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20 testi per v'avevo per un totale di 230 occorrenze

Giacosa Giuseppe
Novelle e paesi valdostani
6 1886 - Provenienza testo: Scansione da Archive, txt Fondazione Verga 38 occorrenze

[...] , e volevo recarmi in Val d'Ajaz all'albergo 42 del Fiery dove avevo dato la posta a parecchi amici. Per il Colle delle Cime Bianche, che è il [...]

[...] forze avevo respinto l'aiuto, orgoglioso di cimentarmi colla dura montagna. Allora l'amico s'era messo a camminare per suo conto, abbandonandomi al [...]

[...] testa, eccolo un'altra volta a suo posto, ma lontano lontano e sempre incurante di me. In principio avevo pensato che in certi punti il canale [...]

[...] formaggio che avevo riposto ieri. Io giro spesso per le montagne e vi dispongo i depositi di viveri. — Mi guardò di nuovo negli occhi e — Non crede [...]

[...] ? No, non credevo; il pane lo avevo veduto levarselo di saccoccia e il suo turbamento al dubbio di esser sorpreso doveva pure avere una ragione [...]

[...] conosceva la vita della città e leggeva sempre i giornali. Anche sapeva che avevo scritto delle opere per il teatro, un'altra miniera d'oro; ma se [...]

[...] l'oste giungesse, avevo acceso un cerino e vedemmo coricato su di un trave un sacco chiuso alla bocca, pieno, ma tutto gobbe e rilievi. Jacques capì [...]

[...] giunsi al villaggio sul fare della notte; per strada, discorrendo col mulattiere, avevo appreso che la padrona della locanda era una vecchia [...]

[...] di guidarmi col chiarore che avevo offuscato. Esso proveniva da un immenso camino dalla larga cappa sporgente che teneva tutta la parete di [...]

[...] l'incuria propria dei solitari e dei pensatori. Io avevo cominciato a domandarlo della vita e dei costumi alpestri, ma non era che un rigiro per [...]

[...] colleghi egli primeggiava, ma poteva anche essere il monocolo nel regno dei ciechi, mentre io lo avevo sulle prime immaginato di acutissima vista. Già [...]

[...] spigriva per questo, la sua mansuesta acquiescenza ai fatti 128 non era turbata. Avevo sperato un ribelle combattuto dalle brutali ingiustizie della [...]

[...] vita e dalla tradizionale docilità del proprio ministero, avevo intravveduto una lotta drammatica fra il vescovo e la coscienza, fra il diritto [...]

[...] bianco le linee asciutte di due o tre campanili. Il curato mi domandò subito se avevo da fare quella sera giù nella valle, e come gli ebbi [...]

[...] conoscere agli altri. — Ha cercato almeno di darsi ragione di questa mia curiosità? — Non ne avevo bisogno. Le sue domande 133 me le aspettavo tutte [...]

[...] perdere, noi dobbiamo salvarli loro malgrado.STORIA DI NATALE LYSBAK Non avevo mai incontrato fra le guide alpine un uomo di così nobile e [...]

[...] salati e mille facezie grosse e grasse da stalla e se la rideva da sè, rivoltando fra i denti la cicca di tabacco che non gli avevo mai veduto prima [...]

[...] pienezza del mio benessere avevo scordato affatto quel povero uomo che mi aspettava là fuori nella nebbia gelata: sua colpa, d'altronde; perchè [...]

[...] e misurare quasi l'intensità della sua passione. Avevo di poco oltrepassato i sedici anni, quando la fallita della casa fonditrice in Aosta [...]

[...] dirigerne l'esecuzione nella circostanza che si celebrava la festa di S. Giovanni, patrono della famiglia. Io avevo accompagnato mio padre, ero [...]

[...] m'incoraggiavano a non mutare registro, mi sentivo naturalmente trascinato a mostrarmele confidente dall'espressione languida e appassionata che avevo [...]

[...] in aspetto di adolescente, avevo tuttavia, de' miei sedici anni passati, la forza e la balda impazienza di usarne. La stagione, 239 la bellezza [...]

[...] tornata la fiducia nella sorte, l'orgogliosa coscienza che avevo di conferire al bene della famiglia in età condannata per lo più ad esserle di peso [...]

[...] avevo affatto scordata la contessa di Challant, ma ora, sul punto di ripresentarmele, sentivo nascere e rivolgersi confusamente dentro di me una [...]

[...] la sensazione morbida e snervante delle sue carezze e ne rabbrividivo. Vedevo di continuo quello sguardo morente ed appassionato che avevo più [...]

[...] mente. In luogo dell'uomo che non sovvenendomene avevo immaginato, nobile e vigoroso, capace e degno di accendere tanto fuoco negli occhi della [...]

[...] i moti del viso, avevo, con insolito ardimento, levato la ventola della lampada, ed essa non aveva pure mostrato di avvedersene. Sulla fronte e [...]

[...] risalito; la contessa m'aspettava nella sala degli arazzi, voleva farmi rientrare nelle sue stanze, avevo ricusato per non recarvi il rigagnolo che [...]

[...] mi colava dagli abiti, avevo dato conto della mia ispezione stando ritto nel mezzo della sala: di qui la macchia. Una palmata carezzevole del [...]

[...] limpidi occhi. Nel primo stupore pensai che ci avesse creduto ancor essa ma la favola implicava un suo intervento diretto e lo sapeva bene che avevo [...]

[...] ; provavo la nostalgia delle terre luminose e calde dove era nato mio padre e che io non avevo visto mai. D'altronde avevo aperta una sola via di [...]

[...] coppia aveva preso il mezzo della sala e i primi accordi bisbigliavano pianissimo. Che c'era mai sulle corde del mio violino? Di che pece le avevo [...]

[...] apparteneva al duca di Borgogna: la cosa era evidente, ed io che non capivo o avevo le mie ragioni per mostrare di non capire, o ero corto di cervello [...]

[...] avevo mandata la mattina da un carrettiere diretto alla Savoia. Dunque arrivai che annottava. L'abate, che la vigilia avevo avvisato della mia [...]

[...] ? Anch'io avevo inteso dei suoni, ma questi mi parevano tanto corrispondere al discorso intavolato che li attribuivo ad un errore della fantasia [...]

[...] straordinaria, tanto che mi domandavo se non 348 siano i suoni un impedimento all'allargarsi delle idee. Avevo sopratutto centuplicata la facoltà [...]

[...] ! Avevo da un'ora oltrepassato i tuguri e non potevo levarmela dagli orecchi. Chi ha la mala abitudine di scrivere la notte, conosce certo a prova il [...]

[...] . Camminavo da cinque ore, e la mattina di quel giorno istesso avevo già fatto, pure a piedi, tre altre ore di strada per visitare in Val di [...]

Fucini Renato
Le veglie di Neri. Paesi e figure della campagna toscana.
28 1882 - Provenienza testo: Scansione e txt Fondazione Verga 23 occorrenze

[...] nella Casina delle Guardie e s'erano addormentati, ed io, senza avvedermene, 4 avevo preso lungo l'albereta e, passo passo, m'ero allontanato [...]

[...] fortissimi di alghe d'ogni genere che nell'estate permettono appena la navigazione negli stretti fossi del padule, avevo già vuotato sul pagliolo [...]

[...] a piangere e scappò via, e io stetti quasi un mese senza rivederla, chè tutti mi domandavano cosa avevo fatto, perchè, dice, che ero diventato [...]

[...] che parevo un morto.... Io avevo diciannov'anni e lei quindici.... La vede quella cappellini bianca?... è sotterrata 12 lassù!... Ah! lei [...]

[...] bon'anima (non avevo altro che lei) mi viene a aprire. Appena 13 mi vede, senza dirmi nulla, mi si butta al collo e comincia a piangere.... Se non mi [...]

[...] poi.... "La prima fu lei, che me la trovai quanto di qui a lì per la processione delle Rogazioni. Non l'avevo nemmeno riconosciuta: povera Stella [...]

[...] levò il pinsacchio s'era nel folto, e io non avevo visto lui nè lui aveva visto me. Gli si tirò quasi insieme; io un batter d'occhio prima di [...]

[...] , che v'avevo io fatto di male? "Il prim'impeto fu di tirargli, ma Dio benedetto mi dette tanta forza che mi voltai per tornare indietro [...]

[...] parlato voi con Luc'Antonio?" "Nossignore; siccome lei signoria m'aveva detto che ci voleva parlare da sè...." "Ma poi non v'avevo anche detto [...]

[...] stamani? Ci avevo da veder Luc'Antonio.... ci avevo.... ci avevo da veder Luc'Antonio, eppoi ci avevo.... insomma ce n'avevo tante che questa m'è [...]

[...] disgraziato che ammazzò alle Case Rosse, eppoi, sotto sotto, andò a dire che avevo sbagliato la ricetta.... Oeh! non s'accosti al banco, perchè gli [...]

[...] dalla farnia vecchia dell'arginello. "Avevo già fatto quattro o se' cale quando mi parve.... Dio del cielo! altro che parere! Sentii una vocina [...]

[...] schizzar gli occhi di testa, 106 e con quell'altra mano mi s'agguantò alla barba e me la tirava da farmi vedere le stelle. Per fortuna avevo [...]

[...] forza avevo lavoravo per staccarmela, ma non c'era verso: la staccavo da una parte e mi si riattaccava da, quell'altra; mi levava l'unghie dalla [...]

[...] volgendosi di nuovo a me, "più volentieri li avrei fatti restare tutti a casa; ma non avevo da lasciargli nulla, signore mio, nulla! nemmanco un po' di [...]

[...] scusi tanto perchè proprio non l'avevo raffigurato. Che fa? sta bene? o la su' famiglia è fiera?" "Tutti bene: grazie. E voi?" "Sissignore, mi [...]

[...] . Io non mi mossi. Già da qualche minuto avevo perso di vista i due vecchi alla svoltata della via, quando vidi riapparire Gian Luca solo che [...]

[...] passeggero che le avevo veduto versare da piccola nello scopeto della Torre. Cercai calmarla, ma per qualche minuto non mi fu possibile. Le dissi qualche [...]

[...] . Ritornato a casa, nessuno di famiglia seppe darmene notizie, perchè non avevo mai parlato ad alcuno di quella avventura. Di modo che sul far della [...]

[...] ; per dire la verità...." "Vedete, Cosimo, se avevo ragione quando se ne parlò l'altra sera colla signora Amalia!" 233 "Ma lo credo!" disse il sor [...]

[...] un pisolino perchè proprio ero fatto. Quando sentii una gran strappata al campanello che avevo suonato io la mattina arrivando, e i miei ospiti [...]

[...] inutile! Dirgli che avevo un appuntamento col medico era lo stesso che tirare uno schiaffo ai padroni di casa. "Andiamo alla tesa. Ma se non [...]

[...] sospiro di tal compiacenza che mi parve di sentirne subito i benefizi anche nel fisico. E veramente 273 ne avevo bisogno perchè ero in uno stato da [...]

Fucini Renato
Napoli a occhio nudo. Lettere ad un amico
3 1878 - Provenienza testo: Scansione da Liber Liber, txt Fondazione Verga 18 occorrenze

[...] pentola a bollore! Ma ero troppo stanco da potermela godere. Mi doleva il capo, mi frizzavano gli occhi ed avevo tanto bisogno di riposo, che nulla [...]

[...] corrermi d'intorno con le mani e coi piedi e di nuovo: ? Signurì, u soldo ? E io daccapo: ? Vattènn! ? Dopo tre quarti d'ora (avevo guardato [...]

[...] quando? ? Ora, ora nel momento; due minuti fa l'ho tirato fuori per dare qualche cosa a quel vecchio.... ? E ci avevi molto? ? Ci avevo tutto ? Ma ti [...]

[...] crudelmente inopportune? Avevo il portafogli in mano. Dileguata la breve, ma rabbiosa tempesta, mi scusai ad alta voce con gli amici, per aver loro [...]

[...] minuti avevo avuto su la loro onestà, e proseguii il cammino lungo la marina tutto umiliato, parendomi di scorgere in ogni occhio languido che mi [...]

[...] fissava, il dolce rimprovero di Cristo a Pietro: amice, quare dubitasti? Per questa volta avevo avuto torto. La giornata non era riuscita degna della [...]

[...] , risposi che non gli avevo detto niente di tutto questo, perchè non me ne aveva presentata l'occasione, ma il viso mi deve esser diventato [...]

[...] paura e me ne dispiaceva per lui. Il mio Vesuvio che da ogni altro luogo non avevo mai guardato senza sentirmi battere il core dolcemente commosso [...]

[...] Belli: O come fa a magnà tutta 'sta ggente? A questa domanda avevo già trovata la risposta nell'osservare come un buon figlio della vecchia [...]

[...] accertarmi che i loro contatti non erano stati infecondi. Fatti pochi passi, la donna, alla quale avevo domandato della sua casa, si fermò davanti ad [...]

[...] , composta di otto persone. Due le avevo conosciute, le altre sei, quando io mi trovavo là dentro, erano per le vie di Napoli a guadagnare la giornata [...]

[...] dicesse altro. Avevo tanto parlato e sentito parlare di questa festa e tante volte avevo fatto proponimento di andarvi, che pochi minuti dopo ero al [...]

[...] l'angustia della cella, dove pochi giorni addietro lo avevo incontrato visitando il Bagno penale di Portoferrajo. Mi venne voglia in quel momento di [...]

[...] . Lungo la via avevo osservato che quasi ogni pianta di ginestra era legata ad un'altra, per mezzo di un nodo intrecciato con le loro cime. E [...]

[...] sciolti dalle coppie felici che vi tornano dopo il matrimonio. Nella mia vita non avevo ancora veduto uscire da menti volgari un pensiero così altamente [...]

[...] , ed ingrandendo a' miei occhi ad ogni passo la sua mole tranquilla. Avevo trovato la pace, ma per un momento fu seriamente minacciata. Un vecchio [...]

[...] so altro che io con la voglia che avevo addosso di espandermi e di parlare da per tutto e con tutti, di tutto e di tutti, e di ridere e di chiassare [...]

[...] precipizio in cima alla montagna. Avevo già conosciuto due eremiti di questi paraggi, e per dire il vero non ero rimasto molto edificato nè del loro [...]

Verga, Giovanni
Una peccatrice
10 1866 - Provenienza testo: Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga, a cura di Daria Motta - Interlinea edizioni 16 occorrenze

[...] che amai alla follia... Che 14 fece quella giovanetta, per la quale avevo pianto... ne ho vergogna anche a pensarci... pianto dinanzi a te [...]

[...] , cogli accenti più deliranti di non lasciarla sì tosto, di non lasciarla in collera, poichè s'era accorta ch'io avevo sospetto di quello che dovevo [...]

[...] ammirai quella fronte larga e pallida, e mi sembrò di scorgervi qualche cosa di nobile che non vi avevo prima notato; mi parve di leggere un [...]

[...] cui l'amore, ch'io gli aveva ispirato, aveva solcato le guancie ed elevato il cuore sino al genio... e l'amai... l'amai come mai avevo amato [...]

[...] ... come non m'era parso che si potrebbe amare giammai... «Quest'uomo, questo giovane ch'io non avevo distinto in mezzo alla folla che lo circondava [...]

[...] , prima ancora dell'alba, ero levata, poichè non avevo dormito un secondo; ed andai ad aspettarlo nel salotto, sperando che anch'egli vi sarebbe [...]

[...] smaniante, avevo perduto la speranza d'incontrarti; quando vidi passare, al braccio del conte, una donna vestita di bianco, con un semplice [...]

[...] , quella sera, in mezzo a quella splendida folla, mi era sembrata odiosa. «L'indomani Pietro si rimise a studiare di lena, come non l'avevo mai [...]

[...] tutti i terrori dell'avvenire. «Non potevo esser gelosa... Alla festa, ove l'accompagnai, avevo veduto le più eleganti e belle dame sorridergli [...]

[...] con quella grazia che dà diritti a sperare, prodigargli le più obbliganti attenzioni, e l'avevo veduto rimaner freddo e cortese innanzi a quelle [...]

[...] . «E rimase muto... E non una parola di più... come se avesse temuto ch'io mi pentissi di ciò che gli avevo accordato. «Ripresi il suo braccio per [...]

[...] continuare a passeggiare, mentre non avevo la forza di strascinarmi. Lo guardavo: era freddo, pensieroso, quasi cupo. 121 «Oh, Pietro [...]

[...] . Non ha cuore per comprendere quello che si passa nel mio, per farmi felice anche con una menzogna! avevo detto in quelle parole. «Quelle [...]

[...] !... per sempre!... Ed io, folle!... folle!... gli chiedevo ancora quella franca confessione che mi avevo fatta promettere in un delirio d'amore [...]

[...] fummo al largo egli lasciò i remi e venne a prendere la mia mano. «Lo guardai come non l'avevo mai guardato: sentivo che non potevo amarlo di più [...]

[...] felicità, Pietro!... Mi pare di aver sonno... di dover sognare questi squisiti diletti... Avevo tanto sofferto!... Adagiami sul canapè... e suonami [...]

Praga Marco
La biondina
27 1910 - Provenienza testo: Scansione da Liber Liber, txt Fondazione Verga 22 occorrenze

[...] ?» E li sposo. Ò fatto così per la maggiore, la Carolina: le ò dato un bravo ragazzo che conoscevo, che avevo qui da dieci anni in istudio. Non aveva [...]

[...] entusiasmato), le avevo proposto un viaggetto e fatte mille promesse lusinghiere. Rifiutò assolutamente, allegando dei vincoli che à qui [...]

[...] andata a comperare un fusto: poi, con del tulle bianco, con dei crisantemi d'ogni colore che avevo in casa, mi son messa a lavorarci attorno; e ò [...]

[...] ricordo mio padre, morto quando avevo otto anni, lasciandomi sola quaggiù e senza un quattrino; fui raccolta — per modo di dire — da una zia che [...]

[...] di te, come una jena, perchè ti avevo sorpresa ad abbracciare una piccola bionda della quale ero tanto gelosa?! Quella volta, se avessi avuta [...]

[...] l'occasione per dirti che da molto tempo io avevo rilevato qualche cosa di misterioso nelle tue lettere, che mi aveva stupito e addolorato. Non mi parlavi [...]

[...] iersera ò ballato. Lo credi? avevo quasi dimenticato anche il ballo, in questi tre anni di vita uggiosa, monotona e casalinga. Per fortuna mi sono [...]

[...] domani, i particolari. Bacioni dalla immutabile amica ADELINA.... BURTON. 24 marzo 1887. Come avevo preveduto, mia cara Bianca bella, ieri non ebbi [...]

[...] molto volgare, lo so: ma io avevo una buona scusa: per me, il cercarmi marito era un caso di coscienza, mentre tutte queste manovre sono, starei per [...]

[...] dire, delle piccole infamie in chi non à le ragioni troppo dolorose che avevo io per dedicarmi alla caccia al marito. 66 E, te lo accerto, queste [...]

[...] avevo una gran paura che, conosciute le condizioni mie finanziarie.... Ma non ricordavo che avevo a che fare con un inglese: prima di decidersi al [...]

[...] per il passato, quando non avevo nulla da fare? Ma in questo mese! Il mattino l'occupavo tutto a lavorare: e il pomeriggio, zia Ermelinda mi [...]

[...] 71 quella che avevo già letto di straforo prima di sposarmi); ò messe a contribuzione le amiche (che mi diedero i libri più interessanti); mio [...]

[...] di labbro, fissandomi. E io non osavo più di guardarlo. Sul tavolino accanto era un libro: il suo romanzo. Lo avevo preso fra le mani, e lo tenevo [...]

[...] , mi rimetterò in carreggiata. E, proprio, a mio marito non avevo cuore di cercar denaro. Prima di tutto so che non ne avrebbe da darmene, o, per [...]

[...] promessa! È partito chiedendomi perdono. — Te ne avevo avvertita, — mi disse, — ti avrei fatto del male, senza volerlo. Perdonami, Dély. Non ò la [...]

[...] felicità che era un insulto a quella donna. Io mi ero sacrificata, come lei: io avevo arrischiato ciò che aveva arrischiato lei: tutte e due avevamo [...]

[...] numeri del lotto.... .....Frammezzo a tutto ciò, due novità. L'una, che ò lâché, completamente e definitivamente, i Galli. Avevo conservata questa [...]

[...] relazione per riguardo a James e, in fondo, anche un poco per riconoscenza, ricordando che in casa loro avevo trovato un marito. Ma da qualche [...]

[...] sono venduta per denaro, perchè avevo bisogno di denaro, perchè ero piena di debiti, perchè mi si minacciava la rovina, la mia e la tua rovina [...]

[...] ; perchè.... non avevo altra via di salvezza! Ecco perchè. Ti basta? Sai quello che volevi sapere? Finiamola, adesso! Si fermò, stupita ad un tratto [...]

[...] : un fascio di cambiali era tra le mani di una donna che avevo creduta sempre, inesperta com'ero, la mia benefattrice, la mia buona consigliera, e [...]

Nieri Idelfonso
Cento racconti popolari lucchesi
26 1908 - Provenienza testo: Scansione Archive, txt Fondazione Verga 21 occorrenze

[...] usarsi qui nella città, ma perchè s'usano di rado ed io non vi aveva atteso, non gli sapevo. Alcuni vocaboli ancora che io sapevo ed avevo udito da [...]

[...] , vero umile popolo non è degnato molto, ed è lasciato alquanto in disparte. Io invece, se mai, conoscevo questo, mentre non avevo quasi nessuna [...]

[...] iscacciar malinconia ! e così sono io. Se mi poteste essere qui dentro! ... ho un cuore come un fico secco. Avevo una dama che era tutta la mi [...]

[...] ' speranza al mondo; l'avevo sempre davanti agli occhi di giorno e di notte; l'amavo propio infino alla tombare ora ci si è affacciato un altro che aveva [...]

[...] il mi' bimbino piccolo era quasi gnudo; ne avevo una sola; me ne sono servita per lui, e ora delle camice non ne ho più verune, nè su, ne addosso [...]

[...] festa in filo che capitano, mi ci metterò» - « E si potrebbero far tornare tutti in 57 una volta come li avevo prima; la mia bella testata di [...]

[...] anni non si ferma più. Io ora vengo per le buone, anzi vi avevo portato un paio di polli, eccoli qui; ditegli che ve li ho portati io, e per che [...]

[...] ). 98 Poverini! Eccoli laggiù stesi per terra! Eran venuti su con me! Avevo sempre il gonnellino, me ne ricordo come se fosse ora, quando il mi' nonno [...]

[...] mi' fratelli! E ora eccoli laggiù! stesi per terra! Ci avevo fatto le mattie sotto cogli altri ragazzi, e ora non ci enno più! Ci montavo su a [...]

[...] , tutto tremante: - «Son qua, Signor!» - «Signor don Tognon, che hai tu fatto del gregge che ti avevo affidato?» E mi risponderò: - «Signore, baron fotü [...]

[...] calza; e la mattina cantavo come una serena. Delle volte gli avevo messi a letto e poi veniva la provvidenza! Allora li risvegliavo se avevan [...]

[...] cena? E io che gli avevo a rispondere? - «Sì!» - E lui tornava via e dopo un popo' riveniva colla farina. Perchè, Mannarone sarà stato sversato e di [...]

[...] , di quello che mi successe una volta. Una sera m'ero buttata 113 inginocchione là in un canto e avevo principiato un po' di Rosario; eccoti [...]

[...] canterale e bisognò portar via le gambe. Una delle ultime parole che disse: «Perdonàtemi, mi' padre; se vi avevo dato retta a voi, a questo non ci ero [...]

[...] avevo fondato su tante speranze! Io che non avevo altro occhio che per lui! Povero mondo e chi ci crede! Pigliate moglie, stracanatevi, rifinitevi [...]

[...] pacco, che gli mandai per Pasqua colle uova benedette con quella torta che avevo fatto a posta per lui chè gli piace tanto, lui in sulla sua lettera [...]

[...] torta. - «Ora ci avete altro?» - «No». Faccio per chiudere, e lei : - «O signora maestra, lei è tanto buona, abbia pazienza; dove avevo la testa? m'ero [...]

[...] , è un muratore del mi' paese che è sempre sano e vivo: - «Quando ero a lassù io, venticinque o trenta anni fa, ci avevo fra gli altri un manovale [...]

[...] cardinale che aveva dato l'ordine, gli rispose: - «È nato il Messia» - «Ne' corbelli ce l'avevo!» disse il papa. La prima educazione, s' ha voglia di [...]

[...] avevo detto nè più nè meno; ma se torna lui, digli che tu fai come ha detto lui; e guarda bene che non si accorga che tu fai tutto all'incontrario [...]

[...] una risata! ridevano anco le formicole. Passata poi che gli da la caldaccia, lo raccontava da sè: «To' ! quando comprai la corda, l'idea l'avevo [...]

Cattermole Evelina (Contessa Lara)
Storie d'amore e di dolore
29 1893 - Provenienza testo: Scansione Biblioteca Regionale Universitaria di Catania, txt Fondazione Verga 12 occorrenze

[...] . Egli riprese ancora: - E, dunque... in questa confusione, è capitata al bambino che vi avevo rimandato la tabella del bambino vostro, morto il sei [...]

[...] larghi e sformati 132 dove il pieduccio le ballava; sìcche ci avevo preso gusto a fermarla. - Buona sera, come sta? Ha fatto tardi, eh? O non ha [...]

[...] , insistendo su' particolari delle nostre prime relazioni e facendogliene vedere il lato gentile, ella protestava energicamente ch'io non l'avevo mai [...]

[...] ! e tutti mi credettero. Sapevan che avevo una parola sola, come mio padre, come i miei fratelli, come tutti di famiglia. Tinuzza si stropicciava [...]

[...] , ma non c'entri più. Male femmine in casa mia non ci stanno! Di lì a meno d'un mese ci eravamo già sposati. Il male era ch'io non avevo ancora [...]

[...] - ch'essendo quella la mia prima punizione, mi venisse diminuita da cinque a tre giorni. Avevo un capitano ch'era un cuor d'oro, ecco come fu. Appena [...]

[...] e due le mani. Non rideva più. - È morto, e tu fai la.... - Prima di finir la frase le avevo piantata la mia daga nella gola. Nella confusione [...]

[...] reclusione quando c'erano tante attenuanti in vostro favore? 282 - Ero soldato - spiegò lui; - e poi dicono che non li avevo sorpresi proprio su 'l [...]

[...] della scena della dichiarazione 303 e del nodo celeste proprio in quel punto.... - Molte cose. - Dunque vedi, Bencini mio, che avevo ragione [...]

[...] , signora - disse questi alla proprietaria della pensione - ma io avevo pregata Miss Emma di favorire le mie sorelle, che stasera hanno una piccola [...]

[...] delizia! Un tesoro! Io ne avevo le vertigini! M'ha detto Carmenella di San Teodoro che quel mazzo valeva quattrocento franchi, perchè lo scheletro è [...]

[...] gran pazzia! Dopo che ve l'avevo proibito, dopo che v'avevo fatto promettere, giurare che non l'avreste ordinata! Un oooh! d'ammirazione [...]

Ballero Antonio
Don Zua. Storia di una famiglia nobile nel centro della Sardegna (Vol. I)
18 1894 - Provenienza testo: Scansione Archive, txt Fondazione Verga 7 occorrenze

[...] alla mia famiglia, persuasa dalle sue parole. Non è stato lei che mi ha assicurato che avevo ragione io, che il conciliatore mi avrebbe assolta [...]

[...] venuti. — O smette, o non racconto più il fatto. — E sia, ascolto. — Come dicevo.... m’aiuti lei, dove era rimasta? cioè, non avevo cominciato [...]

[...] mezzo, ed io giù, dentro al pozzo. Ho fatto a tempo ad afferrarmi all’altra tavola e allora: Aiuto, aiuto, gridai con tutto il fiato che avevo in [...]

[...] pò di coraggio. — Ma ti pare? Boella, io avevo fatto una promessa, e la mantengo, come tu mantieni il tuo voto; e se non fossi stato contento [...]

[...] , quando avevo quei maledetti dolori reumatici. — Dovevate condurre anche lei. — Gesummaria! e quella canaglia di bambini a chi si lasciava? Vedrete [...]

[...] parlarti dell’amor mio, perchè avevo paura d’offenderti, perchè temevo una tua ripulsa; ora tu l’hai voluto, tu mi hai costretto a confessarti ciò [...]

[...] bella ragazza di Mamoiada, io l’ho ereditata per diritto di primogenitura, ed avevo fatto proponimento di cederla a mio figlio come blasone di [...]

Zuccari Anna (Neera)
Un nido
5 1880 - Provenienza testo: Scansione e txt Fondazione Verga 5 occorrenze

[...] sentito messa, signorina? È stata corta eh? lo avevo detto. E il signor Gio- vanni l'ha veduto? Editta, che un momento prima non cercava altro, si [...]

[...] espansivo, le strinse la mano con energia: — Finalmente! Non avevo più nessuno per discorrere di lei; sa che sono già due mesi che è morta [...]

[...] diritto. Anch'io avevo creduto di battere le vie del Parnaso cantando, come Apollo, con una chitarra al collo e tirandomi dietro tutte le fanciulle [...]

[...] miei dubbi, le mie lotte? No, neppure la millesima parte di quanto avevo sentito, di quanto avevo sofferto, di quanto avevo amato palpitava in [...]

[...] antica a custodia del fuoco sacro. Si disse che la mia vena poetica era disseccata, che non avevo più fantasia, che la scioperataggine mi [...]

Valera Paolo
La folla
24 1901 - Provenienza testo: Scansione Archive, txt Fondazione Verga 14 occorrenze

[...] alla giustizia per farsi punire. — La mia scusa è nei miei anni. Non avevo alcun discernimento tra il bene e il male. Credetelo, Giuliano. Il mondo [...]

[...] nella ruota senza alcun segno. Erano maschi, erano femmine? Non ve lo saprei dire. Mi scaricavo e li facevo portar via. In allora avevo in orrore [...]

[...] nascessero non avevo che un pensiero. Disfarmene, disfarmene a ogni costo. La donna che li mise nella ruota doveva essere più spietata di me [...]

[...] due lire che le avevo date. Sono stata più di una volta a cercare di loro. Ho tentato di leggere negli occhi di tanti piccini, ho baciato dei [...]

[...] andare a romperle le scatole. Ch'essa di uomini ne avevo fin che ne voleva. Il brutto venne quando il Maddaloni le andò a casa ciuco come un [...]

[...] ti piaccio vestita in nero? Tu sei sempre lo stesso. Ti piaccio anche vestita da lavandaia. Uh, scusa! Mi è cascata. Avevo promesso di non [...]

[...] voltolarsi nel letto facendolo scricchiolare e tossire con dei colpi secchi, tirando su il catarro che sbatteva in terra con violenza. Non avevo [...]

[...] la lanternuccia chiusa per impedire che i raggi proiettassero sulla scala, chiusi l'entrata con la cura con cui l'avevo aperta e alla loro testa [...]

[...] , perchè avevo proprio bisogno di consigliarmi. E gli narrò la sua notte spasmodica. Pareva sulla brace. Si voltava senza trovare requie. Spesso le [...]

[...] ero groom della casa Vittone e me ne andai a diciassette che non avevo più nulla da imparare. Donna Elena mi ha licenziato professore. Ti dicevo [...]

[...] per la disinfezione. Non volli, mi opposi. Nel mio pensiero era mia, nel mio pensiero avevo diritto di bloccarle la via che conduceva alla morte [...]

[...] che pareva proprio invasa dagli spiriti. Io non credevo, ma non avevo mai visto una scena religiosa di quel genere. Gli uomini si curvarono [...]

[...] . L'impressione maggiore è pure nell'ambiente esterno. Mi pare di essere passato attraverso scene medioevali. Non ne avevo idea. Sullo stradone da Treviglio a [...]

[...] . Consolerò la povertà. Ecco tutto. Giuliano, voi sapete che io avevo in animo di demolire il Casone per dare ai miei inquilini un edificio più [...]

Verga Giovanni
I Malavoglia
1 1881 - Provenienza testo: Edizione Nazionale delle opere di Giovanni Verga, edizione critica a cura di F. Cecco - Interlinea edizioni 12 occorrenze

[...] lavatoio, e poi non ci avevo legna per il focolare. La ragazzina accese il lume, e si mise lesta lesta ad apparecchiare ogni cosa per la cena [...]

[...] Napoli? – Le belle ragazze di qui non sono degne di portargli le scarpe, a quelle di Napoli. Io ne avevo una colla veste di seta, e nastri [...]

[...] strepitare. – Io l’avevo detto, santi del Paradiso! che quel ’Ntoni a bazzicare per la casa non mi piaceva! – Voi state zitto che non sapete nulla [...]

[...] vero cetriolo che era. – Allora, diceva la Zuppidda «’Ntrua, ’ntrua! ciascuno a casa sua!». E suo marito le ripeteva: – Te l’avevo detto che a me i [...]

[...] schiamazzare sull’avventura. – Ve l’avevo detto, non è vero? Tutti così, quei leccasanti! col diavolo sotto le gonnelle! Bel lavoro, eh? due alla [...]

[...] alla bocca. Truffatore! Io non vi aveva dato quei denari per andare a metterli in una Banca che falliva. Io ve li avevo dati per tenerci gli [...]

[...] guadagnati col telaio, e diceva: – Ce n’è di tutti. – Non ve l’avevo detto che per menare il remo bisogna che le cinque dita della mano si aiutino [...]

[...] chiusa, e quando son tornato non ho trovato più niente di quel che avevo lasciato, e comare Mena non mi è parsa più quella. Uno che se ne va dal paese [...]

[...] più. – Se voi siete vecchia, anch’io sono vecchio, chè avevo degli anni più di voi, quando stavamo a chiacchierare dalla finestra, e mi pare che [...]

[...] avevo in cuore quando ve ne siete andato alla Bicocca col carro dell’asino, e mi pare ancora di vedere quel lume nella stalla, e voi che mettevate [...]

[...] compare Mosca; – a questo non ci avevo mai pensato. Maledetta la sorte che ha fatto nascere tanti guai! Così compare Alfio si mise il cuore in pace [...]

[...] Alessi gli buttò le braccia al collo. – Addio, ripetè ’Ntoni. Vedi che avevo ragione d’andarmene! qui non posso starci. Addio, perdonatemi tutti. E [...]

Zuccari Anna (Neera)
Lydia
17 1888 - Provenienza testo: scansione da Archive, txt Fondazione Verga 5 occorrenze

[...] ella aveva di me? — Avevo od ho? - 128 - — Tempo passato. — Cattiva. — Ed ora? — Pessima. Non era la risposta che Lydia aspettava. Tirò [...]

[...] . Abbandonato come ero, o precoce, quando la mia governante russava sotto alla tavola, io che non avevo sonno, mi arrammpicavo nella libreria, prendendo [...]

[...] avevo nessuna idea del corpo femminile; le mie donne, vere chimere, terminavano con un paio d'ali. Lydia avrebbe voluto sapere ancora di più, sapere [...]

[...] passi da casa. — Ve lo avevo detto che ci saremmo riveduti. — Sì, sì, è una bella sorpresa, questa; vi ringrazio. Era commossa: le tremava la [...]

[...] Caimi; sollevò i freddissimi occhi, e guarclandola bene in faccia, rispose: — Si ricordi come ha ricambiato i miei primi avvertimenti; io non avevo [...]

Capuana Luigi
Per l'arte
25 1885 - Provenienza testo: Scansione da Google libri, txt Fondazione Verga 3 occorrenze

[...] Sposi. Li avevo riletti l’anno scorso, in campagna, tra la frescura d’una vallata piena di rumori di fronde che stormivano, di acque che [...]

[...] artistica, avevo dovuto sospendere la lettura, poi avevo continuato, passando di sorpresa in sorpresa, stentando a persuadermi che quel [...]

[...] strettissimamente era stato questo. Una mattina l’avevo visto entrare nella mia camera di studente con un’aria misteriosa. Avea chiuso l’uscio [...]

Verga Giovanni
Novelle rusticane
33 1883 - Provenienza testo: Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga a cura di G. Forni - Interlinea Edizioni 4 occorrenze

[...] la vegliavo, che avevo zappato tutto il giorno a dissodare sulla costa, e mi sentivo russare io stesso, seduto accanto al letto, tanto ero stanco [...]

[...] sotto le ali come la chioccia, e sei rovinata come me. Quella te l’avevo trovata; ma un’altra matrigna come questa non l’avrai più, figlia mia! La [...]

[...] che ci avevo preparato!» piagnucolava massaro Cirino strappandosi di dosso il giubbone. «Che quell’asino ci ha rimesso la pelle come un mulo! Quello [...]

[...] marito. – Se sapevo quel che veniva dopo, non l’abbindolavo, no, vostro fratello; chè se prima avevo bisogno di un pane, adesso ce ne vogliono [...]

Ballero Antonio
Don Zua. Storia di una famiglia nobile nel centro della Sardegna (Vol. II) / Vergini bionde (macchie sarde)
19 1894 - Provenienza testo: Scansione Archive, txt Fondazione Verga 2 occorrenze

[...] , ora t’odio e ti disprezzo! — Glielo aveva ben detto io, che quella ragazza l’avrebbe fatto piangere! io la conosceva, perchè avevo più [...]

[...] , aveva pensato; un’altra, fra poco, occuperà il posto che avevo io nel suo cuore, e tutti saremo contenti. Lei non doveva sposare un uomo che non [...]

Verga Giovanni
Mastro-don Gesualdo
32 1889 - Provenienza testo: scansione Edizione Nazionale delle opere di Giovanni Verga, a cura di C. Riccardi 7 occorrenze

[...] , peste che ti venga! — Colpa vostra! Ve l'avevo detto! Non sono imprese per noialtri! sbraitava la sorella in camicia, coi capelli arruffati, una furia [...]

[...] ; ma il canonico aveva già infilato l'uscio. — Voi m'aspetterete già, nel portone. Un momento, vado e torno. Tornò fregandosi le mani: — Ve l'avevo [...]

[...] . — No!... Son villani che tornano in paese. Oggi è sabato e arriva gente sino a tardi. — Io l'avevo indovinato! — rispose la Cirmena. — Ho [...]

[...] cercato di dare il gambetto a me pure!... a me che le avevo proposto l'affare!... Si è messa d'accordo cogli avversari! Tutti contrari!... I parenti [...]

[...] . — Te l'avevo detto!... accidenti! — E se ne andò brontolando. Ella guardò intorno in aria di mistero, colle pupille stralunate in mezzo alle [...]

[...] guadagno!... Eh?... Non avevo ragione di dire?... Non ridete?... Ma l'amico non gli dava retta, inquieto, coll'orecchio sempre teso dall'altra parte [...]

[...] ? — Ah!... ve l'avevo detto io! Vediamo, via, in coscienza! Cosa era mastro-don Gesualdo vent'anni fa?... Ora ci mette i piedi sul collo, a noialtri [...]

White Mario Jessie
La miseria in Napoli
31 1877 - Provenienza testo: Scansione Liber Liber, txt Fondazione Verga 5 occorrenze

[...] 9 avevo molte e molte volte riveduto Napoli, presi nonostante nota di tutte le critiche, per potere a tempo opportuno, con nuovi fatti, tornare [...]

[...] cosa, che può sembrare estranea ad essa. »S'era, fra le altre cose, detto che avevo molto esagerato la misera condizione, in cui si trovano i [...]

[...] fondaci. Tutto era mutato in meglio. Non si riconoscevano più! Io avevo fatto una descrizione da romanzo! »Per caso, solo qualche mese dopo pubblicate [...]

[...] , la stanchezza di ciò che avevo veduto, ed il sentirmi ripetere dai compagni: – In questa strada vedrà dal principio al fine la medesima scena [...]

[...] quegli argomenti, per cui avevo più pronto il materiale. Ora riproducendoli, seguirò piuttosto l'idea che m'informava nelle gite: ed era, da una parte [...]

Deledda Grazia
La via del male
21 1906 - Provenienza testo: Scansione da Archive, txt Fondazione Verga 4 occorrenze

[...] allegro, però; Zente allegra il ziel l'aiuta, - diceva in italiano. - Una volta avevo le scarpe rotte; e pensai: appena incontro un proprietario, mi [...]

[...] amici miei sono il servo, il cane, il bastone! Sì, anche il bastone! Ecco però un amico che l'anno scorso non avevo! - concluse, rattristandosi e [...]

[...] accadrà? Ah, avevo ben ragione di temere: ero troppo felice! E ricordava ora tutti i particolari del suo romanzo d'amore, tutti i baci che Pietro [...]

[...] fatto, anche se non esistessero le prove del suo orribile delitto, egli non è degno di sposarti. I pastori tacquero per paura, per viltà: anch'io avevo [...]

De Roberto Federico
I Vicerè
11 1894 - Provenienza testo: Scansione e txt Fondazione Verga 9 occorrenze

[...] continuando a parlar solo: - Che testa!... Che testa!... Fin all'ultimo!... Andare a crepare in mano di quell'imbroglione!... Io l'avevo 16 profetato [...]

[...] fatto? - disse al principe. - Nulla.... avevo certe notizie da domandare allo zio.... Sopravvennero in quel momento Chiara e il marchese. Lucrezia [...]

[...] , non le hai scritto un rigo, non ti sei curato di nessuno dei tuoi, quasi non esistessero; e dici.... — Sono venuto qui perchè avevo da fare. Non [...]

[...] cosa volete?... - gli disse. - Avevo bisogno di danari... Me ne date tanti!... Li ho presi: voi che ne avete li pagherete... Il principe pareva [...]

[...] ragione da sè: «Io l'avevo detto... così non poteva durare... mio nipote ha un certo modo!...» Al fresco del vestibolo la conversazione si [...]

[...] in persona: «la separazione. dal duca Proti, tanto amico mio... quella pazza della baronessa non mi volle dar retta... io al principe l'avevo [...]

[...] una brocca per terra. - Ho dovuto venir qui perchè al Grand Hôtel era tutto pieno. Come si sta male in questa città! A Palermo avevo un [...]

[...] padre: - Avevo bisogno di questi mobili. - Qui comando io, t'ho detto mille volte, - ribattè l'altro, facendo sforzi violenti per contenersi. - Non [...]

[...] tante volte promesso di lasciare a lui, ritirandosi, l'eredità politica?... Il duca, dal quale egli corse, gli disse: - È vero, t'avevo promesso [...]

Chelli Gaetano Carlo
L'eredità Ferramonti
2 1884 - Provenienza testo: Scansione da Liber Liber, txt Fondazione Verga 3 occorrenze

[...] risolverci prima! — disse padron Gregorio. — Vedi: i miei figli m'hanno ridotto a viver solo come un lebbroso. Avevo bisogno... Scoppiò una saetta. Irene [...]

[...] . — Avevo bisogno di voler bene a qualcuno, e che qualcuno mi volesse bene — diss'egli, ritornando sulla frase troncata dalla folgore. La pronunciò con una [...]

[...] sventure. Voglio tutto il tuo amore, tutta la tua fiducia e la tua devozione intera. Tu mi fai mancare al giuramento che avevo fatto a me stessa, di [...]