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16 testi per pancia per un totale di 92 occorrenze

Verga Giovanni
I Malavoglia
1 1881 - Provenienza testo: Edizione Nazionale delle opere di Giovanni Verga, edizione critica a cura di F. Cecco - Interlinea edizioni 29 occorrenze

[...] ve lo dico io che quel ragazzo avrebbe dovuto nascer ricco, come il figlio di padron Cipolla, per stare a grattarsi la pancia senza far nulla [...]

[...] in chiesa, colle scarpe verniciate, e quelli altri colla pancia grossa. Quello della pancia grossa era Brasi, il figlio di padron Cipolla, il quale [...]

[...] sicuro, colla pancia all’asciutto sulla sabbia, si gode a vedersi fumare la pentola dinanzi, col marmocchio fra le gambe, e sentire le ciabatte della [...]

[...] di Vittorio Emanuele, giacchè dovete dar la sua parte anche a lui! E tutti si tenevano la pancia dalle risate, chè il proverbio dice «Nè visita di [...]

[...] morto senza riso, nè sposalizio senza pianto». La moglie dello speziale torceva il muso a quegli schiamazzi, e stava coi guanti sulla pancia, e la [...]

[...] anche lui, come gli altri curiosi. Alcuni davano pure un calcio nella pancia della Provvidenza, per far suonare com’era fessa, quasi non fosse più [...]

[...] non si era mossa di casa, e non voleva più vedere la Provvidenza finchè ci aveva gli occhi aperti. – La pancia è buona, e se ne può ancora fare [...]

[...] ; stiamo qui a grattarci la pancia, o a fare il mestiere? – È la maretta che ci accula; disse ’Ntoni. – Staglia da quella parte, figlio di porco, gli [...]

[...] quei poveretti, mormorava comare Grazia colle mani sulla pancia. Davanti a ogni casa c’era la cappelletta adornata di frasche e d’arance, e la [...]

[...] ! gli rimbeccava la Zuppidda. Questi sono affari nostri. Le ragazze si maritano così, se no vi restano sulla pancia, come le casseruole vecchie [...]

[...] diceva che il popolo levava la testa; e come vedeva passare don Michele, colla pistola appesa sulla pancia, gli rideva sul naso. Anche gli uomini [...]

[...] pancia, senza far nulla, quando non era dietro il banco della Santuzza, e faceva l’occhietto alle belle ragazze, per ingannare il tempo. La Barbara da [...]

[...] da caccia, e don Michele insieme a loro colla pistola sulla pancia, e i calzoni infilati negli stivali. – Voi potreste fargli un gran servizio a [...]

[...] stivali e la pistola sulla pancia! Piedipapera stava nella bottega di Pizzuto a bere il bicchierino, prima dell’alba, che c’era ancora il [...]

[...] . E la sera, sull’imbrunire, come la Provvidenza, colla pancia piena di grazia di Dio, tornava a casa, che la vela si gonfiava come la gonnella di [...]

[...] cavargli gli occhi con la conocchia che teneva in mano, in barba alla pistola che portava sulla pancia, giacchè ella non aveva paura nè delle pistole nè [...]

[...] , era come certe donnaccie che sapeva lui, colle rughe sotto il corsetto; e tornava a darci dei calci nella pancia, col piede zoppo. Del resto il [...]

[...] avventurarsi a quella minchioneria di lasciare il paese, si tenevano la pancia dal ridere. Quando uno non riesce ad acchiappare la fortuna è un [...]

[...] la domenica, colle mani sulla pancia piena. Piuttosto voleva starci lui, colle mani sulla pancia, la domenica e il lunedì, ed anche gli altri [...]

[...] ora aveva aperto gli occhi, come i gattini dopo i quaranta giorni che son nati. «La gallina che cammina torna a casa colla pancia piena». Se non [...]

[...] altro egli se l’era riempita di giudizio, la pancia, e andava a raccontare quello che aveva imparato sulla piazza, nella bottega di Pizzuto, ed [...]

[...] certuni abbiano a rompersi la schiena contro i sassi, e degli altri stiano colla pancia al sole, a fumar la pipa, mentre gli uomini dovrebbero essere [...]

[...] sua pancia, ora che si era levato dal peccato mortale colla Santuzza, non cercasse una donna di casa e di giudizio, come intendeva lei; perciò lo [...]

[...] , con tanto di pancia!... Ebbene! corre dietro alle donne anche lui per cercarsi i guai colla lanterna; per la speranza di quei quattro soldi del [...]

[...] pistola sulla pancia e i calzoni dentro gli stivali. Allora ’Ntoni si calmò di botto, e tutti e tre si allontanarono quatti quatti, verso la [...]

[...] pancia e i calzoni dentro gli stivali. – Per me stasera non c’è nessuno che stia inquieto, o che si metta a piangere, comare Lia, ma anch’io sono in [...]

[...] , e per questo aveva acchiappato le febbri alla Bicocca, ed era stato per morire, tanto che aveva la faccia gialla e la pancia grossa come un otre [...]

[...] Malavoglia per quella casa del nespolo che nessuno la voleva, come se fosse scomunicata, e gli era rimasta sulla pancia; sicchè appena seppe che era [...]

[...] , ed io frustai il mulo per passare presto, e son certo che quella poveretta avrebbe voluto piuttosto che il mulo le fosse camminato sulla pancia, e [...]

Verga Giovanni
Novelle rusticane
33 1883 - Provenienza testo: Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga a cura di G. Forni - Interlinea Edizioni 16 occorrenze

[...] lettiga, talchè compare Cosimo si raccomandava a Dio e alle anime del Purgatorio ad ognuna che ne acchiappava sotto la pancia delle sue bestie [...]

[...] suo marito, che non par vero! 21 Il Re invece era un bel pezzo d’uomo, grande e grosso, coi calzoni rossi e la sciabola appesa alla pancia; e si [...]

[...] piccola com’era, e le mule che non avevano giudizio con quel carico leggiero, e tutto quell’orzo che avevano nella pancia, provavano una gran [...]

[...] conosceva e l’aveva visto proprio sul mostaccio, coi calzoni rossi, e la sciabola appesa alla pancia, e con una parola poteva far tagliare il collo [...]

[...] questa accorse don Licciu Papa, colla tracolla dello sciabolotto attraverso la pancia, gridando da lontano come un ossesso, fuori tiro delle [...]

[...] che si era ridotto pelle ed ossa, e aveva una pancia grossa come un tamburo, che lo chiamavano il Rospo anche pel suo fare rozzo e selvatico, e [...]

[...] gli aveva mangiato il cervello e la polpa delle gambe, e gli era entrata tutta nella pancia gonfia come un otre, l’aveva lasciato contento come una [...]

[...] terra, e che gli si camminasse sulla pancia. – Invece egli era un omiciattolo, diceva il lettighiere, che non gli avreste dato un baiocco, a [...]

[...] vederlo; e di grasso non aveva altro che la pancia, e non si sapeva come facesse 72 a riempirla, perchè non mangiava altro che due soldi di pane; e sì [...]

[...] stasera non c’è da far la spesa; e poi sai che cinque lire il puledro se le mangia in un mese, se ci resta sulla pancia. – Se non te ne vai [...]

[...] due mani una pietà per strapparle ad una ad una, bocconi, con tanto di pancia, tirando la gonnella sui ginocchi, onde non far danno. E non sentiva [...]

[...] dello strame per le bestie, 108 e con tanto di pancia, sentivasi il cuore gonfio di tenerezza per la poveretta, e le andava chiaccherando, colla voce [...]

[...] contento, potete vivere 114 colle mani sulla pancia, e non avrete più bisogno di stare a mezza gamba nel pantano per acchiappar le rane. – Per me [...]

[...] pensare ad altro. Poi come Santo si accorse della sorella con tanto di pancia, ch’era una vergogna, si mise a dire in mezzo al piagnisteo: 136 [...]

[...] cogli zoccoli nella pancia della bella mula baia, e gridando da lontano: «Viva Gesù e Maria!» Don Piddu era seduto su di un cestone sfondato, guardando [...]

[...] loro capo, quello che parlava colla mano sulla pancia, era quasi pallido al pari degli accusati, e disse: – Sul mio onore e sulla mia coscienza [...]

Nieri Idelfonso
Cento racconti popolari lucchesi
26 1908 - Provenienza testo: Scansione Archive, txt Fondazione Verga 9 occorrenze

[...] io; avrebbero a finir tutti nella mi cassarola!» 15 E lui, per grattarmi la pancia e farmi cantare: « Com'a uso?!» - « Come a uso che se avessi [...]

[...] lume, cominciò a gridare: « Che volti, padron Paolo, che volti! Che volti la mi' moglie, padron Paolo! » Io dalle risa mi reggevo la pancia. Su [...]

[...] no, quando cominciò a sentire gran pene di pancia che crescevano e crescevano sempre più. Non resisteva; dovè buttarsi per terra, e lì si [...]

[...] sotto si dibisciava a quella maniera, eccoti che fa capino e sbuca fuori dalla pancia un ranocchietto. Stette lì un momentino con certi occhi [...]

[...] nella pancia. XXXIV. Burla a un cacciatore Una volta ero in un caffè, e lì a un tavolino dicontro al mio una brigata di giovanotti [...]

[...] colmo: uno si fiacca il nodo del collo giù da un precipizio, uno affoga in un botro; un altro si busca un occhiello nella pancia e quell'altro [...]

[...] che è nata questa frase. C'era una volta un di quei soliti falsi romiti tutti gola e tutti pancia, che spesso spesso andava a far visita a un suo [...]

[...] s'imposta empiendosi la pancia di fiato; ma nell'atto di sputare gli venne un colpo di tosse e si sputò sulla barba!!! Raccontava poi che una volta [...]

[...] bellezze! S'empiranno la pancia colle bellezze della moglie; staranno allegri colle bellezze della moglie! Se l'è presa d'estate, ma se la troverà [...]

Verga Giovanni
Mastro-don Gesualdo
32 1889 - Provenienza testo: scansione Edizione Nazionale delle opere di Giovanni Verga, a cura di C. Riccardi 12 occorrenze

[...] sulla pancia quel ponte!... Come aveste dovuto spendere di tasca vostra!... II canonico lo tirò per un braccio: — Andiamo, andiamo! Volete [...]

[...] l'orologio lì, nella pancia!... Pensi solo a mangiare!... Ci vuol la grazia di Dio!... I vicini sono ancora tutti fuori... Ecco lì i ragazzi di [...]

[...] figliuoli, donna Bianca!... Poi, voltandosi verso la moglie che se ne andava barcollando, con quell'altro fardello sulla pancia: — Salute e figli [...]

[...] , appoggiato alla canna d'India, don Liccio Papa dietro, che ammiccava al sole, con tanto di tracolla bianca attraverso la pancia. Ma vedendo quel mare [...]

[...] , sputa fuori il fatto suo. — Ah... le canzonette? Roba che non empie pancia, cari miei! — La zia Cirmena si risentì alfine: — Voi pigliate tutto a [...]

[...] pancia piena di fichi d'India. — Vostro padre l'ha voluto lui stesso il colèra, sissignore. Tutti gli dicevano: Non aprite se prima il sole non è [...]

[...] un papa in casa di don Gesualdo. Mangiava e beveva. Veniva ogni giorno a empirsi la pancia. Diodata badava a quel che c'era da fare, e lui [...]

[...] buono soltanto per portarsi la pancia a spasso nel paese, lui — e lo stesso Santo, allorchè aveva bisogno di denari, voltava casacca e si metteva [...]

[...] , invece di annoiarsi con quel villano di mastro-don Gesualdo che passava la sera a lamentarsi, tenendosi la pancia, all'oscuro, per risparmiare il [...]

[...] il il notaio per mettere in carta le vostre promesse... Un po' di maniera, un po' di denaro... Meglio dolor di borsa che dolor di pancia... Don [...]

[...] ribellarsi al cognato e alla sorella; pensava ai suoi guai. Ci aveva un cane, lì nella pancia, che gli mangiava il fegato, il cane arrabbiato di San [...]

[...] dell'inchiostro, amara, maledetta da Dio. E intanto i dolori e la gonfiezza crescevano: una pancia che le gambe non la reggevano più. Bomma, picchiandovi [...]

Fucini Renato
Le veglie di Neri. Paesi e figure della campagna toscana.
28 1882 - Provenienza testo: Scansione e txt Fondazione Verga 4 occorrenze

[...] nell'acqua fino alla pancia, un vecchio Restone quasi non reggendosi in gambe, il quale movendo festosamente la coda, andò con fatica a mettere [...]

[...] pancia del su' povero ciuco, e a palpare le cosce delle sue giovenche, orgoglio della casata, invidia dei contadini dei dintorni e ghiottoneria [...]

[...] barocciajo che la mattina passa scacciando con una frasca i tafani di sotto alla pancia del mulo trafelato, gli dà il bon giorno: il contadino 172 [...]

[...] sempre nel periodo della tenerezza: e giù, baci a josa e strizzoni e carezze e pizzicotti e risate da strapparsi la pancia. E la festa non era [...]

Fucini Renato
Napoli a occhio nudo. Lettere ad un amico
3 1878 - Provenienza testo: Scansione da Liber Liber, txt Fondazione Verga 3 occorrenze

[...] risponde, e a forza di tirate di briglia, di iaaah!, e di pizzicotti sotto la pancia, lo rallegra, lo tien ritto prodigiosamente e ti trovi arrivato in [...]

[...] ridono, ridono e ridono come nelle ore del chilo devon ridere i beati a pancia all'aria, per le viottole del paradiso. Il treno strisciando turbinoso [...]

[...] miserabile vecchia, la quale scalza e febbricitante si era impegnata sola alla disastrosa ascensione, facendola sedere sotto la pancia del mio somaro [...]

Valera Paolo
La folla
24 1901 - Provenienza testo: Scansione Archive, txt Fondazione Verga 5 occorrenze

[...] del burlesco anche nelle narrazioni lacrimevoli. Più di una volta tutto il cascinale si teneva la pancia in mano e gridava: basta! o ci farete morire [...]

[...] beveva anche se gli altri ne erano sazii. Gaetanino, per esempio, aveva un debole per lo stufato a pancia piena. Finita la cena, che veniva [...]

[...] un'Italia senza stranieri. Con i pezzi dello Stivale messi assieme, i suoi ideali si erano acquietati nella soddisfazione e faceva pancia senza [...]

[...] buttando in aria folate di fumo. Erano buaggini che si potevano dire a pancia piena. E chi tirerebbe innanzi la baracca se tutti facessero la vita [...]

[...] all'ospedale come si va a far pancia in villeggiatura. E i villani! Non erano che dei pivioni, degli intrusi, degli scrocconi e dei furbi che si adagiavano [...]

Ballero Antonio
Don Zua. Storia di una famiglia nobile nel centro della Sardegna (Vol. II) / Vergini bionde (macchie sarde)
19 1894 - Provenienza testo: Scansione Archive, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] aver mangiato da vero sacerdote della pancia, cominciando con un gemito, aveva finito per essere portato fuori dai due collaterali, appunto [...]

Pratesi Mario
L'eredità
23 1889 - Provenienza testo: scansione Archive 2 occorrenze

[...] la bile e raccomandarsi a sant'Antonio: anche quando lo mandarono a pancia all'aria dentro la fonte aveva ragione lui, e anche allora tutta la [...]

[...] rovescia a pancia all'aria il mastino, per adoprare le branche contro un altro mastino che l'azzanna da tergo. E così ne caddero altri, mentre tutti [...]

Ballero Antonio
Don Zua. Storia di una famiglia nobile nel centro della Sardegna (Vol. I)
18 1894 - Provenienza testo: Scansione Archive, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] grasso, e trattenendo il respiro, cercò di obbligare la pancia canonicale a restringersi, imprigionandola dentro la giubba, prima pacificamente [...]

De Roberto Federico
I Vicerè
11 1894 - Provenienza testo: Scansione e txt Fondazione Verga 5 occorrenze

[...] data! E quell'altra buona a nulla di sua moglie? Tutto il giorno a grattarsi la pancia piena? E tua sorella? E quei pazzi? E tuo figlio?... Non [...]

[...] compagni: «Oh, dei Pancia-di-crusca!... Oh, dei Cute-di-porco» e quelli, non potendogli rendere pane per focaccia, giacchè il nomignolo degli [...]

[...] , specialmente, non davano più retta a nessuno, al settimo cielo per la speranza d'un figliuolo — come se dalla pancia di Chiara dovesse venir fuori [...]

[...] lanciere, dava del traditore a tutte le autorità perchè, invece di reprimere il movimento, aspettavano di vedere, grattandosi la pancia, se Garibaldi [...]

[...] venuto. Strappò il campanello, entrò come uno spiritato. Lucrezia, sdraiata sopra una poltrona, colle mani sulla pancia, lo guardò un poco [...]

Cattermole Evelina (Contessa Lara)
Storie d'amore e di dolore
29 1893 - Provenienza testo: Scansione Biblioteca Regionale Universitaria di Catania, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] piccolotto, con una pancia rotonda, i balletti d'un colore indeciso, (che dovevano essere stati fulvi, ma che adesso erano come gl'incerava [...]

Chelli Gaetano Carlo
L'eredità Ferramonti
2 1884 - Provenienza testo: Scansione da Liber Liber, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] andava al sodo: per lui l'importante era aver la pancia piena, e l'animo tranquillo. Considerava il resto, miserabili sciocchezze indegne di un uomo [...]

Praga Marco
La biondina
27 1910 - Provenienza testo: Scansione da Liber Liber, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] grande bruna, figlie di quel Galli fabbricatore di candele, tutto pancia e tutto anelli e catenelle, che veniva a vederle regolarmente ogni [...]

Giacosa Giuseppe
Novelle e paesi valdostani
6 1886 - Provenienza testo: Scansione da Archive, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] dal nulla, il nome di Pèro [Pietro] non s'era mai potuto nobilitare con un sour, ed era somma grazia se negli ultimi anni, più la pancia che la [...]

Deledda Grazia
La via del male
21 1906 - Provenienza testo: Scansione da Archive, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] . - Suona, Pietro Benu; ti fa male la pancia che sei così di malumore? - gridò il giovine istranzu ubbriaco. - Non so suonare. - egli rispose [...]