[...] violenta. Incisa da valloni profondissimi essa non è mai tutta illuminata, nemmeno al meriggio. Sempre qualche ombra gigantesca lacera i prati [...]
[...] chiudeva gli occhi e pareva dormisse, poi li riapriva di scatto per guardarsi dattorno. E nessuno veniva. Che tempo era passato? Benchè i valloni [...]
[...] serpeggiamenti lascivi, lacerandosi alle foreste. Altre sbucavano dai valloni con aria sospettosa: esitavano un istante come paurose di essere [...]