva la sconvenienza, un poco perchè credeva le fosse lecito tutto. Non si levava [...]
[...] risa della comitiva. Egli ne era l'anima, il capo riconosciuto e obbedito. Giovannino Radalì veniva spesso con lui; ma quantunque ora fosse libero [...]
[...] parte ai bagordi, aveva la ciera funebre, un riso falso. Di tanto in tanto scompariva, se ne andava ad Augusta, nelle terre lasciategli dallo zio [...]
[...] ne sapeva niente. Il principe, il marchese, Lucrezia, un po' anche Benedetto, cercavano d'ingraziarselo, per via dei quattrini che doveva aver da [...]
[...] cosa volete?... - gli disse. - Avevo bisogno di danari... Me ne date tanti!... Li ho presi: voi che ne avete li pagherete... Il principe pareva [...]
[...] venirci solo per mangiare e dormire! Io non ti posso imporre l'affezione, e non m'importa che me ne voglia: ma esigo il rispetto che m'è dovuto; esigo [...]
[...] professore che dava lezioni nella scuola tecnica istituita nel convento. Scrupoli egli non ne provava; perchè anzi, se tutti i monaci avessero imitato il [...]
[...] suo esempio, accaparrando le proprietà del monastero invece di sciupare i quattrini che ne avevano portato via, beni di San Nicola non sarebbero [...]
[...] potuto legittimarli, l'ex-confidente di polizia, vedendo che il monaco ci s'arrabbiava, gli disse un giorno: - Vostra Eccellenza perchè non ne [...]
[...] buon diavolo, non aveva il fiele del principe e del Priore, e se ne contentò. - Va bene. Torna domani con le carte. Così, con immenso stupore di [...]
[...] , riscattava le proprietà prese dalla manomorta, ne comperava delle altre; adesso, per stare anche lui da sè, faceva fabbricare una grande e bella [...]
[...] : chiuso nella sua camera, buttato sul letto, se ne stava immobile a seguire il volo delle mosche; quando la crisi passava, faceva grandi 454 [...]
[...] condizione dell'ammalato era molto più grave che non credessero. A trentanove anni egli se ne moriva: il sangue vecchio e impoverito dei Vicerè si [...]
[...] con tanta ansietà quasi ne dipendesse la sua salute. Tremante dalla febbre, con la fronte in fiamme, una nuova fissazione sconvolgeva il suo [...]
[...] malcontento generale, gli avversarii del governo se ne giovavano per gridare e minacciare più forte. L'opposizione, che nei diversi partiti e nei [...]
[...] scopo di quegli acquisti e ne ordinava sempre nuovi e gridava e smaniava, se non l'obbedivano. Con evangelica pazienza, con zelo indefesso, con [...]
[...] recate dai camerieri storditi dalle grida. Don Blasco ne agguantò una, s'aprì un varco tra la folla e vociò novamente: - All'Ospizio [...]
[...] fossers'ai tempi che vissero. Ma, senzachè il proseguiment'insin'a nostri ultimi giorni, un altr'oggetto ne rischiara la convenienza; vogliam dir [...]
[...] in giornata ne gisse, abbiam divisato dettarla. E attalchè non ci s'imputi in superbia a tant'impres'azzardarci, non vogliamo far senza di porre [...]
[...] proprio albero genealogico. Chi ne procura dodici avrà tuttosì lo stemma colorato.» 469 Questa circolare, diffusa a centinaia e centinaia di [...]
[...] malattia, ma neanche lui doveva ingrassare a furia di dissapori e di diverbii; il meglio perciò era che se ne stesse un pezzo lontano... Così [...]
[...] invece spendeva da signore... Perciò il signorino aveva firmato qualche cambialetta; e ogni volta che i creditori ne presentavano una al signor [...]
[...] principe, pareva, Dio ne scampi e liberi tutti quanti, che gli pigliasse un accidente secco. E voleva perfino farlo arrestare, come se una cosa [...]
[...] il signor principe? Per sè stesso, no; giacchè non ne godeva; per la figlia, neppure; perchè, una volta maritata, la signorina Teresa avrebbe [...]
[...] come un aglio, la zitellona pareva sfidare il tempo, gli anni le passavano addosso senza mutarla: ne aveva oramai sessantadue e non ne mostrava [...]
[...] disposizioni, nominava un mondo di persone colle quali era come «fratello,» ne narrava i casi con tanto interesse come se fossero occorsi a lui [...]
[...] detto: Caro Emanuele, pensaci bene...» Le chiacchiere tiravano in lungo, perchè donna Ferdinanda gli dava la corda, ed il cavaliere non ne aveva [...]
[...] ; quello che voleva il signor marchese era legge per lei.... Nè il padrone ne abusava: d'amore e d'accordo in tutto e per tutto.... Adesso? Adesso [...]
[...] presto.... Dopo una giornata di lavoro, nel momento che stava per rientrare all'albergo, incontrò Benedetto che ne usciva. - Eccellenza!... Come sta [...]
[...] figlia sappia di queste cose, eh? Tanto peggio se Chiara se ne adonta». E Chiara se ne adontò in malo modo. Aveva rotto con tutti i parenti [...]
[...] nipoti, se ne serviva in tutti i modi, e se qualcuno di costoro lo faceva andare in collera, egli cavava fuori, come donna Ferdinanda, un suo [...]
[...] libri, caro mio, nessuno ha mai fatto quattrini; tu ne farai meno degli altri perchè non hai saputo far nulla mai. Se vuoi stampar l'opera, nessuno [...]
[...] .... La moglie di Cocò ne ha fatta un'altra delle sue.... Il figlio di Jajà è scappato con una ballerina....» Cocò era il principe di Alì, Sasà [...]
[...] consentito a lasciarlo andar via per sempre? La cosa era dubbia, ma il certo era che, articolo quattrini, ne avrebbe assegnati il meno possibile; e con [...]
[...] : l'insufficienza di tutta la fortuna paterna, il giorno in cui egli ne sarebbe stato unico padrone, a dargli le soddisfazioni che andava cercando [...]
[...] , egli lo trovò. Lo zio duca, fra le altre lettere, glie ne aveva date parecchie per i colleghi del Parlamento. All'andata, egli aveva visto un [...]
[...] Consalvo ne fu abbagliato. Stanco, infastidito, disgustato dalle chiacchiere dell'Onorevole, dalla confidenza con la quale lo trattava, da [...]
[...] che aveva potuto esprimere; adesso, se chiedeva di far parte del Circolo, significava che ne approvava il programma. Nè conveniva rifiutarlo [...]
[...] anche lei dall'indignazione; ma in fondo andava a denunziare Consalvo alla zia per farglielo cader dal cuore, glie ne parlava male per entrar [...]
[...] genere» la relazione della commissione, la disse «degna veramente d'un Parlamento.» Ne citò due o tre passaggi quasi letteralmente; quel prodigio [...]
[...] danaroso che se ne andava; Ferdinando non era contato: aveva poca roba e quella poca era stata carpita dal principe. Il Cassinese, invece, tra i [...]
[...] se ne stava nel vano d'un uscio. - Ho detto che è falso, - ripetè Lucrezia, dando uno spintone a suo marito che voleva leggere anche lui il [...]
[...] parlava e gli diceva che la sua fine era prossima... - E perchè non ne avete detto nulla? - domandò allora donna Ferdinanda. - Eccellenza [...]
[...] ... - Io ne fui avvertito - affermò il principe. - Ma a noi dicesti che non credevi ci fosse testamento... - Fui avvertito che si sentiva poco bene, non [...]
[...] capo. Ne faceva venire ogni giorno, intorno ad ogni soggetto, dietro una semplice indicazione del libraio, senz'altro criterio fuorchè quello della [...]
[...] discorsi delle amiche sventate. Il confessore, la direttrice le avevan detto che non bisognava neppur parlare di certe cose, ed ella se ne [...]
[...] figlia» e la repulsione per la pubblicità, non sapeva risolversi; il principe, poichè non ne andavan quattrini di mezzo, era del tutto indifferente [...]
[...] irriconoscibili alla stessa autrice; e ad ogni pezzo le esprimeva una crescente ammirazione, e quando non ce ne furono più, disse che non sceglieva [...]
[...] «figuratevi con quanto piacere, per me!» gli rispose che ne avrebbe parlato al principe; Giacomo ripetè allo zio le stesse tre parole dette alla [...]
[...] moglie, con una piccola variante: «Sono pazzi, poveretti!» Quindi il duca rispose a don Antonio, con molte belle parole, che non se ne poteva far [...]
[...] notizia che era partito: - Era il meglio che potesse fare. Tu forse lo guardavi con simpatia: non te ne incolpo, siamo tutte state ragazze e so [...]
[...] nel suo studio quanto voleva, e prendeva i suoi pasti nelle ore più stravaganti. Studiava l'Enciclopedia popolare, ne mandava a memoria gli articoli [...]
[...] -nobiliare del Cavaliere don Eugenio Uzeda di Francalanza e Mirabella. Come lui, tutti i parenti, i sottoscrittori, i circoli ne ebbero un esemplare [...]
[...] don Eugenio!... Dopo aver promesso due mila lire, il principe però non ne aveva date più di cinquecento, per le quali lo zio aveva dovuto [...]
[...] faceva il segno della croce udendo parlare di quella paura inumana, di quell'avversione contro natura; Teresa ne soffriva più di tutti. Poichè suo [...]
[...] non ne soffriva, o ne soffriva come d'una cura dolorosa, necessaria al riacquisto della salute. Quanto al principe, era come se egli non avesse più [...]
[...] quel figliuolo: costretto a parlare di lui, non lo chiamava più «mio figlio,» nè «Consalvo,» ne «il principino,» ma «Salut'a noi!...» Diceva [...]
[...] . Giulente credeva che la conversione del nipote fosse in gran parte merito proprio, e ne andava naturalmente altero, e si credeva destinato a [...]
[...] ne speravano; giornalisti improvvisati badavano a stendere precise relazioni del dibattimento e divulgarle. I campioni liberali facevano grandi [...]
[...] sequestrar le copie dell'opera e non lasciarle se non dopo pagamento, talchè don Eugenio, se ne volle vendere, dovè pagarle quanto costavano e [...]
[...] narrare i proprii, tutto ciò che quella pazza gli aveva fatto soffrire; talchè il povero Gentiluomo di Camera se ne andò via ancora una volta a mani [...]
[...] senza un secondo fine - e il bene che i due giovani si volevano assicurava la loro unione. Se ancora non se ne parlava, la ragione andava [...]
[...] ripetevano ogni giorno: - Il sindaco ha da esser Vostra Eccellenza: il paese lo vuole... - Che ne so io? - rispose una volta. - Il paese non m'ha [...]
[...] faremo ogni cosa insieme. Capisco che vi chiedo un sacrifizio, ma voi ne avete fatti ben altri! Figurarsi Lucrezia! Ella non si potè veramente dar [...]
[...] per assicurarti questo partito!... Trentamila onze, capisci?... Ti dà trentamila onze!... E Michele ne possiede quattro volte tante... E tu dici di [...]
[...] , - abbiamo fatto questo pel tuo meglio! È il primogenito, sarai duchessa, i tuoi figli avranno due titoli da dividersi, mentre con l'altro non ne [...]
[...] un dispiacere a tuo padre? Come se glie ne mancassero?... E allora diglielo, che non lo vuoi! - Io, mamma?... - Vuoi dunque che tocchi a me dargli [...]
[...] Teresa del matrimonio, come se mai glie ne avesse tenuto parola. Neppure il principe le disse nulla; ma dal contegno mutato del padre, ella [...]
[...] comprese che sapeva ogni cosa e che glie ne voleva. Da un giorno all'altro non le diresse più la parola, non la chiamò più per nome, parve non [...]
[...] voluto a qualunque costo sposare Giulente, e adesso come ne parlava? Certo i casi erano diversi, perchè tra Michele e Giovannino non passava tanta [...]
[...] .... Ho pianto tanto, giorni addietro, quando il dottore mi confidò che bisogna pensare alla sua salute!... Non te ne volevo dir nulla; ma è necessario [...]
[...] della canonizzazione della Beata Uzeda, e stampato con molto sfoggio di margini e di colori. Tutti i parenti ne avevano ricevuto un esemplare, e [...]
[...] , - disse il maestro di casa, - io me ne vado. - Dove? - domandò il principe, credendo d'avergli dato qualche commissione della quale s'era dimenticato [...]
[...] . - Me ne vado via. Chiedo licenza a Vostra Eccellenza. Il padrone lo guardò un poco, credendo d'aver frainteso. - Licenza? Perchè? - Per niente [...]
[...] , Eccellenza. Sono stato quarant'anni in casa di Vostra Eccellenza, ora me ne voglio andare. Vostra Eccellenza può tenermi per forza? In casa sua [...]
[...] altro maestro di casa meglio di me; non ne mancano: il primo del mese io me ne vado. - Sei impazzito? - Non ne mancano.... In casa sua Vostra [...]
[...] Eccellenza è padrone.... fa come crede.... Io mo ne vado.... Il primo del mese.... VI. Uno dei primissimi provvedimenti del giovane sindaco [...]
[...] sindacale dorato e scolpito, con un cuscino che l'usciere toglieva e chiudeva a chiave quando il principino scioglieva l'adunanza e se ne andava. Nel [...]
[...] giorno in giorno; il Circolo Nazionale, che aveva spadroneggiato, perdeva sempre più credito. Le nuove società popolari non ne avevano ancora [...]
[...] la pazienza, smise a un tratto l'Eccellenza: «Se ne vuole andare, sì o no?...» e come don Eugenio restava inchiodato sulla seggiola [...]
[...] Benedetto Giulente, il quale lo aveva anche egli sovvenuto, ne parlò a Consalvo. - Che posto volete dargli? - rispose il principino. 577 [...]
[...] si potè trovare. Ma quando ne diedero comunicazione all'interessato, il cavaliere diventò rosso come un pomodoro. - A me un posto di scrivano? Per [...]
[...] Benedettino m'avea lasciato cinquecent'onze l'anno, e stracciarono il testamento, ne fecero uno falso! Il principe mio nipote m'ha rubato la mia [...]
[...] cattedra dantesca. Ma io non ci vado! Fossi pazzo! Me ne andrò piuttosto in Alemagna, dove conoscono tutte le mie celebri opere, e la scienza è [...]
[...] dimenticato il portafogli a casa... Glie ne davano due, una o anche mezza; egli metteva in tasca ogni cosa. I parenti, avvertiti di quello scandalo, si [...]
[...] , una bella contadina bianca, rossa e prosperosa, per via della quale rifiutava di stare a lungo a Catania. La duchessa madre ne era contentissima [...]
[...] , avete libri da prestarmi?» e ne portava via a casse, in mezzo alla roba di cui veniva a rifornirsi. In qual modo ammazzare il tempo quando non [...]
[...] ne andava a Melilli, sui colli Iblei, dove l'aria era balsamica; ma, 583 ad ogni buon fine, per sè come pei lavoratori, era bene che il [...]
[...] . Sotto l'altare, stava sempre la secolare cassa mortuaria, oggetto dei suoi terrori. Ella ne sostenne la vista, giunse le mani, invocò dalla santa [...]
[...] in opere più o meno utili, le finanze del comune, già floridissime, correvano rischio di dare un crollo. - Chi ne ha ne spende! - rispondeva [...]
[...] d'urtante nelle sue parole, Consalvo riprese: - Del resto, non te ne faccio colpa. Può darsi che 592 sia stato meglio per te. Il povero Giovannino [...]
[...] , prima ancora che ne avesse considerata la significazione, una vampa le salì al viso. Voleva rispondergli, dirgli che lo scherzo era [...]
[...] rischiararsi: sì, non le era fratello, era un estraneo, un uomo che ella aveva amato altra volta.... Bisognava dunque che egli andasse via, che se ne [...]
[...] egli nutrisse come lei il pensiero peccaminoso? Che prova diretta ne aveva? Quel suo spavento, al contrario, la repulsione che ora gli dimostrava [...]
[...] letto e il pavimento, che fece più disgustoso l'odore dell'aria. Quanto sangue! Quanto sangue! So ne colmavano grandi bacili; vuotati, si ricolmavano [...]
[...] la 597 materia inerte da ridurre alla forma prestabilita, il chirurgo tagliava ancora, recideva, raschiava; lasciava uno strumento e ne [...]
[...] pensava più a suo padre che se ne moriva, non ai suoi figli. Alla tentazione, soltanto, sempre. Andò a gettarsi dinanzi alla Beata: la lampada [...]
[...] lo prometto... Mi lasci però un po' di tempo... Vuole che io ne prenda l'impegno in iscritto? - aggiunse sorridendo. - Sono pronto!... È [...]
[...] ?... - continuò Consalvo con lo stesso tono di scherzo. - Ora.... o te ne pentirai! Egli nascose più di difficilmente un moto di ribellione. - Ma santo [...]
[...] !.... Il palazzo lasciato a sua moglie per cacciartene via?... Non capisci questo?... Non te ne duole?... Consalvo lasciò che lo zio dicesse; poi [...]
[...] ... - egli tacque un poco, perchè questo veramente gli coceva, il principe aveva saputo portare il colpo, - quanto al palazzo, case non ne mancano [...]
[...] , e coi quattrini se ne fanno di più belle della nostra... Adesso Vostra Eccellenza permetta: la commissione m'aspetta. E la notizia si diffuse [...]
[...] fautori del principino esclamarono: «Vedete il suo disinteresse?... Per esser uomo di carattere, per non transigere, perde un patrimonio, e non glie ne [...]
[...] morto stringeva nel pugno, ne cavò le cinque cartuccie rimaste, e la ripose in mano al cadavere. E al pretore, che saputa la morte del principe [...]
[...] . Ella aveva quasi calcolato sulla morte di lui, perchè l'altro ne godesse! Non s'era neppur ravveduta alla prima minaccia, quando lo sventurato [...]
[...] neppure che tu.... l'erede del nome.... il solo del nostro nome, ne esca.... Egli provò una commozione indefinibile: era il piacere di trionfare [...]
[...] dell'amministrazione. Consalvo non sapeva nulla dello stato della casa, mentre la principessa ne era a giorno; quindi, se l'amministratore chiedeva ordini [...]
[...] ne volevano migliaia. E se egli era sicuro della città, non sapeva che assegnamento fare sulle sezioni rurali. 619 Già il vecchio duca [...]
[...] esercitare nessuna costrizione, e siccome il vostro modo di vedere è contrario al mio, così, per lasciarvi liberi, me ne vado. - Ma a proposito di che [...]
[...] stupore. - Qual posto? Con lo scrutinio di lista non ci sarà più un posto solo, ce ne saranno tre. - E ridi, anche? Mi canzoni, anche? Dopo avermi [...]
[...] ridicolo di quella pubblicazione, la goffaggine degli elogi di cui era piena non gli davano ombra, sicuro com'era che per un elettore che ne avrebbe [...]
[...] i soldini in carta sporca, lo aggredivano mattina e sera, glie ne dicevano di cotte e di crude. Dinanzi alle persone ne rideva; dentro [...]
[...] mente infiammata dall'ansietà della riuscita. Sarebbe riuscito? A momenti ne aveva l'intima e salda certezza; il governo era per lui: Mazzarini [...]
[...] mise a ridere. - Quella pazza l'ha con me!... Che diavolo pretendeva? Che le hanno fatto? - Poveretta, non ne dir male, - rispose Teresa, con [...]
[...] t'importa, se sono fandonie?... Mi duole che tu ne rida.... Ti ho detto molte volte che ciascuno ha le proprie convinzioni.... - Sì! Sì!... Ma donde [...]
[...] , contrattando, gridando, col cappello in testa, con lo mazze in mano. Più gente veniva, più 640 egli ne invitava: i galoppini, per suo ordine [...]
[...] quattro per assicurare il trionfo del principino, divenne in breve uno dei suoi luogotenenti. Egli faceva i suoi rapporti a Consalvo, ne riceveva le [...]
[...] prendano posto!.... Non ci sarà la musica all'arrivo del candidato!....» Quelle bestie non ne azzeccavano una! Impossibile aver le bande, neanche dopo [...]
[...] , sarebbe in verità troppa grazia: me ne appello a tutti i mariti. (Scoppio d'ilarità clamorosa, battimani vivi e replicati.) Bisogna prendere dalla [...]
[...] se ne andavano: «Bellissimo discorso, ma dura troppo....» Gli uscenti costringevano la folla a tirarsi da canto, i fedeli ingiungevano: «Silenzio [...]
[...] uscì rauca e fioca dalla strozza; non ne poteva più, ma era alla perorazione. - Queste ed altre riforme io vagheggio, non credo tuttavia di dover [...]
[...] ). Consalvo non ne poteva più, sfiancato, rotto, esausto da una fatica da istrione: parlava da due ore, da due ore faceva ridere il pubblico come un [...]
[...] migliaia di voti, con 2000, con 1000 appena. Giulente non ne aveva più di 700! Era notte alta, ma il palazzo Francalanza, illuminato a giorno [...]
[...] . - Io, col rispetto dovuto, non ne credo niente. È forse peccato? Lo stesso San Tommaso volle vedere e toccare, prima di credere.... ed era santo [...]
[...] dispiaciuta, glie ne chiedo perdono... Ma la mia coscienza non mi rimprovera nulla... Vostra Eccellenza non può dolersi che uno del suo nome sia [...]
[...] ne ottenevano dalla Corte il richiamo.... o anche la testa!... Le avranno forse detto che un'elezione adesso costa quattrini; ma si rammenti quel [...]
[...] maneggiarlo, ne hanno sciupato tre volte la legatura! E consideri un poco: prima, ad esser nobile, uno godeva grandi prerogative, privilegi, immunità [...]
[...] ne te dirois pas toujou la même chose. Molière, Don Juan, acte II. CATANIA NICCOLÒ GIANNOTTA, EDITORE Via Lincoln, N. 271-273. 1885 [...]
[...] rimanere colle mani in mano, aspettando la prosa nuova di là da venire? E ne abbiamo imbastita una pur che sia, mezza francese, mezza regionale [...]
[...] que Molière ne sache pas écrire, e Molière oggi è un classico); ma gli scrittori che verranno dietro a noi ci accenderanno qualche cero, se [...]
[...] disdegno! E se VIII voi sapeste come ne siamo scontenti! Ma è meglio che nulla. Mettetevi una mano sulla coscienza; ne conoscete un’altra che [...]
[...] ! Non ce ne avete saputo grado. Non ci avete presi sul serio. Le XI vostre idee intorno all’arte non sono andate progredendo col progredir [...]
[...] accorgervene? XII Continueremo a lavorare, colla certezza che, presto o tardi, ve ne avvedrete. — Ahimè!.. Questo diluvio di novelle dovrà dunque [...]
[...] durare ancora? — Noi strabiliamo! Si è riuniti a far qualcosa di buono — lo riconoscono gli stessi stranieri che se ne intendono, se non per [...]
[...] altro perchè hanno esercitato questo mestiere tanto tempo prima di noi — ed ecco che voi ci dite: auff! ne abbiamo fin sopra i capelli! — Ma noi [...]
[...] soltanto un affare di stile e di grammatica! Ne conosciamo parecchi che maneggiano la lingua e lo stile con invidiabile bravura e, se scrivono un [...]
[...] , Anquillesi, Diodata Salluzzo, Cerretti... Chi ne sa oggi più nulla? E mezzo secolo fa eran così celebri da meritarsi una ristampa nel [...]
[...] mandarlo giù. Dateci della briosche, se ne avete. Volete che ci spezziamo i denti con quelle pagnotte più dure dei sassi?... E poi, noi siamo [...]
[...] pubblico, noi siamo lettori; non abbiamo molto tempo da perdere, e già ne perdiamo un buon poco stando a sentire le vostre eterne quistioni di [...]
[...] ... XXVII — Ah, non me ne parlate! Se un romanzo, una novella vi fa esclamare: Questo è impossibile! Questo non è vero! state sicuri che [...]
[...] furente gelosia. Ne nacque a poco a poco odio contro la giovane rivale che dessa non cessava di chiamare p... b... dai sette ganzi, ecc. La [...]
[...] soffocare. Un testimone ne impedisce la morte. « Si separarono i coniugi, non potendo più sopportare la povera Greco quella vita di tortura. Ma [...]
[...] vittima. Quindi i suoi timori di essere un giorno o l’altro assassinata o avvelenata. « E ne aveva ragione. Un giorno un latitante perchè colpito [...]
[...] lavoro. Pour moi qui ne sais rien et vais du doute au rêve Je crois qu’aprés la mort, quand l'union s’achéve, L’âme retrouve alors la vue et la [...]
[...] stupido dei contadini, di codesta roba morta ne abbiamo tutti in testa forse assai più di qualche gran romanziere, e potremmo dargli elementi per [...]
[...] un’identica cosa. Vi dirò anzi che il romanziere moderno ne adopera oggi in maggior quantità che non quelli del passato. Come potete affermare di no [...]
[...] per un nuovo frutto, cerca e trova il fortunato individuo che le occorre, come ne avea trovati degli altri, uno, dieci secoli avanti — essa non [...]
[...] , costringer nelle note musicali o nelle pagine d’un libro quel momento dell’alta sua vita ideale; poi via, da capo, finchè ce ne sarà [...]
[...] statue di marmo e ne faranno calce per fabbricar cose buone per tutti; metteranno in pezzi quelle di bronzo e ne faranno soldi e casseruole [...]
[...] ' neri selvaggi capelli, da’ grandi occhi sognanti, pregni di verdemare, ignudo ne l’ombra d’accanto a la tenda; o pure un pescatore: Curva ha [...]
[...] ’l gran sole cullandosi. Dormono l'acque ne 'l plenilunio di giugno; ritte su da la darsena le antenne stan come sottili fantasmi al niveo [...]
[...] d’oro tra cui si sollevan superbi co’ verdi ombrelli i pini ; ne ’l fiume tre vele spiegate tutte gialle; a la riva un bel gruppo di giovani donne [...]
[...] fulvo torello; colline glauche in fondo e ne l’aria via rondini a schiere. È l'immediata sensazione dell’organo visivo, senz’ombra d’emozione [...]
[...] , nonchè d’impressione già elevata a sentimento. Nel 36 Canto novo l'emozione c’è, viva, intensa, e lo stile se ne giova, e l’arte del verso [...]
[...] membra agilissime a ’l sole ed a l'acqua liberamente, come un bianco cefalo, nuota, fiutando ne l'aure lascivia di muschio che da’ salci a onde [...]
[...] Carducci fievoli ma percettibili, ed anche echi romantici che stonano un poco nel concerto; come, per esempio, i seguenti: Dicono i petali ne [...]
[...] ’l sonno: — oh zefiri blandi, pregni di pollini, freschi! oh freschissime rugiade! oh fervido amor d’una libellula! — ne ’l sonno i petali chini [...]
[...] scoppiano da questo giovane cuore, la passione non ne ha uno solo. Lalla, la fulva figlia dell’Abruzzo, Lilia, la bianca figlia di Fiesole [...]
[...] , sorridono, baciano, abbracciano, dileguano. Una sola volta egli si ferma pensoso a guardar Lalla: ma sapete perchè? Alta ne ’l peplo tu: s’ animi [...]
[...] a ’l bacio fresco del vento la castanea chioma: bianca ne ’l peplo su l’ azzurro cupo fuor de la roccia. Curvo al tuo piede come un tigre dòmo [...]
[...] s’incalzino a la spiaggia... Ridi? Ne l’insueto saffico un’antica larva mi tenta. C'è nel Canto novo il sentimento della Natura, lo so bene, e [...]
[...] saggio, tutte le sue stupende qualità di colorito e di evidenza, e i suoi difetti di eccessi di forma e di esteriorità che ne caratterizzano i [...]
[...] certamente la più curiosa, la più piccante. Ma che volete che egli se ne facesse d’una maîtresse che il Gentz ha chiamato vecchia e bruttissima [...]
[...] ; lo stile del Nencioni ne ha tutte le finezze, tutte le sfumature, tutte le mollezze. Non vi accostate troppo la mano; c’è il pericolo di [...]
[...] sofistiche, e la convinzione afferra la mente del lettore e se ne impossessa in modo definitivo, per la sua chiarezza e per la sua giustezza [...]
[...] vorrà perdonarmi se io trovo poco soddisfacente la conchiusione ch’egli ne trae. È proprio vero che corra una gran differenza tra la Giustina [...]
[...] sentimento. La conversione alla fede, la trasformazione morale di Cipriano ne procedono, si può dire, casualmente. — Come? domanda Cipriano al [...]
[...] che se ne scandalizza ma si lascia sopraffare, che ne ride ma le si sottopone, sia fiacchezza, sia indolenza, sia impotenza, non gl’importava di [...]
[...] volume, pare voglia dirci: — Prendetelo qual è, dramma, lirica, poema, visione...; a me non ne importa nulla. È il mio concetto, la mia emozione [...]
[...] frate domenicano che bruciò in sedici anni ottomila persone, che cinquemila e cinquecento ne bruciò in effigie, che d’altre novantamila parte [...]
[...] dato, insomma, una creatura vivente, non un’astrattezza. — Prendetelo qual è, dramma, lirica, poema, visione; a me non ne importa nulla. È il mio [...]
[...] momento. E allorché sentiamo dire da Francesco di Paola, col suo sorriso di santo: Fils, toujours pardonner et toujours espérer, Ne rien frapper [...]
[...] , ne point prononcer de sentence, Si l'on voit une faute en faire pénitence, Prier, croir, adorer. C’est la loi. C’est ma loi. Qui l'observe est [...]
[...] amanti, la stessa innocenza, la stessa purità? Ma Vittor Hugo non se ne cura. Torquemada che soffoca ogni suo sentimento di gratitudine quando c’è [...]
[...] . LA MOGLIE DI CLAUDIO (I) L'avevo letta nove anni fa, appena pubblicata, e me ne rimaneva ancora l'impressione di una opera d’arte che [...]
[...] dont elle était née.... Et cet Bête formidable ne disait pas un mot, ne poussait pas un cri! On entendait seulement le choc de ses màchoires et [...]
[...] Claudio, faceva impressione sul pubblico sin dal suo primo apparire sulla scena; e poi, a poco a poco, se ne impossessava, e lo teneva stretto nel [...]
[...] suo piccolo pugno, e lo 97 scuoteva, e lo tormentava, ne faceva, come del suo Claudio, quel che le pareva e piaceva. Però, se sentivasi la [...]
[...] dubbio una buon’azione della quale Dumas pensatore e cittadino può andare orgoglioso, ma non una vera opera d’arte. Il meglio (e ne converrà il [...]
[...] quella caratteristica particolare che ne avrebbe formato il maggior pregio. La quale però dev’essere grande davvero se, a dispetto di tante [...]
[...] siete goffo questa mattina! — soggiunse il Kira. — Sembrate un contadino! Il principe non ne potè più e tirò fuori la sua sciabola: — Difendetevi [...]
[...] in un ripostiglio di carbone dove s’era nascosto; e, siccome invitato a darsi la morte quel vile non ne avea il coraggio, egli lo uccise e gli [...]
[...] la vita. E come seppi che il mio nuovo amico ne avea già pubblicato un volume, fui preso da una specie di venerazione per lui che aveva già [...]
[...] metafisico del Miceli, un Hegel prematuro. Ma, infine, della filosofia ce ne preoccupavamo assai poco: non sognavamo che l'Arte! L’Arte civile, l'Arte [...]
[...] Bernardo a lui formano un insieme così organico che il volume ne ritrae tutto il fascino e l'interesse di un’opera d’arte. Nulla di più [...]
[...] interrogarlo — per l’ultima volta, e poi — lo consegnerò ai sacerdoti — e me ne laverò le mani. » La moglie insiste; ma Pilato risponde [...]
[...] : « Quando me ne sarò lavato le mani — io non vi entrerò per nulla. « Lasciami in pace, o donna; — ho tanti affari pel capo! — I sogni sono cosa vana [...]
[...] ve ne do cinque tarì, disse il carrettiere, il quale aveva il carro scarico. E come la donna lo guardava cogli occhi stralunati soggiunse [...]
[...] hanno il coraggio e la forza (la forza soprattutto) di spingere il processo artistico dell’impersonalità fino all’estremo limite possibile. Ne [...]
[...] era un correre dietro al tre tarì; egli non ne aveva bisogno. Monsignore il vescovo, nella visita pastorale, gli trova il breviario coperto di [...]
[...] polvere e ci scrive su col dito: Deo gratias. Ma il reverendo aveva altro in testa che perdere il tempo a leggere il breviario, e se ne rideva [...]
[...] punto, non ne muterebbero e non ne altererebbero la fisonomia, da ridurla l’opposto di un’opera d’arte? Riscrivete il periodo quasi sgrammaticato [...]
[...] citato più su, riscrivetelo con tutte 180 le regole della sintassi; se ne otterrete quell’effetto di naturalezza, di efficacia, di vita che [...]
[...] . — Non lo nego. — Oh, non ve ne faccio colpa! È una illusione generosa, lo riconosco, un’illusione elevata. Portare la verità, l'osservazione, il [...]
[...] da un sentimento, in teatro diventa più bête che altrove. Tutto sta nel sapergli fare il tiro... E questo, checché ne dica lo Zola, è mestiere [...]
[...] me ne rido di queste fisime, quando non servono a nulla pel mio scopo. Questa volta voglio fare un dramma, un vero dramma con pochi personaggi [...]
[...] hanno l'abisso: ma non dubitate, non vi cadranno. Se li lasciassi fare, Dio mio!... ne farebbero delle grosse, e non farebbero punto quello [...]
[...] come nella realtà, lo metterebbe fuori senza molto stento, alle prime interrogazioni... E allora che ne sarebbe del mio terzo atto? Sì, signor [...]
[...] , e inchiodarlo sulle poltrone, sulle panche, nei palchi, e non farlo fiatare. Ci riuscirò... ne son sicuro. Finchè Fedora, la mia russa, non [...]
[...] : però, ne convengo, la morte è sempre di effetto sul teatro... E torno a quello che vi dicevo in principio: il teatro naturalista? È [...]
[...] Giorgio Sand. La curiosità dei lettori rimane delusa. Gli editori hanno avuto troppi scrupoli; è facile indovinare che negli altri volumi ne avranno [...]
[...] castello di Nohant, indirizzava a Giulio Boncarain allora maestro di Maurizio. Ne citerò un solo passo: Vous me demandez ce que nous devenons [...]
[...] letteratura italiana ne sarebbero offuscate. 17 dicembre 1882. VI. (*) « lo sono una fanciulla debole come un filo d’erba; così che qui nel mio [...]
[...] , sorridente e fulgido come il sole che sorge, qui ne verresti. Con le 208 tue braccia bianche come sarte d’ailanto ti stringeresti al mio [...]
[...] innocente e graziosa finzione. — Ma come? Perchè ne sospetta? — disse il Severini. — Perchè vi si trova — rispose il Massarani — quel [...]
[...] , vous avez su éviter maints défauts, monsieur. Toujours une haute pensée vous guide. Vous ne tombez jamais dans ces interminables histoires [...]
[...] bourgeoises, prétendues images d’un monde qui, s’il est tel qu’on le dit, ne vaut pas la peine d’ètre représenté. Loin de songer à une imitation [...]
[...] m’interessano. Una cosa molta diversa, 220 Ne troviamo la prova nello stesso Verga. Col Marito di Elena l'autore ci conduce in mezzo alla vita della [...]
[...] istinti o quasi. La morale? Esse ne hanno una a parte, se pure può dirsi che ne abbiano una. Ebbene? Nulla di più ordinario di quello che [...]
[...] nuvole. — Un monde qui ne vaut pas la peine d'être représenté! Ma è appunto il regno dell’assurdo, 223 del falso, del convenzionale [...]
[...] e bonaria che piace tanto vedere nelle persone amate — aveva 9 eletto domicilio stabile fra le sue due guance rubizze e nessun pensiero ne [...]
[...] Spiccorlai se ne stava tutto il giorno disteso in un'ampia poltrona di pelle unta e sdruscita, col gomito appoggiato a un tavolino altrettanto unto [...]
[...] ; ne consegnava puntualmente i frutti alla moglie, e bisogna confessare che, una volta usciti i denari dalle sue mani, non se ne curava più [...]
[...] fetore insopportabile; allora il vecchio non mancava mai di aprire la finestra. Litigi ne accadevano di raro. S'erano accomodati a quel genere [...]
[...] nera che gli pendeva ad armacollo, ne trasse una lettera, lesse, rilesse, e guardando in su verso le sconquassate ringhiere del terzo piano [...]
[...] individualità così accentuate; dovette cedere, ubbidire sempre. La povera betulla perdette le foglie — fiori non ne aveva mai fatti — intristì [...]
[...] dietro, le magre costole del suo petto batteva un caldo cuore. Ma per la Rosa, Amarilli aveva tre difetti di prim'ordine: era donna, cognata e ne [...]
[...] anime elette, s'era nascosto sbigottito chi sa dove, ed appena ne traluceva un fioco bagliore quando — ben sola e ben chiusa nel lurido sottoscala [...]
[...] ridere su una tomba appena chiusa. Giovanna ha sbagliato lasciando la sua famiglia, ma che colpa ne ha la fanciulla? Il vecchio non l'ascoltava [...]
[...] , non ne fece caso. Tutta turbata per la morte della sorella, per la povera orfana che non aveva — misera! — altro rifugio che quell'orrida [...]
[...] Carlo le aveva detto: Scrivi, venga — una intera perorazione. Quando se ne sovvenne, si sovvenne pure che in tutta la casa non avrebbe trovato un [...]
[...] dal birraio e fatti prestare una busta; egli o sua moglie ne avranno. Sciolto così il problema ed evitata la spesa dei due centesimi, si presentò [...]
[...] assai più terribile quella del francobollo. Il vecchio non ne volle sapere, anzi andò in furia gridando: — Ci penserà lei, la contessina. — Per [...]
[...] soldi avrebbe comprato il francobollo e forse ne avanzava per provvedersi una candela e lavorare di notte. La moglie del birraio acconsentì [...]
[...] pose fuori di sè. Un'altra donna in casa? Una nipote? E chi era poi questa pettegola? Ella non ne aveva mai sentito parlare. Si prende forse [...]
[...] in Merica ne aveva almeno?...Giacchè tutti facevano capo in quella casa, avanti i denari. Ah! lei non era padrona di offrire un bicchier di vino [...]
[...] lui di riverbero aveva tutta l'aria di beffarsene e se ne stava nella sua poltrona di paralitico così sicuro e trionfante come in una fortezza [...]
[...] strana figura di vecchio mago, esclamò tra ironico e il giulivo; — Lascia aperto. La Rosa se ne vuole andare. Se io scrivessi un poema epico in [...]
[...] in un mondo immaginario di pace e d'amore, dove la gioventù era lieta, serena la virilità e la vecchiezza santa — mondo fantastico, ne era [...]
[...] dimenticava le sue lunghe lotte e i dolori e i disinganni, seduto presso la figlia, cogli occhi perduti ne' suoi occhi cercando nuove [...]
[...] , dove tutto era lurido, gretto, meschino. Editta ne fu talmente impressionata che ammalò. Ebbe la febbre. Il medico non venne, perchè in casa [...]
[...] e a volte ne restava soprafatta. — Oh Amarilli, come si può vivere qui? — esclamava spesso. E Amarilli rispondeva pacata: — Io ci vivo da [...]
[...] — oramai egli non viveva che per odiare quella donna. C'è un pensiero consolante — la Rosa meritava quell'odio. Sa Iddio quante ne aveva fatte buttar [...]
[...] sè. L'amore di Renato per Editta essendo naturalmente una tegola caduta dal cielo sul capo di sua moglie, egli ne provava una pazza gioia [...]
[...] . Nessuna forza umana lo avrebbe trattenuto dal godersi in tutti i limiti la sua fortuna. Ne parlò subito alla Rosa ghignando e tripudiando fino al [...]
[...] volta di quei dirupi. Ora di capre non se ne vedono più; ma il nome resta e il paese si distende stretto e lungo come una tela posta ad [...]
[...] passo risonante di inglese ne abbia mai ripercossi i modesti sentieri, nessuna guida ne parli, nessun corrispondente in voga ne abbia narrate le [...]
[...] , bianchiccie, rosa, lucide, opache, pelose, trasparenti, frastagliate, rotonde, aguzze, e a guardarci bene se ne scoprono sempre di nuove, con [...]
[...] . Da vent'anni — che tanti ne contava la figlia — il padre non l'aveva mai abbandonata. Amici, relazioni, progetti d'una volta, abitudini [...]
[...] pasceva a contemplarla, a subirne tutte le voglie, a realizzarne tutti i capricci. Lei, ignorante e pigra in sommo grado, di capricci non ne aveva [...]
[...] mutua stima, qualche cosa insomma che ne faceva un po' le veci. Durante la malattia di Vergy, il signor Bruno dimostrò interesse più affettuoso [...]
[...] L'ultimo capriccio di costei era stato per la campagna, e così dopo aver percorse quasi tutte le capitali d'Europa essi se ne stavano ritirati in [...]
[...] . — È un po' raffreddata — disse volgendosi a Editta — non vuole aversi riguardo, benedetta bambina! Ora prende le pasticche d'altea. Ne hai [...]
[...] ancora di pasticche, Rachele? — Sì, ne ho, ma non mi piacciono; preferisco le caramelle di limone e più ancora gli africani colla crema. Bruno [...]
[...] so dove andare. Bruno la prevenne con un'insistenza così gentile, che l'orfanella ne fu proprio commossa. Anche Rachele unì le sue preghiere [...]
[...] raccomando! — E trovandosi solo, al buio, in fondo alla scala lasciò cadere silenziosamente una lagrima. * Quante ne ho conosciute! — dice il poeta [...]
[...] delle Orientali — una era bianca e rosa; l'altra aveva gli occhi neri brillanti sotto la 73 nera mantiglia — e sono morte! Quante ne [...]
[...] fronti spensierate e serene; la vita le aspetta ne' suoi vortici frementi, l'amore le chiama... povere colombe che non vedranno il nido! Oggi [...]
[...] tossono un poco; domani hanno la febbre; doman l'altro la madre pazza di dolore ne comporrà le fredde mani sul loro petto di vergine. Tremenda [...]
[...] parola? Rachele era tisica. Primo stadio — dicevano i medici — ma chi ne sa nulla? Vedendola sempre, stando insieme, un po' la tosse, un po' gli [...]
[...] dalla vista del paese; un meschinissimo mulino posto sull'altra riva della Sonna ne era il termine abituale. 82 II mugnaio era sempre in giro [...]
[...] ritornando sulla via fatta, cercò un ponticello di legno, una semplice tavola che il mugnaio gettava al mattino e che - la fanciulla ne concepì subito [...]
[...] cuoca che non aveva voluto perdere la descrizione e se ne stava sull'uscio in attitudine famigliare e modesta — scommetto che è il signor [...]
[...] tutta la sera che almanaccare col signor Giovanni. Chi ebbe diciasette anni se ne ricordi! Non dico a caso chi ebbe diciasette anni, perchè vi sono [...]
[...] brutto, gio- vane o vecchio, non ne sapeva nulla. Quell'uomo la prendeva in braccio — in braccio? sì; faceva l'ufficio di un ponte o di una barca [...]
[...] il suono della sua voce, i gesti, l'espressione. Parole non ne erano corse molte, ma le sembrava che si fossero dette tante, tante cose. A me [...]
[...] , a voi, ai nostri buoni amici, a tutti coloro insomma che di torrenti ne videro più d'uno, e bene o male li hanno già attraversati, non parrà [...]
[...] direbbero che Editta quella mattina aveva le ali ai piedi. Ce ne meraviglieremo noi? No, per parte mia, che so abbastanza cosa voglian dire fantasie [...]
[...] verbene, per dare agio a Margii di uscire ancora fuori. E Margii non si fece aspettare. Dall' uscio di cucina, dove se ne stava colla tafferia [...]
[...] è tornato, e Dio voglia che non ci abbandoni più. Di uomini come lui ce ne dovrebbe essere a staia. Era un bell'elogio quello di Margii, non [...]
[...] miglio o una festuca, poichè la mano doveva allontanarsi egualmente ne approfittava per disegnare nell'aria un gesto energico che mostrasse tutta la [...]
[...] pamporcini colle bianche testine incurvate sulla corolla rosea. Editta ne colse e fiutandoli li baciò con un trasporto da bambina in vacanza. La [...]
[...] soldatesca. — Che ne dice, signorina? Le pare che questo sia un bel cantuccio di paradiso? — esclamò trionfante la vecchia Margii. — Ma sì, davvero [...]
[...] sementi e delle bestie? Non un libro — oh! ne era ben certa. Poteva esistere un tramite fra le idee del signor Giovanni e le sue? Poteva egli [...]
[...] aerei e ondeggianti delle cortine. Le pareva tutto un sogno — un sogno giovanile, come ne aveva fatti tanti nel buio sottoscala di suo fratello [...]
[...] biondo o nero. Le toccò un nero e non ne fu contenta. Gettò via le carte indispettita, giurando che un nero non lo avrebbe mai preso. Lei voleva [...]
[...] , tanto quanto Amarilli ne era riconoscente. Le due zitellone scambiavano uno sguardo doloroso, crollavano la testa e si auguravano a vicenda la [...]
[...] sogno bizzarro; Editta ne fu turbata fino nell'animo. — Se ti mariti prima di me — continuò Rachele — voglio regalarti la mia croce di perle col [...]
[...] rendeva chiaro il grave errore commesso da Editta e se ne crucciava, temendo con ragione che avesse da pentirsene per tutta la vita. La sera passò [...]
[...] d'emozione, ma ferma ne' suoi propositi e come un'ispirata martire raggiante dell'umiliazione che stava per subire. Era uno slancio troppo [...]
[...] dividendola, ne porse mezza alla fanciulla. — «Tu mangerai il mio pane... — voleva fermarsi, ma la citazione così spezzata non gli piaceva, e [...]
[...] dell'amore che ne congiunge! Il sole aveva toccato la cima dei colli; tutta la valle splendeva. Era un incanto. — Ecco là una rondine che ci [...]
[...] . Ho trovato anch'io la mia rondinella, e il nostro nido lo poseremo in questa valle. Che ne pensa, Editta? Non dissero più altro; ma le loro [...]
[...] come finì la famiglia Spiccorlai. Amarilli, unica superstite che ne portasse ancora il nome, pose una croce pietosa su queste due tombe e raccolta la [...]
[...] essendogli restato in mano, lo ripose economicamente nel taschino. — Io ne ho un volume... — Di chi sono? — Di un certo Leonardo Guerra. - Ah [...]
[...] !... aspetti; questo nome non mi è nuovo. Il volume è recente? — Cinque o sei anni. - Appunto. Ne ho letto le critiche sulla Rivista Europea, sull'Eco del [...]
[...] delle sue sementi e vedendo che era scritto colle linee corte, aveva pensato fosse roba per lei; quanto a lui, non ne aveva letto una sola [...]
[...] tanto tanto, gli aveva recitati a memoria i versi di Leonardo Guerra all'ideale, con una grazia, 176 con un sentimento che il povero giovane ne [...]
[...] parve oltremodo commosso. La ascoltava in estasi, ed ella che se ne accorgeva sentiva rinascere e divampare tutti i suoi istinti di Saffo. Fu [...]
[...] una sera memorabile. Anche il taciturno Bruno se ne accorse, lo disse piano ad Amarilli, abbassandosi verso di lei per attizzare il fuoco; la [...]
[...] . — Ne ho piacere — rispose il giovane, e si fermò aspettando che la fanciulla soggiungesse qualcos'altro... Ma così subito ella non disse nulla; dopo [...]
[...] Editta, a penetrarla. Egli ne era persuaso. Altri cuori più impetuosi del suo sono andati inutilmente a cercare la felicità fuori della semplice natura [...]
[...] poteva aprir bocca senza che qualcuno gli desse della bestia. Lui non ne aveva colpa e tutte le volte che glielo si diceva dava una martellata più [...]
[...] a male, ne faceva fare la cernita e il cambio della fracida. — È giusto, diceva, che chi compera non debba essere imbrogliato da chi vende [...]
[...] ! — Screanzato! — Screanzato, sì, per voialtri che non ne sapete nulla! Era la prima volta che Giorgio si trovava nella casa del Terraggio come [...]
[...] dovere. Se ne vanno e lasciano gli altri negli impicci. Il signor Pasquale fu tanto disgustato dagli artisti che non ne volle più sapere [...]
[...] lasciar morir di fame un povero cristo che non faceva nulla di male. Ma Luigia la consolava dicendo che non si poteva morire di fame. Ne aveva [...]
[...] fatta lei della fame e non ne era morta. Intanto che Margherita versava qualche goccia di olio nel lumicino di vetro per non lasciarlo allo scuro [...]
[...] questurini. Lo si diceva un satanasso cattivo come la peste. In galera ce ne dovevano essere dei migliori, se era vero che non erano tutti assassini [...]
[...] ricompensati bene. Con tanto lavoro e con tanti figli sulle spalle era obbligato a farsi passare la rabbia dabbasso con del vetriolo. E se ne andava [...]
[...] lui con qualche colpo di tosse che traduceva il dubbio e non se ne parlava più per altri sei mesi. Dalla morte di Pasquale era diventata una [...]
[...] gran buona figliuola. — Lo credo bene, lo credo! — Tu puoi fare quello che vuoi. Ma io non me ne andrò da questo mondo senza lasciarti qualche [...]
[...] cosa. I miei figli ne hanno anche troppo. Ho incominciato anch'io a guadagnarmi il pane con la carriuola del fruttivendolo. Se non ne hanno [...]
[...] all'altra e i maturi gente che ti gualcisce e ti saluta alla prima ruga. — Ingrato! Se ne infischiava dei suoi denari, perchè i denari non li aveva mai [...]
[...] che anche lui ne aveva provato delle belle. Giorgio assentiva col capo in tutto quello che udiva e aggiungeva ch'egli non desiderava che di [...]
[...] stata ammalata che una volta e anche questa per essersi storpiata un piede in una pozza del cortile. Se ne ricordava ancora per la disperazione [...]
[...] del signor Pasquale, buon'anima. Il brav'uomo non se ne poteva dar pace. Diceva che la colpa era sua e che toccava al padrone trascurato di [...]
[...] all'ospizio della maternità, come se fossero stati tanti gattini. Anche lei ne aveva avuto uno e non ne faceva mistero. Si sa, chi va al molino [...]
[...] credevano sul serio potesse cadere sulla testa come un'immensa tettoia di carboni accesi. Ma di quella del '55 non sapeva nulla, non ne aveva udito [...]
[...] parlare, non credeva che ci fosse mai stata. — C'è stata! Me ne ricordo come se fosse adesso. L'ho veduta con questi occhi, signori! L'atmosfera [...]
[...] la gente non avrebbe mancato di sparlare e di dar ragione a chi non ne aveva. — Facciano! dicano! rispondeva lei, accomodandosi il cappello di [...]
[...] ne ebbe mai uno vuoto. I suoi avventori stavano bene e potevano considerarsi in casa propria. Se un giorno si trovavano a corto di quattrini la [...]
[...] dovere di metterlo sotto la sorveglianza speciale della pubblica sicurezza. Una volta precettato, la riabilitazione, diceva Peppina, che ne aveva veduti [...]
[...] sua, spiegando un'attività che faceva meravigliare la stessa Peppina, che ne andava orgogliosa come del proprio capolavoro. I vetri della casa, da [...]
[...] fiori che hai sul braccio te li sei fatti nel camerotto con noi, te ne ricordi? La moglie che gli era vicina a far su delle somme, diede una strappata [...]
[...] d'insultare un uomo che attendeva ai fatti suoi. Se non se ne andavano con le buone, sarebbe andata a chiamare la questura, che era lì fuori a due passi [...]
[...] . Denari ne facevano a cappellate. Tranne le stagioni perverse e le giornatacce, non rincasavano mai senza una ventina di lire in saccoccia. Non appena a [...]
[...] beveva anche se gli altri ne erano sazii. Gaetanino, per esempio, aveva un debole per lo stufato a pancia piena. Finita la cena, che veniva [...]
[...] zizzania e si finisce per prendersi a coltellate. Tutto il Terraggio ne era un esempio. Non vi si trovava una famiglia che non finisse la [...]
[...] non se ne doveva parlar altro. Ma non dormiva. Pareva sdraiato sulle bucce di castagne. Le ore che andavano per la neve gli risonavano nella [...]
[...] ? Guardati nello specchio. I tuoi capelli cominciano a ingrigiare. Io ho diciott'anni, io! E se ne andava in cucina battendosi la chiappa come [...]
[...] avvertite da una generazione all'altra. Malgrado le condizioni e le abitudini, c'erano momenti in cui Edoardo credeva di volerle un gran bene. Se ne [...]
[...] — al suo posto — se ne sarebbe andato. E per dimenticare di essere lì sugli aghi, correva dal pasticciere a comperare delle brioches calde che le [...]
[...] , signore. — Me ne ero scordato. Metteteli. I ritardi di un'ora lo terrorizzavano. Gli suscitavano rimorsi sopra rimorsi. Si rimproverava le parole [...]
[...] che ne faceva di quelle che stordivano coloro che ti conoscevano. La gioventù non si consuma che tra le intemperanze, le follie, le disubbidienze e [...]
[...] gli spiaceva di sentire dalla sua donna che quando andava lei in Verziere ne comperava una corba con gli stessi denari. Così adesso tutta la [...]
[...] i suoi occhioni di un azzurro lucente, lasciava la maldicenza alle spalle e se ne andava via senza voltarsi indietro. Avrebbe avuto schifo di [...]
[...] maggiore dei fratelli padroni. E la gente di servizio non poteva non essere tra i maldicenti. Perchè in casa, per quante ne facesse, era sempre lui [...]
[...] i padroni non fiatarono. La loro preoccupazione era che gli fosse capitata qualche disgrazia. Licenziava le persone, ne assumeva delle altre [...]
[...] l'affollamento dei salici nell'angolo a destra del giardino, non era uscito dal sogno che dopo che Bentoni ne aveva approvato le spese e i progetti [...]
[...] repubblicano, non ne volle più sapere. Egli si era convinto che il suo partito si era condannato a morte da sè stesso e che tutti i suoi sforzi e [...]
[...] condizione che rimanesse celibe. Di matrimoniati non ne voleva più sapere. Un domestico che parlava di prendere moglie o una domestica che si proponeva [...]
[...] il cuore più del tempo ch'erano state con lui. Uscendo dalle loro braccia se ne andava con nessun altro ricordo fuorchè una grande spossatezza [...]
[...] domandò una domenica che andavano alle corse di San Siro. — Te ne voglio! Sferzò il cavallo con un grido che infuriò la bestia tra il pêle-mêle dei [...]
[...] che i suoi di casa andassero a bubbolare di freddo e a mendicare sul lastrico il boccone della vita. Sua madre, che ne aveva cinquantotto, non era [...]
[...] macchina, senza che la lavoratrice se ne fosse accorta. E ne rideva come di un trionfo. Alla mattina con le altre piccinine preparava la scuola per [...]
[...] guanti da cucire. Durante la giornata scuoteva le massette di seta di tutti i colori e coll'arcolaio ne preparava i rocchetti, ammattendo spesso a [...]
[...] cariavano nella gengiva e i loro capelli andavano a manciate nella buca della spazzatura. Ne conosceva di quelle che a vent'anni parevano ditte [...]
[...] una di quelle coloritrici di fiori in mezzo a un piazzale di donne. Non c'era che da guardare agli occhi. La cianina irrita gli occhi e ne [...]
[...] andata di sopra con un po' di castagne arrosto a trovarli, erano come lei. Ne aveva viste delle lavandaie andare a male e delle stiratrici che [...]
[...] mondo il popolo che ne sapeva meno di loro e che più di loro aveva bisogno di istruirsi e di ammansare le violenze negli esempi degli altri. I [...]
[...] crepata. Se ne poteva vedere la differenza del sistema di vita guardando a loro. Erano a tavola in nove e neanche Enrichetta, che aveva fatto sette [...]
[...] benessere. I poveri invece soffrono del contrario. Non ne hanno mai abbastanza. In tutto il casamento che conteneva, a dir poco, mille e cinquecento [...]
[...] in aria. Se ne ricordava come di una cosa avvenuta ieri sera. Scappò verso l'uscio spaventata. Nel Cortilone c'era ancora il viavai degli inquilini [...]
[...] lui non sarebbe più sola e avrebbe la consolazione di vederselo alto come un ometto di dodici anni, pronto a difendere la sua mammuccia se ce ne [...]
[...] a letto senza cena. E se ne andava dove voleva, sbattendo l'uscio con violenza e dicendo che un giorno o l'altro li avrebbe piantati, perchè ne [...]
[...] andare a romperle le scatole. Ch'essa di uomini ne avevo fin che ne voleva. Il brutto venne quando il Maddaloni le andò a casa ciuco come un [...]
[...] Cremonese, andava allargando la disorganizzazione della grande comunanza patriarcale composta di famiglie, e gli effetti se ne sentivano in tutte [...]
[...] sullo stradone di Vescovato, più morto che vivo, mentre gli rimanevano ancora dieci chilometri da fare per vedere il Torrazzo. Ne rimase [...]
[...] . Dicevano che ce ne voleva un cavagno per accendere il fuoco. E tuttavia erano della stessa ditta Medici, che inviava fiammiferi a mezzo mondo. Il [...]
[...] nella vetrina ogni cosa non appena ne sentiva il prezzo. Gli si rispondeva che ce n'erano dei più belli per una lira al grande bazar! Questo modo [...]
[...] giovine. Qualche volta gli si faceva capire che i vecchi avrebbero dovuto scomparire. Vanno adagio, si alzano con dei malanni, ne hanno sempre una [...]
[...] punto interrogativo, se ne commosse e la raccomandò tanto all'avvocato Tarquini, che al lunedì susseguente entrò al suo servizio per otto lire il [...]
[...] in anno, ne passarono cinque, senza contare molte giornate di sole. Il padre, di dispiacere in dispiacere, aveva dovuto lasciare il posto per il [...]
[...] , che l'aveva amata per quarant'anni senza mai farle un torto, dividendo con lei la nocciuola se non ne aveva che una, rincorandola se le cose [...]
[...] fossero presenti. Ma Gustavino da parecchi mesi non si faceva più vivo. Milano ne aveva fatto un egoista. Egli non aveva più voluto lavorare per gli [...]
[...] settimana intera per dei soldi. Non ne aveva dunque che per sè. Egli dormiva sulla locanda e non pensava oramai che a sè stesso. Agostina, la figlia [...]
[...] quei monelli dei buffetti sul naso o delle mezz'once sul faccino. Tre anni dopo ne nasceva un altro più leggiadro dei primi due senza destare [...]
[...] . Non ne ho il menomo dubbio. Lo ha visto coi suoi occhi, e coi proprii occhi non si mentisce. Trentasei ore dopo era già bello e seppellito, come [...]
[...] alla gente in quello stato di fare una famiglia! Che ne dite? Avete altro che ragione, Enrichetta mia. È gente che va ritirata. Sono ammalati che [...]
[...] . Proprio così, ha detto così il medico che ne era anche lui tutto spaventato. Non ci voleva che un padrone senza cervello per dare alloggio a creature [...]
[...] che portano indosso tante malattie da ammazzare tutto il Casone. Ma non abbiate paura, Enrichetta, che ne parlo io a Giorgio. Lui è così occupato [...]
[...] agli affitti e gli affitti, diceva lo stesso Giorgio, non sono tutto. Il padrone ha dei diritti, si capisce. Ma gli inquilini non ne sono senza [...]
[...] . Che ve ne pare, Enrichetta? Se fossi io la padrona di casa? Non ditelo due volte. Potrei, ne sono sicura, diventarla domani. Giorgio mi ha già [...]
[...] che non ne ho che ventotto. Egli insiste. Bisogna accasarsi. Si sta male soli, lo so, non ditelo a me che è un pezzo che meno questa vita. Può [...]
[...] hanno sempre più della madre. È lei che ne ha lo stampo e che dà loro la robustezza. Sei pronta? No, ti manca il velo. Guardati nello specchio. Non [...]
[...] invidieranno, ne sono sicura. I dolci li compereremo dopo la cresima. Dove hai il libricciuolo delle preghiere? Eccotelo. È coperto di velluto con le [...]
[...] aspettare un po' ancora a mandarvela. Ce ne sono di quelle che senza gli stivalini sembrerebbero dei pilastri di neve in moto. Don Paolo è [...]
[...] altri. Andiamo che se ne vanno anche le altre. Tre riverenze all'altar maggiore, prendi l'acqua santa e segnati bene, che l'acqua santa tiene [...]
[...] abito quando ne avrai bisogno e sarai più grande. Non mi dai nulla per ringraziamento? Così va bene. Almeno un bacio! Scendi senza farti male [...]
[...] , ma ho paura che si sciupino nella carta. No? Lei ne sa più di me. Mi dia, intanto che fa il conto, un vermutte con seltz e una bibita di menta per [...]
[...] gentili. Una volta la Baj ne aveva come ne ho io sulla palma della mano. Adesso può andare in carrozza e star bene. Ci conduca al numero cinque in [...]
[...] decente. Ho il calendario appeso nella prima stanza, ma non c'è momento dell'anno che gli dia un'occhiata. Me ne duole, Giorgio. Tu sai che non ci ho [...]
[...] le mani nei capelli. Me ne dispiace, ecco tutto. Dà un bacio alla mia cresimata. Ti piace? Ha sui capelli una delle camelie che mi hai mandato. Come [...]
[...] se non mi devono piacere gli uccelletti allo spiedo. Guarda, me ne lecco anche le dita. Lasciamo, per carità, da parte il tuo bruciore di cuore [...]
[...] , tu non sei di quelli, ma di quegli altri. Ti credo, lo dico sul serio. Ma perchè vuoi che ti dica di sì, adesso? Te ne troveresti pentito. Tu sei [...]
[...] domani. Ne ho proprio abbastanza. Un altro bicchiere mi farebbe male. Andiamo a fare una passeggiata. C'è voluto a farmela dire la parola, ma una [...]
[...] . Venite su, Marianna, che ve ne darò un bicchierino. Avete fretta? Venite su, vi dico! Non vi lasciate più vedere! So che non avete tempo da perdere [...]
[...] fossero tante serve. Per me, già, me ne andrei all'indomani. Figuratevi se vorrei vedermi in casa una donna come lei a domandarmi l'affitto [...]
[...] ! Rispetto troppo me stessa. A Marianna importava poco. Gli uomini sono matti. Nella sua vita ne aveva viste parecchie di queste combinazioni. Fanno bene [...]
[...] barbiere, diceva loro che un bicchierino di grappa non faceva male. Lui, magari, ne aveva già vuotati parecchi, perchè era forte e ci s'era accostumato [...]
[...] di partire — un bacio ti voglio dare — un bacio alla mamma — due al papà — e cento alla Morettina — di baci ne voglio fare. Nel mezzo erano i [...]
[...] e se ne andavano, c'erano quelli pieni fino alla fossetta della gola, che si tenevano ritti con la mano al rialzo lastricato di zinco, sul quale [...]
[...] , non era cieco. Un po' di progresso c'era stato. Una volta per i suoi avventori bastavano sei salviette e piccole come asciugamani. Ora ce ne [...]
[...] . L'hai preso? Erano due? Grassi? Mettili sotto i piedi, i maledetti che mi volevano mangiare viva! Lucia ne aveva troppi. Orsola era stufa di [...]
[...] a mangiarle via un orecchio. — Con un pugno, sacradio, ti finisco! Ne voleva venti delle donne come lei da mettersi sotto i piedi. Dare della [...]
[...] , borbottava e faceva capir loro che avrebbero fatto meglio a mettere il naso negli affari propri. Che ne sapevano loro del perchè e del come? La Pina, che [...]
[...] impertinente. Ma trattenne l'irruzione per non dare dispiaceri a Giorgio che non ne sapeva niente. Senza scomporsi discese tranquillamente dalla [...]
[...] faceva la santacchiona ora che invecchiava, gli faceva venir su il panettone dell'anno scorso. Ne aveva fatte delle belline anch'ella ai suoi giorni [...]
[...] dei disgraziati, si informava della loro sventura, li incoraggiava o li pregava a continuare a mandare a prendere il pane, e, magari, se ne [...]
[...] testa. — Venite giù a berne un bicchiere, che ho qui degli amici. Lorenzo era un cuor d'oro che godeva la vita. Tanti ne guadagnava e tanti ne [...]
[...] , dopo avere sottratta la somma per la nostra giornata, la quale varia a seconda dei guadagni. Alle volte ci danno dieci lire, alle volte non ce ne [...]
[...] danno che cinque e alle volte ce ne danno anche più di venti. In generale non lesinano. Se hanno pranzato bene e bevuto meglio, peccano piuttosto dal [...]
[...] paga la loro presenza. Ah sì, non c'è che dire. È un mestiere d'oro. Ma per guadagnare dell'oro, credetelo, ce ne vuole dell'altro. E Lorenzo [...]
[...] ! L'anno venturo ne riceverai di più. La colpa non è tutta degli avventori. Tu sai che c'è per aria l'idea sciocca di abolire le mance per far pagare [...]
[...] tenere seppellita nel suo cuore. Non aveva che ventidue anni e ne aveva passati più di sette in prigione. Pareva più vecchio perchè la cella [...]
[...] separate sibilando e strepitando in un modo orribile. Chiusi la lucerna e mi sentii pallido come un morto. La donna si era precipitata dal letto e ne [...]
[...] perchè il caldo gli aveva fatto un po' di male. Vergogna! Vergognaccia! E ne eruttava delle altre boccate, inaffiandole del vino che gli veniva su [...]
[...] tutte le volte che gli capitava sulla stessa via. Gli pareva impossibile che avesse potuto trovare una donna per compagna. — Non abbiate paura. Ne [...]
[...] consegnare agli agenti di polizia, lo metteva nelle braccia della madre ingrossando la voce per eccitare il toro. Ma Cristaboni non se ne dava per [...]
[...] sofferto anche troppo, che ne aveva abbastanza di vita tribolata. — Lasciatemi morire! voglio morire! Intorno ai venditori e alle venditrici [...]
[...] . — Grazie tante. Adalgisa, guardando, si era fermata ai piedi della 45 e non ne sarebbe venuta via se Bentoni non fosse ritornato indietro a [...]
[...] . La sua padrona della Ripa di porta Ticinese, prima di andarvi, aveva fatto di tutto e si era persino fatta mettere in un forno ardente. Se ne [...]
[...] Dio. Ne aveva viste guarire di quelle che erano andate fino all'uscio della morte, di quelle spedite dal primario. — Abbiate fiducia nel Signore [...]
[...] ospedale — e sono dodici anni — non ne ho mai vista una morire. Ormai le operazioni sono meno pericolose del rilassativo che ti ho dato ieri [...]
[...] . Ne avevano abbastanza di quella belva che le aveva fatte tremare per tanti sabati e le aveva tormentate per dei semplici soldi. Lo si lasciava [...]
[...] ne meravigliava, come se non fosse stato lui il tirannello che aveva negato la pennellata dell'imbianchino, la riparazione urgente, un po' più [...]
[...] ne divenisse il padrone e aveva veduto nascere gli inquilini sparpagliati per i numeri delle ringhiere a nidiate. E poteva dire con sicurezza che [...]
[...] l'edificio delle generazioni senza mettere giù le fondamenta. E le fondamenta di una costruzione così enorme erano nel dizionario. — Tu, che ne hai [...]
[...] non abusa. Chi carica i conti per poi contentarsi di ridurli, deve essere ladro. Il galantuomo dice sette, perchè ne vuole e ne vale sette. Non [...]
[...] pensiero che di scambiare quattro chiacchiere alla buona. L'amore entrava di rado nella loro conversazione. E se c'entrava, ne parlavano da estranei [...]
[...] aveva sempre sentito dire che i materassi andavano fatti in casa. Le vecchie ne sapevano più delle giovani. Il tappezziere di casa Berretta poteva [...]
[...] essere benissimo un galantuomo, ma poteva anche essere un fior di birbone. Sul conto dei tappezzieri ne sapeva di cotte e di crude. Erano fatti a [...]
[...] , signora! E se ne andò verso la stanza matrimoniale, sorpreso di quel fiat in cui gli parve di essere stato sommerso nell'odore di lei. Che cosa [...]
[...] alla testa. Se ne vergognava come di un pensiero abbominevole. Il tradimento lo rivoltava. Il matrimonio poteva essere quello che si diceva. Ma [...]
[...] vino! — E perchè non te ne sei andato? — Ingenuo! Fai il filantropo e non capisci che bisogna mandare giù dei bocconi amari, molto amari, sotto gli [...]
[...] signori, da spaventare anche gente come noi, che ne ha vedute di tutte le razze. Bocca, taci! La depravazione dell'ambiente signorile è tale da [...]
[...] trovarmi di sera ne parleremo ancora. Fammi una visita quando i signori sono a spasso o al mare o in campagna. T'invito a pranzo. Qui è come la mia [...]
[...] ero groom della casa Vittone e me ne andai a diciassette che non avevo più nulla da imparare. Donna Elena mi ha licenziato professore. Ti dicevo [...]
[...] padrone è bugiarda, è corrotta, è triviale. Non è mai sincera. Mai! mai! mai! Se fossi giovine, con tante disillusioni, me ne dispererei. Non mi [...]
[...] darmi del maiale, se potete. Va, va pure. Ne parleremo un altro momento con più comodo. E il custode non si dava pace neppure dopo che Giuliano [...]
[...] bestia che non fa complimenti. È meglio lo aspettate che farvi aspettare. Date ascolto a coloro che ne sanno più di voi. Noi vi prenderemo sulla [...]
[...] carico della gerla. Egli non ne aveva fatto parola con don Paolo perchè non amava affiggere i suoi atti di benevolenza, ma ci aveva pensato. Sapeva [...]
[...] Dio. Solo la nostra esistenza è certa", abbia ragione. Che ne sappiamo noi? Chi l'ha veduto, chi gli ha parlato, chi ne sa mai qualche cosa? Noi [...]
[...] blocco, intisichita a cucire i guanti, avrebbe voluto andare cogli altri a Caravaggio. Ma non ne aveva più le forze. Era divenuta diafana e ogni [...]
[...] divenuta una cosa mingherlina che buttava su sangue ogni due ore. Ah, ne avevano avuto abbastanza dei Cristaboni che avevano disseminato la [...]
[...] la prima volta che ne sento parlare e non me ne sono mai meravigliato. Gli inquilini del signor Giorgio dormono quasi tutti in una sola stanza e [...]
[...] . Se ne fossi colpevole, sentirei il peso del mio dolore tutta la vita. Certo è che i delitti sessuali del Casone sono dovuti all'ambiente. Alla [...]
[...] impensierisce. Ce ne erano due o tre che potevano essere citate a modello. Non facevano del lusso, perchè qui non è il sito di farne. Ma mangiavano [...]
[...] partorienti di Santa Caterina alla ruota, e ne uscì portandosi via il suo fanciullo e allattandoselo essa stessa. Profuse il suo amore ora sull'uno, ora [...]
[...] bisogni quotidiani le avevano lasciato risparmiare. — Non patire, figlio mio, le disse con la gola piena di pianto. Io e Romeo te ne manderemo [...]
[...] cessato di pregarlo in ginocchio! È un pezzo che non prendo la penna in mano. Il colera non me ne ha dato tempo. Che giornate! Sudo a pensarci. Ci [...]
[...] constatare gli insuccessi. Buondelmonti dava loro la relazione di quel che era avvenuto e se ne andavano salutandoci. E noi ci rimettevamo al lavoro [...]
[...] , costretti a rimanere nel Casone perchè all'ingresso le guardie ne impedivano l'uscita, restavano nel mezzo del cortile, intorno ai bracieri che vi [...]
[...] colpisce in questo attimo in cui il mio edificio religioso è crollato? Ah, me ne ricordo. Voi mi avete detto che anche Pascal, il grande Pascal, dopo [...]
[...] . L'ignoto è l'ultima sua speranza. Basta, basta di mistero! non ne voglio più, grazie. La mia anima religiosa è in frantumi. Non ho più fede, non [...]
[...] . Ma io ti amo, io ti voglio bene, io mi sento attratto verso la tua bella bocca piena di promesse. Ho perduto una fede moritura e ne ho trovata [...]
[...] corpo, vinto, s'era abbandonato dolcemente sul mio e non ci slacciammo che quando sentimmo il passo pesante di Buondelmonti. — E non te ne [...]
[...] sua follia. Sogna di giorno. Vede l'ombra dello spirito malvagio dappertutto. Ne sente il fruscio dei piedi. Cade il suo canestro ed è stato lo [...]
[...] . L'impressione maggiore è pure nell'ambiente esterno. Mi pare di essere passato attraverso scene medioevali. Non ne avevo idea. Sullo stradone da Treviglio a [...]
[...] popolazione che non ha ritegni, bisogna invecchiare prima del tempo. Ne convieni? La mia indovina mi guardò negli occhi come per trarre alla [...]
[...] contentavano di una sola messa bassa si potevano contare sulle dita. Gli entusiasti ne ordinavano sei, dieci, venti, trenta, aggiungendovi magari la [...]
[...] : Oh Madonna di Caravaggio! I rachitici faranno bene a non dimenticare Caravaggio. Tutti quelli che vi sono stati se ne sono trovati contenti [...]
[...] ! esclamò l'idropica alzandosi, sono guarita! In un minuto i pellegrini di sopra e dabbasso ricominciarono le litanie. Ero nella strada e ne udivo [...]
[...] generazione. Tu te ne sei accorto, non negare. Tu sei stato testimonio delle mie insonnie, delle mie inquietudini, del mio malessere. Più di una volta ho [...]
[...] sepolcro: nome, affetti, memorie! Oh come era brutta la donna sterile che mi dipingevi, Giorgio! Te ne ricordi? E io frenavo i miei desideri [...]
[...] tutta tua fino alla morte. Te ne ricordi, Giorgio? La fatalità ha voluto diversamente. Ho pianto più di una volta su questa nostra sciagura, perchè [...]
[...] infine, tu, povero Giorgio, non ne avevi colpa. Io era incalzata ed ho dovuto sciogliere da sola il problema dell'impotenza. La sovrana voluttà [...]
[...] svolge la vita. Tu lo sai, tu me ne hai parlato. Tu mi hai spalancato l'uscio di parecchi santuari. Non voglio, Giorgio, essere di quelle. Il mio [...]
[...] . Ho errato, ne convengo. Ma se è immorale l'adulterio imposto da condizioni speciali, che cos'è allora il marito che prende moglie nella tua [...]
[...] studiate i problemi delle popolazioni povere e l'abitazione modello non può esserne stata esclusa. Il Casone è di voi due. Ne ho scritto al mio notaio [...]
[...] d’inverno, nè d’estate; nè di giorno nè di notte; quando un ceppo sta per consumarsi, se ne aggiunge un altro, per alimentarlo sempre come il [...]
[...] parmi che San Mauro, che guarisce gambe e risana teste, farà anche questo miracolo; che ne dite voi, comare Boè? A togliere Boella dall’impiccio [...]
[...] , augurandosi di vedersi l'anno venturo. Ce ne era qualcuno che spingeva la commozione fino alle lagrime, ma lo sapeva zia Nannedda, la nuorese che vendeva [...]
[...] , mille grazie, tu sei un angelo, questa per me è troppa felicità, oh come te ne sono riconoscente, quanto t’amo! Con questo giuramento e con [...]
[...] era finalmente deciso a spiegare apertamente le sue intenzioni a Boella, la quale ne era già stata preparata dalle poche parole dettele da don [...]
[...] faceva la casa; quante ne aveva viste lei di ragazze che s’erano maritate, così, per amore, e poi avevano finito a bastonate coi mariti! Lei non era [...]
[...] festa. Zio Peppe Diego ne fece la descrizione di quarant’anni addietro, quando egli giovinetto di sangue bollente aveva vinto il palio col suo [...]
[...] qualche cosa; ma non ne aveva voluto sentire neanche la proposta, perchè quando lo inforcava era sicuro del fatto suo. Si cenò allegramente e [...]
[...] (muttos) così belli non ne avevano cantato più, da quando s’era sposata Grazia Lugore, con quel Toscano che se l’aveva portata via subito [...]
[...] quale pareva pagata appunto per raccontare quelle fandonie. — E i parenti che ne pensano? aveva chiesto zia Dorotea. — I parenti? se lo [...]
[...] ne sono andati come eran venuti? — Come cani bastonati, comare mia; don Sisinnio, uscendo dal portone, s’è voltato indietro, ed ha sputato [...]
[...] , perchè non sono nata ieri; in settantacinque anni ne ho visto di belle, e se dovessi raccontare la storia, degli amori segreti di queste superbe [...]
[...] dame ce ne sarebbe da scrivere un libro più grosso del breviario di prete Ignazio. Ma ora son cose passate, ed a me non interessa punto di [...]
[...] Dorotea se ne andò, sicura di tenere il segreto, fino a che non avesse trovato un’altra conoscente alla quale confidarlo, mentre zia Chischedda [...]
[...] fatto un taglio di noci colossali, e ne aveva ricavato il tanto per poter vivere modestamente a Nuoro, per un anno; e dopo aver affidato ad un [...]
[...] fretta, che la stessa Boella ne restò meravigliata, e per un momento, di fronte a tanta abnegazione, provò qualche palpito d’amore per don Zua [...]
[...] involontariamente, e ne ebbe un brutto presentimento. — Maledetta, disse, sarai tu forse presaga di sciagura? e la mano andò istintivamente al [...]
[...] foggiata a tettoia, che li aveva riparati, l’ultima volta che il babbo lo aveva accompagnato a Nuoro, e ne ebbe una stretta al cuore. Povero [...]
[...] , ora che avete nominato Bambarru, disse zio Taneddu, mi viene in mente il suo padrone. — Che? — Che? — Ma stia tra noi, veh! perchè non ne [...]
[...] , l’altra sera, entrare in casa di Boella, dalla parte dell’orto. — Possibile!? — Diavolo! — E c’è rimasto dentro più di due ore, quindi ne è [...]
[...] intorno ed abbassando la voce, è Ciccio Maria, il mio servo. — Ah, brutta strega! — Mala femmina! — E don Zua, quel babbeo, che se ne sta a Nuoro ad [...]
[...] gli sponsali. Questa notizia si era sparsa in un momento a Mamoiada; e sebbene sul principio non ci si prestasse fede, nessuno ne ebbe più alcun [...]
[...] a Nuoro, e ne aveva dato la notizia a don Zua, che ne era rimasto schiacciato. Le lagrime, presto, si inaridirono nei suoi occhi, nè più un [...]
[...] starsene a Nuoro, osò dire Margherita, a me parrebbe bene che se ne tornasse a Mamoiada, ove la sua presenza è necessaria; lei sa meglio di me che [...]
[...] l’occhio del padrone ingrassa il cavallo; tutte le sue terre han bisogno di essere vigilate, perchè, si sa ciò che se ne trae, quando sono [...]
[...] notizia non durò molto a propagarsi, e l’indomani tutto il paese lo sapeva. Lo seppe anche Boella; ma non se ne impensierì. Non ne morrà [...]
[...] gramolava, chi ne foggiava i pani in mille guise. Filomena Dringhili era la direttrice. Bisognava vederli quegli uccelli di pasta, che pareva volessero [...]
[...] quel lavorio era per lei; oh! non avrebbe certo sfigurato, il babbo lo aveva detto che non voleva badare a spese, perchè di figlie da maritare ne [...]
[...] aveva una sola, e perciò voleva che la festa fosse stata proprio di lusso. Egli, zio Marco, s’era incaricato di preparare i vini, e ne aveva [...]
[...] . Don Zua, dopo il suo ritorno a Mamojada, s’era rinchiuso nella sua cameretta, e non ne era più uscito. Margherita qualche volta osava entrare da [...]
[...] un pugno sul tavolo, con l’occhio fisso nel vuoto, balbettò raucamente: — Boella Santoru, vivi felice col tuo diletto, finchè ne avrai il tempo [...]
[...] che gli bruciava il cervello. Della sua partenza misteriosa non se ne accorse neanche zia Chischedda, la quale, sebbene avesse l'orecchio fino [...]
[...] nascosto e riparato, per potervi passare, non visto, la giornata, e ne prese possesso. Colà, la macchia era tanto folta, che la neve non vi era [...]
[...] senza che egli se ne fosse accorto, ravvivò il fuoco, e mangiò un poco delle provviste che gli aveva preparato Margherita. Il cielo si andava [...]
[...] tutto il Mandrolisai la ricordano ancora con spavento, e si fanno il segnale della croce quando ne parlano. Nei paesi crollarono le case a [...]
[...] sgabello; capì che la vecchia voleva prima i danari, e messa la mano alla borsa ne trasse qualche scudo, che le gettò in grembo. — Dio lo rimuneri [...]
[...] la vecchia, trascinandosi verso la cassa, e tornando con un mazzo di carte sucide e scolorite. Le mescolò e poi ne gettò tre da una parte e [...]
[...] avvicinò ad un angolo del tugurio, ne tolse con precauzione la terra che copriva una piccola cassetta, l’aperse, e ne trasse fuori due statuette [...]
[...] di Boella, la quale ne ebbe un sussulto. Si guardò, ancora una volta, nello specchio, e si avviò in mezzo a due sue cugine, vestite anch’esse [...]
[...] ne vedevano più; che pelo! che leggerezza! In casa di Marco Santoru fu un vero assalto ai dolci, ed i vini corsero a rivi. I doni (sos presentes [...]
[...] teneri, le pernici squisite, le beccacce impagabili, le trote del Gologone, le anguille del Grumene, e chi più ne ricorda più ne dica. Certo è [...]
[...] in casa ci sono come la scopa; mentre se mi avesse dato retta.... ma, basta, non ne parliamo più, che è meglio.... però lei quel gran dolore non [...]
[...] gli stringeva il cuore e ne impediva i suoi palpiti. Le ginocchia gli vacillavano, un gelido ribrezzo gli serpeggiò in ogni fibra, e tutta [...]
[...] potei intendere nè gustare del troppo lauto banchetto così improvvisamente offerto a' miei sensi. Di questa prima corsa per le vie di Napoli ne ho un [...]
[...] città di un monumento importante e forse ne avranno avuta l'intenzione, ma non vi sono riusciti. Il loro capolavoro che sarebbe il San Francesco di [...]
[...] colui che spaventato all'idea della morte ne decretò la costruzione votiva fra la bevuta d'una pozione diuretica e il Memento homo del prete che [...]
[...] qualcuno ne avesse. Non parlo dei Palazzi reali che a giustificare il loro titolo altro non hanno che la mole, poichè tanto nell'esterno quanto [...]
[...] Pittura e la Scultura napoletana sono già salite a tanta altezza, da non temer confronti in Europa. Fabbriche modernissime ne ho vedute qualcuna di fuori [...]
[...] e non mi sono piaciute; di dentro non ne ho viste, ma mi assicurano che oggi si costruisce assai bene. Tanto meglio per il decoro dei costruttori [...]
[...] da dieci anni in poi è tanto rimpulizzita da non riconoscersi più. Me ne rallegro tanto tanto e non metto in dubbio quanto mi viene assicurato, ma [...]
[...] somaro; due somari e un bove ed altri simili, dove questi filosofi diseredati se ne vanno d'amore e d'accordo, mugliando, nitrendo e ragliando [...]
[...] città, anzi senza allontanarvi dal centro, troverete e motivi e soggetti da empir tele quante ne fabbrica l'Olanda. Anfore greche, pompejane ed [...]
[...] del settimo piano. Allora solamente si chetano, ma non per stare zitti, veh! Dio ne guardi! ma per contrattare la vendita a venticinque o trenta [...]
[...] intronate il suono di campane, le ho benedette e fissandomivi con l'attenzione, mi hanno servito di riposo e ne ho preso refrigerio e conforto [...]
[...] questo ceto, è naturale che un viaggiatore, il quale, come me, non se ne proponga uno scopo di studio, non veda altro che quello. L'aristocrazia [...]
[...] l'ho appena osservata a Chiaja nell'ora del passeggio, e non ne conosco altro che lo sfarzo vistoso degli abiti e degli equipaggi. Di quello che si [...]
[...] me ne è sembrato, buttando da parte quella rancida lira che ogni rispettabile citrullo, capitando in questo paese, agguanta insatirito per cantare [...]
[...] Salvadore vi ha risposto, ripetete la domanda correggendone la forma e: «Volevo un mezzo franco di vongole, ne avete?» Nuova alzata di testa e nuova [...]
[...] occhi e interrompendovi dignitosamente indispettito, vi grida con voce robusta: ? Non ne dengooo!? Ha ragione, povero signor Salvadore! E chi è quel [...]
[...] piemontese di Firenze tanto imbecille da non capire che una alzata di testa e una chiusura d'occhi, in buon italiano vuol dire «non ne ho?» Che [...]
[...] l'incomodo della foglia. Di questi vestiarii ho avuto occasione di notarne di tutti i generi. Vidi un bambino in Borgo Loreto, che se ne passeggiava [...]
[...] . Altri ne ho veduti, non solo bambini, ma uomini e donne adulti, con abiti così laceri, formati da tante cinquantine di pezzi, retti da tanti [...]
[...] ' millemila botteghini di lotto; ne deposita lì una parte e con quell'altra celebra subito in qualche bettola la voluttuosa scialata. Ciarliero e [...]
[...] , ma per non perdermi in lungaggini, te ne dirò uno solo che mi sembra abbastanza eloquente. Una signora napoletana di mia relazione prese a [...]
[...] loro botteghe, passando per le vie, ed ho visto che lavorano; sono stato a visitare opificj e ne sono uscito con le mie convinzioni più radicate che [...]
[...] mai. Non contento de' miei occhi, ne ho domandato ad alcuni direttori di stabilimenti manifatturieri, non napoletani e perciò non pregiudicati, e [...]
[...] quali se ne vadano rallegrando la poesia della notte coi loro canti, con le loro armonie di chitarre, di flauti e d'organini, come ti accadrà ad ogni [...]
[...] renderebbe l'operazione e l'acqua più pulite, anzi meno ributtantemente laide? Io direi di sì, ma va' a dirlo a loro. Ne ricusai un bicchiere che mi [...]
[...] giorno, mentre me ne stavo seduto su la marina presso Piedigrotta, leggendo un giornale, mi si accostò un giovinetto col solito: ? Signurì, u soldo [...]
[...] vuol dire oppressione; autorità, arbitrio; amministrazione, ladronerìa. «Coi quattrini sarei ascoltata, ma non ne ho; e allora che volete che vada [...]
[...] per il popolo non se ne parlava o, se se ne parlava, era data nelle mani di coloro che non volevano, che non sapevano, o ai quali veniva imposto di [...]
[...] preteso farle, finchè non sarà affatto scomparsa l'ultima delle cause che le dànno vita. La plebaglia ne ha paura, ma la rispetta, perchè da questa [...]
[...] e mi basta di averle accennate a te come meglio ho saputo; al resto ci pensi chi vi vorrà pensare. Proposte di rimedj non te ne faccio per la [...]
[...] securi voli, Cantando se ne gìano i rosignoli. I rosignoli mancavano; il resto c'era tutto. A quando a quando s'incontrano gruppi festosi di [...]
[...] ; l'uomo solo rimane inferiore in questa artistica gara e quanto al di sotto! Sarò stato sfortunato ne' miei incontri, ma quello che dico è precisamente [...]
[...] un'occhiata tenera al mantice calato. ? Ebbi pietà del suo cervello; il mantice fu tirato su ed io me n'andai a cassetta. Non ne ho l'ombra del dubbio, io [...]
[...] ciuffi di verdura che ne smussano le aspre sinuosità, le contornano, le avviluppano e se le stringono con tanto affetto fra loro che, quasi [...]
[...] , risposi che non gli avevo detto niente di tutto questo, perchè non me ne aveva presentata l'occasione, ma il viso mi deve esser diventato [...]
[...] ottave, e ne fui maravigliato ricordandomi che i navicellai del mio piccolo Arno le cantano innamorati, rompendo la magra corrente, e i contadini delle [...]
[...] che se ne era letto e sentito dire, diventò per noi un inganno, appena messo il piede dentro alle sue mura, perchè Pompei è più bella, è più [...]
[...] attraente di tutto quello che ce ne era stato detto e di tutto quello che ci eravamo immaginati. I miei compagni guardavano e non muovevano labbro [...]
[...] sembrare impossibile che il Tempo e l'Oblio vi abbiano per tanti secoli battute sopra le ali, quando ne ammiriamo la forza e la vivacità del [...]
[...] ritorna invece a viver con loro; ne vediamo le gioie intime, le pubbliche feste e par di intendere ancora le voci allegre dei crocchi domestici, lo [...]
[...] paura e me ne dispiaceva per lui. Il mio Vesuvio che da ogni altro luogo non avevo mai guardato senza sentirmi battere il core dolcemente commosso [...]
[...] stati il mio incubo dalla partenza da Firenze fino ad oggi. Ne ebbi sei, maschi e femmine, per compagni di viaggio da Chiusi a Roma; e con quanto [...]
[...] , tanta era l'oscurità che regnava là dentro. Ne accesi uno ed allora potei scorgere tutto il lusso asiatico del palazzo, nel quale era capitato. Il [...]
[...] Raffaele, non te ne incaricà. Eh! ma n'ho viste anche delle peggio, e di queste ti parlerò a voce al mio ritorno. Ho visitato anche la famosa grotta alle [...]
[...] tratta, la provo soltanto nel pensare come di questi fatti non se ne ripetano in maggior quantità, e come non nasca una pestilenza o una lebbra da [...]
[...] cisterne del Camposanto Vecchio. Ci sono anche le case da operai. Sicuro che ci sono! Ne fu costruito un gruppo assai grosso sulle altura di [...]
[...] Regina anche per me a quella bella Madonna. ? Fate conto d'avergliela già detta da voi. ? Dio ve ne renda merito. ? Addio, Donna Maria. ? Stateve buono [...]
[...] scacciato tanto brutalmente da Mercogliano, ora me ne rammento, aveva una devozione speciale. ? Per lui solo, veh! ? Ah! s'intende bene, ? risposi io; e [...]
[...] ospitalità larga, piena e spontanea, la quale, almeno per noi persone civili, è diventala ormai qualche cosa che va cercata come il fungo porcino: O ne [...]
[...] essere il gran talismano che li preserva dai pericoli. Ognuno pensa tanto alla propria salute e tanto poco a quella degli altri, che ne resultano [...]
[...] abbeverarsi al suo preziosissimo getto. Questa sorgente scaturisce da un ginocchio di San.... non me ne ricordo, onde, dopo essersi imbevuta di quella [...]
[...] tenne dietro alla furiosa bufera; chi correva di là, chi di qua in cerca d'un riparo qualunque, ma ripari non ve ne erano, perchè l'ultima zona [...]
[...] , dove se ne stava fumando voluttuosamente la pipa e ridendo evangelicamente delle sofferenze del prossimo suo, ebbe una doccia animale così [...]
[...] Madonna fra la folla che gli faceva ala, mentre il penitente si trascinava in ginocchio strisciando la lingua sul terreno! Non ne voglio più, non ne [...]
[...] queste ginestre annodate fra loro non le vedevo soltanto lungo la via, ma in alcuni punti ne vedevo anche in lontananza disseminate qua e là perdersi giù [...]
[...] , come vedete, ed altre 5 nella chiesa. Alle 6½ della sera se ne apre ogni giorno una e lì si seppelliscono, con quella macchina laggiù, i morti che [...]
[...] noja, da un malessere, da così fredda tristezza, che volentieri me ne sarei andato, se una strana curiosità non m'avesse inchiodato là dentro. Era [...]
[...] schiamazzavano e facevano gazzarra, gettando sassi in aria. Ma era così fredda la tinta del quadro, che quelle grida d'allegrezza non ne turbavano [...]
[...] deposito, i due facchini ne schiodarono il coperchio e misero allo scoperto lo scarno cadavere di un bambino di circa due anni. Era rinvoltato in pochi e [...]
[...] gruppi di persone, la maggior parte delle quali se ne venivano conversando e ciarlando allegramente. Mi sorprese tanta folla ed il suo contegno, ma seppi [...]
[...] vi rassegnai. Me ne corsi a prua, mi accavalciai sull'albero di bompresso, lontano dalle armonie e dai conati, e lì sognando di cavalcare un mostro [...]
[...] prima impressione, e ne sarei escito malcontento, se trattenendomi là dentro non mi fossi sentito, a poco a poco, trasportare in uno stato di [...]
[...] di Temberio, Salto di Temberio, Temberio insomma da tutte le parti, ed io ne ho riso di grandissimo core, quando per curiosità o per sentirmelo [...]
[...] , la quale con l'abbecedario sotto il braccio e tutta sorridente se ne tornava dalla scuola. Corse incontro al suo fratello, che da qualche giorno [...]
[...] descrizione che il monaco me ne fece, dopo avervi assistito dall'alto del suo romitorio, fu sublime. Io stavo incantato ad ascoltarlo, mentre con enfasi [...]
[...] volta che mi vedeva fare atti di meraviglia, non mancava mai di ripetere: ? È vero, signore, me ne ricordo anch'io. ? Il sole vicino al tramonto era [...]
[...] ! Venti volte il vulcano ha vomitato le sue viscere di fuoco su le loro misere abitazioni, venti volte ha ingojato ne' suoi torrenti di lava le mura, il [...]
[...] impressionati dal racconto si lasciarono andare a così strane argomentazioni, che ne restai dolorosamente maravigliato. Si giunse perfino a sostenere che [...]
[...] nuda e ripidissima china. Ebbi paura, sì, ebbi paura, nè me ne sento umiliato! Davanti alle grandi convulsioni della natura, dove mezzi di difesa non [...]
[...] ne incontrava un altro che saliva, urtandosi e spezzandosi in faville, e ad ognuno di questi boati corrispondeva un bagliore come di scarica [...]
[...] ne saremmo staccati, malgrado dei ripetuti inviti della guida, se non ci fossimo accorti che il sole incominciava già ad indorare la cima del cono [...]
[...] s'anderà via, non lo so, nè me ne dispiace. Riapro la lettera che consegnerò poi, perchè te la imposti, al nostro Enrico che è qui a bordo tutto [...]
[...] l'insieme della scena non avesse avuto assolutamente l'aria d'un baccanale dei più nauseanti. Delle famose imprecazioni al Santo, però, non ne ho sentite [...]
[...] del miracolo, ed intanto nella navata massima un rimbombante predicatore strapazzava la memoria del Santo, ossia ne raccontava la vita, commentandola [...]
[...] . Ripensando nei giorni seguenti alla scena selvaggia, della quale ero stato spettatore, non me ne maravigliai più tanto, dopo che dalla [...]
[...] non erano pazzi. Finalmente, non essendo riuscito a raccapezzarmi, ne domandai e seppi che erano devoti, i quali avendo attraversata qualche grave [...]
[...] così bene, che anche gli addormentati, quando si svegliano, ne sanno quanto quelli che sono stati desti o poco più. Chetiamoci e stiamo attenti sul [...]
[...] mio Rinaldo, lui, quello che sputa, per non confonderlo con l'eroe omonimo del poema, lui, non ne conviene, ed ha ragione. Quella eccessiva chiarezza [...]
[...] , scorcia, taglia, stronca, sdruce, insomma accomoda e rimedia a tutto, con tanto garbo che è un amore. ? Ma no, non lo farà (se ne vene a di' chillo [...]
[...] .... Io non ne posso più; i miei nervi sono consumati. Guardo d'intorno, ed una folta caligine di polvere sollevata e di fumo pregno d'un odore acuto [...]
[...] sul ponte del mio bastimento è lo stesso casa del diavolo. Sono moralmente spossato, ma non mi annojo. Penso al vuoto che avrò da riempire ne' miei [...]
[...] invitò la suora a passar di là, se aveva bisogno di cenare, e a non far complimenti, se non voleva proprio che se ne avesse a male, come d'una [...]
[...] bocca. Anche l'ordinanza, il cui profilo ampio e svelto si disegnava diritto, poco discosto dal letticciuolo, se ne stava affatto immobile: tranne [...]
[...] , a momenti vaneggiava, ricordando con frasi incoerenti e tronche qualcuno de' paesi da lui visitati ne' lontani viaggi, e un suo amore, che [...]
[...] del Calvario, l'appuntò sui fianchi del giovane; poi s'inginocchiò vicino a lui, e tenendo la propria mano nel bagno, ne regolava i gradi del [...]
[...] creature proprie ne avevano una nidiata; e grembiuletti e scarpine non mancavan quasi mai ai bimbi di Lucia per andar puliti alle scuole comunali e [...]
[...] meglio, ti potrò ripigliare; ma, ora com'ora, tu lo vedi da te, mio caro. O perchè non te ne stai un 53 po' nella tua portineria, tranquillo, a [...]
[...] , non per pratiche di chiesa - chè non aveva agio di consacrarvisi - ma per quel bisogno innato 59 ne' deboli e negli afflitti, segnatamente fra le [...]
[...] sotto cifre, ne' registri che gli stavano aperti dinanzi, poco poteva badarle. Due o tre domande indifferenti su lo stato del facchino morente [...]
[...] lui per lei: una tenerezza dimostrata dal fanciullo più che altro ne' momenti in cui restavano soli, loro due. Quante sere, quando la Marietta e [...]
[...] di preferenza, come ne avrebbe abbracciata qualunque altra, soltanto per non darla vinta al proprio padre, un rigido colonnello de' granatieri [...]
[...] signore ridenti, evitava quanto più poteva il suo malinconico dovere. Ciò non ostante, nella condotta affidata a lui, pochi ammalati se ne lagnavano [...]
[...] carità, da lui. 89 - Di darmi qualcosa per... - Il droghiere posò la penna, e fissò in viso la vedova. - Ma voi - disse - credete, me ne avvedo [...]
[...] male, quando gli mutan la camicia! Chi sa se badano che il lenzuolo non gli s'aggrinzi sotto! Ci vuol così poco a impiagarsi! Brodo, ghiaccio, ne [...]
[...] favore... Tu, di queste faccende te ne devi intendere... - Ella assentiva col capo. Pur troppo, pur troppo! Così non avesse mai saputo quel che [...]
[...] , figuratevi! ma, poveretta, è novellina, e sa ch'io me ne intendo. M'avreste dunque a fare un piacere, Adele. Andatemi a San Francesco de' Poverelli a [...]
[...] , questo? Ditelo voi! - I ragazzi smisero di ridere; squadrarono il nuovo arrivato con atto di diffidenza, poi se ne allontanarono un po' ammusoniti [...]
[...] faccenda nella quale è immischiato senza sua volontà; e, ripreso per mano il fanciullo da lei condotto, se ne andò con un indifferente [...]
[...] e di trine che spariva dietro l'uscio; ne ascoltò un istante il fruscio su 'l tappeto 127 del corridoio; poi, appoggiati i gomiti su la tavola [...]
[...] pornografico; però una razzamaglia di buon umore e con un certo bagaglio di talentaccio, più che altro poi di sfacciataggine. On ne doutait de rien [...]
[...] dovetti prender io pure le mie carabattole e andare ad alloggiare altrove. Ora, sentite. Una sera, al Gnocchi, mentre me ne stavo secondo il solito in [...]
[...] d'esser lei la mia piccola vicina della 140 soffitta a Porta Genova. Quando io, talvolta, gliene ho parlato, massime ne' tempi a dietro [...]
[...] scarne, quasi avesse temuto che mentre ella badava al fanciullo qualcosa, di assai prezioso ne fosse sfuggito. 153 - Se mi fate passar prima di [...]
[...] , sollevando su l'impiegato gli occhi turchini pieni di stupor doloroso. - Roba in codesto stato non ne prendiamo - sentenziò lui. Ella teneva su 'l [...]
[...] mestolata, pietra su pietra, si arriva a fare tutto quel che si fa. Quelle, prima - se ne ricordava bene - erano estensioni di terreno incolto [...]
[...] Nanni nella tasca de' calzoni), traversava di nuovo parte dello scheletro della fabbrica, scendeva svelta la scala di tavole, e se ne tornava a [...]
[...] . Parole ne faceva poche; e quando apriva bocca, affinché passassero meno lunghe l'ore del lavoro, masticava fra denti una cantilena cadenzata e [...]
[...] , benchè a distanza, dovunque andavano, glie l'avea fatto pigliar in uggia Dio sa quanto. E una mattina che proprio non ne poteva più di quell'assiduità [...]
[...] di chiacchiere inutili ne avete fatte anche troppe. Io, non è la prima volta che parlo chiaro, di voi non so 181 che farmene. Sarete, non dico di [...]
[...] finestre, rispondendo, poi ne venivano di su, di giù, da ogni parte; e fra risa, litigi e grida si stabilivano i giuochi: un gruppo di maschietti con [...]
[...] . Dopo di che ogni famiglia se ne tornava in pace nel rispettivo quartiere, e andava a cena. Le riunioni grandi, quelle cioè in cui la colonia era [...]
[...] via d'attaccar discorso, ne pure si sapeva da quanti anni ella avesse portato là dentro quella materassa spiaccicata e bisunta dove dormiva, una [...]
[...] attirerebbero col desiderio ne' loro studi. Emergono anche delle signore entrate lì per curiosità, che poi prendono gusto a quella lotta tra la [...]
[...] di usciere in soprabito liso, un vecchiotto curvo e muto; e' lo 214 prende; ne dichiara meccanicamente l'epoca, quasi sempre sbagliata; lo gira [...]
[...] e lo rigira da tutte le parti con compiacenza paterna; ne tesse l'elogio più esagerato, e finalmente annunia che c'è compratore a una data somma [...]
[...] dal mattino, stabilitosi in una sedia delle prime file, con flemma tutta settentrionale, senza più muoversi, ne aveva tranquillamente aspettato il [...]
[...] , Se ne chiedono... mille lire. Il banditore: Mille lire, se ne chiedono. (a mezza voce) C'è compratore a quattrocento. Il perito: Che quattrocento [...]
[...] come un museo, s'agita su la sedia, vuol rivedere il piatto per la decima volta e ne mostra gran desiderio. Una signora tedesca che le siede a canto [...]
[...] se ne va. Il banditore batte i tre colpi: Uno! due! e tre! Intanto la vincitrice vagheggia con visibile soddisfazione i bagliori violacei del suo [...]
[...] briglia sciolta, curvo su 'l collo dell'animale fremente. Da un bosco vicino devono partire de' colpi di fucile, perchè se ne scorge il fumo tra gli [...]
[...] gamurra a maniche aperte era di velluto rosso contrattagliato a fondo di broccato d'oro; e ne usciva fuor dello scollo il petto alto e colmo [...]
[...] del cinquecento! - prese a dire il perito. - Le tinte sono ben conservate. Non è d'autore illustre, capisco... ma c'è chi ne offre un centinaio di [...]
[...] parete, s'accostò al banco, e cavandosi di tasca un portafogli slabbrato, ne tirò fuori una carta rosea da cento franchi. Mentre la tendeva, le dita [...]
[...] un posto a Corte, e che senza certi titoli intellettuali cammino non se ne fa) egli preferiva andarsene vagolando per la campagna. A' libri [...]
[...] accaduto col padre, da quando non ne aveva più avuto a sopportare l'umor fastidioso. A conseguire lo scopo, la coraggiosa donna si era messa a [...]
[...] all'Università, e ne seguiva le lezioni a bastanza regolarmente. Ne' primi tempi egli s'era trovato assai triste e come perduto nel tumultuoso [...]
[...] pena il tempo era sereno, egli se ne andava fuor d'una porta, seguendo, a capriccio, la strada che gli appariva più pittoresca; e camminava [...]
[...] innanzi, innanzi, assorto ne' suoi bei sogni, bagliori gloriosi molto diversi da quelli che rischiaravano, là giù, lo stanco capo grigio di sua madre [...]
[...] ne parlava; nè si parlava d'accendere il lume, perchè l'ultimo mozzicone di candela erasi spento da sè, la notte innanzi, consumandosi fino [...]
[...] l'imbrunire così sola fra cielo e mare con un assassino! C'è da impaurir una leonessa! Non ci sarebbe più andata, non c'era verso! Chi glie ne dava il [...]
[...] rare; quasi non se ne vedono. E io me ne innamorai, così, senza rifletterci. Facevo il carrettiere, come mio padre. Che notti tranquille ho [...]
[...] morta di dolore quando tu mi fossi andato via soldato; ma ora com'ora, poco me ne importa; anzi, non me ne importa affatto; direi perfino che ci [...]
[...] maravigliato. - Com'è cresciuta in un momento e come s'è fatta bella! 270 - In un momento, no, - osservai io - ne son passati degli anni! Tinuzza [...]
[...] petto da colosso che gli sussultava. - Corpo! ci voleva un bel coraggio a chiamarsi vecchia a quindici o sedici anni: quanti ne poteva avere [...]
[...] ? - Ne ho diciotto, - fece gravemente Tinuzza, come se ne avesse confessati cinquanta. Ridemmo tutti. Cassione le domandò poco dopo: - Non per [...]
[...] scarlatto per la febbre, e a capo basso, di corsa, tornai al quartiere. Prima che ne varcassi la cancellata, sonava il silenzio. Andai in prigione, si [...]
[...] sora Rosa, tutta turbata, me ne tratteneva. 280 - Non entrate, per carità, che fate? La sor'Agata non c'è, - diceva essa balbettando - aspettate [...]
[...] spiri dalla voglia di raccontarmelo. Butta fuori! - E a chi dovrei parlarne se non a chi n'è la causa? - sospirò il conte. 291 - Io ne sono la [...]
[...] , non tanto. A sentir te parrebbe che quella figliuola fosse ancora nelle fasce! Miss Emma ha diciassette anni. Io... io ne ho certo parecchi di [...]
[...] più, ma ho anche in compenso un bravo milioncino e mezzo che mi ringiovanisce non poco. Che te ne pare, eh, de' miei progettini? L'amico si fece [...]
[...] l'azzurro cupo e il grigio, si velavan sotto le ciglia nere che ne raddolcivano l'espressione un po' birichina. Ma la maggior bellezza di Emma erano i [...]
[...] l'amico. - T'ha ella parlato di me? - Me ne ha parlato. - Le ha fatto buon effetto l'invio anonimo del libro? - Ottimo. - T'ha detto qualcosa [...]
[...] tovagliolo, dopo aver dato fondo in un batter d'occhio alla seconda scodella de' vermicelli al sugo. - Fra tutti i miei viaggi, e ne ho fatti 307 [...]
[...] , sempre ci tornava. I forestieri annuivano con cenni di soddisfazione, e da un capo all'altro della tavola si trattò ne' più minuti e delicati [...]
[...] riso. - Innamorato lui! Ah! Ah! Ah! Innamorato lui! A quell'età lì!... Un'onda d'ilarità generale, ma frenata dall'educazione, si propagò ne [...]
[...] conversazione intima, nella quale, riscaldandosi, alzavano un po' più la voce, a segno che qualche frase ne giungeva anche lontano al vecchio [...]
[...] delizia! Un tesoro! Io ne avevo le vertigini! M'ha detto Carmenella di San Teodoro che quel mazzo valeva quattrocento franchi, perchè lo scheletro è [...]
[...] di vimini dorati, e resta in salotto come giardiniera. E subito Totò, che me ne ha vista innamorata, voleva ordinarmene uno domani.... Ma io ho [...]
[...] ín tutti i modi ch'egli non ne intendeva una buccicata. Quando il cicaleccio si fu alquanto acquetato, Emma andò a posar la testa bionda su [...]
[...] presto o tardi bisognerà bene che lei ne sia informata - fu la risposta. 331 - Mio Dio, ch'è stato? - Si tranquillizzi, o non le dico nulla. - No [...]
[...] . Lui continuò: 340 - La vigilia, ci sono le visite ai parenti, si sa. Chi se ne libera? Ma... non dubitare, ti mando un regalo. Ella annuì con [...]
[...] ne' ruvidi ferraioli, le donne negli scialletti di lana, si chiudevan, dietro, la porta di casa: quella porta che in campagna non si chiude [...]
[...] parrocchia, ch'era sparso in casolari nascosti ne' campi, a mezza costa dei monti, tra i boschi, dovunque giungeva il rintocco pio della campana [...]
[...] , a lei, invece, sembravano secoli!... In tanto, era proprio sul punto di tornare un'altra volta il Natale. Là su, ne' suoi posti, l'avrebbero [...]
[...] sempre il cuoco - fu la risposta. Mentre l'Adele se ne andava, la padrona la richiamò: - Ascolta qui... Se... per caso, tornando, tu non mi [...]
[...] nella sua camera da letto, e aperto un baule chiuso a chiave, che figurava un cofano da corredo del quattrocento, ne tolse un involto ripostovi [...]
[...] mise a cercare per tutto il Borgo un veicolo qualsiasi che la portasse su dai suoi. Nulla. La vigilia del Natale ciascuno se ne stava a casa [...]
[...] propria e non se ne volea muovere per nessuna ragione. - Prestatemi un asino, un cavallo; vado io sola - pregava la ragazza. 366 Ma non potè [...]
[...] ? Seminate, ma non lasciate mietere al tiranno; cercate le fonti della ricchezza, ma sottraetele agli speculatori che non se ne impadroniscano [...]
[...] fieri ed orgogliosi di ogni cosa britannica, gl'Inglesi, che non si commuovono alle lodi straniere e ne sprezzano il biasimo, arrossirono e non [...]
[...] . Ossia, andate nel vostro paese e ne vedrete di peggio. Ma quando al Villari è venuto fatto d'indurmi ad intraprendere questa gita, io gli aveva già [...]
[...] conoscevo Napoli, perchè da molti anni ne ero lontano, e che descrivevo cose non vedute o vedute solo da molto tempo, ignorando che tutto era mutato [...]
[...] le Lettere Meridionali, dovetti tornare a Napoli. Mi recai a visitare i fondaci, e nel primo giorno ne vidi tre a Porto. Andavo con due amici, i [...]
[...] se ne lamentavano amaramente. In una delle camere del primo piano vidi una giovane di circa venti anni, che delirava nel letto, colpita dal tifo [...]
[...] due o tre volte la settimana. Quelli per gli uomini sono diversi da quelli per le donne, e ve ne sono altri per marito e moglie, ognuno secondo le [...]
[...] . Tenendo bene in mente che molte delle camere sono occupate da due ed anche tre famiglie, se ne comprendo facilmente tutta la luridezza. Alcune delle [...]
[...] , guadagnava da un ottonaio una lira al giorno, e ne pagava nove mensuali per la camera. Una bambina filava, un'altra portava in braccio una piccina [...]
[...] piselli con prosciutto, o se di più gli verrà talento, di fragole o lamponi o qualunque frutto di stagione. Una terza categoria ne inchiude molti; i [...]
[...] verificare dove finirono gl'infelici cacciati. Spesso il Municipio ne chiuse per forza, ma gli abitanti sono gettati sul lastrico, e nove volte sopra [...]
[...] , poi ne fu cacciato. Bisogna anche notare che le meretrici di quarta classe, senza domicilio fisso, alloggiano promiscuamente tra la gente onesta. In [...]
[...] urgente adunque la necessità di prevenirlo nell'età delle più fiere tentazioni. Ma la madre non se ne occupa punto per falso pudore. E il padre, se [...]
[...] pur se ne impensierisce, contentasi d'indicare al figlio le case più sane e i giorni della visita: oppure con mezzi indiretti gli procura qualche [...]
[...] ragazze oneste, purchè non ne sposi una senza dote, o di grado sociale inferiore al proprio. La storia della prostituzione è vecchia, si dice; ed [...]
[...] ; e ogni anno i muovi abolizionisti crescono in numero e in convinzione come in America, ove, dopo lotta tremenda che durò trent'anni e ne emerse la [...]
[...] prostituzione tardasse, chi persiste nell'infame commercio ne subisca la pena e l'ignominia. In Italia la stessa crociata ebbe cominciamento, iniziata [...]
[...] infelici per isfuggire alle atroci regole se ne andarono altrove. Dall'altra parte sussiste l'evidenza, che rendendo innocue le conseguenze di un vizio [...]
[...] altro paese, egli non permetteva mai che il suo debito verso la casa ne la impedisse: dimostrando sempre che quelle inumane megere trafficatrici si [...]
[...] visitano fino in casa. E con esse i nostri mariti sciupano la nostra sostanza, ed esse ce ne alienano i cuori. Dobbiamo provvedere noi e sopperire a ogni [...]
[...] centesimi al giorno; e ne guadagnano settantacinque quegl'infelici costretti, come una volta i condannati in Inghilterra, di girare tutto il giorno la [...]
[...] , inspirata ai principii della libertà, e forse precorritrice di tempi, in cui ne saranno più maturi i frutti, per quel lavorio progressivo di [...]
[...] assimilazione che ne fa penetrare il succo vivificatore nel corpo sociale, fu introdotta in Italia con la Legge 3 agosto 1862 sull'amministrazione delle [...]
[...] una selva di difficoltà, che egli divide in subbiettive e in obbiettive; e fra le obbiettive ne addita una principalissima, quella derivata dalla [...]
[...] – che egli crede non giustificata, quando anche fosse provveduto che la malattia ne viene diminuita, a causa dei mali morali che si legalizzano e [...]
[...] abbiamo una predilezione esagerata per la statistica speciale, per la statistica comparata, e per le conclusioni che se ne vogliono dedurre, oggi che [...]
[...] annessi il 28 aprile 1876 ascendono a 2545. Di questi ne sono mantenuti a carico delle Provincie, dei congiunti, o di pubbliche Autorità, o del [...]
[...] giorno 535 grammi per gli uomini, 428 per le donne. S'immagini l'appetito ne' giorni senza carne, e sono cinque sopra sette. Il pane, del tutto [...]
[...] ragazzi, uno sembrava abile. Queste scuole dei mestieri costano allo Stabilimento 8948 lire. La scuola d'orticultura, che ne costa 900, parvemi [...]
[...] pubblico, e Governo e popolo se ne innamorarono sempre più. Nel 1818 fu deciso che la scuola si trasferisse dall'Università al Reale Albergo dei Poveri [...]
[...] , sofferenti delle creature vi stringono il cuore. Più di cento ne abbiamo esaminati; non dieci avevano il peso, la carnagione, la voce della [...]
[...] a causa della grande ricerca che ne fanno le signore, nè i fondi dello Stabilimento possono sopperire alla spesa; di più, mi soggiunse la Suora [...]
[...] addetta a queste sale: – Se oggi prendessimo 150 balie, domani un terzo rimarrebbe senza poppanti. – Quanti ne muoiono? – domandai. – Una buona metà [...]
[...] , ma c'era un tempo, in cui ne morivano 80, 85, fino a 90 per cento! – Di fatto, consultato quel libro stupendo intitolato I Brefotrofi e la [...]
[...] avvenne nel 1849, quando sopra 2226 ne uscirono a balia 1038 e non ne morirono che 567; mentre il maximum si toccò nel 1811, quando ammessi ne [...]
[...] furono 2424 e ne morirono 2121: più del 95: precisamente quando il sistema dell'allattamento interno diventò la moda o la necessità. E che a questa [...]
[...] esistenti in dicembre 1875, e gli ammessi nel trimestre e rimasti nell'Ospizio ne morirono 184! Ora è da supporre che dati ad allevare fuori quei 184 [...]
[...] non ne sarebbe morto che il numero ordinario. E viene dunque il quesito: Dato il denaro che esiste per i Trovatelli, chi ne aveva più diritto: le [...]
[...] nati dalle donne malate, che partoriscono in quell'Ospedale, sono portati immediatamente all'Annunziata e consegnati alle balie, che forse ne [...]
[...] li affida all'Albergo dei Poveri dopo l'età di sette anni, e ad ogni modo dopo questa età non se ne piglia più cura. E questo è male, perchè spesso [...]
[...] e vestire tutti i suoi figli una volta che sono rei, è strano davvero che se ne dia così poco pensiero, finchè sono innocenti e in grado di [...]
[...] non se ne fanno; l'Alunnato è un progresso dal Conservatorio; ma il vizio del sistema, dapprima accennato, rimane, nè si può correggere, senza [...]
[...] non trovano marito, e se ne trovano, come possono adattarsi alla vita di fatica, di disagi, di stenti, che solo un operaio può loro offrire? E [...]
[...] Provincia di Napoli nascono 33,000 bambini e che nel primo anno di vita ne muoiono 7000, sicchè ci sono 7000 donne che hanno latte inutile; basta un terzo [...]
[...] invece ce ne sono pochi per tutte. Esse abitano in luride stanze, col fornello sotto il letto, colla roba da mangiare nella camera, gelose l'una [...]
[...] , epilogando il detto dai suoi predecessori, mostrò l'urgenza di provvedere alla riforma, e il Prefetto ne era convinto, ma interrogatone il [...]
[...] disagi, che fan troppo distacco dalla vita fin allora menata. Guardai il libro delle Opere pie della Provincia, e ne trovai undici destinate a questo [...]
[...] cose che ne derivano, scappammo a tempo per non isvenire. Discesi, ritrovammo il prete, che presiedeva alla tavola coperta di rame. «Avete visto [...]
[...] dominante, e che anche in quegli Istituti, ne' quali il prete non governi apparentemente, ei vi regna e vi comanda. E ciò in diretta opposizione delle [...]
[...] , bassezza d'animo. «Venite d'ora innanzi a domandarmi la polenta. La guadagnerete, se vi piace, e sappiate che sotto nessun altro patto ne avrete [...]
[...] pensatore. Ma poi s'avvide che egli aveva ragione, e le nuove leggi dei poveri ne sono il benefico risultato CAPITOLO SETTIMO. Istituti ospitalieri [...]
[...] milione; e mi son domandato: Quanta ne gode il povero? Si sa che questi Monti ebbero origine nella generale reazione contro l'usura praticata dagli [...]
[...] elemosina 4250 lire; mentre se ne spendono 6771 nell'amministrazione, 54,000 per il culto. Come spendasi il resto, nessuno lo sa; in tasca dei preti [...]
[...] beneficenza, hanno pubblicato eccellenti lavori: e basterà citare quelli dell'egregio Scotti che ne scrisse lungamente e con amore, degli [...]
[...] confessare che talune regioni sono migliorate di pianta e ne nomino tre: quella degli Studii, che pel sito, per la novità delle belle strade e dei [...]
[...] vittime. Addebita alle due classi i veri e proprii difetti, e indica i mali che ne derivano; propone molti rimedii, e in ogni suo libro trabocca la [...]
[...] ne sia. I bambini stessi non amano andare alle scuole, ove i compagni li deridono e li schifano ed ove i maestri, i quali veggono che per la [...]
[...] vedove e parenti dei militari morti.» 65 Ma se il Ministro di Guerra désse un'occhiata alle fedi di nascita di quelle inquiline, ne scoprirebbe [...]
[...] le giovani, che frequentarono la Scuola magistrale, si presentarono all'esame per la seconda classe e ne riuscirono approvate dodici; mentre altre [...]
[...] quali sono certo diminuite di molto, ma non del tutto cessate. Ne dirò alcune. Per l'educazione delle fanciulle di agiata condizione esistono i due [...]
[...] Progressisti se ne impensierirono, e avvennero molti traslocamenti di alti funzionarii. Le guardie di Pubblica Sicurezza soggiacquero a rigori eccessivi [...]
[...] .» L'Autorità avvedendosi che i mariuoli alzavano la testa, ne mandò molti a domicilio coatto, ciò che il Napoletano teme più di qualunque altra punizione, ma [...]
[...] , notansi in tutti le tracce della lunga e persistente carriera del delitto: furberia ed astuzia ne costituiscono il carattere più spiccato. Sono in [...]
[...] portava l'impronta dello scellerato. Convinto di stupro sopra una ragazzina di nove anni, che ne morì in conseguenza, fu condannato a soli dieci anni [...]
[...] mali fisici, una volta fatta la diagnosi, ne cercano i rimedii nell'esperienza altrui e nei proprii studii su questa esperienza. Nè altrimenti devesi [...]
[...] pagatori delle tasse per i poveri; chi possedeva una rendita di 50 lire sterline aveva un voto, chi ne aveva 250 lire sterline sei voti, e via [...]
[...] egli ebbe tutte le noie, le fatiche e le lotte, mentre i suoi successori ne raccolsero la lode, ispirò quella riforma. Egli, tornato al potere, ordinò [...]
[...] ne approfittano. Gli amministratori delle Opere pie seguono la dottrina evangelica: «A lui che ha, sarà dato. A lui che non ha, sarà tolto anche [...]
[...] tempi, in cui saranno più maturi i frutti, per quel lavorìo progressivo di assimilazione che ne fa penetrare il succo vivificatore nel corpo sociale [...]
[...] Provincie Meridionali per lo meno è stata parca per i poveri, succosa per gli amministratori e per le oblate; e tale confusione ne derivò, che le [...]
[...] poveri e le Statistiche raccolte è veramente edificante; e quali rivelazioni non ne emersero! A Guilford un mendico riceveva sussidii come pauper [...]
[...] peggiorava; che la tisi progrediva; che la scrofola cresceva per negligenza delle leggi elementari d'igiene; e se ne ottennero regolamenti parziali e [...]
[...] accogliere 768 poveri, non ne aveva che 381; prova che molti abili al lavoro non si adattarono alle Case di ricovero, ove pur si mangia bene e si [...]
[...] di questa Società sono riprodotti da tutta la stampa inglese, ne nasce il doppio beneficio di salvare gl'individui caritatevoli dalla frode e [...]
[...] ne approfittino. John Stuart Mill additasi fra i più strenui avvocati dell'istruzione elementare, gratuita ed universale per l'Inghilterra, ed in [...]
[...] sola Londra, che l'anno passato spendeva 20,000 sterlini, oggi ne spende 28,000. E dappertutto esse vanno moltiplicandosi approvate dall'universale [...]
[...] partono egualmente. Ho parlato con alcune di queste, e ne ho anzi indotto due ad indugiare per qualche settimana: ma anch'esse, un muratore con [...]
[...] quattro figli, un fabbricatore di paste con un bambino di un anno e la moglie incinta, se ne andarono con molti altri. Hanno una sola risposta: «Peggio [...]
[...] passato per gli Stati Uniti, i quali ora ne rovesciano da capo parte nel Canadà, e in parte ne rigurgitano in Europa, può essere un beneficio per i [...]
[...] apre in date ore, onde possiamo figurarci la folla ed il tempo, acciocchè ciascuno ne attinga, e possiamo figurarci quanto devono esser gradite [...]
[...] generi. Quindi il grano non si vende nel luogo, ma a Foggia, e per trasportarvelo ci vogliono robusti e numerosi muli. Pochi proprietarii ne posseggono [...]
[...] annichilano, giacchè nelle malattie la miseria si raddoppia. C'è un ospedale; ma quale schifezza! » Non ci va mai nessuno, ne fuggirebbero anche i [...]
[...] del Popolo di Sue, allorchè l'Autore parla del Medio Evo, mi pareva di stare a San Bartolommeo. Quella pittura non è esagerata, perchè ne vediamo [...]
[...] Missionarii di ogni fede sparsi per la terra, religiosi, politici, sociali; ora ce ne vorrebbero per diffondere i principii della cooperazione. È sentenza [...]
[...] dividere il profitto alla fine del trimestre, con la mira d'indurre molte genti a servirsi da loro, vendono gli oggetti a prezzi minori. Ne [...]
[...] rinchiusi, la loro salute non ne guadagna. Quegli esseri, già indeboliti dal cattivo e insufficiente cibo, dall'aria infetta e dalle malattie [...]
[...] ragazzo in Inghilterra costa 500 lire all'anno, mentre in Italia ne costa appena 300. Quando in gennaio due di questi bastimenti presero fuoco, il [...]
[...] minestra, ed è tanto buona, che i signori, che pagano cinque lire al mese, sono contenti che i loro figli se ne cibino. Ebbene, il Circolo Cattolico e i [...]
[...] sardelon, coto in gradela col so ogio; a mi un caponeto coto ne l'acqua con do grani de sale. – Volli visitare le Opere pie, e per ciò non ebbi [...]
[...] non ha che 2000 lire di rendita propria, e ne spende 1300 per Suore di carità! Non c'è sala per anatomizzare i cadaveri; di fatto la sezione si [...]
[...] vende all'asta, e se resta invenduto, egli ne è responsabile. Ora, il povero non sa leggere: si ricorda della stagione, nella quale ha impegnato [...]
[...] , supponiamo, il 20 giugno o il 3 settembre. Il tempo segnato trascorre, 100 il suo rotolo di tela si vende, e probabilmente al tempo della vendita ei ne [...]
[...] discorrendo. Portate le proposte davanti il Consiglio provinciale, ne seguiranno le deliberazioni. Così ogni Comune sarà interessato nel buon [...]
[...] Stato Maggiore d'Ispettori e di Medici, che a turno e sempre improvvisi visitino tutti questi Istituti e ne riferiscano al capo, il Presidente [...]
[...] direttrici di Opere pie per infermiere, per Istituti di sordo-muti e ciechi, ne assicurerebbero il buon andamento, e salverebbero un numero [...]
[...] sciagura, se ne avvide coll'intelletto intuitivo d'amore, essendogli mancati il tempo e l'agio di penetrare negli abissi di miseria, che pure [...]
[...] , quando vigeva ancora quell'Istituto d'istruzione così benemerito. E perchè, o Signori, tanto disdoro per Napoli? E perchè dura cotanto? Ne è [...]
[...] responsabile il Governo? Ne è responsabile l'Albergo dei Poveri di Napoli? Il Governo ha l'obbligo di concorrere per quella scuola con una somma, che [...]
[...] di 17,777 lire dal 1871 al 1876, e quella somma non fu spesa per quell'oggetto, dove è andata essa a finire, o dove e quanta se ne asconde? 3a Quali [...]
[...] facendone la storia, risponderò alle interrogazioni che mi furono dirette. Nel 1871 fu chiusa la Scuola dei Sordo-muti nell'Albergo dei Poveri; ne tacerò i [...]
[...] scioglie la scuola: onde si entra in una posizione legale: e con un successivo Decreto del 16 ottobre ne mette in disponibilità gl'insegnanti, e [...]
[...] mai rifiutato di mantenere gratuitamente tutti i poveri Sordo-muti ivi ricoverati, i quali non sono tanti naturalmente, quanti ne contengono le sedici [...]
[...] Provincie Napoletane che sommano a più di quattromila.... DI SAN DONATO. E quanti ne contiene la città di Napoli. BERTANI. Inoltre osserverò [...]
[...] se ne è grandemente migliorata la condizione. Io che fui incaricato, ora sono molti anni, dal Consiglio provinciale di Napoli di fare un'inchiesta [...]
[...] siete ministro? * ** Vi avranno fatto vedere una, due, tre strade dei quartieri bassi e ne avete avuto orrore. Ma non avete visto tutto; i [...]
[...] disgraziate, che ne hanno fatto un loro dominio, e per ozio di infelici disoccupate nel giorno o per cupo odio contro l'uomo, buttano dalla finestra, su [...]
[...] fatto la rivoluzione, dove hanno tagliato il capo a Corradino di Svevia: sì, sì, ne hanno parlato drammaturghi e poeti. Se ne traversa un lembo [...]
[...] , quest'operaio non può 15 pagare un affitto di casa che superi le quindici lire il mese: e deve essere un operaio fortunato. Vi è chi ne paga dieci, chi [...]
[...] ne paga sette, chi ne paga cinque: questi ultimi formano la grande massa del popolo. Anni fa, una compagnia cooperativa edificò, verso [...]
[...] paesi. Quelli che guadagnano tre lire a Milano, quattro a Roma, ne guadagnano una a Napoli, tanto che in questo benedetto e infelice paese, è dove [...]
[...] giornata e alla sera si trascina a casa sua, come un'ombra affranta. Ve ne sono di quelle che pigliano due mezzi servizi, a sei lire l'uno, e corrono [...]
[...] continuamente da una casa all'altra, continuamente rimproverate per le tardanze. Ne ho conosciuta una, io, si chiamava Annarella, faceva tre [...]
[...] ispirano. Hanno trent'anni e ne dimostrano cinquanta, sono curve, hanno perso i capelli, hanno i denti gialli e neri, camminano come sciancate [...]
[...] perniciosa, di polmonite, di qualche orrenda malattia. Quante ne avrà prese il colera E tutti gli altri mestieri ambulanti femminili, lavandaie [...]
[...] inquiete, agitate, mentre servono. Me ne rammento una: aveva tre figli, un piccolino, specialmente, bellissimo. Aveva già due anni e gli dava [...]
[...] , sedute sullo scalino del basso, ne comprano e cenano, cioè pranzano, con questo soldo di pizza. Con un soldo, la scelta è abbastanza varia, pèl [...]
[...] , indivia, foglie di cavolo, cicoria o tutte quest'erbe insieme, la cosidetta mmenesta maretata; o una minestra, 29 quando ne è tempo, di zucca [...]
[...] dinamite. 31 * ** Questionario: Carne arrosto? — Il popolo napoletano non ne mangia mai. Carne in umido? — Qualche volta, alla domenica o nelle [...]
[...] , con un paio di ceri innanzi, ce ne sono a ogni angolo di strada, nei quartieri popolari, in certe tali feste. Li fanno i bimbi, è vero: ma le [...]
[...] questa 35 emulazione. Queste illuminazioni sono pittoresche e fanno andare in estasi gli artisti — razza di egoisti che se ne stanno immersi [...]
[...] sandali, con la chierichetta rasa. Chi non ne ha incontrati nei quartieri popolari? Del miracolo di san Gennaro, fate le alte meraviglie? Quelle [...]
[...] porta fortuna, dei soldi mercati (gobbi), dei ragni, degli scorpioni, della gallina: superstizioni vecchie, chi se ne occupa? I napolitani credono [...]
[...] . Uno ne morì. Prima di spirare pronunziò dei numeri: li giuocarono, uscirono, mezza Napoli vinse al lotto, poichè il Roma aveva riportati questi [...]
[...] della giacchetta. Si vuole avere l'amore di un uomo? La fattucchiara vi arde una ciocca di capelli, ne fa una polverina, con certi ingredienti [...]
[...] dare, che non gli darà mai, esso le ha, nella sua immaginazione, dalla domenica al sabato seguente; e ne parla e ne è sicuro, e i progetti si [...]
[...] vajassa del sesto, che ne prende cinque, con la dolce speranza di uscir dal servizio, cosi duro; e si comunicano i loro numeri, fanno combriccola sui [...]
[...] angolo frigge il lardo nel tegame sul focolare, una dà i numeri, una seconda ne ha degli altri, la maesta sa i veri, tutte costoro giuocano. Le [...]
[...] pettinano per un soldo al giorno, portano in giro i numeri alle loro clienti, ne ricevono in cambio degli altri, sono il gran portavoce dei numeri [...]
[...] smorfia ossia la Chiave dei sogni a memoria e ne fanno speditamente l'applicazione a qualunque sogno o a qualunque cosa della vita reale. Avete [...]
[...] jucà manco nu viglietto; chi ascolta ne resta spaventato. Fra il venerdì sera e il sabato mattina, è tutto un agitarsi di gente che vuol giuocare [...]
[...] popolari da giuocare, quelli che si giuocano sempre, perchè è una tradizione, perchè è un obbligo, perchè non se ne può fare a meno: l'ambo [...]
[...] ogni settimana, da anni ed anni, con una fede che mai non crolla: un lustrascarpe ne 63 giuocava uno da trent'anni e glielo aveva lasciato in [...]
[...] portinaio ne giuocò uno, per quarantacinque anni, senza prendere mai nulla: la prima settimana, che, per un caso singolare, se ne scordò, il terno [...]
[...] mesi e mesi: talchè, molto spesso, il grembiule si è consumato, la veste è lacera, le camicie sono bucate, la povera donna ne ha pagato tre volte [...]
[...] , detto piuttosto o sanghe de galline, per rispetto al nome del Redentore, se ne ride del municipio. Del resto, tutto questo è bellissimo pel [...]
[...] trovatelle: e fra le bimbe e i bimbi, allora svezzati o già grandicelli, ella ne sceglie uno con 89 cui ha più simpatizzato, e, fatta la [...]
[...] creatura fiorisce in salute e in bellezza, la madre ne va gloriosa come di opera sua, cerca di mandarla a scuola o almeno da una sarta per imparare [...]
[...] lavoro ha un bambino, ma non ha latte. Vi è sempre un'amica o una vicina o qualunque estranea 92 pietosa che offre il suo latte; ne allatterà due [...]
[...] la zia, saluta, saluta a mammà. E se ne andava tranquillamente senza mormorare, 94 mentre la madre, dal finestrino della cucina, guardava ancora [...]
[...] la conosceva personalmente, chi l'aveva intravista, chi ne aveva solo inteso parlare. La famiglia era notissima. I vecchi si ricordavano di aver [...]
[...] - 4 - sui cuscini di un sontuoso landeau. Quando appariva in un salotto, le altre signore istintivamente se ne allontanavano, togliendo gli [...]
[...] , finchè la sala ne potè contenere, passando, senza guardarli, in mezzo ai pochi uomini che sorridevano con maggiore o minor discrezione, con una [...]
[...] legge è uguale per tutti. — I gobbi portano fortuna — disse il sindaco allegramente. — Infatti — saltò su una piccola signora magra — io ne tengo [...]
[...] posto insieme cogli altri nello scompartimento esposto al pubblico, e se ne stavano - 14 - mezzo nascoste tra i cortinaggi, sull'uscio [...]
[...] ? — Bisognerebbe pensarci. — Un motto che sintetizzi le tue idee, le tue aspirazioni, capisci? — Ebbene, se non è altro che questo: Divertirsi! Che ne dite [...]
[...] posso tacere; e perchè non vorrei che la notizia ti giungesse per altra via, malignamente travisata. La nostra Lydia ne ha fatta una delle sue [...]
[...] pastorella arcadica, se ne va per monti e per valli. Nessuno le darebbe sedici anni a vederla, e fino ad un certo punto si capisce come l'anno [...]
[...] Leopoldo è stato quello che ne ha sofferto di più. Egli è un gentiluomo di stampo antico, ligio alle consuetudini della buona aristocrazia [...]
[...] entro quelle sembianze fredde, ne esce viva e vera la soavissima figura della mia antenata. Ma perchè si chiamano ardenti solamente quelle passioni [...]
[...] che toccano il senso? L'anima nostra non è un focolare sempre acceso? Io sono fredda, dicono, eppure mi sento capace di tanto amore che ne soffro [...]
[...] . — Alla cintura forse... — suggerì timidamente don Leopoldo. Ella si voltò a guardarlo: — Che bravo zio! Ma te ne intendi tu di queste cose? Lo [...]
[...] guardava fisso, coi begli occhi ridenti, dove brillava una punta di malizia. Egli ne fu turbato, e per darsi un contegno incominciò a infilare i [...]
[...] , ignorante ancora del male che fanno queste freccie invisibili, e continuò a guardare il cadetto di marina, finchè questi se ne accorse, e [...]
[...] , abbassando per metà le palpebre e il tono della voce: - 55 - — Benissimo: e lei? L'orchestra intuonava una polka. — Non ha impegni? Sì, ne aveva [...]
[...] eroico della galanteria, se ne stava chino sulla poltrona di donna Clara, mostrando la dentiera col più grazioso de' suoi sorrisi. Lydia [...]
[...] - — Date a me — disse Lydia, e ne vuotò un intero calice, delicatamente, con mossettine da uccello che si tuffa nel beverino. — Eccomi battezzata. Poi [...]
[...] impazienti dallo scollo dell'abito e offrirsi ai due o tre giovanotti che la circondavano, così allegra che la sua bellezza ne sembrava irradiata [...]
[...] - 80 - cuore né di intelletto, trovandolo buffo, ne rideva. Sulle prime s'era prestata, per civetteria, ad accogliere gli omaggi del giovane [...]
[...] subito, riattaccando - 83 - il discorso con alcune frasuccie insignificanti. Del resto, che cosa glie ne importava? Si sentiva superiore ad [...]
[...] i gomitoli di seta che teneva sui ginocchi: — Sai, Clara, quanto bene voglio alla piccina. — Non ne dubito; ma le tue idee sono arretrate di [...]
[...] quelle orribili donne che fanno fuggire gli uomini; guardami, zio, e dimmi, da senno, se ne avresti il coraggio. Ti sembrano piedi questi da [...]
[...] , che sembrava librata al di sopra di tutte le meschinità. Se ne accorse ella stessa, e, quasi per giustificarsi, soggiunse: — Non voglio farmi [...]
[...] cattivo nella natura umana; se ne sentiva umiliata. La sua purezza di sensitiva la consigliava a rifugiarsi in sè stessa davanti a simili attacchi [...]
[...] smettere l'eterno sorriso di scettico? Benelli, che adora sè stesso condensato ne' suoi articoli? C'era Giavazzi molto intento allo spettacolo, ma [...]
[...] ; mostrarsi eroica, paziente e rassegnata per non incomodarvi troppo quando ne siete stanchi; o come le è dovuto attendere il vostro beneplacito per [...]
[...] entrare nelle feste della vita, un vostro cenno ne la farà uscire. Il cattivo esempio ci viene nientemeno che da Salomone. Quel barbaro lasciò [...]
[...] un passo verso di lei, attratto; le prese i due polsi, avvicinandosela sempre più. Ne' suoi occhi chiari s'era accesa una fiamma. Lydia provò [...]
[...] una pozione e ne stava aspettando l'esito, scambiando di tratto in tratto brevi parole con don Leopoldo. - 143 - All'alba, lo stato di [...]
[...] donna Clara non era punto migliorato. — Zio, zio, che te ne pare? — mormorò Lydia, buttandosi nelle braccia del vecchio gentiluomo. Ed egli [...]
[...] ! mamma! — e poi cadde bocconi sul cadavere. IX. Quel dolore era piombato così improvvisamente nella vita frivola della fanciulla, ch'ella ne [...]
[...] delicata forma greca, un po' gracile, di una attrattiva finamente aristocratica. Parve bella anche a coloro che ne avevano tante volte discussi [...]
[...] ne provò - 167 - un vero dispiacere. Il suo istinto generoso le suggerì subito di venire in aiuto di quei due sventurati, e offerse [...]
[...] all'amica tutto quello che la fatalità le aveva portato via. Quel bisogno sublime di dare, che già le era apparso ne' suoi tentativi di beneficenza [...]
[...] sperimentale della vita, ne aveva preso come sintesi il concetto pessimista, trovandosi per tal modo a guisa di una bimba negli abiti di una nonna. Ma [...]
[...] che monta? La gente pensava ch'ella avesse già attraversati i periodi fisiologici che conducono le bimbe a diventare nonne. Amiche non ne [...]
[...] del giardino. Lesse in quei mesi tutti i romanzi di Flaubert, di Daudet, di Droz e i nuovissimi di Maupassant e di Bourget; ne lesse anche di [...]
[...] testine incipriate, si sentivano volare i baci. Parve a Lydia che in quel cantuccio intimo dovesse pure trovar posto un panierino da lavoro; ne [...]
[...] sollevarsi dalla poltroncina, ma trovò che non - 210 - ne valeva la pena. Nulla valeva la pena di nulla; se c'era qualche cosa di buono nella sua [...]
[...] ne accorse e gli domandò: — Che pensa? — Nulla. — Non è vero. Egli non persistette a negare. — Forse riflette alla bizzarria della nostra [...]
[...] di fanciulla. — Come è seducente questa, nevvero? Che spalle! Oh esser bella così!... — Che ne farebbe? - 218 - — Forse amerei. Sì, io avrei [...]
[...] ch'io me ne sia accorta... - 219 - Calmi scosse il capo. — Non crede che ciò possa accadere? — No. Lydia abbassò gli occhi, e per qualche [...]
[...] centimetro meno della sua. Ma non erano ancora al tempo dell'invidia. Lydia si mostrava entusiasta della sua baronessa, ne parlava con tutti [...]
[...] madre. — In quegli occhi — diceva Calmi — ci sono altri vent'anni d'appetito per gli uomini, dieci per l'écarté, e non mi stupirei che ne [...]
[...] ? — Oh! gli altri mi prenderebbero, credo; qualcuno per i miei begli occhi, e tutti per la mia dote; ma non me ne piace alcuno. — Non conviene avere [...]
[...] , già caldo. Senza piano stabilito, Lydia prese una stradicciuola nei campi; avrebbe fatto venti passi o ne avrebbe fatti cento, questo le era [...]
[...] semplicemente come spettatrice allo sfilare caleidoscopico delle impressioni. " Bella quella siepe! Ne cherche pas quels doigts ont effeuillé [...]
[...] busto; forse mi confondo, sono le messicane che non lo portano; ma fa lo stesso, vorrei vederle a quarant'anni... Ne cherche pas quels doigts [...]
[...] sola che se ne stesse muta. Non sapeva pregare. Le venne bensì una voglia grande di conoscere quel canto, di ripetere quelle parole soavissime [...]
[...] , non ne parlò più dietro una semplice, leggerissima insistenza di Théa. Ognuna di queste persone, compiendo il giro quotidiano dell'esistenza in [...]
[...] spinse il cavallo a galoppo, ?nchè giunse a un gruppo di salici, dove il giorno prima egli si era impigliato colla faccia; ne strappò due o tre [...]
[...] Kepbsky sorridendo — vi posso dunque accompagnare? — Certo. — Che dirà il mondo? — Non me ne parlate! - esclamò Lydia con disgusto. — La France c'est [...]
[...] svolto, vedendo che si stendeva un'altra via lunga, deserta, allagata da sembrare un ?ume, Lydia fu presa da scoraggiamento. — Non ne posso più [...]
[...] strinse nelle spalle; rassegnata e sorridente. — Lasciatemi asciugare i vostri piedi. Ella ne sollevò uno, ?duciosa e grata, con uno sguardo di [...]
[...] . — Eppure non mi è nuovo. Forse ne sentii parlare al Circolo, appunto da amici miei che tornavano da Vienna. Alcuni giorni dopo, Calmi diceva a Lydia [...]
[...] amereste anche se fossi povero, Lydia? - 312 - Che raggio celeste ne' suoi occhi! Un'ombra soavissima ne smorzava l'ardore, mentre stringeva le [...]
[...] per la malignità del mondo. Ecco dunque tutte lo colpe di Keptsky: imprudonte, avventato; e se ne confessava come di falli gravi, spontaneamente [...]
[...] è un solo Riccardo Keptsky, il quale non è conte, non ò tenente degli usseri poichè ne venne cacciato, e non è nemmeno un uomo onesto avendo [...]
[...] lasciandolo parlare e ?ngendo una attenzione scrupolosa. Sembrava che egli, Keptsky, l'elegante giovane della ?ne del secolo, fosse contemporaneo [...]
[...] e sua nipote ne parlavano, esaltandosi a vicenda, seoprendogli ogni giorno nuove attrattive. Dalla Villa poi giungevano un dì sì e l'altro no [...]
[...] ipocrita. Era preparato a vedere Lydia in deliquio, ma non ne fu nulla. Statte ritta nella sua poltroncina, le dita aggrappate a' bracciuoli, le labbra [...]
[...] . — Obbligato in?ne a dare le dimissioni di uf?ciale, disperato, senza un soldo, rovinato nella riputazione, venne in Italia, dalla sua amante [...]
[...] marmorea che ne accentuava il tipo delicato. Da un nastrino nero che le cingeva il collo un dianmnte scintillava; era ancora vestita. La cameriera [...]
[...] per cliente e ne sarò contento. - Come diavolo lo sai? - domandò Pietro. - Ma... l'ho saputo da mia moglie: le donne sanno tutto. L'avrà saputo dalla [...]
[...] a te? - Ne sarei contento, ripeto. - E allora, dimmi, che razza di gente è la famiglia Noina? - Tu che sei nuorese lo devi saper meglio d'un [...]
[...] frutta messo in mostra vicino alla porta. - Un forestiere vicino ne sa più di un compaesano lontano. Senza smettere di scacciare le mosche, il [...]
[...] stesso zio Nicola che se ne intende... - Ah, è vero, egli è un ubbriacone? - domandò Pietro. - Dicono fosse ubbriaco quando, il mese scorso, cadde da [...]
[...] nello spiazzo, assieme alle altre vicine, come fa anche zia Maria. Se ne sta nel suo cortile, accanto al portone spalancato, e se qualche [...]
[...] scorso ce le hanno tutte rubate. Quest’anno le venderemo e ne ricaveremo almeno una ventina di lire. Cosa dici tu, Pietro? - Io? Non so. Non ho [...]
[...] prestissimo, verso le due pomeridiane. Coglieremo assieme le pere e le porteremo via in una sol volta. - Ecco, ella ha paura che nel coglierle ne [...]
[...] ' socchiusi, lo affascinavano. 28 Legato il cavallo, ella sedette per terra e si levò le scarpe. Il servo la guardava con insistenza, ed ella se ne [...]
[...] sfiorò il petto, balzò sul grembiale, ne fece cadere il contenuto. - Ah, - gridò Sabina, infantilmente spaventata, mentre Maria curvavasi giù a [...]
[...] confidava alla ricca cugina la mezza dichiarazione d'amore ricevuta dal servo, ed entrambe ne ridevano. No, Sabina non l'amava; egli s'era scioccamente [...]
[...] altro da noi. Chi ci vuol bene? Nessuno. Se Malavide ha un'avventura amorosa, un momento dopo non se ne ricorda più; s'io vado dalla moglie del [...]
[...] palpitante; ma appena egli ebbe coscienza del suo desiderio se ne vergognò, arrossì e chiuse le palpebre. 44 Per alcuni istanti non udì che il [...]
[...] matrimonio. Eppoi è così istruita! Ella tiene i conti e i registri come un notaio: ella ne sa quanto un avvocato. Senza di lei come avremmo fatto io e [...]
[...] l'acqua sporca, ne versò una secchia di pulita e si lavò; poi, col barbone stillante, entrò in cucina, s'asciugò, e sedette al suo posto distinto [...]
[...] pratico ce l'ho. Se ne son visti tanti che han fatto fortuna! Ma no, - pensava poi. - Quelli che han fatto fortuna hanno rubato, oppure hanno, come zio [...]
[...] maldicente. - Come va, Pietro? - Bene. Dammi da bere. - Accidenti come sei assetato. Eppure i tuoi padroni, del vino ne hanno. - Lascia stare in [...]
[...] tratto di strada, zoppicando più del solito. Era una giornata umidiccia, e la gamba di zio Nicola se ne risentiva. - Ah, Pietro, Pietro, che bella [...]
[...] malattia mortale s'era sviluppata in lui, ed egli ne sentiva tutto il pericolo. 62 - Dio mio, San Francesco mio, toglietemela dalla mente [...]
[...] non se ne domandava il perchè. Qualche volta si disperava ancora, ma non invocava più l'aiuto di San Francesco o dell’anima beata di sua madre [...]
[...] del nuovo servo: tutti ne erano contenti, ma la padrona giovane si sarebbe strappati i capelli per la vergogna, se avesse dubitato di ciò che [...]
[...] averci pensato bene. - Zia Luisa mia, la mia bocca si apre senza che io me ne accorga. Oppure la severa principalessa minacciava le fanciulle col [...]
[...] . Poi anche loro se ne andarono, con le anfore colme dritte sul capo; e la fontana gorgogliò nel silenzio vaporoso del crepuscolo. Sabina continuava [...]
[...] caraffa e il bicchiere. - Tu non andrai alla messa? - domandò Pietro. - Io? Io no, davvero! Me ne vado subito a letto, appena avrò cenato. Io non ho [...]
[...] occorrerà molto vino per riscaldarlo. Cosa ne dici, tu? » Pietro rispose: « Il mio cuore è già freddo, perchè io sono un povero servo e nessuna donna [...]
[...] col piccolo capitale metterò su un negozio di buoi. Me ne intendo io, di buoi, sapete. Chi lo sa? potrò fare fortuna. Anche voi, padrone mio, avete [...]
[...] non rifiniva di lisciarsi i capelli e la barbetta, guardandosi a lungo gli occhi, le labbra e la fronte. Si trovava bello, e se ne rallegrava [...]
[...] . Volevo parlartene prima, ma non ho avuto mai l'occasione. Devi però promettermi che, qualunque cosa tu possa decidere, non dirai mai che io te ne ho [...]
[...] . Che dire? Sabina gli voleva bene? Chi se ne ricordava più? Quell'amore era stato per lui simile alla fiamma fugace del musco secco, mentre [...]
[...] colpa ne hai? Siamo tutti eguali davanti a Dio. Egli capì che ella parlava così perchè aveva paura d'irritarlo; ma si fece più ardito. - E allora [...]
[...] farebbe zio Nicola sapendo.... Dio ne liberi, potrebbe provocare uno scandalo, forse un fatto di sangue... Meglio tacere, essere prudenti, evitare i [...]
[...] . Che Pietro fosse uscito? L'idea che il giovine, per non subire lo sfratto minacciato da lei, se ne fosse già andato, le sollevò il cuore. Ma entrando [...]
[...] fuoco, poi balzò in piedi e si scosse tutto. - Maria, - disse. - ti prego di scusarmi se... sono stato pazzo. Non dir niente a tuo padre. Me ne andrò [...]
[...] ad ascoltar la predica. Pietro la guardò; i suoi occhi ardevano e la fissarono a lungo, insistenti e avidi. Ella ne arrossì. - Se tu vuoi, vengo [...]
[...] , immobile accanto a lei. - Son venuto per vederti soltanto. Se vuoi, me ne vado via subito. Ella non seppe che cosa rispondere, ma instintivamente si [...]
[...] ne accorgo... - Ma cosa vuoi che venga a fare? - Così, per vederti. per... vederci... Perchè anche tu mi vuoi bene, lo so, sì, ora mi vuoi bene [...]
[...] favole, rubata dall'orco; i suoi capelli erano così lunghi ch'ella gittò la sua treccia per la finestra e il figlio del re se ne servì come d'una [...]
[...] donna? - È brutto. - disse Maria. - Chi disprezza compra. - È consigliere comunale. - È ricco. - Ha quattro tancas: fra poco ne attraverseremo una [...]
[...] d'una vittima necessaria. Che colpa ne aveva lei? Sapeva forse lei che Francesco Rosana le sarebbe apparso quella notte in mezzo alle tancas [...]
[...] con zio Nicola, passava qualche volta nella via. Egli era veramente innamorato, tutti se ne accorgevano ed egli non lo nascondeva. Ma trascorsi i [...]
[...] quindici giorni, Maria ne chiese altri sette per decidersi. - Ancora! - disse Francesco, quasi offeso. - Ma questo è un martirio. Egli credette [...]
[...] e meraviglia. - Come sono sciocche le donne! Sciocche tutte! Perchè vuoi licenziare quel servo? Dove ne troverai uno migliore? Se Pietro Benu è la [...]
[...] voglio perdermi... no... perchè Maria, ne son certo, mi ama ancora... Devo, devo frenarmi, devo vincermi... per amor suo. Davanti alla casa dei padroni [...]
[...] . Ma giacchè sei qui riposati: ripartirai domani mattina. Sì, ti darò il chinino; ne ho comprato giusto una boccetta; anche Maria ha avuto la [...]
[...] potè indovinare la vera cagione del repentino mutamento di lei. Egli l'aveva collocata tanto in alto, tanto in alto, come una stella: non ne [...]
[...] sotto il suo tetto. Mi ha tradito senza che io me ne accorgessi. Bisogna che anch'io diventi maligno, calcolatore, astuto... E diventava maligno [...]
[...] avvertito i carabinieri. - Bobòre, - gridò Pietro, minacciando e supplicando, - io sono innocente! Fammi rilasciare o te ne pentirai! Io non ti ho mai [...]
[...] colpa se ti hanno arrestato. Io sono un povero diavolo: è la terza pecora che questi demoni qui mi hanno rubato; ora non ne potevo più. I contadini [...]
[...] socchiuse gli occhi maligni. - Che ne sai tu, - disse, - che io non mi sia lasciato prendere apposta? Io uscirò dal carcere più bianco d'una [...]
[...] Maria. E ne provò una gioia velenosa; gli parve d'aver acquistato un'arma, buona per difesa e per offesa! 186 I giorni intanto passavano [...]
[...] stupido; mi lascio offendere senza reagire, e non sono capace di prendere il bene dove lo trovo. Che colpa ne ho io? Ah sì! - diceva Pietro con [...]
[...] rispondeva; ma appena si trovava sola balzava di qua e di là, rubacchiava quanti più dolci poteva e se ne riempiva le tasche, il seno, le calze... Maria [...]
[...] fazzoletto a fiorami, e un cordoncino nero intorno al collo, ella se ne stava seduta accanto ad un braciere colmo di brage e chiacchierava con le parenti [...]
[...] con stivalini lucidi! Che ne pensi? Sabina sorrise, un po' sdegnosa. Possibile che Maria non avesse altre preoccupazioni, quella mattina? Perchè [...]
[...] , ne la persuase lo sposo quando, entrando all'improvviso, si fermò a guardarla con occhi scintillanti. (1) Gonne 202 - Come sei bella [...]
[...] dunque comunicarti in peccato mortale! - Se i baci son peccati, quanti ne faremo! Ella s'avviò: un'ombra le oscurò nuovamente il viso: il ricordo [...]
[...] decoro e Maria per dispetto; sì, ella cominciava a stizzirsi nel veder Francesco bere un po' troppo. Pietro ne avrebbe certamente riso. Il largo piatto [...]
[...] , - disse poi al giovine proprietario. - Addio, zio Nicola. - Come, te ne vai, Pietro? Bevi almeno. - Ebbene, date qui. Egli bevette un bicchiere di vino [...]
[...] giovanotti attraversarono il cortile e se ne andarono: Maria mostrava a Francesco la monetina donatale da Pietro; egli sorrideva e diceva scherzando [...]
[...] , - disse, col suo linguaggio bizzarro: - come è vero Dio, non se ne vedranno più, in questo vicinato, nozze così di lusso. 221 - Abbiamo [...]
[...] . Infatti s’avviò verso il ruscello, sulla cui riva le felci spiegavano i loro ventagli dentellati, ne falciò un mucchio e prima di portarle nella [...]
[...] capanna lasciò che il sole ne assorbisse la rugiada. Verso mezzogiorno arrivò il servo con un carro carico di roba: materassi, cuscini, coperte [...]
[...] , provviste. Maria mise in ordine ogni cosa; poi i due sposi se ne andarono a veder le vacche e a visitare tutta la tanca. Il sole quasi ardente inondava [...]
[...] e lo gettava nell'acqua fresca; poi ne cominciava subito un altro. Francesco ed il pastore eseguivano anch'essi, col cacio così ridotto, graziosi [...]
[...] ne mancava una. Al solito, una breve questione sorse tra padrone e servo, poi entrambi s'allontanarono per cercare la vacca. Maria rimase per la [...]
[...] . - Vedrai che non si ritroverà. Ah, la finiremo male con Turulia; egli è veramente un nibbio. - Che colpa ne ha lui? - Che colpa? Glielo [...]
[...] , - disse Sabina; e se ne andò fra le macchie in cerca di fiori, dai quali succhiava il miele. (1) Burrone. 238 Dopo mezzogiorno ella si [...]
[...] quell'ambiente già così tranquillo e ordinato, pareva ne restassero sbalordite. Il disordine regnava in tutte le camere; levate le cortine [...]
[...] ne risente... - E quei pastori che l'hanno lasciata sola, là, nella capanna di Antonio Pera! Era cosa da farsi? 255 - Ma credevano che [...]
[...] . Sia maledetto il latte che nutrì il tuo assassino; spuntino rovi sul suo cammino; che la giustizia lo afferri e ne faccia strazio. - Con sette colpi [...]
[...] , seppi della disgrazia: ne rimasi stordito. Ma come, come accadde? Maria sollevò gli occhi, li fissò negli occhi di Pietro. Una freccia non avrebbe [...]
[...] più tardi il fatto da lui narrato risultò vero, e tutti i proprietari ai quali erano stati rubati tori e vacche ne incolparono il servo di Francesco [...]
[...] ardentemente che ella dovette di nuovo abbassare gli occhi. - Bisogna che me ne vada; altrimenti tua madre potrebbe accorgersi del mio turbamento [...]
[...] tormentarmi. Ti credo, ho detto; ora sono tranquilla. Sì, vattene. - Sì, me ne vado. Se vuoi non ritorno più... Dimmelo, dimmelo... Ella non rispose [...]
[...] la sua antica condizione. Un giorno, poche settimane dopo la morte delle zie, mentre egli se ne stava davanti alla sua casa, badando all'opera dei [...]
[...] si turbava ogni volta che vedeva la casa dei Noina. - Come ne rifiuterà ancora... - Sta attento, ragazzo. Sta anche attento che essa non si stanchi [...]
[...] promettevi che mi avresti atteso anche dieci anni; invece ne sono passati appena sette; e dunque mi respingi? Non mi vuoi? Non hai pietà di me? Maria [...]
[...] scomparve; il cerchio si fermò. - Bravo! - gridò l'Antine, agitando il braccio verso il vincitore, che era arrivato a toccare il cerchio e ne aveva [...]
[...] e se ne andò. L’Antine, seguito da Giuseppe Pera, s'avvicinò a Pietro e lo guardò sorridendo. - Hai veduto? - gli disse con intenzione. - Così si [...]
[...] , tre povere donne seguirono i loro uomini. XXII. Il secondo matrimonio di Maria si ordiva nel massimo segreto. Nessuno ne sapeva nulla; neppure [...]
[...] accompagnava Pietro fino al portone quando egli se ne andava, 295 e pareva vigilasse e si prendesse il gusto crudele di separare i due [...]
[...] , - rispondeva zia Luisa, ripiegando il broccato e avvolgendolo nella carta velina. Fino alla vigilia del matrimonio tutti ne ignorarono la data precisa [...]
[...] credo più in Dio. - Tu sai che non bisogna sposarsi in peccato mortale, - disse Maria con voce insinuante. - Peccati ne avrai commessi in questi anni [...]
[...] quella di Maria e di Pietro. Zio Nicola e zia Luisa se ne andavano quasi tutti i giorni in campagna, dalla mattina alla sera, per lasciare in libertà [...]
[...] diradarsi. * * * Un giorno ella se ne stava seduta presso la porta di cucina, all'ombra della casa, e trapuntava una camicia di Pietro. Era sola. Zio [...]
[...] che era lei. E quando se ne fu assicurato trasse lentamente dalla borsa una lettera con cinque grossi sigilli, sui quali si notava l'impronta d'un [...]
[...] stata in un paese ignoto, dove aveva veduto cose terribili e grandi, e ritornava mutata e vedeva intorno a sè ogni cosa mutata e ne provava terrore [...]
[...] abbandonata a lui come l'ultima delle donne. Egli era buono, allora; ella lo aveva creduto docile e mite come un bambino e ne aveva fatto od aveva creduto [...]
[...] del male per lei sola, ma che colpa ne aveva, lei? Era forse stata la prima a guardarlo?... Anche se ella non avesse sposato Francesco, Pietro [...]
[...] madonnine e da santi rustici sorridenti dalle pareti, le ricordava quegli otto giorni di ebbrezza: la sua persona ne fremeva ancora. Come fare? Come [...]
[...] di terra! Che colpa ne ha lei se ha dovuto lottare e se ancora deve lottare per non essere vinta e presa al laccio nell'agguato terribile della [...]
[...] sapevamo spiegarci per quali circostanze la contessa fosse morta in quel luogo e Angiolini ne accompagnasse il feretro; per un movimento [...]
[...] che Pietro me ne dia prima il permesso. Addio. 6 Tre mesi dopo rividi Angiolini al Caffè di Sicilia. Gli domandai di Brusio: era ritornato [...]
[...] piedistallo, nella sua giusta luce, al suo posto insomma. È un giovane quale se ne incontrano molti in Sicilia: sangue arabo in vene andaluse [...]
[...] delle marionette, da chi non ne vedesse il filo motore ch'è il cuore. Cinque giorni dopo, all'ora solita, noi incontriamo i due amici, che [...]
[...] tuono: buona sera; come stai? mi ami sempre? non quanto me... ecc. ecc. poichè le varianti sono pochissime!! In fede mia che ne ho abbastanza di [...]
[...] !... – Parola d'onore! – esclamò sghignazzando Pietro, – che tu ne sei innamorato cotto. Va, Raimondo, amico mio, tu farai il tuo cammino, coi [...]
[...] sbarazzato di una noia, senza i ritornelli soliti di traditore, Iddio è giusto, ecc. Pietro ne rise esso pure, e strinse con effusione la mano [...]
[...] che amai alla follia... Che 14 fece quella giovanetta, per la quale avevo pianto... ne ho vergogna anche a pensarci... pianto dinanzi a te [...]
[...] profumata ed involto in una sopracoperta piccolissima color rosa; colla stessa flemma ne prese un sigaro ed un fiammifero. Acceso il foglietto [...]
[...] produzioni-erba non valgono il fumo delizioso di questo regalia; io ne faccio un altro: Amor di donna, e d'uomo, se si vuole, non dura più di cenere di [...]
[...] ... sirena... – To... to... to!... Pietro, amico mio, ne saresti innamorato?... – Io! – rispose il giovane scrollando le spalle, come cadendo dalla sua [...]
[...] sua imaginazione. Poscia, come arrossendo del suo trasporto, si mise a ridere fragorosamente, esclamando: – Che ne dici della mia tirata, Pilade [...]
[...] . – Ne ho forse il tempo? Sai bene che gli esami son vicini, e non ho ore da sprecare andando a spasso; sai pure che col professore Crisafulli non [...]
[...] più, e ciò ti farà ammalare invece di farti proseguire i tuoi studi. Prendi qualche ora di riposo; ne hai bisogno. 23 Pietro amava sua madre [...]
[...] prenderla tanto sul criminale; infine ne vengono approvati tanti più asini di me!... Usciamo. – Usciamo pure. Hai fatto colazione? – Non ci penso; mi [...]
[...] ?... – Proprio lei!... Ma che diavolo!... Ne saresti innamorato?... – Mi credi forse pazzo da legare? – rispose Pietro con un sorriso che dissimulava [...]
[...] ! – disse Raimondo sorridendo. – O guarda i passeri che saltellano fra le frondi. Credi sul serio ch'io ne sia innamorato? – Ne parli tanto [...]
[...] pour la quadrille! fu gridato. Pietro si alzò e prese il cappello. – Se ne va, così presto! – Sì; devo andare a finire le tesi... 36 – O a [...]
[...] soltanto. – La contessa di Prato? – La conosci? – Per bacco! Al ritratto che ne fai... non c'è altra qui che possa appropriarselo. – È veritiero [...]
[...] secondo dei suoi adoratori presenti, senza calcolare gli assenti... Perdio! perchè ti fai triste?... ne saresti innamorato sul serio?... – Sei [...]
[...] mani colle sue manine affilate e bianchissime, e se ne lisciava la fronte, e le nascondeva fra il setoso volume dei suoi capelli, e se le [...]
[...] temo che tu ne possa abusare, poichè sei figlio di un uomo onesto e manterrai onorato il nome che ti diede. In quanto a me... – e la povera donna [...]
[...] protagonista fermo al suo solito posto. Narcisa ne scese più lestamente del solito, e scomparve quasi subito insieme al conte. La carrozza [...]
[...] i passi di lei che si avvicinava al verone, e vide la sua ombra che intercettava il lume che ne rischiarava il vano. 52 Ella si appoggiò [...]
[...] faceva vibrare con forza le sue pulsazioni; allorchè sentì battere sì violentemente le sue arterie ch'egli ne udiva quasi il sordo rumore con [...]
[...] vale disperarsi per colei?... quali diritti 56 ne ho io?... Siamo uomini, perdio!... come dice Raimondo... Ma chi dice questo spesso è segno [...]
[...] arruffati e si schiacciava il suo cappello a cilindro. Per fortuna Pietro aveva studiato la scherma del bastone con maggiore attenzione di quanta ne [...]
[...] mischiarsi a quella società elegante che non sentonsi in diritto d'avvicinare coi loro cenci, e per farlo ne cercano il coraggio nella ebbrezza [...]
[...] giorni pei passeggi e al Teatro; ne domandò agli amici: nessuno l'avea più veduta. Risoluto di trovarla ad ogni costo andò a far visita in casa A [...]
[...] . – Lo conosce? – No; ne ho udito semplicemente parlare; è un dramma che ha incontrato moltissimo, a quel che pare; e di cui i giornali si sono [...]
[...] rivolto sul giovane sottotenente. La folla chiamò invano replicate volte l'autore. – Che ne dite del dramma? – domandò la contessa all'ufficiale [...]
[...] . – Molto bello, in verità; e anche assai applaudito. – E dell'autore? – Che volete che ne dica?... ch'è un autore come tutti gli altri; – soggiunse [...]
[...] segreta speranza di mettersi in relazione con Narcisa; e che egli avea adottato quel mezzo come ne avrebbe adottato un altro, se gli si fosse [...]
[...] importanza di quanta se ne dà a sentimenti che non si dividono; avea riletto due o tre volte una parola, quell'o invece... che un momento avea [...]
[...] parvero la completassero, e ne fossero la degna risposta, mormorando fra i denti stretti dal sarcasmo: – Ah! costei ha paura che io le uccida il [...]
[...] marito!... costei si rivolge al giovane di Catania, e ne accenna la memoria, come si farebbe di un balocco ad un fanciullo per ottenere il suo [...]
[...] passi ella mette una palla in un anello. Ho assistito al più strano duello ch'io abbia veduto, ed ho l'onore d'assicurarle che me ne intendo un [...]
[...] cedermi per un quarto d'ora quel biglietto, come io ne l'avea pregata, non avrei avuto la sfortuna, a quest'ora, di esser sì poco creduto. Brusio [...]
[...] contessa!... peccato che lei non abbia la fortuna di conoscerla intimamente... – Me ne rincresce di cuore. Sicchè?... – Sicchè ho saputo dalla [...]
[...] , abbracciandolo; come le ne sarei grato!... – E se lei crede che due righi potrebbero esserle utili presso la signora di Prato... – Ella è la bontà in [...]
[...] lasciare indistinte le forme degli oggetti, vi crea mille nuove immagini, e ne popola la semi-oscurità di quei mille sogni incantati, di quelle [...]
[...] risoluzione di espiarli... E voi? – Io non me ne trovo che uno!... ma sì grande... che io non oso rammentarlo senza arrossire in faccia a voi... 98 [...]
[...] ... Perdonatemi, non m'interrompete. Allora non sapevo chi fosse, non conoscevo che un giovane come se ne veggono tanti, inferiore fors'anche a quei [...]
[...] passare i suoi labbri sulla fronte e gli occhi di lui con mille baci muti della sua bocca tremante che ne formavano un solo. – Che vita [...]
[...] tetto... ho veduto la sua camera... Qual camera! se la vedesti, Raimondo!... «Un uomo che non avesse mai conosciuto Narcisa ne immaginerebbe il [...]
[...] ne avvedessi. Sentii stringermi il cuore da una mano di ferro... Ti seguii trepidante, divorando degli occhi il tuo passo, i tuoi movimenti, il [...]
[...] parole... come io ne aveva bisogno!... E... e... se qualche giorno... se mai... – ed io stentavo a proferire fra i singhiozzi che mi soffocavano, – tu [...]
[...] questo bisogno ardente che ne ho!... «Quand'io gli parlo della sua tristezza, della sua preoccupazione, della sua freddezza sin'anche, egli si [...]
[...] mi ami più!... «– Narcisa! te ne supplico... queste parole mi fanno male! – m'interruppe egli impallidendo. «– Oh, per pietà!... per pietà [...]
[...] inaridiva le lagrime sulla mia orbita... Egli non ebbe una parola... una sola!... o piuttosto non ne ebbe la forza... Egli rimase colle labbra [...]
[...] , che vorrebbe imporsi. «No!... tale martirio non può durare per entrambi... Io sarò forte!... sì, quest'amore istesso me ne darà la forza [...]
[...] nell'abisso che dovevamo traversare era buio profondo; e gli echi ne erano mugghianti; e gli sprazzi di spuma biancheggiavano come giganteschi fantasmi [...]
[...] , poichè la sete che ne ho è ardente, divoratrice, e che mi fugge sempre dinanzi come un fuoco fatuo... Io avrei paura, rimanendoti più a lungo [...]
[...] prendere Brusio per condurlo da sua madre, come Narcisa ne avea avuto sentore. Con un solo sguardo egli vide di che si trattava, e senza perder [...]
[...] che gli avevano recato ove avea sciolto del sapone. Ella ne inghiottì avidamente due o tre sorsi, afferrando il bicchiere come se avesse voluto [...]
[...] . Vi siete offesa? RIRICCHIA. Ne avete composte altre canzoni? Lo sai che don Micio è poeta? Gli manca di esser cieco e di andare, col violino, a [...]
[...] arrabbiare. Ed io, per starti vicino, per vederti e parlarti ogni giorno, faccio il servo a questo gran ladro dello Storto!... non ne posso più [...]
[...] più tardi. Dov'è? Che ne so? Tornate più tardi... (La popolana va via). Ah, sì? Sangue di...! RIRICCHIA. Puoi fare a meno d'insaguinarti con me [...]
[...] (interponendosi). Via! Cose da niente. TESTACCIA. Torno a dirvelo: Chi vi ci mescola? DON CESARIO. È un padrone tuo. TESTACCIA. Di padroni ne riconosco uno [...]
[...] devi nominarla nè punto nè poco! RIRICCHIA. Mamma! LA GNÀ PAOLA. Non ne ho paura, sai? DON CESARIO. Deve durare ancora questa commedia? TESTACCIA [...]
[...] . Me ne vado! Me ne vado! (a Riricchia). Chi sa che un giorno non dobbiate dire, piangendo - scrivetele sulla fronte queste parole - : Ho cangiato [...]
[...] d'ambra antica - ora non se ne trova più così chiara e bionda - e la mostrai a la gnà Riricchia che era seduta davanti a la porta, come poco fa, e [...]
[...] una sigaretta, ed esce senza salutare). SCENA VII. MASTRO COSIMO, RIRICCHIA E LA GNÀ PAOLA LA GNÀ PAOLA. E che ne faremo di tutto quel pesce [...]
[...] ! MASTRO COSIMO. Matta! Ne ho promesso un po' a don Micio. I giovani degli speziali è meglio tenerseli amici (a Riricchia). Dimmi: è vero che lo [...]
[...] donne di spirito, in particolare, per gastigo della loro malignità, ne manchino affatto. MARIA. Con voi non si può ragionare! FEDERICO [...]
[...] buon senso, un uomo positivo. Egli suol dire: che le peggiori sciocchezze sono le inutili. Amandoci sul serio, noi ne commetteremmo una di questo [...]
[...] bella cameriera non si sia introdotta fra esse in un momento di vostra distrazione. Farete dei versi su questo soggetto? Siete capace di tutto. Ne [...]
[...] . Signora!.. Rispettate almeno l’innocenza!— Età della pietra. Una lettera di quattro pagine, geroglifici primitivi: non ne capisco più nulla [...]