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14 testi per nell'accento per un totale di 68 occorrenze

Verga, Giovanni
Una peccatrice
10 1866 - Provenienza testo: Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga, a cura di Daria Motta - Interlinea edizioni 16 occorrenze

[...] , mentre gli parlava. – Hai udito che bella voce! – esclamò Pietro, premendo il braccio del suo compagno; – all'accento mi parve torinese... Io adoro [...]

[...] e dell'accento, di tutto l'incanto dello sguardo e del sorriso, per circondarsi 18 di questo vapore trasparente... illusorio, lo confesso, che [...]

[...] fatto pensieroso. – Fatti presentare: – insistè Antonino. – Io!.. – esclamò, con un accento indefinibile di stupore, Pietro. – Sì; tu sarai il [...]

[...] Raimondo avrebbe stentato a riconoscere, nel suo accento duro e quasi cupo, se gli fosse stata meno famigliare. Si appressò ancora, e vide il suo [...]

[...] ! – replicò Raimondo, dando al suo accento la possibile espressione e strascinandolo in qualche modo per forza, mentre Pietro si lasciava [...]

[...] la dolce voce di Narcisa, col suo accento molle ed armonioso d'indefinibile espressione, fece battere fortemente il cuore del povero giovane [...]

[...] accento toscano, che Pietro riconobbe per quella del conte, – non mi leverò mai d'addosso quest'accidente! Brusio sentì che quelle parole erano al [...]

[...] !... – esclamò egli, con accento quasi doloroso, fermo, in mezzo al viale ove avea incontrato Narcisa e questa l'avea guardato. E partì di buon [...]

[...] petto a dieci passi! – Accetto! – esclamò Pietro col suo accento vivo e brusco. – Caspita! lo sapevamo; giacchè abbiamo accettato per voi [...]

[...] sguardo ardente di passione, e la sua voce che recava l'accento del cuore. «Singhiozzante gli gettai le braccia al collo, come per non [...]

[...] chiedo mille scuse, mia cara, della noiosa giornata che ti ho fatto passare; – mi diss'egli; però distinsi nel suo accento una sfumatura d'impazienza [...]

[...] disperata del mio accento, dal tremito convulso delle mie braccia, che si appoggiavano alla sua spalla, dalla terribile tensione del dolore che [...]

[...] non cadere, gridando con accento indescrivibile. – Oh! Pietro! Pietro!... dove sei?!... E cadde inginocchiata. Le sue pupille azzurre [...]

[...] inghiottire quasi tre tazze di caffè amaro. – Che fare? Dio!... che fare? – gridava Pietro implorando, con l'accento del cuore, da Raimondo quell'aiuto [...]

[...] cuore. – Oh! Pietro! Pietro!... ti vedo!! – gridò esultante; con un accento indescrivibile che avea più dell'urlo dello spasimo che del [...]

[...] !... dottore, fatemi vivere... egli mi ama!!... io non voglio morire!!! – finì con accento straziante. E non potè più proferire, quantunque agitasse [...]

Giacosa Giuseppe
Novelle e paesi valdostani
6 1886 - Provenienza testo: Scansione da Archive, txt Fondazione Verga 12 occorrenze

[...] pazienze. Ogni parola acquistava dalla voce e dall'accento una doppia portata. Passava per il cervello, un cervello mercantile ordinato e spedito, ma [...]

[...] , rimproverandomi di averlo giudicato male. Il modo con cui mi s'era offerto, il suo contegno, lo sguardo, il vestire, il passo, l'accento e perfino [...]

[...] non mi andava, mutò faccia subitamente e aggiunse con accento profondo: — Tre scudi mi fanno comodo, sa; domani sera mi saprà dire se li ho [...]

[...] era così rigido e severo, e così asciutta la sua voce e così brusco l'accento e l'occhio 62 così immobile a fissare lontano le cose che non si [...]

[...] impedissero di discernere le parole e che queste turbinando nel poco spazio serrato perdessero accento e cadenza per convertirsi nel suono lugubre e [...]

[...] voce del vecchio raggomitolato nell'inginocchiatoio accennando a spegnersi, la donna levava la sua, dandole non so quale accento autoritario [...]

[...] bisogno. Parlava con accento vibrato, staccando una proposizione dall'altra con una virile sicurezza, con un sentimento d'orgoglio dignitoso e [...]

[...] cuna di un bambino e in fondo la forca, gli sbirri e l'appiccato; il tutto festoso, vivacissimo, con un saporito accento di caricatura [...]

[...] , riprese gridando e facendosi portavoce delle mani: — Ci siete tutti? — Sì, rispose Vincenzo. — Tutti? ribattè il curato con accento severo di [...]

[...] comandare. Una volta giunti nei luoghi dove il pericolo può essere continuamente imminente, prendono occorrendo un accento tronco ed imperativo di [...]

[...] queste parole con un riso così sdegnoso, le profferì con accento di tale superiorità, mi guardò con tanta commiserazione, che mi affrettai a [...]

[...] piccoli rancori scambievoli, i piccoli sotterfugi, le congiure sorde per conseguire minuscoli intenti, ogni 303 parola e l'accento di essa, ogni [...]

Zuccari Anna (Neera)
Lydia
17 1888 - Provenienza testo: scansione da Archive, txt Fondazione Verga 8 occorrenze

[...] sguardo, che mi fa supporre in lei un'anima sensibilissima. — Oh! sì, sensibilissima — ribattè Lydia; ma dall'accento si capiva che il suo [...]

[...] ! Lydia pronunciò queste parole con accento così buffo, che i due giovinotti risero, afferrando subito l'allusione. La pace era fatta; oramai si [...]

[...] marchesato. — Potrei maritarmi insieme a te — disse ancora Lydia a miss Seymour, e lo disse con tale accento di ironia, che Eva la guardò in faccia [...]

[...] questa parola con accento asciutto, sarcastico. — Si meraviglia? — Io no!... Con don Leopoldo ? — Colla baronessa von Stern; è una donnina [...]

[...] nulla. - 214 - — Benissimo. Ritrovo il mio Calmi in questo accento ironico. Ella deve pensare che sono un mostro di pervertimento. Dopo tutto [...]

[...] , guardando Lydia attentamente, e poi rispose con accento deciso: — Certo. Però l'amore coniugale non è proprio quello che voialtre ragazze vi [...]

[...] sentiva trascinata a parlare di quell'ignoto, trascinata in modo da non accorgersi - 236 - che la sua amica le rispondeva con un accento secco [...]

[...] , a lei nota, disse a un tratto con accento spiccato: Patience ma cheríe. — Basta, nevvero? — mormorò Calmi, sentendo le unghie di Lydia che gli [...]

Capuana Luigi
Per l'arte
25 1885 - Provenienza testo: Scansione da Google libri, txt Fondazione Verga 6 occorrenze

[...] allora erano novità ed intuizioni di stile e di forme poetiche; e la sua voce tremava e il verso assumeva un accento, un’espressione che la fredda [...]

[...] libro è la forma transitoria di una bella evoluzione artistica del Daudet. Qui comincia a mancare l'accento personale, l'emozione intensa dello [...]

[...] coscienza di teologo e d’ispirato da Dio. Allora egli la sentì gemere con un accento di immensa tristezza: D’un cóté La terre, avec la faute [...]

[...] s’incapricciano a discutere o a difendere un’assurdità. Oh! uno di quelli che hanno la frase incisiva, l’immagine vigorosa, e l’accento ora [...]

[...] un accento originale: ecco una di quelle piccole liriche dove il Getziier è proprio lui, un vero poeta del Nord. Nella foresta, per la snellezza [...]

[...] in una traduzione in prosa! Però il lettore può esser sicuro di trovarvi l'accento, l'intonazione dell’originale: è qualche cosa. « Nella [...]

Zuccari Anna (Neera)
Un nido
5 1880 - Provenienza testo: Scansione e txt Fondazione Verga 5 occorrenze

[...] con gentile premura le chiese: — Ha perduto qualche cosa, signorina? La lingua, l'accento, la voce stessa colpirono Editta che guardò finalmente [...]

[...] Giovanni! Alla profezia fatta dalla cuoca con accento convinto, Bruno rispose: — Può darsi. Dunque Bruno conosceva il signor Giovanni. 88 [...]

[...] quasi la sua, ed egli dovesse chiudere gli occhi per frenarsi. — Giovanni — disse la fanciulla con accento di nobile modestia — darle il mio [...]

[...] continuò arrossendo impercettibilmente: — e poserai la tua testa sul mio petto.» — Così sia, Giovanni - disse la fanciulla coll'accento grave di [...]

[...] scappare. — Senta — esclamò il signor Bruno con un accento che non era affatto il suo — io non posso rassegnarmi a perderla; assolutamente non posso [...]

Chelli Gaetano Carlo
L'eredità Ferramonti
2 1884 - Provenienza testo: Scansione da Liber Liber, txt Fondazione Verga 7 occorrenze

[...] !... Parlava lui solo, interminabilmente, impedendo agli altri di rispondergli. Aveva la sovrabbondanza di frasi e l'accento gutturale del dialetto veneto [...]

[...] donna con un accento intraducibile. — Dovevo dirle il contrario, quando me lo ha domandato? Pippo allibì. Moglie e marito tacquero. Egli era [...]

[...] un accento intraducibile. Ormai, fra loro, non fingevano più. S'erano confidati reciprocamente i loro disegni; i bisogni implacabili delle loro [...]

[...] cerretana; ma bisognava udirne l'accento, vedere com'ella le sottolineava con lo sguardo, col sorriso e col gesto. Dinanzi a lei, Mario provava [...]

[...] , perchè non gli commettesse qualche sproposito da figlia di fornaio. Avrebbe voluto ch'ella smettesse l'accento del dialetto romanesco; non glie ne [...]

[...] vedere? Irene trasalì: gli sguardi e l'accento del vecchio avevano tradito un segreto sospetto, una gelosia sorda. Ella intuì che qualche frase [...]

[...] dall'accento terribile: — Saprò chi sei!... Sorrideva, sicura di se stessa. Dimenticava il suocero, tutta occupata nel pensiero ardente della propria [...]

Cattermole Evelina (Contessa Lara)
Storie d'amore e di dolore
29 1893 - Provenienza testo: Scansione Biblioteca Regionale Universitaria di Catania, txt Fondazione Verga 3 occorrenze

[...] l'accento umile e risoluto del meridionale provocatore, mentre accentuava ogni sillaba col solito dondolío delle ànche: - Io ho messo il [...]

[...] accento toscano, entrando nel salone dell'«American Boarding-House», la grande pensione che tiene la signora Alford a Chiaia, proprio dove termina la [...]

[...] ! cominciò a chiamare con accento amico. 368 Non era Fido; ma un compagno di lui, che appena ebbe riconosciuta l'antica padrona, mutò tono e prese [...]

Verga Giovanni
Mastro-don Gesualdo
32 1889 - Provenienza testo: scansione Edizione Nazionale delle opere di Giovanni Verga, a cura di C. Riccardi 3 occorrenze

[...] , aggrappandosi avidamente alla sponda dell'inginocchiatoio, con un accento più fervido, appoggiando la fronte sulle mani in croce per lasciarsi [...]

[...] del capo, con uno struggimento immenso nell'accento e nel viso, colle lagrime amare che gli scendevano fra i peli ispidi e grigi della Barba [...]

[...] proprio di farci una figura sciocca, montò in collera. — Ah!... tu lo vuoi? — gli diss'ella infine con accento febbrile. — Ebbene... ebbene... Se [...]

Praga Marco
La biondina
27 1910 - Provenienza testo: Scansione da Liber Liber, txt Fondazione Verga 2 occorrenze

[...] porse il biglietto di César, rivolgendole la parola in italiano. — Ò questo biglietto per lei. Trovò la forza di fingere bene, affettando un accento [...]

[...] accento, avrebbe voluto potersi truccare anche il viso, rendersi irriconoscibile persino a sè stesso, nello specchio che gli stava dinanzi, sul [...]

Fucini Renato
Napoli a occhio nudo. Lettere ad un amico
3 1878 - Provenienza testo: Scansione da Liber Liber, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] festività al rumore generale, senza che alcuno si accorga menomamente del loro accento di tristezza, ma udite separatamente sono meste e lamentose, come [...]

Nieri Idelfonso
Cento racconti popolari lucchesi
26 1908 - Provenienza testo: Scansione Archive, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] vie maestre. Micciona. Zuccona, Ignorantona. Mortaletto. Anche Fanf. Mortaietto. Muricciolo. Muricciuolo. Anche nel pisano ha l'accento sull'i [...]

Deledda Grazia
La via del male
21 1906 - Provenienza testo: Scansione da Archive, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] domandò, cominciando a inquietarsi. - Cosa vuoi che ti dica? Che cosa vuole da me tua cugina? - egli chiese allora con accento sincero. - Io non le dissi [...]

White Mario Jessie
La miseria in Napoli
31 1877 - Provenienza testo: Scansione Liber Liber, txt Fondazione Verga 1 occorrenze

[...] delle intenzioni, che sicuramente non rivelavano la decisa negazione della Scuola dell'Albergo dei Poveri, ma avevano un accento da mettere in [...]

De Roberto Federico
I Vicerè
11 1894 - Provenienza testo: Scansione e txt Fondazione Verga 2 occorrenze

[...] ? Dicano ciò che vogliono; farò come vorranno. — Ne ero sicuro! — esclamò il Domenicano con accento di gioioso trionfo. — Ero certo che una buona [...]

[...] fece soffiare la vecchia come un mantice. Quando calmossi, ella disse con voce affannata, ma con accento di amaro disprezzo: - Tempi obbrobriosi [...]