[...] dell'amante della luna. – Come si chiama? – Si chiama Narcisa Valderi? – Narcisa!... bel nome; si direbbe averlo ricevuto a vent'anni? E la conosce [...]
[...] di Narcisa, e cercava negli occhi di lei l'eco di quello che egli provava nel suo cuore. La contessa voltava le spalle alla scena; e solo di [...]
[...] protagonista fermo al suo solito posto. Narcisa ne scese più lestamente del solito, e scomparve quasi subito insieme al conte. La carrozza [...]
[...] la dolce voce di Narcisa, col suo accento molle ed armonioso d'indefinibile espressione, fece battere fortemente il cuore del povero giovane [...]
[...] invocazione disperata: – Narcisa!... Narcisa!... – E quando le sue arterie battevano in modo da rompersi, egli si afferrava la testa fra mani, e [...]
[...] !... – esclamò egli, con accento quasi doloroso, fermo, in mezzo al viale ove avea incontrato Narcisa e questa l'avea guardato. E partì di buon [...]
[...] dal fulmine, coll'occhio smarrito, col volto pallido e convulso: si era trovato faccia a faccia a Narcisa, che partiva dal Teatro, spaventata di [...]
[...] intieri ebbe la forza di non cercare Narcisa, di non vederla. Usciva di rado, la sera; e sempre in compagnia di sua madre e delle sue sorelle [...]
[...] . L'aveva dimenticata? 70 No! Egli aveva tal forza perchè viveva per lei, con lei, in lei; perchè tutta la sua vita era ormai Narcisa. Egli [...]
[...] di una parte dell'amore di cui amava Narcisa; che amava come un'emanazione di lei. Quando egli fu soddisfatto dell'opera sua, di sè stesso [...]
[...] ; quand'egli si sentì più vicino a Narcisa, allora la cercò. La sua casa era deserta e le imposte dei veroni chiuse. La cercò inutilmente otto [...]
[...] Parecchie settimane dopo, in Napoli, ad una delle serate che dava il barone di Monterosso, noi ritroviamo Narcisa, accompagnata dal marito e dal [...]
[...] d'occasione a Narcisa. – Avrò la fortuna, signora contessa, – disse, parlando alla donna matura, – di presentarle stasera un uomo, che, ancora [...]
[...] allontanandosi per dar retta ad altri invitati. Narcisa ballò come una silfide e confessò al suo cavaliere di mai essersi divertita come in quella [...]
[...] sera. Verso mezzanotte il barone si avvicinò di nuovo al divano ove sedevano Narcisa e la contessa, accompagnato da un giovane alto e bruno, di cui [...]
[...] occhiali, dal capo alle piante, e gli faceva i complimenti d'uso. Anche Narcisa esaminava il nuovo arrivato con una curiosità che andò a finire [...]
[...] (che era rimasto al suo fianco frapponendosi fra di lui e Narcisa) si allontanò. Pietro aveva veduto la contessa di Prato, alla quale il [...]
[...] isforzo gli occhi da quelli di Narcisa, che lo fissavano col loro sguardo limpido e chiaro, per volgerli all'ufficiale che anch'esso lo guardava [...]
[...] non sia il suo Gilberto. – Chi lo sa?... E lo sguardo del giovane, che s'inchinava per allontanarsi, incontrò quello di Narcisa fisso su di lui [...]
[...] suo braccio a Narcisa, che vi abbandonò il suo corpo flessibile, splendida di tutta la sua strana bellezza; coi capelli, intrecciati di perle [...]
[...] che ha fatto furore, a quanto si dice; avrete la compiacenza di accompagnarmivici? – domandò Narcisa al marito. Questi s'inchinò in silenzio [...]
[...] , che sono belle perchè sono vere, che sono inimitabili perchè sono semplici e comuni. Narcisa rivide quel giovanetto che passava le notti sotto [...]
[...] Narcisa e che avea raccolto, per fuggire come un delirante, come un uomo che teme d'impazzire, poichè tutti questi applausi non potevano dargli [...]
[...] di cachemire bianco. – Sarà anche questo. – Sento che amerei quest'uomo come una pazza! – esclamò Narcisa punta dal freddo motteggio del suo [...]
[...] molto a pensare. – Ha però sempre il merito della franchezza! – replicò con tutta flemma Narcisa: – quest'uomo io l'amo... poichè la sua [...]
[...] coi denti stretti, facendosi pallido. – Non mi accompagnate sino alla mia carrozza? – disse senza scomporsi Narcisa, dandogli la busta [...]
[...] dormire. Ella! Narcisa! avea assisitito al suo trionfo, avea palpitato dei suoi sentimenti, gli avea gettato quel mazzetto che avea fatto [...]
[...] l'indomani, ancora sotto questa impressione, scrisse il seguente 80 biglietto a Narcisa – sarcasmo pungente ed amaro velato dalla forma più delicata [...]
[...] segreta speranza di mettersi in relazione con Narcisa; e che egli avea adottato quel mezzo come ne avrebbe adottato un altro, se gli si fosse [...]
[...] un'amante pensi all'amante, signore... e farà il più nobile sacrifizio che amor proprio d'uomo possa fare evitando questo duello. Narcisa [...]
[...] cuore voleavi vedere; ma quei puntini potevano anche nascondere, come spesso, il nulla. Se Narcisa gli avesse scritto semplicemente: Pietro, non [...]
[...] sentiva più vicino a Narcisa, la sirena che gli avrebbe fatto adorare l'inferno per mezzo delle sue seduzioni. All'alba era alzato e si [...]
[...] . – Mi permetta di farle osservare che questa sicurezza è, per lo meno, molto arrischiata. – Per bacco! dopo aver veduto Narcisa agitata, come [...]
[...] poco dopo riprese vivamente, quasi trionfante: – No, no! son sicuro del fatto mio. Lei non conosce la bell'anima di Narcisa; ella sarebbe [...]
[...] ha avuto la gentilezza d'indovinare... che io per quella cara Narcisa... capisce?!... – Addio, caro signore. – Oh, come mi sarà grata la [...]
[...] biglietto di Narcisa era semplicissimo: «Lascio questa casa perchè sento che è impossibile rimanere uniti più oltre – Sento troppo altamente i [...]
[...] bellezza. – E questa ferita!... Dio mio!... continuò la contessa commossa vivamente. – Nulla... una scalfittura. Narcisa si avvide forse allora [...]
[...] Narcisa col suo sorriso ammaliatore; – siamo franchi in tal caso dall'una parte e dall'altra per poterceli perdonare scambievolmente [...]
[...] ... – Reciproci torti? – interruppe Pietro come trasognato. – I miei saranno più gravi; – rispose Narcisa, – ma ho la buona fede di confessarli e la [...]
[...] piuttosto... – Narcisa!... – Che voi... – Che io vi amo come un pazzo!... come un uomo che non è più conscio di quello che fa, poichè voi gli [...]
[...] avete tolto la mente e la ragione, Narcisa!... Così dicendo Pietro divorava coi baci quelle mani che si teneva fra le sue. – Ora che la vostra [...]
[...] sogno, nel suo dramma... gli avrei stese le braccia ad incontrare le sue... 100 – Narcisa!... – mormorò soffocato Brusio, sollevandosi sino ad [...]
[...] in un bacio di tale ebbrezza da sembrare troppo piccolo compenso la vita, e troppo corti i giorni per avvelenarsene... – Narcisa!!... – ripetè [...]
[...] Procida. Narcisa teneva appoggiata la testa sulla spalla di Pietro, e di quando in quando si aggrappava al collo di lui colle sue candide braccia per [...]
[...] labbra... Oh, no! Narcisa... per credere a ciò bisogna che noi ritorniamo a Catania, che noi abitiamo quella stessa casa, che io guardai con più [...]
[...] ... – Andiamo a Catania! – mormorò Narcisa, dandogli un lungo bacio e bagnandogli la fronte di due lagrime di voluttà. 103 VIII Sig. Raimondo [...]
[...] a cavallo. Narcisa cavalca come un'amazzone, e noi galoppavamo verso Possillipo. Io mi spaventavo nel vedere con quale audacia piena di grazia [...]
[...] disinvoltura di un cavallerizzo. «Quando ritornavamo, coi cavalli anelanti e coperti di spuma, Narcisa si lasciava cadere nelle mie braccia [...]
[...] Narcisa di quel terribile amore senza speranza. 107 «Io ho salito quella scala, ho passeggiato per quelle stanze, ho dormito sotto quel [...]
[...] tetto... ho veduto la sua camera... Qual camera! se la vedesti, Raimondo!... «Un uomo che non avesse mai conosciuto Narcisa ne immaginerebbe il [...]
[...] . «Raimondo!... Ti svelo un gran mistero del mio cuore, che Narcisa non dovrebbe mai conoscere. In mezzo a questi deliranti piaceri, in mezzo a questa [...]
[...] stringo fra le braccia, io non giunga a rompere quel velo aereo, direi, di cui Narcisa si circonda, e che comanda quasi la semioscurità [...]
[...] per farmi perdonare il mio lungo silenzio fra le sue braccia. Addio, addio! Narcisa mi chiama; domani forse ti scriverò più a lungo. Il tuo [...]
[...] venuto. «Egli si alzò soltanto verso le undici, e immediatamente venne a cercare di me. «– Come sei bella, mia Narcisa! – esclamò egli [...]
[...] quella casa... Ora voglio che tu ti vesta di quegli abiti, Narcisa; che quel cappuccio bianco copra i tuoi capelli. Io non posso esprimerti quegli [...]
[...] questo che l'agonia dell'incertezza... Tu non sai mentire, Pietro!... tu me lo dirai!... «– Narcisa!... «– Oh! fammela questa promessa, Pietro [...]
[...] ! Narcisa... Io non so quello che tu abbi stasera; ma se ciò può farti piacere quantunque io senta tutta l'inutilità di tale promessa... se ciò può [...]
[...] sarò più tranquilla!... potrò almeno godere senza sospetto questi giorni di felicità che puoi darmi... «– Narcisa!... per pietà!... 115 «– Oh [...]
[...] sorpreso da quella scena che forse si aspettava. «– Che hai dunque, Narcisa? – esclamò egli, prendendomi le mani. «– Oh, Pietro! – esclamai infine [...]
[...] , – tu non sei lo stesso di prima!... No! tu non mi ami come prima!... «– Narcisa, tu sei folle coi tuoi dubbi penosi... Se non ti amassi come [...]
[...] stanco di farla?!... «– Ascoltami, Narcisa! – interruppe egli, stringendomi le mani, quasi avesse voluto infondermi forza per ascoltare quello che [...]
[...] pur diritto all'amore del figlio suo, e che sei intieri mesi non ha avuto una parola da lui, non l'ha abbracciato una volta... Oh, credimi, Narcisa [...]
[...] disillusione che uccide l'amore... ed io voglio amarti sempre, mia Narcisa! «Soffocai i miei gemiti col fazzoletto, e rimasi muta, pietrificata dinanzi a [...]
[...] del mio dolore per nasconderglielo: «– Se mi amassi ancora, come dici, non avresti mai proferito ciò... «– Narcisa! – replicò egli, tradendo una [...]
[...] mi ami più!... «– Narcisa! te ne supplico... queste parole mi fanno male! – m'interruppe egli impallidendo. «– Oh, per pietà!... per pietà [...]
[...] : «– È meglio forse che ci separiamo, Narcisa. 122 «Ebbi paura di lui. «Non potrei mai riprodurre tutto quello che vi era di lacerante in [...]
[...] capace; – e perchè, Pietro?!... «– Oh! grazia! grazia, Narcisa! – singhiozzò egli stringendomi fra le sue braccia, nascondendo la sua testa [...]
[...] completo di quel carattere di bronzo. «– Sì, io son vile! io son colpevole! io sono infame!... – seguitò con voce delirante: – oh! grazia, Narcisa [...]
[...] profondamente. «– Ascoltami, Narcisa! – cominciò egli con voce solenne, quasi calma: – io ho un sacro dovere di gratitudine verso di te... dovere che [...]
[...] rimorso mi lacera... Quello che io piango, Narcisa, è l'amore che ho provato e che non posso più trovare... che cerco assetato per inebbriarmene [...]
[...] che trovasi in te, di cui m'abbeverai forse sino all'ebbrietà, non vada perduto dell'intutto per me! Oh! io ho paura di ciò, Narcisa!... poichè [...]
[...] Un'ora del mattino suonava lentamente all'orologio del salotto nel grazioso casino che abitavano i due giovani. Narcisa, pallida del suo delicato [...]
[...] il godimento sino al delirio... – Oh! Narcisa! Narcisa! – esclamava egli come un pazzo, – Narcisa di Napoli... di Catania!... t'ho trovata [...]
[...] dolorosa contrazione. Pietro s'abbracciò più strettamente, come ebbro... poichè lo scambiò per un fremito di piacere... – Che io ti vegga, Narcisa [...]
[...] pelle alla radice dei capelli. Narcisa, come per nascondergli quel triste spettacolo inebbriandolo fra le sue carezze, lo attirò fra le sue [...]
[...] suoi capelli ai suoi... – Che hai, Narcisa? – le gridò Pietro spaventato dal freddo sudore di cui gli inumidiva il volto il contatto di lei. – Oh [...]
[...] !... Mentre quella testolina ricciuta si posava sulla sua, Pietro la sentì farsi più pesante sulla sua spalla. 140 – Narcisa!... – Oh, qual [...]
[...] prendere Brusio per condurlo da sua madre, come Narcisa ne avea avuto sentore. Con un solo sguardo egli vide di che si trattava, e senza perder [...]
[...] nell'altra stanza; – soggiunse quindi rivolto a Brusio che sembrava di sasso. Narcisa, che udì forse e comprese quelle parole, strinse più vivamente le [...]
[...] lascerò un minuto... Io sarò forte, Raimondo! Il medico si strinse con impazienza nelle spalle, e tentò di far bere a Narcisa il bicchier d'acqua [...]
[...] parlando a sè stesso: – È l'oppio in forti dosi... Ora il delirio... dopo la coma... – Che sete! Dio mio, che sete! – mormorava Narcisa colla voce [...]
[...] che questi non poteva dargli mentre aveva chinato la testa sul petto, come se avesse voluto dire: troppo tardi! La fisonomia di Narcisa si [...]
[...] tremanti, e che strillavano sinistramente in mezzo al funereo silenzio di quella stanza. Due o tre volte le labbra di Narcisa sorrisero; i suoi [...]
[...] il volto di lui per baciarlo. – Oh, no!... non ti ho mai amato come t'amo!... Narcisa!... Narcisa!... non mi abbandonare!... – Grazie [...]
[...] ricomparve in società... Chi sa quante volte al giorno pensa a quest'ora a Narcisa, la donna ch'è morta d'amore per lui?!... Le splendide [...]