[...] dei suoi scarponi, la solitudine della strada desolata che dalla chiesetta del Rosario va al cimitero: di là egli s'internò nel vicinato di [...]
[...] lunghe file silenziose, rapivano il grano, egli, addormentato a bocca a terra, aveva sognato di sposare la fanciulla. Sabina era graziosa: bianca [...]
[...] , con un ciuffo di capelli biondi sulla fronte pura. E si mostrava tenera con Pietro, e l'avrebbe amato volentieri; ma egli, svegliandosi dal suo [...]
[...] bicchiere vuoto rosso di vino. - Bah, non fare lo sciocco! La nipote di zio Nicola Noina! - disse il toscano. Egli dava il titolo di zio o zia, che i [...]
[...] , diavolo? Se la moglie appartiene ad una famiglia di principali (1) nuoresi? - La moglie sì, ma lui? Chi lo sa di dove è? Neppure egli lo ricorda. È [...]
[...] stesso zio Nicola che se ne intende... - Ah, è vero, egli è un ubbriacone? - domandò Pietro. - Dicono fosse ubbriaco quando, il mese scorso, cadde da [...]
[...] ) Le famiglie distinte del popolo. 9 vino. Fatto sta che s'è rotta la gamba, ed ora cerca un servo abile e fidato, perchè egli non può più [...]
[...] . Non ho mai rubato un'agugliata di filo. Che possono dire di me? - egli chiese, accendendosi in volto. Zio Nicola non cessava di guardarlo, e [...]
[...] accolsero con freddezza, quasi con diffidenza, ed egli si sentì triste quando entrò nella cucina ancora buia e attaccò il suo cappotto nell'angolo vicino [...]
[...] : e mentre beveva il vino rossastro, il vino di media qualità riservato ai servi ed alle persone povere, anche egli fissò la giovane padrona. Così [...]
[...] insultavano tacitamente. - Si vede che questa gente non ha mai avuto dei servitori, - egli pensava, e per dispetto, per puntiglio, lavorava alacremente [...]
[...] , vegliava, non toccava un solo frutto. Un giorno, in ottobre, mentre egli tagliava i pampini perchè il sole penetrasse meglio fino ai grappoli [...]
[...] , Maria gli passò vicino e disse: - Perchè non mangi mai uva, Pietro? - Conti i grappoli, dunque? - egli rispose, curvo, me sollevando gli occhi per [...]
[...] . - egli disse, quasi beffardo. Ma la giovine padrona si mostrava così espansiva e buona, quel giorno, ch'egli si domandò se non s'era ingannato [...]
[...] giudicandola cattiva. Ma mentre egli gettava un altro fascio di pampini in fondo al filare, Maria gli disse: - Senti, Pietro. Meglio, dopodomani verrò [...]
[...] vaghi, melanconici, sempre eguali, accrescevano il senso di silenzio e di solitudine dominante intorno al giovine servo. Egli sentiva inconsapevolmente [...]
[...] alle fanciulle, ma il cuore gli batteva, e appena Maria varcò il limite della vigna egli si alzò e salutò. - Ebbene, Pietro, che nuove? - gridò [...]
[...] Sabina, tirando forte la corda del cavallo. - Da quando non ci vediamo! Egli la guardò fisso e le sorrise. - Dà qui, - disse, aiutandola a legare il [...]
[...] questa bestia infernale che ti somiglia. Egli non rispose. S'avvicinò e legò il cavallo. Un'ombra gli aveva oscurato il viso. Anche Maria si levò [...]
[...] . Presto, che il diavolo ti comandi. Allora egli s'arrampicò su una pianta, con un cestino al braccio, e cominciò a staccare le pere. Le due cugine [...]
[...] . - Sì, a te; attenta, te la butto sul seno! - egli rispose, sorridendo e fissando il viso sollevato dl lei. 29 Infatti il bel frutto maturo le [...]
[...] Maria, e vide che vicino al viso ardente e al busto agile e colmo della cugina, Sabina appariva pallida e magra. - Uno è fatto, - egli disse [...]
[...] . - Ho da dirti due parole, - egli rispose, abbracciando il tronco d'un altro pero. Ella capì, ella sapeva già quali erano queste « due » grandi e [...]
[...] della giovine serva; i suoi occhi languidi brillarono, e la sua voce tremò di desiderio: - Dimmele ora, Pietro... - Un altro giorno, - egli disse [...]
[...] , piano, accennando Maria con gli occhi. - Verrai alla vendemmia, non è vero? Ella non rispose nè sì, nè no; egli s'arrampicava sul pero, e gli pareva [...]
[...] riflettessero lo scintillio degli olivi ondeggianti sulla china. Terminata la raccolta delle pere, egli caricò le bisacce colme sulla groppa dei cavalli, e [...]
[...] servo che s'affannava intorno ai cavalli scalpitanti. - Il diavolo vi raggiri, - egli rispose, indispettito. Le ragazze si misero a ridere, e [...]
[...] confidava alla ricca cugina la mezza dichiarazione d'amore ricevuta dal servo, ed entrambe ne ridevano. No, Sabina non l'amava; egli s'era scioccamente [...]
[...] ingannato. Anch'ella doveva essere ambiziosa come la cugina ricca, ed egli era povero, non aveva casa, non possedeva neppur un carro, un paio di buoi [...]
[...] di lui, Pietro volse le spalle indispettito e s'allontanò. - Addio, - gli disse Sabina, tirandosi dietro, su per la china, il cavallo carico. Egli [...]
[...] rabbiosa lo assalì come una febbre maligna: per tutte la giornata egli tacque o pronunziò solo qualche parola sgarbata. Passando vicino alla roccia [...]
[...] , dove aveva sognato di baciare Sabina, stringeva i pugni e sputava. Sì, le donne lo deridevano. Perchè? perchè era povero. Ebbene, egli si beffava [...]
[...] selvatico? Egli non rispose, curvo, intento a spiccare i grappoli con la sua falciuola. Gli altri vendemmiatori erano tutti allegri; i giovanotti [...]
[...] vicenda. Niente; solo quei due vecchi stracci di zie curve sotto il peso d'una vita di miseria: due piccoli fantasmi senza voce. Egli si sentiva solo [...]
[...] sera, poi, egli aggiunse, fra sè: - Arrivare, mangiare, ripartire, guardare la roba altrui; io e Malafede siamo nati per questo. Nessuno pretende [...]
[...] . 39 Ella gli si avvicinò, fissandolo. - Prova! - lo sfidò. Egli strinse il pungolo in mano; poi scosse la testa col suo gesto sprezzante. - Non [...]
[...] cosa hai, Pietro Benu; so a che pensi. Me lo ha detto Maria. - Che sai tu? Che può averti detto quella? - egli mormorò con disprezzo. Allora [...]
[...] ? - No. Maria. - Al diavolo chi l'ha fatta venire sulla terra! - egli imprecò, beffardo. - No, non imprecare, Pietro Benu. Maria è gelosa di Sabina [...]
[...] . - Per cosa? - Per te, stupido! Egli rise, come aveva riso nel partire dalla vigna, quando i due cantori estemporanei si erano 40 azzuffati [...]
[...] ricadde nei suoi pensieri. No, egli non credeva alle malignità della gente, e sopratutto alle chiacchiere delle donne: eppure... Era assurdo che Maria [...]
[...] del suo cuore, quel segreto che egli non osava quasi neppure confidare a sè stesso. Sciocca, cento volle sciocca! Ah, ella aveva un altro amante [...]
[...] ? Ebbene, andassero al diavolo tutt'e due! Egli non voleva pensarci più. Eppure... Una figura di donna, svelta e sottile, in maniche di camicia [...]
[...] languore. - Verrò da te, stasera, - egli insistè con voce ardente. - Prendi ancora, prendi: ti darei tutto, il carro, l'uva, il mio cuore... - Stà [...]
[...] Pietro. Egli intravide i begli occhi di lei, un po' socchiusi e ancora sonnolenti, fissarlo a lungo, e provò un indefinibile senso di benessere. A [...]
[...] palpitante; ma appena egli ebbe coscienza del suo desiderio se ne vergognò, arrossì e chiuse le palpebre. 44 Per alcuni istanti non udì che il [...]
[...] desiderio provato il giorno della raccolta delle pere, ma sempre un po' crudele. - Ella è ricca, è ambiziosa, - pensava egli, ad occhi chiusi, - non [...]
[...] sguardo, ma si vergognò ancora del suo desiderio e dei suoi pensieri. Ah, no: una distanza 45 immensa lo separava da lei; egli era un pezzente, un [...]
[...] , Pietro: c'è tanto da fare. La voce era calma, le parole comandavano. Egli si svegliò completamente dal suo pazzo sogno, anzi le orecchie gli [...]
[...] po' pallido di Pietro; anche i suoi occhi parevano cerchiati dal succo dell'uva. Ma egli sembrava allegro; rideva e gridava, e ogni tanto si [...]
[...] Pietro. Egli guardava il bel viso di lei, le labbra lucenti aperte al riso, e una fiamma fugace gli attraversava la fronte. Ma se qualche volta ella [...]
[...] , perchè al solo vederla egli si rallegrasse tutto come dopo aver bevuto un bicchiere di vino d'Oliena? * * * ln cucina zia Luisa, col corsetto [...]
[...] diavolo non può esser più dura.. basta, in casa del tale, - egli nominò una persona ricca, - vi daranno da mangiar meglio... - O peggio, - rispose zia [...]
[...] risero. - Eppoi, se non vi basta, vi porterò in pegno tutti i gioielli della mia famiglia e le posate d'argento, - egli riprese, beffandosi della sua [...]
[...] , che sei di malumore? - egli le domandò, guardandola negli occhi. Ed anch'ella lo guardò, e gli rispose con la sua solita ironia. - Quando sono sazia [...]
[...] mi assale il malumore... - Figuriamoci allora quando hai fame; ma già, tu non sai che cosa sia la fame, - egli aggiunse; e bevette, poi versò [...]
[...] di vino, e parecchie volte Maria passò con la caraffa in mano e si curvò per versare il vino nel bicchiere del servo. Egli beveva e diventava [...]
[...] allegro, ma d'un'allegria cattiva. Un'immagine di Sabina, che durante tutte quelle ore di lavoro e di chiacchiere egli aveva allontanato da sè, gli [...]
[...] della sua sciocca passione 52 per farsi servire meglio. Ed egli, dal canto suo, avrebbe profittato della benevolenza e della furberia di lei. E [...]
[...] avrebbe riso. Le donne si beffavano di lui; egli voleva ridersi delle donne. Ma ad un tratto diventò taciturno e cupo. Curvò la testa, poi la rialzò [...]
[...] vivacemente, sollevò ancora il bicchiere. Maria avvicinò la caraffa. - Ma io ho sofferto la fame, - egli disse, incoscientemente, già mezzo [...]
[...] ubbriaco, cercando ancora gli occhi di lei. Ma ella non lo guardò più. Da quel momento egli perdette la coscienza di ciò che avveniva in lui; solo si [...]
[...] col ronzìo interno della sua testa in fiamme. Così egli vide il giovinotto e le ragazze andarsene e i padroni ritirarsi per far la siesta nella [...]
[...] cucina, macinare il caffè. E gli pareva di seguire 53 ancora con lo sguardo l'alta e attraente persona di lei. Egli aveva bisogno di [...]
[...] . IV. Per due settimane egli rimase in paese, aiutando zio Nicola a rimettere il vino nelle botti, o lavorando in un orto vicino; poi salì sulla [...]
[...] montagna e fece la provvista delle legna per l'inverno. In quelle lunghe ore di solitudine, nell'orto solitario o sui boschi dell'Orthobene, egli [...]
[...] pensava sempre alla giovine padrona. Gli pareva di non esserne innamorato, ma sebbene Maria gli piacesse immensamente, pensando a lei egli non osava [...]
[...] all'idea di piacerle. Egli ora la vedeva sempre nel suo alto posto di padrona benestante e dignitosa: lo sguardo di lei, acuto e luminoso, tagliava [...]
[...] boriosa e superba. Ma al servo piaceva appunto così. Qualche volta egli pensava anche all'altra, alla cugina povera, e desiderava rivederla e venire con [...]
[...] ... Questi discorsi esaltavano Pietro. - Se non ci fosse quel nibbio ingordo di zia Luisa... - egli pensava. E il vino, il tepore del fuoco, il [...]
[...] sposarsi bene, avere l'amore e la roba, questa è davvero la felicità! - Chi sposerà Maria? - egli pensava sovente. - Il tale, o il tale! Forse un signore [...]
[...] tutto. Poi, qualche volta, si sorprendeva a pensare che dopo tutto 57 egli, sebbene servo, apparteneva ad una famiglia di razza per lo meno non [...]
[...] cane. Ma la solitudine non gli dispiaceva: egli vi era abituato, e d'altronde, in quei giorni, un oscuro 58 istinto lo spingeva a desiderare [...]
[...] anche a quella boriosa della padrona. Immerso nei suoi pensieri, di tanto in tanto egli pungeva forte il bue rosso dalla schiena coperta di chiazze [...]
[...] devozione per il piccolo San Francesco, « Santu Franzischeddu », e, sebbene con poca fede, si fece il segno della santa croce. 61 Egli credeva in [...]
[...] aronzu (1), egli sentì bisogno di pregare, come una donnicciuola. Intorno a lui il paesaggio, sublime di tristezza, taceva sotto il crespuscolo [...]
[...] malattia mortale s'era sviluppata in lui, ed egli ne sentiva tutto il pericolo. 62 - Dio mio, San Francesco mio, toglietemela dalla mente [...]
[...] stelle. * * * Sì, dopo la sua partenza, dopo il segno di croce col quale egli aveva salutato il « piccolo San Francesco » per renderselo amico e [...]
[...] abbandonato un solo istante. Lontano da Maria, egli aveva istintivamente sperato di dimenticarla; la lontananza, invece, e sopratutto la solitudine [...]
[...] gliela rimettevano dentro il cuore, gliela offrivano tutta, più seducente e bella che mai. Arrivò un momento in cui egli non ebbe più la forza di [...]
[...] liberi di vegetazione. Nei vaporosi crepuscoli si scorgeva ancora la sua macchietta sullo sfondo del paesaggio melanconico. Egli arava ore ed ore [...]
[...] esalando un odore di erba in fermentazione, egli tirava la corda perchè i buoi non corressero; giunto al basso, ripeteva la giravolta e risaliva [...]
[...] , contribuiva a render più intenso il raccoglimento del giovine lavoratore. La passione smuoveva il suo cuore come il vomere la terra: e come la terra egli [...]
[...] gonfiassero d'umido, e le roccie bagnate diventavano più grigie e tristi. Per quasi un mese, egli non fece altro che smuovere e vincere la terra, e lasciarsi [...]
[...] . Anche i suoi pensieri si sparpagliavano così, ma cadevano sempre sullo stesso terreno. Da qualche giorno egli si sentiva allegro; aveva ripreso a [...]
[...] per Sabina; ora volavano verso Maria. In quei giorni, in quelle ore di gioia quasi puerile, egli sperava ancora. Non era più la speranza di un [...]
[...] impuro, la speranza infine dell'amore vero e casto. Chi conosce l'avvenire? Egli ricadeva nelle sue fantasticherie; sognava di diventar ricco, di poter [...]
[...] della valle, perchè giusto in quei momenti di speranza, quando egli tornava puro come un fanciullo e il pensiero di Maria lo faceva arrossire [...]
[...] alla gamba. - E il medico cosa dice? Possibile che egli non trovi un rimedio? - Eh, altro che vorrebbe trovarlo: tanto più che, dicono, vuole [...]
[...] umiliava. Ma oramai non poteva più disperdere ciò che egli stesso aveva seminato nel suo cuore; era più facile togliere uno ad uno i granelli sparsi [...]
[...] nella casa dei padroni. Zio Nicola gli avrebbe ancora raccontato le sue storie; egli... che avrebbe fatto egli? Non lo sapeva e non ci pensava [...]
[...] : « Me le faccia dunque vedere queste scarpe ». Ed egli mi fece vedere un paio di scarpe di sua moglie! - diceva Sabina, sollevando ogni tanto la [...]
[...] , Pietro! - Ma egli vive con la zia, quando non è al servizio, - osservò Maria. - Ma lasciate stare il fuoco, babbo: ecco che il fumo vien tutto fuori [...]
[...] . Sabina non osava più parlare, per timore che zio Nicola s'accorgesse del suo turbamento. Sì, ella voleva sempre bene a Pietro, sebbene egli, dopo [...]
[...] , attizzando ogni tanto il fuoco, nonostante le proteste di Maria. Fra le altre cose egli raccontò la storia del marito di zia Tonia Benu, un [...]
[...] . Tutto ciò che vedeva era suo. « Passava vicino ad un gregge, adocchiava la più grossa pecora e il giorno dopo questa spariva; pareva che egli [...]
[...] come un uccello e volare vicino a lui per scrutarne i pensieri! - Se la zia muore, egli tornerà, non è vero? - domandò ad un tratto. - Chi? - Ma [...]
[...] tanto in tanto si confessi e comunichi. - Andate d'accordo con Pietro? - Certo, - disse l'altra, sorridendo un po' sdegnosa. - Egli è un buon servo [...]
[...] Benu; il che veramente non accadeva troppo spesso. - Ad ogni modo, - insistè, - egli tornerà presto? - Ma non so. Egli disse che sarebbe tornato [...]
[...] solo a lavoro finito. Del resto tu dovresti saperlo meglio di me. - In fede mia, no! - affermò Sabina, timidamente. - lo non so niente. Egli non [...]
[...] mi disse più nulla dopo quel giorno, ti ricordi? Credo abbia soggezione di voi. - Egli non è uomo da aver soggezione di nessuno. - disse Maria [...]
[...] . - Dopo quel giorno... ho sempre atteso. Quando lo sento nominare, vedi, il cuore mi batte forte. Se egli almeno si spiegasse!... - E poi? - insistè [...]
[...] Maria. - E poi? Se egli mi vuol veramente bene, ci sposeremo... Maria tacque. E per la prima volta la sua cugina, povera e semplice, che si [...]
[...] egli ti voglia bene? - Sì, - rispose Sabina, quasi offesa. 80 Intanto erano giunte. Attraverso una fessura illuminata della porticina, si [...]
[...] . Avanti, avanti, per gli aspri sentieri che scendevano in fondo alla vallata e poi risalivano fino a Nuoro, egli pungeva i buoi con crudeltà [...]
[...] cerchio invisibile. Egli camminava, desideroso di incontrare qualcuno con cui parlare, ma la strada selvaggia era più che mai deserta; tutta la valle [...]
[...] impulso di desiderio gli brillò negli occhi; ma subito egli pensò a Maria e per la prima volta in vita sua si vergognò d'aver desiderato una donna di [...]
[...] mali costumi. Oh, no: anche se Francesca lo avesse chiamato, egli non sarebbe più andato da lei; gli sarebbe parso di tradire Maria, per la quale [...]
[...] egli avrebbe voluto sacrificare ben altro che un desiderio impuro! Il portone era chiuso: egli picchiò col pungolo, e subito, nel silenzio improvviso [...]
[...] questa supposizione, che pure egli sentiva vana, gli riempì il cuore di gioia. Malafede fiutava e raspava il portone; e come tardavano ad aprire [...]
[...] sera. - disse, spingendo i buoi dentro il cortile. E solo quando zia Luisa si volse per chiudere il portone, egli guardò la giovine padrona e le [...]
[...] migliore signora di lei - egli disse, sospirando. - Ma tu, Pietro, sei stato ammalato? Sei magro e giallo, - osservò zia Luisa, quando egli, slegati [...]
[...] quale ella rivolge la parola solo per compassione! Ridiventato triste, egli sedette davanti al fuoco, accanto a zia Luisa, e cominciò a [...]
[...] dunque « chi incontrare alla messa ». Ella dunque non aveva un amante, un fidanzato 86 più o meno segreto. Ah, come ella era buona! Egli la [...]
[...] ! - disse Pietro, ridendo. Le donne infatti, dopo cena, si ritirarono. Pietro avrebbe voluto che Maria restasse; egli non osava guardarla, ma la sola [...]
[...] palpitante; ma ella era così bella, la sua voce così armoniosa, la sua persona emanava tale fluido di giovinezza e di piacere, che egli sentiva la [...]
[...] ubbriacati come due animali! Io non posso soffrire gli uomini viziosi. Pazienza mio padre, poveretto: egli ha molti dispiaceri e naturalmente cerca [...]
[...] promessa non commosse Maria, ma Pietro la mantenne. Quel giorno, infatti, egli andò 92 alla bettola, ma non bevette e non guardò la moglie del [...]
[...] bettoliere: stette lì a chiacchierare e a difendere i suoi padroni, dei quali il toscano parlava male. Nei giorni seguenti egli lavorò in un orto [...]
[...] di lui per certe piccole faccende domestiche, e una sera lo mandò persino alla fonte con l'anfora sull'omero. Egli, che in altri tempi si sarebbe [...]
[...] suo sogno, come nella sera di Natale. Ecco, una sera egli rientrava a casa tardi e trovava Maria sola, seduta accanto al fuoco: anch'egli si [...]
[...] , egli balzava in piedi, le si curvava sopra, le arrovesciava la testa e la baciava. Questo sogno bastava per renderlo felice, di una felicità ardente [...]
[...] , e di giorno in giorno si mutava in progetto, in idea fissa. Egli s'era poi procurato un pettine e uno specchio tascabile, e appena si trovava solo [...]
[...] servo, che staccò il cappotto dal solito chiodo e lo appese allo spigolo della porta. Egli non sapeva che fare per nascondere il suo turbamento; si [...]
[...] Nicola, rientrando, non sorprendesse il colloquio pericoloso che egli voleva aver con Maria. La notte invernale era limpida e fredda; la luna [...]
[...] : tutto era silenzio e gelo. Solo il cuore di Pietro ardeva e tumultuava. Egli afferrò un grosso tronco nero coperto di musco gelato, lo sollevò [...]
[...] . Pensava confusamente che gli sarebbe stato facile alzarsi, balzare sulla giovine padrona e cogliere sulle sue labbra il bacio che egli desiderava [...]
[...] ai suoi piedi, disse una cosa che lo colpì e lo turbò maggiormente. - Pietro, ti aspettavo. Ho da dirti una cosa. Egli sollevò il viso e la guardò [...]
[...] parlato. Me lo prometti? Egli scosse la testa, col suo gesto sprezzante: intuiva già quanto ella voleva dirgli. Tuttavia rispose: - Te lo giuro [...]
[...] 98 alla causa da lei perorata; neppure si scosse per il prolungato silenzio di Pietro. Egli non sapeva che dire; pareva colto da stupore e [...]
[...] , solamente sua. Egli non aveva che a stender le braccia per stringerla a sè. - Ma non parli, dunque? Perchè mi guardi così, Pietro? - ella [...]
[...] domandò, cominciando a inquietarsi. - Cosa vuoi che ti dica? Che cosa vuole da me tua cugina? - egli chiese allora con accento sincero. - Io non le dissi [...]
[...] bastone di ferro bucato, che serviva per soffiare e attizzare il fuoco. - È vero, si? Vedi dunque, Pietro... Egli fece un segno sulla cenere con la [...]
[...] momento egli si sentiva astuto, eppure timido come un fanciullo. 100 - Perchè? Perchè Sabina è parente dell'altra. - Dell'altra? - Ripetè Maria [...]
[...] momento non ricordava affatto zio Nicola, zia Luisa, e che egli era il servo della donna alla quale stava per svelare la sua passione insensata. Maria [...]
[...] si battè tre volte i denti col ditale. - Una parente? Una parente? Una parente? - Ebbene, sei tu! - egli disse, quasi irritato. Ella lo guardò [...]
[...] , senza stupore, senza indignazione; ma arrossì e rise. - Scherzi, Pietro Benu? Egli riacquistò subito il senso della realtà; ricordò ancora il padrone [...]
[...] colpa ne hai? Siamo tutti eguali davanti a Dio. Egli capì che ella parlava così perchè aveva paura d'irritarlo; ma si fece più ardito. - E allora [...]
[...] voler bene, vedi, - egli insistè, con coraggio disperato. - Ma potrai volermi bene, vedi; ora che sai come io ti amo, ora mi guarderai con occhi [...]
[...] diversi... 102 Maria veramente lo guardò con la coda dell'occhio, presa da un vago terrore. Egli s'animava troppo. Era forse diventato pazzo [...]
[...] ? Che pretendeva da lei? Ella lo ascoltava benevolmente, un po' per paura, un po' anche perchè ci provava gusto, ma ora bastava. Egli parlava bene [...]
[...] . Un velo oscurò gli occhi di Pietro. Ella si ritirava; egli non l'avrebbe vista mai più così, sola davanti a lui, nel silenzio e nell'ombra della [...]
[...] , scuotendosi tutta con fiero sdegno. - Lasciami o chiamo la mamma. Rimani al tuo posto! Egli ricevè la frustata in pieno viso. Lasciò subito libera la mano [...]
[...] , svincolandosi. Egli le recinse la vita con un braccio, avvicinò il viso di lei al suo e la baciò sulle labbra; poi la lasciò. Tremava tutto, e come [...]
[...] sedette sulla scranna, aspettando il ritorno del padrone. - Appena rientra gli racconto tutto, poi vado via. Ebbene, egli forse mi perdonerà. Gli dirò [...]
[...] , la sollevarono, la strinsero. Era Pietro. Come aveva fatto la sera prima, egli avvicinò il viso di lei al suo, tenendole la testa ferma con la [...]
[...] , nella solitudine della valle deserta. Egli la baciava e taceva, e teneva gli occhi chiusi: ella aveva paura, ma a poco a poco le ginocchia le si [...]
[...] imprecazioni e insulti che ella fra sè e sè non prodigò quella mattina al servo sfacciato e vile. Come gli sarebbe ricomparsa davanti? Oramai egli poteva [...]
[...] guardarla con occhi da padrone e mancarle ogni momento di rispetto. Via, via, cacciamolo via, come un cane appestato... Egli però potrebbe vendicarsi [...]
[...] vigna, - poichè era innamorato di lei fin da quel tempo, almeno così egli affermava, - quante volte non avrebbe potuto farle del male? Quante volte non [...]
[...] s'erano trovati soli, nella valle deserta, nei recessi dell'orto, dove nessuno sguardo umano poteva arrivare? Egli l'aveva sempre rispettata [...]
[...] in cucina, trovò Pietro addormentato in una posa insolita, seduto per terra e col capo appoggiato ad una sediolina. Egli doveva aver passato una [...]
[...] il viso di un malato. - Egli non ha dormito, - pensò Maria; e suo malgrado, provò pietà di lui. Le parole di Pietro le tornavano in mente. « Non [...]
[...] sono un uomo come gli altri... Perchè son povero?... » - Ecco, egli mi ha baciato qui, proprio qui, - ella pensava. - Egli mi ha baciato perchè [...]
[...] , perchè, mentr'ella frugava fra la cenere cercando una brage, egli si svegliò di soprassalto e la guardò spaurito. - Perchè hai lasciato spegnere il [...]
[...] fuoco? - disse Maria, senza guardarlo. Egli si sollevò, s'inginocchiò e si curvò per riaccendere il fuoco. - Poco fa ardeva ancora... non so come s'è [...]
[...] ... Egli dunque non ha mai dormito fino a poco fa, - pensò Maria, ritta presso il focolare. Egli battè l'acciarino sulla pietra focaia e riaccese il [...]
[...] momento Pietro non disse altro. 110 * * * Ma egli non mantenne le sue promesse, e tanto meno pensò ad andarsene. Per qualche settimana non [...]
[...] paese neppure alla sera. Una domenica, però, agli ultimi di carnevale, egli si trovò solo con Maria nel cortile caldo e allegro di sole. Entrambi si [...]
[...] disponevano ad uscire, Maria vestita a festa per andare alla predica.. egli bellissimo in un costume nuovo fiammante. - Dove vai? - ella domandò [...]
[...] ... Non mi importa niente del carnevale, Maria. Dove non sei tu io non vivo... - Comincia a finirla, Pietro... Egli la guardava sempre con occhi [...]
[...] il giovine fidanzato venne a cercare zio Nicola, e guardandolo bene, Maria provò una strana impressione; le parve che egli si rassomigliasse [...]
[...] domandò chi era. - Io. - rispose la voce di Pietro. Maria credeva che egli tornasse la sera del sabato, e nell'udire improvvisamente la sua voce si [...]
[...] turbò. Aprì subito ed egli entrò. La notte era oscura, ma tiepida e stellata; non giungeva al cortile silenzioso alcun rumore, alcuna luce [...]
[...] . - Perchè sei tornato? - domandò Maria con voce cauta, quasi indovinando già la risposta. 113 - Son tre giorni che non ti vedo... - egli disse [...]
[...] avviò versa la scaletta. Egli la seguì, ma timido e rispettoso. - No, fammi vedere almeno il tuo viso, Maria; vieni un momento in cucina, poi me [...]
[...] dal lume egli la guardò come un pazzo, così vicina a sè, palpitante e quasi smarrita, ma non osò baciarla: anzi la lasciò e disse: - Ora sono [...]
[...] , - diss'egli, avviandosi. Ella non rispose, ma quasi senza accorgersene si volse. Egli le si avvicinò, acceso di desiderio. - Maria, toccami almeno [...]
[...] , perchè son povero? - egli insistè, avvicinandosele. - Sì, per questo. Ma te lo dissi, Maria: chissà che anch'io non faccia fortuna!... D'altronde [...]
[...] brivido li investì entrambi, al solo contatto delle loro mani. - Addio; verrai nella vigna? - Chissà! Egli partì, ma l'aspettò invano, e il sabato sera [...]
[...] assieme. Egli attese l'alba, attraverso un sonno pieno di inquietudine e di sussulti. No, non poteva più lottare; non poteva più vivere così. O [...]
[...] Maria si abbandonava al suo amore, od egli... che avrebbe fatto egli?... Non sapeva; ma era deciso a tutto. Ella scese più tardi del solito. Pareva [...]
[...] ; dimmelo... Ella scosse la testa un po' con sdegno, un po' con tristezza. - Anche se io ti volessi bene... - Ebbene, cosa? - Niente. Egli s'alzò [...]
[...] prometto; ma prima dimmi... - Sì, ti voglio bene. Ma egli non mantenne la promessa. IX. Per qualche mese Pietro Benu visse come in un sogno, al [...]
[...] quale però finì d’abituarsi. I primi giorni, specialmente, egli visse stordito, febbricitante, sospeso fra cielo e terra. Si svegliava e si [...]
[...] gelido, quasi ostile. Maria anzi coglieva ogni occasione per lamentarsi di lui, e sgridarlo per cose da nulla; egli la rimbeccava, e spesso si [...]
[...] che li separava. Ah, egli lo sapeva bene d'essere un servo, ma sperava sempre! L'amore può far miracoli. - Mia zia ha finalmente fatto testamento [...]
[...] in mio favore, - egli disse una notte a Maria, nella cucina, ov'ella era scesa cauta e vibrante. - Vedrai, mia zia è tanto vecchia. Ah, se tu [...]
[...] sempre di notte, e durante il convegno chi più tremava d'una sorpresa era 120 Pietro. Ogni tanto egli s'affacciava alla porta e spiava, e in [...]
[...] mai sua, - pensava. - Che faccio io qui? perchè lo inganno? Ma egli ritornava verso di lei e la riavvolgeva nel fascino del suo sguardo e delle sue [...]
[...] potenza misteriosa e incolpava il giovine servo d'essersi fatto amare. - Che vuole da me? - si domandava. - Io non posso sposare un servo... Egli [...]
[...] stesso lo sa, tanto che non osa parlarmene. Egli non è onesto, no; non si tenta così una ragazza di buona famiglia. Egli mi avrebbe corteggiato anche [...]
[...] se avessi avuto marito... Egli invece la rispettava perchè di giorno in giorno cresceva in lui la speranza di farla sua moglie; e voleva sposarla [...]
[...] scese nella valle, dove Pietro finiva di coltivare la vigna. Si rividero sotto i peri, dove per la prima volta egli aveva notata la bellezza di lei [...]
[...] pericolo scampato. - Egli crede sempre di potermi un giorno sposare; vuol essere ben voluto dai miei parenti: ed io... io non oso dirgli che è pazzo. Oh [...]
[...] , bisogna finirla. Stanotte glielo dico: « Pietro, smetti ogni speranza, non tormentarti più. » Fra giorni egli va lontano, va a trasportare carbone [...]
[...] e cenere da una foresta alla riva del mare; dopo cominceranno le messi, e così non ci vedremo che una o due volte ogni tre mesi ed egli potrà [...]
[...] , s'appoggiò alla ringhiera, sotto il raggio pietoso della luna. Poi rientrò nella sua cameretta e pianse ancora. Perchè egli era un servo? E perchè [...]
[...] un giorno o l'altro l'avvenire si schiarisse. Di Pietro non aveva più timore: egli era un fanciullo, non un uomo; era anzi un servo, umile e [...]
[...] viso e scuotendo indietro i capelli che le arrivarono fin sulle ànche. E finse di veder solo allora il giovine. Egli la guardava dall'alto con due [...]
[...] impeto: - Magari subito! Vieni? - Ora no: al ritorno. - Va bene! Buona festa, ragazze, - egli disse, raggiante di felicità. La cavalla sparava calci [...]
[...] sorridente rivolto verso Maria. - Le cosa è fatta! - disse malignamente Rosa. - Che cosa? - Il matrimonio. Non vedi che egli è innamorato come una [...]
[...] gradini dell'altare, e Maria dovette levarsi in piedi. Qualcuno le sfiorò la mano; ella si volse, vide Francesco alle sue spalle e sorrise; allora egli [...]
[...] . I Nuoresi sono tutti laggiù. Guarderemo la corsa dei cavalli. Maria accettò l'invito, e sorrise quando egli ricominciò a farle la corte. Scesero [...]
[...] suoi occhi eran dolci, il sorriso buono; eppoi egli vestiva con eleganza, calzava stivaletti signorili, portava l'orologio, il fazzoletto bianco con [...]
[...] ' pensare: fra due settimane ti farò sapere qualcosa. - Quindici giorni! - egli esclamò. - Quanto sono lunghi! Ma sia pure. Egli non disse altro; ma [...]
[...] strinse forte la mano che ella teneva sempre appoggiata alla cintura di lui, e sospirò più volte. Sì, egli le voleva bene, forse quanto gliene voleva [...]
[...] fino alle rispettive case le donne che li avevano onorati della loro compagnia. Così egli attraversò tutta la città, e potè passare davanti alla [...]
[...] sua casa. - Vedi, - egli disse, additando a Maria una casa bianca con quattro finestre aperte, - tu sai che quella è la mia casa. Dietro c'è l'orto [...]
[...] . - In estate c'è fresco nell'orto - egli riprese. E aggiunse, sottovoce: - Prenderemo il fresco sotto il pergolato, non è vero, Maria? - Non so [...]
[...] Rosana? - No, è tardi, - egli rispose, aiutando Maria a smontare. - Verrò un altro giorno. - Ebbene, ti degnerai almeno di attendere un momento [...]
[...] con zio Nicola, passava qualche volta nella via. Egli era veramente innamorato, tutti se ne accorgevano ed egli non lo nascondeva. Ma trascorsi i [...]
[...] quindici giorni, Maria ne chiese altri sette per decidersi. - Ancora! - disse Francesco, quasi offeso. - Ma questo è un martirio. Egli credette [...]
[...] bettoliere, che pareva molto ben informato. - Non si capisce perchè quella donna non si decida. Ma voglio dirglielo. Un giorno infatti egli entrò [...]
[...] altr'anno. Maria, veramente, aveva cercato di convincere zio Nicola a non rinnovare il contratto, ma egli l'aveva guardata da capo a piedi con disprezzo [...]
[...] voce vaga, sul possibile fidanzamento di Maria, era giunta fino a lui, ma già altre volte egli aveva sentito chiacchiere e notizie false, a proposito [...]
[...] del matrimonio di Francesco con la sua giovine padrona, e non credeva più a nulla. Egli era cieco e sordo; viveva tutto della sua passione, lontano [...]
[...] cuore nero, tu! E dire che egli è così ricco, così grazioso! Il più bel giovine di Nuoro; il più ben vestito! Bada di non pentirti, Maria! Ed ella [...]
[...] le mani... - Non tanto! Basta che non cerchi di vedermi e di parlarmi spesso... - Come tu vorrai. - egli esclamò, esaltato. Avrebbe voluto [...]
[...] , zia Luisa fece partir Pietro subito dopo la vendemmia. Come l'anno passato, egli si recava sull'altipiano, per la seminagione: il suo carro era [...]
[...] , infelice. Tutto per lui, sì, tutto per lui. Perchè egli se n'era ben accorto: zia Luisa e zio Nicola la trattavano con freddezza sdegnosa perchè [...]
[...] vederla durante la notte, - pensava Pietro. - Ed ora passerà tanto tempo... No, egli non poteva proseguire la strada. Si fermò in un podere, raccomandò [...]
[...] potuto proseguire... - egli rispose, anelante e fremente. - Perdonami: non ho potuto. Son tornato per vederti. Dimmi che cosa succede, Maria, dimmelo [...]
[...] subito... Dimmi che hai, e perchè non possiamo vederci più come prima... Egli supplicava, basiva, pareva dovesse cader fulminato ai piedi di Maria [...]
[...] piuttosto morire che farti soffrire... - egli disse, fervidamente. - Ma ho bisogno di vederti, qualche volta, Maria; ho bisogno di te come del pane e [...]
[...] , vattene... Ella lo spingeva, davvero paurosa che venissero sorpresi; ma egli non poteva allontanarsi, non poteva muoversi. Avrebbe voluto morire [...]
[...] della notte. Perchè andava? Dove andava? Che avrebbe fatto? Egli non lo sapeva, ma andava. Andava come l'ariete che spinto dal prurito della sua testa [...]
[...] egli non fece che ripetere quelle parole: gli sembrava di urlarle, gli pareva 160 di udirle ripetute dal rumore dei suoi passi, dal pulpito [...]
[...] rientrato nella casa dei padroni. Francesco Rosana forse era già partito; ma fosse pure ancora là, che avrebbe fatto egli, il povero servo? Avrebbe [...]
[...] si fermò. Malafede raschiava il portone e guaiva: egli lo afferrò per il collare e lo trascinò fino allo svolto del muro. Il cane si scuoteva [...]
[...] tutto e abbaiava; Pietro, curvo e ansante, lo accarezzava, lo supplicava di tacere. - Sta' zitto, diavolo; sii buono, sta' zitto... Quanto tempo egli [...]
[...] e il cane stettero lì, dietro il muro, agitati da una lotta innocua ma ostinata? Egli non calcolò il tempo, ma gli parve lunghissimo [...]
[...] , poi salutò: - Buona notte, Maria. 162 - Addio, Francesco. Pietro si sentì morire: il cane gli sfuggì di mano; egli si rizzò, s'avvicinò, si [...]
[...] ! Maria sentì che egli si rivolgeva a lei: ebbe paura; istintivamente spense la candela e si rifugiò in cucina, dietro le spalle di zio Nicola. Me [...]
[...] Pietro non le rivolse più neppure lo sguardo. Egli entrò e sedette accanto al fuoco, nell'angolo dove aveva trascorso tante ore felici, sullo sgabello [...]
[...] stesso e se ella mi domandasse perdono... Non sapeva perchè, pensando a lei egli si sentiva debole come un bambino; ma d'improvviso udì nuovamente [...]
[...] sposa Francesco Rosana. Pietro ascoltava e taceva. Le ultime parole del padrone lo colpirono come bastonate. Ah, ebbene, sì, fino a quel momento egli [...]
[...] sue smanie. Egli rientrò nella cucina e si buttò per terra. I ricordi lo stringevano, lo soffocavano. Lì, proprio lì, vicino al sacro focolare [...]
[...] Maria il dolore riafferrò l'anima del tradito: e Maria era l'amata, era l'unica; era l'aria che egli respirava, il sangue che lo animava, il dolore [...]
[...] qualche colpa, qualche errore che giustificasse il tradimento di Maria. Nulla. Egli non aveva fatto altro che amarla. E neppure nei momenti di rabbia [...]
[...] potè indovinare la vera cagione del repentino mutamento di lei. Egli l'aveva collocata tanto in alto, tanto in alto, come una stella: non ne [...]
[...] seduttrici, quali malie di sguardi e di parole avrà egli adoperato per rubarmi il cuore di Maria. Ah, quella festa di Gonare, mai non fosse 170 [...]
[...] : poi tutto tacque, tutto sparve. Il ricordo dei giorni oramai spariti per sempre gli raddolcì il cuore. Ed egli scoppiò in pianto. Dopo la morte di [...]
[...] sua madre egli non aveva più pianto: e queste furono le ultime lagrime della sua vita. XIII. L'indomani mattina egli attese invano Maria. Scese [...]
[...] del servo tradito appariva sempre più cupa, dura e bruna; quando egli si fermava su qualche roccia e scrutava l'orizzonte con occhi melanconici e [...]
[...] selvaggi sembrava la statua dell'odio. Egli odiava tutti: zia Luisa, la grassa adoratrice del denaro, per la quale un uomo povero era un essere [...]
[...] dominava, feroce. Allora egli ritornava l'uomo primitivo: tutto quanto v'era di generoso in lui, e quell'istinto di bontà quasi femminea che lo aveva [...]
[...] bruco, immondo e devastatore. Sogni tormentosi turbavano il suo riposo: le sue notti erano più tristi dei suoi tristi giorni. Quasi sempre egli [...]
[...] sognava un corteo di nozze che attraversava l'altipiano e calpestava il grano nascente: egli s'adirava, prendeva un fucile e colpiva lo sposo. Una notte [...]
[...] , poi, sognò una lunga strada grigia fra due siepi nere: una via senza fine, che attraversava tutto il mondo. Egli la percorreva, con un fascio di [...]
[...] . Cammina, cammina, veniva la notte, la strada non terminava mai. Egli aveva fame, sudava, tremava di stanchezza; la strada non finiva, e d'altronde [...]
[...] egli non sapeva dove era diretto. Laggiù, in fondo, dove il cielo scuro confinava con le siepi nere, si nascondeva un fantasma terribile come i [...]
[...] fantasmi dei quali egli aveva paura 174 da bambino, al calar della sera, quando scendeva carico di legna dall'Orthobene. Dopo questi sogni da [...]
[...] febbricitante egli si sentiva debole, languido; ma allora gli pareva di diventare astuto, la sua mente si affinava, progetti da delinquente esperto [...]
[...] gli fermentavano nella mente. Appunto in uno di questi momenti di languore fisico, dopo aver ucciso Francesco Rosana in sogno, egli previde ciò che [...]
[...] ... Una notte egli ritornò in paese: questa volta però non lo spingeva un impulso cieco, ma un desiderio angoscioso di riveder Maria, di muoversi [...]
[...] , di combattere contro il destino. Legò il cane e partì: arrivò in pese verso le nove. Il portone del Noina era chiuso. Egli picchiò, con la [...]
[...] dava sul balconcino di legno. Al buio egli trovò l'arca di legno nero, ove le due vecchie riponevano i loro stracci. Egli l'aprì e cercò la pistola [...]
[...] nubi livide, egli ricordò vagamente il sogno della via grigia senza fine, animata da fantasmi. 176 - Dove andrò, dove finirò? - si chiese [...]
[...] chiarore vago del sentiero silenzioso: egli sollevava l'arma e sparava. Un grido interrompeva il silenzio pauroso della valle; poi di nuovo tutto [...]
[...] sogno, la via del male. * * * L'indomani, dopo aver esaminata l'arma ancora servibile, egli la nascose tra due pietre concave, in una macchia [...]
[...] bella: ogni volta che la vedo mi sento 179 impazzire di desiderio. Ah, Pietro, se fossi al tuo posto! Pietro fremeva, ma taceva. Ah, egli era [...]
[...] stato così stupido, invece! Anche dopo il pasto pantagruelico egli rimase nella capanna: si sdraiò vicino all'apertura otturata da rami e da [...]
[...] tutto i buoi sono dei miei padroni maledetti. Vadano tutti al diavolo. E si riaddormentava. Ma verso l'alba egli si svegliò di soprassalto. Questa [...]
[...] della capanna e impallidì: quattro carabinieri, rigidi e bruni nel primo chiarore cinereo dell'alba, salivano l'erta. Egli balzò fuori, ma ancor prima [...]
[...] colpevoli. Pietro urlava, si morsicava le mani, invano egli e i suoi compagni protestavano la sua innocenza. - Cammina, intanto, - gli disse uno dei [...]
[...] carabinieri, urtandolo col calcio del fucile. - Se sei innocente si vedrà. Egli dovette avviarsi: gli pareva di fare un brutto sogno. Rifaceva la [...]
[...] li vide. Interrogati dal giudice, i contadini dissero che Pietro era innocente; tuttavia egli attese invano, per tutto il giorno, l'ora della [...]
[...] enorme. Di giorno in giorno cresceva nel suo cuore un tumulto di ribellione e di cattivi istinti. V'erano giorni in cui egli credeva di impazzire [...]
[...] . Che faceva Maria? L'idea che ella forse si sarebbe sposata mentre 182 egli languiva in carcere, inacerbiva la sua pena e la sua ira. Da casa [...]
[...] carcerato, e lo confortò e gli raccontò storielle allegre. Egli aveva dovuto far surrogare il servo, ma disse a Pietro: - L'anno venturo ti riprenderò al [...]
[...] è uomo! - riprese l'altro. - Dimmi una cosa. C'è o non c'è Dio? Se c'è, ed è giusto, egli deve aver fatto il mondo perchè gli uomini se lo godano [...]
[...] le contraddizioni delle selvaggie teorie dell'Antine. D'altronde pareva che il giovine camerato scherzasse; e poi egli era così simpatico ed [...]
[...] suggestionare da lui. Poco dopo il suo arrivo egli cominciò a raccontare storie temibili di banditi, colorandole poeticamente; gli altri carcerati gli [...]
[...] - pensò - quest'uomo, questo Corbeddu, non si sarebbe certamente lasciato offendere come mi sono lascialo offendere io! Egli avrebbe spazzato ogni [...]
[...] scrivere, perchè se diventerò bandito avrò bisogno di scrivere qualche lettera!... Egli scherzava; ma l'Antine tornò a fissarlo stranamente [...]
[...] cui egli si dedicò con intensità profonda, gli rese meno lunghe le ore, lo assorbì, lo confortò. Un vecchio guardiano, al quale l'Antine dava qualche [...]
[...] progressi meravigliosi. Alla vigilia della sua liberazione egli potè leggere e capire una intera colonna di giornale e scrivere il suo nome e quello di [...]
[...] sentiva il suo cuore indurirsi, le sue idee corrompersi, quasi fermentate da un maligno lievito. Egli capiva istintivamente che un enorme [...]
[...] delle ingiustizie e dei dolori, e dall'altra salivano e godevano. - Perchè tutto questo? - egli chiedeva. - Perchè siamo stupidi, - rispondeva [...]
[...] all'Antine la sua passione disperata; ma non osava. In fondo in fondo egli conservava un barlume di speranza. S'immaginava che un ostacolo qualunque [...]
[...] labbra. Egli diventò furente; scosse con violenza l'inferriata del carcere quasi volesse infrangerla, e gli parve di soffocare. Lo avessero almeno [...]
[...] prigionia e dal dolore, egli s'avviò a casa Noina. Maria non c'era; zia Luisa lo accolse un po' freddamente, e gli annunziò che le nozze della figlia [...]
[...] Francesco Rosana? Mai! - Dov'è Maria? - egli domandò. - Non so: credo sia andata alla novena... Bevi Dunque, Pietro: sei bianco come un agnello [...]
[...] . Bevi; il vino ti ridonerà un po' di colore. Verrai alle nozze? Egli bevette, ma il vino gli parve veleno. Uscì e attese Maria girovagando attorno [...]
[...] vedere! - egli pensò amaramente. - Tutto, tutto è finito davvero. Ricordò i suoi progetti di vendetta, l'idea di uccidere Francesco prima delle nozze [...]
[...] . Egli ricordò le parole di Antine: « Bisogna aspettare l'occasione e profittarne! » - Sì, - pensò Pietro, - bisogna aspettare!... E col cuore [...]
[...] il suo breve errore, e perdonava perchè sperava. Ora egli tornava. Da mesi Sabina non l'aveva più riveduto. La notizia delle sua visita ai padroni [...]
[...] con occhi pietosi; forse egli sarebbe ritornato a lei. Con questi pensieri per la mente alla continuò fino a tarda sera a raccogliere i presenti; le [...]
[...] : egli non s'era più lasciato vedere. Che veniva ora a fare? Che voleva? Si era rassegnato, o coltivava progetti di vendetta? - Forse, - pensava [...]
[...] Maria, - forse era meglio lasciarmi vedere, convincerlo, domandargli scusa... d'altronde, se egli avesse voluto vendicarsi avrebbe potuto farlo prima [...]
[...] , - disse la sorella di Francesco. - Scherzerete dopo. Ma egli cinse la vita di Maria, e volle baciarla. - Ah, - ella disse, svincolandosi - Tu vuoi [...]
[...] guardarla. - Parla, Maria, - egli le diceva dolcemente. - Dimmi qualche cosa, sorridi: vedi, tutti ci guardano... Ella sorrise e rispose: - Non so [...]
[...] Noina. Da giorni e giorni egli combatteva contro l'ossessione di riveder Maria sposa, Maria irreparabilmente perduta per lui. Perchè? Neppure lui lo [...]
[...] sapeva. Così, per disperazione. Egli ora viveva presso le sue vecchie zie e lavorava nel loro piccolo podere. La mattina delle nozze di Maria si [...]
[...] accompagnava alla cerimonia. Egli vedeva Maria vestita da sposa; vedeva Francesco sorriderle; seguiva il corteo rumoroso e lieto. Maria splendeva di [...]
[...] bellezza, Francesco di felicità. Ed egli... egli era là, curvo sulla terra che alle prime carezze primaverili s'adornava come una sposa; egli era là [...]
[...] diresse al luogo fatale. Un impulso cieco lo spingeva: egli s'avviava verso la casa del Noina come l'assassino ritorna nel luogo ove ha commesso il [...]
[...] cucina, sedersi al suo posto di servo? I ricordi gli affluivano al cuore, con impeto angoscioso; per un momento egli rivisse nel passato, ricordò [...]
[...] ? - egli domandò, attraversando il cortile. - Non tanta. Vieni: zio Nicola sarà contento di vederti! 208 Egli la seguì su per la scala [...]
[...] . - Guardate chi viene, - disse le donna, entrando nella stanza del banchetto. E tutti lo guardarono. Egli si toccò la berretta, poi s'avvicinò a zio [...]
[...] palpebre e si curvò sul suo piatto. - Egli non pensa più a me: è venuto per farmelo capire. Ve bene, - pensò; ma non seppe perchè aggrottò le [...]
[...] sopracciglia. La mano ardente di Francesco si posò sulla sua; ella sollevò la testa e rise, egli le cinse la vita col braccio... Pietro ora non poteva [...]
[...] . tutto era passato... Ed egli non reagiva! A momenti sentiva ancora entro le orecchie quel rombo 210 lontano che pareva un galoppo sfrenato di [...]
[...] cavalli, e un velo sanguigno gli cadeva sugli occhi. Ma solo Sabina badava a lui, e s'accorgeva dello sguardo selvaggio che egli rivolgeva agli sposi [...]
[...] che egli era venuto per disperazione. - È finita, - pensava anche lei, - non c'è più speranza. Egli l'ama sempre e neppure si accorge di me. Come la [...]
[...] sposa respinse con grazia la forchetta che Francesco le porgeva. - Non ho voglia: basta. Ma egli le mise in bocca un pezzetto di rognone: ella [...]
[...] dovette mangiarlo, ma si stizzì alquanto. - Va, lasciami in pace! - Maria, ti ho offeso? - egli le chiese, fingendo un grave dispiacere. - Maria [...]
[...] oltre... - Ah, tu hai paura che m'addormenti! - egli disse, guardandola maliziosamente. - Ebbene, no, non berrò più. Più, per oggi, più, più [...]
[...] , assai noto per le sue belle improvvisate. Egli cominciò a lodare le bellezze della sposa e le virtù dello sposo; zio Nicola mise una mano [...]
[...] cosa: ecco tutto. Egli mentiva, e non sapeva perchè; ad un tratto s'alzò, rise, gli parve d'esser diventato allegro. - Andiamo giù anche noi [...]
[...] Pietro. - Un tempo tu sapevi suonare, - gli disse con serietà. - Suona, Pietro. Pareva gli domandasse un favore molto triste; ma egli neppure rispose [...]
[...] . - Suona, Pietro Benu; ti fa male la pancia che sei così di malumore? - gridò il giovine istranzu ubbriaco. - Non so suonare. - egli rispose [...]
[...] . - Almeno ballerai, - ardì mormorare Sabina, afferrando la mano di Pietro. Egli si lasciò trascinare dal circolo saltellante, ma la sua mano [...]
[...] cessarono; molte persone partirono. Francesco attirò Maria in un cantuccio: sedettero ed egli le prese una mano. Il moto del ballo e la digestione [...]
[...] avevano fatto svanire la mezza sbornia dello sposo: ora egli tornava ad esser galante 217 e innamorato, ma coi suoi soliti modi insinuanti e un [...]
[...] si sentiva felice Francesco Rosana. Egli fremeva lievemente, 218 come l'albero accarezzato dalla brezza; guardava la bocca della sposa e [...]
[...] , - disse poi al giovine proprietario. - Addio, zio Nicola. - Come, te ne vai, Pietro? Bevi almeno. - Ebbene, date qui. Egli bevette un bicchiere di vino [...]
[...] giovanotti attraversarono il cortile e se ne andarono: Maria mostrava a Francesco la monetina donatale da Pietro; egli sorrideva e diceva scherzando [...]
[...] di Pietro. Egli taceva e la guardava. Per la prima volta s'accorse che la giovine donna, della quale soltanto la voce un po' rauca riusciva [...]
[...] -servo si alzò e s'avvicinò al banco per pagare. - Che fai? - gridò l'altro. - Lascia, - egli rispose. - Hai da cambiarmi cinque lire, Maria [...]
[...] sembrava un urlo di angoscia dispettosa. Tutta la notte egli fece baldoria. Maria Franzisca lo attese a lungo, e quando egli arrivò ed ella lo [...]
[...] proprietà, egli passava buona parte del suo tempo nell'ovile, coi suoi pastori, i suoi cani, le belle vacche alte e fiorenti che lo riconoscevano e [...]
[...] dello sposo, dunque? - Mi vuoi bene, Maria? - egli le domandava, nei momenti della sua più ardente adorazione. - Sei contenta, sei felice come sono [...]
[...] ; s'egli si fosse voltato e l'avesse baciata, ella avrebbe pianto di tristezza. Ma finalmente giunsero all'ovile: Maria si scosse, scivolò svelta [...]
[...] preparò tutto per la cena, ma ogni piccolo rumore la turbava. Francesco non tardò a ritornare. - Nessuna traccia della vacca, - egli disse, adirato [...]
[...] . - Vedrai che non si ritroverà. Ah, la finiremo male con Turulia; egli è veramente un nibbio. - Che colpa ne ha lui? - Che colpa? Glielo [...]
[...] , lo amava più che mai; perchè egli non ritornava a lei, ora che Maria dava i suoi baci ad un altro? XVII. Il giorno dopo altre due vacche [...]
[...] di tristezza, di paura quasi infantile. Perchè Francesco non tornava? Egli aveva promesso: chi lo tratteneva? - Io son qui sola, egli lo sa: se [...]
[...] ? Egli non rispondeva: nessuno rispondeva. - Se non mi avesse promesso di ritornare! Ma egli ha promesso: e poi, forse che una vacca può premergli più [...]
[...] di me? Egli sa che sono qui sola, di notte... Il pastore sentiva che ella aveva ragione, ma la confortava: - Non è poi tardi: guarda le stelle [...]
[...] a stare tranquilla. - Vedrai, - disse, - fra poco Francesco sarà di ritorno. Perchè hai paura? Certo, egli ha fatto male a lasciarti sola; ma [...]
[...] chissà, il puntiglio o l'idea di acciuffare i ladri gli ha fatto dimenticare il suo dovere. Per punirlo, sta qui: così quando egli ritorna nel vostro [...]
[...] ; quando ritornò verso la capanna Maria era già uscita... - Lo so, lo so, - disse l'altra; - ma egli non doveva lasciarla sola un momento. Così ella non [...]
[...] le Autorità, e disse loro tutto ciò che sapeva. - Questa mattina ho sentito dire che Turulia è stato arrestato; egli fuggiva verso le foreste di [...]
[...] tradimento. - Dio è buono: egli chiamò a sè il padre tuo e la madre tua prima di questo giorno nefasto; ma chi conforterà la tua sposa, o nipote mio bello [...]
[...] carezze. Come egli era stato buono! 261 Sì, avevano ragione le prefiche: egli era stato buono come un agnello, e come un agnello era stato [...]
[...] figura di Pietro Benu, in una chiara sera di maggio, nello sfondo del sentiero che attraversava le tancas... Egli aveva in mano un coltello e [...]
[...] , aveva compiuto la sua vendetta... Egli aveva dei complici; forse i banditi, che non mancavano in quei dintorni; forse gli stessi pastori che si [...]
[...] già andata via, fu zia Luisa che uscì nel cortile per aprire. Poco dopo rientrò seguita da Pietro Benu. - Ave Maria, - egli salutò con voce ferma [...]
[...] , avanzandosi. Un vivo rossore colorì il viso pallido di Maria: Pietro prese uno sgabello, sedette e la guardò fisso. - Perdonatemi, - egli disse [...]
[...] agnello! La sera del ventidue maggio egli uscì per recarsi all'ovile vicino... Mentre raccontava, ella non cessava di fissare lo sguardo su Pietro [...]
[...] . Anch'egli la guardava, ma i suoi occhi erano freddi e indifferenti, e Maria sentiva in cuore un grande sollievo. Pensava: - Sì, egli non mi ama [...]
[...] convinceva dell'innocenza di lui. Egli era sempre il fanciullo d'una volta, apparentemente fiero, buono e pietoso in fondo. La sua fisionomia [...]
[...] , fosse quella d'un uomo indifferente o quella d'un amico pietoso, non era la fisionomia d’un colpevole. Ella aveva sognato. Dopo quella sera egli [...]
[...] un pajo di buoi. Per combinare l'affare egli venne in compagnia di un giovine istranzu, Zuanne Antine, che presentò come suo socio. A proposito [...]
[...] rubata; ma egli mi presentò due testimoni, - disse l'Antine. - Chi erano? - domandò Maria. 266 Egli nominò due giovani nuoresi; e realmente [...]
[...] . - E che volete! - egli rispose, scrollando la testa col suo solito gesto sdegnoso. - Il bisogno, dicono, fa correre il vecchio. Tanto più dovrebbe [...]
[...] zie? - Sempre peggio: sono tanto vecchie; c'è zia Tonia che va consumandosi come una candela, - egli rispose, fingendo una grave tristezza, e [...]
[...] parola di Pietro la colpiva. - Chi può sapere? - ella pensava. - Sì, egli può diventar ricco: non è forse diventato ricco anche mio padre? Chi sposerà [...]
[...] egli? Non si sa. Ah, forse era meglio che io l'avessi atteso: Francesco non sarebbe forse morto, io non avrei sofferto tanto... Ora tutto è finito [...]
[...] sulla palma un rosario nero; ma non osò guardare Pietro. Siccome egli taceva, dopo un momento di ansia ella sollevò gli occhi e lo vide così pallido [...]
[...] i grani del rosario premerle la palma, conficcandosi fra la sue e la mano del giovine. - Maria, - egli disse a denti stretti, con voce anelante [...]
[...] , - non ti credevo così cattiva... No, non a questo punto... No... - Appunto perchè sono stata cattiva, ho paura... Egli si tolse rapidamente il [...]
[...] non sarai mai più mia: io per te sarò sempre un servo... - Taci, taci... - ella supplicò. - Non parliamone più. Egli s'alzò e la guardò ancora, così [...]
[...] , immobile nella posizione di prima. Zia Luisa rientrò mentre Pietro usciva: egli raggiunse Sabina che attraversava la viuzza, ma la salutò appena e [...]
[...] che egli fosse complice dell'assassinio di Francesco la tormentava ancora; in tutti i casi Pietro non pensava più a lei; perchè dunque ostinarsi [...]
[...] cavallino rosso. Appena vide Sabina balzò di sella, legò il cavallo e corse sorridendo verso la fanciulla. - Egli non è più tanto giovine, ma ha [...]
[...] . Sabina, non mi dici niente?... Egli la guardava, ed i suoi occhi esprimevano un'adorazione profonda. 272 Sabina chinò gli occhi: era davvero [...]
[...] Sabina, passandosi una mano sulla fronte. - Va ed apri la chiesa, intanto... - Ah, tu dunque acconsenti?... - Va, ti dico. Egli s'avvicinò alla [...]
[...] ... - Cosa? - Tu devi dirmi, perchè tu lo sai, chi ha ammazzato Francesco Rosana. - Io? - egli esclamò, balzando indietro come spaventato. - Tu [...]
[...] marito e moglie, me lo dirai?... - Te lo dirò, - egli promise. 274 Allora Sabina insistè: - E anche prima, se occorre, non è vero? Per esempio [...]
[...] , le due zie decrepite di Pietro Benu. L'ex-servo ereditò e continuò ad abitare la loro casetta, che egli aveva fatto allargare e restaurare. - Come [...]
[...] negoziante che faceva fortuna; e tutti lo rispettavano, anche perchè egli era un giovine serio, non vanaglorioso, che non urtava nessuno. Ora egli [...]
[...] contava trentatrè anni: in tutto il vigore della sua giovinezza matura, sano, agile, meno scarno e bruno d'un tempo, egli era bellissimo, e le domeniche [...]
[...] si degnava di guardarlo teneramente. Ma egli aveva una sola speranza in cuore, una sola ambizione. Gli pareva che altro scopo non gli 276 [...]
[...] restasse nella vita; e per quello scopo egli da anni ed anni combatteva, e quell'ambizione lo aveva reso astuto, paziente, fine. Non frequentava le [...]
[...] bettole, non andava in compagnia di persone sospette. Invano la moglie del bettoliere toscano correva sulla porta ogni volta che egli passava di là [...]
[...] per recarsi dai Noina: egli non la guardava neppure. Passati quei tempi! In casa dei suoi ex-padroni veniva accolto con deferenza, come un amico [...]
[...] la sua antica condizione. Un giorno, poche settimane dopo la morte delle zie, mentre egli se ne stava davanti alla sua casa, badando all'opera dei [...]
[...] . Egli era vestito con lusso; con la mano bianca come la mano d'un borghese, si accomodava la berretta sul capo. 283 Maria s'affrettò a mettere [...]
[...] ; una pace, un silenzio di casetta tranquilla. Pietro si fece coraggio: egli ricordava solo i bei momenti vissuti in quell'ambiente famigliare, che [...]
[...] , - ma io oramai sono come una morta; perchè vuoi risuscitarmi? Tu sei giovine... tu puoi... - Io voglio te sola, - egli ripose, con un anelito quasi [...]
[...] avvicinarsele, un lievissimo rossore le colorì il viso. Egli era così bello, così ben vestito, con gli occhi ardenti di felicità! Quanti anni, quanti [...]
[...] secoli erano trascorsi dopo (1) La fame. 290 quel giorno d'autunno, in cui egli le aveva promesso di « dirle qualche cosa! » Come il mondo [...]
[...] egli fu uscito, zio Nicola le disse: - Bada, non si deve mai ricordare il primo sposo in presenza del secondo; non farlo più. - Ma se prima lo [...]
[...] desiderio perchè egli dimenticasse ogni altra cosa e vibrasse tutto di piacere selvaggio. Dopo il primo colloquio non s'erano trovati più soli: zia Luisa [...]
[...] accompagnava Pietro fino al portone quando egli se ne andava, 295 e pareva vigilasse e si prendesse il gusto crudele di separare i due [...]
[...] giorno egli non ritornò da Cagliari. - Eccolo che comincia a mentire! C'era bisogno di promettere, se non poteva mantenere? Che fa ora laggiù? Si [...]
[...] nella sua camera. Egli le domandava perdono del lungo indugio, diceva di averle scritto una cartolina, ch'ella non aveva ricevuto, e le esprimeva il [...]
[...] Nicola, battendo lievemente la punta del bastone sulla lettera che Maria teneva stretta fra le dita. - Egli sa anche scrivere! - Però, dove lo ha [...]
[...] pubblicazioni, - come faremo queste nozze? Inviterai i tuoi parenti? Egli scosse la testa sdegnosamente. - Io non ho parenti. Se volete invitare qualche [...]
[...] . L'antivigilia dalle nozze Maria lo guardò sorridendo e gli chiese: - Ti sei preparato? - A che? - A confessarti! Egli non rispose subito, e [...]
[...] ! È necessario che tu ti confessi. Non dare quest'ultimo dispiacere a mia madre, Pietro... Egli chinò, poi sollevò e scosse la testa. - Ebbene [...]
[...] triste. Era la sposa che doveva fornire il letto nuziale, e Pietro quasi la offendeva proponendole un letto suo; ma d'altra parte egli aveva ragione [...]
[...] ebbe persino paura di Pietro, perchè egli la guardava con uno sguardo quasi feroce, con gli occhi verdognoli, iridati e misteriosi; ma quella [...]
[...] ; ritornava 306 ad esser la ninfa ignuda che aspettava il fauno tra l'erba a cui era ignota la falce. Egli arrivava: un velo cadeva intorno a loro [...]
[...] . Ella cominciava a credere ch'egli fosse geloso. Ma per lo più egli si mostrava tenero, dolce, quasi rispettoso: pareva non avesse dimenticato la [...]
[...] rassomiglia al beato: se stiamo qui ancora un po', egli finirà col questionare con mia madre... Anche ieri sera, come egli si è offeso perchè mamma [...]
[...] disse, veramente con poca delicatezza: « Se avrete un bambino lo chiameremo Francesco! ». Sì, egli è ancora geloso del morto. Ah, cosa succede in [...]
[...] mezzogiorno. Le pareva di vederlo: egli spingeva il portone, entrava e se non la scorgeva subito la chiamava. Ella gli andava incontro: si [...]
[...] bottone di filigrana. - Una raccomandata per la signora Maria Noina vedova Rosana, - egli disse, leggendo l'indirizzo. - Viene dall'Algeria. - Dia [...]
[...] , Maria, non sposare Pietro Benu: è lui che ha ucciso Francesco Rosana. Prima, egli e un suo complice, che è Zuanne Antine, hanno ucciso Zizzu Croca, poi [...]
[...] fatto, anche se non esistessero le prove del suo orribile delitto, egli non è degno di sposarti. I pastori tacquero per paura, per viltà: anch'io avevo [...]
[...] aveva guardato con diffidenza, poichè egli godeva cattiva fama, sebbene nulla giustificasse allora questa calunnia. Poi i giorni erano passati, così [...]
[...] abbandonata a lui come l'ultima delle donne. Egli era buono, allora; ella lo aveva creduto docile e mite come un bambino e ne aveva fatto od aveva creduto [...]
[...] ... Farò l'impossibile... Ah, fin d'allora egli doveva essere un ladro o pensava di diventarlo. E lei, cieca, non vedeva; sorda, non udiva: sentiva solo [...]
[...] il sapore dei baci di lui, e non si accorgeva che questi baci le avvelenavano la vita. Eppure, se egli tornasse! Se egli tornasse e con uno di [...]
[...] suoi occhi. Ricordò l'inquietudine di Pietro, ogni volta che egli rientrava in casa e non la trovava pronta a sorridergli. Particolari minimi le [...]
[...] lui, l'accusa contro il servo scomparso, le parve una rivelazione. - Egli è il suo complice, - pensò, - non c'è dubbio... Non c'è dubbio! Sì, ad un [...]
[...] riletta l'ultima frase trasalì, colta da un nuovo sentimento. Ebbe paura del ritorno di Pietro. Egli era capace di un nuovo delitto per coprire gli [...]
[...] s'avanzava... E una domanda echeggiò finalmente nell'anima della disgraziata: - Che fare? Che fare? Fra poco egli sarebbe rientrato. Maria lo vedeva [...]
[...] , come l'aveva veduto pochi momenti prima nel suo sogno amoroso: egli la chiamava, s'avvicinava, si gettava su lei, e il suo abbraccio la soffocava [...]
[...] ... Ecco, egli aveva perduto la sua spoglia di amante: appariva nel suo vero aspetto d'omicida e di ladro... Che fare? Che fare? Di nuovo Maria [...]
[...] l'ucciso, ad abitare dove Francesco aveva abitato, a dormire nel letto dove Francesco aveva dormito... Ma, giurando, egli era parso così sincero [...]
[...] naufrago che riesce a metter la testa fuori delle onde; ma poi ricadeva nel mare paurosa dei dubbi, nella disperazione che la affogava. - Egli ha [...]
[...] lui. Calunniato: allora come adesso. Egli invece era così buono e mite! Ella tirò fuori la lettera, calda e come palpitante, e la guardò. E tutt'ad [...]
[...] . « Egli era buono come un agnello e come tale lo hanno sgozzato... » Come era tenero, casto, affettuoso! L'anima gli traspariva dagli occhi: vivendo [...]
[...] tempo, sempre eguale e sempre dolce, e non dell'amore carnale che l'aveva bassamente unita ad un servo... - Egli, il servo vile, egli mi ha [...]
[...] : egli mi ha stregato. Cosa son diventata io; io, Maria Noina, io, Maria Rosana! Son diventata una donna perduta, la serva di un servo; ho peccato [...]
[...] le promesse che egli le faceva, nei primi tempi del loro amore: - Io diventerò ricco, io cercherò la fortuna... farò di tutto... per te!... E lo [...]
[...] aveva fatto! Egli era nato col suo destino sulle spalle. Misera lei che era caduta fra i suoi artigli come il passero fra gli artigli del nibbio [...]
[...] aspetto, come tante volte lo aveva confusamente intraveduto. Ella era ancora la padrona: egli il servo, ma il servo ladro, grassatore, nemico: era il [...]
[...] mente. Per lei non v'era che la speranza dell'innocenza di Pietro: se egli era colpevole bisognava colpirlo. Colpirlo? Ma come? Ma come, anzi tutto [...]
[...] o tacere o cercare un aiuto potente e colpire Pietro a tradimento prima che egli potesse difendersi e sottrarsi al castigo. Ma a chi rivolgersi? A [...]
[...] consigliarle il silenzio. A suo padre? Egli era buono, ma vuoto e leggero: egli forse avrebbe riso di lei, rimproverandole di non aver sposato [...]
[...] appoggiarsi. Era il padre, l'amico, il difensore e il giustiziere; l'unico che non l'avrebbe tradita. Egli solo, con la sua potenza formidabile, poteva far [...]
[...] parlare i morti, frugare tra le roccie, squarciare il mistero; egli solo poteva costringere i vivi ed i morti a pronunziare le verità, e punire i [...]
[...] colpevoli o salvare gl'innocenti. In un momento Maria fece il suo piano. - Andrò segretamente dal giudice. Dopo tutto egli è un uomo e capirà la [...]
[...] mia dolorosa posizione. Egli farà subito arrestare Pietro, e non dirà certo chi ha fatto la denunzia. Se Pietro è colpevole, sarà condannato. E di [...]
[...] artigli di nibbio. Egli viveva nelle grotte della montagna, dove nascondeva i suoi tesori: di là scendeva, la notte, armato di sette coltelli, coi [...]
[...] tradito. Ha tradito Pietro, tradito i parenti, tradito Sabina. Anche Francesco ha tradito, non confessandogli la verità. Forse egli non sarebbe morto se [...]
[...] sfidarlo. * * * Un passo nel cortile. - Maria, dove sei? Eccolo! Egli saliva, egli veniva, lieve e sicuro come una tigre: eccolo, egli si avanzava [...]
[...] , pronto all'assalto, egli, il « ladrone ». Finalmente si avverava il barbaro sogno della bambina ricca: ed ella aveva paura, come nella sua infanzia, ma [...]
[...] di un bimbo spaventato. Ella lo guardò, lo respinse. - Mi sento male. Dolori... dolori di testa fortissimi: ora sto meglio... Lasciami. Egli si [...]
[...] disse nulla, non si mosse. - Egli ha paura, - pensò. - Come mi ha guardato! Ha paura di me! Egli ritornò, con l'aceto. Cercò un fazzoletto, lo [...]
[...] inzuppò, e lo mise sulla fronte di Maria. Ella lo lasciò fare. Curvo, ansioso, egli non cessava di guardarla, e parlava, parlava; ma parlava troppo, ma [...]
[...] spento... Chi è venuto, stamattina? Ti senti meglio? - Sì, meglio. Va, lasciami. Va e cercati da mangiare. Va, lasciami, ora. Ma egli insisteva [...]
[...] un giorno lontano, nel tempo del loro primo amore; forse quel giorno, nella vigna, quando egli avrebbe potuto farle del male, e invece l'aveva [...]
[...] pregata di andarsene: forse la prima sera, quando egli l'aveva abbracciata e le aveva detto: non ti farò del male! E invece, quanto gliene aveva fatto [...]
[...] sentiva che egli medesimo, con la sua cieca passione, era per lei il miglior protettore. Egli l'avrebbe difesa anche contro sè stesso, egli che per [...]
[...] : - Va pure! Va tu; non chiamare le vicine. 328 Egli uscì. Ella pensò: - Egli ha paura: egli ha capito: egli non chiamerà il medico: nessun [...]
[...] conforto di arrivare fin dove ella voleva: fino alla verità. - Solo Pietro tacerà, - ella pensava, morsicando il fazzoletto imbevuto di aceto. - Egli [...]
[...] fingerà, e tacerà sempre. I morti, i vivi, le pietre, gli alberi, ogni cosa potrà parlare, ma non lui! No, no, egli non parlerà... 329 E [...]
[...] quando anche egli avesse parlato, ella non l’avrebbe certo accusato al giudice. Come nessun medico poteva guarire il loro male, nessun giudice poteva [...]
[...] prima ancora che egli avesse il tempo di voltarsi, un legnetto sul quale pareva fosse nevicato, dalla tanta polvere, e il cui cavallo era tutto [...]
[...] corsa, egli rientrava nel cortile: - Baldassarre, che è stato?... E ora che si fa?... Don Baldassarre, chiudere?... Ma egli aveva l'aria grave [...]
[...] l'ha chiamata a sè.... Chiniamo la fronte ai decreti della Provvidenza divina.... - e poichè Chiara voleva baciargli la mano, egli si schermì: - No [...]
[...] donna Graziella intervenne: - Aspettiamo un altro poco; forse il cugino tornerà egli stesso. Il Priore e la duchessa tornarono a domandare [...]
[...] incontro con aria di mistero: 18 - Eccellenza, - gli disse - venga ad abbracciare sua sorella.... Ludovico le bacerà la mano.... - egli le voltò le [...]
[...] lavoravano come domestici protestassero: «Lasciate fare a noi;» egli vuotava i vassoi da restituire, trasportava la roba nella sala da pranzo e [...]
[...] , tant'era buono, con quel suo faccione che pareva scoppiare, grasso fin sulla nuca. - Povera principessa!... Che gran disgrazia! Egli lodava la [...]
[...] Chiara. - Non è venuto?... Ah! - Egli si battè a un tratto la fronte. - Dovevo passar io ad avvertirlo!... Me ne sono scordato!... Baldassarre [...]
[...] rispose neppure. Egli vociava, gesticolando: - Vogliono il resto? Ah, vogliono il resto? Se vogliono il resto, non hanno da far altro che chiederlo [...]
[...] ruffiani che per la loro posizione dovrebbero sostenere il Governo e invece si mettono coi morti di fame! Egli l'aveva principalmente col [...]
[...] e cerimoniose. Egli prendeva le morbide e bianche mani femminili, le teneva un poco fra le sue egualmente bianche e inanellate, poi le baciava [...]
[...] Milazzo? - Non me ne parli. Per fortuna, egli ci stava il meno che poteva, sempre attirato a Firenze, dove aveva tante amicizie. Come egli [...]
[...] estranei. Forse, se Raimondo fosse venuto a tempo, quando sua madre lo aveva insistentemente chiamato, egli avrebbe saputo qualcosa; ma il conte [...]
[...] gli Questi chiacchierava ancora con donna Isabella e pareva che il testamento materno fosse l'ultimo dei suoi pensieri, anzi che egli ignorasse [...]
[...] perfino la morte della madre; il principe invece aveva un aspetto più grave del consueto, quale conveniva alla tristezza di quei giorni; egli [...]
[...] , andavano via senza poterlo salutare; e i familiari si guardavano con la coda dell'occhio, comprendendo. Egli aveva una folle paura della jettatura [...]
[...] un altro carattere alla sua fisionomia. Tutti i nipoti gli baciarono la mano; egli s'informò della disgrazia e si scusò per non esser venuto più [...]
[...] tenessero pronti. Intanto la notizia dell'arrivo del duca s'era subito diffusa per la città, e le prime visite gli furono annunziate che egli non [...]
[...] , come caduto dalle nuvole, fu uno scandalo: mentre perfino la servitù era già vestita di nero, egli portava ancora l'abito di colore, e a don [...]
[...] suggelli, riscontrate le firme, egli aprì la busta e ne tolse un quadernetto di due o tre fogli. Dopo un breve scambio di cerimonie col giudice [...]
[...] 56 Ghiande, situato in contrada Pietra dell'Ovo, territorio di Catania, perchè conosco l'affezione particolare che egli porta a questa terra da [...]
[...] , che l'eredità andasse spartita in un modo piuttosto che in un altro, importava meno d'un fico secco; ma fin da quando egli era entrato al convento [...]
[...] , non avendo più affari proprii, la sua costante occupazione era stata di ficcare il naso in quelli degli altri. Ragazzo, egli aveva visto i bei [...]
[...] ; e glie n'era naturalmente venuta una smania di godimenti, un'ingordigia di piaceri che ancora non sapeva precisare egli stesso; quando un bel [...]
[...] censura acerba e inesorabile su tutta la parentela. Egli ebbe tanto più campo di sfogarsi quanto che, venuti i nodi al pettine, distrutta in poco [...]
[...] principe Giacomo XIII dovette piegarsi a quelle dure condizioni per evitare il fallimento e la liquidazione; e così tanto suo figlio quanto egli [...]
[...] adesso era ridotto a vivere dell'elemosina della nuora, non il fratello che aveva lasciato portare i calzoni alla moglie, mentre egli portava invece [...]
[...] gli spettava; fin dalla puerizia egli fu vestito della nera tonaca benedettina; come balocchi non ebbe altro che altarini, piccole pissidi e [...]
[...] San Nicola.» A questa risposta gli toccavano carezze e promesse di carlini, di svaghi, di passeggiate in carrozza; se talvolta egli osava rispondere [...]
[...] licenza che vedeva regnar nel convento; talchè egli si confermò nella convenienza, stillatagli fin da bambino, di entrare in quell'Ordine. Tuttavia [...]
[...] don Blasco dei raggiri materni; ma, oltre che egli non prestava molta fede al monaco, del quale conosceva l'implacabile critica, quella stessa [...]
[...] terribile severità della madre alla quale egli era impaziente di sfuggire lo fece rinunziare, spaventato, ad ogni tentativo di aperta ribellione [...]
[...] di quelli provati dallo zio, quanto meno egli era capace, per il 68 lungo abito della finzione e della mortificazione, di sfogarsi a parole [...]
[...] come don Blasco. Nulla trapelò dei sentimenti che gli ribollivano in cuore: egli restò dinanzi alla madre riverente o sommesso come prima [...]
[...] studiare.... In cuor suo egli smaniava di prender la rivincita. Poichè si trovava per sempre chiuso là dentro, voleva arrivare, presto, prima d'ogni [...]
[...] 69 dall'Abate e da quasi tutti i monaci, egli si attirò l'odio più acre e violento dello zio. Assetato di potere, don Blasco voleva anch'egli [...]
[...] incoraggiamenti dallo zio monaco; ma don Blasco era fatto così, che quando qualcuno gli dava ragione egli mutava opinione per dargli torto. Il fidanzamento [...]
[...] una pazzia a sposar per forza chi non lo voleva, egli si sarebbe ritirato in buon ordine, se donna Teresa, che quando pigliava partito neppure [...]
[...] marito, fino al punto che egli non potè tardare un quarto d'ora a rincasare senza che ella gli mandasse dietro tutta la servitù, fino ad esser [...]
[...] risposta, se lo domandavano qualcosa, lo interrogava cogli occhi quasi temendo di non dire ciò che egli stesso pensava; il suo unico e grande [...]
[...] nessuno, vivendo la principessa, aveva osato fiatare; ed egli li aveva a malincorpo scusati, attesa la soggezione a cui erano stati avvezzi da [...]
[...] , col tempo, egli s'era acchetato, aspettando la morte della cognata per riscendere in campo. Crepata costei, finalmente, e aperto quel bestiale [...]
[...] dessero quel che le toccava perchè, gareggiando d'affetto con Federico, le doleva che egli dovesse sostener da solo il peso della casa; ma il [...]
[...] interesse portato verso quel paio di animali. Ma erano giuramenti da marinaio; egli non poteva rassegnarsi a star zitto, gli coceva troppo che la [...]
[...] d'impiccio. Quando gli altri andavano a spasso, egli restava in casa, a sfasciar vecchie scatole di legno o di cartone per farne teatrini o [...]
[...] affezione; e se talvolta lo cercavano perchè c'eran visite, perchè qualche parente voleva vederlo, egli scappava, si rintanava in certi pertugi dove [...]
[...] San Ferdinando, don Cono Canalà gli regalò il Robinson Crosué; egli lo divorò da cima a fondo e restò sbalordito dalla lettura come da una [...]
[...] , egli stesso lavorava con loro, a strappar erbacce, a portar via corbelli di sassi, a rimondar alberi, facendo anche da falegname, da muratore e da [...]
[...] decoratore, perchè una delle sue prime occupazioni era stata quella d'ingrandire ed abbellire la vecchia casa del fattore. Egli era felice facendo [...]
[...] scansia di libri, tutta la roba che un naufrago può salvare dalla nave prima che questa si sfasci. Fin dal primo anno, però, egli non aveva potuto [...]
[...] Ghiande scemava sempre più, non arrivava neppure alle cent'onze, nonostante che ad esclusione degli strumenti e di qualche libro, egli non [...]
[...] l'altra nel libro dell'avere tutte le somme che ogni anno egli le dava di meno. Esse formavano già un discreto capitale che il Babbeo non sapeva [...]
[...] bastasse, c'era il condono degli arretrati che sommavano ormai a mille e cinquecento onze; talchè, al colmo della soddisfazione, egli si credette [...]
[...] canone superiore al frutto del podere per meglio impaniar quell'allocco!... Tuttavia, a furia di predicargli che gli toccava di più, che egli [...]
[...] che le Ghiande andassero in mano ad altri, o che, per lo meno, egli dovesse spartirle coi fratelli; don Blasco, che gli dimostrava la [...]
[...] ; ma dimostrava come poteva a Lucrezia il bene che le voleva. Maggiore appena d'un anno, egli giocò con lei, le diede i balocchi da lui stesso [...]
[...] costrutti; più tardi, quando egli ebbe qualche nozione di lettere, quando apprese da sè a disegnare, a far minuti lavorucci, comunicò la sua scienza [...]
[...] della nipote; ma pur di complottare e di metter zeppe e di farsi valere, don Blasco passava sopra a maggiori difficoltà. Egli cominciò dunque a [...]
[...] cresciuta con l'idea che egli fosse d'una pasta diversa, d'una natura più fine; mentre tutti i fratelli e le sorelle si davano del tu fra loro, al [...]
[...] testamento, egli confermava il consiglio di non far nulla contro il principe; un po' per le ragioni antiche, un po' per non parere ingordo della [...]
[...] lite!....» Egli era 89 veramente un buon giovane, studioso, un po' esaltato, infiammato dalle dottrine liberali dello zio, bruciante d'amore [...]
[...] , oh?... Parlare a Giacomo, prendere le parti di quei nipoti centro quell'altro, era veramente impossibile a don Blasco. Egli si sarebbe così [...]
[...] questo era ciò che egli voleva. Così per esempio il principe, solo fra tutta la «mala razza» (come il Benedettino chiamava i suoi nei momenti [...]
[...] lei, o che eran pazzi altrimenti, avevano dato a Giacomo l'idea che egli fosse da più di tutti come primogenito, come erede del titolo, la [...]
[...] cocente, vedendo egli prepararsi accanto alla propria un'altra progenie di Uzeda che gli avrebbe sottratto parte delle sue sostanze, non fu meno [...]
[...] grande il rancore pel matrimonio suo proprio. Violento, avido e arido com'era, egli aveva amoreggiato colla cugina Graziella, figlia della [...]
[...] Milano e Torino, vivere a Firenze o a Parigi. Al primo annunzio del matrimonio egli si ribellò 96 dunque apertamente alla madre, poichè solo [...]
[...] fra tutti poteva dirle in faccia: «Non voglio!» Il matrimonio era la catena al collo, la schiavitù, la rinunzia alla vita che egli sognava: a [...]
[...] estreme, tenne a lui il linguaggio della persuasione. Voleva egli divertirsi, aver molti quattrini da spendere, far quello che gli piaceva? La dote [...]
[...] argomenti indussero il giovane a dir di sì, persuadendolo che a quel modo egli sarebbe stato subito ricco e si sarebbe nello stesso tempo sottratto [...]
[...] , pur di sfogarsi in qualche modo, egli saltava ostacoli molto più grandi. E quel che più specialmente l'offendeva, nel matrimonio di Raimondo [...]
[...] quattordici paia di...? Ma andate un poco a farvi più che.... tutti quanti siete, e maledetti siano i piedi d'asino e di porco che mi ci portarono!» Egli [...]
[...] quattrini: vedendo dunque la sorella far quello che egli stesso avrebbe fatto, se fosse rimasto al secolo, e riuscire oltre ogni previsione [...]
[...] schiava dinanzi al padrone, e che egli potesse trattarla d'alto in basso e farne quel che gli piaceva, aveva perfino pensato un momento di sceglier [...]
[...] resto egli stesso, riconosciuto di non aver raggiunto lo scopo, quantunque ai parenti scrivesse che il magro successo era da attribuire [...]
[...] , continuamente dati come certi, e sicuri, si combinava mai. Frattanto, abbruciato quattrini, egli aveva chiesto un impiego a Corte; e, nonostante [...]
[...] i precedenti poco promettenti, pure, per ragioni politiche, premendo ai Borboni di tenersi amiche le grandi famiglie siciliane, egli fu nominato [...]
[...] , quell'esilio, invece di pochi mesi, sarebbe durato quanto la sua vita. Nondimeno, graziato ed ammonito, egli ricominciò a dirigere nel suo paese e in quasi [...]
[...] zii materni avessero contribuito ad impinguare il suo appannaggio, pure egli aveva un' invidia del primogenito e una smania d'arricchire e di [...]
[...] quali premeva di trarre dalla loro un personaggio importante come il duca d'Oragua, secondogenito del principe di Francalanza. Egli non cessò per [...]
[...] , destinato immancabilmente a fallire, mentre la gente s'armava e si batteva, egli se la battè in campagna, e fece sapere ai capi del partito regio [...]
[...] che desiderava. Egli stette ancora a vedere, tirò in lungo, consigliò prudenza, allegò il bene del paese, le insidie, i possibili pericoli, dando [...]
[...] , egli giudicò di potersi ormai gettare in braccio ai liberali. Stava già per abbruciare i suoi vascelli e già assaporava i primi frutti del favor [...]
[...] alla resistenza, egli firmò con altri borbonici fedeli e liberali traditori una carta in cui s'invocava la pronta restaurazione del potere [...]
[...] Satriano; che all'entrata del conquistatore in città, egli s'era messo al suo fianco. Don Lorenzo Giulente, rimastogli amico, ebbe un bel difenderlo [...]
[...] dei conti, egli non aveva preso nè gradi, nè stipendi, nè appalti dalla rivoluzione: era stato a vedere, aspettandone la riuscita; mentre tanti [...]
[...] alle sollecitazioni dei liberali, anche per dimostrare ai suoi concittadini che egli non meritava il loro disprezzo. E quantunque non [...]
[...] , con più prudenza, al giuoco di prima, arrivò tuttavia a Catania la voce che egli era nei comitati agitatori e in corrispondenza cogli emigrati, e [...]
[...] che dava quattrini per la buona causa, e che soccorreva i patriotti perseguitati. Oltre la voce, arrivarono anche i quattrini che egli mandava ai [...]
[...] l'odio col quale avevano prima perseguitato il duca. Infine venne il matrimonio di Raimondo con la Palmi ad 111 assicurargli nuove grazie. Egli [...]
[...] come mediatore, facendo valere l'amicizia che lo legava al barone. Egli sentiva che quell'alleanza del proprio nipote con la figlia dell'antico [...]
[...] l'odio dei suoi concittadini e già egli potè vedere gli effetti della lontananza e della sua nuova politica e dell'amicizia col barone Palmi e [...]
[...] buone disposizioni. Tornato in patria, adesso, per la morte della cognata, egli era accolto quasi in trionfo, la gente traeva a lui in processione [...]
[...] . Non solo nessuno parlava più dei fatti vecchi di sei anni; non solo egli era considerato come una delle speranze del partito; ma il lungo [...]
[...] soggiorno alla capitale, la frequentazione dei maggiori uomini palermitani gli conferivano improvvisamente fama di grande dottrina. Egli citava le [...]
[...] : bisognava fingere con l'autorità per non destarne i sospetti, per comprenderne il giuoco. Egli dava quattrini, non lasciava andare a mani vuote chi [...]
[...] gli chiedeva soccorsi. Don Blasco e donna Ferdinanda lo vituperavano per questo, ciascuno da canto suo, con più grande violenza di prima; egli li [...]
[...] nettando, il principino continuò egli stesso l'operazione. — Vostra Eccellenza che fa mai!... - Il nuovo cuoco, monsù Martino, non sapeva come [...]
[...] suo, e il principe, fedele al proposito di mostrarsele obbediente, era rimasto zitto. Così pure 115 egli non aveva potuto eseguire nel palazzo [...]
[...] lui. Egli comprendeva tante altre cose: che la zia Ferdinanda non poteva soffrire la zia Matilde; che tra questa e suo marito c'erano dissapori [...]
[...] scappellotti, la zia Lucrezia giocava anche lei a pizzicargli il braccio, specialmente quando egli andava 117 a rovistarle la camera; ma [...]
[...] specialmente suo padre, sempre burbero, glie ne dava, alle volte, di quelle che radevano il pelo. Per questo, egli non se la diceva molto con lui [...]
[...] Giacomo rientrava in quel momento. Aveva una ciera più aggrottata del solito, e neppure salutò, entrando; Lucrezia ammutolì, alla sua vista. Egli [...]
[...] ? Forse nelle cassette più alte di quell'armadio, dov'egli non arrivava. Intanto, dal cortile, s'udì la campana che annunziava l'attivo del duca. Egli [...]
[...] le mani sul bambino? — Se non posso essere ubbidita!... Se non sono padrona di serbare uno spillo!... Egli sollevò Consalvo da terra, lo prese per [...]
[...] Matilde, egli smetteva a tavola la ciera accigliata, per corteggiar lo zio. Non era la prima volta che il desinare cominciava senza Raimondo, e al [...]
[...] dimostrata verso suo marito. Il desinare progrediva come se egli non dovesse venire più, nessuno chiedeva di lui, Lucrezia teneva ancora il capo [...]
[...] non afferrava il senso. Da quanto tempo la lasciava sola, Raimondo! Da quanto, da quanto!... Ella rammentava assiduamente la prima pena che egli [...]
[...] giunto a Milazzo dove erano andati per affari, per vedere il padre e la sorella di lei, egli aveva dichiarato di non aver preso moglie per vivere in [...]
[...] intorno a cose e persone care al cuor suo le aveva procurato un senso d'angustia indimenticabile. Egli voleva lasciare per sempre la Sicilia, andarsene [...]
[...] suocero dei suoi provvedimenti, per biasimarli, per suggerir quelli che, a suo giudizio, bisognava adottare. In questa materia, egli dimostrava [...]
[...] un'assoluta ignoranza degli affari, una stravaganza di concetti molto simile a quella del fratello Ferdinando: il barone ne rideva, egli se l'aveva [...]
[...] a male. Le parti s'invertivano quando il barone gli chiedeva conto dell'impiego dei capitali dotali: allora egli biasimava certe operazioni [...]
[...] , ad aspettarlo invano. Lì aveva pianto le sue prime lacrime, quando s'era vista trascurata; lì s'era nascosta per piangere, giacchè egli o la [...]
[...] dalla sua ferrea tutela, aspirava unicamente ai liberi piaceri mondani. E per questo, dicendo a sè stessa che egli aveva diritto di divertirsi [...]
[...] scusare come nei primi tempi la condotta sempre più sfrenata del marito, poichè non ignorava più che egli la trascurava per altre donne, e poichè [...]
[...] , più brusche, più aperte dichiarazioni con le quali egli respingeva le preghiere di lei e 128 derideva le sue lacrime e le faceva quasi una [...]
[...] consolarla, ella doveva perfino nascondere le proprie torture al padre, scrivergli che era contenta e felice, perchè egli non venisse a chieder [...]
[...] padre della sua creatura le cagionava tanta tristezza; quando, all'annunzio della nuova paternità, egli restava indifferente e quasi fastidito come [...]
[...] sull'intonato, come se dovesse stipulare un trattato. Chiuso a chiave l'uscio della stanza precedente, offerta una poltrona allo zio, rimasto egli [...]
[...] coerede ed ai legatarii? Non era forse quella la prima volta che egli teneva a qualcuno della famiglia un discorso di quel genere? 130 - Ora [...]
[...] nulla la turbavano e la rassicuravano: e chiedeva tanto poco per esser felice! Se egli fosse stato sempre così, se avesse dedicato una parte del [...]
[...] che, in qualità di Gentiluomo di Camera, era stato invitato nei palchi dell'Intendente. Ma egli aveva da concludere un affare, quella sera: la [...]
[...] , anche egli intenditore ed amatore di roba antica. - S'ha un bel dire, quindici mila uomini, - perorava 140 il duca da canto suo. - E se la guerra [...]
[...] non si moveva più, pareva non volesse più andar fuori, non aspettar più nessuno?... Ingolfato nel suo tema prediletto, egli parlava adesso a vapore [...]
[...] piacere in compagnia di lui e di donna Isabella: quando sua moglie andò fuori la prima volta, dopo il lutto, egli volle che facesse loro una visita [...]
[...] poteva solo trattenere Raimondo in Sicilia, ma forse egli avrebbe affrettata la partenza per fuggire il colera. Già alle prime voci di pestilenza [...]
[...] ? Poteva così tranquillamente viverne lontano, nei terribili giorni che si preparavano? Matilde piangeva, scongiurandolo di non far questo; egli le [...]
[...] finalmente l'acqua, che un bindolo tirava su, egli giudicò che la cultura della vigna poteva vantaggiosamente esser sostituita da quella degli agrumi [...]
[...] al palazzo. Per verità, 148 egli non toccava il podere, giudicando, come la madre, che le rose tisicuzze arrampicate sull'inferriata e sui [...]
[...] voleva andare nè all'uno nè all'altro posto, e la minaccia era tale che egli si decideva a fare asteggiature e a recitare le declinazioni; in [...]
[...] determinato, o aveva continuamente mutato d'oggetto, poichè egli faceva la corte a quante donne vedeva; ella stessa poi s'era fino ad un certo [...]
[...] vicino! Poi il il suo cruccio cresceva, misurando la rapidità con la quale egli progrediva nella via del tradimento. A Firenze aveva messo un [...]
[...] tenero nome d'amica e l'abbracciava e la baciava mentre le portava via il marito? Egli stesso non era falso altrettanto? Quante menzogne! Aveva anche [...]
[...] vedette per farle un segno appena egli s'avvicinava; allora ella e il suo complice facevano sparire i gettoni, interrompevano la partita e si [...]
[...] non le bastava il cuore di rimproverarlo, tanto la rinata fiducia la faceva indulgente. Purchè egli non la tradisse, che le importava del resto [...]
[...] volesti venirci tu stesso?» Però taceva, affinchè egli non prendesse quelle parole come un rimprovero. Invece, vedendolo di cattivo umore, gli [...]
[...] domandava dolcemente che avesse: - Ho che mi secco, non lo sai? - egli rispondeva. - Che voi farci!... Quando il colera cesserà, torneremo a Firenze [...]
[...] .... Perchè non vai al casino? 159 Egli non se lo faceva ripetere. A poco a poco, il giuoco diveniva indiavolato; nel giro di poche ore [...]
[...] rendite ereditate, qualche centinaio d'onze: il principe mise la propria cassa a sua disposizione; egli tornò ad attingervi a più riprese [...]
[...] una goccia d'acqua: egli riferì d'aver disposto un triduo, a Nicolosi, e una processione per impetrare la pioggia; altrettanto consigliò che [...]
[...] della frutta che egli recava, gli faceva apprestare uno spuntino, il frate, sparecchiando rapidamente, esaltava la nobile casata, casata di [...]
[...] signoroni come ce n'eran pochi. E la principessa gli voleva bene pel bene che egli dimostrava al piccolo Consalvo, per le carezze che gli faceva, pei [...]
[...] egli» la zitellona leggeva nel suo testo «all'inuitto Re don Giaime nella gverra ch'hebbe col conte Vguetto di Narbona e coi Mori nell'acqvisto [...]
[...] zitellona gongolava, leggendo quella storia, e dopo averla letta la ripeteva al nipotino con linguaggio meno fiorito perchè egli ne intendesse meglio [...]
[...] - ma, egli, più fino di loro, che fece? Offrì al re un dono di 30 mila scudi, e così restò al suo posto; per poco, però. Era naturale che non lo [...]
[...] nobili, era stata, più di dieci anni addietro, la prima conquista di Raimondo; lasciata la madre, egli aveva poi ruzzato con la figliuola, ma [...]
[...] senza molto profitto, perchè ella aspettava di prender marito; ammogliato egli stesso e andato via di Sicilia, le aveva perdute di vista. Adesso le [...]
[...] per gli sgarbi coi quali egli rispondeva alle sue inquietudini. - Perchè resti fuori così tardi? Ho paura per la tua salute.... - Non sono più [...]
[...] cessò dopo un'ora, Raimondo non tornava ancora.... Non gli altri maligni, ma egli stesso era bugiardo e incestuoso: poteva più dubitarne? Quella [...]
[...] spudorata non l'aveva anche lei guardata, arditamente in viso, in atto di sfida, quasi dicendole «Sono più bella di te, perciò egli mi preferisce [...]
[...] gravidanza inoltrata la disformava. Ma aveva egli veramente giurato di attentare alla vita dell'essere che ella portava in grembo, infliggendole [...]
[...] piena di dolore e di vergogna e di spavento?... Egli rincasò a mezzanotte, fracido intinto, con gli abiti talmente fangosi come se si fosse [...]
[...] l'acqua? - Ma la pioggia è finita da un pezzo.... - Mi son inzuppato prima!... - gridò quasi egli. - Ho da sentire anche te, adesso? 172 [...]
[...] : tutto era inutile! egli la sfuggiva, la tradiva, per chi?... E l'aveva costretta ad abbandonare la sua bambina, e l'aveva esposta ai rimproveri [...]
[...] , nonostante le assicurazioni di lei. Guarito dell'infreddatura, egli non ebbe più nulla; però non era ancora del tutto ristabilito che pretese andar fuori [...]
[...] .... Egli rideva di tutto cuore, rassicurandola. - Ma no! Che ti salta in capo!... E poi, l'Agatina!... Una che è di tutti, di chi la vuole!... - È vero [...]
[...] con cui la trattava non fosse stata una nuova prova che egli aveva qualcosa da farsi perdonare.... Ebbene, che le importava, se era per questo [...]
[...] Boccadoro sull'uscio. - Deo gratias?... - Chi è? - rispose il vocione del monaco. 177 L'uscio s'aperse un poco, ed egli comparve, in pantaloni e [...]
[...] feudi erano così vasti, che nessuno ne aveva fatto il giro! Quando parlava di queste cose, Frà Carmelo non ismetteva più, perchè egli aveva passato [...]
[...] raccolto, tutti ricorrevano a lui. Il principino era adesso la sua più grande affezione: egli se lo teneva vicino più che poteva, gli regalava [...]
[...] Consalvo; «No, presidente....» finchè Michelino, infuriato, gli si slanciava addosso. Allora, piuttosto che venire alle mani, egli gridava al [...]
[...] ? — gli domandò il principe, per chiasso. — Ci staresti sempre, al convento? — Sì, — risposo egli, per non dargliela vinta. — È bello stare a San [...]
[...] timidi tentativi di resistenza dell'Abate gli avevano scatenato contro un'opposizione violenta. Don Blasco fu dei più terribili. Egli aveva tre [...]
[...] recitata dallo stesso monaco. Poi, tutte le mattine, egli scendeva in cucina, ordinando che mandassero i migliori bocconi alle sue amiche, e i [...]
[...] , fino a sostenerne poi l'elezione al Priorato; perciò don Blasco, il quale voleva aver egli quel posto, accomunò il nipote e il superiore nell'odio [...]
[...] , in fin dei conti, egli era il solo meritevole d'aspirare alla dignità abaziale; ma allora suo zio, per evitare che quel «gianfottere» si ponesse [...]
[...] .... Per questo egli non riprendeva nessuno, non dava corso ai richiami che spesso venivano a fargli, lasciava che ognuno cocesse nel proprio brodo. Fra [...]
[...] carta tricolore, egli stava alle vedette e interrogava i più ingenui, e poi andava a ripetere le notizie allo zio, perchè li denunziasse all'Abate [...]
[...] , parlava sempre di ricominciar la giocata del Quarantotto; i novizii liberali gli facevano raccontare la storia di quel tempo; e quando egli li [...]
[...] quando erano andati a Milazzo, secondo la promessa fattale al Belvedere dopo il colera, egli aveva ricominciato a smaniare, a mostrarsi infastidito e [...]
[...] ancora tra vita e morte dopo un parto difficilissimo, quando, addotta una chiamata del fratello, egli se ne partì. Rimase lontano pochi giorni [...]
[...] a poco fatta l'abitudine a quelle assenze, non potendo seguirlo nè opporsi alle ragioni d'affari che egli adduceva. Quando i medici ordinarono [...]
[...] il mutamento d'aria alla creaturina convalescente, egli volle condurre tutti a Catania. Anche il barone lasciava Milazzo, andava a Palermo con [...]
[...] ai Benedettini giusto per star tranquillo in casa, e invece gli disordinavano tutto, gli toccava udire strilli peggio di prima... Egli era più [...]
[...] rivolti alle sue bambine, tutto le sarebbe parso nulla, se la gelosia non fosse tornata a roderla. Egli aveva ripreso a corteggiare la Fersa, andava a [...]
[...] , comprendendo che egli non l'aveva dimenticata, che era di nuovo sedotto dalla sua eleganza, dalla languidezza dei suoi atteggiamenti, dai gesti [...]
[...] soffrire....» Ed egli le aveva domandato: «Che ti faccio? Di che m'accusi?...» — «Mi lasci, trascuri le tue figlie, non pensi a noi, non ci vuoi più [...]
[...] , perchè, per chi ti dovrei trascurare?...» Per chi?... Per chi?... E con più calore egli aveva ripreso: «Sicuro, per chi? Ricominci, colla tua [...]
[...] grandi città, l'eleganza e la ricchezza degli altri paesi; egli si metteva vicino a donna Isabella, esclamando: «Voi sola mi capite!» quando se [...]
[...] la prendeva con la sorte che l'aveva fatto nascere in quella bicocca e ve l'inchiodava, 202 mentre egli non avrebbe voluto più metterci i [...]
[...] , dunque, egli non andava via e non manteneva l'altra parte della promessa fattale un anno e mezzo addietro, quella di tornare alla loro casa di [...]
[...] fratello, erano state ragioni per le quali il principe non aveva parlato della divisione. Adesso quel nuovo lusso costava a Raimondo; egli [...]
[...] parere intorno alla proroga d'un affitto, alla conclusione d'una vendita, egli rispondeva: «Fa' tu, fa' come credi....» L'importante, per lui [...]
[...] avuto molte spese però, se vuoi, posso anticiparti quel che ti bisogna...» ed egli prendeva i quattrini a titolo d'anticipo o di prestito. Non [...]
[...] il giorno e 206 tutte le sere a chiacchierare o a giocare al Casino o nella barcaccia del Comunale. Egli era più che mai orgoglioso [...]
[...] visita in casa Fersa, e dopo aver visto donna Isabella dietro le vetrate, s'udì rispondere dalla cameriera che non c'era nessuno. Lì per lì, egli [...]
[...] momento, egli aveva cercato la compagnia di donna Isabella perchè gli pareva una delle poche signore con le quali poter discorrere, perchè gli [...]
[...] d'esser compresa. Egli aveva sempre riso dell'amore, della passione; per questo appunto sua moglie lo seccava, per questo non aveva cercato mai altro [...]
[...] indotto a non spingere troppo avanti le cose. Al Belvedere, pel colera, dove donna Isabella 207 doveva venire e non era poi venuta, egli s'era quasi [...]
[...] circostanze erano diverse; egli non poteva fare uno scandalo, gli conveniva piuttosto dissimulare, ricorrere alla politica ed all'astuzia [...]
[...] Nobili ad avvertire il padrone, che aveva messo lì il suo quartier generale, delle uscite di donna Isabella: così egli la seguiva egualmente da [...]
[...] scongiurava di non farla soffrire se era vero che egli non pensava a quella donna.... — Maledetto paese! — esclamava con voce concitata suo marito. — Chi [...]
[...] al fianco: tutte le volte che egli tardava a rincasare, giungeva le mani, si premeva il cuore, quasi udendo le grida delle persone di servizio [...]
[...] ? Egli scriveva: «Il flagell' accuorav' i naturali... La lav' avanzavas' incontr'a quel borgo....» Per dar più scioltezza al discorso diceva: «Ne [...]
[...] padrone delle Ghiande, vi s'era sbizzarrito a modo suo; a poco a poco però il podere era caduto in rovina, ed egli se n'era accorto. Tutte le [...]
[...] morti. Nondimeno egli non si sarebbe deciso a smettere quelle sue speculazioni, se non ne avesse pensato altre di diverso genere. Fra i molti [...]
[...] suoi ordini: egli si mise intorno ad un problema molto più vasto: il moto perpetuo.... Di quel che avveniva in casa, di quel che operavano gli [...]
[...] quanto a Raimondo, egli era più che mai intento alla bella vita e ad inseguire donna Isabella in terra, in cielo e in ogni luogo. Pasqualino Riso [...]
[...] non faceva quasi più servizio, occupato com'era a spiar le mosse della signora, a portar lettere ed ambasciate: adesso egli pareva un signore, con [...]
[...] per la figlia lo accolsero con un certo garbo, quasi per non lasciargli sospettare la mala grazia usata con lei... Nè egli le lesse in viso i [...]
[...] , all'arrivo del padre, all'annunzio che egli veniva per condurli via tutti, ricominciò a tremare per un'altra ragione, per l'antica paura che tra [...]
[...] preveniva i suoi giudizii, intuiva le sue volontà. Egli non aveva il tempo di voltarsi, per esempio, al soffio molesto spirante da una finestra aperta [...]
[...] allora ribatteva vivacemente prima che egli avesse ancora aperto bocca. Federico, per non esser da meno, si mostrava dello stesso umore di lei [...]
[...] avrebbe potuto aver terre, invece di moneta? Egli citò i testamenti dei defunti principi di Francalanza, l'istituzione fedecommissaria e la legge [...]
[...] lui, esser sicura che egli non poteva desiderare altro che il bene della sorella, considerandosi investito d'una specie di tutela morale. E non [...]
[...] cane, la trattava meno duramente. Un giorno che la donna portava una lettera di Giulente alla padroncina, egli le tolse la carta di mano, ne [...]
[...] ha piacere, che finalmente s'è persuaso...» 219 Egli aveva anche raggiunto lo scopo di rompere la lega tramata contro di lui, perchè il [...]
[...] di lei rispondeva chiedendo tempo, o non rispondeva affatto; in carnevale, Matilde lo raggiunse, accompagnata dal padre. Egli l'accolse con tre [...]
[...] raggiungere le bambine, ripeteva tra sè quella domanda, le sole parole che egli aveva trovato per rispondere alla premura di lei: «Perchè sono venuta [...]
[...] ?» Per assistere a questo!... Egli dunque continuava a fingere, a mentire, ad ingannarla; anzi, neppure se n'era data la pena! Appena arrivato a [...]
[...] quell'altra; questo no, ella non poteva soffrirlo! - Ah, ricominci? Sei dunque venuta per rompermi di nuovo la testa? — rispondeva egli ai suoi [...]
[...] ad ogni poco con questi sospetti continui? — No, no; non lo farò più... non ti dirò più niente.... Egli sarebbe stato capace di porre in atto la [...]
[...] avvicinare donna Isabella in pubblico; viceversa egli seguiva la carrozza dei Fersa con la propria da per tutto, quasi inseguendoli; e in chiesa [...]
[...] egli venne a trovarla, improvvisamente, solo. — Che cosa succede? Sei ammalata? Che cos'ha tuo marito? Perchè non m'hai scritto? Perchè non sei [...]
[...] stento frenato, che egli aveva acquistato la certezza del tradimento di Raimondo, di qualche cosa di più 226 grave ancora; e il cuore le si [...]
[...] tratto udendo Raimondo che picchiava all'uscio, chiamandoli. — Che fate? — domandò egli entrando, guardandoli curiosamente. — Nulla.... — Nulla [...]
[...] diavolo m'andate...? — Leggete i giornali, se non sapete! — fecero gli altri, a coro. Allora egli impallidì come per un'ingiuria mortale [...]
[...] , dell'agitazione che propagavasi per tutta l'Italia. «Questa volta è per davvero! Son sonate le ventiquattro!...» dicevano, ed egli prima si [...]
[...] regnerà altri cent'anni!...» Egli ripeteva quei discorsi fuori del convento, dinanzi agli estranei; dalla Sigaraia specialmente, dove andava tutti [...]
[...] , giacchè egli esercitava una terza professione, quella dell'orecchiante. Così, in mezzo a quel pubblico di fedeli, don Blasco si nettava la bocca [...]
[...] domiciliare; ma dal duca non andavano, pel rispetto dovuto alla famiglia Uzeda... Questo appunto don Blasco non poteva soffrire: che egli godesse [...]
[...] Fitalia non avrebbe potuto permettere che si molestasse il duca d'Oragua, finchè, beninteso, egli non si arrischiava troppo; ma questo era certo [...]
[...] che non stava bene parlare in tal modo, agli estranei, del proprio fratello: — Fratello? — protestava egli. - Io non ho fratelli! Non ho parenti [...]
[...] Priore, invece, non s'occupava di tutte queste cose: nessuno sapeva in qual modo egli la pensasse. Se gli parlavano di politica, stava a udire [...]
[...] fatto; ma dal balcone che dava sui tetti della scuderia, egli era scappato in un lampo. Senza bisogno di nominarlo, tutti comprendevano che egli [...]
[...] sarebbe successo molto prima, Raimondo non avrebbe dovuto prender tante precauzioni. Egli rischiava infatti la vita, ogni volta. Quando Fersa andava [...]
[...] suo padre, a Milazzo. Giusto, tre giorni dopo, i difensori di Raimondo trionfarono: egli partiva per Milazzo, raggiungeva la moglie e le figlie [...]
[...] però non aprì bocca su questo soggetto. Egli pareva avesse dimenticato tutti gli affari della parentela, occupato com'era ad eruttar bestemmie [...]
[...] dello sbarco di Marsala. Ma, contro al suo solito, egli non gridò, non disse male parole: alzò le spalle affermando che al primo colpo di [...]
[...] Padre Rocca, dopo lo scontro di Calatafimi. Allora egli scoppiò: — Ma razza di mangia a ufo che siete, dovete 241 dirmi un poco perchè vi [...]
[...] truppe di Clary. Il duca invece raccomandava la calma, assicurava che i Napoletani sarebbero andati via senza tirare un colpo. Quantunque egli prendesse [...]
[...] successo? Che ora è? — Spunta adesso il sole!... Ci ha fatto una bella paura!... Non si rammenta?... Allora, confusamente, egli ripensò ai sigari [...]
[...] sulle spalle. Tutti gli furono addosso, ed egli cominciò a gridare; ma nessuno poteva udir le sue grida, perchè, a un tratto, a quell'ora [...]
[...] riaccompagnarono don Gaspare a San Nicola. Il domani mattina egli aggiunse altre cent'onze per l'acquisto delle munizioni. Il favore universale gli crebbe [...]
[...] intorno. Mancava lavoro, poichè la città era tuttavia un deserto: egli non lasciò andare a mani vuote nessuno di quelli che gli si rivolsero per [...]
[...] privilegi distrutti e tutti i cittadini veramente ed assolutamente uguali. Egli propose e fece decretare l'abolizione del pane sopraffino. Allora [...]
[...] in tutte le commissioni, un codazzo di ammiratori lo accompagnava al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabitava perchè la [...]
[...] giorni egli mandava ai corpi di guardia bottiglioni di vino, focacce, pacchi di sigari, regali di ogni genere. E la sua fama cresceva, cresceva [...]
[...] canne di pipa ridussero il convento un assedio. Per andare al refettorio, don Blasco doveva traversare due volte il giorno quell'inferno; egli [...]
[...] , Pedantoni, tutti i liberali lo guardarono con gli occhi spalancati, come uno piovuto dalla luna, senza saper dire una parola, mentre egli li [...]
[...] andò via. — Hai paura che ti taglino la coda? Egli non rispose. Sue padre, rassicurato sull'andamento della cosa pubblica, scese un giorno a [...]
[...] ?....» Dolevano ancora le spalle al ragazzo, dalle busse toccate per lo spionaggio; e adesso egli faceva come vedeva fare allo zio 252 Priore, che [...]
[...] borbonici e di savoiardi? Egli voleva andar via dal Noviziato; perciò serbava un segreto rancore contro il padre che non l'aveva contentato [...]
[...] averne ancora di migliori, egli scriveva una Istoria cronologica dei Vicerè Uzeda, luogotenenti dei Regi Aragonesi nella Trinacria. Come [...]
[...] soddisfacente e la guarigione assicurata. Egli arrivò quindici giorni dopo, la vigilia del plebiscito, con altri volontarii siciliani reduci dal Volturno [...]
[...] .... applaudite questo insigne patrizio che alle glorie dell'avito blasone accoppia quelle del patriottismo più puro.... — Egli additava alla folla il duca [...]
[...] dico? La nostra commissione è compita: il duca sa qual è il desiderio di tutti; per ora egli non ci dice nè sì nè no; lasciamo che ci dorma [...]
[...] ! Ringraziate per me le società; verrò poi io stesso a fare il mio dovere!... Egli li trattenne ancora, discorrendo delle notizie del giorno [...]
[...] liberale! Al Quarantotto egli non avea preso un partito? Ma non avea tradito, come tant'altri!... Però quelle voci parevano ridotte al silenzio, e [...]
[...] corregge sè stessa.... Non ve ne date pensiero.... Però, appena quei due andarono via, egli si mise il cappello in capo e salì difilato a San [...]
[...] da lui e dalla sua comarca. Che egli se la prenda con me, non m'importa; mi giova, anzi, procurandomi maggiori simpatie; ma se continua a [...]
[...] inutile! Lo sposerò!... Egli, frattanto, continuava a propugnare l'elezione del duca, con la parola in mezzo alle società, con gli scritti [...]
[...] schierossi contro il Governo del Re Bomba, tanto maggiore il suo merito in quanto egli non aveva da 268 rimproverargli torti fatti a lui [...]
[...] contributo della sua attività e delle sue sostanze alla causa nazionale. Ai primordii del movimento liberatore, corre in patria, poichè egli vuol [...]
[...] dell'esecrato Borbone la voce che ormai lo condanna. Egli versa il suo contributo per la formazione delle squadre volontarie, sussidia quanti liberali [...]
[...] D'ORAGUA non può sottrarsi alla volontà del Paese. Egli sarà il nostro deputato!» Il duca, da canto suo, riparlava al principe del matrimonio di [...]
[...] all'altro mondo; e quando pure vivesse.... Egli insisteva spesso su questo tono, ripeteva che sua sorella era libera di prendersi Giulente, ma le parole [...]
[...] dello zio don Blasco. Esistevano però le cambiali che egli aveva pagato; sua sorella doveva dunque sostenere la sua parte in proporzione del [...]
[...] dovesse pagarle gli interessi al cinque per cento; ma nei cinque anni trascorsi dalla morte della madre, non aveva egli mantenuto la sorella, di [...]
[...] tutto punto, dandole casa, vitto, servizio, abiti, uso della carrozza, ecc. ecc? Doveva egli sostenere del proprio queste spese? Se sua sorella [...]
[...] fosse stata in bisogno, certo egli l'avrebbe raccolta in casa per l'affetto che le portava, ricordandosi che era dello stesso sangue. Ma ella aveva [...]
[...] non me n'ha parlato prima? Egli accorse al capezzale dell'inferma, per dirle: — Stupida! T'affliggi per questo? Lo zio mi ha detto ogni cosa [...]
[...] disposizioni del collegio: Benedetto pareva Garibaldi quando disse a Bixio: «Nino, domani a Palermo!...» Il domani infatti egli corse su e giù per [...]
[...] visita alla zia col Priore e Frà Carmelo. Chiara aveva mandato a chiamare Ferdinando, e lo aspettava con viva impazienza: quando egli apparve se [...]
[...] Benedetto, quasi fosse già in casa sua, spalancò il 279 balcone. Allora il duca impallidì peggio del nipote: egli doveva adesso parlare alla folla [...]
[...] ad adempierlo.... animato dalla fiducia, sorretto.... — Ma poichè le grida raddoppiavano, egli lo spinse verso il balcone. Appena il deputato [...]
[...] non faceva capire che egli volesse discorrere. Benedetto alzò un braccio; come per incanto ottenne silenzio. — Cittadini! — cominciò il giovanotto [...]
[...] vi vedo animati — egli proseguiva, — è la più bella conferma del responso 280 dell'urna... di quell'urna donde ancora una volta esce la [...]
[...] ....» ; ma giù non udivano, non comprendevano ch'egli fosse per parlare. Allora, voltatosi verso le persone che gremivano il balcone, egli disse [...]
[...] alle quali egli avesse già manifestato la propria opinione. E appena appena s'accorse di Giulente, del futuro cognato. 284 Lucrezia [...]
[...] quella istituzione potevasi benissimo sostenere.... Per ingraziarsi tutti quegli Uzeda egli ne secondava e incoraggiava le opinioni; ma [...]
[...] , d'intendere e di soddisfare i bisogni della nazione...» Ma, a quelle uscite, egli perdeva il cammino fatto: il principe e il cavaliere non [...]
[...] nulla, i discorsi del promesso. Una sera egli rammentò il canonico Giulente, fiorito nel secolo scorso, celebre per certe opere di diritto [...]
[...] la stessa cosa. — Eccellenza sì; — egli dava già dell'Eccellenza al futuro zio; — ma dicesi impediente per distinguerlo da dirimente; in altre [...]
[...] una dimostrazione. Egli giunse par via di mare e non era solo: il barone Palmi, nominato senatore dopo la rivoluzione, lo accompagnava. Questi [...]
[...] raccomandati. Come al tempo dell'elezione egli riceveva giù, nelle stanze dell'amministrazione, e ringraziava dei ringraziamenti, s'ammantava di [...]
[...] spaventava, composto com'era di gente più o meno famigliare che gli stava dinanzi in atto deferente; ed egli assaporava il suo trionfo, loquace [...]
[...] vegliare al mantenimento delle promesse, in quei giorni egli non avrebbe dovuto lasciare la capitale; ma era dovuto venire in fretta e in furia per [...]
[...] , egli fece un segno a don Lorenzo, e questi condusse via tutti. 290 Ma l'Onorevole non andò a letto. Raimondo, avvertito da Baldassarre che lo [...]
[...] storia finisca.... — Egli parlava con tono grave d'autorità, passeggiando per la camera con le mani incrociate sul dorso; Raimondo, sedutosi [...]
[...] pulcinella — Egli parlava adesso duramente, a denti stretti, con gli occhi rossi; e il duca, cambiato tono anche lui, esclamava, secondando il nipote [...]
[...] era andato egli stesso a trovarla, a prendersi addosso, umile e muto, la pioggia di improperii rovesciata dalla zitellona. E a poco a poco, pel [...]
[...] ! — disse Lucrezia al fidanzato, avvampando subitamente in viso. Egli scrollò il capo con un sorriso d'indulgenza; ma il duca s'avvicinò alla [...]
[...] Vostra Eccellenza che scena ridicola?... — Pazienza!... Pazienza!... — cominciò il duca; ma già un'altra carrozza entrava nel cortile. Egli [...]
[...] duca tossicchiò un poco, come per un principio di raucedine; poi gli domandò: — Tu quando raggiungeresti tua moglie? Egli rispose secco e breve [...]
[...] , quantunque raddoppiate dopo la sistemazione del nuovo ordine di cose, non gli bastavano, non avevano gusto se egli non le proferiva a palazzo, nello [...]
[...] , coi cappelli in mano, aspettando i saluti che il duca veniva distribuendo in giro. Alcuni oratori improvvisati, persone che egli non conosceva [...]
[...] prosperità pubblica e privata sarebbe stata raggiunta. Egli la faceva quasi toccar con mano, e le persone venute per sapere che ne era delle loro [...]
[...] deputato; dal cortile del palazzo al Gabinetto di lettura, tutti ad una voce giudicavano che in questa occasione egli aveva fatto opera buona e [...]
[...] vedere che l'amor suo non bastava a Raimondo, che egli pensava diversamente da lei, che faceva consistere la felicità in cose senza valore per lei [...]
[...] ! Eppure egli non l'aveva tradita, allora! Ma erano venuti i tradimenti, 302 ed ella li aveva perdonati poichè tutti gli uomini ne commettono [...]
[...] dinanzi al pericolo più grave, alla minaccia terribile? Lasciarlo? Egli stesso l'aveva abbandonata!... Quando ella ripensava a quei due anni [...]
[...] ? Quante volte egli non era parso rinsavito, ed aveva poi fatto peggio? Due anni addietro, prima che scoppiasse lo scandalo in casa di Fersa, ella [...]
[...] cadevano su quella donna soltanto; a Raimondo ella non rivolgeva se non preghiere indulgenti, l'umile scongiuro di evitarle nuovi dolori. Egli [...]
[...] , poichè egli aspirava alla vita allegra e varia, libera, principalmente. Ma, per la notizia del dramma domestico di cui era stato l'eroe, egli [...]
[...] gli divenne per questo meno indifferente; ma la gelosia della moglie finì di stringere quel vincolo nel punto che egli stava per giudicarlo [...]
[...] increscioso. Tutte le volte che Matilde gli faceva una supplichevole rimostranza, egli credeva suo dovere, come per una specie di compenso, di fare [...]
[...] maggiori dimostrazioni di affetto all'amica; più sommessamente sua moglie lo pregava di non trascurarla, più smaniosamente egli andava via di casa [...]
[...] a buttarmi ai piedi di mio marito; forse mi perdonerà....» Allora, di risposta, egli s'ostinava a far cose che ella stessa non avrebbe volute [...]
[...] amici, non rispondeva al saluto di sua moglie, quando s'incontravano: mentre la contessa lacrimava in fondo alla sua carrozza, egli andava a [...]
[...] aggravarsi del male, aspettando ansiosamente il ritorno di Raimondo. A giorno, egli rincasò. Doveva esser ebbro. Solo perchè, rotta dal dolore e dalla [...]
[...] tua!...» egli le piantò in viso gli occhi foschi, strinse il pugno ed uscì in una sconcia bestemmia.... Che disse poi? Che fece? Ella non sapeva [...]
[...] struggere, non potendo corrergli dietro, non potendo lasciare la sua poveretta agonizzante; d'aver mandato Stefana a Firenze, credendo che egli se ne [...]
[...] fosse tornato lì; d'aver saputo il giorno seguente che, cercato rifugio in un albergo della stessa Livorno, egli s'era imbarcato per la Sicilia [...]
[...] , giungendo le mani per disarmarlo, ella addusse, tra i singhiozzi: «E le mie figlie?... Le mie orfanelle?...» Ma con impeto più selvaggio, egli [...]
[...] parole crude, minacciose, frementi, le disse la vita indegna di lui, ciò che ella non sapeva ancora, ciò che egli stesso non aveva saputo per tanto [...]
[...] tremargli dinnanzi?... Credi ch'io non sappia quel che hai sofferto?...» E come ella scrollava le spalle, rabbrividendo, egli gridò: «Non te ne [...]
[...] !... Scegli tra noi due: non t'imaginare che io possa aver più nulla di comune con lui!...» Povero babbo! Burbero, rigido, violento con tutti, egli [...]
[...] ; nell'atto che egli le tornava vicino, avrebbe ella potuto rammentargli i suoi torti? Da parte sua egli non le chiese perdono, non le disse una buona [...]
[...] risultato l'autorità del padre? Mentre Raimondo non si curava di sua figlia, la vigilanza di Giacomo pesava fin troppo sulla principessina: egli [...]
[...] zitellona, egli era riuscito a farsi badare ogni giorno più da quei due, continuando a chinare il capo come un burattino a tutto ciò che dicevano [...]
[...] , per farla contenta, egli stesso riscese con la moglie in città a dipanare in persona la matassa. Dovevano passare 314 un mesetto al Belvedere [...]
[...] , e ci stettero così una settimana appena. Egli non se ne lagnava, contento della pace fatta con la zia, la quale, se li aveva cercati ogni giorno [...]
[...] , non importandole il broncio della zia, egli diradò gli inviti; ma quando credeva di mettersi a tavola solo con sua moglie, vedeva spuntare la [...]
[...] , quando egli andava dietro? Impallidendo, poi arrossendo a quei discorsi, Matilde tentava nondimeno metter buone parole; ma l'altra rincarava [...]
[...] , il monaco s'era fatto raccontare tutto l'accaduto. Agli sfoghi di lei contro Giacomo e la cugina, egli pareva ingrassare nel seggiolone; ma non [...]
[...] spuntava costei. Benedetto non era più padrone in casa propria, giacchè nulla sfuggiva alla doppia critica della zitellona e del monaco; ma egli [...]
[...] capace di tutto per amore di far quattrini, non sarebbe stato più da temere, non avrebbe consigliato di porre subito mano alla causa? Invece egli [...]
[...] Fersa e quello di Raimondo, e i motivi mancavano, mancavano perfino i pretesti, da una parte e dall'altra. Che male commetteva egli dunque [...]
[...] s'arrampicava sui muri per distruggere i nidi dei passeri a rischio di fiaccarsi il collo egli stesso. E quando i camerieri non lo contentavano, non [...]
[...] nelle poche paginette degli altri anni, 322 consisteva in un bel quadernetto. Egli che aveva una memoria di ferro e una faccia tosta a tutta [...]
[...] !...» e tutte le signore lo attiravano, l'abbracciavano, lo baciavano in viso: egli lasciava fare, restituiva i baci sulle guance fresche e [...]
[...] giorno che Consalvo aspettava; per l'impazienza di non vederlo arrivare, per farsi mandar via, egli sfrenavasi sempre più, metteva con le spalle [...]
[...] , del quale non rammentava una buona parola, gli aveva ispirato. Quando andava a casa in permesso, egli stava un momento con la mamma, poi se ne [...]
[...] Pasqualino era partito 324 per Firenze al servizio dello zio Raimondo; ma egli voleva spassarsi subito, sottrarsi alla tutela dei monaci [...]
[...] persecuzioni dell'infernale Ottantanove.» Egli era sincero nel suo livore contro il nuovo ordine di cose, che da principio aveva appoggiato per [...]
[...] politica, mentre egli doveva pensare a una nuova via da battere, a un altro scopo verso il quale dirigere la propria attività? E quell'Abate [...]
[...] spogliazione, egli oramai non poteva più, se questa spogliazione aveva prevista e rinfacciata ai traditori liberali; e del resto le economie [...]
[...] destinate ad essere sparite tra i monaci in caso di scioglimento erano nel suo modo di vedere, poichè egli avrebbe avuto la propria parte, uscendo dal [...]
[...] dal nipote Priore e da tutti quelli del Capitolo, faceva che egli si scagliasse contro di loro, chiamandoli «lerci straccioni,» gridando: «Vadano a [...]
[...] , o di buona o di mala voglia, doveva lasciarli fare. Egli del resto chiudeva adesso un occhio, perchè aveva da propiziarseli. Camillo Giulente [...]
[...] uno di quei tanti parassiti che vivevano sul convento; ma permettere che egli vestisse la nobile tonaca benedettina? Che gli si dicesse Vostra [...]
[...] nè i novizii volendolo con loro, egli mangiava alla seconda tavola, in compagnia dei Fratelli di servizio.... 330 Don Lodovico esprimeva il [...]
[...] proprio dolore all'Abate per questa persecuzione. Egli s'era guardato bene dal far la propaganda della quale Sua Paternità l'aveva pregato [...]
[...] passo. Quando egli si presentò dinanzi a Catania, la guarnigione che doveva arrestarlo aveva già sgomberata la città, il prefetto scese al porto [...]
[...] del Circolo degli operai, dominando il corso gonfio di popolo come una fiumana, egli spiegava lo scopo della nuova impresa, gettava con la voce [...]
[...] dolce il grido della nuova guerra: «O Roma, o morte!...» Poi, dove andò egli a porre il suo quartiere generale? A San Nicola! Le grida, il [...]
[...] . Egli si sarebbe anzi arrolato, per far la nuova campagna con gli antichi commilitoni, senza il dovere di non abbandonar la moglie. Salito su al [...]
[...] agitazione, che 337 glie le facevano aspettare con impazienza. Le notizie di Sicilia gli avevano messo la febbre addosso, tanto che egli voleva [...]
[...] sarai già messo all'attuazione....» Per la terza volta in tre ore, qualcuno dei suoi parenti lo spingeva così nella via da cui egli ripugnava [...]
[...] riunione del Circolo Nazionale, dove il partito garibaldino e il governativo erano 338 venuti quasi alle mani, egli s'alzò per parlare [...]
[...] scandalizzò i suoi antichi amici; ma, prendendoli a parte uno dopo l'altro quando l'assemblea fu sciolta senza nulla deliberare, egli li esortò a [...]
[...] piegarsi, esponendo la verità nuda e cruda, le notizie dategli dal duca. «Perchè non viene egli stesso, allora?» gli domandavano; «che cosa sta a [...]
[...] fare a Torino, mentre qui si balla?» ed egli lo giustificava, annunziando che appena avrebbe potuto si sarebbe messo in viaggio; ma che intanto [...]
[...] lungo con la moglie, egli l'aveva previsto da un pezzo, e tutti avevano potuto accorgersene l'anno innanzi, quando il signor don Raimondo era [...]
[...] scappato lontano da quella donna che gli amareggiava l'esistenza. Lo sapevano tutti che egli voleva bene a donna Isabella; dunque la contessa, se [...]
[...] contino, pure egli aveva ceduto - tant'era vero che il torto non stava dalla sua parte! - dimenticando il passato, rassegnandosi a tornar con lei [...]
[...] , egli s'era maggiormente incaponito. Lontano da Matilde e da donna Isabella aveva goduto l'illusione di quella libertà che gli stava a cuore sopra [...]
[...] suoi sentimenti per lui: «Se ci fossimo conosciuti prima, liberi entrambi! Come saremmo stati felici!...» E quelle parole alle quali egli non credeva [...]
[...] sprone nei fianchi del giovane; impegnato a dimostrarle che era libero di fare ciò che voleva egli faceva ciò che non voleva.... E il martirio [...]
[...] cieco amore per la figlia e il non meno cieco odio pel genero avevano reso vani i suoi propositi d'indifferenza; da lontano egli li seguiva di [...]
[...] rinfacciargli la sua condotta, i suoi vizii, la sua durezza, il sangue avvelenato all'innocente bambina? Facchino, sì; egli meritava l'insulto se [...]
[...] Raimondo li ricevette solo; ma dopo un poco che discorrevano del viaggio e del tempo, egli andò a picchiare all'uscio della camera accanto, e donna [...]
[...] apertamente confessata, quasi sfidando l'opinione pubblica. Egli poteva aver torto o ragione di lagnarsi della moglie; la passione per donna [...]
[...] modo col quale si sarebbe comportata la famiglia. Ora l'improvvisa fredda accoglienza del principe a Pasqualino significava chiaro che egli [...]
[...] suggerì di andare personalmente da Giacomo, egli entrò in una sorda agitazione: era disposto a far tutto fuorchè a pregare quel birbante che, dopo [...]
[...] diceva. - Il meglio è che tu mi lasci! Non voglio costarti la pace della famiglia! Così egli che sentiva aggravarsi le conseguenze del suo passo [...]
[...] l'affronto di rinchinarsi al fratello, si stringeva più a lei, per puntiglio, le si dava mani e piedi legati. Non la volevano ricevere? Egli le [...]
[...] Emanuele poteva forse dare una cattedra al Gentiluomo di Camera di Ferdinando II? Così egli aveva lasciato il quartierino dove stava da tanto tempo [...]
[...] ; ma vedendosi cercato da Raimondo, egli fiutò a un tratto il buon vento. Andò subito a trovare donna Isabella, si dichiarò per lei contro il [...]
[...] nipoti, dopo il refettorio, egli dormiva come un ghiro, quando Frà Carmelo lo destò: - Che c'è? - vociò. - Perchè mi rompi il capo? - Vostra [...]
[...] Paternità mi scusi; ci sono i parenti di Vostra Paternità. Egli venne fuori, e appena vide Raimondo aprì bene gli occhi ancora imbambolati. Come [...]
[...] Lucrezia e Benedetto, Raimondo gli baciò la mano. Egli lasciò fare, borbottando: - Che c'è? A quest'ora? Con questo sole? 352 - Siamo venuti [...]
[...] ragione, quando Lucrezia, confabulato con lo zio, propose di fare un giro pel convento, egli disse brevemente: - No, ho fretta di tornare. Andiamo [...]
[...] via. Il domani mattina, all'albergo, egli non s'era ancora levato che il cameriere venne ad annunziargli: - C'è lo zio di Vostra Eccellenza. E don [...]
[...] spingere l'uno contro l'altro i due fratelli, da dar mano a disfare un'altra opera della principessa defunta, il matrimonio di Raimondo: egli si [...]
[...] l'esistenza dell'altro. Lucrezia, incaricatasi delle trattative, andò alle Ghiande. Non vedendo il Babbeo da molti mesi, rimase. Egli era dimagrato come [...]
[...] l'acquisto dandogli a intendere che c'era dentro il for fiore della dottrina. Egli la pagò salata, e si mise a leggere tutto. Allora la sua mente [...]
[...] una mano, egli si teneva l'altra sul cuore per verificarne il numero dei battiti, o si palpava dappertutto con lo spavento di scoprire i tumori [...]
[...] ; e sulle prime, quasi arrestato da una specie di pudore, egli si tenne sulle negative; messo alle strette, confessò. Aveva un catarro intestinale [...]
[...] Raimondo rideva di quell'enumerazione, egli soggiunse, con voce triste e quasi con le lacrime agli occhi: - C'è poco da ridere, sai! Credi che siano [...]
[...] l'esistenza e la gravità delle sue malattie, l'inutilità delle prescrizioni mediche; però, se i dottori ci perdevano il latino, non poteva egli provare [...]
[...] tempo, fecero miracoli; ma restava da guarire il prurito al quale egli dava nome di erpete. - Per questo il rimedio è ancora più semplice: fate un bel [...]
[...] bagno d'acqua dolce. Da mesi e mesi, egli non si lavava altro che la punta del naso e delle dita, due o tre volte la settimana, per paura di [...]
[...] modo imprevisto da tutti e da lui tesso. Egli non pensava più che la sua passione era stata quella della libertà, che donna Isabella, come moglie [...]
[...] , dalla stessa casa del principe? Egli metteva i piedi al muro, deciso a spuntarla a qualunque costo, contro tutto e tutti. E Lucrezia, Ferdinando [...]
[...] , esprimeva il grande dispiacere che «a noi della famiglia» cagionava l'ostinazione di Raimondo. Come mai poteva egli del resto sperare di ottener [...]
[...] dirigeva la causa del cognato, piuttosto che lasciarla in mano di qualche strascinafaccende di quelli da quattro il mazzo; ma del resto egli non aveva [...]
[...] conciliarsi le nuove autorità politiche senza tradire le «legittime», salvar capra e cavoli, servir Cristo e Mammone. Ora, se egli avesse detto una [...]
[...] dirottamente. Egli dovette alzar la voce per sapere il motivo di quel pianto. La sua amica aveva incontrato per via i Grazzeri e la cugina Graziella; la [...]
[...] egli salì a S. Nicola, cercando del Priore. Lodovico lo ricevette a braccia aperte, lo ascoltò con attenzione benevola. Raimondo gli disse, un po [...]
[...] giovarti presso i giudicanti molto meglio di me. Sai bene quali relazioni egli ha tra quanti circondano Monsignore.... una sua parola varrà molto più [...]
[...] fattore già picchiava all'uscio. - Eccellenza! Eccellenza!... C'è qui suo fratello.... il signor principe.... Egli balzò in piedi, stropicciandosi [...]
[...] scortarlo, di mescolarsi al codazzo degli intimi ammiratori ed amici che lo seguivano su e giù, alla prefettura, al municipio, ai circoli. Ed egli [...]
[...] intenta a tessere e a ritessere la sue lodi quando, per un piccolo bisogno imperioso, egli s'accostava a un cantone. A palazzo, lo stesso [...]
[...] sfegatato, tutta gente che non poteva perdonare al duca la sua ascrizione al partito di destra. Nelle conversazioni politiche egli difendeva infatti [...]
[...] campai armati, i quali, se egli avesse risposto no, dovevano legarlo, buttarlo in fondo a una carrozza che stava ad aspettare vicino alla chiesa e [...]
[...] parlarle?... Ed egli cominciò a far spese pazze per metter su una casa, volle che il matrimonio si celebrasse con la massima pompa, quasi sfidando [...]
[...] voluto e ottenuto!... Grazie! Grazie!... Egli restava di marmo sotto quelle carezze. Vinta la partita, cessata la febbre che lo aveva animato contro [...]
[...] sè rovesciavasi sui parenti; egli sapeva che in modo diverso, per diverse ragioni, incoraggiandolo o contraddicendolo, avevano contribuito al suo [...]
[...] danno, e non potendo accusare sè stesso, se la prendeva con quelli. Sua moglie, per evitare che egli pensasse ad altro, gli parlava male di tutti [...]
[...] pazzi?...» Donna Isabella non parlava d'altro, sapendo d'appagare il rancore di Raimondo. Egli l'aveva, sì, con tutti, ma il suo astio più [...]
[...] matrimonii, Raimondo non aveva neppur calcolato quel che gli costava la pace col fratello maggiore; era tanto, allora, il suo impegno, che egli avrebbe [...]
[...] i due fondi di Burgio e Burgitello. Ma la magagna più grossa era stata operata nella divisione, perchè egli aveva messo secondo gli conveniva i [...]
[...] introdurvi. Quantunque il Parlamento fosse in piena sessione, egli non parlava d'andar via, occupato a sbrigare i suoi affari. Il patriottismo [...]
[...] tempo egli parlava d'una grande compagnia di navigazione a vapore, d'una società per la lavorazione degli zolfi, di un'altra pel taglio dei boschi [...]
[...] mai, sempre 381 piena d'obbedienza verso il marito, sempre aspettando gli ordini che egli le impartiva spesso con una sola guardata. La cugina [...]
[...] torbidi del Sessantadue, egli aveva visto passare gli anni uno dopo l'altro senza che il padre mantenesse la promessa di toglierlo dal Noviziato [...]
[...] bella libertà, egli diventava il tormento dei maestri, dei Fratelli, dei camerieri, di tutto il convento, e rifiutava anche di andare a casa, o, se [...]
[...] principessina ricevesse l'educazione conveniente!... Egli non diceva che donna Ferdinanda, alla notizia della decisione presa a sua insaputa, s'era [...]
[...] non dovevano a nessun costo arrivare al padrone; se questi domandava perchè il tale o tal altro guattero era stato congedato, egli trovava un buon [...]
[...] , che non tacciono mai, volevano dare a intendere che egli era scappato perchè, mangiatisi i quattrini degli zolfi presi a credenza, contro [...]
[...] in mezzo al pericolo qualcuno dei suoi. Che cosa si sarebbe detto? Che egli pensava solamente a sè stesso?... Ma, come non era riuscito a rimuovere [...]
[...] alla nipote Teresina, e poichè lì il colera non infieriva e non metteva tanto spavento quanto in Sicilia, così egli era e voleva che sua moglie [...]
[...] sublimato della briganteria?...» Egli parlava così dinanzi agli estranei, alla gente di poco affare, alle persone di servizio; in famiglia, tra [...]
[...] colera, un giorno egli scese in città per qualche affare e per riscuotere il semestre; tornato al Belvedere e passeggiando, dopo pranzo, sulla [...]
[...] terrazza, mentre Chiara giocava col bastardello, egli riferì allo zio l'impiego della sua giornata. - Ho anche preso i quattrini delle cedole [...]
[...] lei, sotto gli occhi del figlio?... L'antipatia di Consalvo per donna Graziella cresceva forse per questo ogni giorno: egli la contraddiceva in [...]
[...] servizio gli parlavano di di lei. Questo era però l'unico sentimento che egli manifestava; del resto, stava in casa il meno possibile, montava a [...]
[...] fasci dei sarmenti vecchi. Con la moglie di massaro Rosario Farsatore, il fattore lo colse quasi sul fatto, un pomeriggio, nel pagliaio: egli non si [...]
[...] l'unica via di salvezza, egli s'era divertito a tormentare il Fratello predicendogli lo sbando dei monaci, la chiusura del convento; ma l'altro [...]
[...] confortarlo, con belle parole; il principe gli offrì da bere; ma egli rifiutò, riprese a narrare le stesse storie imbrogliandosi più di prima; poi se ne [...]
[...] duca a Benedetto annunziò che la Camera sarebbe stata sciolta fra poco. Egli non si dava questa volta neppur la pena di venire, incaricava 403 [...]
[...] cosa non gli fece certo dispiacere, quantunque egli si stimasse cavaliere per nascita; ma dal giorno di quell'annunzio sua moglie non gli dette [...]
[...] finalmente radicatasi nel suo cervello che egli non fosse abbastanza nobile per lei. A poco a poco, giorno per giorno, aveva riconosciuto che i suoi [...]
[...] , egli non ha bisogno della croce! È già cavaliere di natura.... Ma il più bello era che donna Ferdinanda, adesso, non le dava più retta, anzi [...]
[...] scadenza del primo semestre della sua rendita, visto che le cedole eran pagate puntualmente - in carta, è vero, ma la carta correva come moneta - egli [...]
[...] degli ammiratori; egli saliva in cattedra con maggior sicumera di prima e commentava l'opera del Parlamento. La soppressione delle società [...]
[...] religiose era il gran fatto dei tempi moderni; egli ne enumerava e dimostrava gli immensi vantaggi. Prima d'ogni cosa, i latifondi tolti alla manomorta [...]
[...] privata.» Era come un'altra «legge agraria,» egli citava i Romani, Servio Tullio; e la gente che non capiva, batteva egualmente le mani, in attesa [...]
[...] della cuccagna. Egli frattanto si preparava a comperar qualche lotto - dicevano anzi che fosse venuto proprio per questo - e consigliava al [...]
[...] .... - egli aveva la cacajola, dalla paura. Questa volta le difficoltà per trovare una casa erano ancora più grandi. Il duca andò a cercarla dalle parti [...]
[...] egli stesso decidesse. - Vuoi o non vuoi venire? - le domandò egli, con voce breve, col tono che prendeva quando le discussioni cominciavano a [...]
[...] il principe le aveva data allora la gran notizia: inconsolabile per la perdita di quella santa, egli l'avrebbe pianta fino all'ultimo giorno della [...]
[...] propria vita; ma i suoi figli avevano bisogno di qualcuna che tenesse loro luogo di madre, e per quest'unico scopo egli accettava i consigli di [...]
[...] Veramente egli lavorava del suo meglio per nascondere alla gente anche il malumore del principino, ma non ci riusciva, perchè Consalvo, fin dal [...]
[...] madrigna con gl'invitati andarono al municipio, egli non era ancora arrivato. Non arrivò neppur la sera, quando gli sposi tornarono dalla chiesa: uno [...]
[...] unicamente perchè, da giovane, s'era messo in capo di sposarla. La madre non aveva voluto, ed egli s'era piegato, allora, alla ferrea volontà di lei [...]
[...] finito di accomodarli, egli s'era messo con l'antica innamorata, e ora, dopo tanti anni, non più giovane, con due figli grandi e grossi sulle [...]
[...] riconosciuto, alla Curia, che il dotto e santo Cassinese doveva andare avanti in altro modo. Gli era stato offerto un vescovato, a sua scelta; ma egli [...]
[...] ? A Roma egli era preceduto da una fama così chiara, da raccomandazioni tanto efficaci, che in poco tempo era sicuro di raggiungere, con la [...]
[...] quattrini; nè, per la stessa ragione, con la zia Ferdinanda; tanto meno col duca alla cui autorità di deputato ricorreva perchè egli lo assistesse [...]
[...] svincolati, egli era rimasto aggiudicatario del Carrubo e di Fontana Rossa, due feudi della Badia di San Giuliano, dei quali a giorni sarebbe entrato [...]
[...] catenaccio, egli poteva far tardi quanto gli piaceva; e mentre masticava a due palmenti, utilizzava il suo tempo chiedendo informazioni alla gente sulle [...]
[...] al paese; ma egli dichiarava che non la volontà ma la forza gli faceva difetto. Era già deputato, consigliere comunale e provinciale, membro [...]
[...] d'inchiesta. Ad ogni nuova nomina, egli protestava che era troppo, che non aveva tempo di grattarsi il capo, che bisognava dar luogo ad altri, ma dopo [...]
[...] , egli non desiderava di meglio; ma una grande difficoltà lo arrestava: l'opposizione di sua moglie. Costei dimostravasi sempre più irascibile quando [...]
[...] che venivano a cercar di lui nella sua qualità di consigliere comunale o di presidente del Circolo Nazionale; di lacerare, prima che egli le [...]
[...] ottenne per Giulente la nomina, s'accorse che egli restava più Giulente di prima, una specie d'impiegato, un miserabile passacarte, un servitore [...]
[...] rinfacciò l'inutilità, le noie, i pericoli; se per la moltitudine degli affari egli tornava a casa più tardi del consueto, stanco, affamato [...]
[...] giudicava miserabile; ma non potendo ragionevolmente dare a intender questo, l'accusava d'avarizia. Egli la lasciava libera di spendere ciò che [...]
[...] quattrini!...» Messo con le spalle al muro, egli perdeva talvolta la pazienza; allora ella minacciava d'andarsene via: - Ah, la prendi su questo [...]
[...] aveva giurato di sposar Graziella, ed ha fatto morire quella disgraziata prima del tempo.... - Taci!... Che dici!... 426 Egli sopportava [...]
[...] sindaco era suo nipote; in fatto, era egli stesso. Non si rimoveva una seggiola, al municipio, senza la sua approvazione; ma specialmente nella [...]
[...] , egli faceva prevalere la propria volontà, proteggeva i suoi adepti fossero anche inetti, metteva avanti la gente da cui poteva sperare qualcosa [...]
[...] l'abilità di fingersi assolutamente disinteressato, di spingere il nipote a fare ciò che egli stesso voleva come se invece non gl'importasse nulla di [...]
[...] ; se, per qualche fatto più grave degli altri, egli esitava un momento, il duca vinceva quegli scrupoli o adducendogli le necessità della lotta [...]
[...] , metteva a rischio la sua bella riputazione di liberale disinteressato, di «ferito del Volturno.» Ma l'ambizione lo accecava, egli voleva [...]
[...] , egli voleva sostituirlo; tutta la parentela uccellava i quattrini messi assieme dal deputato, egli aspirava all'eredità politica; il seggio [...]
[...] . Quasi egli potesse permettersi questo lusso! Quasi fosse il principino di Mirabella!... Consalvo, sì, poteva fare e faceva quel che gli piaceva [...]
[...] . Non solo egli non badava agli affari di casa - chè suo padre ci pensava per lui - ma non stava 428 in casa se non per dormire - quando ci [...]
[...] , scherma, giuoco ed il resto. Finito, dopo l'incendio del Sessantadue, il Casino dei Nobili, egli aveva fondato, insieme con qualche dozzina di [...]
[...] gli aveva dato i natali. Se egli comperava o vendeva una pariglia di cavalli, se mandava via o riprendeva un cocchiere, se vinceva o se perdeva [...]
[...] tanto la voce d'un possibile matrimonio circolava per ogni dove, finchè, ripetuta dinanzi a lui, lo faceva scoppiare in una risata. Per ora egli [...]
[...] : egli saliva sopra una tavola, prendeva la parola senza soggezione, predicava la regola di San Benedetto, ripeteva le sentenze politiche dello zio [...]
[...] risa della comitiva. Egli ne era l'anima, il capo riconosciuto e obbedito. Giovannino Radalì veniva spesso con lui; ma quantunque ora fosse libero [...]
[...] , donde nessuno riusciva a scovarlo, se egli stesso, mutata fantasia, non si decideva a tornare. Allora Consalvo lo trascinava ai bagordi. Una [...]
[...] occupavano di lui, o erano disarmati dalla sua politica, giacchè egli sapeva prenderli pel loro verso, secondando le fisime di ciascuno. Solo Benedetto [...]
[...] , senza mescolarsi di politica, egli parteggiava pel governo assoluto, protettore dei signori, sciabolatore della canaglia. Questi sentimenti però non [...]
[...] ciascuno pel suo verso, secondando le fissazioni di tutti gli Uzeda. La zia Chiara parlava d'adottare il bastardo della cameriera: 433 egli [...]
[...] parte; ma egli li sfuggiva tutti, e se li udiva alludere, sorridendo, alla sua ricchezza, ripigliava a vociare come un tempo: «Che ricchezze e [...]
[...] della Curia, i monaci a spasso, i borbonici un tempo amicissimi di don Blaco gli si misero contro; ma a chi gli riferiva le voci malevole egli [...]
[...] andava in mano d'altri, a quest'ora l'avrebbero ridotta a uso di porcile!... La messa, veramente, egli la diceva di tanto in tanto, perchè aveva [...]
[...] nulla, egli fece un bel giorno rapire la ragazza e la tenne tre giorni con sè al Belvedere. I fratelli, per un certo tempo, stettero zitti [...]
[...] mattina e sera. Il pericolo corso, il sangue perduto, gli procuravano l'ammirazione di quei suoi compagni di bagordo; però, guarito, egli non mise [...]
[...] 438 la cosa ai giudici. Tutti gli Uzeda, inquieti per la vita dell'erede del nome, ricorsero al duca: egli solo, con l'autorità che gli veniva [...]
[...] faccende, avevano un bel discutere delle più gravi quistioni, in Parlamento: egli non si moveva. Ma quando pure ci fosse andato? Che cosa avrebbe [...]
[...] , mentre Casa Uzeda era stata sempre covo di borbonici e di reazionarii, mentre egli stesso, al Quarantotto, aveva goduto col cannocchiale, come al [...]
[...] più grande della paura; e certuni 440 bene informati assicuravano che una volta, nei primi tempi del nuovo governo, egli aveva pronunziato una [...]
[...] giovinotto era esposto: egli non provava le tenerezze di donna Ferdinanda o l'interesse degli altri parenti per l'erede del principato; nè che [...]
[...] due partiti, facendo sentire a Consalvo il peso del proprio sdegno ma difendendolo dinanzi agli estranei, egli si apprese al più audace. Il più [...]
[...] padre, animato da quel silenzio, chiedeva spiegazioni gridando più forte, egli rispose freddo e calmo: - Non c'è bisogno d'alzar la voce. Che cosa [...]
[...] la stessa paura dei sudiciumi contagiosi. Come suo padre più gli s'avvicinava, porgendo la lettera, più egli si scostava, con le mani dietro la [...]
[...] del destino della famiglia; egli che aveva martoriato tutti i suoi, fatto di loro ciò che gli era piaciuto, s'era piegato a lasciar la briglia [...]
[...] sentiva portato; adesso finalmente scoppiava. Finchè s'era trattato della mala vita del giovane, della sua freddezza verso la madrigna, egli era [...]
[...] stato possibile, per toglierlo alla madre, ai fratelli, alle sorelle, alla moglie; meglio che tutti gli altri Uzeda, egli era il rappresentante degli [...]
[...] , ecco suo figlio cominciare a disporre di quella fortuna come di cosa propria! Se Consalvo gli avesse chieste le seimila lire, forse egli le [...]
[...] professore che dava lezioni nella scuola tecnica istituita nel convento. Scrupoli egli non ne provava; perchè anzi, se tutti i monaci avessero imitato il [...]
[...] monaci, l'avremmo fatta in barba al governo! Egli se la pigliava ancora con questo governo, specialmente per via delle tasse che gli faceva pagare [...]
[...] seduta sul limitare, traversava la strada, per passare dal marciapiedi opposto. Egli non metteva neppur piede a palazzo, dove quell'usuraia della [...]
[...] parentela, affinchè egli lasciasse loro ogni cosa. E lo servivano come un Dio, si precipitavano ad un suo cenno, camminavano in punta di piedi [...]
[...] , credendo di non aver bisogno d'aggiunger altro, egli che voleva avere la soddisfazione di sentirsi richiedere d'aiuto da arrabbiato che gli [...]
[...] fondo? - E i danari? - I danari si trovano! Egli li prendeva dalle Banche delle quali era amministratore: con essi speculava sui fondi pubblici [...]
[...] s'arrugginivano e si rompevano; solo il podere prosperava, adesso che egli non sperimentava più novità. Incaponitosi a negare le sue sofferenze, i dolori [...]
[...] sera; ma egli cadeva in una tristezza lugubre, in una funebre ipocondria. Per lunghe e lunghe giornate non diceva una parola, non vedeva anima viva [...]
[...] , ebbe un bell'insistere per dimostrargli la convenienza di una visita medica; egli minacciò di chiudersi in camera e di non ricevere più nessuno [...]
[...] condizione dell'ammalato era molto più grave che non credessero. A trentanove anni egli se ne moriva: il sangue vecchio e impoverito dei Vicerè si [...]
[...] non ascoltava nessuno, tanto meno i parenti. Se essi insistevano, egli gridava; «Non la volete finire?» Fittosi in capo che stava benissimo, se [...]
[...] ! Egli confidava questo al cameriere; gli diceva, quando gli Uzeda andavano via: - Credi che costoro vengano qui per amor mio? Vengono per la roba [...]
[...] denaro, dentro una certa misura, beninteso. Ed egli firmava, firmava cambialine, e le cambialine andavano a finire in mano del principe, il quale [...]
[...] così male. «Ma che ci posso fare? Non si comanda al cuore! Basta, un giorno o l'altro egli s'accorgerà che non merito questo trattamento...» Così [...]
[...] cervello esangue: quella delle vittorie napoleoniche che egli voleva a qualunque costo. Comprata una carta del Reno, passava le sue giornate a [...]
[...] , non avrebbe più avuto nessuna scusa agli occhi della nazione! Egli aveva sempre combattuto le impazienze del partito avanzato, perchè, se [...]
[...] facevano il loro dovere, egli minacciava «di scendere in piazza con le carabine, come nel Sessanta.» «Ah, buffone!... Ah, vecchia volpe [...]
[...] . Egli aveva dato appena una volta all'anno notizie di sè alla famiglia, tutto intento ai doveri del suo ufficio, ella preparazione della sua [...]
[...] principe, che nel primo momento lo guardò come uno piovuto calla luna, egli disse, con tono di dolce rimprovero: - Ferdinando è in fin di vita, e [...]
[...] servirgli per tracciar piani di campagna, per infigger segnali di piazze forti, di accampamenti e di quartieri generali; ma egli dimenticava lo [...]
[...] spargendo che egli era tornato in Sicilia non per amore del Babbeo al quale non aveva mai pensato, ma per evitare di trovarsi a Roma in quei [...]
[...] ... Egli non disse che Ferdinando era impazzito del tutto. La sorda diffidenza destatasi in lui contro i fratelli, il secreto sospetto che non gli [...]
[...] cervello che non capiva più nessun'altra idea. Egli che per trentanove anni aveva dato prova di tanto disinteresse da meritar dalla madre il nome di [...]
[...] persistere nel dubbio. Egli scese all'albergo, come sette anni innanzi, quando aveva definitivamente abbandonata la prima famiglia; ma questa volta [...]
[...] verso di lei: quel voi era già molto eloquente, ma egli affettava di non rivolgerle la parola, di non udire quel che ella diceva: quando andò a [...]
[...] s'era domiciliato dal primo del mese. Giunto dinanzi al portone, il monaco gli disse d'aspettarlo; e con le mani raccolte sulla schiena, egli si [...]
[...] nostra!... Roma è nostra!... Tutti s'alzarono, circondandolo, parlando insieme, levando le braccia. Egli spiegava il pezzo di carta dove il duca [...]
[...] , giacchè Giulente non lo poteva aiutare essendo con la moglie al letto dell'agonizzante Ferdinando, egli scendeva incontro ai dimostranti, venne a [...]
[...] copie, provò ai concittadini del cavaliere don Eugenio che egli era ancora tra i vivi. Nessuna notizia di lui arrivava da più anni; sulle prime [...]
[...] a conoscere - giacchè nessuno lo riconosceva - egli disse che non aveva trovato camere disponibili al Grand Hôtel e che, partito improvvisamente [...]
[...] , tutto sommato, fu la miglior accoglienza che ebbe il povero don Eugenio. Il domani egli cominciò il giro dei parenti che erano in città: andò prima di [...]
[...] ... - Ah, sei stato a Tunisi? E per far che cosa? - Che cosa?... Niente!... Per diporto... - egli tossicchiava un poco, tuttavia, imbarazzato, quasi [...]
[...] insistesse, don Eugenio non potè persuadere 477 la cameriera ad affrontare i1 malumore della padrona portandole l'ambasciata. Allora egli andò a [...]
[...] pausa, egli espose la speculazione ideata, che riuniva l'immancabile riuscita finanziaria alla nobiltà dello scopo. Ma Lucrezia: - Storia della [...]
[...] Eugenio ci rimise le pedate. Ma egli non si perdette d'animo. Dai lontani parenti passò agli amici, ai semplici conoscenti, alle persone 479 [...]
[...] gente prometteva ambiguamente; ma egli prendeva nota dei nomi in un suo portafogli unto e squarciato, unicamente imbottito di circolari e di [...]
[...] appartamento di dodici stanze... bisognava vedere che scala!... E nonostante il rifiuto oppostogli da Lucrezia, egli cavò di tasca le circolari ed entrò [...]
[...] nipoti, se ne serviva in tutti i modi, e se qualcuno di costoro lo faceva andare in collera, egli cavava fuori, come donna Ferdinanda, un suo [...]
[...] difficile insistere in un rifiuto crudo, poichè egli non avea tanta confidenza con lo zio da mandarlo a spasso, e nemmeno poteva addurre ragionevolmente [...]
[...] ardenti, come un'anima del Purgatorio, quando egli cominciava a raccontare tutti i fatti della 486 società palermitana: «Sasà marita le sue figlie [...]
[...] il duca di Realcastro, Jajà il barone Mortara; e nessuno nominava qualche persona di Palermo senza che egli assicurasse d'essere con questa [...]
[...] sorella e della madrigna una quantità di regali, egli cicalò moltissimo, riferì una quantità d'impressioni, narrò certi aneddoti comici su [...]
[...] italiani e francesi, e il libraio, ogni settimana, gli mandava grossi pacchi di libri che egli stesso andava a scegliere e ad ordinare. - Qual altra [...]
[...] il fratello e insisteva tanto, con voce dolce, con persuasioni amorevoli, finché egli apriva. - Perchè non vieni? Sai che al babbo dispiace [...]
[...] dovevano al padre e alla madrigna, egli rispose, con ironia fredda e tagliente: - Molta, in verità... Mio padre m'ha voluto sempre bene, fin da [...]
[...] autorità paterna non gli consentivano di fare tutto ciò che voleva; pertanto egli aveva accettato con gioia di andar via, di girare un poco il mondo [...]
[...] e in basso, gli faceva di cappello e s'occupava di lui e delle cose sue; a un tratto egli si svegliava uno qualunque in mezzo alla folla che non [...]
[...] gli badava. E se neppur egli avesse visto nessuno, meno male: ma le lettere di presentazione di cui era provvisto lo avevano messo in rapporto, a [...]
[...] mondo, dov'egli era vissuto, lo costringeva a riconoscere la propria inferiorità. Al club di Catania erano quasi in famiglia ed egli troneggiava; a [...]
[...] c'erano gallerie grandi quanto musei, con dentro tesori d'arte, egli smise di frequentare le sue conoscenze, rinunziò a farne di nuove. Per [...]
[...] , egli non avrebbe dunque potuto conseguire il suo scopo; e il principe poteva vivere cent'anni, come tanti di quegli Uzeda che avevano il cuoio [...]
[...] : l'insufficienza di tutta la fortuna paterna, il giorno in cui egli ne sarebbe stato unico padrone, a dargli le soddisfazioni che andava cercando [...]
[...] la mediocrità, a Roma. La morte del padre era dunque inutile; egli doveva cercare un altro mezzo. E lì, alla capitale, quando vi passò di ritorno [...]
[...] , egli lo trovò. Lo zio duca, fra le altre lettere, glie ne aveva date parecchie per i colleghi del Parlamento. All'andata, egli aveva visto un [...]
[...] , degli affari pubblici; un fattorino del telegrafo gli portò due dispacci, dei quali egli firmò la ricevuta masticando a due palmenti, macchiando [...]
[...] d'inchiostro il tovagliolo che teneva appeso al collo. Le persone che traversavano il caffè lo salutavano, egli rispondeva loro, interrompendosi con [...]
[...] quell'ignobile pranzo che aveva dovuto ingozzare per forza, egli si vide in un momento schiuder dinanzi, diritta ed agevole, la via che andava cercando [...]
[...] . Alla cultura, alla competenza, egli non pensava: se aveva potuto fare il deputato un ignorante come suo zio, egli si credeva capace di reggere i [...]
[...] gente d'ogni risma, egli aveva fatto sfoggio d'eloquenza: gli sguardi fissi su lui, il silenzio dell'uditorio aspettante non lo avevano mai sgominato [...]
[...] . Che altro occorreva? Aveva promesso alla zia di baciare, oltrechè le mani a Francesco II, anche i piedi al Santo Padre: egli soppresse questa [...]
[...] mossogli da quel bigotto di suo padre. Adesso, per mettersi e riuscire nella nuova via, egli doveva esser liberale e mangiapreti come Mazzarini [...]
[...] , modestamente: - No, pel momento. E i miei nuovi doveri mi tratterranno ancora più a Roma... - Che doveri, zio? 497 Egli abbassò le ciglia [...]
[...] che egli possedeva e la naturale intelligenza. Il latino dei monaci, quello studio detestato, adesso gli giovava a qualche cosa. Più tardi, col [...]
[...] faremo consigliere comunale, appena avrai l'età!... 498 - Perchè? No!... - esclamò egli - E poi, come si fa? - Perchè? Per avere un posto [...]
[...] , perchè altrimenti egli avrebbe potuto gettarsi in braccio ai reazionarii... Gli scrupolosi si contentarono di quelle assicurazioni, mormorando [...]
[...] l'assemblea, dall'altro la presidenza, egli cominciò: - Signori, io vi debbo innanzi tutto chieder venia dell'ardimento di cui potrete accusarmi [...]
[...] giovanotto conosciuto fino a quel momento solo per le sue prodigalità ed i suoi vizii, che molti mormorarono: «Bravo!... Bene!...» Egli continuò. Disse [...]
[...] che se il suo ardimento poteva giudicarsi grande, egli sapeva che non meno grande era l'indulgenza del suo uditorio. Qualificò come «modello del [...]
[...] di memoria sollevò un lungo mormorìo ammirativo. Ma forse l'indulgente assemblea aspettavasi che egli esprimesse la propria opinione? E questa [...]
[...] egli esprimeva «con peritanza di discepolo ma saldezza di apostolo.» Egli era per la libertà; per la libertà «che è la più grande conquista dei [...]
[...] bastassero. Il marchese, bonaccione, voleva evitare lo scandalo; ma Chiara, per fare il contrario di ciò che egli voleva, si schierò contro Giacomo con [...]
[...] prepotenti e le pazze!... In casa, però, egli era divenuto 508 più irascibile di prima. Contegnoso dinanzi alle persone, sfogava dinanzi alla [...]
[...] principessa anche lei chinava il capo al soffio della bufera; ma egli se la prendeva tutti i momenti col figliuolo, attribuendo all'apostasia politica di [...]
[...] maggior disgrazia d'avere un figlio così bestia e birbante!... Ma, oltre quella, egli aveva tante altre ragioni di cruccio. Più che mai [...]
[...] famiglia: cosa che se dispiacque alla principessa, e più alla sorella, fece a lui grandissimo piacere. Egli vide il padre un momento ogni giorno [...]
[...] egli stesso d'incontrarlo. Prima del famoso viaggio, quando i vizii e i debiti del giovanotto procuravano al principe stravasi di bile, moti [...]
[...] egli non osasse manifestarlo. Ma perchè, dunque, tutte le volte che egli aveva una discussione col figliuolo, gli veniva il mal di capo o gli [...]
[...] si guastava lo stomaco? Perchè, durante la lunga assenza di Consalvo, egli era stato benissimo? In un altro ordine d'idee, quella conversione [...]
[...] !...» Pertanto egli era adesso contento di non averlo più vicino; se lo incontrava per le scale, o traversando le stanze, rispondeva con un cenno del [...]
[...] darsi pace. Egli voleva naturalmente che la principessina sposasse uno fatto per lei, un barone, a dir poco, ricco da mantenerla come una regina; e [...]
[...] metteva a improvvisare al pianoforte, tremando da capo a piedi, come se egli potesse udire tutti i pensieri d'amore che ella confidava allo [...]
[...] posto; invece pensò di farsi presentare e di ballare con sua figlia!... Teresa tremava, nelle sue braccia; egli non le disse altro che qualche [...]
[...] balli del barone fu appresa come l'inizio della sua corte alla signorina. Ma egli non sapeva niente di quello che aveva ordito suo padre, e andava [...]
[...] ora in società per 518 parlare di politica e di filosofia. Tutto l'oro del mondo non lo avrebbe piegato a fare un giro di valzer: egli [...]
[...] anche a lui; e allora egli scoppiò in una risata cordiale, dicendo, più laconico del padre: - Sono pazzi! Prender moglie, sposare una bambola [...]
[...] famiglia quando egli aveva bisogno d'essere libero come l'aria, di dedicare tutte le proprie energie al conseguimento dello scopo prefissosi [...]
[...] l'autenticità della scrittura. Udendo il decisivo rifiuto del figlio, egli scoppiò, gridando con voce rauca: - Ah, jettatore! Lo fa apposta! Per [...]
[...] più vederlo, non lo vuole più in casa; ed egli non cede!... Tu no! Tu no!... E tra i baci e le lacrime, le parlò di qualcuno, di lui, dandole la [...]
[...] pericolosa. Don Eugenio, dapprima con le buone, poi con le minaccie, scriveva al nipote chiedendo altri quattrini, perchè, in caso contrario, egli [...]
[...] parentado, potevano credere che la storia della sola autenticamente nobile fosse anche la propria. A Palermo, a Messina, in tutta la Sicilia, egli [...]
[...] : nel novembre di quell'anno Settantaquattro, egli fu rieletto, senza dimostrazioni, ma senza opposizioni: all'unanimità. Così Consalvo, dinanzi [...]
[...] avevano comandato i suoi maggiori, egli era disposto a concedere tutto. Non aveva neppure scrupolo di sostenere a parole il contrario di quel [...]
[...] Garibaldi; altre società, specialmente le popolari, festeggiavano 526 il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, in loro onore; egli ripetè l'esposizione [...]
[...] ; per soddisfare il suo proprio egli era disposto a giovarsi di tutto. Del resto, il sentimento ereditario della propria superiorità non gli [...]
[...] stravaganze che confinavano con la pazzia: se egli dunque s'accorgeva talvolta d'essere in fallo, secondo la morale dei più, pensava che in fin dei conti [...]
[...] alludeva al principino, egli esclamava, afferrando l'ignobile amuleto, tenendolo stretto come in procinto di naufragare: «Salute a noi!... Salute a [...]
[...] mese i quattrini. Erano pochi, ma egli s'ingegnava di farli bastare, soffocava i suoi bisogni costosi, mortificava i suoi desiderii di lusso; e [...]
[...] non ne soffriva, o ne soffriva come d'una cura dolorosa, necessaria al riacquisto della salute. Quanto al principe, era come se egli non avesse più [...]
[...] aveva egli suscitato l'ira 528 del padre? Come aveva osato incolparlo?... Se pure egli avesse avuto ragione? se era vero?... Ed ella si [...]
[...] figurava moltissimo. Salutando la cugina, mettendosi vicino a lei, parlandole, egli faceva mostra di molta grazia, d'una viva premura; il [...]
[...] trionfava: il partito che egli aveva destinato alla padroncina era quello che i padroni preferivano! E con un piacere immenso, con una gioia [...]
[...] si facevano quattro salti, egli stava sopra una poltrona a sonnecchiare; Giovannino ballava con Teresa. Una delle cose che più facevano piacere [...]
[...] cugina, - consigliere comunale. Vedrete che risulterà dei primi.... Benedetto Giulente, come aveva promesso, fu il padrino del candidato. Egli [...]
[...] aprirgli gli occhi non valse l'esito delle elezioni amministrative. Egli stesso era tra i candidati, avendo finito il suo quinquennio, e Consalvo si [...]
[...] alto: mentre già tutti erano ai loro posti, egli s'aggirava per l'angusta sala delle riunioni, salutando i conoscenti, chiacchierando col sindaco [...]
[...] volo. Trattavasi dell'inaffiamento stradale che facevano con un metodo troppo primitivo: egli chiese di parlare e spiegò quello che aveva visto [...]
[...] «istruito.» Egli continuò a parlare ogni giorno: per la discussione del bilancio pronunziò una trentina di concioni una più sbalorditiva dell'altra [...]
[...] allo zio avrebbe votato come lui. Con chi si sarebbe messo il principino? C'era una grande curiosità di saperlo; pertanto, il giorno che egli [...]
[...] parlò, una folla tripla del consueto si stipava nell'angusta sala e tendeva le orecchie dalle contigue. Egli cominciò a parlare in mezzo a un silenzio [...]
[...] punti più salienti del loro programma!...» Nel silenzio che tornò a regnare tutt'intorno, egli cominciò allora una lezione sul libero arbitrio [...]
[...] discorso schiacciava l'uditorio; ma egli s'era già guadagnato il cuore della folla, e la sua erudizione non poteva se non farlo ammirare di più [...]
[...] scrosciavano come gragnuola, e quando egli cominciò a dimostrare per quali interessi «legittimi, rispettabili, onesti» tutte le classi 536 [...]
[...] sotto casa sua, egli fece dar fuoco a un considerevole numero di bombe e mortaretti. Il Consiglio, il giorno prima, lo aveva eletto assessore [...]
[...] una nuova presa del potere jettattorio di «Saluta noi» e tutto il giorno egli aveva fatto come un pazzo. Ora, perchè non si dicesse che egli era [...]
[...] , sempre pronto a bere ed a mangiare; ma Giovannino aspettava che Teresa avesse finito per servirla egli stesso. Ella assaggiò appena il gelato che [...]
[...] siete insorditi? Era il cavaliere don Eugenio, arrivato allora allora. Egli pareva più morto di fame di quando era partito. L'abito, tutto [...]
[...] , e adesso egli precipitava di nuovo nella miseria. Per sollevarsi, tentava un altro colpo: il Nuovo Araldo, ossivero Supplimento all'opera [...]
[...] , storico-nobiliare. Con meno pudore e più fame di prima, egli voleva metterci non solo le famiglie dimenticate, ma anche i nuovi nobili, quelli che [...]
[...] frangente a proporgli l'affare del Nuovo Araldo! Egli lasciò che quello straccione facesse anticamera un bel pezzo; poi, udita la sua domanda, alzò le [...]
[...] cavaliere fece un nuovo tentativo presso la sorella Ferdinanda. Presentatosi in casa sua, gli chiusero l'uscio sul muso. Nondimeno egli fece parlare alla [...]
[...] naturalmente aspettare che la lite finisse del tutto perchè egli si decidesse a maritar la figliuola. Sciogliendo il riserbo che egli manteneva [...]
[...] !...» Egli li incoraggiava, dava all'uno notizie dell'altra, riferiva saluti e ambasciate, finchè chiese a Giovannino un piccolo prestito di mille lire [...]
[...] era tutta opera sua?... «Largo ai giovani! Largo ai giovani istruiti come il principino di Mirabella!» 543 Egli adesso non studiava più [...]
[...] potuto, non potevano perdere mai, per mutar di tempi, il loro valore. I provvedimenti di quella che egli già chiamava, essendo soltanto [...]
[...] egli aveva messo il più grande impegno nel reggimentare, nel vestire di divisa i corpi municipali dei quali era capo e che passava poi in [...]
[...] impiegati che egli aveva creati, o ai quali aveva fatto aumentare lo stipendio, o concedere gratificazioni, o accordar permessi, o condonar colpe [...]
[...] supremo magistrato, se era forte in città, al municipio era fortissimo. Tuttavia, egli si schermiva, adducendo l'età immatura, la mancanza di [...]
[...] .» Ma egli non s'arrendeva, si faceva pregare dal prefetto, ringraziava «dal profondo del cuore» le commissioni che andavano ad invitarlo, ma [...]
[...] detto niente! Allora fu messa insieme una dimostrazione, con musica e bandiere, per andarlo ad acclamare capo della città. Egli si lasciò strappare [...]
[...] balconi della prefettura. E quando il decreto di nomina fu pronto, egli mise un altro patto: che a comporre la Giunta entrassero tutte le frazioni del [...]
[...] Consiglio, dai clericali borboneggianti ai repubblicani. Lo lasciarono libero di dettar egli stesso la lista degli assessori: in capo ci mise [...]
[...] accorgersi della sua presenza; e dissipatasi dal suo volto l'aria di contento per le buone notizie della lite, egli si rannuvolò peggio che mai [...]
[...] , solo amante della bella caccia e della buona tavola, quando la madre aveva lasciato passar gli anni senza dargli moglie, egli non aveva chiesto di [...]
[...] padroncina? Se la signorina non lo voleva! Se egli stesso, Baldassarre, 551 aveva annunziato a tutti che il promesso era il barone Giovannino [...]
[...] padre ha dichiarato che sposerai Michele, o nessuno. Non ho voluto dirtelo prima, credendo che egli si sarebbe piegato, ma tu lo conosci meglio di [...]
[...] scelleratezze del suo signore. «Aggrediva egli i viandanti, li lasciava nudi, legati ad un albero in mezzo alla strada; oppure li menava prigioni o [...]
[...] li spegneva tra spasimi crudeli.» La sua vita era un'orgia; «egli faceva oltraggio alle donne, gozzovigliava da mane a sera, bestemmiava Dio e i [...]
[...] l'orrore del male che lo struggeva, egli trascinavasi di luogo in luogo, blasfemando ed imprecando; finchè, tornato in Sicilia, udì della gran [...]
[...] avvenne più grande prodigio. Gli occhi del cieco si schiusero: egli riconobbe sua moglie, la donna che aveva maltrattata ed offesa, e che sola lo [...]
[...] , - Consalvo le vuol baciare la mano. Egli si chinò subito a prender la zampa rugosa per nascondere il riso che gli solleticava la gola. Quella vecchia [...]
[...] egli, a parole soltanto, aveva mutato politica!... E mentre faceva uno sforzo straordinario sopra sè stesso per avvicinarsi alle labbra la mano di [...]
[...] lei, ella la ritraeva, credendo di fargli cosa sgradita, borbottando un freddo: «Va bene, 563 va bene!...» Egli volse le spalle alla vecchia [...]
[...] all'ultimo momento egli non aveva creduto a quel che gli diceva tutta la città: «Il duca! Sposa il duca!» No, rispondeva egli a tutti con un [...]
[...] cinquant'anni di devozione sconfinata, di obbedienza cieca, di volontà annichilita, egli aveva espressa un'opinione, annunziato un avvenimento. Tutto lo [...]
[...] aveva persuaso a crederlo immancabile; quando il principe si era opposto, egli aveva fatto assegnamento sulla volontà dei giovani. Invece, il [...]
[...] parola di lui, Baldassarre, non valeva niente? Egli valeva meno, in quella casa, del manico della granata? E parlava solo, non udiva gli squilli [...]
[...] elasticità» da permettere non che quelle, ma spese anche maggiori. La popolarità essendo tutta sua, egli faceva degli assessori ciò che voleva; se [...]
[...] , quando la faccenda era più seria, minacciando di andarsene. Allora tutti si chetavano. E di quel che riusciva bene egli aveva tutto il merito; di [...]
[...] quel che non otteneva l'approvazione del paese egli gettava la colpa sulle spalle della Giunta. Le tornate consiliari erano diventate uno [...]
[...] Roma quando avrà gli anni; in lui c'è 567 la stoffa d'un ministro!» cominciavano a dire in città; ma se udiva queste cose, egli scrollava le [...]
[...] !» Così egli si teneva bene con tutti, raccoglieva lodi da ogni parte. Quelli che s'accorgevano del suo gioco e lo denunziavano, o non erano [...]
[...] poichè il vento soffiava da un'altra parte, egli cercava la compagnia dei radicali più noti per dir 568 loro: «La repubblica è il regime [...]
[...] , perchè avrebbe voluto esser egli stesso padrone degli altri. Il duca e i suoi malvacei amici, ostinandosi a giurar sulla Destra, aspettando il [...]
[...] aveva voluto esser capo. Anch'egli adesso, in cuor suo, riconosceva che la strada non aveva uscita; ma oramai egli stava per toccare la settantina [...]
[...] socio della Progressista, 569 egli dichiarava a questi ultimi che la Sinistra non aveva ancora «un finanziere della forza del Sella» nè [...]
[...] «oratori eleganti come Minghetti.» Ma a quelli che non nascondevano i disinganni prodotti dal regime costituzionale, egli non aveva nessuna difficoltà a [...]
[...] cani di guardia.» Egli dava ragione perfino a quei pochi che rimpiangevano l'autonomia della Sicilia: «Diciamolo francamente tra noi: forse oggi [...]
[...] di Francalanza, il discendente dei Vicerè? Andiamo!...» egli affermava: «Per questa fede, per questi principii io sono venuto in urto con mio [...]
[...] progressisti di tanto in tanto s'accendeva una lite; allora egli esclamava: «Qui non bisogna far della politica!...» ma una volta che la contesa [...]
[...] non è democratico !... - Mio nipote? - rispose Benedetto Giulente. - L'aristocrazia incarnata?... Costretto a rispondere, egli sorrise, si lisciò [...]
[...] . 570 Egli lasciò che dicessero; poi ripetè: - L'ideale della democrazia è aristocratico.... Che cosa vuole infatti la democrazia? Che tutti gli [...]
[...] , dopo un momento di stupore, le esclamazioni ricominciavano, egli troncò di botto la discussione: - Adesso passiamo all'altro articolo: Voto al [...]
[...] governo per la costruzione d'un bacino di carenaggio... Egli andava adesso qualche volta da suo padre. Non aveva più avversione contro di lui: lo [...]
[...] egli dichiarò che c'era molto da fare in campagna, e andò via promettendo ad ogni modo di tornar presto a rivedere il figlioccio. Molti degli [...]
[...] , ossivero Supplimento, gli aveva procurato un altro momento di benessere. Aveva scialato, possedeva qualche soldo: ma lo scandalo era enorme: egli [...]
[...] . Egli aveva però riscattato l'edizione del primo Araldo che il tipografo teneva sotto sequestro, e con mille copie dell'opera se n'era tornato al [...]
[...] siccome don Eugenio tirò in ballo la rinunzia ai suoi diritti, egli gridò: - Che diritti e che storti? Sono stato spogliato! Si sono preso tutto [...]
[...] , gl'imbarazzi ricominciarono per l'ex-Gentiluomo di Camera. Come un fattorino di libraio, egli saliva e scendeva scale, coi piedi gonfi dalla gotta [...]
[...] tempo la piazza molto più dura di prima: da gente a cui egli non aveva mai proposto l'Araldo, sentivasi rispondere: «Un'altra volta? L'ho già [...]
[...] !» Dicevano così per mandarlo via?... Un giorno, per sincerarsene, egli domandò a uno di costoro come l'avesse: «Oh, bella! l'ho comprato! È venuta una [...]
[...] furono vani: egli ebbe un bel dichiarare: «Mio nipote mi aspetta, m'ha detto che sarebbe in casa,» oppure: «L'ho visto rientrare,» oppure: «Eccolo lì [...]
[...] ,» e gli davano dell'Eccellenza come in tempo di carnevale ai facchini di piazza vestiti da barone. Egli tentò di salire per forza, ma allora lo [...]
[...] non dover fare assegnamento sopra altre elemosine. Procurargli un posto era il meglio che si potesse fare e ciò che egli stesso desiderava; quindi [...]
[...] Benedetto Giulente, il quale lo aveva anche egli sovvenuto, ne parlò a Consalvo. - Che posto volete dargli? - rispose il principino. 577 [...]
[...] vista dei quattrini. Egli si ripresentò altre volte al palazzo ducale, ma la duchessa madre, per evitare lo scandalo tra la servitù, dichiarò a [...]
[...] Teresa che 578 se voleva soccorrerlo, facesse pure; ma che in casa non lo lasciasse più venire. Ed anche quella porta gli fu chiusa. Egli [...]
[...] megalomania, con la miseria, gli stenti, le umiliazioni, cresceva di giorno in giorno; egli annunziava: - Il governo m'ha invitato a Roma per una [...]
[...] dimenticato il portafogli a casa... Glie ne davano due, una o anche mezza; egli metteva in tasca ogni cosa. I parenti, avvertiti di quello scandalo, si [...]
[...] : ma egli aveva preso l'abitudine di questuare, il mestiere era dolce e comodo, il passaggio del denaro dalla tasca altrui alla propria gli [...]
[...] diffuse per tutta la città una notizia: - Non sapete nulla? Il cavaliere don Eugenio chiede l'elemosina! Egli accattava, alla lettera. Anche se aveva [...]
[...] più questo!... Una persona come lei, come può abbassarsi così? - Sì, sì... Egli prese i denari che gli porgevano; il domani ricominciò. Adesso [...]
[...] ancora, dandogli tanto fastidio che egli aveva consentito a lasciarselo tagliare. L'operazioncella durò più che non si credesse e il principe [...]
[...] Augusta venne per assistere alla cerimonia 581 Giovannino. Durante l'anno, egli aveva fatto, secondo la promessa, due o tre visite al [...]
[...] figlioccio: visite brevi, d'uno o due giorni. Dicevano che egli averse ad Augusta, e propriamente nelle terre di Costantina, la figliuola d'un fattore [...]
[...] l'onestà le impedisse d'approvar quel legame, pure dimostrava al cognato un affetto fraterno, e gli faceva molta festa; se da Augusta egli [...]
[...] , egli aveva il viso più cotto, la barba più ispida, la pelle delle mani più dura. Su quella faccia da arabo del deserto il bianco degli occhi era [...]
[...] il solfato di chinino. A Costantina, nei poderi della Balata e della Favarotta regnava la malaria; egli, veramente, nella stagione del pericolo se [...]
[...] , l'umor tetro che lo rodeva dopo l'operazione chirurgica. Chiuso, cupo, cruccioso, con più bisogno di prima di prendersela con qualcuno, egli era [...]
[...] domandavano sgomente: - Che c'è?... Che hai?... - Torna a casa! - ordinava egli. - Torna subito.... E aprì lo sportello, salì, si gettò a sedere [...]
[...] accanto alla balia. - Mio padre?... Il bambino? - esclamava già Teresa, afferrandogli una nano; ma egli: - No, no.... E mentre i cavalli [...]
[...] grave, il dispaccio, la richiesta d'un altro dottore, la chiamata dei parenti non sarebbero stati necessarii. E perchè non aveva firmato egli stesso [...]
[...] ! Pazzi e maligni: aveva ragione Consalvo. Egli aveva ben fatto, che s'era ribellato. La sciocchezza era stata tutta sua, nell'obbedir cecamente. Colpa [...]
[...] tutte le sue cure, come una suora, ella pensava: «Com'è imbruttito! Non si riconosce più!...» Egli lasciavasi curare come un bambino, senza forza [...]
[...] tarde a ripristinarsi. Le fortissime dosi di chinino gli avevano quasi tolto l'udito; spesso, egli credeva d'essere ancora ad Augusta, chiamava [...]
[...] virtù d'un senso più fine, perfetto, egli intendeva sempre tutto ciò che diceva Teresa, quasi leggesse le sue parole negli sguardi, nello stesso [...]
[...] movimento delle labbra. Ed a poco a poco, per quel benefico influsso, egli migliorò, guarì, riprese le abitudini d'un tempo, ricominciò a vestirsi [...]
[...] , quando le sue occupazioni sindacali lo lasciavano libero. Egli era adesso all'apogeo della popolarità: non si sentiva parlare d'altro che della [...]
[...] lui al sistema politico. Doleva sopra ogni cosa a lei che il fratello non avesse una fede salda e desse ragione a tutti, e si ridesse di tutto. Egli [...]
[...] opera. Per Sant'Agata, alla festa della Giunta, con l'abito nero e le decorazioni, egli assisteva alla messa pontificale, dinanzi a migliaia di [...]
[...] egli le dava della pinzochera, della clericale, per finire con una raccomandazione: «Non m'inimicare i tuoi Monsignori!» Ma i prelati che venivano [...]
[...] , che con lei ragionava benissimo, egli si lasciò scappare, con aria di galanteria: - Credo che stia bene.... con te. A quelle parole, repentinamente [...]
[...] del fratello... Quando si trovò sola provò a ragionare. Che aveva voluto dire Consalvo? Era possibile che egli sospettasse? E se anche avesse [...]
[...] rischiararsi: sì, non le era fratello, era un estraneo, un uomo che ella aveva amato altra volta.... Bisognava dunque che egli andasse via, che se ne [...]
[...] egli soffriva, era stata buona a sedare lo spirito inquieto? Perchè si amavano!... S'amavano, voleva dire che erano infami! Tanto più degni [...]
[...] , avidamente, quasi baciasse lei stessa, una parte della sua carne.... «Che avete, Teresa?» le domandava egli; e l'imbarazzo, la freddezza di lei [...]
[...] egli nutrisse come lei il pensiero peccaminoso? Che prova diretta ne aveva? Quel suo spavento, al contrario, la repulsione che ora gli dimostrava [...]
[...] , non potevano essere gli unici indizii denunziatori? E a poco a poco, sforzandosi a ragionare, quetossi. Egli sarebbe andato via, il tempo [...]
[...] orecchie, Teresa alzava gli occhi al cielo; i Monsignori però affermavano: «Non 596 è lui quello che parla, è il male.... Egli non sa ciò che [...]
[...] di qua!...» La crisi finì con un pianto dirotto. Egli promise messe alle anime del Purgatorio, ceri e lampade a tutte le Madonne e a tutti i [...]
[...] ! quante miserie!» Che valevano al padre le ricchezze, l'impero ai quali aveva tanto tenuto? Non avrebbe dato tutto per la salute?... Ed egli era [...]
[...] s'era ribellata... Perchè?... Come era stato possibile?... Se egli aveva torti, adesso li pagava, con un supplizio atroce. E se aveva torti, toccava [...]
[...] a lei giudicarlo? Egli non aveva posto opera a farla felice: poteva giudicarlo per questo?... E dov'era la felicità? Sarebbe ella stata felice [...]
[...] affrettata la morte della moglie, della madre di lei?... Erano vere queste cose? era egli così tristo?... Se l'invidia, la malignità lo avevano [...]
[...] calunniato, quanto più tristo era il mondo? Che tristo e orribile mondo, quello dove l'odio tra padre e figlio poteva allignare!... Egli non voleva [...]
[...] della debolezza, a quella forza, a quella simpatia. Egli le asciugava gli occhi, le divideva sulla fronte i capelli scomposti. La sua mano tremava [...]
[...] un'imprudenza... - rispose. Egli alzò lo sguardo su lei. Non si guardavano negli occhi da tanto tempo. Allora ella ebbe paura quegli occhi [...]
[...] Giacomo era agli estremi; il sangue avvelenato incancreniva a poco a poco tutto il suo corpo. La mattina prima, con grande stupore di tutti, egli [...]
[...] ?... - continuò Consalvo con lo stesso tono di scherzo. - Ora.... o te ne pentirai! Egli nascose più di difficilmente un moto di ribellione. - Ma santo [...]
[...] non disse una parola. Quando Consalvo andò via, egli s'afferrò al campanello, sonò disperatamente; e la principessa, le persone accorse lo trovarono [...]
[...] . Quando le ultime formalità furono compite, quando il testamento fu chiuso, l'eccitazione dell'infermo venne meno a un tratto. Egli aveva [...]
[...] parlato della propria morte! Aveva dettato le 604 ultime volontà! Aveva provveduto ai funerali! Egli era jettatore di sè stesso! Non gli restava più [...]
[...] tredicesima legislatura era stata chiusa, i comizii convocati per il 26 maggio. Deciso a ritirarsi se lo avessero nominato senatore, egli [...]
[...] ... - egli tacque un poco, perchè questo veramente gli coceva, il principe aveva saputo portare il colpo, - quanto al palazzo, case non ne mancano [...]
[...] ?... L'anima a Dio e la roba a chi spetta!... Egli non si rammentava dunque che anche la vecchia principessa sua madre lo aveva odiato, ma che [...]
[...] : bisognava, per accontentarlo, che egli stesso avviasse un discorso. Più spesso, la sua porta era chiusa: nessuno poteva penetrare fino a lui. E [...]
[...] fratello che dormiva con la moglie. - E come si fa?... Come si fa?... - balbettava egli. Pareva in preda a una confusione straordinaria. Andò [...]
[...] Vostra Eccellenza... ma egli guardava la soglia della camera nuziale con occhio fisso, dilatato, come se ci vedesse qualche cosa di orribile [...]
[...] . - Giovannino! - gridò a un tratto il duca. Egli entrò. Era distesa sul letto, con le braccia nude, il seno nudo, i capelli d'oro diffusi sul guanciale, le [...]
[...] labbra dischiuse, gli occhi rovesciati. - Aiutami a sollevarla... Era rigida come una morta. Egli la sollevò per le ascelle. Come se le mani gli [...]
[...] egli s'allontanò, andò a mettersi dietro la finestra dell'altra stanza. Mezz'ora dopo uscirono tutti e tre: la suocera e il marito reggevano Teresa [...]
[...] ricchezze per vivere un anno, un mese, un giorno di più. Che avrebbe dato egli stesso, perchè nelle proprie vene scorresse il sangue vivido e sano [...]
[...] , domani principe di Francalanza. A quello storico nome, a quei titoli sonori egli sentiva di dovere il posto guadagnato nel mondo, la facilità [...]
[...] oscuro plebeo, egli avrebbe dato tutto per un solo giorno di gloria suprema, a costo d'ogni male... «Anche a costo della ragione?» Solo [...]
[...] avevano potuto perdere la ragione: non egli era minacciato... Ed in quel momento, sotto l'influenza di quei pensieri, di quel senso di paura, si [...]
[...] , anche 609 giudicandolo come meritava, non avrebbe egli potuto conservare una certa misura, rispettare le forme, salvar le apparenze? Perchè [...]
[...] nuovamente il cuore di Consalvo. Egli aveva pietà del padre, di tutti i suoi. Stravaganti, duri, prepotenti, maniaci: erano forse responsabili [...]
[...] affilato del padre, quello sguardo cieco, quel rantolo affannoso!... Il giovane piegava i ginocchi, intuiva cose che aveva negate. Egli che s'era fatto [...]
[...] Consalvo, gli stringeva la mano, mormorando: «Coraggio!...» Egli stava per rispondere qualcosa, quando udì una voce: - Eccellenza... 610 Era [...]
[...] raccapriccio al giovane. - Che disgrazia, Eccellenza!... Suo cugino il barone... il cognato della duchessina... - Giovannino? - esclamò egli, non [...]
[...] in quel punto d'esser desto e al sicuro.... Alla pazzia, al suicidio del cugino non era estranea Teresa: egli non sapeva in qual misura, ma era [...]
[...] fosse scarico.... Povero Giovannino!.... Che disgrazia!... Nessuno osò rispondere. Prima che sopraggiungesse la giustizia, egli tolse l'arma che il [...]
[...] ... - confermò egli, con chiara voce, interamente rassicurato. Il «signor principe» che gli dava per la prima volta il magistrato gli rammentava [...]
[...] : egli non aveva paura di cadere nelle pazzie degli Uzeda; dei suoi aveva soltanto la ricchezza e la potenza. E l'inganno in cui trascinava la [...]
[...] giustizia non era l'ultimo motivo della sua compiacenza; egli diceva al pretore: - Il mio povero cugino era solo in casa... Aveva la passione delle [...]
[...] sera, però, faceva portar su il registro aperto al pubblico in portineria. Egli 613 numerava le centinaia di firme disposte in colonna e le [...]
[...] passava sotto il portone del palazzo. Dopo il funerale, celebrato con pompa straordinaria, egli cominciò a ricevere. Dalle due alle sei di giorno [...]
[...] continuamente. Tutti insistevano, con un'aria d'occasione, sulla doppia incredibile sciagura; egli si diffondeva un pezzo sulla malattia del padre e [...]
[...] chiedere alla sorella se aveva bisogno di nulla, la trovò con la madrigna, la duchessa e Michele. Appena egli entrò, si volsero tutti dalla sua [...]
[...] , disse con voce lenta e fioca, come stanca: - Ascolta, Consalvo; siedi un momento.... Abbiamo da parlarti. Egli sedette, aspettando. - Ascolta [...]
[...] non credo che questa potesse essere la sua volontà vera.... Se il Signore non ce lo avesse tolto, egli l'avrebbe certo modificata.... Io ho detto a [...]
[...] neppure che tu.... l'erede del nome.... il solo del nostro nome, ne esca.... Egli provò una commozione indefinibile: era il piacere di trionfare [...]
[...] definitivamente al palazzo paterno. Lasciato alla principessa il quartiere di mezzogiorno, egli s'era riservato quello di gala, ma pei 617 soli [...]
[...] o schiarimenti, egli lasciava dire alla madrigna. Non solamente si sentiva attirato dagli affari pubblici più che dai suoi proprii, ma giudicava [...]
[...] . Continuò nell'abitudine presa anche dopo. In fin dei conti egli doveva esserle grato della rinunzia che aveva raddoppiato, da un quarto alla [...]
[...] metà, la sua parte. Ma, nonostante questa specie di dovere, nonostante la tristezza del lutto, egli riusciva difficilmente ad astenersi dal [...]
[...] ? Consalvo inclinava a quest'ultima ipotesi, anche perchè egli non aveva fede alcuna; ma non un atto, non una parola rivolavano quel che c'era nel cuore [...]
[...] della sorella. Quando egli arrischiò le sue prime allusioni ironiche, ella gli disse: - Senti, Consalvo: ognuno ha da rispondere a Dio delle [...]
[...] piace di chiamarle così, le mie superstizioni. Ti chiedo troppo? Egli chinò il capo, prima di tutto perchè il ragionamento era giusto, e poi anche [...]
[...] elettorale era all'ordine del giorno; dopo averla votata, la Camera si sarebbe sciolta. Ed egli s'accorgeva adesso che la propria elezione non era così [...]
[...] ne volevano migliaia. E se egli era sicuro della città, non sapeva che assegnamento fare sulle sezioni rurali. 619 Già il vecchio duca [...]
[...] , fiutato il vento, annunziava ai suoi intimi che avrebbe accettato un seggio al Senato: sicuro d'essere spazzato via come una foglia secca, egli si [...]
[...] ritirava finalmente in buon ordine, fingeva di rinunziare egli stesso per non patire l'onta d'una disfatta. E mentre Consalvo pensava ai casi suoi [...]
[...] anche lei adesso, senza dirne nulla, anzi continuando a deriderlo, l'elezione, per non dargli i conti, perchè egli potesse far quattrini come lo zio [...]
[...] mettersi all'opera, egli affrettò una risoluzione che aveva già presa da un pezzo: rinunziare all'ufficio di sindaco. Non solo avea bisogno d'esser [...]
[...] bilancio s'era chiuso con un deficit considerevole, che egli aveva potuto dissimulare a furia d'artificii; ma la situazione non era più sostenibile [...]
[...] : bisognava o imporre tasse o contrarre un debito, ed egli non voleva affrontare l'impopolarità di simili provvedimenti. Afferrò quindi il primo [...]
[...] dell'appalto non aveva fatto buona prova. Egli dichiarò, nelle private conversazioni, che il ritorno alla riscossione diretta era per lui uno sbaglio e che [...]
[...] maggioranza deliberò di mutar sistema. La sera stessa, andato a casa, egli scrisse due lettere: una al Prefetto, con la quale rassegnava le sue [...]
[...] ?... Forse dei dazii?... - Dei dazii, come di altre cose... Comprendendo che quella gente veniva per indurlo a ritirare le dimissioni, egli tagliava la [...]
[...] buon accordo d'un tempo. Ora egli non poteva nè rinunziare alle proprie idee, nè imporle agli altri: il meglio era quindi andarsene. - Potevate [...]
[...] ha altro da fare, con le elezioni imminenti? Egli impallidiva, guardava intorno con aria smarrita come la luce rischiarava la sua mente. Sì [...]
[...] 622 metteva, l'eredità di tasse, di debiti, di odii che gli lasciava tra le braccia? Ora egli non protestava più contro le recriminazioni, le [...]
[...] !...» tutte queste parole echeggiavano invece nel suo pensiero; egli riconosceva che erano giuste, comprendeva finalmente che quel birbante da lui [...]
[...] tante volte promesso di lasciare a lui, ritirandosi, l'eredità politica?... Il duca, dal quale egli corse, gli disse: - È vero, t'avevo promesso [...]
[...] metto sotto i piedi!...» Invece egli li aveva serviti, corteggiati, piaggiati; che altro aveva fatto se non magnificare la loro presunzione [...]
[...] curiosamente, poi disse: - Che hai? Egli le si piantò dinanzi, con gli occhi fuori dell'orbite. - Che ho?... Che ho?... Ho che sono una massa [...]
[...] piace. - O credi che sia presto? - Come credi. - Allora posso ordinare? Egli fece col capo un gesto d'indifferenza. Lucrezia dette ordine che [...]
[...] presentavano, non sapeva a quale appigliarsi. - Che avete deciso al municipio? - domandò ancora Lucrezia. - Non so niente!... - proruppe egli [...]
[...] l'aspetto sconvolto di Giulente quand'era rincasato, nè le violenti parole contro Consalvo e il duca l'avevano persuasa; forse egli 627 [...]
[...] , la sua rottura con lo zio dopo la «rivoluzione parlamentare» del 1876, legittimavano il programma ultra-liberale che egli veniva annunziando [...]
[...] borghesi, i facoltosi furono conquistati subito. Accompagnato da amici e ammiratori spontaneamente offertisi, egli cominciò il giro del collegio. Il [...]
[...] note sopra un taccuino, e lasciava la gente ammaliata dai suoi modi cortesi, sbalordita dalla sua eloquenza e soddisfatta come se egli averse [...]
[...] da povera gente dalle mani callose, cominciava il suo tormento. Egli stringeva quelle mani, senza guanti; si mescolava a quegli umili, sedeva [...]
[...] necessità di andare «coi calzari di piombo.» Quasi sempre egli trovava qualcuno che gli faceva da guida; ma talvolta non c'era nessuno che potesse [...]
[...] presentarlo nei circoli più intransigenti: allora egli si presentava da sè, chiedeva del «signor presidente,» annunziava che trovandosi di passaggio [...]
[...] aveva desiderio di visitare «questo sodalizio tanto benemerito del paese.» Quasi da per tutto egli guadagnava simpatie e accaparrava voti. Il solo [...]
[...] famigliari, le grandi frasi e le promesse convertivano i restii. Molti però recalcitravano; egli otteneva tuttavia l'effetto di metter la scissura [...]
[...] dove prima era l'accordo. Una dozzina di società lo elessero, seduta stante, presidente onorario; egli ringraziò per «l'insigne onore di cui [...]
[...] saranno sempre lo scopo della mia vita.» Dopo i discorsi ufficiali egli soggiungeva: «Quando avrete bisogno di me, quando verrete in città [...]
[...] , rammentatevi che la mia casa è la vostra....» E ancora non si parlava dell'elezione. Esaurito quel primo punto del suo programma, egli passò al secondo [...]
[...] dichiarazioni esplicite: egli s'impegnò a dare il suo voto a tutte le riforme chieste dal partito e sopra tutto alle riforme sociali. Andò a dire in [...]
[...] e il Vazza per formare la triade. Egli voleva mettersi con quest'ultimo, perchè era il più forte; ma Giardona minacciò di mandare tutto a monte [...]
[...] , che s'avvicinava più alle 631 loro idee, era la sola naturale. Egli riconobbe questa convenienza. Fu stabilito l'accordo, ma ciascuno si mise [...]
[...] : nobili parenti, impiegati comunali, maestri elementari, avvocati, sensali, appaltatori: un veglione. Il quartiere di gala era aperto al pubblico; egli [...]
[...] Francalanza, brevi cenni biografici, e glie lo presentò. Egli lo fece stampare a migliaia di copie e diffondere per tutto il collegio. Il [...]
[...] comprarla.» Era una menzogna, giacchè egli non spendeva altri quattrini se non quelli della stampa, della posta, delle carrozze; ma poteva trovar [...]
[...] credito più delle altre, ed egli voleva esser eletto per l'attitudine alla vita pubblica di cui aveva dato prova, per la coltura che s'era affannato [...]
[...] egli esprimeva con la facezia era la verità. «Principe di Francalanza:» queste parole erano il passaporto, il talismano che operava il miracolo di [...]
[...] aprirgli tutte le vie. Egli sapeva che le dichiarazioni di democrazia non gli potevano nuocere presso gli elettori della sua casta, poichè questi [...]
[...] sciocche lusinghe: egli era sicuro che prendendo a quattr'occhi uno di quelli che più vociavano: «libertà ed eguaglianza» e dicendogli: «Se foste al mio [...]
[...] tenacemente con l'accusa di muffosità «spagnolesca,» di orgoglio «organico»; egli diceva agli elettori che gli davano del «signor principe» a tutto [...]
[...] d'altrettante macchie, d'altrettanti attestati d'indegnità. Ma egli faceva questo a tempo e luogo, dinanzi ai radicali sinceri, ai repubblicani [...]
[...] tentar di riparare, per giovarsi del lavorìo delle sacrestie, egli pensò di rivolgersi alla sorella. Non la vedeva da un pezzo, ma sapeva che la sua [...]
[...] mi stancherò di ripeterlo! Casa Sansone con tutti i filistei! Era la zia Lucrezia. Egli si fermò ad ascoltare. - Vostra Eccellenza mi perdoni [...]
[...] ? - esclamò egli sorridendo. - Nè io nè essi parliamo di queste cose. - Di che parlate allora, spiegami un po'? Al tono leggermente canzonatorio di [...]
[...] . - Parliamo, in questi giorni, d'un gran miracolo che il Signore ha permesso. Non hai sentito discorrere della Serva di Dio? Egli sapeva qualcosa, così in [...]
[...] credi sul serio.... - Credo, - rispose brevemente. Egli la considerò un poco. Voleva dirle: «A chi la dài a intendere?... Sei ammattita come tutti i [...]
[...] Carlo. Egli farà dell'Europa sette regni, e rimetterà il Santo Padre sulla cattedra di Pietro.... Questa volta Consalvo non riuscì a frenare le risa [...]
[...] , tutti!... Egli solo si stimava savio, forte, prudente, immune dal vizio ereditario, padrone e giudice di sè stesso e degli altri... E apparso [...]
[...] sulla Gazzetta ufficiale il decreto che chiudeva la sessione, egli si buttò a capo fitto nella lotta. Giorno e notte la sua casa parve trasformata [...]
[...] , contrattando, gridando, col cappello in testa, con lo mazze in mano. Più gente veniva, più 640 egli ne invitava: i galoppini, per suo ordine [...]
[...] persone che per aver messo una firma dinanzi al notaro tenevano nelle loro mani una frazione della sovranità. Egli stringeva tutte quelle mani [...]
[...] padroncino - si presentava con programma democratico, egli aveva indotto i consocii ad appoggiarlo; così rientrava nel palazzo lasciato da servo [...]
[...] con l'importanza di uno che portava un bel gruzzolo di voti. Seduto sopra una di quelle poltrone di raso che prima aveva avanzato ai signori, egli [...]
[...] quattro per assicurare il trionfo del principino, divenne in breve uno dei suoi luogotenenti. Egli faceva i suoi rapporti a Consalvo, ne riceveva le [...]
[...] dubitava oramai dell'elezione del principe. Egli preparava il discorso elettorale. Grandi cartelloni multicolori incollati per tutta la città [...]
[...] grandezza dell'avvenimento. E poi Consalvo, da cui veniva la scelta, aveva una sua idea. Egli andò a dirigere personalmente l'addobbo. Ma intanto che [...]
[...] devastazione, Consalvo pensava adesso con un senso di rammarico alla morte del mondo monastico, che egli aveva vista con vivo tripudio. Ma allora [...]
[...] - rammentava! - aveva quindici anni, era impaziente di prendere il posto che lo aspettava in società. Se gli avessero detto, allora, che egli [...]
[...] sarebbe tornato un giorno a San Nicola per discorrervi dell'eguaglianza sociale e del pensiero laico!... No, egli non poteva assuefarsi a quest'ideale [...]
[...] democratico contro il quale protestava la sua educazione ed il suo stesso sangue. Lì, a San Nicola, forse era più che a casa propria, egli era [...]
[...] stato imbevuto di superbia signorile, era stato avvezzo a considerarsi d'una pasta diversa dalla comune.... Dove era la sua camera? Egli la cercava, al [...]
[...] assunta. Lì, fra quelle mura, egli s'era messo col partito dei sorci ai quali Frà Cola voleva tagliar la coda: se qualcuno gli avrebbe fatto una colpa [...]
[...] ordinava l'aristocratico cerimoniale dei funerali della vecchia principessa. Ma allora egli era servo stipendiato, e adesso libero cittadino che [...]
[...] essersi sgolato un'ora; tanto che dovè correre egli stesso a chiamarle: «Che fate qui? Non è il vostro posto! Venite dentro!...» Egli non era più [...]
[...] maggiordomo, ma le cose malfatte non poteva tollerarle. Uno del comitato non disse che bisognava sonare al primo arrivo del principe? Egli si guastò [...]
[...] ). Ed io quasi temetti di guardare in viso quel fulmine di guerra, come se col solo sguardo egli dovesse incenerirmi. Ed un giorno i miei compagni [...]
[...] !...» Tratto di tasca il fazzoletto, egli lo sventolò gridando: «Viva Garibaldi! 651 Viva l'Eroe dei due mondi!...» Poi, aspettando il silenzio [...]
[...] , scambiavano osservazioni sull'arte e sulla persona del principe quasi fosse un primo attore recitante la sua parte. - Ma voi, concittadini, - riprese egli [...]
[...] si rifiutava oramai al suo ufficio. Egli continuava tuttavia, deciso ad andare sino in fondo, nonostante la stanchezza propria e del pubblico [...]
[...] , perchè si dicesse che egli aveva parlato due ore difilato. A un tratto alcune seggiole rovesciate dalla gente che scappava fecero un gran fracasso [...]
[...] che ha detto? Negli ultimi giorni, l'ansietà di Consalvo divenne febbre scottante. La riuscita non poteva mancare, ma egli voleva essere il [...]
[...] , erano lenzuoli di carta con lettere d'una spanna: sembrava che gli 659 stessi muri gridassero il suo nome... Il primo! il primo! Egli voleva [...]
[...] di casa rispondeva che egli era presso lo zio duca, il quale stava poco bene. Nondimeno il lavoro progrediva alacremente, come se egli ci fosse [...]
[...] , la sua posizione si consolidava; del terzo posto non si parlava più; 660 egli stava con Vazza tra il primo ed il secondo. Quando arrivarono [...]
[...] gli ultimi telegrammi e gli ultimi messi con le cifre definitive, non vi fu più dubbio: egli era il primo con 6043 voti; veniva dopo Vazza con 5989 [...]
[...] . E quando una grande fiaccolata, un'immensa dimostrazione con musiche e bandiere, venne ad acclamarlo freneticamente, egli si fece al balcone [...]
[...] colazione ed il pranzo. Modestamente, egli tentava parlare dei risultati generali, dell'«ottimo esperimento» che aveva fatto la nuova legge, del [...]
[...] il potere restasse in famiglia, pure non sapeva difendersi da un senso d'invidia gelosa pel nuovo astro che sorgeva, mentre egli non solo era [...]
[...] .... Egli piaggiava un poco lo zio, del quale aspettava adesso l'eredità. A Roma avrebbe avuto bisogno di denari, di molti denari; quanto più ricco [...]
[...] , egli andò dalla sorella. Se doveva esser grato a costei per la generosità con la 662 quale ella lo aveva trattato al tempo della morte del [...]
[...] Teresa non c'era. Il portinaio gli disse che la duchessa nuora era uscita con la carrozza di campagna, insieme con Monsignor Vicario. Egli salì [...]
[...] ? - Un'infreddatura. Ma alla sua età tutto può esser grave.... Perchè non vai a trovarla? Egli ascoltò il consiglio. Anche da quella parte poteva [...]
[...] venirgli qualcosa, un mezzo milioncino. Se egli fosse stato più accorto, avrebbe preso con le buone la vecchia, senza rinunziare, beninteso, a [...]
[...] dell'onorevole di Francalanza, dell'uomo nuovo che egli voleva essere. E arrivando in casa della vecchia, in quella casa dov'era venuto tante volte [...]
[...] curiosamente quel signore sconosciuto. Ditele che il principe suo nipote vorrebbe vederla. La vecchia era capace di non riceverlo; egli aspettava la [...]
[...] , nonostante le apostasie e i vituperii, egli era tuttavia il principe di Francalanza, il capo della casa, il suo protetto d'una volta.... «Lascialo [...]
[...] entrare....» Egli le andò incontro premurosamente, si chinò sul lettuccio di ferro, quello di tant'anni addietro, e domandò: - Zia, come sta? Ella [...]
[...] memoria; ma egli disse allora una cosa che m'è parsa e mi pare molto giusta.... Un tempo la potenza della nostra famiglia veniva dai re; ora viene dal [...]
[...] candidati!... Egli diceva queste cose anche per sè stesso, per affermarsi nella giustezza delle proprie vedute; ma, poichè 667 la vecchia non si [...]
[...] muoveva, pensò che forse s'era assopita e che egli parlava al muro. S'alzò, quindi, per vedere: donna Ferdinanda aveva gli occhi spalancati. Egli [...]
[...] tripudio del recente trionfo, col bisogno di giustificarsi agli occhi proprii, di rimettersi nelle buone grazie della vecchia, egli improvvisava [...]
[...] genologico al capitolo: Della Famiglia Uzeda. Che cosa direbbe? Direbbe press'a poco: «Don Gaspare Vzeda - egli pronunziò f la s e v la u - fu promosso ai [...]
[...] egli deputato al Nazional Parlamento di Torino, Fiorenza e Roma, et ultimamente dal re don Umberto have stato sublimato con singolar dispaccio al [...]
[...] di Roma et in prosieguo....» - Egli tacque un poco, chiudendo gli occhi: si vedeva già al banco dei ministri, a Montecitorio; poi riprese: - Questo [...]
[...] Sconza, cioè Guasta!... Io e mio padre non siamo andati d'accordo, ed egli mi diseredò; ma il vicerè Ximenes imprigionò suo figlio, lo fece [...]
[...] correre disperatamente, facendoci sbalzare in modo da esser sicuri di ribaltare; e siccome le povere bestie non correvano come egli voleva, Consoli [...]
[...] stringerci la mano; i nostri occhi soltanto l'interrogavano, poichè egli rispose tristamente le stesse parole che ci erano state dette [...]
[...] . Siccome i nostri volti al certo esprimevano tal dubbio, Angiolini riprese: – Nessuno, fuori di me e dell'amico mio Brusio, e forse egli meno di [...]
[...] in Siracusa, sua patria; gli rammentai la promessa, ed egli mi narrò le parti principali di quella storia di cui noi avevamo assistito alla triste [...]
[...] : orgoglioso come un Cyd egli non dissimula menomamente le sue pretensioni di superiorità, che nulla sembra autorizzare nel suo esteriore. Vivo ed [...]
[...] impetuoso come tutti i meridionali, egli scenderebbe sino alla lotta di piazza pel minimo sguardo un pò dubbio che s'incrociasse col suo. Natura [...]
[...] risentirne gli urti, egli passa colla maggior facilità dall'estrema confidenza nella sua stella, nel suo avvenire (poichè egli avea dato due o tre [...]
[...] del soverchio, del suo amico. Egli non ha la superiorità d'ingegno di lui, ma molta maturità di giudizio, ciò che lo fa ragionare calmo ed [...]
[...] giorni dopo, a caso, in una festa da ballo, seppi, da uno di quegli amici che s'incontrano dappertutto, che da tre giorni egli era in relazione con [...]
[...] quella signora... e le espressioni appassionate di lei, che egli mi citò, erano le stesse di quelle che aveva impiegato per farmi credere al [...]
[...] guancie pallide e brune si facevano ancor più pallide; e il suo occhio sfavillava più ardente; ed egli affrettavasi, trascinava quasi il suo [...]
[...] partito da quegli occhi lo cercasse, egli fu ebbro... felice di una sensazione nuova, strana, che non sapea definire, della quale avea quasi paura [...]
[...] inchinarsi come un giunco sul collo sottile e ben modellato; era partita... Che voleva egli? Che cercava da quella donna, di cui il lusso, il [...]
[...] ?... Nemmeno egli lo sapeva in quel punto; egli avrebbe arrossito di confessarsi la premura che prendeva per colei che dovea essere sempre [...]
[...] limita la gran piazza. – È strano – mormorò egli – come stassera non ho voglia nè d'andare a casa, nè di rimettermi alle mie tesi!... E [...]
[...] . Egli sorprese lo sguardo del suo amico, che ancora restava fissato sul verone. 31 – Vuoi venire, o no? – Un momento... restiamo altri dieci [...]
[...] quale non poteva più vedere che la tenda abbassata. – Bella donna! – ripeteva egli di tempo in tempo, con un entusiasmo che era troppo allegro per [...]
[...] , egli girò con tutta flemma sui talloni ed uscì. Pietro prese il braccio del suo amico, e lo strascinò via, mormorando: – È meglio che non [...]
[...] della Cattedrale incontrarono un amico che si fermò a discorrere con loro. – Andrete a teatro stassera? – domandò egli. – Perchè questa domanda [...]
[...] dei cavalli non avea l'uniforme regolarità di quello dei cavalli signorili. – Una carrozza da nolo... è la sua! – mormorò egli appoggiandosi [...]
[...] veste strisciò sui suoi abiti, che le gambe di Pietro tremarono. Pochi minuti dopo egli si diresse lentamente verso la platea. Entrando, il [...]
[...] squarci, quando il suo cuore provava potentemente quello che aveva sentito l'autore, egli rivolgevasi, senza accorgersene anche, verso il palchetto [...]
[...] di Narcisa, e cercava negli occhi di lei l'eco di quello che egli provava nel suo cuore. La contessa voltava le spalle alla scena; e solo di [...]
[...] agli altri, e partire. Egli rimase immobile sul limitare. – Non vai a casa? – gli disse alle spalle la voce di Raimondo. – Sì... ti aspettavo per [...]
[...] notizia che il domestico le avea rapportato, egli si diresse per la strada Stesicorea ed indi per quella Etnea, verso la casa ove abitava la contessa [...]
[...] egli si cullava, sedette silenzioso al suo fianco. Pietro rimase muto, come non avvedendosene, cogli occhi, di una sorprendente lucidità, fissi [...]
[...] sul lume che brillava dietro le tende di seta del verone. Qualche volta, a lunghi intervalli, egli trasaliva, ed una gocciola, come di [...]
[...] sudore, che partiva dall'orbita, luccicava un momento solcando le sue guance. Ad un tratto egli afferrò con violenza il braccio di Raimondo. – Guarda [...]
[...] !... guarda anche tu! – disse egli con la voce stridente ed interrotta del delirante o del pazzo. E si alzò, come se avesse voluto elevarsi sino [...]
[...] sconvolte. – Sì, tua madre, spaventata dalla tua estraordinaria tardanza, che ti cerca da me come una pazza. – È tanto tardi dunque? – domandò egli [...]
[...] sudore sulla fronte lo calmarono alquanto; egli pensò alle lagrime di sua madre ed odiò se stesso come giammai aveva odiato. – Son vile!... sì, son [...]
[...] suggerì anche che l'unico perdono che egli poteva desiderare nel suo pentimento era che sua madre riposasse. Ella si gettò sul letto, e finse di [...]
[...] appoggiati alla ringhiera, egli si assopì in quel vortice luminoso e turbolento che il cuore e l'imaginazione gli creavano, e dove vedeva un'ombra, dove [...]
[...] ... Quando, abbarbagliato da una luce vivissima, egli alzò gli occhi, si avvide con sorpresa che il primo raggio di sole facea scintillare i vetri [...]
[...] . – Diggià! – mormorò egli: – il giorno vien presto al presente!... Sua madre, entrando la mattina nella camera di lui, osservò con dolore che [...]
[...] dippiù. 50 Egli passava la notte sotto i veroni di lei, coll'occhio fisso su quel lume che rischiarava la sua stanza; aspirando, con terribile [...]
[...] parlava al conte di quelle parole, cui rispondeva, come un'eco, un singhiozzo dalla strada. Egli sapeva l'ora del suo levarsi, della sua toletta [...]
[...] dal pallore e dall'alterazione dei lineamenti di lui, e dal sinistro splendore dei suoi occhi ardenti. Egli rimase un momento immobile [...]
[...] quello dei suoi denti che battevano gli uni contro gli altri. – Questa donna ha ragione! – mormorò egli quindi colla voce rauca, stentando a [...]
[...] . – Oh! questo valtzer! questo valtzer! – gridò egli smaniante, come se quelle note gli percuotessero sul cervello, – Dio!... mi pare di diventar [...]
[...] invocazione disperata: – Narcisa!... Narcisa!... – E quando le sue arterie battevano in modo da rompersi, egli si afferrava la testa fra mani, e [...]
[...] quel punto, gliela avevano resa meno sensibile. Egli si addormentò poco dopo di un sonno agitato, febbrile ed interrotto. Sua madre, che [...]
[...] , dubitò un momento che fosse pazzo davvero. Egli ebbe paura di quest'idea... paura di non esser più padrone di se, della sua vita, nel momento che [...]
[...] abbandonare questa, come in trastullo, agli uomini: egli si fece alcune domande che erano strazianti nella loro calma forzata; si propose [...]
[...] disperata di calma, per convincersi che non era pazzo... poichè egli avea paura d'esserlo... poichè egli odiava ferocemente... Udì suonare nove [...]
[...] ore all'orologio della stanza contigua. – Vediamo! – mormorò egli alzandosi – a ques'ora dev'esser buio... Ho tutta la mia ragione ancora!... Che [...]
[...] egli sentiva però crescere e giganteggiare un fantasma che voleva scacciare con tutte le forze dell'essere suo... che l'atterriva. Sotto il [...]
[...] !... – esclamò egli, con accento quasi doloroso, fermo, in mezzo al viale ove avea incontrato Narcisa e questa l'avea guardato. E partì di buon [...]
[...] scomposti; egli stentò un pezzo a riconoscere se stesso, e finalmente un riso amarissimo errò sui suoi labbri violacei. Il cameriere gli recò [...]
[...] quanto avea ordinato; egli cominciò a bere il vino senza toccare l'insalata. Allorchè sentì i polsi battergli più forte, le gote animarsi, i [...]
[...] vapori annebbiare la sua testa, ancora vertiginosa, egli si alzò, dopo aver pagato lo scotto, ed uscì. – Ora andiamo al ballo! – mormorò con [...]
[...] , anche nel momento che si stordiva per non vederla e che la fuggiva nello stravizzo, trovava modo d'inchiodarglisi ferocemente nel cervello, egli [...]
[...] contro quell'importuno che veniva a disturbare il loro passatempo. – Egli viene a ridere di noi... il signorino! – esclamò una delle donne, che [...]
[...] dell'uomo e quella della donna; – questo giovanotto lo proteggo io! è dei nostri!... Ha cuore e pugno... Egli vuol essere dei nostri, giacchè è [...]
[...] ! egli ha il pugno di ferro! egli ha vinto Nicola! Nulla avrebbe potuto sedare quello schiamazzo, e Pietro avrebbe corso fors'anche il più grave [...]
[...] ; ballando anche lui quella ridda infernale sul sangue versato da poco e ancora tiepido... Egli, a misura che le acri esalazioni di quei cenci e di [...]
[...] quei corpi, e l'esaltazione avvinazzata di quel tripudio cominciarono ad offuscargli il cervello, come il Marsala non aveva potuto fare; egli [...]
[...] saltare più furiosamente degli altri, a stringersi più ebbro quell'abbietta creatura fra le braccia... Due ore dopo mezzanotte egli usciva stordito [...]
[...] vita indegna ed abietta, di cui egli cercava occupare tutti gli istanti con gli eccessi più sfrenati, per non darsi il tempo neanche di vedere [...]
[...] dov'era caduto. Egli faceva sforzi sovrumani per annegare nel frastuono, nell'ubbriachezza quanto sentiva ancora di elevato e di nobile nel suo cuore [...]
[...] cui ricorreva a quella donna fatale di cui malediva la memoria. Spesso fra le orgie più impure, nell'ubbriachezza più profonda, egli rimaneva [...]
[...] egli mormorava un nome cogli occhi umidi di lagrime: ciò che rendeva dapprincipio attoniti, e faceva ridere dappoi i suoi compagni di stravizzo [...]
[...] . Egli logorava la giovinezza del suo cuore e del suo corpo in questa vita febbrile, divorante, che s'era imposta; fuggiva lo sguardo della madre [...]
[...] , casacca e pantaloni di pelle di montone, (vestito che egli avea denominato da orso), si occupava metodicamente a dar fiato ad un enorme corno ad [...]
[...] l'accompagnava, quello sguardo fu d'odio immenso, indicibile, e anche di feroce vendetta. – Abbasso gli aristocratici! – gridò egli, Pietro, il giovane [...]
[...] quella sfida imprudente che l'aveva percosso come uno schiaffo; egli saltò in mezzo alla folla gridando: – Ora faccio scendere tutta questa [...]
[...] animale sitibondo. In due salti egli fu sulla scala del second'ordine, e si avanzò pel corridoio. Tutt'a un tratto egli si fermò, come percosso [...]
[...] egli, correndo all'impazzata pel Molo. Si fermò sull'ultimo limite di questo, quando non vide più dinanzi a sè che il mare bruno ed immenso [...]
[...] sua vita coi suoi vortici spumeggianti; e ciascuna volta egli sentì una forza 69 che l'afferrava e lo tratteneva... Finalmente cadde accosciato sul [...]
[...] suolo umido e spazzato qualche volta dalle onde, prorompendo in lagrime amare, ardenti, ma non più disperate. Egli pianse a lungo: quel [...]
[...] quasi calmo, quasi giocondo ora. Si alzò, e con passo fermo s'incamminò verso la sua casa. Egli andò ad abbracciare la madre nel letto, come per [...]
[...] . L'aveva dimenticata? 70 No! Egli aveva tal forza perchè viveva per lei, con lei, in lei; perchè tutta la sua vita era ormai Narcisa. Egli [...]
[...] di una parte dell'amore di cui amava Narcisa; che amava come un'emanazione di lei. Quando egli fu soddisfatto dell'opera sua, di sè stesso [...]
[...] lotte ardenti dell'idea, che aveva sentito immensa, colla forma, che spesso non sentiva abbastanza. Egli avea l'occhio brillante della confidenza [...]
[...] sorpreso, arricciandosi le basette. Egli fu freddo, distratto, impacciato tutto il tempo che rimase a discorrere colla donna celebre. Quando questa [...]
[...] publico, venne sulla scena. Egli non ebbe che uno sguardo, in mezzo al turbine di quegli applausi frenetici, in mezzo all'agitazione di quella folla [...]
[...] palchetto di proscenio al second'ordine. Egli vi vide la contessa... verso della quale si chinava sorridendo il biondo giovanotto dalla brillante [...]
[...] un nembo, quelle acclamazioni al suo nome; egli non badò più neanche ad un mazzo di viole bianche che gli era caduto ai piedi dal palchetto di [...]
[...] segreta speranza di mettersi in relazione con Narcisa; e che egli avea adottato quel mezzo come ne avrebbe adottato un altro, se gli si fosse [...]
[...] elegante, che erasi annunciata per la cameriera della contessa di Prato. Egli aprì con febbrile impazienza la lettera profumata, della quale il [...]
[...] semplici scuse, e le basterà di fare il primo passo perchè egli le venga incontro a stringerle la mano. Se ha una madre pensi a questa madre, se ha [...]
[...] Valderi» Pietro fu tristamente colpito da quella lettera. Egli si aspettava tutt'altro, egli credeva di trovare affettuose parole di donna amante, e [...]
[...] per contro rinvenne la moglie che supplicava il duellista famoso per la vita del marito; egli non vide, non seppe scorgere tutto ciò che [...]
[...] uccidete mio marito, ritrattatevi: egli non si sarebbe ritrattato, ma non avrebbe neanche fatto il passo che fece, rimandandole la lettera, come [...]
[...] conte, suo sposo, non correrà alcun pericolo». Sì, egli l'amava tanto, colei, malgrado tutto quello che aveva sofferto per lei, e forse a causa di [...]
[...] seta gli teneva al collo il braccio sinistro. Un momento però egli sembrò ondeggiare indeciso, mentre fissava i suoi occhi scintillanti su quel [...]
[...] destra, dopo essersi tolto il guanto; egli esitò a prendere quella mano, che forse, per fargli provare in tutta l'intensità il brivido del suo [...]
[...] . 97 – Oh! la lasci!... – mormorò egli come un fanciullo che parli in un sogno delizioso. – È così bella!... La contessa, ancor più rossa di [...]
[...] da dire in seguito. Quest'uomo avea fatto un miracolo pel mio amore – un miracolo di genio... Io l'ho veduto in quell'opera, come egli non ha [...]
[...] società... Mio Dio! mi pareva che avessi dovuto aver rimorso di quel tempo 110 che bisognava rubare al nostro amore. Allora egli mi disse che per lui [...]
[...] i passi di lui sulla scala. Ma egli non venne a cercarmi. «Divorata dall'impazienza, suonai per domandare di lui. «– Il signore è ritornato [...]
[...] venuto. «Egli si alzò soltanto verso le undici, e immediatamente venne a cercare di me. «– Come sei bella, mia Narcisa! – esclamò egli [...]
[...] lasciarmelo sfuggire mai più, e nascosi la testa nel suo petto. «– Che vuol dire questo pianto? – domandò egli asciugandomi gli occhi coi baci; – son [...]
[...] molto colpevole adunque?... «– Oh, no! no!... – singhiozzai; – è che... quello che provo vedendoti... «Egli mi abbracciò, muto, senza rispondere [...]
[...] ... – gli dissi reprimendo un sospiro. «– Una sera, – seguitò egli tenendosi le mie mani fra le sue, – una di quelle sere in cui ti cercavo come [...]
[...] quelle parole che mi facevano piangere di gioia una frase mi era rimasta fitta dolorosamente come una spina nel cuore: egli avea detto. Non [...]
[...] come vivi. «– Sì, – mi rispose egli, – i piaceri, le feste, ti sono necessarii, poichè ti fanno brillare come un diamante messo in luce... sono [...]
[...] lusso. «– Queste parole mi fanno male, Pietro! – supplicai stringendomi contro il petto il suo braccio. «– Perchè? – domandò egli sorpreso [...]
[...] ! – esclamò egli, baciandomi sulla bocca. «Rimasi fredda, muta a quel bacio; fissando i miei occhi nella luna per dissimulare ch'erano umidi di pianto [...]
[...] , no... Pietro! non vedi che son felice ora?!... «Egli rimase triste e pensieroso lungo tutta la strada. «Io provavo un inenarrabile godimento [...]
[...] contornava il suo tavolino, e dei quali spargevo le foglie sulla carta in cui egli scriveva; o, quand'egli lo voleva, andavo al pianoforte e gli [...]
[...] suonavo il pezzo che domandava. «Egli usciva sempre la sera per darsi un poco di distrazione, che le occupazioni assidue del giorno gli rendevano [...]
[...] sarebbe stato più avaro del tempo che avrebbe potuto passarmi vicino. 116 «Di tratto in tratto egli si mostrava preoccupato, quasi triste [...]
[...] attrattive, cercando avidamente il mio sguardo e il mio sorriso. Egli è troppo generoso e nobile per potermi parlare come mi parla e guardarmi [...]
[...] come egli lo fa se il rimorso di un altro affetto lo facesse arrossire. No! il mio Pietro è troppo elevato per scendere sino alla [...]
[...] dissimulazione... egli avrebbe piuttosto la forza brutale di abbandonarmi. «Eppure questa certezza, che per molte sarebbe una consolazione, per me è il [...]
[...] ... Avrei sempre la speranza di riavere il cuore di Pietro che si allontanasse da me per un'altra donna, poichè egli dovrebbe, tosto o tardi [...]
[...] !!... «Dio! Dio mio!... la morte... piuttosto la morte!... «Alcune notti egli è rientrato assai tardi... Ho udito che raccomandava di non far [...]
[...] rumore per non isvegliarmi... come se avessi potuto dormire, io!... mentre soffocavo i singhiozzi nascosta dietro la portiera dell'uscio. «Oh, egli [...]
[...] ha potuto pensarlo ch'io dormissi... prima che egli fosse ritornato!... 117 «È desolante, è spaventevole tutta questa insensibile gradazione che [...]
[...] muoiono con essa... «È dunque morto il suo cuore per me... Dio mio?!... «No! egli mi ha parlato ancora di quelle parole, tenendo la mia mano fra [...]
[...] questo bisogno ardente che ne ho!... «Quand'io gli parlo della sua tristezza, della sua preoccupazione, della sua freddezza sin'anche, egli si [...]
[...] leggo chiaramente nel suo cuore: egli ha ancora la generosità d'imporsi per me un sentimento che non prova, di nascondermi quelle illusioni [...]
[...] perdute che egli si rimprovera come una colpa sua, colpa che però non ha, di cui il pentimento gli dà la forza di stordirsi nelle mie carezze sino [...]
[...] piccolo jokey a cercarlo; egli si alzò subito da un crocchio d'amici, fra i quali era seduto, e venne a mettersi in carrozza con me. «– Ti [...]
[...] sorpreso da quella scena che forse si aspettava. «– Che hai dunque, Narcisa? – esclamò egli, prendendomi le mani. «– Oh, Pietro! – esclamai infine [...]
[...] stanco di farla?!... «– Ascoltami, Narcisa! – interruppe egli, stringendomi le mani, quasi avesse voluto infondermi forza per ascoltare quello che [...]
[...] del mio dolore per nasconderglielo: «– Se mi amassi ancora, come dici, non avresti mai proferito ciò... «– Narcisa! – replicò egli, tradendo una [...]
[...] mi ha scritto molte volte le più calde preghiere perchè io vada ad abbracciarla... «Egli aveva esitato a proferire l'ultima frase, e l'avea [...]
[...] piegarmisi sotto. «– È giusto, – mormorai quindi a metà soffocata: – tua madre ha ragione!... «Ebbi il coraggio supremo di non piangere. Egli [...]
[...] . «Egli rimase colpito e sorpreso da quell'apparente freddezza, e m'accorsi ch'era anche indispettito. «– Grazie! – mi rispose freddamente [...]
[...] mi ami più!... «– Narcisa! te ne supplico... queste parole mi fanno male! – m'interruppe egli impallidendo. «– Oh, per pietà!... per pietà [...]
[...] . Egli esitò... egli non l'ebbe;... e rimase muto, immobile... come combattuto da un'interna tempesta. «– Non ha dunque cuore quest'uomo! – gridai [...]
[...] ; egli capì soltanto tutto quello che vi è di duro, di sprezzante, d'insultante anche – sì, d'insultante – in queste parole prese alla lettera [...]
[...] , che parevano dire: Siete un vile! mentre avevano detto: Non avete pietà di me? «Egli si levò pallido, coll'occhio, un momento innanzi umido di [...]
[...] lagrime, asciutto e quasi fosco, coi lineamenti duri e severi; egli... quest'uomo! ebbe la forza di dirmi colla sua voce più calma ed incisiva [...]
[...] umili, e che mi parvero aver deciso la mia condanna; se Pietro mi avesse amato ancora, egli non avrebbe dato la significazione letterale a quelle [...]
[...] parole;... se il suo cuore non fosse stato morto per me, egli non avrebbe potuto prendere quella risoluzione. «Era finita dunque per me [...]
[...] che egli aveva tanto ammirato in me; e passai nelle sue stanze. «Lo trovai che scriveva, seduto al tavolino nella sua stanza da studio, con un [...]
[...] attorno al suo tavolino, quei fiori fra i quali egli s'immergeva, direi, quando si metteva a scrivere, e che avvolgevano i suoi sensi in un [...]
[...] vapore di colore e di profumi, e suscitavano mille indefinite percezioni nella sua mente; quei fiori dei quali egli avea detto di aver bisogno come [...]
[...] . Egli non mi udì avvicinare, e si riscosse bruscamente quando mi vide vicino a lui. Poscia si alzò e venne a stringermi la mano, sorridendo [...]
[...] dormito, Pietro... – gli risposi colle lagrime agli occhi. «Egli volse i suoi in giro per l'appartamento, quasi avesse voluto nasconderne il [...]
[...] ... Fu solo... quasi triste... «– Tu scrivi? – gli diss'io con un coraggio di cui non mi sarei creduta mai capace. «Come colto in fallo egli [...]
[...] mia forza. «– Scrivi a tua madre, Pietro... Le hai detto che fra quindici giorni sarai da lei?... «Questa volta egli non rispose e si recò la [...]
[...] misurare tutta l'estensione della mia disgrazia... Pietro!... egli!... non ebbe pietà di quest'agonia, che pure avrebbe dovuto indovinare dalla calma [...]
[...] inaridiva le lagrime sulla mia orbita... Egli non ebbe una parola... una sola!... o piuttosto non ne ebbe la forza... Egli rimase colle labbra [...]
[...] colpo di grazia: quando egli mi amava come un pazzo mi avrebbe pregata di non uscire; in appresso non mi avrebbe fatto quella domanda poichè [...]
[...] neanche egli le avrà udite... Uscii barcollando, operando uno sforzo supremo per dominare il mio dolore immenso, aggrappandomi alle tende che [...]
[...] nella risoluzione che parea essersi fissata, e che quei momenti avevano fatto ondeggiare in lui... Egli fu amoroso con me, come si può esserlo sino [...]
[...] ai limiti della commozione, senza il trasporto però della passione, di quell'amore caldo, cieco, irresistibile, quale egli me l'avea fatto [...]
[...] sventura che mi percuoteva. «Egli non ebbe una parola, non una sola parola che alludesse alla nostra separazione; ma neanche un'altra che la [...]
[...] quello che si passa in me. Egli è sdegnato contro se stesso e dolente della simulazione che deve imporsi per compassione di me, delle menzogne che [...]
[...] logorato le sue forze sino alla prostrazione, egli non trova sonno nel letto... egli si stanca ancora a passeggiare per la sua camera [...]
[...] quest'infortunio avessi dovuto amarlo, dividendolo con lui. «Egli... costui, cui l'amore avea dato squisite percezioni, cui avea fatto oprare un miracolo di [...]
[...] , e che supponevo anche in lui. «– Quale pazzia! – mormorò egli stringendo il mio braccio, come per prevenire l'effetto di un capogiro, e [...]
[...] accelerando il passo, che avea reso ardito e sicuro, quasi per garantire la mia vita ch'eragli sospesa. 130 «Egli non ha detto: Che cara pazzia [...]
[...] sguardo, non avvertendo le lagrime che rigavano le mie guance. «– Che guardi? – mi domandò egli, come se mi avesse domandato: Perchè piangi [...]
[...] ? «– Catania! – risposi colla voce ancora tremante. «Egli sentì forse tutto quanto vi era di passione e di rimembranze in quella parola; e lo [...]
[...] gettandogli le braccia al collo, singhiozzando e fissando nei suoi i miei occhi brillanti di 131 lagrime. Egli abbassò gli occhi, baciandomi le [...]
[...] fra le mani, quasi le arterie che battevano di felicità, minacciassero di sconvolgermi la ragione... Egli mi avea proposto di accompagnarmi a [...]
[...] Catania!... egli aveva avuto forse un istante d'amore per me!... dell'amore di una volta!... «Oh! Dio! Dio!... morire almeno in tal momento [...]
[...] !... «Ieri volli uscire con lui; volli fare una passeggiata in barca. Egli prese i remi, ed entrambi, soli, ci cullammo nella piccola barchetta da [...]
[...] fummo al largo egli lasciò i remi e venne a prendere la mia mano. «Lo guardai come non l'avevo mai guardato: sentivo che non potevo amarlo di più [...]
[...] di quanto io l'amavo in quel momento; mi pareva impossibile ch'egli dovesse lasciarmi il dopodomani. «Egli baciava le mie mani, e sostava per [...]
[...] di una lusinghiera speranza; – ieri ti pregai di condurmi a Siracusa... con te... «Egli non potè più frenare il pianto, e scosse la testa [...]
[...] capace; – e perchè, Pietro?!... «– Oh! grazia! grazia, Narcisa! – singhiozzò egli stringendomi fra le sue braccia, nascondendo la sua testa [...]
[...] sforzo di volontà, – tu non mi ami più!... tu non mi ami più come prima! «Egli rimase abbattuto, in silenzio, sulla panchetta della barca [...]
[...] profondamente. «– Ascoltami, Narcisa! – cominciò egli con voce solenne, quasi calma: – io ho un sacro dovere di gratitudine verso di te... dovere che [...]
[...] allora; e stendere le braccia, delirante, invocando un altro sorso di questa coppa fatata... a cui fui tanto stolto da bere troppo... «Egli non pot [...]
[...] una calma nella voce della quale io stessa ero atterrita: – Addio, Pietro!... «Egli cercò i miei labbri coi suoi freddi, tremanti d'angoscia e di [...]
[...] egli deve partire. Ho numerate minuto per minuto queste ultime ore che io ho passato vicino a lui... cercando illudermi spesso per sentire poi più [...]
[...] amaramente tutta la disperazione del disinganno. 136 «No! lo sento... il suo cuore non può più rinascere per me! Egli tenta lusingarsi nelle [...]
[...] ch'ei parta... «Riprenderò questa lettera all'ultimo istante per farla poi mettere alla Posta a Catania... Domani egli aspetta il suo amico, forse [...]
[...] lei stesso, che deve venire a prenderlo... in tal caso sarebbe forse meglio... «L'ora non può essere molto lontana: egli parte dopodomani [...]
[...] l'amo!... ma io l'adoro... come egli si spaventerebbe a provarlo, se lo potesse, quest'uomo che mi fugge!... che ha il cuore morto per me!... «Che [...]
[...] raggiante; la sua parola interrotta a scosse come per delirio; le sue membra tremanti di sovrumano diletto. Egli suggeva avidamente 139 coi [...]
[...] il godimento sino al delirio... – Oh! Narcisa! Narcisa! – esclamava egli come un pazzo, – Narcisa di Napoli... di Catania!... t'ho trovata [...]
[...] ! – esclamò egli colle mani giunte, inginocchiandosi sul tappeto, come se avesse voluto adorarla: – oh! ch'io possa vederti!... Perchè nel [...]
[...] , ed assorbire quell'altra ebbrezza sublime di divorare le tue bellezze?... Egli si tacque, sorpreso, allarmato del pallore che copriva i delicati [...]
[...] prendere Brusio per condurlo da sua madre, come Narcisa ne avea avuto sentore. Con un solo sguardo egli vide di che si trattava, e senza perder [...]
[...] !... – singhiozzò egli tentando inumidire l'aridità di quella pelle coll'umido dei suoi labbri, di scacciare il torpore di quelle membra, la pesantezza di [...]
[...] !... dottore, fatemi vivere... egli mi ama!!... io non voglio morire!!! – finì con accento straziante. E non potè più proferire, quantunque agitasse [...]
[...] 146 tensione della pupilla per lui; egli era come affascinato da quell'orribile spettacolo che impietrava le lagrime nel suo occhio ardente e [...]
[...] minacciato da Toto Setoli colpiva appunto da questa parte Gregorio. In realtà egli era un padre disgraziatissimo. Mario, il suo primogenito, sciupato [...]
[...] concerti di Piazza Colonna, e, qualche volta, a teatro, con mille smorfie, con mille incoraggiamenti. Ebbene, quantunque egli fosse pure un [...]
[...] con onore, l'accorgimento comune ai commercianti in genere, in cui egli si era agguerrito, dalla nascita, attendendo al forno di via del Pellegrino [...]
[...] terribile. Ebbene! ci provasse padron Gregorio a vedere il figlio suo ridotto agli estremi! ne sarebbero nate delle belle!... Tuttavia egli non [...]
[...] furibonde, che avrebbero fatto gelare il sangue nelle vene. Nel suo risentimento contro il padre, egli arrivava fino al punto di giustificare i ladrocini [...]
[...] solenne. Ma Pippo pagava salati simili eccessi. Gli troncava le parole in bocca uno sguardo supplichevole, un brivido d'orrore da parte d'Irene. Egli [...]
[...] certe esortazioni di buona creatura, che gli mettevano nel cuore tenerezze strane. Egli si abbandonava ad un infrollimento voluttuoso. Forse, ad [...]
[...] sposato Irene Carelli?... Tutto gli consigliava un tal passo. A ventisette anni, padrone di negozio, egli non poteva restar celibe. Una moglie [...]
[...] altro. La difficoltà stava nel vedere se Irene avrebbe accettato lui proprio. Da questo lato egli era assalito da veri sgomenti d'uomo timido che [...]
[...] una fortuna sùbita ed iperbolica coll'utilizzare la giovine donna. I disinganni della realtà lo irritavano e lo rendevano ingiusto. Ma dunque egli era [...]
[...] . Se nella testa d'Irene frullavano dei progetti per l'avvenire, non conveniva ch'ella vi fosse distratta dalle cure del traffico. Egli si era [...]
[...] certo punto di vista, lo peggiorava. Infatti, s'egli era più spigliato, più corretto, se gli si affinavano i tratti, ed il suo linguaggio diventava [...]
[...] , che lo avrebbe compromesso. Ma egli aspettava ancora la morte del padre, come l'occasione di un'acre gioia: l'ebbrezza immensa di una vendetta [...]
[...] egli farla morire di dolore, di vergogna e di raccapriccio? Lo supplicava come si supplica il Signore: domandava di essere risparmiata, come la [...]
[...] l'ultima frase col parlar lento e misterioso che usava, quando voleva decidere il marito a secondarla ciecamente. Infatti egli non seppe resistere [...]
[...] un uomo di macigno? Il passato era il passato: ci si poteva mettere su un piastrone. Se i Furlin venivano, egli non avrebbe sbattuto loro la porta [...]
[...] , frattanto, con una cura minuziosa, ai modi, al linguaggio ed alle abitudini di cui non poteva ormai fare più a meno. Per conto proprio, egli era [...]
[...] labbra, sorridendo, e si ascoltano sempre volentieri. Infine, ammogliandosi, egli aveva rinunciato ad una gaia esistenza. In quel primo incontro [...]
[...] frattempo! E dire che, senza Irene, egli non avrebbe mai consentito a riaccomodarsi con Teta ed a stringer la mano a Paolo. Oh, gli uomini! che [...]
[...] donna con un accento intraducibile. — Dovevo dirle il contrario, quando me lo ha domandato? Pippo allibì. Moglie e marito tacquero. Egli era [...]
[...] moda. Ai martedì della Minelli si ripetevano i suoi tratti di spirito, si narravano, attenuandone i punti scabrosi, le avventure nelle quali egli [...]
[...] , Paolo. Egli e Mario sono già buonissimi amici. Si stimano molto. Mio marito crede Mario la testa forte della famiglia; ritiene che avremo il [...]
[...] tratto verso di lei. E mentre il vino bevuto riscaldava i cervelli ed animava i discorsi, egli fantasticava stranamente. Irene era un'amabile donnina [...]
[...] contenta di me. — Che caro matto! — replicò Irene, appena egli non fu più presente. Furlin si dichiarò del suo parere. — Proprio così. È pieno di [...]
[...] . Era semplicissima. Gli accordavano settantamila lire di titoli nell'emissione della Banca Italica di Credito Generale. Egli regalava diecimila [...]
[...] dello sguardo. Lo aveva appena ringraziato; non faceva nulla perchè egli badasse a lei. Forse ne aveva paura. Al momento di salutarsi lo trattenne un [...]
[...] . Egli la guardò un istante negli occhi. — Ma sì... Appunto: debbo andare da lui anche stasera. — Allora, saluta Flaviana. Non la vedo più da cinque [...]
[...] Mario dava al suo dono. Egli cavò di tasca una busta; riscontrò il danaro contenutovi: milleottocento quarantasette lire e venticinque centesimi [...]
[...] ... Cioè!... A quale scopo? — soggiunse con una ingenuità simulata, mentre scrutava il cognato. Egli non rispose subito. Guardò a sua volta la [...]
[...] vogliono; dove, egli solo, non arriverebbe mai. Ma una ogni diecimila, ed io non sono di quelle; e neppure Flaviana, credo. Ne vuoi una? Cercala; ma [...]
[...] bada alla scelta, perchè potresti andare a picco quando meno lo credi. Egli la lasciava parlare, ritrovando il proprio sorriso d'uomo sicuro, in un [...]
[...] . Non vuoi metterle tu? Ebbene, permettimi almeno di farlo, io solo. Egli perdeva di nuovo la calma. Ne aveva fin sopra ai capelli di quei discorsi [...]
[...] . Irene lo guardò come se non lo avesse compreso, o come decisa a vedere fin dove egli si sarebbe spinto. Mario alzò leggermente le spalle e sedette di [...]
[...] ... Egli fece un gesto di noncuranza suprema. — Mettimi alla prova. Comincia da questo momento ad impormi i tuoi patti. Lei sorrise. Non trovava [...]
[...] appresso, invitarlo a tornare di là. Ah, egli cominciava col dare un saggio famoso di smemorataggine! ... — Che cosa è successo? — interrogò lui, non [...]
[...] ancora nel vedere il cognato riaccostarsele. Ed egli pure era tremante come lei. Non imponeva: supplicava colle mani giunte. Ma perchè voleva esser [...]
[...] così crudele? Chi lo avrebbe saputo?... Credeva davvero possibile vivere insieme tutti i giorni, come due pezzi di ghiaccio? Poi egli scese a delle [...]
[...] che pensa all'utile proprio, e vuol tenere il capo a partito. Del resto, alle sfuriate dei due amici, egli opponeva la calma mordace e cocciuta [...]
[...] spiegazioni. Non era contento di lei. Da parte sua, egli aveva agito lealmente, mantenendo fino allo scrupolo gl'impegni presi. Perchè dunque ella gli aveva [...]
[...] poteva ben ridere quando gli spiegava queste cose: non cessavano, per ciò, dall'esser tali. Egli avrebbe veduto: il lor peccato sarebbe stato la [...]
[...] lo ha affascinato, pallida, insensibile alla calda sensualità degli amplessi dell'amante. Egli vedeva sulle sue labbra il sorriso triste della [...]
[...] dalla parte del suocero. Quindi la scena da lei provocata per ottenere dalla famiglia l'incarico di agire, non lo aveva totalmente sorpreso. Egli [...]
[...] . Qualunque cosa potesse egli presentire od imaginarsi, lei si teneva in equilibrio in modo da lasciar anche ritenere che aspirasse soltanto ad un'equa [...]
[...] incontestata fra tutte. Lo corteggiavano vigliaccamente, ed egli poteva cullarsi nell'idea lusinghiera d'esser qualche cosa di particolare [...]
[...] consiglio è gettarsi a fiume con una pietra al collo. Per conto suo, egli non avrebbe prestato dieci lire all'amichevole ad un morente di fame. Prestava [...]
[...] suoi intimi erano esclusi da tali generosità. Diceva che non ci possono essere relazioni quotidiane e cordiali fra creditore e debitore. Egli non [...]
[...] amava le posizioni equivoche: i suoi amici dovevano essere i suoi amici, e null'altro. Insomma, egli si era formata la più tranquilla esistenza di [...]
[...] disprezzo sardonico che covava una vendetta indeterminata. Egli rideva delle arie da signori prese da Mario, da Teta ed anche da quel bestione triviale [...]
[...] una ingordigia di avaro. Esclusa come assurda la idea che egli potesse farne qualche donazione a privati bisognosi, a chiese, ad ospedali, o che [...]
[...] proposta. Nondimeno, egli vedeva bene che qualche cosa in corpo doveva avercela; anzi che gli faceva pure dei misteri. Un giorno ella non si fece [...]
[...] . Poi, comparendo, ed introducendolo, la Frati si mostrò turbatissima. Di là, mentre egli sedeva, un rumore d'usci aperti e richiusi, di passi [...]
[...] insidiosa nel cuore, facendo svaporare i suoi antichi rancori. Egli arrischiava appena qualche obbiezione di cui sentiva la fiacchezza; qualche lieve [...]
[...] pensa a giovani carezze. Fino allora egli aveva trattato le donne col disprezzo di un cacciatore arrabbiato della fortuna; le voluttà molli [...]
[...] perdeva qualche cosa? L'occasione, certamente, sarebbe venuta da sè, a tempo sempre. Egli però non cessava dall'andare ogni giorno in casa del [...]
[...] presto del solito; ma egli non voleva arrivar fradicio. Mentre saliva le scale, un gran lampo lo abbarbagliò, e subito un tuono scrosciante come una [...]
[...] felice di potergli alla fine parlare. Buon Dio, egli sarebbe stato compiacente con lei, non era forse vero? Parlava con una di quelle voci commosse di [...]
[...] ringalluzziva tutto. Provava egli pure il fascino esercitato da Irene su tutti coloro ch'ella aveva voluto attrarre a sè. Forse qualche cosa di più [...]
[...] complesso: un viluppo strano di sentimenti paterni, e di sorde sensualità di vecchio. Egli non si era trovato certamente a trattare con delle duchesse [...]
[...] . Nell'abbracciarlo, essa gli aveva lasciato quell'odore sugli abiti, intorno al collo, nelle carni. Egli se ne sentiva come saturare il cervello [...]
[...] , dal canto suo, cercava di secondarla, solleticato da quelle gaie carezze di giovine donna, che egli non aveva gustato ancora. Dentro di sè, era [...]
[...] ben altro!... Oh, se avesse potuto dire quel che provava dentro di sè! Irene doveva possedere certamente qualche filtro magico. Egli durava fatica a [...]
[...] donna era diventata subito un bisogno della sua esistenza. Nella vecchiezza, egli subiva ciò che la gioventù, rosa dagli appetiti del danaro, gli [...]
[...] quelli degli altri, perchè non si formava una nuova famiglia? Erano vere esplosioni, che sbalordivano Ferramonti. Egli non riusciva a ribatterle [...]
[...] parte, egli non era decrepito. Si ammogliavano uomini in condizioni assai peggiori delle sue, e non se ne pentivano. Egli avrebbe potuto imbattersi [...]
[...] dell'incarico ricevuto. Non ammetteva l'ipotesi di un insuccesso, respingendo vivacemente i dubbi del suocero. Ma che! egli non la conosceva ancora [...]
[...] , messo al bivio risolutamente dalla moglie di scegliere fra l'ubbidirla ciecamente ed il dichiararsele apertamente contro. Egli aveva scelto il [...]
[...] salotto di via Torre Argentina fremette il sospiro della vittoria. Irene annunziò che il suocero l'aveva autorizzata a cercare. Oh, egli era l'uomo [...]
[...] , e il domani Irene stimò necessario scrivergli un bigliettino per invitarlo a passare un momento da lei. Quando egli arrivò, trovò la cognata già [...]
[...] sopraffarla un'amarezza infinita. Tacque, aspettando che Mario parlasse a sua volta. Egli era agitatissimo. Pronunciava delle frasi incoerenti, ridicole per [...]
[...] mi stimi da tanto? Guardami! Egli trasalì guardandola; sentì un freddo brivido penetrargli nelle ossa. Allora tutta la sua energia s'infranse [...]
[...] tale scena doveva cessare a qualunque costo; egli non poteva restare un minuto di più. — Rassicurati — diss'egli, con un filo di voce, — non hai [...]
[...] più nulla da temere da me. Addio. S'incamminò verso la porta, risoluto. Lo trattenne un grido angoscioso. Irene barcollava presso a cadere. Egli si [...]
[...] dallo spavento, avrebbe dato la sua propria vita per toglierla da quello stato. Ed egli non poteva soccorrerla; non poteva domandare aiuto ad [...]
[...] estranei che avrebbero sorpreso una parte almeno del loro segreto. Egli l'adagiò, disperato, sopra un sofà. Le bisbigliava parole affettuose [...]
[...] era però perchè l'amava, fino al punto di perderci la ragione. Davvero. Egli aveva riso, giuocato coll'amore; non lo aveva mai preso sul serio. Era [...]
[...] trattenermi con te. Addio. Gli stese la mano per salutarlo. Ed egli non seppe più resistere alla muta preghiera di quello sguardo amoroso e sorridente [...]
[...] arrestare per intemperanza di linguaggio. Nei ritrovi più scapigliati dei suoi correligionari politici, egli mostravasi esasperato di non trovare [...]
[...] dunque traditori anche loro, oppure volevano saltare in aria cogli altri, quando la mina sarebbe scoppiata da sè? Ebbene, egli tirava in ballo i [...]
[...] incartarci il salame. In compenso, le “Banca Italica” andavano alle stelle, ed egli era stato così bestia da non conservarne, nel suo cassetto, neppur [...]
[...] ? Nell'intimità egli dimenticava volentieri le sue rigidezze di tribuno. Quando ne aveva il tempo, evocava gioconde imagini di sensualità, con una mordace [...]
[...] alle provocazioni di lui, continuando a preoccuparsi unicamente di mangiar molto e presto. Egli ne fu quasi indispettito; lanciò un altro epigramma [...]
[...] disertato aveva un successore. Non lo cercava Rinaldo. Ci pensava sempre Flaviana, presentandogli talvolta persone che egli non aveva mai [...]
[...] sul punto di guadagnare il confine, e lo avevano tratto in arresto. — E tu hai tanto aspettato a dirmelo! — esclamò Barbati. Egli aveva quella [...]
[...] così brillante operazione. Inveì contro l'antico socio, contro i Ferramonti in genere. Una razza stomachevole di farabutti. Oh, egli ne poteva [...]
[...] chiesero spiegazione, con delle domande a doppio senso. Ma come seppe risponder, lei! di Mario non sapeva nulla: forse egli aveva qualche intriguccio [...]
[...] coniugale. Non si dava davvero pena alcuna di trattare con dei riguardi quel miserabile imbecille; e d'altra parte, non ne aveva bisogno. Egli [...]
[...] ; e se padron Gregorio non c'era, lo aspettava, facendo il proprio comodo. Egli a sua volta usciva, rientrava, la lasciava, la ritrovava, come se [...]
[...] simile festa intima. Una volta assaporato tale piacere, egli sentiva di non potervi più rinunciare. Se Irene gli voleva bene, doveva pensarci sul [...]
[...] c'era senso comune. Egli aveva ragione: Irene andava da lui la mattina, fra le nove e le dieci; restava fino al tocco, e tornava verso le tre, per [...]
[...] . Dunque lei ci si trovava bene, là dentro, eh? Ci si acquartierava, ci accomodava le cosucce sue! Manco male! egli era riescito una volta a [...]
[...] contentarla! Del resto egli era commosso dell'abnegazione della nuora. Bisogna proprio dire, che qualche volta ne scendono ancora degli angeli sulla terra [...]
[...] fremere tutto sotto di lei. Soffriva egli dunque molto il solletico? Ma non mancava qualche nube, in quella felicità, chiusa nel segreto di quattro [...]
[...] un giorno egli rimase colpito di certe parole dettegli appunto come per caso, e con perfetta bonomia, da un conoscente. Costui, la sera [...]
[...] Mario l'accompagnava? Egli volle delle spiegazioni. Le ottenne, complete. In realtà, spessissimo, Irene si faceva accompagnare a casa dal cognato [...]
[...] valse per riprendere coraggiosamente la difesa del cognato. Bisognava almeno rendere a Mario questa giustizia: che egli era pieno di gentilezza e di [...]
[...] buone qualità; lo proclamava simpaticissimo. Egli aveva pure dei difetti, senza dubbio: la storditaggine, la disposizione marcata alla vita dei [...]
[...] l'avrebbe accompagnata senza farsi molto pregare. Ebbene, non c'era bisogno d'altro. Padron Gregorio non lasciava scorgere tutto il suo pensiero: egli [...]
[...] discorsi venivano in campo. Egli non doveva pensare solamente a se stesso, per riuscir poi a far languire di noia e di tristezza quel vago fiore [...]
[...] ubbidito a controgenio. Egli avrebbe potuto rivelarle il perchè vero delle proprie insistenze, e soggiungere che s'era in tempo ancora di non farne [...]
[...] dubitato. Era saltato in testa a lui stesso il capriccio di veder Irene riapparire nel mondo, in mezzo alle feste carnevalesche, ed egli stesso aveva [...]
[...] , restava ad avvelenare il suo amore, determinando certe esigenze, che rendevano dispotica la sua relazione con lei. Egli dimenticava i motivi di cupidigia [...]
[...] altrove due intelligenze e due energie risolute e pratiche, che la comunanza dell'opera avrebbe reso onnipotenti. E però egli affrontava a cuor [...]
[...] , egli amava la cognata con trasporti d'imaginazione e di sensualità crescenti. Era ben lontano il tempo in cui la giovine donna lo aveva esasperato [...]
[...] , dandoglisi colle angosciose rassegnazioni di una vittima. Nei trasporti corrisposti d'adesso, egli trovava altre acredini da farlo impazzire. Mai [...]
[...] pure imaginato mai nulla di simile. Egli manteneva lealmente gl'impegni presi al principio della sua relazione: era rimasto l'agente d'affari [...]
[...] commesso il più piccolo errore; aveva visto la fortuna sorridergli, amica costante. Con un po' più di ardire e di fiducia da parte d'Irene, egli avrebbe [...]
[...] rifiniva dal ridere al sentirla negarglielo a lui stesso, a faccia tosta, quando ne capitava l'occasione. Ma egli intuiva nella giovine donna [...]
[...] multicolori, quando è rappresentato da un pezzo di carta. Era, per Mario, la suprema caratteristica di valore e di forza nel temperamento femminile: egli [...]
[...] aveva decisamente trovato una donna completa. Ebbene, Irene accumulava in realtà molto meno di quanto egli pensava. Ella sosteneva ormai tutte le [...]
[...] Irene si sbizzarrisse la notte col cognato, dopo essersi sbizzarrita il giorno col suocero. Egli, poi, era orgoglioso di una tal donna. Andava [...]
[...] mutava affatto i loro rapporti. Bastava non confidare ad anima viva quella pazzia. Egli l'avrebbe fatta passare per una conquista di veglione [...]
[...] di una meretrice? Bisognava proprio credere che Mario non l'amasse e non la stimasse menomamente. Egli la trattò da sciocca. Lo sapeva ben lei se [...]
[...] , stava fra loro guardandoli. Egli rideva, con un ghigno indefinibile nel volto fattosi di un terreo pallore. Balbettava con la voce grossa di un [...]
[...] . Infine, Pippo indietreggiò svincolandosi. Il ghigno sarcastico dell'ubriacone ricomparve. Egli si giustificava: — Hai creduto volessi mangiartela [...]
[...] . — Perchè sei tornato? Egli non rispose. Guardava intorno, frugando gli angoli, deluso. Alla fine, a propria volta, interrogò: — Dov'è? — Chi [...]
[...] col petto nudo, aspettando che il marito la colpisse. Egli invece piegò sotto un fascino doloroso; agitò le labbra convulse, e per un istante parve [...]
[...] di carnevale. — Non so se potrò tornare a casa stasera, — annunciò lei: — papà è ammalato. E mi preme parlarti. Egli l'aveva indovinata di già. Si [...]
[...] mesi. Egli non si curava neppure di rammentare le scadenze dei suoi impegni. In tre mesi, lei gli aveva pagato per cinque mila lire di tratte [...]
[...] avvilimento. Egli bisbigliò una domanda colla voce soffocata: — E tu che farai? — Che faresti tu? — disse Irene, guardandolo. Egli chinò la testa [...]
[...] sogno. Adesso lei lo pregava con una tenerezza strana e penetrante di espressione. Egli vedeva l'abisso in cui era caduto, non era vero? Ebbene [...]
[...] parte i Furlin. Egli è che non sapeva bene quale azione svolgere a loro riguardo, mentre un istinto di donna scaltra l'avvertiva che le maggiori [...]
[...] . Egli era stato inquieto soltanto nel principio, ed i fatti successivi non erano stati che un continuo alimento alla fiducia che aveva nel risultato [...]
[...] , bastava una leggera vertigine perchè egli ne facesse un caso d'accidente mortale, e si trascinasse dietro le gambe per tre o quattro giorni, con un [...]
[...] nessuna di quelle leccornìe di cui egli s'era abituato a inghebbiarsi; resistergli in certe tenerezze di vecchio riscaldato, forse un po' troppo [...]
[...] dovere di padre? Non voleva proprio mai lasciarsi intenerire il cuore? Egli aveva cessato completamente di opporsi a tali discorsi, ripugnando [...]
[...] gli uomini, ed egli, dal giorno della sua uscita dalla casa paterna, era diventato un altro uomo. Padron Gregorio non fu molto espansivo. Un lieve [...]
[...] quello del danaro. Dopo un interminabile aspettare, l'Irene era giunta appena a rendersi conto preciso della fortuna del suocero. Egli possedeva ancora [...]
[...] . Era l'osso che i suoi figli potevano ancora rodere con certezza, s'egli moriva prima di risolversi a fare con tale rimasuglio di sostanza il giuoco [...]
[...] feroce, nel dimostrare alla nuora come, in termine di mezz'ora, egli avrebbe potuto levarsi il gusto di regalare quei pezzi di carta al primo [...]
[...] . Però il vecchio non parlava a caso; voleva avvertirla che il capitale sarebbe stato suo. E nel vederla smarrita, egli si abbandonò ad un'ilarità [...]
[...] ! Non sapeva più dire altro. Aveva egli pure dei moti d'automa nei quali non entrava la sua volontà. Ed un disinganno immenso accasciava il [...]
[...] finiva di mettere in tensione i suoi nervi, e di alterare la sua salute, sordamente minacciata. Egli diventava volubile, stizzoso, intrattabile [...]
[...] creatura. Poteva porgergli, s'ella lo avesse voluto, una tazza di veleno: avrebbe visto con quanta delizia egli era capace d'inghiottirlo. Ella non [...]
[...] calunnie dei nostri nemici? — propose egli, sul finire di un desinare, mentre pigliavano il caffè insieme. Un pomeriggio caldo di maggio mandava [...]
[...] , accecato di lei fino al punto di non iscorgerne le cupe astrazioni male dissimulate. Peraltro, s'egli le avesse avvertite, Irene si era preparata una [...]
[...] d'aspettare un pezzo? Ed eguali impazienze, per motivi diversi, facevano spasimare Mario. Egli non parlava; ma i suoi sguardi ed i suoi sorrisi mettevano i [...]
[...] si dovessero rimettere dei quattrini fra quelli custoditi alla Banca? Poi, egli consentì a transigere: si sarebbe fatto punto a San Pietro [...]
[...] la volta di attaccare un pasticcio, egli, preparandosi a tagliarlo da sè, volle che la domestica lo levasse subito di sopra la credenziera e glie lo [...]
[...] suocero come immerso in effetti a contemplare la crosta del pasticcio. Egli rise. Pensava che l'esterno prometteva bene, e che un po' d'appetito ci [...]
[...] tornare al pasto. Poi si rammentò che non avevano ancora stabilito come passare il resto della giornata. Egli non avrebbe sgradito di pigliare un [...]
[...] , — osservò, indirizzandosi al garzone. — Bisogna che tu vada subito a comprarne. Il medico la udì nell'entrare. Fece un cenno vivace di assentimento. Egli [...]
[...] , aspettando. — Come va? — domandò Irene, raggiungendolo. Egli la guardò un istante negli occhi, producendole come un senso di confusione e di [...]
[...] indistinto prodotto dalla paralisi. — Son qui, papà! — diss'ella; — mi riconoscete? Egli ammiccò, con una grande soddisfazione; ma ricadde subito [...]
[...] posizione per sorvegliarsi reciprocamente da vicino. Egli si limitava a comparire in certe ore fisse di giorno e di notte per informarsi; poi se ne [...]
[...] bottegaio, che non adorava proprio più che il dio Quattrino. Del resto, egli si dava le arie di un buon diavolaccio: bisognava rammentarsi di [...]
[...] egli era nelle mani del parroco, al quale la famiglia lo aveva abbandonato. Alle dieci gli amministrarono l'olio santo; poi la voce del prete [...]
[...] mestiere. Egli seguiva con sguardi lunghi, muti ed oziosi, le figure che andavano e venivano in punta di piedi, nella fitta penombra della camera [...]
[...] disperazione non diminuirebbe certo la nostra sventura. — Sì, — balbettò Teta; — ma tu non perdi il padre, tu! — D'altra parte, — proseguì egli, — dobbiamo [...]
[...] altera, fredda, già ostile. Egli cercava d'illudere se stesso, argomentando che certo Irene non poteva avere la testa a segno, dinnanzi ad un fatto [...]
[...] Ferramonti in quel giro di tempo! Egli camminò a caso. I parenti che se lo videro comparire dinnanzi, ne restarono colpiti e n'ebbero pietà. Si trovò [...]
[...] nelle occasioni funebri. Il suo dolore era certamente legittimo; era anzi un dovere, e dimostrava quanto egli fosse un buon figlio. Ma un uomo [...]
[...] dunque? dimenticavano di essere in casa sua, e che egli, in casa sua, non permetteva scene sconvenienti? S'irrigidiva nella sua dignità di [...]
[...] ch'egli decidesse se sarebbero usciti insieme. Egli rispose sgarbatamente. — Ragioneremo a casa. Io resto. La giovine donna non si trattenne un minuto [...]
[...] di rendita. Ti basta? XX. D'improvviso le parti cambiarono. Pippo doveva aver fatto delle riflessioni da uomo pratico. Egli era in realtà in una [...]
[...] posizione delle più bizzarre e delle più delicate. In ogni modo, le sue collere svanivano, ed egli tornò, come per incanto, un marito compiacente e [...]
[...] dove una società equivoca di avventurieri e di parassiti spennacchia gl'ingenui. Appunto sulla fine di luglio egli si trovò mescolato in un affare [...]
[...] aveva realmente abbandonato, egli la sfidava con uno stoicismo eroico. Riprese le abitudini di una vita gaia e spendereccia, rituffandosi nella [...]
[...] tentati gli andavano, uno dopo l'altro, alla peggio. Le vecchie volpi del mestiere lo vedevano sopra una china disastrosa. Egli poteva, a piacere [...]
[...] durassero mascherate anche nelle ore ch'egli consacrava agli affari. Egli era puramente e semplicemente rovinato, e provava come una voluttà strana in [...]
[...] senza il più lieve fremito. Meritava proprio la pena di preoccuparsene? Sarebbe finita, ed egli voleva proprio finirla, cercando di riuscirvi come [...]
[...] qualunque nel mondo. Ma egli era indicibilmente stanco. Aveva invano tentato, come un rimedio, tutte le tempeste dell'esistenza. La piaga del suo cuore [...]
[...] milioni del principe romano, aveva dovuto dichiararsi stufa, piantandolo. Egli non ne aveva risentito rincrescimento alcuno; al contrario, aveva [...]
[...] di compassione se fosse stato appena in grado di giustificarsi. Egli secondava unicamente le esigenze imperiose della propria passione. Aveva [...]
[...] d'Irene egli associava imaginazioni strane, che facevano di lei un essere fantastico, bello e terribile. Delirava nella febbre, nello spasimo, nel [...]
[...] di quegli esseri, insomma, cui la favola attribuisce di mercanteggiare coi baci le anime. Egli, dei baci, ne aveva già dati tanti ad Irene, e ne [...]
[...] , riflettendo, egli si persuadeva di aver sofferto qualche lesione al cervello. Rammentava che una delle forme preferite dalla pazzia, è appunto la [...]
[...] , gli amici, i Furlin ci avrebbero pensato loro ad assoggettarlo, per amore o per forza, alla cura che gli occorreva, ed allora... Egli arrivava [...]
[...] cognato, ridendosi di lui. Quali suggerimenti? Che sapeva egli d'imbrogli forensi? Aveva detto una volta per tutte, che si rimetteva a quello che [...]
[...] causa. Poi Mario, partito Furlin, si abbigliò ed uscì. Da una diecina di giorni egli non aveva più visto alcuno della sua famiglia, e quella comparsa [...]
[...] tempo perduto col fratello, invece di fermarsi subito da Fosca, tirò di lungo fino a Ponte Sisto, coll'aria profondamente assorta. Rifletteva. Egli non [...]
[...] la stessa forza lo avrebbe ormai guidato quasi ogni giorno nella bottega di Pippo. Naturalmente, egli aveva mentito: la sua passione esigeva [...]
[...] , comodamente seduti, magari con un buon bicchiere di vino dinnanzi. Insomma, egli aveva già avvisata Irene dell'invito; un rifiuto sarebbe stato [...]
[...] assurdo ed egli lo avrebbe preso per un affronto personale. — Verrò, — concluse Mario. La bonarietà ostentata e chiassosa del fratello non lo aveva tratto [...]
[...] quale scopo egli vivesse ancora, e cominciavano ad averlo in conto di vigliacco ributtante. Egli era tranquillo. Si burlava di tutti, col suo [...]
[...] nervosi. Quel miserabile sapeva senza dubbio Mario sull'orlo di un precipizio; ebbene! per sfuggire il pericolo di porgergli il più piccolo aiuto, egli [...]
[...] infliggere al suo cadavere l'ultimo sfregio di compassionarlo. Invece, egli vedeva ogni giorno il fratello, gli faceva un viso amico, ritornava in [...]
[...] . S'accomodi. Le labbra di Mario ebbero una contrazione nervosa. Era giunto mezz'ora prima dell'appuntamento, senza rendersene conto; e nondimeno egli aveva [...]
[...] Pippo? Egli è ben padrone di fare a suo modo, in casa sua. — Oh! ti scuopro anche dei sentimenti molto lodevoli di moglie sommessa! Me ne [...]
[...] camicia sul petto e gli abiti. I suoi occhi aperti restavano fisi sul punto dove egli aveva visto Irene per l'ultima volta. La morte era stata [...]
[...] sfrenata a narrare le prodezze della donna infame, che aveva portata la sciagura in casa Ferramonti, allo scopo di svaligiarla. Egli arrischiava dei [...]
[...] chiodi, per farlo interdire, e per spogliarlo, evidentemente! Bravi, per Dio! Ma non si figuravano chi era lui! Egli stava sull'avviso [...]
[...] che l'ostinarvisi lo avrebbe rovinato? Insomma, egli era libero, a condizione che non si facesse più rivedere, neppur da lontano. Egli piegò [...]
[...] della sua esistenza. Nella magrezza cadaverica, che disegnava l'ossatura della sua costruzione grossolana, egli era diventato di un pallor terreo [...]
[...] loro. Quella convulsione rimase. Egli riprese a camminare, tardo, rasentando i muri, senza guardare, senza vedere, senza pensare. Dagli occhi fisi [...]
[...] lasciare il letto, apparvero le conseguenze della crisi attraversata. Egli era demente. Aveva perduta la memoria. Viveva del presente, incapace di [...]
[...] ' pingue, dai modi bruschi. Una passione intensa ardeva nello sguardo col quale egli accarezzava la persona abbrunata, il viso bianco e mesto d'Irene [...]
[...] disillusa. Aveva promesso a Pennucci di sposarlo tre mesi dopo la morte di Pippo, semprechè egli avesse accettato tutte le sue condizioni. Pennucci [...]
[...] - questo mondo quando già c'era venuto egli. E quel migliaretto di scudi che gli sarebbero bastati per comperarsi un podere, e finir di dipendere una [...]
[...] del conte Francesco Della Pula: egli eclissò la corte. E ch'eran mai quelle livree grigie della corte, semplici calèches a due cavalli, a paragone [...]
[...] che meglio non avrebbe fatto altr'uomo di chiesa: ma non per nulla egli a Poggio Sole era stato priore nov'anni della compagnia degli Scalzi. Morto [...]
[...] Filusella non si sentiva capace: a ogni modo suo padre lo trattò come un puledro che recalcitri a una barriera, ed egli dovè saltarla la sua paura, ma [...]
[...] . Con questa educazione egli divenne ben presto un abile e imperterrito beccamorti. Quando veniva deposta la bara nell'atrio del camposanto, e i [...]
[...] di cuoio che gli pendevano dalle mani, Filusella s'apprestava a compiere un ufficio di cui egli intendeva benissimo tutta la serietà: un [...]
[...] con cui esse avevano operato su i suoi sentimenti individuali. Inoltre egli non vedeva delle cose che un lato solo, e quello, senza che altri [...]
[...] ebbe un po' di parte anche la cupidigia, e anche una certa vanagloria che pure era nell'indole di quell'uomo. Egli, rispetto a quest'ultimo punto [...]
[...] materno cominciò a vacillare e interrompersi per dar luogo a un'ascosa trepidazione, e a lunghi periodi d'angoscia. Egli prese a sfoggiare tutta [...]
[...] incoraggiato anche col premio di qualche soldo. E invece che razza di birbo si celava sotto quella maschera che in faccia agli altri ben di rado egli [...]
[...] efficacissima a acquistarsi la stima e l'affetto de' maestri e de' superiori: - 30 - Amerigo n'era abilissimo. Con quali occhi amorevoli egli non [...]
[...] sapeva di che cosa egli non fosse capace, e quanto ormai ammaestrato, e non solo dagli esempi pessimi quotidiani, ma anche dai libri. Ultimamente [...]
[...] deliziavano le brigate nella taverna. Egli dunque già sedeva pro tribunali, e sul conto di questo e di quello era in grado già di dar giudizi sì [...]
[...] ne spasimarono: fu il loro bacio segreto, fu il loro ideale romantico di più giorni. Insomma, e di dentro e di fuori, egli era divenuto affatto [...]
[...] figliuolo, che appetto a lui Filusella, o Tenenosse, teneva un posto affatto secondario in famiglia, egli che per tutta la vita non sarebbe stato che [...]
[...] erano così amici, che bisognandogli al vinaio due garzoni, egli, per non far torto nè all'amico Gasparino nè al fratello Stefano, gli scontentò [...]
[...] fosse mancato sì stoltamente alle sue speranze guastandogli tutto un piano che gli pareva sì ben disposto, e l'ignominia di ladro che egli s'era [...]
[...] tra l'ugne, non so che cosa avrebbe fatto. Questa grande sodisfazione ebbe la fortuna di potergliela procurare Amerigo: una mattina egli sorprese [...]
[...] si scorrucciava disperato per distrigarne gli artigli, quando comparve Amerigo. Egli lo ghermì giubilando, e lo portò tutto allegro a suo padre [...]
[...] contadini accorsi a vedere il supplizio dell'animale, e mentre egli volava essi lo guardavano beanti e saltanti di gioia. IV. Stefano, bisogna pur [...]
[...] . A dire il vero, parlando delle altrui bricconate, egli non temperava mai questa sua dura giustizia con un po' di misericordia, era un Minosse [...]
[...] udiva la domenica dal piovano e le opere agricole, a cui non contrasta se non l'ira dei venti, o la grandine o il gelo o la pioggia; egli, fuori [...]
[...] avuto il suo corso, e ciò servisse d'esempio a tutti gli altri falchi di que' dintorni. E siccome un tale atto di somma giustizia egli l'aveva potuto [...]
[...] Zaira, ma la notte era sua. Quando a una cert'ora in casa dormivan tutti che neanche le cannonate, egli usciva; e non potendo passare dalla porta [...]
[...] questo che pareva un dissolvimento dell'universo. Egli, chiuso nelle tenebre, scendeva attraverso i campi sino alle mura, ne saliva la ripidissima [...]
[...] domestico, egli seguiva sempre suo padre al campo: e sotto gli occhi di suo padre dava giù bene addentro col piede sopra la vanga, ficcandola tutta: se [...]
[...] voltato quel macchione di pruni che cingeva la peschiera, egli - 59 - si lasciava andare sfinito e disteso in terra come morto, e col cappello [...]
[...] caso nuovo nella forte, invincibile razza dei Casamonti; nè egli seppe reprimere il suo disprezzo per un figliuolo sì tralignante da lui e [...]
[...] re delle fosse, egli non aveva colaggiù altra compagnia che il suo scettro, cioè lo zappone, ed il lanternino: un lanternino sì fioco che [...]
[...] pareva fatto apposta per non disturbare troppo presto l'oscurità e il sonno dei morti; e nondimeno egli ora inoltravasi in quel buio sepolcrale con [...]
[...] per la campagna, e il grillo tra l'erba, e lo scorrere solingo d'un rigagnolo, e il cigolío assiduo dell'aratro fendente. Egli stava dietro [...]
[...] ' contadini giocavano alle bocce all'ombra d'una lunga sfilata d'alberi frondosi. Era della compagnia anche Ferdinando, il vinaio. Egli però non sempre [...]
[...] umana, che il fanciullo e l'adolescente possano trovarsi a dover dipendere da cotali, e anche da peggiore e più dissennata genía. Ripeteva egli [...]
[...] un bel giorno non fosse venuto a precipitar la catastrofe. " Ma dimmi un poco, " egli disse al fratello una mattina che era venuto a vedere una [...]
[...] , d'aver visto Amerigo nella tale strada; e quantunque lui volesse scansarlo, egli l'aveva potuto abbordare e pregarlo e ripregarlo, a - 80 - nome [...]
[...] che egli vi aveva portato naturalmente di suo, i morbi pestiferi della strada e della taverna, i tristi esempi che inviliscono il cuore, e [...]
[...] Zaira consisteva più di tutto in arti messalinesche, ma ormai egli era tale che nient'altro sarebbe stato più adatto al suo completo dissolvimento [...]
[...] natura, erano in verità tutte cose che ora l'avrebbero mosso, se egli ci avesse potuto pensare, piuttosto a sorriderne stoltamente, che a [...]
[...] villano rincivilito. Ciò dipendeva da questo che egli non solo era corrotto, ma anche giovanilmente ingenuo. Ingenuo, quanto alla sua inesperienza [...]
[...] così raffazzonato e rimbellettato, ed egli pure cercava di camuffarsi in tal modo per non parere ciò che più di tutto gli rincresceva, cioè un [...]
[...] villano! In Zaira poi egli era ben contento di ritrovare tutta la somma delle impressioni voluttuose e lubriche, che gli erano rimaste nei memori [...]
[...] sue profumate seduzioni. Scioglievasi esausto e sazio dalle sue braccia, e dipoi queste tornavano a serrarlo più forte, ed egli più che mai [...]
[...] , quando il sole le riscalda nel pieno del mezzodì; questo istinto era degenerato in Amerigo, così come egli era venuto su, in una sfrenata depravazione [...]
[...] . Amerigo si disperava a vederla diguazzare in quella gora comune, e lei gli domandava se egli avesse avuto da mantenerla: poi baciandolo e ribaciandolo [...]
[...] tutto il suo cuore, a lui solo apriva amorosa le braccia: oppure a quelle smanie rispondeva con una gelida noncuranza, certissima che egli, a ogni [...]
[...] non la violenza, e che perciò, piuttosto che raddrizzare, torceva e spezzava; così egli, quasi temendo di sè, evitava d'imbattersi in Amerigo [...]
[...] , non ne voleva parlare, non voleva neppure che fosse nominato alla sua presenza. " D'altronde, " egli diceva, " non avete visto i rondoni come [...]
[...] avrebbe tardato a risorgere onesto come per miracolo. Ma egli era troppo immerso in quella bufera che Dante paragonò allo scompiglio cieco degli [...]
[...] grida, ma sanguina. Tuttavia, non si crederebbe, ma quantunque egli non potesse scender più basso, e dovesse perciò presumere di trovarsi, in [...]
[...] merlo vero pareva. Quel gioco che assai le piacque, e l'aspetto singolarmente sinistro di quel furfante, fecero pensare alla Margolfa che egli [...]
[...] valse bene quel simulato ardimento, e le facezie con cui egli le distraeva, mentre aspettavano come vittime annoiate in quella lugubre sala, dove non [...]
[...] entrava mai l'aria aperta nè il sole. E per un po' l'andò bene, finchè egli cominciò a tentare dei colpi: cominciò cioè a farla da principale [...]
[...] tele, alcuni ritratti: quella notte finirono anch'essi per la vendetta d'arlecchino. Con tutto quel che gli veniva tra mano egli incominciò a [...]
[...] gambe in croce la chitarra, e pizzicandola, cantò sopra un'aria sentimentale una canzonaccia. Egli era solo ad avere ancora la maschera al viso, e [...]
[...] le donne lo guardavano un po' distratte, e un po' anche come se egli, che vibrava lucide occhiate di sotto la morettina, cominciasse a metterle in [...]
[...] , aspettavasi con acutissima pena di veder vuoto il letto dove l'aveva lasciato la sera prima: invece egli c'era ancora, invece respirava ancora [...]
[...] e caldissimo di sangue, tante voci false e malvage l'avevano poi sì confuso e smarrito nell'età più inesperta e più ardente, che egli ormai non [...]
[...] del gatto. Egli tossiva; e avendo l'anima avvelenata di Zaira e Tognaccio, rimasticandoli sempre, lasciava che la monaca dicesse dicesse, nè udiva [...]
[...] ! delle servigiali, e un fremito che trascorse di letto in letto pel camerone. Riferita subito la cosa al direttore, egli voleva informarne la [...]
[...] reminiscenze, di pene, e di desiderii, così discorde dalla dolce certezza gustata un momento prima, che egli rimase lì appoggiato a quella porta [...]
[...] fuoco per cui siffatte nature si gettano avide al primo incontro, e cadono così ciecamente nel laccio. Appoggiato a quella porta egli non pensava alla [...]
[...] coltellata, a finir di disfare velocemente la trama di quella misera esistenza. Egli non parlava: ma le commozioni interne gli si vedevano continue in un [...]
[...] e virile, non avida dell'onda infida e trista che gli fugge dal labbro. Egli invece ne aveva l'animo sì esacerbato che provava in certi momenti [...]
[...] , gorgogliava e rosseggiava anche sulle labbra dei fanciulli. Lo lodavano tutti perchè era faccenda del babbo, nè egli avrebbe permesso che altri se [...]
[...] ripigliar fiato, finchè non gli fossero nericate sott'occhio tutte le zolle del campo, che egli aveva rivoltate con maravigliosa prestezza. O se [...]
[...] dipendeva dall'amore che Stefano portava alla terra che coltivava: egli l'amava tanto quanto Amerigo invece, con le idee stupidissime accattate nei [...]
[...] , Dio gli perdoni, che suo fratello ormai era pieno d'acciacchi, i quali facevano dubitare la sua morte vicina. " Quel povero Nando! " egli diceva [...]
[...] egli amava la compagnia, nè poteva star solo, gli erano sempre intorno ora l'uno e ora altro; e gli offrivano anche dei doni, i quali erano [...]
[...] intorno a quel portafoglio dove teneva riposta tutta la sua sostanza. Egli ben s'accorgeva che se a lui vecchio ed infermo stavano ancora intorno [...]
[...] , senza che egli, muto e inerte cadavere, - 154 - avesse potuto dir nulla, e accusare l'infame!... La possibilità d'un ladro postumo che, oltre il [...]
[...] resistere era per lui uno sforzo penoso, e un continuo arrabbiamento, ma questo alla Beppa non importava nulla. Se non che egli rimaneva fermo [...]
[...] rapida in punta di piedi, e senza rispondere al saluto del buon uomo, gli rimase dinanzi tutta ingrugnata, aspettando che egli con una parola, ma [...]
[...] a un certo punto egli s'arrestò cupo: non volle più bere, nè ci fu verso di renderlo più espansivo: egli era divenuto di una cupezza tragica [...]
[...] , ben egli se li sentì nel cranio e per l'ossa tutta la notte: una notte orribile, durante la quale non fece che maledire la Beppa. I dolori lo [...]
[...] effetto del tempo quel continuo bubbolío che sentivasi negli orecchi; e si consolò. La diligenza partiva alle due; ed egli, da quell'uomo di giudizio [...]
[...] . Puntava il bastoncello, avanzava il piede per iscendere un altro scalino, e la lucerna nella mano paralitica gli tremava, ed egli alzandola a [...]
[...] lucerna, e videro un orrido esanime viso: lo chiamarono, lo scossero, tentarono di rialzarlo, ed egli ricadde giù tutto torto come un fantoccio [...]
[...] domandava a Stefano dove corresse tanto, egli rispondeva: " È morto il mi' fratello: " con quella stessa voce con cui avrebbe annunziata [...]
[...] tempesta umana era vicina a scoppiare. " Ma che cosa ci siete venuta a fare voi qui? " egli le domandò con calma. " Quello che ci siete venuto a [...]
[...] far voi! " " Io sono il fratello. " " E io son l'amica. " " E chi è stato il primo, " egli domandò, " ad avvedersi del morto giù in cantina [...]
[...] egli quell'odio contro la Beppa e Gustavo l'aveva troppo a lungo e troppe volte calcato, perchè in quel terribile incontro non esplodesse: ora [...]
[...] , come sempre suole accadere, egli si pentiva di questo che era un ultimo effetto naturale, non della causa che l'aveva prodotto; e se ne pentiva, al [...]
[...] solito, non per la cosa in sè come colpevole e trista, ma perchè essa era riuscita in suo danno: danno che avrebbe potuto evitare, egli pensava [...]
[...] pura del poggio non calmò più, come soleva un tempo, gli spiriti di quell'uomo. Egli era sicurissimo che l'eredità del fratello gliel'avevano [...]
[...] essa che tristezza e odio mortale! Senza possedere nessuna qualità straordinaria, egli era nondimeno tal uomo da elevare mediocremente la [...]
[...] condotto a realizzare il suo sogno, contadino e rozzo e inesperto di troppe cose come egli era, non potevano che traviarlo, e frullargli il tormento [...]
[...] comprare con l'eredità del fratello, e l'eredità gliel'avevano iniquamente rubata; egli, con tali pensieri pel capo, vedeva tutto a traverso, e [...]
[...] solo aveva diritto! Egli ragionava così: e la coscienza di questo preteso diritto, il sentimento dell'offesa e del danno conseguiti - 188 [...]
[...] - alla violazione di esso, cambiavano il suo cuore in una vera fucina d'odio; tanto che se egli fosse stato meno capace di quelle riflessioni a cui lo [...]
[...] s'ignorava, o che avevamo dimenticato, così egli, ritornando mentalmente per la millesima volta a rivedere indietro i fatti suoi, finalmente [...]
[...] siepe, in cerca della quaglia o della pernice, egli aveva scoperto la selvaggina per uno di quegl'intuiti che sembrano alle volte miracolosi, e [...]
[...] quel seggiolone poteva esser caduto nelle mani del rigattiere: ma di non venderlo gliel'aveva certo ispirato, egli pensò, l'anima del povero [...]
[...] beccamorti, ad ottenere il quale aveva dovuto anche lui sottoporsi da ragazzo a quella prima stroppiatura dell'uomo, che è la cattiva scuola. Egli [...]
[...] , soffiandogli negli orecchi: " Svégliati, perdio!... che il portafoglio del povero Nando è trovato! " " E dove l'avete trovato? " egli rispose, ficcando [...]
[...] . Capirono che egli nominava suo erede universale Gustavo Cirimbelli figliuolo suo, vincolandolo d'un legato a favore di tre altri figliuoli suoi [...]
[...] al lume, il testamento andò in fiamme, ed egli soggiunse: " Ecco, ora è festa finita! domani darai - 198 - questi tre paoli al cappellano [...]
[...] bel giorno che egli aveva comprato il podere del cimitero sborsando un acconto di novemila lire, e prendendo tempo all'intiero pagamento dieci [...]
[...] , quel pasto gonfio (essendo egli grasso) del vicario. Tutte davano un buon consiglio alla Beppa e a Gustavo: consigli maliziosi o anche audaci, ma [...]
[...] se non quando gli furono vicini e l'ebbero circondato. " Questo è partito fatto! " egli disse fra sè riconoscendo Gustavo, e arrestandosi cauto a [...]
[...] del vecchio. A quel nuovo insulto egli non si potè più tenere: volendosi aprire il passo, ne prese uno alla vita, e lo rovesciò come l'orso [...]
[...] farlo precipitare e liberarsi dai colpi coi quali egli li teneva lontani. Riuscirono finalmente a stringerlo - 211 - e farlo cadere addosso a [...]
[...] egli aveva ricevuto non solo per mano di Stefano, ma anche dai compagni accecati nella furiosa lapidazione. Quindi, eseguite tutte le altre [...]
[...] proprio dei corpi spenti: e tutti coloro sporsero il collo. Egli aveva cinta e ben fiancata la vita da una larga fascia di cuoio, la quale sosteneva ben [...]
[...] ancora molti biglietti non dubitarono più che non fosse quello, e che egli non l'avesse rubato: allora nuovi gridi di maraviglia successero al [...]
[...] le deposizioni di alcuni, ai quali Stefano, ne' primordi della sua carriera piazzesca, aveva fatto sentire il valore delle sue mani, che egli era [...]
[...] signori, andò di per sè medesimo incontro al proprio inevitabile, al proprio meritato destino. E valga il vero!... Non fu egli che avendo ricevuto [...]
[...] ? Non fu egli che conseguentemente a ciò fece patire a Gustavo Cirimbelli di Gasparino e alla madre sua Giuseppa la prigionia, obliterandone la [...]
[...] , anche il credito, anche il guadagno, anche il mezzo di procurarsi un onorato pane venne a mancargli? Non fu egli che comperando coi danari [...]
[...] sospetto da cui, innocentissimo, egli si vedeva colpito? Non fu egli che colà sul prato delle Burella, invece di placare con mitezza di parole [...]
[...] Gustavo Cirimbelli non poteva esser salva per la difesa de' suoi amici, non poteva egli esser reso al seno di sua madre, se non con la morte [...]
[...] de' suoi polmoni. Ammiravano pure le sue sembianze, essendo egli un bell'uomo. Alcune dame pareva se lo volessero appropriare tutto con gli [...]
[...] letterato (giudizio che poi fu ripetuto anche dai non letterati), il quale sentenziò che egli univa a demostenica forza lo splendore di Cicerone [...]
[...] . Egli, vedendo che nessuno rispondeva, bussò ancora più forte e chiamò ad alta voce, chinandosi, ed appoggiando le labbra contro il buco enorme [...]
[...] quali artigli egli avesse? Chi non aveva supplicato, pianto, scongiurato, piegandosi dinanzi alla sua lurida persona? Chi non aveva egli addentato [...]
[...] inumano anche col suo figliuolo prediletto. Egli, messo nel bivio: o la morte di Zua, o la perdita delle ricchezze, oh, è certo avrebbe tenuto a [...]
[...] ; però egli aveva una meta: la ricchezza! La sera quando tornava al suo tugurio, sbocconcellava un pò di pane d’orzo, e dormiva sulla paglia; ma il [...]
[...] realizzava; però la passione non poteva essere appagata, la fame era insaziabile, la cupidigia lo travolgeva ciecamente, ed egli arricchiva, arricchiva [...]
[...] i suoi primi figli, ed osò concepire delle speranze sopra il suo piccolo Zua. Egli temeva che l’istruzione avesse potuto avere la rivalsa sulla [...]
[...] supremazia, per la quale egli aveva tanto combattuto, sarebbe stata perduta per sempre dai suoi. IV. Sisinnio si era separato a malincuore [...]
[...] conseguenze dell’ira di don Pantaleo. Aveva capito che bisognava far sempre come egli voleva, che non intendeva d’essere mai contrariato; che non [...]
[...] come un gran signore, mentre egli, povero diavolo, appena, appena, tirava la vita rappezzando ciabatte! Mah; le pentole hanno fruttato al figliuolo [...]
[...] fosse vero che la figlia fosse sposa col figlio di don Mattia? — Che? — Che egli non voleva, in casa sua, cavalieri senza fondo nei calzoni [...]
[...] don Pantaleo di 12 anni. Le stesse gote piene, la stessa bocca aperta goffamente, lo stesso naso smisuratamente grosso; in una parola egli era [...]
[...] egli teneva ancora slegati, coi legacci a strascico fra il sucidume sparso per terra. Appena entrato in cucina chiamò la madre da un canto e le [...]
[...] infilati in uno spago, a mò di rosario. Egli li prese e se li mise attorno al collo, poi s’alzò tutto lieto d’aver vinto, e rivolgendosi alla madre [...]
[...] delle visite, quando egli non ne voleva; ma che non si lasciavano mai vedere il giorno fissato per pagargli gli interessi dei suoi capitali. Egli [...]
[...] , se credevano di burlarlo con quelle cerimonie; egli era stato anche troppo indulgente con quella canaglia; ora non ne poteva più, l’usciere [...]
[...] annunziò il brigadiere, il quale aveva colto l’occasione al volo, per indossare la gran tenuta. Egli salutò militarmente, e tutti s’inchinarono [...]
[...] comune: egli pochi momenti prima, aveva scosso due once di pepe dal suo abito delle grandi occasioni, di vellutto color nocciuola. Non ci [...]
[...] di 15 anni. Non si poteva dunque supporre che egli, da uomo furbo, qual credeva di essere, si lasciasse scappare questa occasione di portare a [...]
[...] cielo la memoria di don Pantaleo, nella speranza che i figli e la vedova facessero finta di dimenticare che egli era loro debitore di parecchie [...]
[...] tasca. Sebbene egli fosse già abituato a far quella parte, l’emozione gli tinse di rosso le guance rase di fresco. Spiegò la carta, e dopo aver [...]
[...] dei più spiritosi si congratularono con lui, ed egli fingendo di accettare i complimenti rispose: — Se capiterà un’altra volta, il discorso lo [...]
[...] rimprovero fresca, fresca, dall’ispettore: in seguito ad un ricorso, il quale egli sospettava fosse partito da Signor Vittorio. XI. In [...]
[...] seguito alla morte di don Pantaleo, don Zua fu subito richiamato da Cagliari, dove studiava già da qualche anno. Che cosa avesse egli fin allora [...]
[...] . Aveva sentito decantare dal figlio della padrona di casa, il quale era stato studente a Cagliari, le bellezze di quella città; egli lo aveva [...]
[...] : quella cioè dell’approvazione, al primo esame, alla classe superiore. Questo veramente non entrava nei voti di Zua, perchè egli solo sapeva che per [...]
[...] . Egli, partito precipitosamente da Cagliari, era arrivato a Mamoiada, disperato di non aver potuto abbracciare un’ultima volta il padre, che egli [...]
[...] mantenere a Cagliari, vivendo di rendita! Le terre bisognava coltivarle perchè rendessero, e se egli andava via, i suoi beni non gli avrebbero reso [...]
[...] , rinfacciarono al povero Zua tutto quello che avevano sofferto per lui; gli dissero che egli aveva passato da gran signore molti anni della sua [...]
[...] aveva fatti, e in che corso si trovasse. Zua non seppe che rispondere; la domanda era stata troppo concisa, ed egli non era preparato a [...]
[...] che per lui era finita la vita brillante della città. Egli aveva tentato tutti i mezzi, escogitato tutti i ripieghi possibili, per fuggire, una [...]
[...] suoi beni non fruttava, perchè non era coltivata, ed egli viveva alle spalle della madre, la quale anche lei s’andava consumando, assieme agli [...]
[...] egli solo aveva sentito le ultime parole di don Pantaleo; ma non era che un semplice sospetto, e non potevano cavarne alcun costrutto. Così alla [...]
[...] ? Egli, ignaro di tutto, senza pratica alcuna negli affari della campagna, non sapeva dove metter le mani. Avrebbe avuto bisogno di uno che facesse [...]
[...] egli verso i fratelli, se il padre li aveva trattati diversamente di lui? Perchè si sarebbero dovuti vendicare? Zua nella solitudine della sua [...]
[...] casa si abbandonava a simili pensieri, incapace di prendere una determinazione qualsiasi. Rifuggiva dall’idea di doversi adattare egli stesso a [...]
[...] lavorare la terra. Come avrebbe potuto soffrire in pace quell’umiliazione? che cosa ne avrebbero detto i cavalieri di Mamojada, che egli per [...]
[...] con la stessa moneta. Avrebbe avuto egli il coraggio di uscire in paese, coi buoi aggiogati al carro, col cavalluccio carico di cipolle e di [...]
[...] patate, con le zappe ed il picco sulle spalle? Egli destinato a grandi cose! Povero padre suo, se avesse potuto rizzare la testa dal sepolcro e [...]
[...] cose? La fortuna lo avrebbe dunque sempre perseguitato in tal modo? Le settimane ed i mesi intanto passavano, ed egli continuava a fare un [...]
[...] l’umiliazione presente, o la miseria futura. Era poi un gran disonore come egli credeva, l’amministrare il proprio patrimonio, ed il coltivare le sue [...]
[...] mente, che la cosa finirà nella corte di Assise. La vecchia intanto si allontanava voltandosi ogni tanto, per minacciarlo, con la mano scarna. Egli [...]
[...] da Margherita, ed egli l’aveva seguita, facendo girare, fra le dita, una canna d’india, ultimo segno dei passati splendori. Poi aveva cominciato [...]
[...] ad uscire di casa, con l’abito vecchio; il giorno appresso, prese egli stesso la zappa, portandola a bilancia, come soleva portare la mazza, e [...]
[...] rispetto. Egli viveva lontano da tutti i nobili di Mamoiada, perchè li conosceva maligni e pettegoli. Le ore d’ozio le passava sotto alle grandi [...]
[...] coll’ondeggiare delle foglie, smosse leggermente dalla brezza. Egli capiva quel susurrare sommesso, ed il suo occhio esercitato correva, da un punto all’altro [...]
[...] sempre, acqua, acqua, finchè, la sua terra le sue piante ne fossero sazie, soddisfatto come se egli stesso fosse bruciato dall’arsura estiva, e si [...]
[...] , non è un orticoltore volgare, egli toglie i semi dai libri e li pianta secondo le regole della grammatica. Quella sera però, fu poco [...]
[...] critica dei parenti e degli altri nobili di Mamoiada? Oh egli quella critica l’aveva sfidata, da molto tempo, non se ne curava più! si sentiva, di [...]
[...] come quelle superbe dame! Che gli interessava poi, dicessero tutto ciò che volessero i nobili, egli avrebbe fatto il suo gusto. Boella però [...]
[...] l’invito che le aveva fatto egli, di portarla in groppa al suo cavallo! E quelle parole che gli aveva detto quando se ne andava: Pensi a.... San [...]
[...] Mauro! Forse volevano dire: Pensi a me. Poteva sapere egli se Boella avesse provato le stesse sensazioni provate da lui mentre si parlavano [...]
[...] . Quella visione costante gli toglieva ogni volontà. Egli avrebbe voluto correre come altre volte, in aiuto alla sua famiglia verdeggiante, nell’orto [...]
[...] vergine, che alimentava tanta rigogliosa ricchezza. I begli occhi di Boella avevano bruciato il cuore di don Zua; ed egli godeva nel sentirsi [...]
[...] ? Quale cambiamento in un mese! La voce di Boella che egli, prima, ascoltava indifferente di dietro la siepe, ora gli scuoteva ogni fibra. La [...]
[...] melodia di quella voce armoniosa lo ammaliava, lo legava a quella siepe incantata, irta di spine acute, fra le quali, egli nell’estasi amorosa in cui [...]
[...] gli aveva lasciato intravedere un po’ d’amore, con qualche parola più dolce, più affettuosa, egli tornava felice alla sua cameretta. Nelle [...]
[...] l’avesse tenuta cara, perchè gli avrebbe portato fortuna. Egli da quel giorno aveva creduto alla potenza di quel talismano, che la fanciulla aveva [...]
[...] fare breccia, nel cuore vergine di Boella. Egli era costretto a riconoscere la sua inferiorità, non si illudeva. Ma Boella non aveva parlato [...]
[...] combinare l’ora ed il punto della riunione; Margherita starnutiva, ed egli saltava un palmo sulla sedia, perchè gli pareva che di fuori [...]
[...] avessero chiamato: Don Zua! il gatto rovesciava sul cassone storico d’Aritzo, un setaccio appeso al muro, ed egli correva a vedere se qualcuno bussasse [...]
[...] non sapeva d’onde cominciare il discorso, per combinare la partenza. Don Zua lo tolse d’impaccio dichiarandogli che egli era pronto per [...]
[...] , stando a disagio, col collo imprigionato nell’alto colletto inamidato, che egli aveva smesso già da parecchio. Trovò anche una cravatta verde; ma [...]
[...] il frammento, ed egli ne parve soddisfatto. Anche Margherita, quando lo vide, al bagliore del focolare della cucina, ne parve assai [...]
[...] ) Un applauso generale accolse i versi cantati dall’improvvisatore, ed egli bussando nuovamente alla porta: — Olà! dormiglioni, che si fa lassù [...]
[...] rispose; ma la sua manina strinse fortemente quella di don Zua, ed egli se la portò con passione alle labbra. Il cavallo intanto aveva lasciato la [...]
[...] certe boccate di fumo abbondanti come nuvolette. Egli vide da lungi la comitiva, ed indovinò che fra quel nugolo di camice bianche e di corsetti [...]
[...] per la viuzza, mentre egli, un piede sul montatoio ed uno in aria, lanciava voltandosi indietro con spavalda noncuranza, un ultimo lazzo allo [...]
[...] coronato, e spezzata o la sala o qualche razzo delle ruote; dacchè egli aveva preso le redini, in tre anni non s'era rotta una tirella. Per strada lo [...]
[...] vibrata che rendeva a pennello la sua indole irrequieta e risoluta. Egli aveva per vezzo di fare eco al propio nome con una sillaba consonante, 3 e a [...]
[...] chiamava per nome tanto che Lasquaz, l'usciere, soleva dire di lui: È un censimento. L'inverno, quando la diligenza era vuota, egli 4 sapeva con [...]
[...] apertamente nè di nascosto: — la ragazza, aveva indovinato il giuoco e lo secondava; solo quando egli sedeva alla tavola degli stallieri, essa dal vano [...]
[...] sdrucciolevole, ma egli salta come un camoscio; e lo faceva qui e là e più in basso e ne seguiva la corsa, minuto per minuto, rivedendo i luoghi [...]
[...] e là; ad uno aveva dato mano a levare la vacca da un burrato; un altro quando egli saliva ai camosci lo pregava di sterrargli la tura per dar [...]
[...] l'avevano richiesto d'aiuto per ficcargliela alle guardie; ed egli non aveva mai rinculato. Era un buon diavolaccio in fin dei conti, e colla sua forza [...]
[...] gli facevano, ripensandoli, una sorpresa dolorosissima. Una volta, un marito lo aveva colto allo scuro sul fienile colla moglie, perchè egli era [...]
[...] trafittura più acuta che non facessero le ferite. Ma era un fanciullo ad accorarsi così. Egli sarebbe 32 ben corso ad aiutare un altro, il primo [...]
[...] mille pericoli per salvare un convalligiano, perchè la valle è una patria stretta e fa parentela. E poi egli era vittima delle guardie, e contro le [...]
[...] freddo del tramonto era imminente. Egli lo vide salire, correre la vallata come un brivido febbrile. Le foreste se lo comunicavano d'una in altra, i [...]
[...] come un nemico. Già da qualche minuto un sospetto sordo e confuso si era insinuato di mezzo ai pensieri del Rosso. Egli lo avvertiva ad un senso [...]
[...] di soccorsi, era giunto a dimenticare il suo stato presente ed il dolore delle piaghe, e gli pareva di essere egli sano e disposto, che 34 [...]
[...] quell'attesa, tornò a trascinarsi fino al luogo dove il Balmet lo aveva deposto e dove egli la sera prima aveva lasciato quel po' di provviste [...]
[...] lui, fiutarono insospettiti che fosse quel corpo scuro e poi rinfrancati dalla sua immobilità gli furono quasi sopra finchè egli con un gesto [...]
[...] aveva preso per tutte le membra, non soffriva più che di sete, perchè l'acquavite non faceva che stimolarlo ed egli aveva finito di raspare [...]
[...] esilissime, sporcandolo con grosse macchie grigiastre e color di piombo. La sete gli cresceva, era divenuta ardente, insopportabile, ma egli non poteva [...]
[...] 47 umore; il fondo quasi liscio della roccia si era fatto sdrucciolevole per una vena d'acqua, ed egli s'era fermato per darmi mano che non [...]
[...] più. — Come comanda. Cercai di intavolare io il discorso, ma questa volta era lui che non ci mordeva. Era spuntato il sole, egli s'era levata [...]
[...] . Cominciavo a sentirmi vivamente inquieto. Egli se ne accorse e diventò subito gioviale e verboso; mi conosceva, aveva domandato di me all'oste [...]
[...] volevo dargli retta egli sì che me ne avrebbe raccontate delle storie, e fatti conoscere dei birbanti! Ah, loro vengono qui per il gusto di provare [...]
[...] montagna, il sonno gelido, invincibile avanguardia della morte. Oh egli li conosceva quei valichi, passo a passo, ne aveva contate tutte le roccie e [...]
[...] del quale egli non sapeva dare altra notizia. Ma oltre che, come ebbe a dire in francese l'avvocato difensore, oltre che la nuit tous les chats [...]
[...] e gli disse: — Prega prima, dopo berrai. Egli le si rivolse supplichevole, giungendo a stento le mani colle mosse esagerate e violenti degli [...]
[...] Miserere la donna gli versò mezzo bicchiere d'acquavite e glie lo porse: — A domani, ricordati, ce ne sarà dell'altra. Egli tracannò d'un getto [...]
[...] , essendo in giro pel mondo, le poverette volevano così lasciare uno spiraglio aperto alla fortuna, caso mai egli tornasse in paese milionario. Il [...]
[...] compera di legnami; in paese dicevano che voleva farsi negoziante, ed egli assentiva. * ** Il giorno che vendette l'ultima pezza di prato Teresa [...]
[...] che egli ora le diceva, se non l'avesse sentito venire questo caro momento; ed essa rispondeva di sì, grave, commossa, con una semplicità serena [...]
[...] albergo; quella casa posta sul luogo dove riuscivano due importanti valichi alpini, pareva fatta apposta a comodo dei touristes; egli aveva [...]
[...] ristauri. 97 Ecco perchè egli comprava legname; voleva compire le stanze dalla sua parte; non c'era che da rivestire di tavole le pareti e da [...]
[...] fare gli usci e le imposte; egli aveva già in serbo un buon numero di assi piallate, e contava nell'inverno imminente di finir l'opera colle sue [...]
[...] l'albergo, e scaduto il termine utile per il riscatto, egli avrebbe pagato e buona notte. La madre obbiettò che per tenere un albergo non basta la [...]
[...] mangiatoia ed il grattare ruvido della loro catena contro gli orli del passante di legno. Ben altra allegria risuonava nell'officina di Guglielmo! Egli [...]
[...] . Poi egli e il cugino andavano a desinare nella stalla 100 colle vicine e bisognava sentire che chiacchere festose, che risate schiette intorno [...]
[...] egli avesse mai veduta. Pareva che la forza di tutti i venti del mare e di tutti i vulcani ribollisse compressa da un immenso spessore di nembi [...]
[...] ghiacciaio non dessero presa. Gli furono ai piedi, lo avvilupparono tutto, oscurandogli ogni cosa ed egli fu preso nella 106 bufera. Muovere non [...]
[...] spalancata di un crepaccio. Egli non sapeva il pericolo e in ciò forse era la sua salvezza. Il mandriano dell'Alpe è così domestico dei luoghi [...]
[...] colleghi egli primeggiava, ma poteva anche essere il monocolo nel regno dei ciechi, mentre io lo avevo sulle prime immaginato di acutissima vista. Già [...]
[...] crescente disistima; ne provavo l'irritante delusione del cacciatore che vede la selvaggina passargli sull'uscio di casa quando egli si disponeva ad [...]
[...] giungemmo alla sua canonica ed egli mi invitò ad entrare ommettendo 130 i soliti discorsi: «vedrà che miseria, compatirà un povero prete», o che [...]
[...] , intento com'ero a darmi ragione di quell'occulta volontà che mi pareva la dominasse! Che malessere ho provato a quella giostra. Se davvero egli mi [...]
[...] leggeva nell'anima, la mia presunzione era ben giustamente punita, poiché egli conosceva me assai più e meglio che non io lui e quella parte [...]
[...] . Per levarmi di dubbio, gli domandai perchè egli a sua volta non cercasse di informarsi alquanto dei fatti miei. — Che profitto me ne verrebbe? e [...]
[...] lo avesse lodato per la sua modernità ne avrebbe avuto in risposta una crollatina di spalle; egli non aveva forse mai letto un libro scritto di [...]
[...] questo secolo. Ma egli non scriverà forse mai più un verso in vita sua, e non ne scrisse da parecchi anni. Stava correggendo gli ultimi quando [...]
[...] ogni anno qualche tavola di prato. Egli era un brav'uomo, allegro e casalingo; la moglie, nativa di Valchiusella, un paese dove le donne sono [...]
[...] minacciato col tridente ed egli l'aveva battuta. Ma fu l'unica volta in sua vita. La sventura li aveva troppo intimiditi perchè potessero durare [...]
[...] alla violenza o lasciarvisi condurre e benché essa ruminasse talora di tornarsene sola alla sua valle nativa ed egli di andar girando pel mondo [...]
[...] desolata intorno a sè. La domestica pensava a dargli il mangiare all'ora dei pasti, e a metterlo in letto. Di sette anni, egli andava lentamente a [...]
[...] nemmeno un dolore di più sulla terra, poiché egli non possiede nessuna delle due forme dell'utilità: non opera e non abbellisce. Fino dai [...]
[...] santa da poter formare la ragione ed il premio della propria vita. Ma in paese, quando egli ci venne, non v'era che uno scemo, un vecchio [...]
[...] doversi vedere. In luogo del saccone color cioccolatte al quale lo avevano già sprezzantemente condannato gli incuranti genitori, egli portava i [...]
[...] manciate la mota dei fossi e lo sterco delle vacche che menavano in pastura. Egli stesso, contento di vedersi attillato, aveva 154 smesso di [...]
[...] sghignazzate, egli aveva finito per addomesticarsi e cercare la compagnia; dopo vespro, sotto la pergola della via maestra dove era il giuoco delle [...]
[...] boccie, egli aveva il suo bravo posto consueto sul trave degli spettatori, un posto riconosciuto per suo, e dal quale se mai altri vi sedeva, si [...]
[...] ragione, egli è soggetto a peccare, e nostra prima cura dev'essere di salvarlo per l’eternità. Non domandate 156 al grasso vicario, come vorrebbe [...]
[...] pigliarsela; ciò non lo riguarda; egli andrà in paradiso, anche senza avere educato dei cretini, e ci andrà forse con più ragione che non il [...]
[...] causa a quel terrore, questa, sarebbe stata un'opera buona? Non era egli abbastanza disgraziato ed inerme? Non gli era abbastanza avversa la [...]
[...] , acciecato dal fumo, scottato da mille lingue di fiamma che andavano a cercarlo rovesciandosi su di lui come 163 serpi aizzate, egli precipitava [...]
[...] : «A destra», e Maquignaz: «Avanti». Ma l'altro si piantò fermo, agitato da una collera inquieta. Egli di là c'era passato un'altra volta e, solo [...]
[...] , padrone, ma egli, la sua guida e i suoi compagni volgevano a destra senza più esitare. I compagni, ben inteso, tacevano seccati ed inquieti del [...]
[...] dubbio. Maquignaz non si scompose, nè incollerì, solo gli replicò essere egli sicuro del fatto suo, conoscere la montagna da troppo tempo per [...]
[...] egli mi accompagnava per rupi e ghiacciaie e ci rimanevano, prima di giungere a Gressoney, due 180 giornate di cammino. Quando lo invitavo a [...]
[...] più; meglio scendere purchessia; una volta nella valle, ci saremmo raccapezzati; ma, a sentirlo, egli conosceva il luogo e a pochi passi da noi [...]
[...] pagare, era pagato, lo pagavo, doveva servire alle mie voglie, non ero io che dipendeva da lui, ma egli da me; che prepotenza era la sua! Al [...]
[...] volte milionario. L'ultima volta che egli fu in Svizzera a vendere le pecore, invece delle quattro giovenche che aveva in animo di comprarvi, ne [...]
[...] felicemente e Maria Craut la sarta del villaggio e levatrice a ore perdute gli annunziò che il nuovo venuto era un maschio, egli aperse l'uscio [...]
[...] di pecore, che menava al mercato di Sion nel Vallese. Per il solito gusto spavaldo di frodare la dogana, egli contava di scostarsi dai sentieri [...]
[...] Frantz suo amico e che salissero insieme con quanta più corda avessero potuto trovare; egli aveva la fiaschetta dell'acquavite e una diecina d'ore [...]
[...] per afferrarlo e costringerlo a starsene cheto, egli scappò loro di mano e si diede a correre solo per il ghiacciaio con 196 grave pericolo di [...]
[...] vecchia donna che vi dimorava, egli accorso con mezzo il paese e sentendo dei gemiti fra le macerie, sollevò solo sulle spalle il più grosso [...]
[...] del povero Daniele il giorno delle nozze, che egli lo regalasse alla nuora; tanto alla sua età quei gingilli non convenivano più. Ma non dire a [...]
[...] l'ingorda che era cercava il seno materno agitando le manine e dimenando con impazienza la testa, egli rideva, rideva, ammirato ed intenerito. Qualche [...]
[...] troppe spese ed avendone egli tenuto discorso colla moglie, questa gli si era apertamente rivoltata; era stanca infine delle sorde persecuzioni di [...]
[...] dolorosamente maravigliato. Gli parve di intravvedere i maneggi 205 di Maria Maddalena, capi che egli faceva la zampa del gatto, ma riconobbe insieme con [...]
[...] confutare se stesso: egli calunniava la moglie; che ragione aveva di giudicarla a quel modo? E metteva insieme tutti i piccoli fatti che potevano [...]
[...] faceva respingere la dolorosa antiveggenza. D'altronde, non lavorava egli come un disperato? Che vizi aveva? Nemmeno quella poca fumata sull'uscio [...]
[...] tali battaglie interne lo avevano reso taciturno e la moglie non se ne dava pensiero e del suo non darsi pensiero egli si accorava. Ma i baci di [...]
[...] la terra. I fiocchi fitti, il sudore, l'arsura lo acciecavano, mentre egli precipitava a salti furibondo ed atterrito. A un punto dovè fermarsi e [...]
[...] cugino, diceva una sera con sua moglie. Da qualche mese egli mi si fa brusco e vuol essere pagato. — C’è tempo, osservò questa. Al cugino ne darai [...]
[...] quel denaro guadagnato in due mesi avendogli fatto intravvedere possibile un assetto del patrimonio, egli era fermamente risoluto a conseguirlo [...]
[...] tristo peccato; egli, Maria Maddalena, egli dovrebbe accusarvi di falsità e di tradimento, perchè eravate voi a metterlo sul passo delle spese [...]
[...] altra scuola d'irriverenza! Al cospetto della figliuola, egli non osa gettarvele sulla faccia queste accuse, perchè Natale ha nell'anima una [...]
[...] villaggio, si ridestò in favore del poveretto la pietà paesana e tutti lo consigliarono che impugnasse di lesione il contratto. Egli non ne [...]
[...] tranquilla la sua scodella di polenta con latte guardando il padre con occhio indifferente. Egli si levò e scese piano piano al villaggio. Per [...]
[...] giungeva all'orecchio come se un'altra persona l’andasse cantando ed egli ne accompagnava la cadenza col passo e col dimenare del capo. Giunto al [...]
[...] . I parenti, specialmente le donne, gli portano in casa da mangiare e lo riforniscono di vestiario. Egli non lavora più; gli alpinisti non cercano [...]
[...] notaro che lo conobbe in quei tempi, mi raccontava come non si combinasse merenda o cena di cui egli non fosse, e dove non facessero lecito a [...]
[...] venticinque anni, sana e padrona dispotica di tre buone montagne, gli fece scrivere una lettera, alla quale indugiando egli a rispondere, il [...]
[...] in Aosta, fu richiesto dal curato di Gignod perchè salisse in Ollomont a stimarvi una spinetta che egli voleva comperare da una tale Marianna [...]
[...] viso! Egli doveva esser bello e nobile come il sole! Non gli invidiavo la sua felicità e non ne ingelosivo, solo sentendomi fatto così interamente [...]
[...] del conte, di terreo che era per le lentiggini, s'infiammò di scatto e parve gonfio. Egli girò gli occhi intorno come per chiamarci in testimonio [...]
[...] indugiai di un minuto e rammento di aver pensato: il conte gioisce sicuro di cogliermi in fallo. Egli aspetta da me la bugia verosimile; in quella è [...]
[...] scoperto l'uomo del suo cuore; egli era là certo, perduto nella folla varia e festante; ma già sentivo che la superba donna si sarebbe alfine [...]
[...] che saliva, le conoscenze si facevano più frequenti e famigliari; a Cogne ed a Valsavaranche non c'era un viso nuovo per lui, egli era al fatto [...]
[...] della poveretta. I contadini gli si facevano incontro semplicemente sorridendo e attaccavano discorso essi col voi, egli col tu, come vecchi [...]
[...] amici. 271 * ** La Domenica, in val di Cogne, egli scendeva dal campo al villaggio per sentirvi la messa cantata nella chiesa parrocchiale. In [...]
[...] nel quale egli credeva. Poneva due carabinieri in gran tenuta, la spada sguainata ritta lungo il braccio rigido, ai due lati dell'altare ed egli [...]
[...] di legno che a volte in distrazione faceva girellare e l'altra nella tasca dei larghi calzoni di frustagno. Finita la messa, portava egli stesso [...]
[...] riverenza dovuta al Sovrano. 11 Re scordava la sovranità ed i villani la sudditanza, egli scendeva dal trono senza derogare, essi, per non farlo [...]
[...] , qualche villano più timoroso cercava di sgattaiolarsela non visto, egli lo chiamava per nome e lo riprendeva scherzosamente di che non lo venisse [...]
[...] egli stava in piazza e non perdonandogli la reggia del Quirinale, passò fra 273 la gente fingendo di non avvertire la sua presenza, egli che [...]
[...] . * ** Tutti sanno quale famoso cacciatore egli fosse e come non fallisse mai il suo colpo; quelli che lo avvicinarono, lo narrano gelosissimo della [...]
[...] sulle ghiacciaie del Gran Paradiso. Un giorno degli ultimi di luglio, egli andò per diporto fino all'accampamento del Re a Vallontéj, e poichè il [...]
[...] per qualche gran camminata del giorno innanzi, egli urla un: Chi via là? stizzito che voleva dire: non mi seccate; ma i colpi rimartellano [...]
[...] tanto che egli corre in camicia ad aprire la finestra per dare il fatto suo al notturno disturbatore. Pensate come rimase trovandosi di fronte a Sua [...]
[...] cielo nero scintillante di stelle, e salire dai gioghi nostrani il chiaro cielo diurno, egli si levava e usciva a passeggiare fumando in mezzo al [...]
[...] dimensione; il Re aveva egli stesso telegrafato a Torino perchè gli fossero spedite, e la cosa era seguita con una sollecitudine veramente regale [...]
[...] voce, che ne rimasi colpito. Mi scusai alla meglio ed egli allora, sedutomi vicino, cominciò a ragionare degli animali, che bisogna rispettarli [...]
[...] . Allora egli mi additò sulla montagna che sovrasta Chatillon, alcuni archi mezzo rovinati di un acquedotto romano. Di tali acquedotti, miracoli di [...]
[...] ruscello, 292 egli corse all'osteria con grosso seguito di briaconi e di sgualdrine, e la matassa delle messe fu dipanata dal demonio. Trincando [...]
[...] non ristavo di fissarla; ma egli era certo avvezzo a passare per fenomeno vivente, perchè la mia maraviglia non lo marivigliò punto, si lasciò [...]
[...] domandai come egli avesse apprese quelle storie, fece un viso misterioso e non rispose: solo dagli occhi traspariva una superba compiacenza di [...]
[...] sè, che mi parve derivare dalla coscienza di un sapere negato al più degli uomini. Seguitando il discorso, mi disse aver egli ricevuto dal cielo [...]
[...] disfacendosi sotterra, la sua memoria ingrosserà fra i viventi; egli vivrà una seconda vita, impensata, inattesa, piena di vicende strane, una vita a [...]
[...] demonio. Egli che del demonio aveva tanta paura! Quando sul punto di lasciarlo, lo richiesi del suo nome per scriverlo sul taccuino, il povero [...]
[...] , cosicchè al primo giungere dell'estate egli dura fatica a discorrere. Là non convento, non regola, non confratelli e non novizi. L'ospizio appartiene [...]
[...] invernale, indebolito dalla fame e dal freddo. E tornò al prete la dura solitudine: i domestici rifugiati nella stalla, egli in libreria. Se non che [...]
[...] quell'eco era la sola buona compagnia che egli avesse per otto mesi d'inverno, mi sentii stringere il cuore per la pietà. Un animo così caldo [...]
[...] l'impedimento della neve; ed egli pontificava servito dalla domestica, una vecchia sorda e brontolona. Compagno unico delle sere invernali gli era un [...]
[...] rettore dell'Ospizio rispose: — Si chiama: «Miravidi». Era il nome che egli nella caldezza del suo amore per quell'Alpe le aveva imposto, che [...]
[...] eternarlo forse sulle carte, egli lo aveva colto di 318 volo colla prontezza accorta degli innamorati che hanno sempre sveglia la cura esaltatrice [...]
[...] storici romani, non nominano i luoghi donde egli scese di Spagna per le Gallie in Italia, e perchè si contentano di descriverne l'aspetto e 322 [...]
[...] da Mentone li combattè sul colle di Giove, è probabile che volendo liberarne la Valle d'Aosta, essendo egli arcidiacono in quella Cattedrale, li [...]
[...] castello era rimesso nelle sue mani, non già con lustra esteriore, ma sibbene con propria ed efficace consegna, tanto che, ad ognuno di essi egli [...]
[...] deputava speciali governatori, che 329 lo occupavano nel suo nome finchè egli soggiornava nella vallata. Così, dinanzi la sua pacifica [...]
[...] , sempre e per qualunque via vi accedesse, ma solo passando per il Piccolo San Bernardo, egli esercitava della sovranità, la più sacra prerogativa, la [...]
[...] supplizio dei suoni. O 351 versi o prosa, quando egli smette di lavorare e cerca il sonno, sente la cadenza ritmica della strofa o del periodo [...]
[...] conte Colombo, ma egli fu imperturbabile; crebbe nella distribuzione de' suoi favori, ammogliò il figlio, l'unico maschio, con una nobilissima [...]
[...] lui. Egli era poi troppo filosofo per fermarsi ad ascoltare se qualcuna di quelle porte stridesse sui cardini. Ma l'abilità più fine, più [...]
[...] molto innanzi cogli anni, tale che sembrava il nonno di sua figlia, ma a vederli insieme si completavano stupendamente; egli, colla bellezza [...]
[...] , dovunque, il lutto della sua povera morta. Un angelo di bambina, sempre vestita di bianco, lo accompagnava; e quando sul volto della figlia egli [...]
[...] Leopoldo è stato quello che ne ha sofferto di più. Egli è un gentiluomo di stampo antico, ligio alle consuetudini della buona aristocrazia [...]
[...] vede molte cose, ma il farle conoscere sarebbe un mancare di rispetto a sua cognata, che non si occupa affatto di sua figlia. Egli - 26 - fa [...]
[...] ; infine la intrattiene sugli articoli della Revue des Deux Mondes, alla quale egli è abbonato da trent'anni. Non manca di ingegno, forse, ma la sua [...]
[...] condizione di cadetto povero lo ha sempre relegato nelle ultime file della famiglia; ed egli vi si tiene decoroso e calmo, come l'ultimo [...]
[...] simili vivrei molto bene... Egli è che non somiglio a nessuno; o piuttosto, sì, somiglio a una quantità di persone morte, a tutta una [...]
[...] . La differenza era enorme colle bambole che egli aveva viste trascinare per casa cinquanta o sessant'anni prima; tutte di legno, piatte, angolose [...]
[...] la mano con civetteria sotto il mento del vecchio gentiluomo. — Allegro! Egli non aveva nessuna ragione per esserlo; a sessant'anni una festa [...]
[...] guardava fisso, coi begli occhi ridenti, dove brillava una punta di malizia. Egli ne fu turbato, e per darsi un contegno incominciò a infilare i [...]
[...] che egli smettesse di sorridere. Il giovane duca di Castel Gabbiano, ultimo dei principi Scatti, un aborto miope, calvo e cretino. Giavazzi che [...]
[...] emozione: — è egli veramente Gigi? Ma io lo abbraccio. Le fanciulle si posero a ridere. Quella Lydia era proprio singolare, per quanto avesse [...]
[...] , come queste... Prese il mazzolino che teneva alla cintura, e lo mostrò al giovinotto. Egli si affrettò a dire: — Bellissimo! Lo violette sono [...]
[...] la mia passione. Con uno slancio irriflessivo Lydia gliele porse. Egli accettò un po' sorpreso, e se le mise all'occhiello. In quel momento la [...]
[...] serviva ancora. Egli avrebbe preferito, di gran lunga, trovarsi nel suo letto, colla Revue des Deux Mondes appoggiata all'origliere; ma schiavo [...]
[...] movimento in avanti. La signora, sbadatamente, tirò a sè lo strascico dell'abito; cosi erano vicinissimi. Egli si tormentava i baffi, sprofondando fin [...]
[...] sulla vita, con un risolino beffardo, allungò il ventaglio sul mazzetto che il giovine teneva all'occhiello. Egli non esitò. Strappò subito le [...]
[...] principe, che da un mese le faceva una corte assidua. Trovava curioso di sentirsi ripetere tutto quello che egli doveva già aver detto alla [...]
[...] sopra una sedia dondolante, faceva volare i suoi piedini all'altezza della fronte, egli le disse: — Dovresti portare con te i pennelli e riprendere [...]
[...] comico addirittura. Egli credeva che io non credessi... infine, il pover'uomo mi ha divertita più ancora della commedia di Dumas. 19 marzo. È [...]
[...] meritava bene il piacere di vedere un uomo fuori di sè. — Se fossi maritata — pensò — egli si sarebbe già slanciato; è strano come i [...]
[...] mattino. Lydia gli prese le mani disperatamente. — Non è nulla, nevvero? Mi dica che guarirà! Egli non la guardò neppure; svincolò le mani [...]
[...] donna Clara non era punto migliorato. — Zio, zio, che te ne pare? — mormorò Lydia, buttandosi nelle braccia del vecchio gentiluomo. Ed egli [...]
[...] quasi due anni erano trascorsi, nè egli usciva dalla sua taciturnità, nè Eva aveva mai fatto allusione a lui. Una volta, in occasione di un premio [...]
[...] disse improvvisamente: — Ho sentito che il ministero ha proposto Mario Avella per una missione importante all'estero. Egli accetta, non è vero [...]
[...] stesso non lo avrebbe permesso — suo padre, così fiero! egli che alla notizia del disastro non aveva versato una lagrima! Era per il padre che miss [...]
[...] aveva chiesto la mano di Eva. I due anni trascorsi lontano dal mondo elegante non erano stati infruttuosi per il giovane scienziato; egli aveva [...]
[...] , sa? - 213 - — A veglione? — Egli fece un brusco movimento colle spalle. — Quando? — Mercoledì. — Ah! E s'è divertita? — Molto. Ella disse [...]
[...] amare? Lydia non si aspettava una risposta simile, ma le fece piacere. Guai s'egli avesse protestato, come fanno tutti! Epperò è mai possibile [...]
[...] ne accorse e gli domandò: — Che pensa? — Nulla. — Non è vero. Egli non persistette a negare. — Forse riflette alla bizzarria della nostra [...]
[...] ragazza - mi consigli a maritarmi, sì o no? — Mi stupisco che non l'abbi ancora fatto. Vediamo, se sposassi Calmi? Egli è di famiglia nobile [...]
[...] . — Sua madre era viennese. Egli è figlio di un russo. Passarono alcuni giorni. Nel salotto della contessa Colombo, la vecchia signora [...]
[...] , contessina Lydia Valdora. XVI. — Egli ha avuto dei gravi dispiaceri, — diceva Thèa parlando di suo cugino, alla sera, intanto che l'ombra entrava [...]
[...] , ed ella sollevò il capo, gettandogli un' occhiata lunga. Egli prese dalle sue mani il ventaglio chinese, a fiori rossi, e glie lo spiegò sopra [...]
[...] il volto, chinandosi lentamente, guardandola egli pure in fondo agli occhi. In quel momento Lydia si sentì dare un tuffo nel sangue, le pupille [...]
[...] , gentile, attento, infomandosi della sua salute, trovandola un po' pallida. Egli aveva un modo di parlare insinuante, una voce di cui era padrone [...]
[...] piccola di statura, egli stavasi un po' chino, in attitudine rispettosa; da' suoi occhi, cupamente azzurri, scendeva verso lei un raggio di [...]
[...] trovato altro per rispondere a Keptsky! Egli la guardò con un sorriso indulgente, mormorando: — Quando l'ospitalità è amicizia schietta... Non rispose [...]
[...] dirgli tutto, o meglio, che egli potesse comprenderla tutta senza spiegazioni. Che amico sarebbe Keptsky! Simpatico, intelligente, culto, spiritoso [...]
[...] ... Una puntura di invidia la morse, pensando che egli era cugino di Théa, e tornò a passarle davanti agli occhi la scena della sera prima, con un [...]
[...] categoria apparteneva Keptsky? Il dubbio non era possibile; egli aveva il migliore amalgama: era tiepido e morbido. La campana dell'asciolvere [...]
[...] color di rosa curate e coltivate come un fiore. — Vada, sa... non faccia complimenti. Era sicura che egli non si sarebbe mosso. Infatti rispose [...]
[...] fisico, che è la più grande attrattiva fra i due sessi; egli alto, forte; lei delicata come una ?gurina di Sévre. L'ammirazione toccò il colmo un [...]
[...] giorno che Lydia lo s?dò al tiro della pistola, tenendosi forte di riuscire una volta su dieci, e che egli, canzonandola, gettò per aria uno scudo [...]
[...] suo fazzoletto. Al che egli soggiungeva: — L'ora? E lei, soffocando la voce: — Quando canta l'allodola. — Il motto d'ordine? Oh! quello poi [...]
[...] sensazione, che egli attribuiva a forza magnetica. Per convalidare il suo asserto, le diceva che egli non aveva mai potuto pensare all'Italia senza [...]
[...] vecchia governante troppo amica dell'acquavite, nessun'altra donna avesse sorriso alla sua infanzia. Egli rispose di no; di essere giunto ai [...]
[...] se egli aveva preso in pace la caduta di quelle ali. Ma come chiederlo? Ella taceva allora, spronando il cavallo, con un bisogno di moto, un [...]
[...] spinse il cavallo a galoppo, ?nchè giunse a un gruppo di salici, dove il giorno prima egli si era impigliato colla faccia; ne strappò due o tre [...]
[...] , dolcemente, circondandola col raggio cupo dei suoi occhi. Non era nulla, eppure Lydia si sentì consolata. Per tutta la sera egli le stette vicino [...]
[...] , occupandosi di lei sola. Una volta appena, avendogli Théa rivolta - 286 - la parola in un dialetto tedesco ignoto a Lydia, egli si alzò e andò a [...]
[...] una sera, nella quale Calmi era alle prese con un sigaro nuovo, che non si poteva fumare; ella gli disse: provi dall'altra parte; egli rispose: per [...]
[...] visage me semble plus beau. Egli aveva una voce calda, giovane, che dava brividi di piacere, che sembrava solleticare il midollo delle ossa. Non [...]
[...] discorso cambiò ancora. Egli disse che aspettava lettere da Vienna, che intendeva di prolungare il suo soggiorno in Italia più che fosse possibile [...]
[...] immateriale, di un amore fatto di sogni? — No, non lo aveva mai sentito, ma non' importa; capiva lo stesso, capiva tutto. Egli continuò: — Il [...]
[...] braccio di lui. — Avete ragione — fece egli sorridendo, stringendola a sè — meglio che nulla... — Vi ricordate di aver visto una incisione [...]
[...] donne come voi però. — Mi conoscete così bene? Egli la guardò senza rispondere. Andavano di buon passo, ma la pioggia cresceva, l'ombrellino [...]
[...] gioia così strabocchevole, così acuta, che le metteva un velo davanti agli occhi. Egli la guardò con tenerezza. — State un po' meglio? Accennò di sì [...]
[...] pensava che sarebbe morta volentieri in quel momento, se il suo corpo, dissolvendosi, doveva abbracciare quello di Keptsky. Comprese egli ciò che [...]
[...] passava nell'animo di Lydia? Si chinò verso di lei, mormorando: — Cara, cara... Ella si scosse; fece per ritirare le sue braccia, ma egli le tenne [...]
[...] loro voci erano cambiate, frementi come le corde di un'arpa dopo la tormentosa voluttà dei suoni. Egli la prese in braccio e la pose nella vettura [...]
[...] sua nipote e il nuovo romanzo incominciato; al punto che quando Lydia entrò, egli le disse per prima cosa: - È incominciato il nuovo romanzo. Poi [...]
[...] - Egli le parlò a lungo dei suoi dissesti ?nanziari, dell'avere abbandonato il reggimento per un puntiglio d'onore; e de' suoi progetti per l'avvenire [...]
[...] , ardente, innamorato, bello come un bel sogno. Egli aveva lasciato la Villa di sua cugina per stare in città, accanto alla fidanzata, dalla quale [...]
[...] - 318 - di serpenti; voi gli somigliate un poco. Egli sapeva accarezzare le piccole debolezze di don Leopoldo; aveva l'arte di interessarlo [...]
[...] lasciandolo parlare e ?ngendo una attenzione scrupolosa. Sembrava che egli, Keptsky, l'elegante giovane della ?ne del secolo, fosse contemporaneo [...]
[...] queste cose; del resto, non mi ascolterebbe, non è vero? Quand'anche le dicessi che egli è... Si frenò a tempo. Un pallore livido invadeva le [...]
[...] un gesto grazioso la baronessa indicò Keptsky, che si avanzò sorridendo verso la sua fidanzata; ed egli pure disse, cambiando subito il sorriso in [...]
[...] dovere di galantuomo; egli era in obbligo di chiarire la verità a quella fanciulla che gliela domandava, sul punto di ?rmare il suo avvenire [...]
[...] medesima società di Keptsky, le dissi che egli era un cavaliere d'industria, o giù di lì. Da pochi giorni una circostanza, che a lei premerà poco di [...]
[...] trova con Keptsky dalle due alle sei. — Le ore che egli non passa con me! — gemette Lydia; ma presa da una speranza ostinata, soggiunse: — Tuttavia [...]
[...] farla vergognare! L'ironia pungente, disperata di quest'ultima frase colpì l'avvocato più che tutto il resto. Egli tentò ancora di smuoverla da quel [...]
[...] progetto arrischiato; ma Lydia gli si buttò ai ginocchi scongiurando, e quando egli l'ebbe rialzata, gli gridò coi denti stretti, risoluta: — Se [...]
[...] testa dall'altra parte; si fermò un secondo, gettando una lunga occhiata in giro, indi scomparve rapidamente nella poxta. — Egli non è venuto [...]
[...] — disse Lydia. Un triste sorriso increspò le labbra dell'avvocato, vedendo come la povera creatura si attaccava alla speranza. — Egli è già di sopra [...]
[...] braccia di Calmi, il quale la portò di peso in carrozza. Era già sera, ed egli non l'aveva ancora abbandonata un istante. — Grazie, Caimi: ella è [...]
[...] nell'ombra viola dei cortinaggi, facendo cornice al viso che sembrava di cera. Egli stesso non sapeva in qual modo consolarla, sentendo la impotenza [...]
[...] ... Ma Lydia lo interrompeva con un gesto; ?nalmente, quasi rispondendo a tutto ciò che egli non aveva potuto dire, mormorò piano, interrompendosi [...]
[...] incominciano... Parve a lui un rimprovero l'amarezza di quella frase? O vide in essa la condanna di quello scetticismo che atterra, e non riedi?ca? Egli [...]
[...] sensazioni, dei suoi sentimenti, delle sue idee. É riuscito? Sì o no? Mi par naturalissimo che egli cerchi di saperlo. Allora si accorge che il [...]
[...] giusto, non dovrebbe far altro che voltarsi addietro e guardare il cammino che egli ha percorso prima di salire all’altezza dov’ora siede, solitario [...]
[...] , come tutti i grandi ingegni. Egli è andato tentoni un gran pezzo, e soltanto da poco tempo in qua si è rivelato un vero poeta moderno. Che [...]
[...] nostra prosetta arruffata, scorretta, ma sincera, ma viva... sì, sì, la nostra prosetta credo che c’entri per qualche cosa. Egli ci ha inteso [...]
[...] balbettare e, dallo sdegno, ha buttato lì la sua zimarra a foggia classica e ci ha detto: grulli, ecco come dovreste parlare! Egli ha ragione [...]
[...] mestiere al psicologo, al fisiologo, al professore di scienze sociali. Non già che predichi, che dimostri, che voglia far la lezione; ma egli scortica [...]
[...] vivi vivi i suoi personaggi; ma egli pianta il bisturi in quelle carni palpitanti con la stessa spietata indifferenza di un anatomico. Almeno [...]
[...] circoscrive il suo terreno. Non gli basta che quei suoi personaggi siano italiani - il contadino XLVI italiano è un’astrattezza - egli va più [...]
[...] fatti; ma egli non saprebbe che XLVIII farsene se non sapesse anche di potere arrivare a cavarle di mano la cosa più importante: il vivo [...]
[...] lamentate contro ragione, perchè egli si serve, precisamente, come facevano i suoi predecessori, degli stessissimi elementi dell’opera d’arte. Per [...]
[...] , se egli L ha rinunziato volontariamente a tutti i mezzucci di effetto della vostra vecchia rettorica? Trovatemi venti righe di [...]
[...] tanto sui nervi all’amico Scarfoglio (mi permetta di dirglielo l’amico mio, egli questa volta è andato fuor di carreggiata per troppa foga [...]
[...] con sè di quanto l'eleva, l'umilia, lo rapisce, gli ripugna; chiede che cosa mai egli sia quaggiù, o sia stato o debba essere; LVIII [...]
[...] dimostrano unicamente la sua erudizione, ma anche la sua coscienza di scrittore. Egli 18 era pieno del suo soggetto quando, come ho inteso [...]
[...] confessione è di un’ingenuità quasi incredibile. Egli ha scelto per protagonista Orfeo, l’antico cantore di Tracia. Dovea forse adattarsi all’incerta [...]
[...] ) Charles Grandmougin. — Orphèe, drame anticque. Paris, Lévy, 1882. 24 Infatti egli ha avuto fin scrupolo di far discendere il poeta [...]
[...] . « L’arte, egli esclama, non deve circoscriversi alla constatazione più o meno scientifica delle turpitudini contemporanee ». Benissimo. « Io credo che [...]
[...] , sorridono, baciano, abbracciano, dileguano. Una sola volta egli si ferma pensoso a guardar Lalla: ma sapete perchè? Alta ne ’l peplo tu: s’ animi [...]
[...] . Sarebbe bella che un giorno egli arrivasse a convincersi che in arte la vita è tutto, anche poesia, e che potendo infondere nella semplice [...]
[...] rappresentazione della realtà lo spiracolo creatore, il far dei versi, anche stupendi, non sia il meglio che egli possa fare! 4 giugno 1882 [...]
[...] archi del ponte di Santa Trinità e del ponte alla Carraia: ed egli mi anticipava, forse con maggiore entusiasmo di poi, i suoi begli studi sui [...]
[...] parlavamo di poesia, ed egli mi recitava i brani del suo Ospedale, del suo patetico Paradiso perduto, o qualche strofa del Fiume della vita che [...]
[...] punto egli avesse abbondato, quasi calcato la mano, e in un altro avesse sorvolato e dato soltanto rapidi tocchi, o appena appena degli accenni [...]
[...] . 47 Giacchè intorno a queste gentili maîtresses amate e possedute coll'immaginazione (una raffinatezza di più, direbbe qualcuno) egli ha [...]
[...] il valore di pregi o non diventano la maggiore delle attrattive, spesso l’unica attrattiva. Perciò talvolta egli chiude gli occhi [...]
[...] certamente la più curiosa, la più piccante. Ma che volete che egli se ne facesse d’una maîtresse che il Gentz ha chiamato vecchia e bruttissima [...]
[...] Gloriosa; ma in questo caso il Goethe avrebbe dovuto dimenticare che era un poeta; ed egli, odiatore acerrimo d’ogni astrattezza in poesia, voleva [...]
[...] nell’orecchio dietro un ventaglio, e caldi di scandali mascherati a mala pena dal leggier velo d’un nome un pochino storpiato. Egli usa [...]
[...] , s’è fatto violenza. Se qualche tratto di fina ironia gli è sfuggito, si vede che gli è accaduto suo mal grado. Egli voleva mostrarci, seriamente [...]
[...] dircelo. Nessuno era più adatto di lui per un quadro di questa natura. Meridionale naturalizzato di buon’ora parigino, egli ha l'immaginazione [...]
[...] creda di sì. In tutto questo naturalissimo artifizio egli vede la malizia, o, se non la malizia, l’esagerazione poco scrupolosa del [...]
[...] Numa. 73 Egli si annoia in quel sobborgo di San Germano, fra le viete illusioni legittimiste. La sua attività sente bisogno d’un campo [...]
[...] più serio, e già egli prepara un’evoluzione verso il partito imperialista. Un giorno, a tavola, Numa si sfoga a canzonare quei di Froshdorf; li [...]
[...] ciurli nel manico, egli dice alla figlia. E Rosalia, sorprende, poco dopo, il marito mentre scrive una lettera all’Imperatore con la quale egli [...]
[...] , io non credo venir meno all'onore nè alla mia coscienza.... Sua moglie lo rimprovera; egli si difende stizzito. La parigina replica, insiste [...]
[...] vivace romanziere si sorveglia, si rattiene, anche a costo di riuscire, egli! un po’ grigio e monotono: ed ecco che architetta il suo lavoro [...]
[...] coscienza di teologo e d’ispirato da Dio. Allora egli la sentì gemere con un accento di immensa tristezza: D’un cóté La terre, avec la faute [...]
[...] due poveri amanti Don Sanchez de Solinas e Dona Rosa d’Orthez, ombre preraffaellesche, che per salvarlo dall’in pace a cui egli era stato [...]
[...] trasparire. Non gli preme che quello, soprattutto. Il resto è una concessione che egli ci fa, a malincuore. Perciò tutto gli par buono e sufficiente [...]
[...] dramma... se non m’inganno... Ed ecco a quale vacuità di frasche rettoriche egli ha potuto ridurre una concezione nuova, arditissima [...]
[...] , quelle figure erano un mero pretesto per lui! Egli — ce l’ha detto dopo — s’era sentito gonfiare il petto, dallo sdegno, dinanzi allo spettacolo [...]
[...] ribollimento, ed egli avea veduto uscirne fuori « non plus de l’écume et de la vapeur, mais de bases mêmes de la matiére composée, une Bête [...]
[...] professeur de l’Université, illustré par Kei-Sai Yei-Sen, de Yedo. — Paris, Quantin, 1882. 100 schiettamente che in molti luoghi anche egli [...]
[...] ufficiale, ginocchioni presso un piccolo tavolino, intingeva nell’inchiostro il suo pennello. Egli scriveva con rapido movimento una poesia [...]
[...] ». Terminato di scrivere, egli voltò la testa verso la pianta, e « il sole nascente inondò coi suoi raggi obbliqui quella scena, e fece scintillare i [...]
[...] , mentre un pericolo vi sovrasta? 108 « Benchè commosso da quelle parole, egli non lasciò trasparire nessun turbamento; ma invitandola ad [...]
[...] alla fronte e poi la scorse senza mostrare nessuna commozione. 111 « Mi si condanna a darmi la morte — egli disse, — e mi si annuncia la [...]
[...] in un ripostiglio di carbone dove s’era nascosto; e, siccome invitato a darsi la morte quel vile non ne avea il coraggio, egli lo uccise e gli [...]
[...] , egli rifiutava le offerte del conte Pachta, allora commissario imperiale in Milano. Il conte 122 Pachta avea saputo attirarsi con buone [...]
[...] buon gusto che il Romani aveva certamente, e sarebbe stoltezza il negarlo. Però egli non si accorgeva che la sua difesa del librettista diventava [...]
[...] di un’opera belliniana. Una sera, nell’uscire dal teatro, egli si vede accostato da un signore di modi gentili che lo prega di uniformarsi [...]
[...] sensibilità veniva esaltata da un’impressione che mi lasciava freddo e indifferente. In realtà egli avea provato delle forti scosse. Avea perduto la [...]
[...] madre e una sorella colpiti da tisi; uno dei suoi fratelli era morto annegato fra gli scogli ove era andato a prendere un bagno. Egli stesso [...]
[...] della Riviera, ci accolse gentilmente. Avendogli manifestato lo scopo della nostra visita, ci rispose che egli non conosceva personalmente il [...]
[...] nostre passeggiate lungo la 144 Spiaggia del mare o per le strade dei sobborghi di Catania, nei più caldi momenti di entusiasmo, egli [...]
[...] s’interrompeva per dirmi sconsolatamente: — A quoi bon? Io morrò presto, senza aver fatto nulla di bello! Allora egli cercava di vincere l’ossessione di [...]
[...] quella una delle ultime volte che io vidi il Macherione. Il sessanta ci disperse chi qua, chi là. Egli fu un po’ volontario tra le squadre che [...]
[...] spirito, che è quanto dire una continua aspirazione e una rapida ascensione verso il più alto ideale dell’arte. E non egli soltanto, ma rivive [...]
[...] . Il pittore Pollak lo avea visto sull’uscio dello studio che prendeva un po’ di fresco. — Mi fa bene — egli disse al Pollak, 151 Poi si era [...]
[...] , egli racconta nei suoi Ricordi di giovinezza, domandandogli perdono della mia scappata. Il brav’uomo rispose: « che questa era la volontà di [...]
[...] ; ma egli ebbe la buona idea di presentarsi al dotto pastore Boyerch, vecchio amico della famiglia di sua madre, che l'accolse in casa 158 e [...]
[...] era un correre dietro al tre tarì; egli non ne aveva bisogno. Monsignore il vescovo, nella visita pastorale, gli trova il breviario coperto di [...]
[...] , quantunque egli non sia mai stato molto cortese con me. Aveva l'abitudine del metodo scientifico, dell’osservazione diretta, aveva sotto gli occhi [...]
[...] che fa comodo a me. Uno 188 dei personaggi, della Fedora, per esempio, ha un segreto, e se lo lasciassi dire, cioè se egli dovesse parlare [...]
[...] , egli ha perfino perduto la sua tenue di gentiluomo, e lo Zola gli ha dato una bella lezione con quell’articolo intitolato: M. le Comte. Però [...]
[...] le smentite ricevute dai fatti nella sua lunga carriera di critico causeur: « Et moi aussi, je l'aime (la letteratura, egli dice) cette reine [...]
[...] tomba, a lui tornerà (la sua vita, che egli tutta sua verità dire debba e lui secondo le sue azioni giudicato venga. Quando quegli siede che deve [...]
[...] santo Cristo fu appeso. Poi mostra egli le cicatrici, ch'egli ricevette nella (umanità ch’egli per amore di questo genere umano sopportò. » Mi [...]
[...] grati di aver soggiunto: che dove questo, per caso, si potesse provare, egli non crederebbe che nè la gloria di Dante nè quella della [...]
[...] titoli, aggiunge: « Or dunque per congiungersi a lei ecco egli è qui; per congiungersi a lei, ecco le parla. Ma intanto io non ho ancora slacciato [...]
[...] ingegno — il Bonghi — scriveva a proposito del nuovo romanzo del Verga, Il marito d’Elena. Che può importarci, ha egli detto, di cotesti vostri [...]
[...] d'industria, avrebbe debellato in modo assoluto il sistema della trazione a vapore e a cavalli, e avrebbe fatta la fortuna di lui. Così, egli rubava al sonno [...]
[...] per sbrigare le faccende del suo ufficio. Invece, egli rimaneva all'officina dodici ore al giorno, occupato sempre in nuovi tentativi ed in [...]
[...] qui e «non permetto che balla», signorina. — Oh! non importa: ò già ballato tanto! 8 Egli credette di vedere, nella ingenuità di quella risposta [...]
[...] neri, la sua grazia infantile, la sua ingenua civetteria, l'avevano innamorato. Egli aveva trovato, anche, una grande, affettuosa cordialità nella [...]
[...] egli aveva previste, in quella misura e con quella continuità che bastavano a dargli il benessere dello spirito e del cuore. Nella sua officina, nel [...]
[...] suo grande laboratorio, egli passava l'intera giornata, dimenticandovisi. Rincasando, alle sette, trovava sua moglie a riceverlo e la tavola [...]
[...] , egli si era convinto una volta di più, che le apparenze ingannano: tante e tante volte, riescono delle ottime e saggie mogli, le fanciulle che [...]
[...] escono da famiglie illibate, si sbrigliano non appena ànno marito e diventano donne corrotte e senza senso morale. Egli era andato contro un pregiudizio [...]
[...] onestamente. Egli l'aveva calmata con buone parole e con molte carezze, ma aveva dovuto giurarle che, d'ora innanzi, col Galli tratterebbe appena [...]
[...] che gli avesse dette parole calde d'amore, nè che avesse mai trovate per lui espressioni tenere o appassionate (che egli, del resto, non conosceva [...]
[...] James. Quel giorno, dunque, egli attendeva il banchiere. Era arrivato due giorni prima e lo aveva preavvisato, con un biglietto molto cortese, della [...]
[...] . Adelina, vedendolo uscire, quel mattino, più di buon'ora, glie ne chiese il perché. Ma egli lo tacque. Voleva, con una improvvisata, rivelare a sua [...]
[...] egli, lavorando di compasso, o prendendo degli appunti, o risolvendo intricati problemi di cifre, pensava. Pensava al passato e all'avvenire. Al [...]
[...] qui. In quella casa egli aveva conosciuto poco appresso la fanciulla bionda che lo aveva innamorato, che era divenuta la compagna buona e cara [...]
[...] , aveva trovato, impensatamente, un nuovo scopo, oltre quello del lavoro, al quale egli aveva creduto di doverla unicamente dedicare. Uno scopo alto e [...]
[...] intensa, come è più umanamente compensatrice!... Ed egli, Giacomo, la possedeva, dunque, questa creatura cara. Oggi, ritornando alla sua casetta, le [...]
[...] , soltanto, in cui si fosse trattato di piangere; allora avrebbe preferita sua madre. Egli era ben certo che, quella sera, non sarebbe uscito a passeggio [...]
[...] invidia, senza desiderio. Sarebbe andata da chi voleva: egli avrebbe pensato soltanto a riempirle il borsellino. E la casa? Lei ricamava per lunghe ore [...]
[...] che andava a scoprire per pochi soldi chissà come e chissà dove. Ogni tanto egli trovava qualcosa di nuovo, — — Oh? Che? Come ài fatto? — E lei [...]
[...] cerca di lei. Giacomo lesse: «Baron Oscar Dumenville, chevalier, de la Légion d'honneur». Lui! Erano passate molte ore, dunque, senza che egli se ne [...]
[...] poltroncine ch'erano nell'angolo, al lato opposto alla porta, egli osservò il suo visitatore. Era un giovanotto sui trentacinque anni, elegantissimo [...]
[...] era noto che egli parlava perfettamente l'inglese. La cordialità del saluto, della stretta di mano, dell'intonazione con cui aveva pronunciate le [...]
[...] quella così intensa attività di pensiero e di sogni che gli aveva perfino impedito di sentire gli stimoli dell'appetito, egli era giunto alla più [...]
[...] come di sorpresa e di paura. Bambina! Aveva veduto un estraneo, ed sera fuggita! E, mentre egli levava lo sguardo, vide il barone alzarsi di scatto [...]
[...] francese, e strozzarlo. Ma si dominò. Bisognava dissipare l'equivoco. E, con prudenza: — Scusate, barone, non vi siete sbagliato per caso? — egli [...]
[...] cappello che aveva posato sul divano. Nel curvarsi, egli intravvide il ritratto di Adelina mezzo nascosto tra le pieghe del drappeggio. Si [...]
[...] goccia sulla faccia. Poi, gli aveva messa sotto le narici una boccettina di sali che egli teneva appesa insieme con una miriade di ninnoli ad una [...]
[...] ? Non si risolveva alla fin fine in un bene per Burton? Egli era stato sino allora la vittima incosciente di un obbrobrio ignominioso: e il caso gli [...]
[...] !... Ci fu un momento, persino, nel quale egli pensò se non sarebbe meglio fuggirsene, piantando là lo svenuto: correre all'Hôtel, rifar le valigie e [...]
[...] prendere il primo treno di Francia. Perchè in più bizzarra e fastidiosa situazione non si era forse mai trovato un uomo. Egli si vedeva dinanzi un [...]
[...] d'amministrazione della nostra società. Ora andrò da lui. Egli avvertirà la zia di mia moglie, perchè se la prenda in casa. Poi verrà avviato il regolare [...]
[...] . Era dunque maestra nell'arte di dissimulare! Ma perdio! ma perdio! Il modello delle mogli era la cliente di una mezzana! E se egli avesse invocata [...]
[...] vivaci colori, in una foggia nuova tanto elegante. Nello sceglierla, egli non si era preoccupato della qualità della stoffa, o della bontà della [...]
[...] . Egli domandava il prezzo, soltanto, affrettato. E la ragazza vantava i meriti dell'una e dell'altra, e tentava fargli acquistare quella di prezzo [...]
[...] colle stesse armi, ma sorretto, lui, dalla certezza che nella lotta egli avrebbe la vittoria finale, completa, terribile. Ora, superato il primo [...]
[...] ò detto: se tu fossi entrata, ti avrai presentata al barone. Una simpaticissima persona. Egli era intento a parlare quando tu sei venuta. Udì, come [...]
[...] una bella figura! Egli si sarà chiesto che borghesuccia scipita ò sposato quaggiù.... 30 Ah!... Adelina diede un grande respiro. Era salva, per [...]
[...] ci rimaneva delle ore, con un libro in mano, o col ricamo, o senza far nulla, a guardarlo lavorare, sorridendogli? Egli conosceva dunque la vita di [...]
[...] contegno, egli aveva creduto di trovare la conferma della rivelazione orribile e strana. Sì, è vero. Ma, via, ricapitolando i fatti, cercando di esaminare [...]
[...] bizzarra e così nuova per lui, egli si persuadeva dell'assurdità dei suoi dubbi e delle sue paure. Tutto quanto aveva udito ieri da Dumenville, gli [...]
[...] paura, più, non era 40 dubbio: era soltanto la smania di toccare con mano, quanto più presto possibile, ciò che egli vedeva già come certo. Bisognava [...]
[...] , da principio; la sua sfrontata sicurezza, dopo, quando egli l'aveva rassicurata colle sue bugie? Che sciocco! Oh! come aveva fatto bene di [...]
[...] ritratto, adesso, pregustando la gioia del vendicarsi, un unico e solo sentimento egli provava: quello della curiosità. Come mai sua moglie era [...]
[...] inevitabile e fatale, di un passato che egli, sposando Adelina, non aveva indagato e non si era curato o non gli sarebbe stato possibile di conoscere [...]
[...] particolari, una curiosità che era ben sicuro di poter soddisfare col tempo, e in un tempo brevissimo, egli chiese: — Dunque? Lei m'à parlato della [...]
[...] segreto di un'abbiezione che egli avrebbe creduta, sino al giorno innanzi, al di là delle umane degradazioni? Possibile? Possibile che Adelina si desse [...]
[...] seguitava a ringraziarlo, inchinandosi. Egli infilò la porta e scese le scale a precipizio. Quando fu di nuovo nella carrozza che lo riportava alla [...]
[...] suoi futuri doveri. Ma molti anni sono passati senza che l'Orlandi si sia deciso a realizzare il sogno della zia. Egoista e calcolatore, egli non à [...]
[...] foga del ballo, si sbottona; allora egli interrompe la danza e se lo riallaccia non senza fatica. Anche i polsini, qualche volta, sono staccati [...]
[...] tutta la fila. Oppure, sempre alla queue: Il signor Anselmo adocchia di sopra alla spalla del ballerino che gli sta dinanzi, la camelia che egli tiene [...]
[...] , voltando le spalle al ricco partito! Tu, Bianca, che ti diletti come me, qualche volta, di psicologia, spiegami. Egli è che ò dei gusti [...]
[...] di cui James è direttore. Ed egli mi à conosciuta ad una di quelle festine delle quali ti ò parlato. Come e perchè si sia innamorato di me, non lo [...]
[...] presunzione, la mia. Ebbene no. Tanto, io non vi dò importanza, sai? Dò importanza al fatto che egli mi sposa, ma al perchè mi sposa.... No, adesso stavo [...]
[...] . E siccome le poche ore che sto con lui, io sono cortese, docile, affettuosa, egli è contentissimo di me, e mi ama ogni giorno di più [...]
[...] solo ci decidiamo ad aprire lo sportello, quando udiamo dei passi di persone che vengono verso di noi. E allora soltanto, egli mi susurra: — Non [...]
[...] conquistarla: nessun eroismo e nessuna bassezza. Perchè di sì. Eccomi! Ma egli ricominciò a parlare. — Perchè, Dély?... Vi amo.... con tanto [...]
[...] avete l'onestà di prevenirmene. Egli cadde ai miei ginocchi. — No, ti giuro. Non l'amo più. Amo te, te sola, te lo giuro, Dély, te lo giuro; e ò il [...]
[...] egli le deve voler bene, per rispetto al passato. Gli ò detto che voglio bene a mio marito. Che gli devo voler bene, perchè mi à tratto dal nulla. E [...]
[...] : — Signora Jeanne, — da quando invece mi chiama: Signora Dély. — Dély, il bel vezzeggiativo che egli à creato per me. C'è un tremito nella sua voce [...]
[...] . — Bastava che tu mi scrivessi, — egli mi disse. — Cattivo! Desideravo di abbracciarti! — gli ò risposto. Come vedi, Bianca mia, la necessità [...]
[...] tenersi con sè Eugenio. Egli anderà due o tre volte a trovarla, durante il settembre e l'ottobre. Non di più, me lo à promesso. Rimangono qui sino a [...]
[...] impedirà qualunque concessione, qualunque dimenticanza, qualunque debolezza. Egli è partito, stamane, dicendomi che non ci vedremo mai più. E terrà la [...]
[...] ferocia d'impedirvelo! E uscì. 81 Come dirti che avvenne poi, tra me e Eugenio? Non so, non ricordo più nulla. Ma egli è partito stamane, chiedendomi [...]
[...] quella donna verso la quale, nella sua onestà, aveva — egli dice — assunti obblighi e doveri sacrosanti per tutta la vita, a cui era venuto meno non [...]
[...] calpestata la nostra onestà, per lo stesso uomo. Ma essa c'era prima di me. Io lo sapevo: egli me ne aveva avvertita. — «Dovrò farvi del male!» — E [...]
[...] una natura, Adelina, per la quale non puoi acconciarti ad una vita troppo tranquilla, e sedentaria — egli mi disse. — Ài bisogno di moto, di aria [...]
[...] questo che ti scrivo. No. Sono l'amante del marchese di Centomonti, perchè.... egli lo à voluto. Tra lui e mio marito, preferisco mio marito. E [...]
[...] questo spiega come James non abbia mai sospettato e non sospetti neppur ora, anzi, ora meno che mai, della mia fedeltà; non è possibile egli dubiti [...]
[...] ! — completo io, ridendo. Quando egli è da me, non mi preoccupo molto di lui. Faccio quello che ò da fare, giro per la casa, magari discinta, come mi [...]
[...] mezzo più nulla s'era saputo di lui. Neppur gli amici più intimi sapevano quale angolo nascosto egli avesse scelto — chissà per quale recondito scopo [...]
[...] lunghissima peregrinazione nell'Asia minore, nell'Indostan e nel Continente nero. Egli è sbarcato qui or fanno tre giorni, e scese all'Hôtel Vesuve. Ma [...]
[...] , ispirato dalla pietà, quello fatto ad Eugenio. Era un convincimento saldo e profondo. Egli, di lassù, non dovrebbe 91 ringraziarla di mantenere il [...]
[...] egli conosceva le eccentricità di codesti uomini del nord, e non se ne stupì. Abbassò ancora la voce, dando un tono di mistero alle sue parole, e [...]
[...] sua. Non aveva egli — senza riflettere alle conseguenze — detto a sua moglie: «Siamo ricchi»? Non le aveva inventato che un lucroso affare era stato [...]
[...] Bianchi e le disse: — Sentite, o mi fate avere la Biondina, oggi, senza indugio, o non concluderemo nulla tra noi. Egli capiva bene che il minacciare [...]
[...] Bianchi facesse recapitare subito alla Biondina un biglietto che lui stesso scriverebbe. — Vogliamo scommettere, cara signora, — egli le disse [...]
[...] involontariamente, dopo il suo incontro nello studio di lui, di James, nell'officina, egli avesse rivelata la cosa al marito; supponesse pure [...]
[...] , soltanto, che Oscar si valesse di questo mezzo per rivederla, egli che l'aveva tanto e tanto pregata di un nuovo abboccamento; Adelina, poichè sapeva [...]
[...] soffitto, illuminata da due piccole finestre che guardavano sull'ortaglia vasta e verdeggiante che egli prima aveva attraversata. Tra il mobilio [...]
[...] letto era così soffice e le molle tanto flessibili, che egli ne ebbe un sobbalzo; e si trovò ritto in piedi, quasi spaurito, indignandosi [...]
[...] , imbambolati, colla febbre che gli martellava nei polsi e alle tempie, nell'ansia di quella terribile attesa. Verrebbe, Adelina? Sì, egli n'era, quasi [...]
[...] ! Nell'ultimo abboccamento con sua moglie, egli stesso, inventando quella improvvisa fortuna di denaro, aveva compromessa la riuscita del suo disegno [...]
[...] trovar modo di frenarsi in quel colloquio con Adelina, egli aveva sentito il bisogno di crearsi una specie di sovraeccitazione: e, come antidoto [...]
[...] all'esulcerazione dell'animo, non aveva trovato di meglio che di darsi in balìa ad una allegria artificiosa: egli aveva fatto come il solitario [...]
[...] , non si accorgesse dell'orgasmo, della sovraeccitazione di lui: ed egli, occupato ad ascoltarla, a risponderle, e secondarla, potesse riuscire [...]
[...] Adelina. Egli non provava che l'ansia dell'attesa, tanto più forte — forse — quando si à la certezza che chi si attende verrà. James aspettava [...]
[...] caso era il suo! Egli, domani, oggi stesso, potrebbe ripresentarsi in pubblico, senza paura di sorprendere un sorriso di scherno, di far cessare [...]
[...] lei? E allora, poichè sapeva chi era, perchè non era venuto egli stesso, in casa sua? Non aveva osato, forse? Non era sicuro, forse, di averla [...]
[...] cui ricorreva per rivederla, egli che si era così entusiasmato di lei, che aveva tanto pregato, tanto supplicato per ottenere un nuovo colloquio [...]
[...] riconosciuta: e fosse pure in balìa di lui! E dato che egli fosse l'ultimo dei miserabili, e avesse rivelata la cosa a tutti, a suo marito anche; ebbene [...]
[...] l'avesse risvegliata da un assopimento di morte. 101 Egli attese ancora, poi ripetè — Parla! Adelina si sollevò un poco sui gomiti, scostò le dita [...]
[...] . — Parla! — ripetè James, violento questa volta. Essa susurrò: — Ammazzami, finiamola. Ed egli, calmo di nuovo: — Sì, forse. Ma poi. Prima devi [...]
[...] esce di qui! — disse James. E come Adelina giunta alla porta, accennava a girar la chiave e ad aprire, egli le fu sopra, d'un salto, la ripigliò [...]
[...] desiderata con tutte le forze dell'anima. L'odiava quest'uomo, che non aveva veduto, allora che non le sarebbe importato nulla che egli vedesse, nei [...]
[...] , egli sedette, quasi, sul tavolo, tranquillamente. Ma il movimento di lui spaventò Adelina, che credette giunta la fine. E riprese subito [...]
[...] vizio, per corruzione dell'anima, per assenza di senso morale. Egli mosse verso di lei, adagio, coll'arma in pugno. Adelina ebbe un sussulto [...]
[...] , chè qualche cosa di utile ci si apprendeva sempre, per dar la benedizione, uno che speculasse sugli affari di campagna. 4 Benedetto dio! egli non [...]
[...] . Abbiate pazienza! Sì, avevano pazienza! per forza dovevano averla! Poichè egli era tutt’uno 7 col giudice e col capitan d’armi, e il re Bomba gli [...]
[...] dava del ladro al Governo il quale non rilascia gratis la roba dei beneficii a chi tocca. Su questa storia del Governo egli aveva dovuto inghiottir [...]
[...] col Reverendo non si può litigare, chè lui sa la legge! 13 Se la sapeva! Quand’erano davanti al giudice, coll’avvocato, egli chiudeva la bocca [...]
[...] avevano fatto togliere la messa e la confessione. Ebbene? E poi? Egli non aveva bisogno del vescovo nè di nessuno. Egli aveva il fatto suo ed era [...]
[...] rispettato come quelli che in paese portano la battuta; egli era di casa della baronessa, e più facevano del chiasso intorno a lui, peggio era lo [...]
[...] acchiappato la malaria. Egli non voleva dir nulla, che gli tornava la febbre soltanto a parlarne, e il medico veniva mattina e sera, e si prese [...]
[...] . Egli preferiva i maiali. E come vide la porcellina di comare Santa, stesa tranquillamente col muso nel brago, di contro all’uscio, gli gittò al [...]
[...] massaro Vito. – Se avessi ancora la mula baia, spazzerei la strada colle mie mani. Anche qui c’entrava don Licciu Papa. Egli era venuto a pignorare la [...]
[...] ci aveva anche lui delle finestre e delle tegole sul tetto di curatolo Arcangelo, e giacchè il Reverendo voleva fabbricarsi la cucina, egli aveva [...]
[...] cipolle, egli si era voltato a guardarla per l’ultima volta con quella faccia, finchè non la vide più, chè dal mare non torna nessuno, e non se ne [...]
[...] seppe più nulla. – Voi lo sapete dove egli sia adesso, Madre Addolorata! – biascicava la vedova del vivo inginocchiata sulle calcagna, pregando pel [...]
[...] dici! – Egli non sapeva che la Venera s’era incapricciata di mastro Cola quando l’aveva visto a fare il ladro del Mistero colla barba di pelle [...]
[...] . – La donna aveva detto all’altro: – Guardatevi di compare Nanni. Egli ci ha in testa qualche cosa, al modo come mi guarda, e come fruga per la casa [...]
[...] intendere che si sentiva meglio davvero, con quel cotone miracoloso sullo stomaco. Egli accennava di sì col capo, con quel sorriso tanto triste dei [...]
[...] d’autunno, come ripassavano le anitre, egli si metteva il fazzoletto in testa, e non si faceva più vedere sull’uscio che ogni due giorni; tanto [...]
[...] perchè gli erano diventati gli occhi smorti e a fior di testa. Egli diceva sempre prima di morire: – Non temete, che pei miei figli il padrone ci [...]
[...] femmine! Ma i maschi morivano appunto quando erano grandi, nell’età di guadagnarsi il pane. Oramai egli lo sapeva; e come le febbri vincevano il ragazzo [...]
[...] martellava sulla testa nuda, giallo come lo zafferano. Egli non prendeva più nè solfato, nè medicine, nè pigliava le febbri. Cento volte l’avevano [...]
[...] gente, ed egli correva loro dietro per delle miglia, gridando, uuh! uuh! finchè gli buttavano due centesimi. L’oste gli prendeva i centesimi e lo [...]
[...] dinanzi, gettandogli contro la faccia il fumo e lo strepito, egli si dava a corrergli dietro, colle braccia in aria, urlando in tuono di collera e di [...]
[...] sputava contro il fatto suo scrollando il capo, davanti alla tettoia deserta e ai boccali vuoti. Prima gli affari andavano così bene che egli aveva [...]
[...] prossimo suo come un coccodrillo! – Ma non era vero che ci avesse fatto il callo, perchè quando gli era morta comare Santa, ed era la terza, egli [...]
[...] per confortarla. Siamo rovinati tutti e due. Egli s’era messo a sedere sui sassi, accanto alla vedova, colla figliuoletta fra le ginocchia, e [...]
[...] terra, e che gli si camminasse sulla pancia. – Invece egli era un omiciattolo, diceva il lettighiere, che non gli avreste dato un baiocco, a [...]
[...] col berretto in mano. Nè per questo egli era montato in superbia, adesso che tutte le eccellenze del paese erano suoi debitori; e diceva che [...]
[...] eccellenza vuol dire povero diavolo e cattivo pagatore; ma egli portava ancora il berretto, soltanto lo portava di seta nera, era la sua sola grandezza [...]
[...] arrivava la vista, ed egli aveva la vista lunga – dappertutto, a destra e a sinistra, davanti e di dietro, nel monte e nella pianura. Più di cinquemila [...]
[...] . Egli non beveva vino, non fumava, non usava tabacco, e sì che del tabacco ne producevano i suoi orti lungo il fiume, colle foglie larghe ed alte [...]
[...] , col nerbo in mano, non ne perdeva d’occhio uno solo, e badava a ripetere: – Curviamoci, ragazzi! – Egli era tutto l’anno colle mani in tasca a [...]
[...] , 75 coll’affaticarsi dall’alba a sera, e andare in giro, sotto il sole e sotto la pioggia, col logorare i suoi stivali e le sue mule – egli solo [...]
[...] , borbottando: «Chi è minchione se ne stia a casa», – «la roba non è di chi l’ha, ma di chi la sa fare». Invece egli, dopo che ebbe fatta la sua roba, non [...]
[...] mancava il companatico. Egli non sapeva dir di no, e intascava ogni cosa. Tutt’al più per gentilezza rispondeva: – Così non va bene, comare Nena [...]
[...] , comare Nena? Comandate. – Se andassi a vendere gli asparagi verrei con voi, e si farebbe la strada insieme – disse la Rossa. E come egli [...]
[...] assestare le bisacce, che egli l’avrebbe portata sulle braccia, l’avrebbe portata, se si faceva la strada insieme. E guardava comare Nena negli occhi che [...]
[...] giugno, curvandosi ad onda pel venticello l’una sull’altra; e facevano i conti col marito, nel tempo che egli slacciava i calzeroni fradici, e [...]
[...] , colle mani penzoloni fra le cosce; e raccontava nel crocchio come si facesse a pescare le rane, che ci voleva una malizia del diavolo. Egli era [...]
[...] persuase a dir di sì, per amor del pane. – È stato per amor del pane, vi giuro! – diceva egli colle mani in croce, quando tornò a cercare comare [...]
[...] e malizioso di can volpino. Mentre lavavano i piatti o mettevano legna sotto il calderotto, egli inventava ogni monelleria per farla ridere, come [...]
[...] scodella sulle ginocchia, prima d’accingersi a mangiare, le diceva: – Che non avete visto mai grazia di Dio? Egli si lamentava sempre e di ogni cosa: che [...]
[...] grande e scura al pari di una chiesa, e non si udiva una mosca in quel sotterraneo, soli tutti e due, Brasi e Lucia, egli le mise un braccio al collo e [...]
[...] che si vuol bene. Se appena appena fosse arrivato a possedere 20 onze, egli metteva su una piccola bettola e prendeva moglie. Lui in cucina, e lei [...]
[...] mezzogiorno sgattaiolavano in furia chi di qua e chi di là, ed egli se ne andava a casa, come se ci avesse sempre pronto il desinare anche lui. – Che [...]
[...] come se gli leggesse in faccia il parricidio. Allora egli fuggì via colle mani nei capelli. Ma il confessore che gli consigliava di offrire a Dio [...]
[...] libertà! – Te’! tu pure! – Al reverendo che predicava l’inferno per chi rubava il pane. Egli tornava dal dir messa, coll’ostia consacrata nel [...]
[...] colpo di scure colle due mani, quasi avesse dovuto abbattere un rovere di cinquant’anni – e tremava come una foglia. – Un altro gridò: – Bah! egli [...]
[...] primo urto gli rovesciarono l’uscio addosso. Egli si afferrava alle gambe che lo calpestavano. Non gridava più. Sua madre s’era rifugiata nel [...]
[...] . L’altro fratello non vide niente; non vedeva altro che nero e rosso. Lo calpestavano, gli macinavano le ossa a colpi di tacchi ferrati; egli aveva [...]
[...] come un padre. La mattina, prima dell’alba, se non si levavano al suono della tromba, egli entrava nella chiesa a cavallo, sacramentando come 157 un [...]
[...] le tagliasse la faccia, all’uscire dal carcere, egli ripeteva: – Sta tranquilla che non ne esce più. – Ormai nessuno ci pensava; solamente qualche [...]
[...] tristamente: – Domani! sospirò. Egli chinò il capo senza rispondere. – Vi ricorderete sempre di questa ultima sera? Egli non rispose. – Io sì [...]
[...] fece un’esclamazione di meraviglia. Poi voleva che egli le indicasse le montagne di Licodia e la Piana di Catania, o il Biviere di Lentini dalle [...]
[...] sponde piatte. Egli le accennava da lontano, dietro le montagne azzurre, le linee larghe e melanconiche della pianura biancastra, le chine molli e [...]
[...] leggenda, mentre egli li accennava ad uno ad uno. Colà la Malaria; su quel versante dell’Etna il paesetto dove la libertà irruppe come una vendetta [...]
[...] . Arrivederci! – Quando? – Non lo so. Ma non addio. Ed egli la vide porgere le labbra all’uomo che era venuto ad incontrarla 166 nella barchetta. E nella [...]
[...] i campi. Aspettatemi. Non vi fate scorgere, o sono perduta». Era d’autunno ancora, ma pioveva e tirava vento come d’inverno. Egli nascosto dietro [...]
[...] lontano, lontano, in mezzo a quelle montagne misteriose di cui egli le aveva parlato, che a lei sembrava di conoscere. Per sempre! Per sempre [...]
[...] solitari alla cui ombra ella aveva tante volte ascoltato le storie che egli le narrava, che stormivate al loro passaggio, e avete visto passare tanta [...]
[...] sfuggisse l’altro. Al momento di lasciarlo pianse tutte le sue lagrime che egli bevve avidamente; ma partì. Chissà quante volte si rammentano [...]
[...] rivedevano nella vertigine del carnevale. Egli era andato alla festa per veder lei, coll’anima stanca e il cuore serrato d’angoscia. Ella era là difatti [...]
[...] l’indomani col primo treno, ed egli la lasciava partire. L’aveva vista allontanarsi pel viale deserto, e rimaneva là, colla fronte contro le stecche di [...]
[...] scritto a gran lettere di carbone i loro nomi oscuri. Egli pensava che anch’essa era passata di là il mattino, e aveva visto quei nomi. Lontano [...]
[...] lontano, molto tempo dopo, nella immensa città nebbiosa e triste, egli si ricordava ancora qualche volta di quei due nomi umili e sconosciuti, in [...]
[...] mestizia di quelle memorie, egli ripensava agli umili attori degli umili drammi con un’aspirazione vaga e incosciente di pace e d’obblio, a quella data [...]
[...] manifestato questo dubbio; ed egli mi promise che avrebbe rivisitata Londra. Sapendolo di ritorno, io lo pregai di comunicarmi le sue impressioni nette [...]
[...] e schiette. Ed egli mi scrisse la seguente lettera: «Firenze, 30 maggio 1876. »Gentilissima Signora, »Ella mi scrive che è ora tornata da [...]
[...] proprietario del Pungolo di descrivere le mie impressioni nel suo giornale; e devo dire che egli mi diede ampia libertà, non esimendosi da [...]
[...] centrale si diramano a destra altri scalini, ed io seguivo sempre la guida. Scesi o piuttosto scivolai. Egli fermandosi ad una apertura fece «Ecco [...]
[...] tantino prepotente. Fatto sta che egli fu troppo equo per un paese, ove la camorra domina. Ebbe l'assurda pretesa che, avendo fatto imbiancare tutte [...]
[...] . Parlando della Sezione di Porto egli scrive: «In queste locande spesso un solo letto si affitta, a parte, a due e tre individui, e nello stesso [...]
[...] letto si trova una famiglia intera.» Egli, sempre nella Sezione di Porto, in 105 locande trovò 188 stanze e 2793 letti. Questo calcolo darebbe in [...]
[...] altro paese, egli non permetteva mai che il suo debito verso la casa ne la impedisse: dimostrando sempre che quelle inumane megere trafficatrici si [...]
[...] erano già lucrato il cento per cento sulle loro clienti; ed egli non permetteva mai che la Polizia registrasse per forza una ragazza, la quale [...]
[...] : «Che volete! il libretto ci spoetizza.» Povera poesia! Egli mi disse un giorno: «Spesso, e in passato ancora più d'adesso, giovani del basso popolo [...]
[...] una selva di difficoltà, che egli divide in subbiettive e in obbiettive; e fra le obbiettive ne addita una principalissima, quella derivata dalla [...]
[...] – che egli crede non giustificata, quando anche fosse provveduto che la malattia ne viene diminuita, a causa dei mali morali che si legalizzano e [...]
[...] uomo che vivesse colla propria moglie, e alcuni avevano cambiato compagna due o tre volte dopo la loro entrata. E questi e altri fatti analoghi egli [...]
[...] prescritto dall'Art. 32.» Ora ecco l'Art 32: «Nel caso che ad un inferiore venisse inflitto un castigo che fosse da lui riputato ingiusto, egli [...]
[...] superiore, salutandolo egli solo colla mano; si arresta e mette di fronte all'occorrenza, secondo le norme suindicate, e quando incontri o passi in [...]
[...] deputato Abignente nel 1874 sulla chiusura della scuola dei Sordo-muti. Egli prese la parola sul capitolo XXXIII del bilancio per la Pubblica [...]
[...] Poveri. Egli mostrò che il Ministro, per non romper fede alla regola dell'economia fino all'osso, toglieva dal bilancio la somma di 17,772 lire, quasi [...]
[...] dell'Interno, dall'onorevole Lanza radiata nel 1870, passò nel bilancio dell'Istruzione Pubblica. Egli però difese il Ministero della Pubblica Istruzione [...]
[...] tornata, il Bonghi pronunciò nuovo discorso forbito, eloquente e concludente. Egli qualificò la condotta del Ministro come violenta e fiacca. E fu tale [...]
[...] affollarono intorno al Garibaldi narrando tali istorie di sofferenze, di sevizie, che egli pianse e con lui molti prodi, non usi ad intenerirsi per [...]
[...] accanto ad ogni Brefotrofio «come vivaio delle balie per il servizio del baliatico interno (di cui anche egli deplora l'esistenza), e come Istituto [...]
[...] menati in una vita più conforme alla civiltà dei tempi.» Egli confinò le oblate all'ultimo piano, forse per facilitar loro la contemplazione dei cieli [...]
[...] contenevano che 2669 persone, incluse 487 pigionanti, che il 22 % fu speso in amministrazione e culto, senza le somme legate per messe. Egli ci [...]
[...] lodato il rigore della consegna. Si capiva facilmente che egli guadagnava tempo per lasciar preparare per la visita. Finalmente ci accompagnò nel [...]
[...] pensatore. Ma poi s'avvide che egli aveva ragione, e le nuove leggi dei poveri ne sono il benefico risultato CAPITOLO SETTIMO. Istituti ospitalieri [...]
[...] affermava che il costo dell'amministrazione ascese al 57 per cento. Egli nel suo capitolo sugl'Istituti ospitalieri espone molte utili osservazioni, e [...]
[...] altrove ci sieno letti vuoti. Egli propone il rimedio di una unificazione legislativa con decentramento amministrativo, e questa proposizione, come [...]
[...] , in cui egli alloggiava, sufficientemente benestante, una delle figlie faceva tutti gli affari di casa, ragazza esemplare; l'altra bazzicava in chiesa [...]
[...] Lord Brougham dice, «che a nessuno deve esser permesso di far legati che possano danneggiare la società.» Egli concederebbe la massima autorità [...]
[...] degli uomini buoni e grandi di tutti i tempi all'usura. Il grande Alighieri, egli scrive, ch'è l'osservatore più acuto ed in uno il giudice più [...]
[...] fratelli che straziano il bel paese, dalle virtù o dalle colpe di coloro che potevano appellarsi alla violenta ragione della spada, egli discende [...]
[...] turbe d'oppressi passano dinanzi al suo sguardo, ed egli le raccoglie sotto le grandi ali della sua poesia per eternarne la memoria, i dolori e le [...]
[...] generazioni, anche in mezzo ad errori che nemmeno oggidì sono dimenticati, egli sembra mirare al grande problema della ricchezza sociale. Così l'usura [...]
[...] , in quell'epoca stessa di onnipotente sovranità religiosa, è per lui ben più che una colpa denunciata dalla Teologia; egli la combatte siccome [...]
[...] dissolutrice dei vincoli fraterni che dovrebbero tenere congiunti tutti gli uomini; egli disprezza con quest'intendimento la gente nuova e i súbiti [...]
[...] nell'avvenire, egli sembra detestarla siccome una forma di civile tirannia, più terribile forse d'ogni altra, perch'essa snerva e demoralizza le vittime [...]
[...] danaro. Dante si arresta egli pure davanti a questa colpa del suo secolo; ed accettando, come tutti i suoi contemporanei, la preponderanza della [...]
[...] di pignorare rendite e gravare l'opera di obbligazioni. «Aggiunse, che mentre l'Amministrazione versava in grave sperequazione economica, egli avea [...]
[...] efficienza economica e morale dello Stabilimento, egli avrebbe adottato uno stretto rigore di giustizia e di amministrazione per raggiungere il pareggio [...]
[...] riforma, per Achille Lazzaro, benchè non consentiamo con lui in tutte le sue proposte, volendo egli escludere le infermiere dalle sale degli uomini [...]
[...] la sofferenza in sè. Egli poi mostrasi troppo generoso verso le oblate, che noi vorremmo immediatamente riunite in un solo e ben appartato [...]
[...] Sezioni. Per mezzo di una circolare indirizzata dal Questore della città di Napoli ai 12 Ispettori di Pubblica Sicurezza delle Sezioni, egli ottenne [...]
[...] Napoli, sulle norme di quella istituita dal Governo inglese nel 1843. Egli pertanto ignora che l'Inghilterra, in virtù della Legge sulla pubblica [...]
[...] , perchè egli ci dà agio di confrontare le varie istituzioni e i varii sistemi in Italia e altrove; e i suoi suggerimenti procedono tutti in compagnia [...]
[...] Calabresi e gli Abruzzesi, di cui egli parlava, nell'atto di lavorare quell'infelice e malsana terra. A questo libro andrebbe bene aggiunto il capitolo [...]
[...] finora non ebbe altrettanta fortuna; ma egli ha adoperato lo stesso sistema. Nei suoi romanzi avete i fatti e la storia della camorra, del lavoro [...]
[...] perpetrati e dal vizio propagati nelle carceri, delle cause, effetti e costumi della prostituzione. Egli non cade mai nel difetto, prevalente tra gli [...]
[...] egli ha scritto la verità, null'altro che la verità, ma non tutta la verità! – I libri inglesi che cito, Poor laws in Foreign Countries – Fourth [...]
[...] questione dell'insegnamento professionale d'arti e mestieri, aggiungendo che, se egli riuscirà a risolvere una parte sola del problema [...]
[...] Napoli nel breve corso di sei anni. Quando egli si accinse all'opera, trovò che malgrado dell'enorme numero di Stabilimenti di beneficenza nella [...]
[...] città e nella Provincia la città era infestata da 13 mila accattoni. Egli mosse dal principio che la Questura deve arrestare i mendicanti, i [...]
[...] che nè lo Stato, nè la Provincia, nè il Municipio ci pensavano, egli e i signori che gratuitamente hanno prestata l'opera loro, fondarono un [...]
[...] delizia, confrontati alle loro abituali dimore. Egli descriveva le celle che visitava, piccole, oscure, senz'aria e senza scolo, tombe di viventi [...]
[...] movimento, asseverando che invece di accarezzare i Reggimenti di linea del Diavolo (così egli umoristicamente chiamava i condannati) sarebbe meglio [...]
[...] pareva non scevro di esagerazione il Carlyle, sebbene egli fosse lo scrittore idolatrato dalla gioventù d'allora; ma quando io visitava le [...]
[...] orrore, cosicchè ritornato alla società, 70 o per vera penitenza, o per paura delle conseguenze del male, egli non abbia a ricommetterlo. Ma per [...]
[...] separare specialmente i camorristi, egli non può riuscire anche per la natura dei locali a separare gl'innocenti dai colpevoli. Lavoro [...]
[...] d'Iddio. Egli è evidente adunque che per l'amministrazione delle carceri si elessero le più probe e intelligenti e pazienti e benevole persone [...]
[...] ! Appena entrato in carcere, egli è ricevuto dal Direttore, condotto in una cella netta ed ariosa; cambia i cenci in abiti di lana, se d'inverno, di [...]
[...] . E allora egli ha, oltre del pane e della minestra, una pietanza di carne bovina od ovina due volte la settimana, e negli altri giorni di verdura [...]
[...] mercede disponibile; e con questi due decimi egli può comperarsi un sopravitto di sua elezione a prezzi combinati fra l'Impresa e la Direzione, le cui [...]
[...] ammonizioni e delle persuasioni. Egli vanta il proprio delitto e sospira il giorno, in cui potrà tornare a commetterne un altro. Or bene, l'ho trovato in [...]
[...] , c'è nello stesso carcere un giovane condannato per mancato omicidio. Un giornalista insultò suo padre; egli lo pregò di desistere; quegli [...]
[...] egli ebbe tutte le noie, le fatiche e le lotte, mentre i suoi successori ne raccolsero la lode, ispirò quella riforma. Egli, tornato al potere, ordinò [...]
[...] e organizzò quel vasto sistema di Governo locale che dipende dall'istituzione, nuova per l'Inghilterra, chiamata il Local Government Board. Egli [...]
[...] legislazione sul pauperismo nei varii paesi d'Europa. Propose egli stesso i quesiti, pregando i suoi dipendenti di aggiungere osservazioni e [...]
[...] soccorso; non ha nessun interesse di negare il necessario o di dare il superfluo ed essendo il loro intento quello di diminuire il pauperismo, egli è [...]
[...] occuparsi di più di quattro casi alla volta, non regge la scusa della mancanza di tempo. Egli può osservare, scrutare, soccorrere, o proporre il 80 [...]
[...] presentava all'abitazione del questuante, questi lo respingeva dalla porta, dicendo: «Se veniva a far la spia, egli non avea bisogno della sua [...]
[...] quella della Scozia. Egli non si è contentato di aride liste di cifre. Viaggiò nei due paesi, visitando le scuole, interrogando, esaminando e [...]
[...] qualche dissidio: «Sono io il presidente della Commissione e non lui, e non permetterò mai che egli m'insulti apertamente senza insegnargli che le [...]
[...] tolgono all'impiegato quello sprone alla diligenza e all'economia che egli usa, quando sente che facendo prosperare gli affari altrui fa pure [...]
[...] scelta cade su uno, che ha visitato le carceri nel 1860, egli rimarrà maravigliato del miglioramento materiale, della pulizia, del vitto, della [...]
[...] immediatamente il lavoro preventivo. 96 Egli trova invenduti e invendibili i bastimenti, di cui il suo predecessore ottenne la condanna per voto della [...]
[...] , mi informai se il Medico condotto ha obbligo di visitare frequentemente questa Casa: mi fu risposto: «Avrebbe obbligo, ma il Direttore, medico egli [...]
[...] vende all'asta, e se resta invenduto, egli ne è responsabile. Ora, il povero non sa leggere: si ricorda della stagione, nella quale ha impegnato [...]
[...] armi del Mazzini miravano ad allontanare dall'Italia gli orrori d'una guerra civile. Egli, durante tutta la vita, aveva lottato contro lo straniero [...]
[...] , contro gli oppressori materiali della sua patria. Con la potenza del genio, con la ferrea volontà, col fascino della sua appassionata fede, egli [...]
[...] grand'uomo consolavasi che in Italia una guerra fra classe e classe fosse impossibile. Ma, la lotta finita, egli s'avvide della possibilità di questa [...]
[...] esistevano ai suoi tempi. Egli temeva che l'insana ferocia che privò i Comunisti francesi della ragione e del pudore (al punto di spingerli a lacerare [...]
[...] contagio negl'Italiani. 103 E la sola idea della cosa lo trafisse come mortal ferita. «Piuttosto la schiavitù d'un terzo sopra voi (egli prorompeva [...]
[...] ), che veder voi stessi invasi dal demonio di odio e di vendetta gli uni contro gli altri.» E per allontanare cotanto pericolo, egli raccolse tutte le [...]
[...] cosa sterile e men degna di lui. Sembrami invece che per ogni uomo, o donna, o bimbo, o bimba, strappato alla degradazione, al dolore, egli con [...]
[...] provvedimenti intende adottare l'onorevole Ministro della Pubblica Istruzione pel ristabilimento della scuola? E come egli intende di agire [...]
[...] consenta colla stessa facilità, non solo in quella parte di storia che mi pare egli volesse fare, allorquando diceva chiusa la scuola dal ministro [...]
[...] egli l'ha indirizzata. Ora, iscritta nel 1872 questa somma, pare che si cominciasse a studiare come la scuola dovesse essere riordinata. DI SAN [...]
[...] dubbio dell'onorevole Bertani. Non capisco, diceva egli, come ci siano pensioni governative, mentre l'Albergo dei Poveri è pure obbligato ad [...]
[...] pie, opere d'istruzione, di educazione, mette come condizione del concorso che egli presta una specie di riserva per potere o proporre, o concedere [...]
[...] l'onorevole Bertani, le pensioni, di cui egli parlava, hanno consumato il fondo del 1872; dappoi tutto rimase a carico dell'Albergo dei Poveri. È [...]
[...] quindi sciolto il suo dubbio. Dirò ancora una parola in risposta ad un'altra sua osservazione, o dubbio che si voglia chiamare. Ho sentito, disse egli [...]
[...] hanno dato all'Albergo dei Poveri (il che io mi augurerei) la rendita che l'onorevoli Bertani ha citato alla Camera. Egli è vero che l'Albergo dei [...]
[...] una specie di rimprovero che l'onorevole Bertani faceva, di avere molto ristretta la famiglia dei poveri. Essa, egli è vero, è stata ristretta, ma [...]
[...] infelici? «Non vi dico il grido di dolore delle sedici Provincie Napoletane,» esclamò l'onorevole Coppino nel giugno del 1876. 113 E non teme egli [...]
[...] che quel grido non si trasmuti nella interrogazione terribile di Jehova a Caino? Può rispondere il Governo riparatore come Caino? Egli stesso ci dice [...]
[...] portato là dentro la scuola stabilendo un contributo.» Egli dunque riconosce il diritto dei Sordo-muti alla scuola, che fu un dì fornita di tutto il [...]
[...] fanciulle piene di giovinezza rigogliosa, e agli uomini cominciò a pensare egli stesso, facendo passare in giro un bicchiere capace di un litro [...]
[...] , ricolmo di vino squisito. Quando gli ospiti ebbero bevuto e fu la volta del padrone di casa, egli col bicchiere alla mano, scoprendosi la testa [...]
[...] zio Peppe, sebbene fosse già al corrente degli amori del nobile Calarighes. — No, grazie al cielo, rispose egli, guardando Boella in un certo [...]
[...] un’arte insuperabile, inarrivabile. — Meritava il viaggio da Mamojada? domandò Pietro Barraca, come se fosse stato egli l’autore di tutto quello [...]
[...] . Ed egli, il buon frate, vescovo, guardava dall’alto della sua nicchia, tutto quel popolo prostrato dinanzi a lui, col suo eterno sguardo [...]
[...] mai la testa, serviva tutti, trovando per ognuno una buona parola, senza dimenticare di dare un’occhiata al frugalissimo desinare, che egli [...]
[...] nome, sposare la più ricca ereditiera del circondario, e finalmente aveva finto di lasciarsi vincere; ma ad un patto; che egli sarebbe tornato [...]
[...] mezza entravano in Tiana che era già immerso nel sonno; ma la casa di zio Peppe Lidone era aperta a tutte le ore. Egli, il buon patriarca, questa [...]
[...] festa. Zio Peppe Diego ne fece la descrizione di quarant’anni addietro, quando egli giovinetto di sangue bollente aveva vinto il palio col suo [...]
[...] ragazza onesta! — Ed egli? — Oh, lasciatemi stare, che li ha accolti come si doveva, ha risposto che non doveva prender consiglio da nessuno [...]
[...] , spiegando maestosi nel fondo verde oscuro delle querce di Ortobene. XXXI. Erano già passati alcuni mesi, dall’arrivo di don Zua a Nuoro. Egli s’era [...]
[...] tanti anni, quando viveva don Pantaleo. Non ci poteva essere dubbio; don Zua all’esame sarebbe riuscito il primo. Egli affrettava, col pensiero [...]
[...] anche delle lettere anonime, disse zio Taneddu, dove gli raccontavano tutti questi fatterelli. — Ed egli? — Egli non ci ha creduto, e non si è [...]
[...] neanche curato di venire ad accertarsene. — Che cosa gliene importa? aggiunse malignamente zio Salvatore; egli ha lasciato un buon fattore, per [...]
[...] affidate a mani estranee. Don Zua sorrise mestamente. Che gli importava più delle sue terre? non aveva egli perduto tutto, perdendo Boella? sarebbe [...]
[...] don Zua, credendo che egli avesse perduto la ragione, e si fece il segnale della croce. Zua capì il pensiero di lei. — Rassicurati, Margherita [...]
[...] aveva una sola, e perciò voleva che la festa fosse stata proprio di lusso. Egli, zio Marco, s’era incaricato di preparare i vini, e ne aveva [...]
[...] violenza il portone dietro a don Zua; ed egli con una bestemmia si pose in cammino, colla sola compagnia del suo fido fucile, e della violenta passione [...]
[...] insensibile a quelle bellezze fantastiche della natura! Egli, con l’occhio esercitato dell’uomo della campagna, in breve seppe scoprire un luogo [...]
[...] ; ed egli acceso un buon fuoco nella spelonca, per sgranchirsi le membra intirizzite, dopo aver bevuto abbondantemente dell’acquavite, oppresso dal [...]
[...] . Egli, vedendo inutili le sue preghiere ferventi, s’era votato corpo ed anima al diavolo, e nella foga della disperazione, la sua mente, correndo [...]
[...] senza che egli se ne fosse accorto, ravvivò il fuoco, e mangiò un poco delle provviste che gli aveva preparato Margherita. Il cielo si andava [...]
[...] ha indirizzato vi conosce molto bene; guardate, conoscete voi questo? e fece vedere alla vecchia una borsetta circolare che egli teneva appesa al [...]
[...] giuri che manterrà il segreto, e presentò a don Zua un rosario nero. Egli vi pose sopra la mano destra: — Lo giuro per la memoria della mia povera [...]
[...] signor rettore. Egli aveva una risposta per tutti, e la sua opera era, per ogni faccenda, immediata. Attorno a Boella vi erano tutte le amiche [...]
[...] da spose, perchè così era il costume (sas accumpanzadoras). Fuori attendeva già lo sposo con gli amici. Egli, secondo le prescrizioni del [...]
[...] dal capo quell’idea! Don Zua, quando fu solo, si buttò sul lettuccio e pianse. Una lotta terribile succedeva nel suo cuore. Fra poche ore egli [...]
[...] guardato dolcemente, che gli avevano detto mille cose divine, che gli avevano insegnato ad amare, quegli occhi indimenticabili! e fra poco egli li [...]
[...] , scolorita, senza profumo! Avrebbe avuto egli il coraggio di diventare, in un momento, così scellerato? Assassino, assassino, gli gridava nelle [...]
[...] tradimento, per anteporgli un altro che non l’amava come egli l’amava. Allora l’odio prevalse sull’amore, l’ira fece tacere qualsiasi sentimento [...]
[...] veder meglio l’ombra. La prima sua idea fu di fuggire; ma egli non aveva più il potere di muoversi; si sentiva inchiodato là, come una croce [...]
[...] sprigionassero da tutte quelle sepolture che lo circondavano, ed egli veniva vieppiù invaso da un intirizzimento, da una vera sensazione di ghiaccio che [...]
[...] l’anima sua fu presa da orrore. L’ombra gli si avvicinava sempre. Quando non fu che a due passi da lui, egli fece uno sforzo supremo per divincolarsi [...]
[...] , dalla festa nuziale corse al cimitero. — Poveretto! disse Boella guardando dolcemente lo sposo. Egli le prese la testa fra le mani e la baciò a [...]
[...] , chiamò: — Spiccorlai! Silenzio. L'acqua cadeva fitta, sottile, incessante 15 — egli aveva un berretto nuovo — riguardò in su; richiamò [...]
[...] dal birraio e fatti prestare una busta; egli o sua moglie ne avranno. Sciolto così il problema ed evitata la spesa dei due centesimi, si presentò [...]
[...] scheletro batteva il tamburello sul tavolino. Non parlava. Che cosa avrebbe detto? Egli non era una sciocca femminetta da sfogarsi in contumelie; la [...]
[...] sua freccia l'aveva lanciata, e meglio che tutte le parole lavorava quell'uncino nel petto della sua cara metà. Più ella gridava, più egli si [...]
[...] . Ed egli zitto. Pensava: le deve dispiacere molto la nipotina se si perita a chiamarmi vecchio rimbambito, con rischio e pericolo di non vedere [...]
[...] per questi trenta giorni la mesata. — Vecchio pazzo! Ed egli zitto. Osservava che le vene del 30 collo si gonfiavano enormemente alla sua [...]
[...] del vecchio. Egli li lasciava fare, li lasciava ridere alle 33 sue spalle, ma dentro di sè diceva: riderà bene chi riderà l'ultimo. Il nipote [...]
[...] ; triviale, chiassoso, galante fino alla licenza, egli godeva tutte le simpatie delle quarantenne beltà che gustava immensamente i suoi [...]
[...] ) che egli non avrebbe mai preso moglie perchè aveva sotto gli occhi tale imagine di bellezza che tutte le altre impallidivano al confronto. Devo [...]
[...] certi bottoni ribelli, di appuntare ed anche di togliere uno spillo. Cattivo soggetto! — sì, sì; 35 egli accorreva a mettere lo scialle sugli [...]
[...] suo figlio, si trova che, mentra egli versava in grandi strettezze, era fieramente tentato dalla smania di comperare un oggetto artistico, un [...]
[...] tentato di fare un discorso. Davvero. Appena Editta uscì dal letto egli l'apostrofò nei seguenti termini, senza preamboli: — Il consiglio ch'io [...]
[...] primo abboccamento, egli aveva sbarrato gli occhi e s'era piantato risolutamente sulle gambe aperte, dondolando i fianchi, arricciando i baffi [...]
[...] sotto, tutte le forme. Egli non aveva mai posseduto nè un cavallo nè un orologio, ma una donna per mala ventura s'era posta sulla sua strada [...]
[...] — oramai egli non viveva che per odiare quella donna. C'è un pensiero consolante — la Rosa meritava quell'odio. Sa Iddio quante ne aveva fatte buttar [...]
[...] sè. L'amore di Renato per Editta essendo naturalmente una tegola caduta dal cielo sul capo di sua moglie, egli ne provava una pazza gioia [...]
[...] , inclinazioni, tutto egli aveva lasciato per lei. Il suo amore cieco e geloso, passivo come quello di uno schiavo, umile come quello d'un cane, si [...]
[...] , e dopo, quando Editta rimase orfana, egli, che contava rimpatriare, le fece la proposta di venire a stabilirsi con lui, compagna e istitutrice [...]
[...] sorrise. Egli era persuaso che sua figlia avesse molto spirito, e che soltanto una invincibile timidità la trattenesse dal farne mostra. Editta non [...]
[...] Editta e le chiese ansante: — Come l'ha trovata? E perchè Editta, colta così all'impensata, non rispondeva subito, egli ricadde con angoscia [...]
[...] che era quello di togliersi di lì. 86 Egli le cinse con un braccio la vita, sollevandola così destramente che si trovò sulla riva opposta senza [...]
[...] pensò se doveva dare una mancia a quell'uomo. A buon conto, dopo avergli detto grazie, si frugò nel taschino dell'abito. Egli vide l'atto e [...]
[...] fruttaiuola dirimpetto; egli è passato e mi ha detto: « Buon giorno, Margii, quando me la porti quella semente? » È semente d'erba matricaria che vuole [...]
[...] intanto che Editta prendeva un po' di riposo, fischiava sommessamente. Egli pensava che Rachele udendolo zuffolare lo crederebbe molto allegro [...]
[...] ; ma che serve? Egli amava quella ragazza tisica, quella ragazza che stava per morire, e nessun'altra cosa al mondo poteva distoglierlo dal suo [...]
[...] Giovanni! Il ritorno non ebbe minori attrattive per Editta. Ad ogni albero diceva: Egli è passato 115 di qui. Ad ogni sentiero: Egli lo ha [...]
[...] attraversato. E dove la Sonna spumeggiava fremendo contro le rive vestite di muschio, bagnando i pamporcini: Egli la contempla, pensava, come la [...]
[...] erano più freschi, non avevano alcuna apparenza di dono, eppure egli li presentò alla fanciulla, semplicemente, come cosa convenuta, guardandola [...]
[...] sementi e delle bestie? Non un libro — oh! ne era ben certa. Poteva esistere un tramite fra le idee del signor Giovanni e le sue? Poteva egli [...]
[...] si sentiva forte. Egli ebbe un mesto sorriso prima di rispondere: — E lei non ci vivrebbe? — Non so; ma mi pare che un uomo dovrebbe anelare a [...]
[...] , che non valeva la pena di discutere un sentimento al quale egli non poteva giungere. Giurò di non parlare più, ma e guardarlo?... Ecco che il [...]
[...] , nè più adatta a quelle penose funzioni. Bruno accolse l'idea con piacere e pregò la fanciulla di scriverne subito alla zia. Egli vedeva che la [...]
[...] dei panieri, fermo al suo posto, attento, prendendone nota su un piccolo taccuino. Una donna inciampò e cadde. Egli l'aiutò a rialzarsi e le [...]
[...] da amico che da padrone, e poichè queste pratiche famigliari indispettivano Editta, egli si faceva melanconico pensando che tra lui e la [...]
[...] : L'amo? Non l'amo? Egli l'amava, si vedeva, si capiva da ogni suo atto, dal sorriso, dagli occhi, dagli improvvisi mutamenti del volto. Editta sentiva [...]
[...] meno nero del mio avvenire. Il signor Giovanni era venuto tutti i giorni dopo la morte di Rachele, ma in mezzo alla generale tristezza egli pure [...]
[...] parlare, ma il suo cuore era in sussulto, il cervello non le dava nessuna idea, nè la lingua una sola parola. Egli le prese finalmente le mani —tutte [...]
[...] saremmo felici. No. Egli non disse una sola parola. La guardò intensamente con uno sguardo che dovette passare da parte a parte il cuore di [...]
[...] partito simile; pensasse infine come la brusca risposta doveva ferire quel povero cuore e che opinione egli avrebbe recata di lei. Editta [...]
[...] quasi la sua, ed egli dovesse chiudere gli occhi per frenarsi. — Giovanni — disse la fanciulla con accento di nobile modestia — darle il mio [...]
[...] amore era poco; le ho sagrificato il mio orgoglio e per questo sacrificio spero di essere perdonata. Egli volle interromperla, ma internamente era [...]
[...] correva e la signora Rosa pagava. Tutti i giorni, per dire il vero, speravano che morisse, ma egli li fece aspettare un bel pezzo, tenendoli [...]
[...] qualche volta, come se un pensiero nascosto vi si agitasse. Lo interrogava, ed egli sorrideva; si sforzavano ambedue di parere calmi, ma in fondo non [...]
[...] comprendere! Giovanni raccontò che una malattia nuova minacciava i vigneti del prossimo anno, che egli stava facendo degli esperimenti in proposito, e [...]
[...] — pensò poi — egli ha creduto di farmi piacere; la circostanza si attagliava ai versi 182 e i versi alla circostanza... Animo, animo, egli [...]
[...] braccia robuste — non hai capito che Leonardo Guerra ed io siamo una sola persona? Egli aveva fatto bene a prenderla nelle sue braccia; sarebbe [...]
[...] vita di poeta — disse la fanciulla appoggiando la sua mano sulla mano del giovane. Egli la ritenne, com'è naturale, e rispose: — Fu una povera vita [...]
[...] Editta, a penetrarla. Egli ne era persuaso. Altri cuori più impetuosi del suo sono andati inutilmente a cercare la felicità fuori della semplice natura [...]
[...] , la storia intima delle famiglie che aveva veduto formarsi, crescere, diminuire e disfarsi. Egli era alto, ossuto, con l'ampio padiglione delle [...]
[...] giravano sotto il mento e gli davano l'aria di lupo di mare. Gli usci degli inquilini non avevano segreti per lui. Egli sapeva dove c'erano gli [...]
[...] s'ostinava a credere che il progresso di quarant'anni aveva alterato anche le abitudini del portone del Terraggio, egli s'arrabbiava e numerava gli usci [...]
[...] mezzo la sua esperienza. Egli era candido come l'anima sua. I suoi genitori erano poveracci che non gli avevano insegnato nè a leggere, nè a [...]
[...] trent'anni egli maneggiava allo stesso posto la pialla del padre e come il padre inchiodava casse da morto per l'appaltatore. Non c'era anima viva che lo [...]
[...] colle bestie, io! Giorgio era il figlio del padrone di casa. Egli era in giro col lutto al braccio a farsi riconoscere. Non aveva che [...]
[...] lontano, alla sua audacia. I primi denari li aveva fatti arrischiando tutto ciò che possedeva. Una bella mattina egli era ritornato in Verziere [...]
[...] chiamato, egli aveva soppresso la concorrenza bestiale tra la gente che si affannava per giungere prima a impadronirsi di un carretto di frutta in [...]
[...] viaggio verso il dazio. La mattina delle pesche egli si era seduto nella bottega in Verziere come un dittatore. O morire sotto di lui o rimanere [...]
[...] venuta su a vista d'occhio, il Verziere gli si era prostrato e aveva finito per abituarsi a pensare col cervello di Pasquale Introzzi. Egli aveva [...]
[...] diventati una associazione che imperava e non dava da vivere che agli associati. Egli era rimasto solo perchè i suoi colleghi all'ingrosso non [...]
[...] professionale. Se campo! si diceva egli sovente battendosi la fronte. Ma come tutti i pionieri di un ideale, egli è morto senza vedere il [...]
[...] . — Tognazzo, svegliatevi che sono già le dodici. Giorgio che si commoveva in casa della pitoccheria si volse verso la ringhiera. Egli avrebbe voluto lasciarlo [...]
[...] portavano loro i numeri. Sul Tognazzo non c'era dubbio. Egli era un morto che poteva rovinare il lotto. C'erano semplicemente dei numeri che bisognava [...]
[...] Ghiringhelli che consultava le sue cifre, che se sabato non riceverò le tre settimane, potrà considerarsi licenziato. Egli è padrone di andare all'osteria [...]
[...] dato da un pezzo delle ciliegie rosse come le sue guance. L'ultima venne colta dal figlio del maniscalco sulla piazzetta. Egli le ruppe la [...]
[...] . A lei portava sempre qualche dolce che le regalava con una mezz'oncia. Se sua moglie fosse stata una donna più ragionevole, egli non avrebbe [...]
[...] diceva, strada facendo, che egli era troppo vecchio per vedere certe cose, ma che era sicuro che i suoi figli e i figli dei suoi figli avrebbero [...]
[...] a correre dietro al sogno di diventar padre. Egli era stato troppo sventurato negli anni più belli della vita per rinunciare alla consolazione di [...]
[...] proprio nato sotto una cattiva stella. Una sera in cui egli stava lavando alla sainera i bicchieri raccolti sui tavoli, due tristi, che mangiavano [...]
[...] un delitto compiuto. Più di una volta egli era stato lì lì per sfondare la porta con una spallata per convincersi se lo scricchiolio del letto [...]
[...] . Essa gli sfuggiva ed egli se la prendeva tra le braccia e se la faceva sua con la violenza e coi baci. Poi, impaurito della sua audacia, si volgeva [...]
[...] della sua classe. Portata via giovine dal Terraggio, egli credeva di riuscire a farne fuori un'amante docile, devota, capace di sentire con la [...]
[...] piacere per me il vederti elegante. Prima di arrivare al caffè egli ricominciava il suo sistema educativo, ch'era di riprenderla e impedirle di [...]
[...] stato cocchiere e sua madre cameriera dei signori dei quali egli era maggiordomo. La cronaca diceva che il Bentoni era figlio di Massimo, il [...]
[...] voleva selvaggio. Ma, come Massimo, dissentiva completamente dalla tattica clericale. Egli non riusciva a mettersi nel concetto spettacoloso della [...]
[...] repubblicano, non ne volle più sapere. Egli si era convinto che il suo partito si era condannato a morte da sè stesso e che tutti i suoi sforzi e [...]
[...] che rientrava. Quello dell'orario era il chiodo che egli ribadiva a martellate tutte le volte che si trovava al circolo coi compagni. — Va bene [...]
[...] quanto egli era lontano dall'intelligenza del ragazzo della gente agiata. Avrebbe voluto che gli scrittori si fossero sempre ricordati che c'era al [...]
[...] ginocchio, egli aveva trovato il suo uscio spalancato e le sue stanze vuote. Egli era andato a cercarla per il letto con il cuore tremante senza trovarvi [...]
[...] . Solo egli dissentiva sulla sua vita privata. Una donna, per quanto libera, non poteva impunemente insultare i costumi che un popolo si trascina dietro [...]
[...] alla lombarda, stato preparato da Giuliano. Egli aveva una vera passione per lo stufato, specialmente se vi aveva messo il suo zampino. Egli diceva [...]
[...] pane con le fibrille del loro piatto. E a volte, al sabato, quando egli veniva a casa coi soli spiccioli della settimana, gli assestava dei pugni [...]
[...] ogni strappata di giacca gliene portava via una parte e tutte le volte che egli tentava di parlare gli faceva rientrare le parole con sberlotti [...]
[...] , quando egli diceva a tutti che se avesse avuto vent'anni di meno sarebbe andato in Francia a difendere la causa dell'ordine contro i petrolieri e le [...]
[...] strida della ragazzaglia, che lo vedeva spuntare dal polverone bianco sollevato dai piedi del quadrupede e dalle ruote del veicolo. Egli appariva [...]
[...] , egli era morente. Rantolava della mattina e non apriva gli occhi che quando le sofferenze lo obbligavano a tentare di sollevarsi dal lenzuolo con [...]
[...] fossero presenti. Ma Gustavino da parecchi mesi non si faceva più vivo. Milano ne aveva fatto un egoista. Egli non aveva più voluto lavorare per gli [...]
[...] settimana intera per dei soldi. Non ne aveva dunque che per sè. Egli dormiva sulla locanda e non pensava oramai che a sè stesso. Agostina, la figlia [...]
[...] ultime oscillazioni. Egli era stato benedetto, le donne avevano biascicato molte orazioni, e il prete, come rapito dall'estasi mistica, diceva [...]
[...] , spalancando le labbra e ritraendo ingordamente la lingua fin sotto il velopendolo e rimanendo così senza vita. In un attimo egli era diventato [...]
[...] di fuori che gridava aiuto, egli si mise a sfogarsi contro i vetri, scaraventando i bicchieri nelle finestre e adoperando un doppio litro per [...]
[...] che non ne ho che ventotto. Egli insiste. Bisogna accasarsi. Si sta male soli, lo so, non ditelo a me che è un pezzo che meno questa vita. Può [...]
[...] tempi migliori, lo compiangevano e gli regalavano un soldo, quando lo avevano. Egli era in terra, ancora gelato della notte, col suo giubbone che [...]
[...] liquoristi tengono dietro le altre per gli avventori che sanno cosa bevono. Egli diceva tutto questo nettandosi e rivoltandosi i baffi, con aria [...]
[...] aveva corretto. Egli era imbriaco come la giustizia. E cercava nelle saccocce della moneta che non trovava per berne un'altra mezza zaina che [...]
[...] contentano della salvietta comune. Sicuro che egli non era stupido da buttarle nella cesta della biancheria sporca. Ciò che non era buono per [...]
[...] finito di tribolare. Coi libretti del suo casellario alla mano, egli sapeva rifare l'esistenza di una famiglia o di un gruppo di famiglie o di [...]
[...] . È il mio giovine che mi sostituisce tutte le volte che sono assente. Egli è un po' malcontento per la cassetta. È anno di carestia, caro mio [...]
[...] l'asino a qualche ragazza. — Vieni con noi? Baldino, gli rincresceva. Egli era stracciato da far paura e aveva quella maledetta sorveglianza che lo [...]
[...] convinto che senza la sorveglianza egli avrebbe potuto sviluppare il suo progetto e diventare uno dei più agiati e dei più ricchi di Milano. Senza [...]
[...] grida, il corridoio si affollava di persone e Cristaboni scappava inseguito dall'assassino! assassino! fin giù per le scale male illuminate che egli [...]
[...] portiere egli era stato becchino. In allora c'erano dei momenti di tregua. Ora non si sapeva più il giorno in cui la sala di osservazione aveva un [...]
[...] domeniche. Egli doveva frenarsi per non buttarsi sulla moltitudine a risospingerla, a ricacciarla di nuovo nella strada e obbligarla a rientrare [...]
[...] non ha tempo da sprecare. Egli non ascoltava nessuno e neppure quelli che piangevano e gli domandavano se potevano andare a vederli nella sala [...]
[...] rendevano orribile. Zaccaria guardava il soffitto, guardava le persone che passavano, guardava i letti e trasmetteva negli altri l'idea che egli [...]
[...] grande sprezzo per tutte le donne. Ah, sì! Come se non si fosse saputo che egli andava di notte a dormire con quel pitale comune della maladonna del [...]
[...] accasciato per diventare terribile. Egli era in terra, nel sottoscala, coi piedi nelle scarpe, che non tenevano più da nessuna parte, fuori [...]
[...] distinguere la cosa onesta dalla disonesta. Si staccava dall'avviso più forte, con un concetto più alto di sè stesso, convinto che egli aveva perduto [...]
[...] . Egli è proprio l'uomo che ci voleva per questo alveare e non ho scrupolo a dirvelo sulla faccia. Io sono sempre convinto che i poveri non possono [...]
[...] quarti. Dopo una lavorata che lo rendeva felice, accendeva la pipa e salutava le sorelle con dei baci. Alle sette egli era già col graticcio in [...]
[...] della lingua. Correva perchè era in ritardo. Egli aveva promesso alla signora Annunciata Introzzi di trovarsi nella corte della sua palazzina in [...]
[...] fino alla federazione dei mestieri. E la sua anima si sprigionava dal solito ambiente pitocco ed esulava in una specie di terra promessa. Egli [...]
[...] superfluo a coloro che non avevano mai avuto abbastanza del necessario. Nel superfluo egli vedeva la gioia di vivere. E Giuliano voleva vivere [...]
[...] catenaccio con garbo, senza ascoltare che cosa volessero. Egli era un originale che non poteva soffrire i poveri. Li considerava della melma che [...]
[...] era avvenuto? Non se lo sapeva spiegare. Egli era in piedi, con gli occhi perduti sulla immagine riflessa, con un vago desiderio che gli andava fino [...]
[...] . E battendo la lana col cic ciac frenetico che lo surrecitava, gli pareva di vedersi fuori dell'utopia. Sì, sì, egli avrebbe vinto. Coi padroni [...]
[...] disgraziato sul braciere. — Ma perchè faceva tutte quelle smanie? — Puoi bene immaginartelo! — Era egli solo? — Era con lui.... — Basta. — E non [...]
[...] , morbida. Se la sentiva ormai sui nervi come una titillatura che si scioglieva nella gola in un'ondata di dolcezza. Egli l'ascoltava come sotto [...]
[...] casa, perchè sciupereste il tempo. Dio vi legge nell'anima. Sa i vostri meriti e i vostri demeriti. Voi sapete la storia sacra. Egli ha scelto [...]
[...] , del blocco C. Egli è ormai cieco fatto. Non ci vede a due passi. Aiutarci l'un l'altro e agire da cristiano. Va tu a prenderlo, perchè può darsi [...]
[...] carico della gerla. Egli non ne aveva fatto parola con don Paolo perchè non amava affiggere i suoi atti di benevolenza, ma ci aveva pensato. Sapeva [...]
[...] . Ricordatevi che avete con voi dei ragazzi e che i ragazzi mangiano. Egli non credeva ai miracoli. Sapeva che erano panzane belle e buone. Ma non [...]
[...] e dei sottogruppi appeso alla parete di fianco al camino. Aiutato da Filippo Buondelmonti, egli voleva raccogliere i documenti di ciascuna [...]
[...] tormento momentaneo. Marat non era un avvenirista. Egli studiava il pauperismo nelle cantine, dove si nascondeva a scrivere l'Amico del Popolo, e laggiù [...]
[...] lavoro è la soluzione di ogni problema. Credilo, la paura della miseria è la caratteristica della tua classe. Marat era della tua classe. Egli non [...]
[...] di Antonio. Egli è morto come un dannato. I crampi allo stomaco durante il raffreddamento del corpo erano così inesorabili che nel delirio il [...]
[...] l'abbandona. Il prete prende il suo posto. Egli crede, egli deve credere all'esistenza degli spiriti. La ragazza diventa per lui un caso di [...]
[...] fondo. Al centro del banco era il custode sacerdote o un sagrestano in cotta che non faceva tempo a registrare. Egli era alle prese con una [...]
[...] d'amore le andò sopra coi baci. Egli aveva così bisogno di credere, così bisogno di perdonare che la sopraffazione, la violazione, l'oltraggio [...]
[...] . Egli verrà a trovarvi per consegnarvi l'atto di procura che vi autorizza a riscuotere alla mia banca tutto ciò che vi occorrerà per la ricostruzione [...]
[...] Iddio! e a lui lo zio Crocifisso gli dava retta, perchè egli era il mestolo della pentola, una pentola grossa, in cui bollivano più di duecento onze [...]
[...] ; egli almeno non era arrabbiato come loro, e per questo, dicevano in paese, possedeva le più belle chiuse di Trezza, – dove era venuto senza [...]
[...] il suo riposo anche lei, colle mani in mano. – Compar Alfio Mosca sta facendo cuocere le fave; osservò la Nunziata dopo un po’. – Egli è come te [...]
[...] tornava a ripetere che egli era un galantuomo, e non voleva entrarci. – Padron Cipolla, un altro sciocco, un pallone di vento colui! che si [...]
[...] pensa». Egli era un buon diavolaccio, e viveva imprestando agli amici, non faceva altro mestiere, che per questo stava in piazza tutto il giorno [...]
[...] mi capita una disgrazia, Dio liberi, che ci lascio le ossa, chi me li fa gli affari miei? – Egli badava agli affari suoi, ed avrebbe prestato anche [...]
[...] del paradiso. «A chi vuol bene Dio manda pene». Egli era un bravo uomo, di quelli che badano ai fatti loro, e non a dir male di questo e di quello [...]
[...] spina di Bastianazzo. Il nespolo lasciava cadere le foglie vizze, e il vento le spingeva di qua e di là pel cortile. – Egli è andato perchè ce [...]
[...] tornava allora da Aci-Castello col suo carro tirato dall’asino. Mena rispondeva: – Non è vero, non è vero – ma si confondeva, e mentre egli andava [...]
[...] lupini, e i Morti eran lì che venivano, mentre padron ’Ntoni pensava a maritare la nipote. Egli andava a sfogarsi con Piedipapera, il quale [...]
[...] ; sapeva soltanto che il sangue suo era nelle mani di Dio. E i ragazzi dei Malavoglia non osavano giocare sul ballatoio quando egli passava davanti alla [...]
[...] . – Compare Menico vuol morire becco! disse egli per consolarsi, e questo le piacque, alla Mangiacarrubbe, che l’aveva chiamato «cetriolo» ed ora [...]
[...] bisogno d’andare a giornata; diceva padron ’Ntoni. La mattina, quando egli andò a svegliare il nipote, ci volevano due ore per l’alba, e ’Ntoni [...]
[...] colle chiacchiere della Provvidenza e della casa del nespolo. Egli ci perdeva l’anima e il corpo, ci aveva rimesso il sonno e l’appetito, e non [...]
[...] che quelli erano danari del diavolo. Con Piedipapera non poteva sfogarsi perchè gli rimbeccava subito che i lupini erano fradici, e che egli faceva [...]
[...] colle mani sotto le ascelle. Compare Zuppiddu lo pagheremo coi primi denari, ed egli mi ha promesso che allora ci darà a credenza la provvista [...]
[...] pece non dissero nulla; ma lo Zuppiddu seguitò a strillare che egli avrebbe chiuso bottega, e chi aveva bisogno di calafatare la barca poteva [...]
[...] pensare anche a rinnovare il Consiglio; padron ’Ntoni non ce lo volevano, perchè egli aveva la testa stramba, ed era stato causa della morte di [...]
[...] ? non lo sapete che è il sindaco, e vi ammazzeranno anche voi? – Egli dice che non gliene importa a lui; che fa il muratore, e deve allestire [...]
[...] tutta la storia della finta compera di Piedipapera; ma lui era «cristiano» con uno stomaco fondo come un pozzo, e metteva tutto là dentro. Egli [...]
[...] consigli erano quelli di Giuda, che aveva venduto Cristo per trenta denari, e così egli voleva riescire a buttar giù il sindaco pei suoi fini, e [...]
[...] ’Ntoni Malavoglia un giorno o l’altro si mangiano come il pane! È quel benedetto cappello colla penna che gli lega le mani a don Michele. Egli [...]
[...] cane! – Se vogliono farvi credere che egli era massaro Filippo, che tentava di far entrare il suo vino di contrabbando, non ci credete, per [...]
[...] fare il sindaco, egli aveva risposto – Bravo! e i miei affari chi me li fa? Io bado ai fatti miei. – Intanto padron ’Ntoni pensava a maritare la [...]
[...] tutta la sua roba. Mena si fece bianca e smise di tessere. Nella casa di compar Alfio c’era il lume, e ogni cosa sottosopra. Egli venne a picchiare [...]
[...] . Adesso non ve ne importa più perchè Alfio Mosca se ne è andato. Ma vedrete che appena si marita Mena, egli torna qui e si piglia vostra nipote [...]
[...] . Padron Cipolla era accorso anche lui a vedere cos’era quella folla. – Voi ci credete? sogghignò egli alfine. Son chiacchiere per chiappare il soldo del [...]
[...] dirgli di andare adagio; soggiungeva Piedipapera; con un rotolo di pesce se ne comprano dieci di avvocati. Stavolta egli l’aveva rotta sul serio [...]
[...] sfasciate, e in un canto il nespolo, e la vite in pampini sull’uscio. – Andiamo via! diceva egli. Andiamo via, ragazzi. Tanto, oggi o domani!... e non [...]
[...] un momento all’altro, e non è bene che mi trovi qui con voi. – Sì, sì, è vero; ora che ci hanno tolto la casa del nespolo non è giusto. Egli [...]
[...] egli era stanco di rompersi l’anima per niente, perchè quando non si ha nulla è inutile arrabbattarsi da mattina a sera, e non trovate un cane che [...]
[...] vi voglia, per questo egli ne aveva le tasche piene di quella vita; preferiva piuttosto di non far niente davvero, e starsene in letto a fare il [...]
[...] ? gli domandava. – Nulla ho. Ho che sono un povero diavolo. – E che vuoi farci se sei un povero diavolo? Bisogna vivere come siamo nati. Egli [...]
[...] vederle disperarsi, come se stesse per morire. Ma egli continuava con voce fioca: – Non fate tante spese quando non ci sarò più. Il Signore lo sa [...]
[...] ! supplicavano le donne singhiozzando, come se egli avesse voluto andarsene di sua volontà. – Per carità non dite così. Egli scuoteva il capo tristamente, e [...]
[...] oggi – predicava la Zuppidda. – Siamo qui da due giorni ad aspettare: muore, non muore? Vi dico che egli ci sotterrerà tutti. – Le comari [...]
[...] , andava dicendo Piedipapera. L’ho vista io col naso fra le imposte quando egli passa per la strada. E don Silvestro, sentendo questo, diceva a Vanni [...]
[...] occhi spenti; ma egli era inquieto, e muoveva le labbra di qua e di là, come fa delle orecchie un cane da caccia che sente la pedata. – Sono amici [...]
[...] ’. Egli conosceva tutti quelli che passavano, al rumore dei loro passi, fossero colle scarpe o a piedi nudi, e diceva – Voi siete compare Tino, oppure [...]
[...] ! sempre la stessa storia, ve lo dico io! Egli non aveva paura della sciabola e dell’aspersorio; e se ne infischiava di don Michele, tanto che gli [...]
[...] egli era! Però gli facevano di berretto, e gli amici gli accennavano col capo, sogghignando, quando andava a chiacchierare nella spezieria. – Siete [...]
[...] oggi diceva bianco e domani nero, come voleva la Betta. Egli non sapeva dir altro che – Il sindaco son io, caspitina! – come glielo aveva [...]
[...] testa carica di pensieri. – Non vedi don Silvestro che ha più giudizio di te? – diceva la Signora a suo marito, mentre egli chiudeva la bottega [...]
[...] , cogli occhi lustri di lagrime; perchè la poveretta indovinava quel che avesse. – Dimmelo a me che son tua madre! Egli non rispondeva; o [...]
[...] vicine venivano ad una ad una a salutare compare ’Ntoni, e poi stettero ad aspettarlo sulla strada per vederlo partire. Egli indugiava col fagotto [...]
[...] Provvidenza per un pezzo di pane; perchè egli, Piedipapera, gli faceva fare quello che voleva lui allo zio Crocifisso. Infatti, quando gliene parlò [...]
[...] egli forse vi sarebbe morto; ma i denari ricominciavano a raggranellarsi, e i suoi ragazzi ci sarebbero tornati un giorno, ora che Alessi [...]
[...] mentre egli è lontano, non gli parrà vero quando tornerà, disse Mena, e verrà a cercarci qui. Padron ’Ntoni scosse il capo tristamente. – Ma ancora [...]
[...] altro egli se l’era riempita di giudizio, la pancia, e andava a raccontare quello che aveva imparato sulla piazza, nella bottega di Pizzuto, ed [...]
[...] tirato le orecchie, alla fin fine; ed egli avrebbe saputo rispondere il fatto suo se gli rimproveravano di andare a cercarsi quel po’ di bene che [...]
[...] sfondati, e le nasse sfasciate. Egli restò seduto accanto alla porta, nella strada del Nero, che non ci passava nemmeno una gallina, e sentiva le [...]
[...] crepacuore prima del tempo, per scialacquarsi allegramente la roba che egli aveva stentato tanto a raggranellare! Lui pure, se avesse saputo tutto [...]
[...] nella notte, aspettando il fratello dietro l’uscio sino a tardi, tremando di freddo e di paura, mentre egli andava cantando per le strade con [...]
[...] di lui dopo l’affare della Santuzza, la quale l’aveva messo fuori della porta come un cane rognoso. Alla fin fine egli non aveva paura di don [...]
[...] Madonna che voleva finirla, avesse dovuto andare in galera; già egli non aveva niente da perdere. La Santuzza non lo guardava più dello stesso [...]
[...] Vespa e colla Mangiacarrubbe, ora che sono ricche. – E le diceva pure: – Gli avventori se ne vanno perchè egli ti sta sempre alla gonnella, e non ti [...]
[...] anche lei, e verso il Rotolo, o sulla porta dell’osteria; e piangeva e singhiozzava, tirandolo per la manica della camicia. Ma egli rispondeva [...]
[...] bel piangere e un bel pregare, egli tornava a dire che non aveva nulla da perdere, e dovevano pensarci gli altri più di lui; che era stanco di [...]
[...] vicario. – No, egli non ci viene per donna Rosolina, no! diceva Piedipapera ammiccandogli di nascosto. – Donna Rosolina può farci le radiche sul [...]
[...] sciara e parlandogli nell’orecchio. Egli tentennava sempre a dir di sì, come un minchione che era. Allora gli rinfacciavano: – Ti sta bene a morir di [...]
[...] Pizzuto, disse Cinghialenta. Egli è padrone di tenere la porta aperta sino che vuole, e senza lume fuori. – È scuro che non ci si vede! disse il [...]
[...] speziale. Ogni volta che si fa il colpo egli voga al largo, per provare che lui non ci entra in tutto quel che può succedere. È volpe vecchia e le palle [...]
[...] coltello; voglio farvi vedere se ho paura della pistola! La pistola di don Michele partì in aria, ma egli stramazzò come un bue, colpito al petto. ’Ntoni [...]
[...] casa, nè di nulla! – diceva egli col viso pallido come quello di ’Ntoni, quando l’avevano condotto in città fra gli sbirri, e tutto il paese era [...]
[...] settimana, come se il nonno avesse ancora il giudizio. Egli rispondeva sempre di sì, col capo; e bisognava che andasse a nascondere il gruzzoletto sotto [...]
[...] mani in croce, no! per la Madonna dell’Ognina, non è vero! Egli si mise a tentennare il capo, col mento sul petto. – Allora perchè se n’è fuggita [...]
[...] , vedendo che non gli dicevano nulla. – Quando uno lascia il suo paese è meglio che non ci torni più, perchè ogni cosa muta faccia mentre egli è [...]
[...] fa coi bambini, e gli rispondeva: – Perchè pensate a quelle cose? – Egli stava zitto, e ascoltava cheto cheto tutto quello che diceva la ragazza [...]
[...] dalle grida. – Questo non va bene! diceva don Silvestro, la cavezza è fatta per il mulo. Compare Cinghialenta è un uomo grossolano. – Egli andava a [...]
[...] tonnina! La Zuppidda adesso predicava che il capo della casa era suo marito, ed egli era il padrone di maritare la Barbara con chi gli piaceva, e se [...]
[...] aspettarmi qui, se non vuoi venire sino all’ospedale. – No, voglio venire anch’io; così almeno vedrò dove lo mettono, ed egli pure mi vedrà sino [...]
[...] bisogna che la facciate di nuovo voi altri. Egli voleva tornare a fargli il conto della roba e del vitello, di cui avevano chiacchierato lungo la [...]
[...] sminuzzare sterpolini senza guardarsi in faccia. Dopo egli si alzava per andarsene, colle spalle grosse e il mento sul petto. Mena lo accompagnava [...]
[...] scodella, perchè aveva fame e sete, ed egli mangiò in silenzio la minestra che gli diedero, come non avesse visto grazia di Dio da otto giorni, col naso [...]
[...] morsa, e capivano che egli faceva bene a dir così. ’Ntoni continuava a guardare dappertutto, e stava sulla porta, e non sapeva risolversi ad [...]
[...] passi per le strade buie. Sulla riva, in fondo alla piazza, cominciavano a formicolare dei lumi. Egli levò il capo a guardare i Tre Re che [...]
[...] . - Pronunziò quest'ultima frase scandendo leggermente ogni sillaba, come per significare: - egli è ormai sotto la mia protezione, sotto la mia [...]
[...] bicchiere colmo di limonata dove tintinnava un pezzetto di ghiaccio. Egli bevve avidamente, lungamente, tenendo fissa la pupilla sbarrata, piena [...]
[...] prostrazioni, egli restava con mezzo aperte le palpebre violacee, dal cui spiraglio si vedeva l'occhio vitreo e torbo, con dischiuse le labbra [...]
[...] pendeva a un tempo estatica e sgomenta. Egli ricordava dèi d'oro e d'argento con lunghe corna e innumerevoli braccia; giardini 20 dove le piante [...]
[...] calore. Egli, appena immerso lì dentro, si sentì correre un fremito dai capelli ai piedi; aprì gli occhi semispenti, già vischiosi, e guardò [...]
[...] male ripetere qualche bagno... Sì, sì, lo ripetano pure... - 29 III. Quando il malato fu fuori di pericolo, egli rimase in uno stato singolare [...]
[...] magre e ceree a tratto a tratto gli si contraevano con brevi moti convulsi. In queste ore egli prendeva macchinalmente qualunque cosa gli si [...]
[...] sorridere, anche lui, d'un sorriso smorto. - Sono molto cattivo, eh, lo dica lei! - chiedeva egli alla monaca, qualche rara volta che aveva forza e [...]
[...] , egli si sedeva su 'l letto, con una pila di cuscini dietro le spalle, e raccontava lentamente qualche episodio marinaresco occorsi a lui o a [...]
[...] delirio, egli, inconscio, aveva come fatte 32 balenare vertiginosamente dinanzi alla impressionabile, inesperta, spaventata fantasia della [...]
[...] chiamata e bramata nella crisi del male. A suor Istituta, che sedeva, immota, accanto al suo letto, egli non parlava d'idoli orrendi; ma ora soleva [...]
[...] , illuminando le cose d'una luce fulva e sinistra, e facendo oscillar cupamente la stanza del malato, come egli aveva tante volte sentita oscillare la sua [...]
[...] rallegravano da un pezzo, e la sua mano cercò la manina gelata e tremula della monaca. - Che c'è? Ha paura? - esclamò egli in tono canzonatorio; e [...]
[...] che mi fa tanto bene! - disse lui - Non è contenta lei ch'io mi senta meglio? - Al bagliore d'un lampo, egli vide un sorriso beato su le labbra [...]
[...] scintillanti in circolo come globi d'oro, dal suo modesto posto d'orchestra, prima di sedersi, egli volgeva intorno uno sguardo soddisfatto, a [...]
[...] lì per assistere a uno spettacolo dove egli avea parte; poi sfogliava, su 'l leggio che gli stava davanti, le pagine manoscritte della musica, in [...]
[...] quelle ore egli era un artista. La prima sera che rimase a casa, in portineria, passeggiò su e giù, giù e su, un pezzo, dal paravento al camino [...]
[...] lì - diceva egli alla moglie - tanto, devo avvezzarmi a non li veder più! Quanto a denari, il foglio delle cento lire era finito da un pezzo [...]
[...] letto, fracassandosi in terra, egli nascose il viso spettrale nel cuscino e pianse, l'ultima volta. La sera gli somministrarono l'estrema unzione [...]
[...] alla tavola dove sua madre cuciva a macchina, egli, con davanti il quaderno a righe azzurrognole, faceva da bravo il suo còmpito, ripetendo [...]
[...] galanteria, che della sua professione, 80 piena di sacrifici d'ogni genere. Codesta professione egli l'aveva scelta senza entusiasmo e senza ragione [...]
[...] parso un cattivo augurio. - Adele! - chiamò ancora più forte. - Uh! Che c'egli? - gridò la serva, accorrendo alla finestra. - Nulla, nulla. Mi [...]
[...] 93 ancora più minacciosi, scrisse la domanda d'ammissione a San Francesco de' Poverelli. - Debbo avvisarvi - fece egli alla donna la quale [...]
[...] recar tutti i giorni, a tutte l'ore, là dove egli stava rinserrato fra gente estranea, alla quale il poverino doveva pur essere indifferente come [...]
[...] aspetto burbero e confuso. Lucia lo guardava tra ossequiosa e incerta. Egli sedette nella poltrona di cuoio nero, davanti alla scrivania, e rimescolò [...]
[...] . Egli riprese ancora: - E, dunque... in questa confusione, è capitata al bambino che vi avevo rimandato la tabella del bambino vostro, morto il sei [...]
[...] lassù i ricordi lo facevan troppo tribolare, 166 tanto che ogni mattina s'alzava con la bocca più amara del veleno, egli era venuto a Roma [...]
[...] le fondamenta di quel palazzone a cui lavoravano, egli era stato sotto gli ordini di Nanni, e aveva preso giorno per giorno, senz'avvedersene [...]
[...] operai scapoli; e nella notte, quando certi suoi compagni di alloggio dormivano accompagnati da una donna, egli subiva l'incubo di sogni brutali [...]
[...] sono povero? - - Povera, sono anch'io, che c'entra? - Egli insistè: - Non ho nè il vizio del gioco, nè il vizio del vino, ve lo giuro; tutto [...]
[...] , parandosele dinanzi. - Ho da parlarvi - cominciò egli con voce triste e sicura. - Parlate - fece lei senz'altro. - Ho da dirvi che quando un [...]
[...] stessa esclusivamente colpevole. In lei egli non trovava contraddizioni di sorta, è vero; ma, in tanto, quale conforto gli aveva ella offerto [...]
[...] un posto a Corte, e che senza certi titoli intellettuali cammino non se ne fa) egli preferiva andarsene vagolando per la campagna. A' libri [...]
[...] raggranellare per ogni fine di mese ottanta o novanta lire da mandare al bambino? Cento, 237 anche, gliene avea mandate!... E per fortuna egli [...]
[...] all'Università, e ne seguiva le lezioni a bastanza regolarmente. Ne' primi tempi egli s'era trovato assai triste e come perduto nel tumultuoso [...]
[...] pena il tempo era sereno, egli se ne andava fuor d'una porta, seguendo, a capriccio, la strada che gli appariva più pittoresca; e camminava [...]
[...] . Così egli aveva vissuto, non troppo malamente, fino alla primavera, il tempo de' più caldi languori dell'organismo, il tempo dei più [...]
[...] dalla tela, egli saettava di sbieco uno sguardo di gelosia e di soddisfazione insieme, e con l'accelerarsi della sua corsa, i pensieri, più che [...]
[...] mai gli si affollavano alla mente. Com'era bella! Com'era bionda!... Entrato, così, per caso, a quell'asta, egli aveva assistito alla gara di [...]
[...] all'estremo e agonizzando vicino al guanciale dove il fanciullo dormiva con le novelle del Hoffmann su le coltri. Ma egli non sentiva nessuno [...]
[...] quell'argenteo raggio di luna che or l'avvolgeva tutti d'un nimbo vaporoso?... Egli non sapeva l'amore fuor che nel canto dell'usignuolo, negli [...]
[...] !... Dov'era una donna che somigliasse a colei? Egli voleva saperlo e cercarla; cercarla e farsene amare; cercarla e sentir contro il proprio 245 [...]
[...] quelle labbra odorose che sorridevano, sorridevano sempre.... Estatico, egli non batteva più palpebra. La notte era al colmo. La bianca striscia [...]
[...] rispose con apparente indifferenza: - Di Monreale: quattro miglia sopra Palermo. - È un pezzo che non siete stato a casa, eh? Egli sollevò la mano con [...]
[...] l'amico. - E bene?... 288 - Bencini! - egli ripetè con un sospirone più profondo di tutti i precedenti. - Su via, spiegati, o mi farai andare in [...]
[...] giuoco fissò l'orologio e poi la signora Alford. 319 - Mi sembra che a quest'ora Emma avrebbe dovuto esser tornata - osservò egli. - Sembrerebbe [...]
[...] l'effetto della sua alzata d'ingegno. D'improvviso entrò il tenente di San Teodoro. - Ch'è stato? - gridò egli, facendosi strada nel gruppo delle [...]
[...] nelle ore della colazione e del pranzo. 348 Fuori, seco, egli non l'aveva mai condotta; tranne all'estero dove ella era ignota. Ma di che cosa [...]
[...] . — Avete da dirmi qualche cosa, cugino? Parlate, dite pure. Egli strinse forte le mani l'una nell'altra, dentro il cappello, e balbettò colla voce [...]
[...] poco che si può... Non molto... ma quel poco che posso... fra parenti... Parlate pure... Ma egli non poteva, no! colle fauci strette, la bocca amara [...]
[...] sagrificio... Egli a quelle parole si fermò, cogli occhi spalancati, tutto tremante: — Voi!... cugina Rubiera!... No!... no!... Questo non può essere [...]
[...] l'Addolorata!... 41 Egli allora cominciò a darsi dei pugni nella testa, commosso, col cuore gonfio anch'esso, badando a non far strepito e che [...]
[...] !... Vedete mio 50 fratello Santo che sta a guardare?... Se non ci fossi io egli sarebbe sotto... sotto la macina... al mio posto... invece di [...]
[...] dorso della mano, tutta rossa. — Tanta salute a vossignoria! Egli uscì fuori a prendere il fresco. Si mise a sedere su di un covone, accanto [...]
[...] mento rilassato, le gambe fiacche. Dormivi!... Se to l'ho detto che dormivi!... E le assestò uno scapaccione come carezza. Egli invece non aveva [...]
[...] pezzetto, cambiando tuono: — Sai? Vogliono che prenda moglie. La ragazza non rispose; egli non badandoci, seguitò: — Per avere un appoggio... Per [...]
[...] siete il padrone... Egli ci pensò un po' su, perchè quel discorso lo punzecchiava ancora peggio di una vespa, e tornò a dire: — Anche tu... non [...]
[...] , vossignoria? Egli non rispondeva, nel fango sine a mezza gamba, andando su e giù per la riva corrosa, coi capelli che gli svolazzavano al vento. Mastro [...]
[...] ' strascinate me pure alla perdizione! Egli, pallido come un morto, cogli occhi stralunati, i capelli irti sul capo, quasi colla schiuma alla [...]
[...] sperdeva in lontananza. Quanti lo incontravano, conoscendo la disgrazia che gli era capitata, dimenticavano di salutarlo e tiravano via. Egli [...]
[...] ! Un solo, un povero diavolo, che andava per la stessa strada, gli offrì di prenderlo sotto l'ombrello. Egli rispose: — Ci vuol altro che [...]
[...] mi lamenti? Tanti denari persi!... Che non li guadagnate i vostri denari, voi?... Egli, per fuggire quella vespa, andava cercando in cucina [...]
[...] Diodata? Vi pare che non l'abbia vista? Mezza giornata che vi aspetta, quella sfacciata!... Egli sbatacchiò l'uscio. Da prima non voleva neppur [...]
[...] in pace un po' di grazia di Dio. — Ti piace, eh, questa bella vita? Ti piace a te? — domandava egli masticando a due palmenti, ancora imbroncito [...]
[...] Ferdinando, ch'è peggio di un ragazzo, poveretto!... Egli era riuscito a fermare donna Bianca, piantandosele dinanzi, cogli occhi lucenti, il viso acceso [...]
[...] ... Il canonico insisteva anche lui: — No, no, restate, donna Bianca, fate gli affari vostri. — Poscia, appena egli lasciò ricadere la portiera [...]
[...] acconsentiresti, Bianca?... di'!... Tu diresti di sì?... Bianca pallidissima, senza levare gli occhi da terra, disse di sì col capo, lentamente. Egli [...]
[...] certo punto egli interruppe la zia, balbettando: — Lasciatemi solo con Bianca... Devo dirle due parole... Lasciateci soli... Essa alzò gli occhi [...]
[...] . Egli allora le disse piano, con una certa tenerezza: — Brava! mi piaci perchè sei giudiziosa, e cerchi di metter pace in famiglia... Non sai quel [...]
[...] , cara Bianca! — Un momento! — strillò la zia Cirmena respingendolo colle mani, quasi egli stesse per farle violenza. — Non potete entrare adesso [...]
[...] col lume... Egli volse le spalle. — Quante chiacchiere! Infine siamo marito e moglie sì o no? — Entrando nella camera nuziale trasse un sospirone [...]
[...] promettevano la sposa amorevole e ubbidiente che gli avevano detto. Allora egli tutto contento, con una risata larga che gli spianò il viso ed il cuore [...]
[...] imbarazzata. Ma egli la tolse d'impiccio . — ti dico di no, — rispose semplicemente. — Ah? ah? Dite così?... 120 Donna Mariannina rimase a bocca aperta [...]
[...] la pelle, quella sera! Egli allora si senti stringere il cuore da una tenerezza insolita, pensando alla casa e ai parenti. — Povera Bianca! Avete [...]
[...] !... dove andate?... c'è la giustizia a casa vostra! Quello che temeva il canonico! quello che temeva Bianca! Egli correva al buio, senza saper dove [...]
[...] . — Bestia! — disse lui. — Ho altro pel capo! Ci ho la giustizia alle calcagna!... — Che c'è? — chiese Diodata spaventata. Egli colla mano le fece [...]
[...] accovacciato sul petto, e non voleva andarsene, per quanto egli cercasse di svincolarsi e di gridare. La coda del cane, lunga, lunga che non finiva gli [...]
[...] brontolando, un'altra più lunga a don Ninì, e soggiunse a mezza voce: — Lo conoscevo di già!... Lo vedo ogni sera... in platea!... Egli invece stava per [...]
[...] !... Ed aveva confessato tutto, a capo chino, con la bella voce sonora soffocata dall'emozione. Egli, un gran signore diseredato dal genitore a causa [...]
[...] orizzonti... altro ideale... Ma dopo, mai più!...mai più!.. S'era ripresa!... vergognosa... pentita... implacabile... Egli che l'amava sempre, come [...]
[...] , tutti gli davano del matto, e dicevano che ci avrebbe persi i denari. Egli rispondeva con quel sorriso tutto suo: — State tranquilli. Non li perdo i [...]
[...] momenti è ora d'accendere il fuoco. Ma intanto si udiva lo schiamazzo degli animali nel cortile e i passi di Ciolla che saliva adagio adagio. Egli entrò [...]
[...] prendere aria, senza dargli retta, per cavargli di bocca il rimanente. Egli nicchio ancora un poco, disponendosi ad andarsene, cavandosi il cappello [...]
[...] pagata per farlo... Ma egli non si lasciava illudere, no. Era villano, ma aveva il naso fino di villano pure! E aveva il suo orgoglio anche lui [...]
[...] poco da vivere, non avrebbe voluto separarsi dalla sua figliuoletta. Ma il padrone era lui, don Gesualdo. Egli era buono, amorevole, a modo suo [...]
[...] nascondersi nella scala del campanile, una domenica, per vedere se era vero che il padre d'Isabella portasse la berretta. Egli trovava la sua [...]
[...] per la dote d'Isabella. Che te ne pare? Non è da ridere? Lo zio Rubiera che pensa a mettere insieme la dote della tua figliuola!... Egli aveva [...]
[...] sorella con un tremito nella voce. — Isabella... vi rammentate?... è stata in collegio a Palermo... 193 Egli fissò sulla ragazza quegli occhi azzurri e [...]
[...] subito a nasconderli. Poi si mise a sedere sulla sponda del lettuccio, fissando l'uscio. Mentre Bianca parlava, col cuore stretto, egli seguitava a [...]
[...] smorto e istupidito. Un istante, mentre Bianca gli parlava all'orecchio, supplichevole, quasi le spuntassero le lagrime, egli di curvo che era si [...]
[...] di colèra il resto a nulla. — Lì egli era al sicuro dal colèra, come un re nel suo regno, guardato di notte e di giorno — a ogni contadino aveva [...]
[...] peso e a misura, don Gesualdo! Non sapete quel che vuol dire... Vorrei vedervici!... — Egli allora, col suo fare canzonatorio, raccolse in mucchio [...]
[...] , di qua e di là!... Poi salì di sopra colle gambe rotte. Bianca appena lo vide con quella faccia si impaurì. Ma egli però non le disse nulla [...]
[...] quasi la fece tramortire dallo spavento. Egli non le disse nulla. Se la prese per mano, come una bambina, e se la portò a casa. Lei si lasciava [...]
[...] ogni cosa in bocca al Lupo... il mio sangue e la mia roba!... Avete ragione!... Bianca volle balbettare qualche parola. Allora egli si voltò infuriato [...]
[...] voleva la sua parte dell'eredità paterna — di tutto ciò che egli possedeva - una bricconata; adducendo che quei beni erano stati acquistati coi [...]
[...] vista a quella maniera. Una volta, dietro al medico il quale veniva per la ragazza, egli vide capitare una faccia che non gli piacque: una vecchia [...]
[...] qui, in questa specie d'ergastolo; ci consumerai i tuoi begli anni. Corrado rimarrà in esilio, ad arbitrio della polizia, finchè vorrà tuo padre; egli [...]
[...] stettero zitti tutti quanti. Egli infine prese la parola, un po' turbato anche lui, cogli occhi gonfi, che il sangue infine non è acqua, e il [...]
[...] ha già i capelli bianchi? ch'è una mummia?... Sei pazza? Egli pure era invecchiato, floscio, calvo, panciuto, acceso in viso, colle gote ed il naso [...]
[...] marchese Limòli. Egli aveva sulla punta delle dita tutto l'almanacco delle famiglie nobili dell'isola. Arrivò anche a confidare che la sua era [...]
[...] società per l'appalto dello stradone, tornati amici con don Gesualdo. Egli veniva ogni giorno insieme a tutta la famiglia, la baronessa [...]
[...] gente. I due baroni da lontano tenevano gli occhi fissi su di lui, come due mastini. Infine egli scosse il capo. — No! no! Ditegli al canonico Lupi [...]
[...] spalle, tante porzioni! Egli conosceva anche per filo e per segno tutti i maneggi dei pezzi grossi che cercavano appropriarsi le terre. Una volta [...]
[...] egli stesso il perchè... un presentimento, vedendo Gerbido appostato alla cantonata della Masera, colla carabina sotto!... Gli tornarono in mente le [...]
[...] , e accennava di sì, sforzandosi di tenere aperti gli occhi 264 che le si chiudevano da soli. Egli, che non sentiva nè il sonno nè nulla, tornava a [...]
[...] fargli la festa... a vostro nipote don Gesualdo... Bisogna nasconderlo... Egli ammiccava, colle palpebre floscie e cascanti, accennando di sì [...]
[...] che mettevano ogni cosa a soqquadro. Poi sopraggiunse Speranza strepitando che voleva vedere suo fratello, quasi egli stesse per rendere l'anima a [...]
[...] nasconderle, le lagrime che a ogni parola le tornavano agli occhi, cercando di pigliargli Ia mano per baciargliela. Egli faceva un gesto vago, e [...]
[...] rimedi, come negli ultimi giorni di Bianca, buon'anima. Egli borbottava, tentennando il capo. — Siamo già ai medicamenti che costano cari! Vuol [...]
[...] contraeva, s'arroventava, e martellava, e gli balzava alla Bola, e lo faceva urlare come un dannato, e gli faceva mordere tutto ciò che capitava. Egli [...]
[...] dirvelo... Sarei più contento anch'io... Non voglio essere d'incomodo... — No. Non dico per questo. Voi ci fate a ogni modo piacere, caro mio. Egli si [...]
[...] figlia, sulla dote che egli le aveva dato, su l'Alla e su Donninga, le belle terre che aveva covato cogli occhi tanto tempo, sera e mattina, e [...]
[...] , se il povero diavolo si faceva lecito di voler sapere che malattia covava in corpo, quasi egli non avesse che vederci, colla sua pelle! Gli avevano [...]
[...] , come si tenessero offesi. Egli indovinava che doveva essere qualche cosa di grave, al viso stesso che facevano i medici, alle alzate di spalle [...]
[...] gli altri si sarebbero data pace, come egli stesso s'era data pace dopo la morte di suo padre e di sua moglie. Ciascuno tira l'acqua al suo mulino [...]
[...] rassicurarlo, dicendogli che non c'era nulla di grave... di serio... pel momento... egli tornava ad insistere, ad appuntare 309 gli occhi, furbo [...]
[...] potesse piu parlare. Balbettò solo, smaniando: — Chiamatemi mia figlia! Voglio veder mia figlia! Ma appena accorse lei, spaventata, egli non aggiunse [...]
[...] che vorrete, poi!... — Ah, babbo, babbo! — esclamò Isabella colle lagrime agli occhi. Ma egli sentivasi morire di giorno in giorno. Non poteva più [...]
[...] s'apparecchiò a morire da buon cristiano. Isabella era venuta subito a tenergli compagnia. Egli fece forza coi gomiti, e si rizzò a sedere sul letto [...]
[...] che non c’è nessun pericolo di compromettersi; ed io mi sento tanto forte da tenere il leone a distanza, anche quando egli avesse il suo più fiero [...]
[...] insieme il giorno dopo, esatti fino al minuto. Egli deve avermi scambiata per una principessa: niente di male; qui son tutte principesse. Io gli [...]
[...] glicerina, non importa. E siccome egli mi ha detto che la sua famiglia starà sei mesi a Napoli, perchè una sorella di lui è mezza tisica, cosi [...]
[...] bella cosa? MARIA. Domandatelo a mio marito. FEDERICO. Scommetto che s’egli sapesse che noi continuiamo da un anno la noiosa storia di dirci sul [...]
[...] buon senso, un uomo positivo. Egli suol dire: che le peggiori sciocchezze sono le inutili. Amandoci sul serio, noi ne commetteremmo una di questo [...]
[...] addirittura un cialtrone della sua stampa e come lui cedevole davanti alla prepotenza. Egli lo prega fino ad un certo punto e se non ottien subito la [...]
[...] smanie. ? Che festa incantevole! che dovizia di colori e di luce! che sterminato sorriso di natura è questo! Se Egli stesso mi dicesse di no, non ci [...]
[...] . di Bologna, anche egli pittore, e la sua signora; una bella figlia della animosa Romagna, i cui occhi bruni e lucenti stavano su quel viso ridente [...]
[...] devo esser sembrato a lui un grande imbecille, ma non mai quanto egli sembrò felice a me. Ma dove avrà rimpiattato colui i suoi charmant, i suoi [...]
[...] di quanto egli va cantando. Alcuni di questi poeti, seduti sui davanzali delle finestre, con le gambe spenzolate, il viso acceso e il bicchiere alla [...]
[...] Anselmo. La chiesuola, nella quale egli uffizia e presso alla quale ha poche stanzucce, dove abita solo solo, si chiama Santa Maria a Cedrella, e [...]
[...] primi sintomi della fatale eruzione, vi si saranno rivolti i concittadini di Diomede, dai terrazzi della desolata Pompei. Egli possiede il fascino [...]
[...] cima del monte. ? Quando egli si accorse della mia oscitanza e capì quale poteva, molto probabilmente, esserne la cagione, cominciò a gridare [...]
[...] accennerà stendendo il braccio e l'indice verso la parte vulnerata. Quando ha adocchiato la preda è implacabile. Egli conosce perfettamente i suoi [...]
[...] , e girando intorno l'injettato occhio porcino, pare che dica a sè ed agli altri: ? Come son bello! ? L'anfiteatro, dentro al quale egli declama, è [...]
[...] delicati, che se non lo denotano una persona culta, ci manca poco. Quella giacchetta che il Rinaldo volgare di poco fa sdegna indossare, egli la tiene [...]
[...] quel territorio pistojese che egli corre ogni giorno per lungo e per largo come cacciatore e come Ispettore scolastico. Bisogna aver la fortuna di [...]
[...] carciofi dall'altra, il capoccia chiese al barocciajo: "Dico bene: o come si domanda egli quest'animale?" "Io lo chiamavo Pillacchera, perchè [...]
[...] . "Bella non è davvero, signor mio." 118 "Andate molto lontano?" "Per le Maremme." "In che luogo?" "Talamone." Egli, vedendomi fare un movimento che [...]
[...] passata dall'altra parte, ridotta dal suo pesante martello in minuti frantumi di breccia acuta e tagliente. Allora egli è contento perchè ha [...]
[...] schiena fortemente curvata, il corpo intero di mummia, lo spirito consumato dai dolori. Se gli domandi delle sue sventure, egli ti agghiaccia [...]
[...] onorato e di sacerdote esemplare. E quel che più monta, egli, rara avis, non invoca la maledizione di Dio sulla sua patria. In paese, come è facile [...]
[...] amore fosse stato grande, egli le sarebbe comparso in sogno, per darle i numeri e se n'è scordato, è un ingrato, poichè lui lo sa che essa è [...]
[...] povero monaco resta afflitto da una popolarità pericolosa. È come l'artista che ha fatto un capolavoro: guai se non continua a farne, egli è [...]
[...] sapete che ammazzarsi con le proprie mani è peccato mortale? RIRICCHIA. Il Signore perdona, egli che vede nei cuori! DON MICIO (si passa la mano [...]
[...] allevato in questa città, non sa egli però ogni cosa; e questo lo pruovo in me, il quale, benchè nascessi in Poggibonzi, pure venni piccolo fanciullo [...]
[...] nuovo a voi e non lo avere voi più sentito, non è egli però nuovo alla lingua nostra, nè per questo lo debbo io tralasciare ....... E per non essere [...]
[...] valentuomo lombardo, mi diceva che in qualunque persona del volgo si avvenisse, alla favella parevagli un letterato. Che avrebbe egli detto, se aggirato [...]