[...] personaggio che quella sera erasi degnato di onorare la sua povera merceria. E il Canonico gonfiava come un tacchino, rosso scarlatto e tutto [...]
[...] vitella di latte; due di carne grossa; uno d'animelle, e l'ultimo di tacchino coi maccheroni.... Scoppiavo!... E bisognò assaggiarli tutti!... tutti [...]
[...] naso. – Lo dite a me che ci ho a limite la vigna, disse allora padron Cipolla gonfiandosi come un tacchino. – Li chiamate vigna quei quattro [...]
[...] tacchino, e facendosi vento col fazzoletto; e se la prendeva con Garibaldi che metteva le tasse, e al giorno d’oggi non si poteva più vivere, e [...]
[...] spettacolosi e delle braccia che sollevavano ancora il vespaio in un cervello di tacchino. Lavorava in giornata nella cucina del Gianmaria a pulire [...]
[...] lui, dopo avere lavorato tutta notte e tutta mattina, aveva diritto a un po' di riposo e al tacchino in tavola come gli altri. Ma non aveva cuore [...]