[...] visse al letto di Eugenio, tentando, a furia di cure, di baci e di carezze, di contenderlo alla morte che poco a poco s'impadroniva del suo corpo [...]
[...] sordo s'impadroniva delle ultime e più recondite facoltà dell'anima mia; provavo un senso di ansietà inesprimibile, una sorta di sbigottimento [...]
[...] indietro. Ordinava ai becchini di incassarli, si impadroniva del materiale lettereccio, lo mandava al rogo e si dava al lavoro della stanza [...]
[...] confondevano sul terreno. La vinceva una specie di dormiveglia, una serenità che le veniva da ogni cosa, e si impadroniva di lei, e l'attaccava lì, col [...]