Risultati della ricerca


2 testi per james per un totale di 105 occorrenze

Praga Marco
La biondina
27 1910 - Provenienza testo: Scansione da Liber Liber, txt Fondazione Verga 102 occorrenze

[...] porticina dello studio, ch'era all'angolo opposto a quello da lei trasformato, lo chiamò: — James! James! corri, adesso, vieni, vieni presto. — Oh! il [...]

[...] molte linee di tram nell'Alta Italia, e aveva la sua sede principale a Milano, e quivi il suo direttore tecnico, James Burton. Un valore [...]

[...] marina inglese. James, laureato ingegnere, s'occupò alla costruzione di una ferrovia. Poi gli avevano offerta questa carica in Italia: e l'aveva [...]

[...] voi. — E glielo aveva detto un po' in francese, un po' in italiano, un po' in milanese, ma con così evidente cordialità che James aveva dovuto [...]

[...] appetito dei cibi saporiti ed abbondanti; James, senza comprendere gran che di quel che gli dicevano; senza saper bene quello che dicesse, aveva capito [...]

[...] permetteva, e delle quali anzi gioiva e si gloriava. James l'aveva di contro a sè quella fila allegra di puppattoli rosei e biondi: li guardava [...]

[...] avrebbe continuato per un pezzo. Ma James, fattosi serio, lo aveva interrotto: — E voi, signor Galli, la ricevete in casa vostra? 9 La domanda, a [...]

[...] sua nuova vita. E dopo la prima notte di matrimonio, una notte calda d'amore, cui Adelina col solo entusiasmo dei sensi si era abbandonata, James [...]

[...] : — Devi considerarla come una mia sorella; ci vogliamo tanto bene. — Adelina, ogni giorno passava delle ore con lei, e James era lieto di questa [...]

[...] rimasta assente due mesi, poichè tanto si era prolungata la grave malattia della sorella di Bianca. Tuttavia James, non ebbe a rammaricarsi di tale [...]

[...] sul conto di suo fratello. Una frase, in ispecie, francamente detta da lui, lo aveva impressionato: «Se gli studi di James avranno il risultato che [...]

[...] si spera, James non vorrà forse che l'impresa venga unicamente sfruttata da capitali francesi. Perdonate, signore, anche in affari non [...]

[...] James. Quel giorno, dunque, egli attendeva il banchiere. Era arrivato due giorni prima e lo aveva preavvisato, con un biglietto molto cortese, della [...]

[...] allora gli davano la quasi certezza della riuscita. Perciò quel colloquio doveva avere una grande importanza. James avrebbe potuto, senza arrischiare [...]

[...] conveniente, James avrebbe chiesto un congedo alla Società dei Trams e si sarebbe recato a Londra per il periodo necessario a quelle esperienze [...]

[...] s'affaccia alla portiera, e vorrebbe aprirla e scendere abbasso, parendogli impossibile di non essere ancor giunto dopo tante ore di viaggio. James [...]

[...] . — Il signor James Burton? — Il barone Dumenville? — rispose Giacomo in francese, come in francese era stata fatta la domanda. Il banchiere afferrò [...]

[...] quale dobbiamo fare e ci interessa di fare la conoscenza. Pure, oggi, osservando Dumenville, James si diceva in cuor suo che se lo sarebbe figurato [...]

[...] prime parole, non valeva la deferenza alla quale James aveva diritto d'attendersi, e che sarebbe stata dimostrata assai più da un saluto e da una [...]

[...] Dumenville, — anticipate, naturalmente, nelle mani della Bianchi. — E il convegno avvenne in casa della stessa Bianchi? — chiese ancora James Burton [...]

[...] .... forse è qualcuna che vi appartiene.... e mi avete fatto parlare.... Non so come qualificare.... James lo interruppe: — Sì, la conosco. La biondina [...]

[...] . Così, James Burton iniziava la sua inchiesta e preparava la sua vendetta. 22 II. Lo svenimento era durato a lungo. Dumenville non aveva osato [...]

[...] chiamare al soccorso per timore che James, colle prime parole ritornando in sè, o in una crisi che gli fosse sopravvenuta, rivelasse a qualcun altro [...]

[...] .... 23 James s'era alzato di scatto, e l'aveva interrotto, porgendogli la mano e dicendogli con voce ferma: — Grazie!... Non ne avete nessun [...]

[...] te lo ripeta? Mi ma-ri-to Faccio la presentazione: Il signor James Burton, di Glasgow (Inghilterra), mio fidanzato. Tu lo guardi; e cosa vedi? Vedi [...]

[...] avvenire. E questi è il signor James Burton, 64 direttore tecnico della Società Internazionale dei Tramway a vapore che à sede a Milano. Mio [...]

[...] coltura, la probità, il lavoro, e.... la distinzione (il mio dadà) in persona! E perchè il signor James Burton sposa la signorina Adele Olivieri [...]

[...] innamorata del signor James Burton? Per ora no; ma spera di diventarla col tempo e con un poco di buona volontà. Sono le dieci del mattino, e bisogna [...]

[...] scrivere altro, spedisco, intanto, questa, che reca semplicemente l'annunzio: «Adelina, Olivieri — James Burton, oggi fidanzati». A più tardi, o a [...]

[...] che troppo lusso sarebbe fuor di luogo, che non piacerebbe neppure a James. Dio! come sono onesta.... in fondo! E, ti dico, è stata una lotta [...]

[...] di cui James è direttore. Ed egli mi à conosciuta ad una di quelle festine delle quali ti ò parlato. Come e perchè si sia innamorato di me, non lo [...]

[...] , che avrebbe desiderato un matrimonio coll'inglese. Perchè il vecchiotto è furbo: e quantunque James non sia ricco, aveva capito che c'è in lui la [...]

[...] occhi da una parte, zia Ermelinda li apriva dall'altra. James era stato uno dei tanti dei quali essa mi aveva detto: Che buon partito sarebbe! Ed io [...]

[...] potente ausiliario sia stata la «poule des dames»: oh! la «poule des dames», che invenzione! La conclusione, è che ieri James fece la sua domanda [...]

[...] in inglese poi è veramente bello: James. No? 2 maggio 1887. Mia Bianca, due giorni soltanto mi separano da quello delle mie nozze. Si è dovuto [...]

[...] , da gente di spirito, sopprimiamo (come ài fatto tu) il viaggio di nozze. James è tanto occupato alla fabbrica! Abbiamo deciso che, invece, ci [...]

[...] matrimonio si compirà nel modo più semplice. A proposito: neppure in chiesa; si anderà, perchè James — non so se te l'ò detto ancora — è di [...]

[...] , quaranta sterline, da 67 gente pratica come sono, perchè mi comperassi quello che desideravo. Le ò cedute a James e ànno servito anch'esse [...]

[...] buon diavolo dopo tutto, à regalato a James una spilla: il pensiero è gentile, tanto più se si pensa che, proprio, non aveva nessun obbligo di [...]

[...] giorni ò avuto tante cose da fare, e tanti pensieri, tanti sopraccapi. Ma, quando sarò la moglie di James avrò tutta la giornata a mia disposizione [...]

[...] zia Ermelinda. Si direbbe che il mio matrimonio le paja un augurio e debba preludere al suo. E Dio lo volesse! La sera, poi, James è sempre venuto a [...]

[...] diventa a poco a poco. Invece, con James, questa graduale, progressiva intimità non c'è mezzo di ottenerla. Siamo, oggi ancora, come due buoni [...]

[...] mattino caldo di primavera. Appoggiata così al davanzale, ò salutato colla mano James, che si dirigeva ad una vettura per recarsi all'officina. Poi sono [...]

[...] ò desiderato di aver presto un bambolino, anch'io, da condurre ai giardini, il mattino. James, ieri, è venuto a casa anche a far colazione: ciò in [...]

[...] — sai, quella tal cameriera. Essa à imparato anche un po' di cucina. Io e James ce ne accontentiamo. E per me fu un gran sollievo il non trovarmi con [...]

[...] , eterna, interminabile. James non lo vedo che all'ora del pranzo: alle nove è stanco, perchè si è levato all'alba e à lavorato tutto il giorno: ed è un [...]

[...] al Manzoni o ai Filodrammatici, perchè sola con Totò: non ci voleva andare. James, dopo pranzo, mi accompagna. E qualcuno mi riconduce a casa. Non [...]

[...] , che ci vediamo quasi ogni giorno, e nessun pericolo abbiam corso, e nessuno sospetta nè sospetterà mai di nulla. Nessuno, e sopratutto James e [...]

[...] corpo ànno due vite ben diverse, ben distinte in me. Così James è felice; e benedice, dopo più che un anno di matrimonio, il dì che mi à sposata. Tu [...]

[...] . Parto domani per Saint-Moritz. Parto colla zia. James; anche lui, mi à incoraggiato ad accettare l'invito, poichè il caldo mi à proprio spossata [...]

[...] , e 78 credo che mi ammalerei se non godessi di un po' d'aria pura per una ventina di giorni. Ò detta a James, oggi, la prima bugia: che la zia mi à [...]

[...] Ermelinda che era meglio andassi a salutare James e a chiedergli il permesso di prolungare la mia assenza. James fu commosso da questo mio pensiero gentile [...]

[...] zia crede sieno pagati da James, mentre questi non dubita che sieno pagati dalla zia. Passo delle ore dalla sarta, alla quale saldo i conti con [...]

[...] po' di tempo cominciano a diventare noiose. Lasciami fare quello che voglio. Alla peggio, c'è sempre un revolver appeso accanto al letto di James [...]

[...] questo spiega come James non abbia mai sospettato e non sospetti neppur ora, anzi, ora meno che mai, della mia fedeltà; non è possibile egli dubiti [...]

[...] relazione per riguardo a James e, in fondo, anche un poco per riconoscenza, ricordando che in casa loro avevo trovato un marito. Ma da qualche [...]

[...] scoprirebbe? 90 — E occorre denaro.... — Io non ne ò. Ma tu ne ài. Fammi un prestito. Te lo restituirò, te lo giuro. — Oh! — Spicciamoci. Vieni da James [...]

[...] organismo sano e forte resisterebbe, funzionerebbe ancora, regolarmente, insensibile a tutto. Sarebbe la moglie di James Burton, null'altro. Aveva [...]

[...] arrecato un gran dolore a James: e pazienza questo: ma avrebbe potuto toglierlo dalla credulità, dalla fiducia che aveva sempre avute per lei: e [...]

[...] , mai! Anzi, poichè James amava, dopo un lavoro faticoso di tante ore, una buona tavola e una moglie sempre pronta alle carezze, essa metteva adesso [...]

[...] quelli che passano. 94 IV. James Burton, che aveva passata la notte insonne, e soltanto verso l'alba si era assopito vinto dalla stanchezza, fu [...]

[...] nella impossibilità di adempire ai propri impegni. — Vale a dire? — chiese James, spaventato. — Vale a dire, signor marchese, che la signora da lei [...]

[...] , o se qualche impedimento.... Sa, — aggiunse César con un risolino furbo, — una donna maritata.... James, che non s'aspettava questo contrattempo [...]

[...] speranza nella riuscita del suo disegno che, se non m'inganno — aggiunse César con fine ironia — gli preme assai. Ma James aveva mutato faccia ad un [...]

[...] che riuscirà meglio e direttamente a mettersi d'accordo, e.... James lo interruppe — Chiamatemi una carrozza. César s'inchinò ed uscì, pensando in [...]

[...] cuor suo che la mediazione non sarebbe perduta come aveva temuto; e se ne rallegrava. James aveva capito che la colpa di quanto accadeva era tutta [...]

[...] potere, ogni arma di cui disponesse perchè l'avventura non gli sfuggisse. E, del resto, James non aveva bisogno di null'altro che di questo: che la [...]

[...] ? — insistè James, facendole ben comprendere che un no avrebbe significato la restituzione del denaro. — Non mi compromette? — chiese ancora la Bianchi [...]

[...] , indecisa. — In parola di gentiluomo. Allora si arrese. E James scrisse, in francese, senza lasciar vedere alla vecchia che cosa scriveva: «Sono [...]

[...] , ricordando la commedia giuocata il giorno prima. — Ma che storie! — esclamò James facendosi rosso in viso per l'ira che lo riaccendeva. — Che [...]

[...] d'insinuare ancora la Bianchi. James prese il cappello e accennò a congedarsi. — Come volete! Stasera debbo partire per affari urgenti. Non posso [...]

[...] involontariamente, dopo il suo incontro nello studio di lui, di James, nell'officina, egli avesse rivelata la cosa al marito; supponesse pure [...]

[...] di qualunque concessione, di qualunque promessa. E alle due, James arrivava in carrozza ad una porticina, aperta nel muro di cinta, di un [...]

[...] vecchietta aprì la porta di essa e fece cenno a James di entrare e di attendere. James si guardò d'attorno. Era una camera abbastanza grande, bassa di [...]

[...] faccia alla porta per la quale James era entrato, v'era un'altra porticina, aperta; per essa si entrava in un piccolo gabinetto di toilette, nel [...]

[...] , tutt'attorno; all'orecchio di James, non arrivava che il báttito cadenzato di una zappa, e, a tratti, l'armonia dolce, malinconica, di una canzone susurrata [...]

[...] a fior di labbro da qualche contadina nascosta tra la verzura. Una gran pace era là dentro. James, un poco affranto e spossato dalle fatiche di [...]

[...] Adelina. Egli non provava che l'ansia dell'attesa, tanto più forte — forse — quando si à la certezza che chi si attende verrà. James aspettava [...]

[...] poteva dirsi un uomo, tradito, lui? Da chi? Dov'era questo rivale? Chi era l'amante di sua moglie? E poteva dirsi un amante? Il viso di James cambiò [...]

[...] fatto un amante, non gli aveva preferito nessun uomo sulla terra.... E James rimase, così, a lungo, gli occhi fissi, meditando. Nell'uomo onesto [...]

[...] : ma appena entrata, alzò gli occhi, vide James, e un piccolo grido di terrore gli sfuggì dalle labbra. E, rapidissima, rifece un passo indietro [...]

[...] , come per riguadagnare 99 la soglia. Ma James, che si aspettava questo tentativo di fuga fu pronto alla sua volta, e, senza muoversi, disse, in tono [...]

[...] , dopo un silenzio, James si mosse: venne a lei, tenendole gli occhi fissi sul volto ricoperto dal velo: la prese per un braccio, come in una morsa, la [...]

[...] su di esso, sollevò un attimo gli occhi verso James, li abbassò subito, spaurita, tremante, si coprì la faccia con le mani, ed ebbe uno scoppio di [...]

[...] pietà, ma per udire le cose terribili che James le avrebbe dette. Umiliarsi, lei, così orgogliosa, sempre, anche nella degradazione: tanto orgogliosa [...]

[...] James! «Gli vorrai sempre bene — le aveva chiesta l'amica — sarai una moglie buona, affettuosa, devota....» «Sì, sì, sì.... lo amerò fors'anche [...]

[...] trattava di rimediare? Non era dunque partito con James? O era ritornato, con un pretesto, per vederla, per parlarle, per mettersi d'accordo con [...]

[...] riconosciuta? La sua comparsa, all'officina, nello studio di James, era stata d'un attimo!... Oppure, Oscar nulla sapeva, ed era questo un mezzuccio a [...]

[...] una difesa. Non si poteva inventar nulla, invocare più nulla a propria scusa. Era finita, per sempre, senza remissione! James era rimasto in piedi [...]

[...] . — Parla! — ripetè James, violento questa volta. Essa susurrò: — Ammazzami, finiamola. Ed egli, calmo di nuovo: — Sì, forse. Ma poi. Prima devi [...]

[...] esce di qui! — disse James. E come Adelina giunta alla porta, accennava a girar la chiave e ad aprire, egli le fu sopra, d'un salto, la ripigliò [...]

[...] , fissando James con uno sguardo pieno d'odio e di rabbia repressa. Dio! Ora l'odiava quest'uomo che era stato così cieco, che aveva aperti gli occhi [...]

[...] vivere beatamente tranquilla, nel benessere calmo del corpo, nella quiete assoluta della mente. — Parla! — comandò James, ancora. E levò dalla [...]

[...] ! — susurrò James. — Nulla, nulla che ti possa interessare, e che possa valermi di scusa.... E non cerco scuse. Ammazzami! La sovraeccitazione aumentava in [...]

[...] ! Non puoi comprenderle! Se non vuoi ammazzarmi, lasciami andare! — E accennò a muoversi di nuovo. James, questa volta, non ebbe bisogno di imporsi [...]

[...] della sua stessa audacia. Ed attese. James rimaneva impassibile, gli occhi fissi su di lei, aspettando alla sua volta. E come il silenzio si prolungava [...]

[...] tentava di indovinare quale effetto facevano su James. James, impassibile, ascoltava. Allora, dopo una pausa, portandosi il fazzoletto agli occhi [...]

[...] troncava la voce. James rimaneva impassibile, in attesa. Adelina, adesso, si stupiva di quel silenzio. 103 Era forse la salvezza? La sua audacia [...]

[...] , la sua sincerità avevano impressionato quell'uomo? La risparmierebbe? E nella vita soltanto? Ci fu un lungo silenzio. — Ài finito? — chiese James [...]

[...] onesta delle donne, ti credevano il più fortunato dei mariti. Si arrestò, di nuovo. La sovraeccitazione istessa, le impediva di continuare. James dopo [...]

[...] la testa tra i cuscini. Ma James la raggiunse, colla canna del revolver sul collo, e sparò. Adelina, ferita, si volse, nelle convulsioni della morte [...]

[...] ò tradito, sì.... ò amato un altro uomo.... ò avuto un amante.... James sparò ancora, a bruciapelo; il corpo di lei rigirò su sè stesso, e cadde a [...]

White Mario Jessie
La miseria in Napoli
31 1877 - Provenienza testo: Scansione Liber Liber, txt Fondazione Verga 3 occorrenze

[...] un segretario di Stato, un discepolo del Mazzini, James Stansfeld; e questi due nobili pionieri trovarono centinaia e migliaia di seguaci, e fra [...]

[...] schierai sotto la bandiera dei primi: indottavi da considerazioni a priori, confermate da fatti che mi accadde di vedere. Il right honorable James [...]

[...] applicare rigorosamente tutte le leggi emanate dal Governo centrale. James Stansfeld, il campione d'Italia nei giorni della sventura, il Ministro che [...]