[...] magazzino, in mezzo a una nuvola di pula, con le braccia nude, la gonnella di cotone rialzata sul fianco, i capelli impolverati, malgrado il [...]
[...] cose strane che c'erano nel magazzino vasto quanto una chiesa. Una volta, al tempo dello splendore dei Rubiera, c'era stato anche il teatro. Si [...]
[...] , signora baronessa, io ci ho visto la commedia, in questo magazzino, — rispose Pirtuso per sviare la domanda. — Lo so! lo so! Così si son fatti mangiare [...]
[...] magazzino! Mi rammento, da piccolo, il marchese Lima che recitava Adelaide e Comingio colla Margarone, buon'anima, la madre di don Filippo, quella ch'e [...]
[...] per loro c'è ancora della grazia di Dio nel magazzino dei Rubiera, invece di feste e di teatri... In quella arrive il vetturale colle mule cariche [...]
[...] . Andiamo per di qua. Voialtri passerete pel cortile quando avrete terminato. Essa chiuse a catenaccio Giacalone e Vito Orlando dentro il magazzino [...]
[...] ! — seguitò a brontolare la cugina Rubiera, tornando a staccare dal chiodo la chiave del magazzino. — Vedete quel che ci vuole a guadagnare un tari a [...]
[...] al peso, — gridò Alessi dalla porta del magazzino. — Che c'è? Cosa dice?... Anche il peso adesso? La solita rinculata! per carpirmi un altro ribasso [...]
[...] !... E la baronessa partì come una furia. Per un po' si udì nella profondità del magazzino un gran vocìo: sembrava che si fossero accapigliati [...]
[...] ... In quel momento veniva dal magazzino il sensale, Bianco di pula, duro, perfino nella barba che gli tingeva di nero il viso anche quand'era fatta [...]
[...] mucchi; ruminava altro bestiame; un'altra striscia d'argento lunga si posava in cima al tetto del magazzino, che diventava immenso nel buio. 59 [...]
[...] magazzino! E ne aveva passati dei giorni senza pane, prima di possedere tutta quella roba! Ragazzetto... gli sembrava di tornarci ancora, quando [...]
[...] , cariche d'altra messe; dei garzoni insaccavano il grano e lo portavano nel magazzino, dove non cessava mai la nenia di Pirtuso che cantava «e [...]
[...] tu... il pane non te lo farà mancare... E quando verrà la malannata, ricordati che c'è sempre il mio magazzino aperto... Sei contenta anche tu? di [...]
[...] andava in su verso la piazza, e il canonico disse piano: — Vedete?... E uno dei nostri!... Va dove andiamo noi. Era in un magazzino di Grancore, già [...]
[...] fattore e la gente di campagna. Teneva sotto il guanciale le chiavi del magazzino e della dispensa. Come le parlasse il cuore, poveretta! Il cugino [...]
[...] magazzino. Allora i galantuomini, vociando anche loro, spingendo, tempestando, cacciarono indietro i più riottosi. Il canonico Lupi, aggrappato alla [...]
[...] ragazza trottava lesta lesta verso il suo magazzino e fino a un'ora di notte era tutta una tirata di lavoro. Spesso, al suo ritorno [...]
[...] sceglieva le strade con molti lampioni. Nel carnevale, si sa, c'era il lavoro a monti in magazzino, e non si poteva finir prima. Ma non era mica [...]
[...] militare: memoria del padre morto in guerra: una reliquia. Matilde, mangiando, raccontava il gran da fare che c'era in magazzino. Madama era [...]
[...] che cascasse mai un soldo; po' poi la Matilde doveva guadagnar 136 bene in quel gran magazzino... E la degna portinaia concludeva con una [...]
[...] nella prima compera all'ingrosso e che l'ostilità dei bottegai schiacciò spesse volte le piccole Società, si pensò di stabilire un magazzino [...]
[...] esso non rappresentava che un magazzino di carne umana, di gente nuda, che non aveva camicia, che non mangiava che cattivissimo pane soltanto, e [...]
[...] progredito, dal momento che l'onorevole Di San Donato ci riferisce che una volta era un magazzino di carne umana e nulla più; poichè ogni [...]
[...] un magazzino di carne umana, certamente un Istituto che lascia troppo a desiderare come magazzino di miserie umane, anche per parte del fabbricato [...]
[...] saputo stanare dei buoni! In un magazzino che gli serviva di cantina, nereggiavano allineati, con le loro etichette bianche, e con tanto di tappo [...]
[...] rientrare, sarebbe passato in uno dei grandi negozi di stoffe per signora, da Vernazzi o da Osnago; oppure in un magazzino di vesti fatte, da Ventura [...]
[...] : diventare commessa di magazzino, sarta, stiratrice, serva magari; per non rinunciare mai più a questo grande godimento che ora, per la prima [...]
[...] istruzione, le macchiette della modesta cittaduzza di bagni, i tipi provenzali di Bompard, dell’Odiberta, dei Méfre col loro magazzino di [...]
[...] magazzino grande come una chiesa, in mezzo alla polvere del grano, che non ci 73 si vedeva, mentre i contadini scaricavano i sacchi, o a ridosso di [...]
[...] magazzino e coi fondi dei cassetti, volgeva al disastro; poi Pippo era diventato un pozzo di San Patrizio, coll'eterno bisogno di rifornirsi la [...]
[...] la cassa bella e fatta in casa e essere in nn magazzino, o anche sempre in una selva in forma di castagno bello fresco e barbato in terra! Vorrei [...]
[...] secreto era stato lui a dirmelo, non temeva più di me. — Questo è il più alto magazzino; le guardie non salgono mai sin qui, sanno che a queste [...]
[...] col si loca, di quelli delle botteghe; ce ne dev'essere, nel magazzino.... E attaccalo al balcone della sala del signor Marco. Baldassarre [...]