[...] lasciavano andare a girandolare come un cagnaccio, senza un soldo in tasca. – Che hai, ’Ntoni? gli diceva la Longa guardandolo timidamente nel viso [...]
[...] , coi gomiti sul desco, a far loro mangiare il fegato. Invece gli toccava star sulla strada come un cagnaccio, colla coda fra le gambe e il muso a [...]
[...] schizza via un cagnaccio nero; nel salto gli urtò per le gambe e gli lasciò cadere ai piedi come chi dicesse una boccia. Lui tirò una scossa, si [...]
[...] cagnaccio! Ti romperò le spalle io, se toccherai ancora questo mio povero Tonino, che è così buono, non è vero che sei buono? E lo riavviava con un bacio [...]