[...] , non mi facevo per nulla scrupolo di curiosare dalle commettiture del legno nella camera della mia vicina. Questo accadeva sempre di mattina [...]
[...] rare; quasi non se ne vedono. E io me ne innamorai, così, senza rifletterci. Facevo il carrettiere, come mio padre. Che notti tranquille ho [...]
[...] pozzette, per afferrar quel che vedeva anche lontano. Sdraiato accanto a lui, io gli facevo il solletico su le gambe sotto i calzerotti a rigoline [...]
[...] disperato! E le scenate che ti facevo se ti coglievo a sorridere a qualcuna, a guardarla — soltanto — un po' a lungo! E quel giorno che mi avventai sopra [...]
[...] si recavano ai giardini.... e desiderai di avere un bambino anch'io!... Facevo dei proponimenti buoni, quella mattina! Che poco tempo è passato da [...]
[...] vita? Te ne sei sempre occupato così poco!... Non ài mai pensato, tu, non ti è mai passato per la testa di sapere, che facevo io, nelle lunghe [...]
[...] sacrifizio che gli facevo, ma mi allontanai di un passo, supplicandolo colle mani giunte di non farlo. «Temevo di perdere la forza della mia [...]
[...] passeggiata come un compenso, come per ringraziarmi del sacrifizio che gli facevo, ciò che equivaleva a dichiararmela una compiacenza, come avea fatto [...]
[...] d’una amicizia forte e sincera che soltanto la morte spezzò. Allora facevo anch’io dei versi e credevo che non avrei fatto mai altro per tutta [...]
[...] , schietto mestiere. Quando scrivevo la mia commedia, arrivando a certi punti, i più scabrosi, i più grossi ad inghiottire, facevo anch’io la [...]
[...] mio padre e nella cucina dell'albergo ed al reggimento, io facevo dei versi, sissignore, dei versi nel gergo valdostano a ritmi semplici ed a [...]
[...] discorreva e mangiava volentieri, ma non beveva che acqua, ricusando con un cenno del capo l'offerta che gli facevo sempre di vino e di liquori [...]
[...] nel cervello un vento di tempesta, e a chiudere gli occhi mi prendeva il capogiro. Perchè ero lì? Che ci facevo? Mi balenavano alla mente sprazzi [...]
[...] preso il sonno, accendevo il fuoco, mettevo il paiuolo su, e facevo la polenta. Di quelle consolazioni! La provvidenza era Mannarone. Veniva, sentiva [...]
[...] sai quello che ti biasci ! Da cattivo pagatore vin cercone ! Non ve ne abbiate a male ve', Domenico. Come facevo, citrulla, a ricattarmi, 192 [...]
[...] nella ruota senza alcun segno. Erano maschi, erano femmine? Non ve lo saprei dire. Mi scaricavo e li facevo portar via. In allora avevo in orrore [...]
[...] , le facevo tribolare. Si sa, quando si è ragazze! Non ero però delle più cattive. Sì, quello lo accetto di cuore. Lo zabaglione è sempre stato il [...]
[...] quasi pareva che accennasse a un sorriso amichevole e a rivolgermi la parola. Io facevo altrettanto, quando, passandomi per la terza volta vicino [...]
[...] – Almeno avesse lasciato chiudere gli occhi a quella vecchierella, almeno!... E Lucia dal canto suo: – L’avessi saputo, l’avessi! Non le facevo mancare [...]
[...] ; lasciamo stare ancora sino a domani... — Disse mastro Nunzio: — tu parli così per papparti un'altra giornata di paga... — Io intanto facevo [...]
[...] andata a finire!... E bisogna tornare da capo, se non voglio perdere la cauzione... Potevate star- vene quieto e tranquillo a casa... Che vi facevo [...]
[...] de' paoli pur di liberarmi da queste doglie: starei come un dio se non l'avessi, perchè ho tutti i visceri sani, e quello che facevo a [...]
[...] sino a mezzanotte se credete, come facevo collo zio Crocifisso. Non voglio rubarvela, la giornata. Allora padron ’Ntoni, dopo averci pensato su [...]