[...] grandi occhi dolci. Il fiumicello strepitava sempre fra le rocce, e i cespi di menta mandavano sempre i loro acuti profumi. XXIII. Gavoi [...]
[...] campanile lungo e nero di Gavoi. — Ancora un paio d’ore di strada, è vero? chiese don Zua. — Oh scommetto che lei, se lo si lasciasse fare, ne [...]
[...] l’enorme zucca nella bisaccia, da qui ad un'ora ne avremo bevuto un bicchiere a Gavoi! Pietro Barraca non aveva calcolato male la distanza, perchè [...]
[...] i festaiuoli dopo un’oretta entrarono a Gavoi. Senza smontare fecero una breve sosta, dinanzi ad una porticina, in cima alla quale era [...]
[...] congiuntivite. Boella accennò di sì. — Chi sa quanti la desiderano, anche in città, l'acqua di Gavoi! riprese l’oste, se l'avessero a Cagliari non [...]
[...] l'oste non s’accorgesse della sua diffidenza. — Dio lo voglia, e buona festa. — Grazie. Gavoi presentava poco di notevole ai viaggiatori, malgrado [...]
[...] comitiva, ripresa la campagna, parlò un pò di Gavoi, delle sue famose fabbriche di speroni, del secolare campanile, orgoglio dei Gavoesi; ma a [...]
[...] del monte, Gavoi incendiato dal fuoco di quel tramonto primaverile, naufragava in un mare di luce e di colori. Fu dato il segnale della partenza [...]
[...] olzaese, pallida e severa come una monaca, raccontava a una deliziosa fanciulla di Gavoi, dal cappuccio rosso, la leggenda di Santa Barbara. - La [...]