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1 testi per editta per un totale di 222 occorrenze

Zuccari Anna (Neera)
Un nido
5 1880 - Provenienza testo: Scansione e txt Fondazione Verga 222 occorrenze

[...] . EDITTA VERGY. — Giovanna è morta! — esclamò colle lagrime agli occhi — e sua figlia è rimasta sola in paese straniero... — Sì, la contessina — saltò [...]

[...] poteva finire dentro un cespuglio profumato di glicine o di caprifoglio. Pensava alla povera Editta e a se stessa e sospirava. — Ora voltati; ecco [...]

[...] Editta, l'orfana sconosciuta, e questo amore la occupava deliziosamente; aveva tanto bisogno di espandere in un seno amico la piena dei suoi [...]

[...] affetti contenuti, che volava incontro alla speranza di trovare finalmente un essere capace di amarla, un essere debole da proteggere. — Editta [...]

[...] ! Editta! — mormorava nel salire ansante la buia scala — chiunque tu sia, o sventurata fanciulla, che devi entrare in questa casa, avrai in me una [...]

[...] gruppo in gola; la sua immaginazione spossata si riscaldava di cento immagini giovanili e il volto sconosciuto di Editta le sorrideva come una [...]

[...] lasciava andare sulla scacchiera, ridendo di un riso strano. * — Qui?... oh mai, mai! Editta era giunta. Bella, superba, fiera come sua madre a [...]

[...] di Editta, e una pallida figura vestita di nero le si slanciò al collo, coprendola di baci e di lagrime. La fanciulla indietreggiò sbigottita [...]

[...] in un affettuoso amplesso e, trascinandola quasi a forza dentro l'uscio, le veniva dicendo: — Editta, figlia mia, figlia della mia povera [...]

[...] impressione disgustosa; Editta guardò Amarilli. L'occhio grande e sereno della zitellona raggiava d'amore. L'altera fanciulla si sentì commossa, pianse [...]

[...] Editta, guardandosi attorno con meraviglia e disgusto. — O mia povera figlia, non posso offrirti altro! C'era tanto sentimento, tanto dolore e [...]

[...] tanta vergogna nella voce di Amarilli che a sua volta anche Editta arrossì. Sciolse, con un sospiro, il gancio della mantellina e sedette sulla [...]

[...] erano ugualmente pure, e la bontà, manifestandosi in una piega particolare delle labbra, scavava nelle guancie di Editta una pozzetta, in quelle [...]

[...] . — è la moglie di mio fratello. Coraggio e pazienza! * Sì, i quindici anni di Editta erano stati felici. Ella non sapeva nulla della storia di [...]

[...] esistenza. Editta era stata cullata sui ginocchi di suo padre alla musica armoniosa dei bei versi e delle canzoni guerriere, intanto che la [...]

[...] questo modo Editta uscì dall'adolescenza, e una giovinezza fulgida prometteva nuove gioie all'affetto e all'orgoglio dei genitori. Il poeta incompreso [...]

[...] Editta, vita intima, raccolta, elevata a pensieri nobili e gentili, vita in cui il sentimento predominava, vita da poeti e da innamorati, tra i [...]

[...] , dove tutto era lurido, gretto, meschino. Editta ne fu talmente impressionata che ammalò. Ebbe la febbre. Il medico non venne, perchè in casa [...]

[...] tentato di fare un discorso. Davvero. Appena Editta uscì dal letto egli l'apostrofò nei seguenti termini, senza preamboli: — Il consiglio ch'io [...]

[...] ; donne, cavalli e orologi... 49 E finì lì. Editta non faceva conto di essere al mondo. Immersa nelle dolci memorie del passato, col [...]

[...] violenti di quelle che l'astiosa bellezza quarantenne avesse mai rivolte contro Amarilli; a mille doppi più 50 acerbe perchè Editta era giovane [...]

[...] , perchè Editta era bella, perchè, mentre l'umile zitellona si piegava compiacente alla bufera, la fanciulla orgogliosissima la sfidava dall'alto [...]

[...] della sua superiorità. Erano lotte sorde, terribili, nelle quali la fierezza di Editta schiaffeggiava l'impudente ignoranza della donna volgare [...]

[...] vent' anni. Un altro motivo di disgusto per Editta, di odio per la Rosa fu la corte che Renato incominciò a fare all'amabile cuginetta. Subito, al [...]

[...] , finchè rinvenuto dalla prima sorpresa, zif-tac — una fregatina — e: — Qua la mano, cuginetta! - Ma siccome Editta, indietreggiando, s'era [...]

[...] manifestarono il giorno dopo e i seguenti in mille modi ingegnosissimi. Stando seduti tutti insieme intorno al tavolo, Editta sentiva [...]

[...] missione, raccontò con calore i tentativi di Renato, l'avversione di Editta e l'impossibilità di continuare a quel 53 modo, poichè [...]

[...] , bigliettino che Editta aveva raccolto colle molle e messo a bruciare sul fuoco come un ragno. Il vecchio rise molto, rise tanto che Amarilli [...]

[...] picchiava la scacchiera e rideva, rideva! Amarilli tentò commuoverlo narrandogli il passato di Editta, la sua vita placida, le abitudini signorili; fece [...]

[...] sacrifici pur che Editta avesse meno da soffrire. Fu eloquente, vera, magnanima. 54 Ma il vecchio rideva. Nel suo dispregio generale per le [...]

[...] sè. L'amore di Renato per Editta essendo naturalmente una tegola caduta dal cielo sul capo di sua moglie, egli ne provava una pazza gioia [...]

[...] gambe che si rizzò in piedi per dire: — Rosa, sorveglia quei ragazzi... La Rosa furibonda irruppe nella camera di Editta e quante imprecazioni [...]

[...] questa scena; 56 ella comprese subito che tutto era finito, che Editta non sarebbe rimasta un giorno di più. Difatti, con una vivacità [...]

[...] ! Editta l'abbracciò teneramente; le disse di non temere per lei che già aveva un progetto; promise di darle sue notizie, di amarla sempre e forse [...]

[...] ... Mormorò una dolce promessa; sulle labbra della zitellona comparve un sorriso, ma le lagrime lo vinsero, e mentre Editta fuggiva correndo giù [...]

[...] dileguata. Pensava che Editta era giovane, che l'avvenire le avrebbe offerto facilmente delle consolazioni, che la solitudine era tutta per lei [...]

[...] di sfogliarla per leggervi l'epopea dei secoli. * Editta, nei suoi tempi felici di Bruxelles, aveva conosciuto due persone — padre e figlia [...]

[...] capisce che l'amicizia non poteva essere molto intima con Editta. La figlia del contino francese, del poeta, dell'emigrato, spaziava in un'atmosfera [...]

[...] bella e distinta. La manìa di copiare Editta per rapirle il segreto delle sue grazie, la conduceva spesso nel modesto appartamento del poeta, e se [...]

[...] , e dopo, quando Editta rimase orfana, egli, che contava rimpatriare, le fece la proposta di venire a stabilirsi con lui, compagna e istitutrice [...]

[...] della propria figlia. Ma Editta allora accarezzava altre speranze; non conoscendo i suoi parenti di Milano, le parve quella più gradevole vita [...]

[...] povera di prima, Editta pensò che poichè il suo destino la condannava a mangiare il duro pane degli altri, meglio era guadagnarselo e acquistare [...]

[...] quel paese della provincia di Bergamo che ho già descritto. Editta vi giunse una sera al cader di febbraio. Bruno leggeva accanto al fuoco [...]

[...] da un pensiero doloroso che gli faceva contrarre le dita. * Quando Editta comparve come una fata, pallida e bruna nel cerchio luminoso della [...]

[...] lieto della visita. Strinse le mani di Editta, la fece sedere, la tempestoò di domande, ma si fermò sbigottito udendo un piccolo colpo di tosse [...]

[...] . — È un po' raffreddata — disse volgendosi a Editta — non vuole aversi riguardo, benedetta bambina! Ora prende le pasticche d'altea. Ne hai [...]

[...] sorrise. Egli era persuaso che sua figlia avesse molto spirito, e che soltanto una invincibile timidità la trattenesse dal farne mostra. Editta non [...]

[...] , intanto che osservava i capelli di Editta raccolti in un modo graziosissimo sull'estremità della nuca, e promettendo a se stessa di farsi [...]

[...] sul volto; strinse le labbra per non parlare, e si pose ad accarezzarsi macchinalmente la barba. Editta si trovava un po' imbarazzata. 71 [...]

[...] siccome quella di Editta non era preparata, Bruno la invitò ad aspettare un momento accanto al fuoco. Appena furono soli prese con vivacità la mano di [...]

[...] Editta e le chiese ansante: — Come l'ha trovata? E perchè Editta, colta così all'impensata, non rispondeva subito, egli ricadde con angoscia [...]

[...] appunto quella. L'accento di Bruno mentre diceva: è appunto 72 quella, scosse Editta e le accese come una luce davanti agli occhi. In quel [...]

[...] mentre si udì dalla scala la voce di Rachele: — Editta! Editta! Vieni un po' su; fa vedere alla mia cameriera come sei pettinata. — Gliela [...]

[...] raccomando — disse il povero padre seguendo Editta sui primi scalini — me la tenga allegra; ha bisogno di distrazioni, di discorsi con fanciulle della [...]

[...] altri sintomi indicati da Bruno, e che erano evidentissimi, Editta si persuase che la sua compagna era seriamente ammalata, e quello che non aveva [...]

[...] potuto fare la simpatia fece la compassione: Editta amò Rachele. Dunque cure grandissime, previdenze quasi materne, una pazienza, una [...]

[...] . Questa sicurezza, questa baldanza imperiosa e decisa non ingannavano Editta, che anzi riconosceva in esse un pronostico allarmante; ma Bruno [...]

[...] più intolleranti ancora nei piccoli paesi che nelle città. Bruno dovette unirsi a loro. Così accadeva 77 molte volte che Editta, non [...]

[...] ripercotevano. Erano le ore felici di Editta. * Chi mi insegna la verità? Io la vado cercando e non la trovo. Ha ragione lo stoico impassibile [...]

[...] , semente caduta da un albero che bufera aveva atterrato, fremevano nel sangue di Editta. Era ideale e aristocratica; giudicava tutto da un sol [...]

[...] idealisti. Vi è una poesia che è luce, ma ve n'è una che è nebbia; questa nebbia appunto avviluppava il cervello di Editta che avrebbe voluto il [...]

[...] mancanza di tatto e di quell'arte superiore di affrattellarsi con tutti che, ove non sia in natura, è difficilissima ad acquistarsi. Editta non [...]

[...] , l'angelico cuore di Amarilli; ma siccome la zitellona si adattava a vivere in quell'ambiente e con quelle persone, Editta concluse che era un'anima [...]

[...] pareva piccolezza non fosse invece il sacrificio di una grande virtù. Come si vede, Editta, balzata da una vita placida e gioconda contro gli [...]

[...] , entusiasmo, ogni virtù assopita nel cuore di Editta aspettava quel giorno. * Nelle sue gite solitarie la fanciulla non si era mai allontanata [...]

[...] guardare la forestiera. Editta aveva bensì avuto uno o due impeti di compassione che le suggerivano di fare a quella donna l'elemosina di una [...]

[...] volte Editta sentiva il cuore gonfio di affetti e un bisogno d'espandersi che si traduceva in una cupa malinconia; era allora più che mai taciturna [...]

[...] di cadenze regolari e gravi. 83 Il passo leggero di Editta non smuoveva i ciottoli del sentiero; le foglie immobili sul suo capo lasciavano [...]

[...] piovere puri e vermigli gli ultimi raggi del sole; il giorno moriva. Editta si accorse in tempo di essersi dilungata oltre il consueto, e [...]

[...] poteva entrare al mulino. Editta incominciò internamente un piccolo atto di contrizione e promise a sè stessa di fare un'ammenda onorevole della [...]

[...] famigliola, approfittando che l'indomani era domenica, s'era portata ad un vicino paese dove alcuni parenti banchettavano per nozze. Editta si trovò [...]

[...] dall'altra parte; ma l'ora era tarda; Rachele doveva aspettarla senza dubbio, e il signor Bruno che cosa avrebbe pensato? Editta si pose a correre [...]

[...] dietro i monti; la piccola valle si chiudeva nelle ombre del crepuscolo, e il silenzio vi era più solenne che mai. Editta accumulò le pietre e [...]

[...] vide scendere un uomo dalla collina. Aveva, poco su poco giù, l'aspetto di un campagnuolo; del resto, in quel momento Editta non poteva [...]

[...] . Anche Editta comprese più il gesto che le parole. Le parve naturale che un uomo avvezzo quei piccoli incidenti della vita di campagna, e [...]

[...] avere sfiorato l'acqua neppure col lembo della gonna. Nel brevissimo tempo della traversata Editta non fece nessuna riflessione, ma istintivamente [...]

[...] con gentile premura le chiese: — Ha perduto qualche cosa, signorina? La lingua, l'accento, la voce stessa colpirono Editta che guardò finalmente [...]

[...] , dividendo l'ansia dei padroni, gridò quando vide comparire Editta: — Finalmente! Circondata da domande, ella dovette raccontare la sua piccola [...]

[...] Rachele non disse nulla; dunque lo conosceva anche lei e le premeva poco. La serva tornò in cucina e il discorso cambiò; ma Editta non fece altro [...]

[...] molte persone anche sessuagenarie che quei benedetti diciasette anni non li hanno mai avuti. Questo capitolo non è per loro. In Editta c'era [...]

[...] intelligente, un sorriso come i contadini non hanno. E l'aveva presa in braccio! Sprofondandosi ancor più nel guanciale, Editta tentava ricordarsi [...]

[...] vero che Editta vi spendesse dietro tanta immaginazione, ma se vogliamo essere sinceri, dobbiamo rammentare quello che si fece noi la prima volta [...]

[...] conosciuto la vita. Nella sua avventura Editta non considerava che il lato poetico, cioè non tanto l'avventura in sè stessa come il romanzetto che vi [...]

[...] penoso il fuoco; anzi Editta vi accostò dolcemente i suoi piedini. — Ha freddo? — domandò la premurosa Margii. — Ieri mi sono bagnata un poco [...]

[...] !... Badi, si brucia le scarpe. Sarà; ma assicuratevi lettrici che bruciava maggiormente una parola sulle labbra di Editta. Ella voleva chiedere [...]

[...] disse; e mandò giù il caffè ancora bollente. Margii intanto s'era rimessa alle sue faccenduole. Editta si alzò, depose la tazza sul tavolo e [...]

[...] tenzone che si agitava dentro di lei perchè si allontanò lentamente, in silenzio. * Alcune ore dopo, Editta ripassava davanti alla cucina di [...]

[...] . Nell'uscire di chiesa, appoggiato all'ultima colonna vicino alla piletta dell'acqua santa, 93 Editta vide l'uomo della valle. Questa volta lo vide [...]

[...] un largo cappello di feltro e stivali a gambiera, senza guanti, senza gemme, senza occhialetto. Riconobbe Editta e la salutò con un breve [...]

[...] direbbero che Editta quella mattina aveva le ali ai piedi. Ce ne meraviglieremo noi? No, per parte mia, che so abbastanza cosa voglian dire fantasie [...]

[...] dei sedici anni. Intanto Editta sotto il portico di casa fece una sosta, e lasciando andare avanti Bruno colla figlia, finse di interessarsi a certe [...]

[...] sentito messa, signorina? È stata corta eh? lo avevo detto. E il signor Gio- vanni l'ha veduto? Editta, che un momento prima non cercava altro, si [...]

[...] . Editta fece uno sforzo che le costò un gambo innocente di verbena, stritolato fra i suoi ditini nervosi. - È dunque medico? - Mah!... però no; non [...]

[...] sua convinzione. Eppure Editta subì questo discorso come Una doccia di acqua fredda. Ad ogni parola di Margii il principe si dileguava, l'eroe [...]

[...] si rimpiccioliva, restava l'uomo — un uomo che divertivasi a piantare erba matricaria e a discorrere colle comari... Ah! come Editta rimpianse [...]

[...] donna e occupò Editta al punto da farle dimenticare i suoi irosi propositi. Rachele, a pranzo, ebbe un urto violento di tosse, si coricò presto [...]

[...] , dormì malissimo e all'indomani una striscia di sangue rigava il suo guanciale. Le passeggiate di Editta furono soppresse; 98 dichiarata la [...]

[...] intanto che Editta prendeva un po' di riposo, fischiava sommessamente. Egli pensava che Rachele udendolo zuffolare lo crederebbe molto allegro [...]

[...] . In quel momento l'uscio si schiuse adagino adagino, e Editta avanzandosi in punta di piedi, disse: — Vada pure, signor Bruno; sto qui io [...]

[...] adesso. Non era molto che Editta aveva preso suo posto di infermiera, quando Rachele si svegliò e chiese da mangiare. Editta volle suonare il [...]

[...] campanello, ma l'ammalata la pregò di scendere ella stessa in cucina. A metà scala Editta vide due uomini che fermi sotto il portico discorrevano a [...]

[...] Editta credette di riconoscerlo, e il cuore improvvisamente le diede un balzo. Discese la scala un po' tremante e si prometteva bene di tirar dritto [...]

[...] giovani. Editta non pensava certamente a fermarsi; ma prima di salire dovette per lo meno fare un cenno di capo a quell'ospite che il padrone di [...]

[...] casa aveva piantato lì in piedi sotto al portico. Editta portava il lutto di suo padre; su quelle vesti nere il pallore del suo volto spiccava [...]

[...] , e le disse: — Mi pare, signorina, ch'ella abbia sofferto un poco dalla prima volta che la vidi... Editta aveva dominato il palpito involontario [...]

[...] , sembrandole meravigliosa quell'agilità delle dita, finchè tornò il padre seguito da Margii che portava la zuppa. 106 Bruno si accostò a Editta [...]

[...] una boccata d'aria; Editta rispondeva che non le bastava il cuore di andare a spasso, sola, intanto che la sua amica languiva in letto [...]

[...] . Senonchè la vecchia Margii, intervenendo colla sua autorita alla quale oramai anche Editta si rassegnava, annunciò ch'ella doveva appunto recarsi nella [...]

[...] gran tentazione per Editta che finalmente accettò, dicendosi a parte che la compagnia della vecchierella non le impedirebbe di fantasticare [...]

[...] finalmente di cucina con tutta la dignità di un ministro che abbandona per un momento le redini dello Stato. Editta si meravigliava un poco di [...]

[...] le parole della vecchia bergamasca; un certo spirito naturale e ingenuo le condiva; Editta capì per la prima volta in vita sua che si può [...]

[...] Editta si sentiva più buona, più tollerante; le sue idee erano meno grandiose, ma infinitamente calme e consolanti. La natura prodiga il suo fascino [...]

[...] solamente a quelli che vogliono interrogarla. Per chi passa distratto e sdegnoso una foglia non sarà mai altro che una foglia. Editta [...]

[...] molte parole, nè difficili, nè sublimi, ma valsero a irradiare il volto della madre. Editta non le aveva mai trovate quelle parole — era pur [...]

[...] . — Buon passeggio, signorina! — le disse la madre. — Grazie — rispose Editta. E le parve che l'augurio di quella povera donna accompagnasse [...]

[...] pamporcini colle bianche testine incurvate sulla corolla rosea. Editta ne colse e fiutandoli li baciò con un trasporto da bambina in vacanza. La [...]

[...] ? — domandò 111 Editta, accorgendosi che il sentiero saliva gradatamente. — Vedrà, vedrà — rispose la vecchierella con un sorriso misterioso [...]

[...] perfetto silenzio. A mezza costa una vaga prospettiva attirò gli sguardi di Editta. Era una casetta piccina, semplice, pulita, elegante, sorgente come [...]

[...] — disse Editta — conosci tu il padrone di questa casa? Invece di rispondere alla fanciulla Margii apostrofò l'uomo: — Eh! compare Checco, non [...]

[...] passare nella timonella di Bortolo e ho pensato subito: Il signor Giovanni va a Bergamo. Questa dichiarazione era necessaria. Editta stava [...]

[...] Giovanni! Il ritorno non ebbe minori attrattive per Editta. Ad ogni albero diceva: Egli è passato 115 di qui. Ad ogni sentiero: Egli lo ha [...]

[...] notte, e con un leggero imbarazzo cercò scusarsi della sua visita. Editta arrossì molto scontrando gli occhi di lui che raggiavano di cento liete [...]

[...] soglia... Editta comprendeva parola per parola, e la più profonda emozione le accelerava i palpiti del cuore. Bruno andava e veniva. In un momento [...]

[...] con occhi tremoli e amorosi. Editta si sentì quasi venir meno. — So che le piacciono i fiori, li ho colti sulla riva della Sonna. Editta non [...]

[...] . Editta, tornata in sè, credette di aver commesso un gran fallo, qualche cosa di grave che dovesse pesare su tutta la sua esistenza. L'amore l'aveva [...]

[...] incompleti. Era dunque un uomo mancato, un'individualità sbiadita; la sua fama popolare non era quella che bastasse a rialzarlo agli occhi di Editta [...]

[...] . Quando Editta si scosse (perchè era in estasi) e rientro in casa, Giovanni, addossato 120 al muro, sfiorò colle labbra il posto dove la [...]

[...] fanciulla stava prima appoggiata. * Reazione. — Come può vivere sempre in questo paese? — domandò alla fine Editta al signor Giovanni un giorno che [...]

[...] : — Io sono felice. Che cosa potrebbe darmi di più il mondo? — Crede che non esistono gioie superiori? — esclamò Editta piccata. — Superiori lo [...]

[...] . — È uno stoico — pensò Editta, e soggiunse a voce alta: — Se tutti la pensassero come lei, noi vestiremmo ancora pelli di capra come san [...]

[...] , dopo l'invenzione del panno inglese e dei pasticci di Strasburgo? — Veh! come conosce queste cose? — pensò Editta di nuovo. — Se lo scopo della [...]

[...] , no! — esclamò Editta — lei non potrà farmi credere che i godimenti materiali di una vita da bruto compensino l'uomo delle divine gioie del [...]

[...] un volume alla moda, quest'uomo, signorina, conduce una vita da bruto? Editta era stanca della disputa. In quel momento le sembrava di odiare il [...]

[...] padrone tornava a farsi sentire. Sotto il raggio di quelle pupille appassionate, rese ora malinconiche dall'interna preoccupazione, Editta [...]

[...] che dai petali color di rosa sussurravano: Editta! Editta! nè volse la testa in su a salutare i suoi colombi, e non udì, tra le foglie del noce [...]

[...] cingeva Editta, il suo nobile cuore non si era smarrito a segno da dimenticare la povera Amarilli. Quella mesta figura d'angelo invecchiato le [...]

[...] rassegnata l'agonia di una vita peggiore della morte. L'occasione parve presentarsi un giorno, poichè Editta voleva ad ogni costo vegliare ancora [...]

[...] intelligente e sopratutto paziente. Allora Editta immaginò di dividere con Amarilli la cura di Rachele; donna migliore non poteva trovarsi di certo [...]

[...] della tisica, Bruno non volle permettere che Editta così giovane si esponesse a tanto rischio. Fu in seguito a questa deliberazione che una [...]

[...] la incoraggiò gentilmente, Editta venne a gettarsi nelle sue braccia. — Vedrai — le disse piano all'orecchio — che bella casa e che care persone [...]

[...] quelle gioie intime della casa; guardò sè stessa, il suo meschino abito nero, la sua scialba figura ed ebbe quasi vergogna. Editta comprese [...]

[...] vera suora della carità; quelle poche ore poi che lo scambio con Editta le lasciava libere, le venivano centuplicate dall'interno godimento, dalla [...]

[...] questi tristi momenti l'utilità di Amarilli! Editta non reggeva alle scene strazianti della moribonda; il padre, inebetito, cogli occhi vitrei [...]

[...] molto coll'anima. Editta ammirava sempre più quella nobile incarnazione di donna, sublime nella semplicità, elevata nella modestia, e stabiliva [...]

[...] involontariamente un confronto con sè stessa — confronto che la sua lealtà le mostrava in vantaggio di Amarilli. Ma Editta appunto aveva bisogno [...]

[...] raggio di speranza nel povero padre. Editta e Amarilli rispettavano in silenzio quella santa illusione. Rachele si alzava un poco e i desideri le [...]

[...] prime tinte vermiglie dell'autunno. Il signor Giovanni fece gli onori di casa con modestia e disinvoltura. Editta lo guardava di soppiatto pensando [...]

[...] dalla parte di Editta; in quel momento un uomo guidando un carro vuoto entrò nella vigna, Giovanni con una semplicità dignitosa avviò il trasporto [...]

[...] da amico che da padrone, e poichè queste pratiche famigliari indispettivano Editta, egli si faceva melanconico pensando che tra lui e la [...]

[...] capovolto. Editta non sfuggiva 138 il suo sguardo dolce e vivace, un po' triste qualche volta, e proponeva a sè stessa il solito dilemma [...]

[...] : L'amo? Non l'amo? Egli l'amava, si vedeva, si capiva da ogni suo atto, dal sorriso, dagli occhi, dagli improvvisi mutamenti del volto. Editta sentiva [...]

[...] viva. Editta, rimasta a chiudere la porta, aspettava che il signor Giovanni la salutasse. 139 Ritti, l'uno di fronte all'altra, tenevano [...]

[...] gli occhi bassi compresi da un turbamento che sembrava precedere una grande rivelazione. Ora, quella rivelazione era la cosa che Editta temeva [...]

[...] loro occhi si incontrarono e per fermo l'emozione fu soverchia a quei casti amanti perchè Editta sciolse la sua mano, nè Giovanni la ritenne e solo [...]

[...] . Chiese di Editta; volle rimanere sola con lei, fattasi portare un mazzo di carte, giocò 140 per vedere se le sarebbe toccato un marito [...]

[...] color verde mirto e crema alla rosa, gli scarpini stretti, i guanti di pelle svedese a doppia cucitura. Editta l'interruppe domandandole se aveva [...]

[...] improvvisamente dicendo di aver fatto un sogno singolare. — Sognai di te, Editta. Eri in chiesa e ti facevi sposa col signor Giovanni; avevi un [...]

[...] sogno bizzarro; Editta ne fu turbata fino nell'animo. — Se ti mariti prima di me — continuò Rachele — voglio regalarti la mia croce di perle col [...]

[...] certamente sulla disperazione di lui, piegandola a un rassegnato dolore. Quando fu nota la disgrazia, nè Editta, nè Margii, nè alcuno di casa [...]

[...] accompagnata la morta al cimitero, 144 Editta e Amarilli ritornarono piangenti a quella casa che non doveva più ospitarle. Quale destino le [...]

[...] di riprenderla; ma Editta? La zitellona si crucciava molto più per la nipote che per sè stessa. A Bruno in quei giorni non si poteva domandar [...]

[...] scoppio di pianto. Amarilli aderì al pio desiderio. Per volere espresso di Bruno donò a Editta la croce di 147 perle e una quantità d'altre [...]

[...] per nome. * — Sei pronta, Editta? Noi dobbiamo alla fine partire. Ho un presentimento che mio fratello sia ammalato, vorrei essergli al fianco [...]

[...] dolci splendevano di energia. Aveva lottato con sè stessa e aveva vinto. Editta rispose: — Sono pronta; ma in casa Spiccorlai non vengo. 148 Che [...]

[...] tristamente i loro fardelli di nascosto di Bruno che non voleva lasciarle partire. Il lutto di Editta era cessato, pure lo continuava per un delicato [...]

[...] progetti di partenza. Editta glieli comunicò alla vigilia, intanto che Amarilli leggeva un giornale al signor Bruno, per distrarlo e per compiere [...]

[...] fino all'ultimo il suo dovere. 149 Editta e Giovanni si trovavano in piedi sotto il portico. Un fiore di verbena pendeva dalla cintura della [...]

[...] occchi di Giovanni. Editta lo guardava incerta e curiosa. — Perchè parla così? — ripetè il giovane prendendo l'ultimo fiorellino di verbena che era [...]

[...] che cosa c'è nel mio cuore? — domandò Editta buttando via il gambo della verbena. — No — rispose semplicemente Giovanni. — Darei metà della vita [...]

[...] per saperlo. L'altera fanciulla volse altrove il capo. Giovanni, fremente di passione, continuò: — Ella sa bene che io l'amo. Editta voleva [...]

[...] e due — e Editta dovette sentire una lagrima calda, piena d'amore e di timore, caderle sulle dita prigioniere. — Non ho ricchezze da offrirle, ma [...]

[...] le offro tutto me stesso. Dica, vuole corrispondermi? Vuole essere mia moglie? Con uno slancio vero, sincerissimo, Editta strinse quella mano [...]

[...] Editta perchè le forze le mancarono e si lasciò cadere sopra un gradino singhiozzando. II signor Giovanni si allontanò a passi lenti, mal sicuri [...]

[...] voce con dolcezza. Nel riconoscere Amarilli Editta balzò in piedi, le prese il braccio con furia e la trascinò dalla parte del giardino. Là [...]

[...] partito simile; pensasse infine come la brusca risposta doveva ferire quel povero cuore e che opinione egli avrebbe recata di lei. Editta [...]

[...] avvenuto se non l'amavi? 153 Editta si fece tanto vicina a sua zia da metterle la bocca sull'orecchio; allora Amarilli udì queste parole [...]

[...] rendeva chiaro il grave errore commesso da Editta e se ne crucciava, temendo con ragione che avesse da pentirsene per tutta la vita. La sera passò [...]

[...] malinconica. Editta si ritirò presto. Aveva tante cosuccie da fare, tanti piccoli preparativi per la partenza; eppure giunta nella sua camera [...]

[...] rumore, lontano, monotono, rompeva l'altissimo silenzio. Editta ascoltò quel rumore. Aveva caldo. Il venticello che accarezzandole le guancie [...]

[...] riflessione che nessuno in famiglia aveva abitudine di levarsi così presto, si riaddormentò placidamente. * Editta intanto correva sui verdi [...]

[...] pamporcini selvatici imbalsamavano. Editta credeva di inoltrarsi per i viottoli del paradiso. La decisione che aveva presa le metteva l'orgasmo [...]

[...] ; l'uomo in buona armonia colla natura vi si era fatto un amico di ogni essere e di ogni cosa. Editta si nascose dietro gli oleandri, tremante [...]

[...] poetico e troppo poco ragionato quello che spingeva Editta, ma a chi perdoneremo la poesia e lo sragionamento se non vogliamo perdonarli al divo [...]

[...] ancora alla sua catena. Una finestra si schiuse e dietro la modesta tenda apparve per un istante la figura del proprietario. Editta lo vide e fu sul [...]

[...] d'amore — continuò Editta esaltandosi — per castigare il mio orgoglio con un atto 161 che il mondo non approverebbe, che la società [...]

[...] meritare il suo perdono e la sua fiducia... — E la sua tenerezza per sempre, o Editta, mia amata e temuta Editta! — rispose Giovanni sorridendo, felice [...]

[...] si fermarono per simultaneo impulso a quel posto dove si erano incontrati la prima volta. 162 — Bell'acqua della Sonna — esclamò Editta [...]

[...] . Ho trovato anch'io la mia rondinella, e il nostro nido lo poseremo in questa valle. Che ne pensa, Editta? Non dissero più altro; ma le loro [...]

[...] partì sola. L'avvenire delle due donne oramai era mutato; il matrimonio di Editta assicurava alla buona zitellona un tetto amico per il resto dei [...]

[...] sorella Amarilli e alla nipote Editta. Alla moglie nulla. Io scommetterei che il maligno vecchio aveva finto di morire, ma che un occhio [...]

[...] . Un po' più lontano, in quella discreta penombra tanto cara agli amanti, Giovanni stringeva la mano di Editta, parlando poco e guardandosi molto [...]

[...] , come è costume dell'amore nelle sue prime fasi. Editta cercava di leggere dentro le pupille del suo fidanzato che un legger velo adombrava [...]

[...] improvvisamente. Davanti alle persone si davano sempre del lei — forse, a quattr'occhi... Editta sobbalzò. Domandare se le piacevano i versi! E chi [...]

[...] . Era un volumetto di duecento pagine in copertina color aria, un po' sbiadita, un po' polverosa; Editta lo prese con impazienza e trovò che non [...]

[...] parola; era chiaro. Ma, o Amor, come tramuti nostra natura! Editta non fece rimprovero di ciò al diletto del suo cuore, o per lo meno si affaticò a [...]

[...] buono. Sicuro, sicuro. Editta aperse il libro, persuadendo a sè stessa che Giovanni poteva ben essere il Beniamo Franklin della valle. Una [...]

[...] che tale operazione d'amore e di puntiglio lo occupava assai. Editta non fiatò. Amarilli chiese al suo futuro nipote in che cosa consisteva [...]

[...] a parlare, Giovanni teneva d'occhio Editta e seguiva la tinta mesta che andava vieppiù accentuandole la fisionomia. A poco a poco si fece [...]

[...] punto di separarsi, Giovanni fece per dire qualche cosa a Editta, ma non so quale idea lo trattenne: ella abbassò gli occhi e si salutarono un [...]

[...] po' imbarazzati. 175 * Questi piccoli malumori fornirono a Editta il pretesto per uno di quegli sfoghi di lagrime dei quali le donne giovani [...]

[...] non hanno un motivo plausibile, lo cercano e finiscono sempre col trovarlo. Dunque Editta pianse, un po' per le galline, un po' per la malattia [...]

[...] col suo promesso sposo e non fu un proponimento da marinaro, perchè Giovanni quella sera partì raggiante. Editta gli aveva detto che lo amava [...]

[...] giorni trascorsi dalla morte di Rachiele. — Perchè — domandava intanto Giovanni, tenendo strette fra le sue la manina di Editta — perchè non mi ha [...]

[...] fondo, non è forse che una quistione di parole; io spero dimostrarle a poco a poco che sono poeticissimo. — Ooh — fece Editta con una [...]

[...] elettrizzano! — esclamò Editta. Giovanni sorrise ancora, di un sorriso calmo e sereno; cinse dolcemente col suo braccio la vita della fanciulla, e [...]

[...] , dall'azzurro infinito sgorgherà vivo e sonante l'inno di Dio all'uomo, o Editta, credi che il tuo cuore non sarà elettrizzato e commosso? Nei [...]

[...] ! — Quale uomo sei tu, Giovanni — interruppe Editta intenerita, lasciando cadere la sua bella fronte sulla spalla del giovane — come l'angelo dell'Eden [...]

[...] capisce. Ma Amarilli ritornò annunciando prossima la mezzanotte. 180 * Al 20 febbraio ricorreva l'anniversario di Editta; ella compiva [...]

[...] per lei, della generosità. La più schietta gioia brillava sul volto giovanile di Editta; ella si sentiva felice fra tante persone che le [...]

[...] dei versi? Ma e allora perchè mandarli? Non sarebbe stata di miglior gusto una parola, una sola parola sua? Editta ebbe occasione di mettere ancora [...]

[...] erano incontrate. — Felici loro! — esclamò Editta, vinta senza saperlo da un sentimento indefinibile di mestizia. — Devo ringraziare Giovanni [...]

[...] a pranzo. I due giovani si salutarono un po' impacciati. Invece di farlo entrare in sala, Editta continuò a passeggiare verso il giardino e [...]

[...] ! — disse Editta alludendo alle camelie ricevute — essi crebbero certamente sotto l'occhio vigile di Giovanni e mi parvero doppiamente belli [...]

[...] taceva, Editta alzò gli occhi e fu sorpresa dal mutamento di quel volto. — Mio Dio, Giovanni, ti senti male? — No, grazie. — La tua mano arde e [...]

[...] sul palato dei convitati. 186 Seguirono i brindisi, i lieti discorsi, il caffe fumante; tutto si seguì e tutto passò, fino a che Editta [...]

[...] Guerra. — Dimmi il vero — interruppe Editta pensierosa — da allora fino a questo momento non ti colse mai un dubbio, uno sconforto, un rimpianto [...]

[...] con sicurezza. — Ti credo — disse Editta accostando la sua mano al cuore del giovane — la vestale ha custodito fedelmente il sacro fuoco; lo si [...]

[...] Editta, a penetrarla. Egli ne era persuaso. Altri cuori più impetuosi del suo sono andati inutilmente a cercare la felicità fuori della semplice natura [...]

[...] corte, il piccolo giardino, tutto era nuovo e fragrante, tutto era gentile. 193 — Editta starà bene qui — disse Bruno. — Sì, starà proprio [...]

[...] bene. Quella sua cameretta rosa-pallido è un vero amore; Giovanni sapeva che il rosa-pallido è il colore favorito di Editta. Che cosa non sanno gli [...]

[...] . — Andiamo — mormorò — nè Editta, nè Giovanni avranno trovata lunga la nostra assenza. Un profondissimo sospiro uscì dal petto del signor Bruno [...]

[...] . Per tutto quel giorno, tacitamente, essi custodirono il loro segreto. All'altare, intanto che Editta pronunciava l'eterno sì, un turbamento [...]