[...] mio padre e nella cucina dell'albergo ed al reggimento, io facevo dei versi, sissignore, dei versi nel gergo valdostano a ritmi semplici ed a [...]
[...] levò uno scartafaccio e venne a sedermisi di rimpetto. — Intende il gergo valdostano? — Sicuro. — Allora stia a sentire. Creda il lettore che non [...]
[...] , quel poemetto in gergo valdostano aveva tutta la finezza arguta di simili tele, più uno studio di verità, una concisione sugosa e qualche tocco [...]
[...] intercalandovi qualche sapida parola del gergo valdostano; e i sigari fioccavano in tal quantità che non pareva ne potessero tanti capire le sue [...]
[...] , qualche volta, preso della impazienza di una voce umana che parlasse, non il gergo valdostano, ma la lingua letteraria, conforto e sollievo [...]
[...] vintiroie (ventidue, matto), e crescendo man mano la collera, tutte le ingiurie avendo un numero relativo, si dicono in gergo del lotto. Una donna dà un [...]
[...] esprimono i più riposti sentimenti dell'animo con un gergo tacito che chiamerei semaforico, corrugando la fronte, stralunando gli occhi e lavorando di [...]
[...] . La ramina è quello strumento da attingere acqua dalla secchia, che a Firenze e altrove dicono Ramino. Raspanti. Polli in generale. Gergo [...]
[...] agli speciali loro capi camorristi; e hanno un gergo partirolare, onde avvertono i maestri ladri dell'avvicinarsi della Polizia, e alla loro tenera età [...]